Scrivo in treno tornando a Roma da Novafeltria dove ieri ho incontrato genitori e docenti dell’Istituto complessivo Battelli [titolo della conversazione In che mondo vivranno i nostri figli? Alla ricerca di relazioni vere nel tempo di internet] e ho conosciuto Tonino Guerra, che il 16 marzo compie 91 anni e con il quale ho parlato di Libia e delle amministrative che sono in arrivo in quell’angolo di Marche che è passato alla Romagna e dei volontari che assistono gli anziani: “Ci vorrebbe un’esplosione di bontà, di questo ha bisogno il mondo. Far vedere la bontà all’umanità di oggi che poco la conosce. Chi è religioso dovrebbe essere buono, il resto è semplice. La mia mamma pregava con parole latine che non capiva, ma dovevano finire in ‘us’. Le dicevo: Mamma ma che dici, chi ti capisce? Un giorno mi rispose alzando una mano: Lui mi capisce”. Ho vistato a Pennabilli L’Orto dei frutti dimenticati e il Rifugio delle Madonne abbandonate. Ne riparlerò i prossimi giorni ma volevo dirvelo subito che sono contento di aver abbracciato Tonino che amo da tanto.
Tonino Guerra invoca “un’esplosione di bontà”
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Per un mio precedente incontro virtuale con Tonino vedi al capitolo 19 SAMARITANI CENTURIONI CANANEE della pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto: http://www.luigiaccattoli.it/blog/?page_id=4924
Pennabilli, Carpegna, Frontino, San Leo, la val Marecchia…e più su l’Alpe della Luna, prima del Fumaiolo, con le sorgenti del Tevere…siamo all’incrocio tra Marche, Toscana, Romagna, con non distanti tonalità umbre…posti magnifici, per forza che Tonino parla così, con quegli occhi poetici…
Bello il titolo della conversazione e belle le parole di Tonino Guerra del quale ho apprezzato soprattutto,con una punta di commozione, il riferimento alla mamma. Ma “l’esplosione di bontà”,da lui auspicata, è improbabile.La bontà esiste,è disseminata ovunque,ma si nota poco perché è più evidente il male che fa da contrappunto.
E del resto i mezzi di informazione riportano quasi esclusivamente notizie che del male parlano a tutto campo.
Un po’ ingenuo dire che “Chi è religioso dovrebbe essere buono”;sì,dovrebbe,ma molto spesso non lo è perché l’animo umano è insondabile, e il bene e il male convivono, in un intreccio inesplicabile,in ogni essere umano.
Come la madre di T.Guerra,anche il mio amatissimo padre,uomo di grande saggezza e di straordinaria modernità nonostante l’età avanzata, pregava con parole latine senza capire,ma con fiducia,e si rammaricava comunque del fatto che non riuscisse a capire.Voleva essere consapevole in pieno di ogni parola rivolta al Signore;e infatti, quando,dopo il Vaticano II,la liturgia fu celebrata in italiano,ne fu contentissimo.
Oggi gli dispiacerebbe sapere che per certi versi si è tornati al passato.
“Ci vorrebbe un’esplosione di bontà, di questo ha bisogno il mondo. Far vedere la bontà all’umanità di oggi che poco la conosce.”
La bontà dovrebbe essere sempre coerente con se stessa, assolutamente priva di cattiveria o corruzione. È una qualità positiva e si esprime nel compiere azioni benefiche e nel fare del bene ad altri.
È chiaro che la bontà è una qualità che implica misericordia, amorevole benignità e verità, ma non condona in alcun modo ciò che è cattivo né vi prende parte. La bontà è benefica, può recare benefìci ad altri, elargire loro cose buone.
Come al solito passerò da colui che si rende ridicolo, ma non concordo con l’affermazione del titolo perché gli individui posso avere opinioni diverse di bontà e bene. Il pericolo della bontà è che ciascuno potrà essere tentato di scadere nel buonismo, nell’eccessiva tolleranza, nel permissivismo che alimenta il vizio e la pigrizia. Il bene potrebbe essere un tipo di generosità che non aiuta, ma danneggia, un elemosina che alimenta il vizio, un atteggiamento senza un reale costrutto che possa essere utile né a chi riceve né a chi dona.
Per questo il Libro non fa mai riferimento ai buoni, ma ai giusti.
Così “ci vorrebbe un esplosione di giustizia, far vedere la giustizia all’umanità di oggi che poco la conosce.” – Così andrebbe meglio.
Gioab: “Per questo il Libro non fa mai riferimento ai buoni, ma ai giusti“. Efesini capitolo 5: “Continuate a camminare come figli della luce, poiché il frutto della luce consiste in ogni sorta di bontà e giustizia e verità”. E altri cento luoghi.
Grande Tonino Guerra! Mi piace [ abbiamo in comune un padre anarchico e antifascista”] : sempre accanto alle minoranze, solidale con i perseguitati, vessati, ridotti al silenzio dal regime sovietico, come da qualunque altro governo, o regime arrogante, ingiusto, prepotente, che mortifica ogni anelito di libertà!
Mons. Ersilio Tonini disse di lui che è ” qualcosa di inconsapevole, non frutto di elaborazioni: tutto sgorga dalla sua anima come una fontana che conserva la freschezza e il fervore innocente della profondità. Si può paragonare a un brillìo: frammenti di luce – balenìi- come verità profonda che illumina la realtà..”. E’ frase che dovremmo far nostra ,almeno alla luce della tragedia che si sta consumando, alle incognite che si aprono a fronte di questo sconvolgimento geo politico in atto. Io direi che solo se investiti da “frammenti di luce”, da bagliori di verità riusciremo a scorgere il male di questo nostro tempo, di questa nostra società che sembra accecata,obliterata da un oscuro male. Beatrice nel canto XXVII della divina commedia mi suggerisce un pensiero per cui gli uomini,ingannati dai beni terreni, non sanno più sollevare i loro sguardi, e, quand’anche cercano di farlo l’ambiente connivente e corrotto glielo impedisce. Se ci può consolare , la candida Beatrice profetizza un futuro rimedio in cui “ il vero frutto verrà dopo ‘l fiore”! Attendiamo, sperando contro ogni speranza!.
