Sono tre, a oggi, le recensioni del volume di Ciro Fusco e mio C’era un vecchio gesuita “furbaccione. 100 + 10 parabole di Papa Francesco (edizioni Paoline 2019). La prima è venuta da Angela Ambrogetti già il 12 giugno su Acistampa. La seconda da Giuseppe Rusconi su Rossoporpora.org sabato 20 luglio, la terza da Mimmo Muolo su Avvenire di ieri, 21 luglio. Nel primo commento metto i link alle prime due recensioni, nel secondo – terzo – quarto riporto per intero la recensione di Mimmo Muolo. Buona lettura.
Tre recensioni al “Vecchio gesuita furbaccione”
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La recensione di Angela Ambrogetti, direttore editoriale di ACI Stampa, è intitolata Quando il Papa è un “gesuita furbaccione” e può essere letta qui:
http://www.acistampa.com/story/quando-il-papa-e-un-gesuita-furbaccione-11640
La recensione di Giuseppe Rusconi, mio antagonista nei dibattiti su Papa Francesco [qui puoi vedere l’ultimo: http://www.luigiaccattoli.it/blog/domani-ad-anagni-dibattito-con-rusconi-sul-papa/%5D, è intitolata LIBRI/’C’ERA UN VECCHIO GESUITA FURBACCIONE’ DI ACCATTOLI E FUSCO e la trovi qui:
https://www.rossoporpora.org/rubriche/papa-francesco/883-libri-c-era-un-vecchio-gesuita-furbaccione-di-accattoli-e-fusco.html
Per la recensione di Mimmo Muolo, vaticanista di Avvenire, vai ai tre commenti seguenti.
Muolo 1. La recensione di Mimmo Muolo intitolata Francesco e l’arte di predicare con le “parabole” per arrivare a tutti è apparsa ieri a pagina 17 di Avvenire. La riporto per intero in questo e nei due commenti che seguono.
L’abilità omiletica del Papa è ben nota. Specie in quella sorta di laboratorio del suo magistero che è la messa mattutina a Santa Marta. Ma come parla Francesco? E perché le sue parole si scolpiscono così facilmente nella memoria dei fedeli e anche di chi in chiesa non va? Luigi Accattoli, storico vaticanista del Corriere della Sera, e Ciro Fusco, giornalista professionista che con Accattoli ha già collaborato in passato, propongono una risposta semplice quanto sorprendente e originale. Sostengono infatti che il Pontefice latinoamericano, come Gesù, parla spesso per parabole. E di quelle evangeliche ha mantenuto di fatto il calco, riempiendole però di personaggi e situazioni tratte dalla vita dei nostri giorni. Proprio come il Cristo faceva con gli esempi del suo tempo.
Muolo 2. La tesi è contenuta nel libro C’era un vecchio gesuita “furbaccione” (Edizioni Paoline), giunto da poco in libreria e in cui vengono presentate 110 parabole bergogliane, precedute da una “introduzione” di Accattoli e seguite da una “conclusione” di Fusco. Storie, o meglio narrazioni come si usa dire adesso, che hanno per protagonisti l’imprenditore che compra una villa poco prima di morire anziché il ricco che fa costruire granai; lo sfruttatore dei dipendenti che dà elemosine alla Chiesa, anziché l’israelita che paga la decima sulla menta e trascura la giustizia; l’allenatore di un ragazzo difficile, che va dalla direttrice della scuola e le chiede di lasciarlo provare al posto del vignaiolo che chiede al padrone del terreno di non abbattere un fico, finché non gli avrà zappato intorno. O anche gli abbellimenti del photoshop, che richiamano la celebre immagine dei sepolcri imbiancati., annota Accattoli, che poi cita un passaggio di Evangelii gaudium: .
Parallelismi, come è possibile notare, che però non cambiano la sostanza.
Muolo 3. Il libro perciò tenta anche una “classificazione” delle parabole. Che secondo gli autori sono di quattro tipi: della vicinanza, per andare oltre quanto già si fa (tratto tipico della pedagogia ignaziana propria del gesuita Jorge Mario Bergoglio), per andare al nuovo e infine parabole dell’incontro con Dio. In definitiva, come fa notare, Fusco, nelle parabole di papa Bergoglio c’è “essenzialmente un caleidoscopio partecipe del vissuto quotidiano degli uomini: le loro attese, le loro ansie, le loro preoccupazioni”. Ma c’è soprattutto un parlar chiaro, quella parresia che manca al del titolo (il Papa disse proprio così), che è il protagonista della parabola 91 del libro, pronunciata a Bologna nell’incontro con i religiosi il 1° ottobre 2017. , fu il suo consiglio al giovane Bergoglio. Consiglio che il futuro Papa non ha mai seguito e consiglia di non seguire. Come dimostrano anche le sue parabole.
Ringrazio anche a nome di Ciro Fusco i tre colleghi che hanno letto con impegno e simpatia il nostro lavoro. Per chi voglia un approccio diretto al testo, suggerisco di andare nella pagina “Antologia delle pubblicazioni”, elencata come quinta ad apertura del blog, sotto la mia foto e cliccando su quelle parole vedrà aprirsi un elenco di titoli. Cliccando di nuovo sul primo di essi, che è appunto il Furbaccione, potrà vedere la foto della copertina e potrà leggere, andando sulle parole cliccabili che sono sotto la foto della copertina, la Premessa al volume, l’Indice e la Quarta di copertina. Segnalo l’indice: vi sono elencati i titoli delle 110 parabole, scorrendo i quali ci si potrà fare un’idea del contenuto narrativo del volume. Andando invece sulla Premessa si potrà coglierne l’ambizione interpretativa.
http://www.luigiaccattoli.it/blog/antologia-delle-pubblicazioni-2/cera-un-vecchio-gesuita-furbaccione/