Tre segnali dal Vaticano: fraternità, Ouellet, Lombardi

Segnalo tre fuocherelli che ho avvistato tra ieri e oggi sul colle Vaticano: un’affermazione impegnativa sulla fraternità come “nuova frontiera del cristianesimo” contenuta nella lettera del Papa “Humana communitas” pubblicata ieri; un’intervista dell’Osservatore romano al cardinale Ouellet intitolata “Papa Francesco e il Pontificato della speranza”, anch’essa di ieri; l’incarico dato oggi dal Papa al padre Lombardi di “moderare le sessioni plenarie” dell’Incontro dei presidenti delle Conferenze episcopali in programma per il 21-24 febbraio. Nei primi commenti il dettaglio e i link dei tre fuochi.

15 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Humana communitas. Lettera del Papa al Presidente dell’Accademia per la Vita in occasione del XXV anniversario dell’istituzione della stessa Accademia: Dobbiamo riconoscere che la fraternità rimane la promessa mancata della modernità. Il respiro universale della fraternità che cresce nel reciproco affidamento – all’interno della cittadinanza moderna, come fra i popoli e le nazioni – appare molto indebolito. La forza della fraternità, che l’adorazione di Dio in spirito e verità genera fra gli umani, è la nuova frontiera del cristianesimo. Ogni dettaglio della vita del corpo e dell’anima in cui lampeggiano l’amore e il riscatto della nuova creatura che si va formando in noi, sorprende come il vero e proprio miracolo di una risurrezione già in atto (cfr Col 3,1-2). Il Signore ci doni di moltiplicare questi miracoli! La testimonianza di San Francesco d’Assisi, con la sua capacità di riconoscersi fratello di tutte le creature terrestri e celesti, ci ispiri nella sua perenne attualità.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/01/15/0030/00065.html

    16 Gennaio, 2019 - 21:50
  2. Luigi Accattoli

    Ouellet intervistato dall’Osservatore. Quali sono gli elementi più significativi della tradizione ecclesiale americana che si ritrovano nel pontificato di Francesco? Sicuramente l’impronta mariana, il ruolo dei poveri e il senso teologico del popolo, che è poi l’ecclesiologia del concilio Vaticano II, quella contenuta nel capitolo 2 della Lumen gentium. Tutti questi elementi insieme costituiscono un messaggio, in particolare per l’Europa […]. Venendo da una società dove esistono grandi disuguaglianze e avendo vissuto l’esperienza degli ambienti più popolari, delle villas miserias, ha messo l’accento sin dall’inizio sull’opzione a favore dei poveri. In questo modo, rimette in moto la carità, cioè l’amore fraterno, la solidarietà. Possiamo banalizzare tutto dando delle etichette, ma in fondo si tratta dell’amore cristiano che diventa cultura e cerca di rivitalizzare la società umana […]. Con questo pontificato siamo quindi nelle condizioni di rilanciare la missione della Chiesa. È un momento provvidenziale.

    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-01/cardinale-marc-ouellet-intervista-osservatore-romano-papa.html

    16 Gennaio, 2019 - 21:51
  3. Luigi Accattoli

    Lombardi nel vertice degli episcopati. Un comunicato informa oggi di una riunione del Comitato organizzativo dell’Incontro “La protezione dei minori nella Chiesa” (21-24 febbraio), che prevede sessioni plenarie, gruppi di lavoro, momenti di preghiera comuni con ascolto di testimonianze, una liturgia penitenziale e una celebrazione eucaristica finale. Il papa sarà presente “per l’intera durata del meeting” ed ha affidato al padre Federico Lombardi “il compito di moderare le sessioni plenarie dell’Incontro”. Sempre oggi il portavoce Alessandro Gisotti ha dichiarato che per Francesco “il fine dell’incontro è che tutti i vescovi abbiano assolutamente chiaro che cosa bisogna fare per prevenire e combattere il dramma mondiale degli abusi sui minori”. Il papa – dice ancora Gisotti – “vuole che l’Incontro sia una riunione di Pastori, non un convegno di studi: un incontro di preghiera e discernimento, catechetico e operativo (…) tappa di un cammino doloroso, ma senza battute d’arresto, che la Chiesa sta percorrendo con decisione da oltre quindici anni”.

    https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-01/incontro-vaticano-protezione-minori-chiesa.html

    16 Gennaio, 2019 - 21:51
  4. Luigi Accattoli

    Mia minima nota. Il cardinale Ouellet e il padre Lombardi già agivano da mesi come stretti collaboratori del Papa nella comunicazione pubblica: l’intervista del primo e l’incarico del secondo mettono in risalto quel ruolo. Di particolare rilievo è la chiamata del gesuita Lombardi – semplice religioso – a moderatore dei momenti plenari di un’assemblea episcopale mondiale. Trattandosi di un moderatore che è anche comunicatore si intuisce che gli verrà dato anche un ruolo nella divulgazione dei frutti dell’appuntamento. Ouellet e Lombardi vanno dunque tenuti d’occhio per intendere il nuovo corso della comunicazione vaticana. Comunicatori ad extra: Ruffini, Tornielli, Gisotti, Monda. Comunicatori ad intra: Ouellet e Lombardi.