@ Luigi Accattoli
Che sorpesa ! sono felice ! Incrociare le armi col capo è un privilegio che mi farà essere contento se sarò battuto. – “SE”. Ringrazio Luigi per la disponibilità a considerarmi degno della sua attenzione.
Prestare attenzione a uno che si rende ridicolo è già una ricompensa !
Inizio facendo notare all’amabile Luigi, che si, “il frutto della luce” consiste in bontà, (giustizia e verità), (Efesini 5.6) – ma il frutto della luce non è la ricompensa. La ricompensa è arrivare al traguardo ossia avere la perseveranza che “camminando come figli della luce” fa giungere al traguardo.
Come le 5 vergini sagge, facevano luce con le lampade, altri devono illuminare con il frutto della luce, ma devono tagliare il traguardo in quella condizione di illuminatori perseveranti perchè Gesù disse: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato”. (Mt 24:13) – “Con la vostra perseveranza guadagnerete le vostre anime”. — Lu 21:19. E lo disse perché fra le cose che i cristiani possono dover affrontare, ci sono l’indifferenza altrui, biasimi, calunnie, intensa ostilità, odio da parte di familiari, maltrattamenti, imprigionamenti e persino la morte. (Mt 5:10-12; 10:16-22; 24:9, 10, 39; Mr 13:9, 12, 13; Ri 13:10).
Senza questa essenziale qualità non si potrebbe mai ottenere la vita eterna. (Ro 2:7; Eb 10:36; Ri 14:12) pur essendo portatori del frutto della luce. ( Sono il frutto della luce perchè riflettono la luce che li ha illuminati – hanno capito e ritrasmettono quell’intendimento, in verità e con giustizia.) – Risultato : – “Ed essi si dissero l’un l’altro: “Non ardeva il nostro cuore mentre egli ci parlava per la strada, quando ci apriva pienamente le Scritture” ( Atti 24.32)
Ciò che conta è il risultato finale, non l’entusiasmo con cui uno può aver iniziato la sua carriera di discepolo cristiano. I buoni non esistono : “Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, tranne uno solo, Dio.” ( Marco 10.18) – Non lo vogliamo smentire Gesù, no ?
Così, il frutto della luce ( bontà, giustizia e verità) è un insieme di qualità cristiane che gli uomini per essere giudicati meritevoli, devono riflettere con il loro operato che li fa essere luminosi, facendo luce come fece Gesù.
Coloro che saranno premiati, lo saranno non per essere stati “luci” o frutti di “luce” non per un tempo, ma per essere divenuti “giusti” avendo perseverato in quel corso di portatori di luce fino alla fine.
Utilizzare una sola qualità del frutto : -la bontà – come ho già spiegato prima può essere un modo distorto di dimostrasi tolleranti, compassionevoli, formalisti, perbenisti, ma il frutto che quella bontà avrà prodotto potrebbe essere un inutile buonismo, una tolleranza colpevole, una compassione inutile e dannosa, non profittevole. ( Lo schiavo malvagio che sotterra il dono) dicendo siate buoni ! Ma non facendo veramente nulla per provvedere.
Interessante la colpa di Eli sacerdote che aveva due figli che non servivano Geova pur essendo anche loro sacerdoti. ( 1Samuele 1.13- 2.12 -13; 17; 22; 2:23-25, 34; 3:13; 4:11)
(Romani 15.14) : -“ Ora anch’io sono persuaso riguardo a voi, fratelli miei, che voi pure siete pieni di bontà, giacché siete stati riempiti di ogni conoscenza, e che vi potete ammonire gli uni gli altri.”
Anche in questo caso la bontà è il risultato della conoscenza che permette di ammonire gli uni gli altri, non di esercitare una mera bontà passiva e tollerante, perché la bontà in sé non è una ricompensa né permette di ottenerla distinta dalla altre componenti del frutto della luce che è un frutto composito.
La condizione è sempre quella di Ebrei 10.36: -“ Poiché avete bisogno di perseveranza, affinché, dopo aver fatto la volontà di Dio, riceviate [l’adempimento del]la promessa. Poiché ancora “pochissimo tempo”, e “colui che viene arriverà e non tarderà”. “Ma il mio giusto vivrà per fede”, e, “se torna indietro, la mia anima non ha piacere in lui”.”
Ma il mio giusto ! se torna indietro non è più giusto né illumina con frutto della luce.
(Salmi 34.15) – “Gli occhi di Geova sono verso i giusti, E i suoi orecchi sono verso la loro invocazione di soccorso.” Mantenendo quelle qualità fa ottenere la qualifica di “giusto” – che è l’obiettivo finale a cui giungere.
Rende ? Ho perso !
@ Luigi Accattolli
“Sto con Napolitano” – Anche li ti ho risposto. Alla questione dei “polli”
Vedi se puoi darmi una mano !
Gioab tu affermi a più riprese che “il Libro non fa mai riferimento ai buoni, ma ai giusti“ e questo non è vero. Solo su questo punto ho inteso precisare. Ora aggiungi il concetto di “mera bontà passiva e tollerante” per poterla infilzare ma questa è una tua idea della bontà che non ha a che fare con quella di cui parlava Tonino Guerra. Nè con quella della Scrittura che definisce il Padre e che chiama noi a somigliargli. La bontà della Scrittura include la giustizia e la giustizia della Scrittura include la bontà.
