Li ho fotografati per via Urbana sulla destra di chi va alla fermata Cavour della Metro B. Osservano i passanti e non danno giudizi di valore. Appartengono alla Scuola di Francoforte.
Tre cani alla finestra e io per strada
16 Comments
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La foto è buona, il titolo è un endecasillabo. Dove lo trovate un blog così?
Tre teste come Cerbero…
Ti guardano passare, son contenti 😉
(Gli endecasillabi, la mia passione…)
Ma io che can non sono invece abbaio
per dire “Buona notte”. Oh, che guaio!
Belli loro, bravo il fotografo.
Il titolo mi ricorda una canzone di De Gregori.
Dimmi la canzone che la vado a cantare sotto la finestra. Con quei tre ho un fitto intreccio.
La canzone è ‘Quattro cani per strada’.
A me pare appartengano anche a quella bagherese, Luigi, visto che a Bagheria (PA) si dice: taliarisìlla di l’àstracu, ossia “guardarsela dal terrazzo”. O, in questo caso, dal balcone. Uno se la guarda dall’àstraco, e così a distanza di sicurezza assiste al gran teatro del mondo, in fondo sollevato (a volte contento) di non essere parte in causa della vicenda.
Ma non è solo questo. Dalla posizione così elevata si ha anche il vantaggio di vedere le vicende dall’alto, dunque dominandole. E farsene preciso (e a volte micidiale) concetto. Leonardo Sciascia, che di ragionamento ne capiva, parlava proprio di questo in un saggio dedicato a Renato Guttuso: l’ingegno, l’acutezza dei bagheresi. Eccola qua, mentre anch’io, quando vedo certi scambi d’opinione sul pianerottolo, preferisco taliarimìlla di l’àstracu. Un saluto a tutti!
Tonizzo – Antonino D’Anna “guardarsela dal terrazzo” sarebbe lo stesso – mi pare – che il “balconear” di Papa Bergoglio…
A Tonizzo, sono nuovo del quartiere, ma qualche volta fatte vede’ per strada e non starsene sempre sul terrazzo! ?
Startene mannaggia al correttore!
Luigi sì, c’è molta affinità tra il balconear bairense e l’àstraco bagherese. Aggiungerei anche che in Calabria si dice barconi ma ad Acquaro (VV) si dice mignàno.
Con l’àstracu feci l’attacco di un pezzo su Vatileaks
http://www.italiaoggi.it/giornali/dettaglio_giornali.asp?preview=false&accessMode=FA&id=2048480&codiciTestate=1&sez=giornali&testo=bagheria&titolo=Processo%20vaticano%20di%20tipo%20boomerang
Non so come corresse l’uso nelle tue marche, ma un classico delle estati nei paesi tra Calabria e Sicilia era dato dagli anziani che si mettevano fuori dalla porta di casa e facevano conversazione tra loro. Una intera via che diventava meglio di qualsiasi social network: ognuno diceva la sua tra un saluto, un riso, una battuta e a volte qualche ramanzina sottopelle, appena allusa. Leonardo sciascia parla di ittàri nnìmmi, gettare enigmi, parlare tra le righe e darsi svariati messaggi nel corso di conversazioni apparentemente innocue e/o argentine.
L’estate, dunque, passava così nei paesi: e fino ai tardi anni ’80 mi è capitato di vedere tali scene. Ancora oggi mia nonna tiene la porta di casa aperta in estate, si tiene appena dietro e chi passa può andare a salutarla. Discute con la badante, con chi arriva e chi va: in un certo senso il social network umano funziona ancora.
Andrea Salvi, essendo un collega (molto meno bravo) di Luigi preferisco spesso stare in terrazza anziché intervenire. Ubi major, Tonizzo cessat. Avevo un blog, ma è durato un mese: troppo impegno. Preferisco fare la radio ogni giorno, ogni tanto Fabricianus dice pure di ascoltarmi. Meglio così.
Un saluto a tutti voi
Se e’ per questo, Tonizzo, t’ascolto anch’io -)))))))))) !
CIAO !
Roberto Caligaris
Questa non me l’aspettavo. Allora qualche giorno facciamo un’Acca-Diretta e invitiamo in trasmissione il padrone di casa e gli ascoltatori…
Oh, mamma mia !, e perché, Tonizzo, non te l’aspettavi ? Il WEB, ormai, è arrivato pure nelle campagne venete -)))))))))).
Bella l’idea dell’Acca-Diretta: se potrò, parteciperò molto volentieri, e prometto a te e Luigi che farò il bravo e cercherò di non cantare “Bandiera rossa” -)))))) !
Buona serata !
Roberto Caligaris