    Per il ruolo già svolto da Ouellet vedi a questo link:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/caro-confratello-vigano-esci-dalla-tua-clandestinita/

    Per il ruolo di Lombardi vedi a quest’altro:
    http://www.luigiaccattoli.it/blog/due-novita-su-vigano-vescovi-usa-e-padre-lombardi/

    16 Gennaio, 2019 - 21:57
  5. Amigoni p. Luigi

    Rif. 21.51 – Neo Battista

    Sulle rivere del Tevere (o magari del Lambro) è apparso in incognito un neo Giovanni Battista, che si rivolge oltre oceano con parole di fuoco più scottante
    di quelle del suo lontano predecessore: “Razza di vipera – dice a un ex porporato – chi ti ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente? Fai dunque un frutto degno della conversione”.

    16 Gennaio, 2019 - 22:34
  6. picchio

    bisogna dire che Giovanni Battista lo faceva coraggiosamente davanti a tutti, e infatti ci ha rimesso la testa, non nascosto da qualche parte in America.. cosa vuoi non ci sono più i fustigatori di una volta 🙂
    cristina vicquery

    17 Gennaio, 2019 - 10:07
  7. maria cristina venturi

    P.Amigoni
    i fedeli cattolici assistono sgomenti a una telenovela clericale scritta da un pessimo sceneggiatore : il card. Wuerl che aveva detto di non sapere delle accuse contro McCarrick, dopo che un sacerdote della sua diocesi lo ha smentito, dimostrando che il card. Wuetl era stato avvertito con denuncia scritta nel 2004 , ha dichiarato che si e’vero , sapeva, ma si era “dimenticato”di sapere che sapeva. E quindi si e’vero ha mentito negando di sapere ma perche’non sapeva di mentire.
    Analogalmente la Sala Stampa Vaticana ha fatto dire a Gisotti che quando Mons.Zanchetta e’stato promosso a un posto creato apposta per lui all’APSA, non sapevano delle accuse di abusi sessuali. Invece tre sacerdoti della diocesi di Zanchetta hanno mostrato che le accuse contro Zanchetta di malversazioni economiche e anche di abusi sessuali erano a conoscenza del Vaticano ia’ dal 2014.
    In un crescendo rossiniano e ridicolo di bugie, smentite, controsmentite, nuove bugie ecc, la gerarchia ecclesiatica sta facendo davvero una pessima figura.Non gli bastera’tagliar la testa del novello Giovanni Battista de’noantri Mons.Vigano’ e portarla alle novelle Salome’in abiti talari che la esigono.
    La fiducia dei semplici fedeli nella Chiesa cattolica come istituzione e nei suoi sacerdoti, vescovi, cardinali, e’crollata ai minimi storici.
    Non vi bastera’caro p.Amigoni far fuori Vigano’per recuperarla.Perche’ morto Giovanni Battista viene Gesu’ e Lui si che non potete fregarlo.

    17 Gennaio, 2019 - 10:20
  8. picchio

    MCV
    tutta sta telenovela di Viganò viene portata avanti da Viganò e sodali non a causa degli abusi: delle vittime e degli abusi a loro non può fregar di meno ( se l’abusatore o il copritore degli abusi è un prete o vescovo o papa a loro vicino tutto viene coperto da un velo pietoso che tutto scusa , tutto copre, tutto perdona, mentre qualsiasi cosa viene imputata all’ultimo arrivato) , ma come un pretesto da cavalcare per cercare di far fuori un pontefice che fin dall’inizio del pontificato non hanno mai sopportato. I dubia e la correzione formale ( lol) si sono arenate nel nulla? le suppliche filiali idem, i cartelloni pubblicitari anonimi, le distorsioni delle notizie, idem..proviamo con qualcos’altro..ecco quello che sta dietro all’operazione Viganò, che fa abbastanza pena come personaggio, e che i suoi burattinai si siano affidati a lui la dice lunga sulla loro disperazione. Quello che rifiutano inoltre non è solo il papa, ma anche l’ultimo concilio. Con Benedetto avevano sperato in una sorta di restaurazione, la sperata poco per volta era scemata nel nulla e con Bergoglio ogn iloro speranza è morta…altro che abusi..e’ questo il loro problema.
    Cristina Vicquery

    17 Gennaio, 2019 - 11:10
  9. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 10.20 – Il Battista de ‘noantri

    ….tutti mentono, eccetto un ex nunzio e tre preti messicani: il piccolo resto
    dei pontificati di una volta.
    E’ vero: siamo tutti sgomenti. A ognuno la sua telenovela di cui sgomentarsi.

    17 Gennaio, 2019 - 16:16
  10. Amigoni p. Luigi

    Rif. 16.16 – Errore
    Mi scuso: tre preti argentini (non messicani).

    17 Gennaio, 2019 - 16:18
  11. alphiton

    Sottoscrivo parola per parola quanto detto da Picchio.

    Alberto Farina

    18 Gennaio, 2019 - 15:10
  12. alphiton

    Non me ne voglia Picchio, ma digni non sumus…. Noi la pensiamo come Kasper..
    Ubi maior minor cessat.

    Alberto Farina

    20 Gennaio, 2019 - 11:50

Lascia un commento