GIOAB insisto:
http://www.youtube.com/watch?v=bbhOSmFZ6Zs
A Pennabilli [vedi post] mi sono appuntato Le parole dei mesi, cioè i motti che il poeta Tonino Guerra ha dedicato ai mesi dell’anno, come in una rievocazione del ciclo delle stagioni che vediamo nelle antiche sculture. Li leggi su dodici targhe in ceramica che – dice la GUIDINA DI TONINO – “si riflettono nelle acque dell’antico lavatoio pubblico, un tempo luogo di ritrovo e di lavoro per le donne del paese”:
GENNAIO coi rumori che lasciano impronte sulla neve
FEBBRAIO i colori dei vestiti che ballano
MARZO i fiori dei mandorli per le api affamate
APRILE con tutta la fantasia che ha sonno
MAGGIO i petali di rosa che ridono
GIUGNO coi piedi scalzi a toccare l’acqua
LUGLIO il sole rovente caduto a terra
AGOSTO col mare dentro agli occhi
SETTEMBRE la musica della pioggia negli orecchi
OTTOBRE i tappeti di foglie secche sotto i piedi
NOVEMBRE con le sciarpe di nebbia attorno al collo
DICEMBRE con le parole delle favole sul fuoco
@ Gioab:
insisto pure io!
http://www.youtube.com/watch?v=PMTu86K-IhI&feature=related
Concordo Luigi, sull’esplosione di bontà che dovrebbe uccidere il ciniscmo e la durezza di cuore di troppi che sono impastati e resi vivi solo da parole e leggi (ambedue molto arbitrarie).
Non concordo, invece, sul fatto che “il mondo poco la conosce”. Forse si vedrà poco in giro, ma forse è perchè c’è un po’ troppa distrazione, ma non solo il “mondo la conosce”, ma ne ha fame perchè è una memoria che non si può cancellare, non si perdere nell’oblio sconsolato.
Si vive di quella bontà che – in qualsiasi modo vada – ci si aspetta sempre, ma raramente si porta.
Ogni uomo ha fame e sete di bontà, ma non questa esplosione non ce la si deve aspettare da altri o all’esterno di noi stessi: in noi stessi deve avvenire, noi stessi dovremmo essere piccole esplosioni di bontà.
Ogni dono dello Spirito Santo a questo mira e per ogni dono accolto per essere donato (perchè altrimenti non esisterebbe più il dono) avviene come se lo Spirito Santo scendesse di nuovo in ogni persona.
La bontà della giustizia e la giustizia della bontà, Luigi, è il segreto (palese) di Dio. Così semplice e così complicato.
Certo, spesso si deve prendere una posizione forte, a volte ci si fa prendere dall’impazienza, ma se tutto dimora nella bontà d’animo avverrà sempre qualcosa di buono e di estremamente coraggioso.
Gesù ha insegnato questa bontà, al punto che a Lui non interessava tanto le colpe commesse, ma ricostruire chi l’aveva commessa; non interessava tanto bruciare sul posto con condanne, ma interessava molto sfamare la gente di questa bontà che era l’esatto motivo per cui molta gente Lo cercava.
Solo con cui era troppo leguleo, ipocrita nonchè “dottore” al punto che diceva a Dio ciò che doveva o non doveva fare, era duro e rigido.
La bontà, Luigi, è la giustizia di un sole che sorge sia sui giusti che sui peccatori, perchè il sole è uno solo e se non surgesse sui peccatori non potrebbe neppure sorgere sui giusti.
La bontà, non è uno zuccherino appiccicoso e fastidio, ma sono chiodi presi a casua di altri; la bontà è un “no” verso ogni abuso, ma senza scordarsi che – per quanto spaventose – sono persone davanti a noi.
La bontà è non atteggiarsi a chi divide l’umanità in buoni e cattivi stordendo con una specie di vademecum divino, ma un predisporsi ad ascoltare (vedi il “costruttivo” di @Principessa) ….
Potrei andare avanti una vita a dire – non cosa è – ma Chi è la bontà e dentro questo “Chi” c’è il nome di ogni uomo.
Il mio cuore, comunque, esulta ed esplode (ma proprio esplode) quando vedo un gesto di bontà che – parrà strano – ma è altamente infettiva che solo l’anti-bios del male può soffocare, ma non uccidere.
Vi parrà strano ma, per un frammento concordo con Gioab (non ti montare la testa Gioab: ho detto “per un frammento”) quando dice che il cuore dell’uomo di per sè è incline al male, attaccato ai beni tanté che, quando Gesù (Mt 19,16-2) mostra la via stretta che OLTREPASSA la “legalità” al giovane interlocutore questi si defila! Credo che il cuore dell’uomo non è DESTINATO ad essere afferrato da un meccanismo legale ma alla luce, e per farlo DEVE per forza passare dal discepolato mosaico (farisaico) a quello cristiano (dai ai poveri e seguimi) perché nella vita eterna non si entra compiendo qualcosa, ma entrando in relazione di amore e di conoscenza con COLUI CHE E’ BUONO …non so se mi sono spiegata!! (stampatello non per urlare, per sottolineare)
E’ vero che è caratterostica di molti cristiani il fariseismo [ religione senza amore, vuota, ipocrita. Aggettivo che disintegra non solo le virtù, ma anche i vizi, che diventano, a causa di essa, vizi del vizio. Basterà spostare lo sguardo non troppo lungi, specie di questi tempi -per avere una “pallida” idea non so se mi spiego!!] ma quella ” categoria dello spirito” è un bacillo mortifero sempre in agguato e può infettare chiunque!
Perciò, a conclusione direi che la linea di confine tra il bene e il male passa attraverso quel micro-caos che è il cuore dell’uomo ma se è vero che ” Solo Dio è buono” ergo che la salvezza non sta tanto nelle nostre scelte e non si salva chi rimane eroicamente, ma chi se ne va triste.
Dio può salvare chi vuole, ma questo non ci deve inquietare: si è già preoccupato Gesù che è morto per la nostra salvezza.
(te l’avevo detto Gioab che condividevo solo per un frammento!?)
A portarmi da Tonino Guerra a Pennabilli [vedi post] è stato Domenico Vichi, preside dell’Istituto Battelli che mi aveva invitato a Novafeltria. La visita all’Orto dei frutti dimenticati l’abbiamo fatta con la guida di Gigi Mattei Gentili, amico e collaboratore di Tonino. Nella GUIDINA DI TONINO c’è questa descrizione:
Situato nell’antico orto del convento dei Frati Missionari del Preziosissimo Sangue, raccoglie varie installazioni artistiche e, soprattutto, numerose specie perdute di alberi da frutto proprie della campagna appenninica, prima presenti negli orti dei contadini locali e ora non più coltivate. Tra i frutti “dimenticati” nel nome e nel gusto spiccano l’uva spina, il biricoccolo (susina blu con la buccia vellutata), il sorbo, il pomariello, la mela e la pera cotogna, la ciliegia cuccarina, il melo limoncello e l’azzeruolo (piccola mela che cresce a grappoli), il fico verdino, il giuggiolo, che oggi offrono generosamente i loro frutti.
Purtroppo bontà e cattiveria passano solo per la mente.
Per la chimica del cervello che governa la macchina.
Un ottimo cuore aperto quanto si vuole nulla può per fermare la follia omicida, l’antropofagia, il parricidio, il matricidio, il fratricidio, fino al genocidio.
Così come non ferma gli atti di bontà per eccesso che riducono al degrado e alla miseria persone prive di discernimento come chi lascia erede un animale domestico o meno che sia.
L’umanità vive nel paradosso che la distingue dalle bestie solo per il fatto di avere il dono della parola che però è spesso un’arma più potente di un cannone.
Così il discrimine tra quello che definiamo per convenzione il Bene e il Male è quanto di più soggettivo e relativo ci possa essere.
Quello che per te è bene, per me è male e viceversa.
Tonino Guerra è e tutti i buoni e i giusti storicamente noti sono il bene assoluto.
Altri a partire da Hitler, il male assoluto.
Sempre di uomini, di figli di Dio si tratta.
venia “il cuore dell’uomo non è DESTINATO ad essere afferrato da un meccanismo legale ma dalla luce”…
E’ l’egoismo che svuota l’uomo; Kirkegaard sosteneva che questa condizione riduce il “cuore” – inteso come centro d’amore, di giustizia ecc- ad un microcaos: lo spezzetta, lo frammenta in un aggregato di “piccoli cuori”, di “piccole eternità di godimento”. Ma sono pagliativi destinati a lasciare vuoto e amaro! Per converso, quando in un atto estremo di fiducia (come un bambino appunto) si dice “si”, Dio s’impossessa del cuore dell’uomo, dimora in lui (Gv. 14,23) ed ecco i frutti di cui si parla nel post….
Si diviene “esseri visitati” e il cuore (usando una bella espressione di S.Serafino), si trasforma in “altare di Dio”…
Bella: questa espressione ha sempre colpito il mio immaginario…la udii da un frate trappista durante una omelia magistrale e..non l’ho più dimenticata!
Ecco due siti dove fare visita a Tonino Guerra senza muoversi da casa:
http://www.toninoguerra.org/doc/eventi_in_corso.htm
http://www.museialtavalmarecchia.it/index.php?id=35&lang=it
@ MArta 09
Marta09 – “in noi stessi deve avvenire, noi stessi dovremmo essere piccole esplosioni di bontà.” – Dice Marta09 – “La bontà della giustizia e la giustizia della bontà, Luigi, è il segreto (palese) di Dio. Così semplice e così complicato. Certo, spesso si deve prendere una posizione forte, a volte ci si fa prendere dall’impazienza, ma se tutto dimora nella bontà d’animo avverrà sempre qualcosa di buono e di estremamente coraggioso. Gesù ha insegnato questa bontà, al punto che a Lui non interessava tanto le colpe commesse, ma ricostruire chi l’aveva commessa.
La bontà, Luigi, è la giustizia di un sole che sorge sia sui giusti che sui peccatori, perchè il sole è uno solo e se non surgesse sui peccatori non potrebbe neppure sorgere sui giusti.”
Ma che sorpresa ! Visto Luigi come Marta ha ben compreso la questione ? Che piacere! Visto che quando la Verità illumina ci si trova moltissimo d’accordo ? Mi rallegro e mi complimento. Bellissima esposizione. La bontà nella giustizia ! ringrazio marta per l’aiuto a spiegare a Luigi !
@ Clodine
dice Clodine : – “per un frammento concordo” – meno male almeno è un inizio. Se posso con il tuo permesso, una precisazione su (Matteo 19.21-23) – “Se vuoi essere perfetto, va, vendi i tuoi averi e dalli ai poveri e avrai un tesoro in cielo, e vieni, sii mio seguace”. Quando il giovane ebbe udito questa parola, se ne andò addolorato, poiché possedeva molti beni. Ma Gesù disse ai suoi discepoli: “Veramente vi dico che sarà difficile a un ricco entrare nel regno dei cieli.”
Ci sono due cose che devi notare 1. – “se vuoi entrare nella vita” – 2. -se vuoi entrare nel regno di Dio”. ( Non sono la stessa cosa) – Essere perfetto NON significa che sarebbe stato condannato perché aveva molti beni, ma divide il premio tra chi è perfetto ed entra nel Regno di Dio e chi non perfetto ed entra nella vita ( Se vuoi entrare nella vita v.17). Non sono la stessa cosa, sono due possibilità che hanno relazione con i due greggi (uno piccolo e altre pecore – Giovanni 10.16).
Lo Avevi notato ? La questione è che il fatto di essere ricco lo squalificava dall’entrare nel Regno di Dio ma non dall’entrare nella vita perché quando gli dice osserva i comandamenti, quello risponde che già lo faceva e questo lo qualificava per la vita** ma non per il Regno di Dio pr quello c’era bisogno di qualcosa di più .
Comprendo che condividi solo un frammento, e che resti sulle tue posizioni, e me ne rallegro, ma dovresti rivedere tutta la questione dato che ora ti ho mostrato una strada che forse non avevi intravisto. C’è molto di più da vedere anche perché se ragioniamo sul “che mi manca ancora?” sapresti dire che ti manca ? se la domanda fosse rivolta a te ?
** (Galati 3.12) : -“Ora la Legge non aderisce alla fede, ma “chi li mette in pratica vivrà per mezzo d’essi”.
Saluti
Gioab:
http://www.youtube.com/watch?v=c3cuZhRm2SM&feature=related
Ne occorrerebbe di più, per tutti noi, specialmente dal minuto 2.
…di bontà, sia chiaro!
@ Luigi Accattoli
La questione è che la bontà può essere utile o dannosa, positiva o negativa. La bontà come qualunque altra cosa può essere usata bene o male in modo utile o in modo dannoso. Come il versetto di Filippesi mostrava non è una singola caratteristica che “salva” ma unita alle altre che ne fanno un frutto ( bontà, giustizia e verità)
Come dici tu è una mia idea, che può anche non essere condivisa, ma provo a esprimere un altro concetto – (Galati 5.22-23) – : “ D’altra parte, il frutto dello spirito è amore, gioia, pace, longanimità, benignità, bontà, fede, mitezza, padronanza di sé. Contro tali cose non c’è legge.”
Il frutto è composto da tutti questi ingredienti non da uno solo. Saranno l’insieme degli ingredienti a produrre il frutto, se ne usi uno solo anche in senso positivo, non sarà lo stesso frutto, probabilmente non sarà velenoso ma sarà diverso. Se così non dovesse essere, perché mai la Scrittura avrebbe indicato questo insieme ?
La questione è quella che ho appena indicato a Clodine ( Matteo 19.1-24) – “il giovane era ricco e osservava la legge” ma non era perfetto, era richiesto qualcosa di più per la perfezione, non che sia stato condannato ma non ha potuto avere accesso a qualcosa di più.
Da un altro punto di vista : “Poiché l’intera Legge è adempiuta in una sola parola, cioè: “Devi amare il tuo prossimo come te stesso”. ( Galati 5.14)
Come si ama il prossimo ? Essendo buoni con atti di bontà ? Si potrebbe dire che Gesù non ha amato il prossimo avendo rovesciato i tavoli presi a frustate ? Poteva essere un atto di bontà ? Ma perché allora se è così buono e amorevole non perdona tutti ?
Molti vengono chiamati ipocriti a cui vien detto: – “come sfuggirete al giudizio della Geenna ? “( Matteo 23.33) – Allora non è solo la bontà che salva ma unita agli altri parametri che fanno divenire “Uomini” come Egli ha mostrato di esserlo essendo capace di rimproverare, di punire, di curare, di insegnare, di soffrire, anche per il dolore degli amici, di essere imparziale, di essere ubbidiente, ecc. (l’insieme di tutto questo compone l’uomo giusto).
( Isaia 1.17) – “Imparate a fare il bene; ricercate la giustizia; raddrizzate l’oppressore; rendete giudizio all’orfano di padre; perorate la causa della vedova”. – Bene e Giustizia !
(Geremia 7.5-7) – “se positivamente renderete buone le vostre vie e le vostre azioni, se positivamente eseguirete la giustizia fra un uomo e il suo compagno, se non opprimerete nessun residente forestiero, nessun orfano di padre e nessuna vedova, e non spargerete in questo luogo sangue innocente, e non camminerete dietro ad altri dèi per la vostra stessa calamità, io, a mia volta, certamente vi farò risiedere in questo luogo, nel paese che diedi ai vostri antenati, da tempo indefinito fino a tempo indefinito”’”.
“Se seguirete la giustizia fra un uomo e il suo compagno” – non include essere buoni.
“se..non spargerete in questo luogo sangue innocente ?” – e quello colpevole, si può spargere sarebbe una cosa buona ? Infatti il comandamento è “non assassinare” erroneamente tradotto “non uccidere” ( è deviante altrimenti non avrebbe potuto essere occhio per occhio vita per vita)
(Amos 5.15) – “Odiate ciò che è male, e amate ciò che è bene, e date al diritto un posto alla porta. Può darsi che Geova l’Iddio degli eserciti mostri favore ai rimanenti di Giuseppe’.” – Odiare ciò che è male significa essere buoni ? Ma se per odiare dovessi fare qualcosa che è giusto anziché buono che cosa faresti ?
Non conosco Tonino Guerra e sinceramente……. Me ne può interessare poco.
La bontà della Scrittura include la giustizia e la giustizia della Scrittura include la bontà. Vedi che lo sai ? ma non sono la stessa cosa, devono andare a braccetto come fede e ragione !
Lo dice Giovanni Scoto Eriugena (810-877) : – “Per Scoto, ragione e fede sono fonti valide di vera conoscenza, per questo non possono essere in contraddizione; però se cosí avvenisse, è la ragione che deve prevalere.” Wikipedia.
Non infilzo nessuno, cerco solo di essere un lampadina !
Ma ti rendi conto della presunzione che manifesti Gioab?
Ma ti rendi conto che Luigi Accattoli è stato vaticanista per decenni, tiene conferenze riguardo temi di spiritualità con Cardinali, Vescovi, monaci…
…ne saprà qualcosa di Bibbia o no?
Poi, nessuno nega che si possano avere opinioni differenti, interpretazioni diverse… ma venire qui e dire: ehi amici, io sono la lampadina!
Attento perché ti accendiamo!
@ Luigi Accatoli
Tratto da Tonino Guerra : “Se neanche Cristo dissuade i malvagi”
«Provo sconforto nel vedere che la parola di Cristo non dissuade più l’uomo dai suoi pensieri malvagi. Viviamo in un mondo pieno di cattiveria che non ha memoria, né rispetto per la storia. La gente non legge più e si nutre di illusioni, fino a star male. Mi viene da ridere quando sento gli scienziati che ci promettono che potremo vivere fino a 120 anni. Ma a che serve, se a 80 anni metti tuo padre o tuo nonno in un ospizio? Sono triste quando vedo che i giovani si allontanano dagli anziani e che questi bambini di oggi crescono senza i nonni. Invecchiando faccio fatica a essere ottimista come un tempo, ma quando ripenso al passato rivedo tanti buoni frutti. Certo ho subito la prigionia, un’operazione al cervello in Russia e un mese fa mi hanno trovato una macchia al polmone che adesso vedremo come andrà a finire. Ma è con il cuore che voglio dire a tutti una cosa: la vita è meravigliosa. E gli incidenti di percorso sono come la neve, arriva, copre tutto, ma poi basta un raggio di sole o un po’ di pioggia per ripulire la terra e si può tornare a camminare felici»
Commento:
“Viviamo in un mondo pieno di cattiveria” – Risposta: – Non è una grande novità lo ha già detto Giovanni “Noi sappiamo che abbiamo origine da Dio, ma tutto il mondo giace nel [potere del] malvagio” ( 1Giovanni 5.19), non è originale.
“che non ha memoria, né rispetto per la storia” – Risposta – A che serve avere rispetto per la storia ?Come si fa ? La vita è dinamica, mica statica e la storia è passata. E’ solo sentimentalismo. La storia si può studiare ma il passato non torna indietro. Che gli fai se non la rispetti ? Non cambia !
“La gente non legge più e si nutre di illusioni” – Risposta – : Non legge più ? Non è vero, alcuni non leggono più e poi quanto dovrebbero leggere ? 1 ora 2 ore ? 1 libro al mese o 10 giornali al giorno ? – “Si nutre di illusioni” – Forse alcuni si nutrono di illusioni, ma almeno non ingrassano e le illusioni aiutano a sopravvivere !
“Mi viene da ridere quando sento gli scienziati che ci promettono che potremo vivere fino a 120 anni.”- Risposta : “ Però è una verità scientifica. Quando ti dicono che hai il cancro e che lo puoi curare ti metti a ridere ? Perché ti curi allora !
“Ma a che serve, se a 80 anni metti tuo padre o tuo nonno in un ospizio?” – Risposta – : poiché non siamo nella “vera” vita ma in un sistema malvagio, e aspettiamo di entrare nella vera vita e l’ospizio non è così disdicevole se impari a vivere bene con te stesso, puoi stare bene dovunque, non è dove sei che cambia, ma cose sei che cambia. Ecc. ecc.
Non mi piace questo Tonino. E’ malinconico e sentimentalista, poco realista e lagnoso.
“Ma è con il cuore che voglio dire a tutti una cosa: la vita è meravigliosa.” – Se è così meravigliosa, perché si lamenta tanto ? E’ furbo o si contraddice ?
SILVIO, ILLUMINACI!!!!
@ Marco
Si, mi rendo conto, ma la Bibbia dice: “ Ma se continuate a mostrare favoritismo, commettete un peccato, poiché siete ripresi dalla legge quali trasgressori” ( Giacomo 2.9)
“ Fratelli miei, voi non mantenete la fede del nostro Signore Gesù Cristo, nostra gloria, con atti di favoritismo, vero ? “ ( Giacomo 2.1)
E poi, secondo te non siamo tutti fratelli ? dov’è dunque il problema ?
Vaticanista ? – hai visto che ho trovato proprio a chi fare le domande giuste ? Provaci anche tu così non devi accendere me ma accendi te stesso:
“Se vi ho parlato di cose terrene eppure non credete, come crederete se vi parlerò di cose celesti? Inoltre, nessun uomo è asceso al cielo se non colui che è disceso dal cielo” ( Giovanni 3.12-13)
A spanne da Adamo a Gesù considerando la genealogia della Bibbia ci sono circa 4000 e spiccioli anni. Secondo te, dove sono andate le anime di tutti coloro che vissero e morirono in questi 4000 anni se “nessuno è asceso al cielo ? “
“Ed ecco, ci fu una voce dai cieli che disse: “Questo è mio Figlio, il diletto, che io ho approvato”.” ( Matteo 3.17)
“Voi non avete in nessun tempo udito la sua voce né visto la sua figura; e non avete la sua parola dimorante in voi, perché non credete a colui che egli stesso vi ha inviato.” ( Giovanni 5.37-38)
Dimmi, se ci fu una voce dal cielo, chi la udì, se “non avete in nessun tempo udito la sua voce ? “
(Giacomo 3:17) “Ma la sapienza dall’alto è… senza parziali distinzioni, senza ipocrisia.” Risulta ? Se vuoi ottenere il privilegio te lo devi guadagnare ! o no ?
@ Marco
Se non sanno rispondere ai quesiti non ci capiscono granché, preti, vescovi, cardinale e monaci. Solo chiacchiere ! e Ostentazione.
“Va, e devi dire a questo popolo: ‘Udite più volte, ma non capite; e vedete più volte, ma non ottenete alcuna conoscenza’. Rendi ottuso il cuore di questo popolo, e rendi insensibili i loro medesimi orecchi, e incolla i loro medesimi occhi, affinché non vedano con i loro occhi e non odano con i loro orecchi, e affinché il loro proprio cuore non capisca e affinché effettivamente non si convertano e non siano sanati”.” ( Isaia 6.9-10)
L’avrà fatto scrivere mica per niente ?
(Isaia 44:18) “Non hanno conosciuto, né capiscono, perché sono stati impiastricciati i loro occhi affinché non vedano, il loro cuore affinché non abbiano perspicacia.”
(Luca 8:10) Egli disse: “A voi è concesso di capire i sacri segreti del regno di Dio, ma per gli altri è in illustrazioni, affinché, benché guardino, guardino invano e, benché odano, non ne capiscano il significato.”
Che Dio lo fulmini! Dicevano nel West.
@Gioab
Una volta c’era il limbo. BXVI l’ha smantellato e le anime penso siano state gestite da san Pietro, secondo la volontà di nostro Signore Gesù Cristo.
“Dio nessuno l’ha mai visto”. (Lo dice Gesù nel Vangelo)
Neanche tu Gioab. (Lo dico io nel pianerottolo)
Le domande che poni sono formulate in modo surrettizio nel senso che sembra che tu sappia già la risposta. Perciò è inutile rispondere.
Tu, novello Socrate, ci stai maieutizzando tutti quanti/e.
Luigi ti prende sul serio, io mi sbellico dalle risate. Ma come si fa a introdurre ogni domanda con una citazione biblica del tutto estrapolata dal contesto? Come si fa ad usare la Parola in questo modo?
@ Clodine
Clodine dice: “si è già preoccupato Gesù che è morto per la nostra salvezza.”
“Allora Gesù continuò, dicendo ai giudei che avevano creduto in lui: “Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”.” ( Giovanni 8,31)
“SE” ! – “SE” – rimarrete nella mia parola. “SE” ! – “SE” Diz. Italiano – “1 cong
qualora, nel caso che, 2 cong introduce una proposizione dubitativa 3 cong introduce una proposizione interrogativa indiretta”
“Se” – è condizione da verificarsi.
“Non chiunque mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno: ‘Signore, Signore, non abbiamo profetizzato in nome tuo, e in nome tuo espulso demoni, e in nome tuo compiuto molte opere potenti?’ E allora io confesserò loro: Non vi ho mai conosciuti! Andatevene via da me, operatori d’illegalità.” ( Matteo 7.21-23)
Si comincia con i frammenti e non si sa dove si finisce….!
Come si può non avere mai nemmeno il dubbio che qualche volta siamo NOI, qualche volta SEI TU a udire e non comprendere?
@ Marco
Penso ? Gestite da S.Pietro ? Mai una risposta precisa, – forse, penso, chissà ? Ma è questa la fede ? in che ? Gesù ha spiegato raccontato e quì solo penso ? chissà ? ma dov’è il magistero ? infallibile ?
Il fatto che io sappia già la risposta non dimostra che la sai anche tu ! Tu dimostrami che la sai e io ti tratto da pari, altrimenti c’è differenza ! Io la so e tu no. Quindi io posso dire di avere una fede certa basata sulla roccia tu no non hai fede ma sei un credulone sulla sabbia.
Vedi che non hai capito, o meglio, hai capito ma non avendo argomenti, perchè non sei in grado di confrontarti con la scrittura, contesti me che la cito.
Le mie argomentazioni sono suffragate e sostenute dalla Parola, quindi non sono mie io sono solo il rammemoratore che ti permette di confrontati con Essa, non con me.
(Salmo 37:12) Il malvagio complotta contro il giusto, E digrigna i denti contro di lui.
(Atti 7:54) E udite queste cose furono feriti nel loro cuore e digrignavano i denti contro di lui.
Estrapolata dal contesto ? qual’è il contesto ?
1) Qui se stava aparla’ de Tonino Guera.
2) Qual è senza apostrofo. Orrore!!!
3) Dimmela tu la risposta precisa alla domanda riguardo il destino escatologico delle anime delle persone nate a.C.
4) Ripeto: sei il novello Socrate. Sì, maieutizzami come sai fare tu.
5) Io ho portato argomenti che hai accuratamente evitato (non conoscibilità di Dio, necessità di umiltà e ascolto fraterno, necessità di contestualizzazione della Parola).
6) http://www.youtube.com/watch?v=o3Nb9R7xSsM
@Gioab, @Marco ha ragione e forse è ora che tu ti ponga delle domande che di risposte (indotte da altri) ne hai anche fin troppo.
Ah … e la bontà è sempre positiva! Quella che tu chiami bontà negativa ha altri nomi ed è totalmente orba: vede solo sé stessi ed il proprio pensiero o conservazione.
@ Marco
Dice MArco : “ Dimmela tu la risposta precisa alla domanda riguardo il destino escatologico delle anime delle persone nate a.C.”
Risposta:
“Le parole dei saggi nella quiete sono da udire più del grido di chi governa fra gente stupida.” ( Ecclesiate 9.17)
Le anime – “Poiché i viventi sono consci che moriranno; ma in quanto ai morti, non sono consci di nulla, né hanno più alcun salario, perché il ricordo d’essi è stato dimenticato essi non hanno più alcuna porzione a tempo indefinito in nessuna cosa che si deve fare sotto il sole..” (Ecclesiaste 9.5) – Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con la tua medesima potenza, poiché non c’è lavoro né disegno né conoscenza né sapienza nello Sceol, il luogo al quale vai.” (Ecclesiate 9.10) – mentre aspettate la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo in vista della vita eterna..
Non conoscibilità – Orrore, Errore ! ( 1RE 20.13) – “Ed ecco, un certo profeta si accostò ad Acab re d’Israele e quindi disse: “Geova ha detto questo: ‘Hai visto tutta questa grande folla? Ecco, oggi te la do in mano, e certamente conoscerai che io sono Geova’”.” – Conoscerai se non ci vedi sei cieco !
(Osea 2.20) – “ E di sicuro ti impegnerò a me nella fedeltà; e di sicuro conoscerai Geova’.”
(Geremia 9:24) – “Ma chi si vanta si vanti a causa di questa medesima cosa, di avere perspicacia e di avere conoscenza di me, che io sono Geova,”
(Geremia 24:7) – “E di sicuro darò loro un cuore per conoscermi, che io sono Geova; e devono divenire il mio popolo, e io stesso diverrò il loro Dio, poiché torneranno a me con tutto il loro cuore.”
(Geremia 31:34) “E non insegneranno più ciascuno al suo compagno e ciascuno al suo fratello, dicendo: ‘Conoscete Geova!’ Poiché mi conosceranno tutti, dal più piccolo di loro fino al più grande di loro”, è l’espressione di Geova. “Poiché perdonerò il loro errore, e non ricorderò più il loro peccato”.
(Ebrei 8:11) “‘E non insegneranno affatto ciascuno al suo concittadino e ciascuno al suo fratello, dicendo: “Conosci Geova!” Poiché mi conosceranno tutti, dal più piccolo fino al più grande di loro.
Necessità di ascolto fraterno – E’ un tema vecchio bisogna prima stabilire chi è fratello ! Perché ci sono i figlio di Dio e i figli del Diavolo. Quelli che non sono figli di Dio sono figli del diavolo.
Contestualizzazione della parola ? Questo te lo devi lasciar dire dal monsignore quando contestualizza le bestemmie del Premier !
La Parola ce l’hai ? Leggila ! se non la capisci chiedi e ti spiegherò il versetto. Non entro in polemica con chi vuole una spiegazione che non gli piace. Io spiego (contestualizzo) il versetto e tu ti confronti con la Parola.
“Rispondendo, l’eunuco disse a Filippo: “Ti prego: Di chi il profeta dice questo? Di se stesso o di qualche altro uomo?” Filippo aprì la bocca e, cominciando da questa Scrittura, gli dichiarò la buona notizia riguardo a Gesù.” ( Atti 8.34)
p.s.
ti svelo un segreto: conosci i puzzle ? E’ simile ! devi trovare i pezzi che combaciano ! Non si legge come un romanzo. Si legge per argomenti. Cosa dice del divorzio ? Cosa dice dell’amore ? Cosa dice della fratellanza ? ecc. ecc. per argomenti !
Ehi..la storia precedente è un esempio, conosci le bamboline russe una dentro l’altra ? – “Ora queste cose divennero nostri esempi, affinché non siamo desiderosi di cose dannose, proprio come essi le desiderarono.” ( 1Corinti 10.6) – Esempi in piccolo di cose più grandi, prototipi si dice.
La storia di una famiglia, la storia di un popolo, la storia di una nazione carnale, la storia di una nazione spirituale. ( Le matriosche) – “Ora queste cose accadevano loro come esempi, e furono scritte per avvertimento a noi sui quali sono arrivati i termini dei sistemi di cose.” ( 1Corinti 10.11)
Saluti
@ marta09
Si marta09 hai ragione, risposte a domande indotte da altri ! non, non risposte di altri indotte da me. Non ce ne sono – risposte. Se non le hai capite le domande te le ripropongo.
Mi sembri l’amazzone che difende il mare digitale dagli attacchi di nessuno. Era Ulisse – Nessuno !
Ah…. la bontà sempre positiva, come quando regali i soldi al drogato di turno che si va a comprare la dose. Una bella bontà positiva, così muore prima e ci allarghiamo !
Come le onde sonore di radio Maria che prima non c’erano e ora sono state condannate, però era un opera buona, che si chiamava in un altro modo – “rompi timpani”
Dai allora te ne propongo un’altra, ma devi pensarci prima di dare la risposta:
Quando Dio si rivelò a Mosè per la prima volta dice: “E Dio proseguì, parlando a Mosè e dicendogli: “Io sono Geova. E apparivo ad Abraamo, Isacco e Giacobbe come Dio Onnipotente, ma rispetto al mio nome Geova non mi feci conoscere da loro” ( Esodo 6.2-3)
Però pare che sia una bugia perché Eva dice: “essa partorì Caino e disse: “Ho prodotto un uomo con l’aiuto di Geova”. ( Genesi 4.1) – “E anche a Set nacque un figlio e gli metteva nome Enos. In quel tempo si cominciò a invocare il nome di Geova.” ( Genesi 4.26)
Secondo te, che dici Dio si è sbagliato ? Come la vedi ha detto una bugia ?
Ciao amazzone difensore del magistero infallibile ! Attenta a come rispondi !
Marta09
Ciao Marta.
“L’ACCENDIAMO?”
Preparati meglio, attenta a dare la risposta giusta altrimenti Jerry Scotti ti sanzione.
Prima di rispondere ricorda che hai a disposizione tre aiuti:
50%
Chiedi al pubblico
Chiedi a casa
Auguri !
errata=Scotti ti sanzione
corrige=Scotti ti sanziona.
@Gioab ti rispondo con San Barsanufio e San Giovanni:
“”Quando ti vedi sul punto di metterti a fare il teologo, sappi che il
silenzio è più ammirabile e più glorioso”
Buona domenica.
@ marta09
E ti credo che a loro conveniva che tutti stessero zitti, avevano una fifa matta che se i fedeli si fossero messi a fare domande scomode non avrebbero saputo come rispondere.
Ricordi Roma e la Bibbia, l’avevano detto al papa Giulio III – 1550 di toglierla di mezzo, ma quello non ha voluto crederci, anzi ci ha provato per un po’, ma non è riuscito del tutto.
“Ecco il libro, che più di nessun altro, provocò contro di noi le ribellioni, le tempeste che hanno arrischiato perderci. Difatti, se alcuno esamina accuratamente l’insegnamento della Bibbia e lo paragona a quanto succede nelle nostre chiese, troverà ben presto le contraddizioni e vedrà che il nostro insegnamento spesso si scarta da quello della Bibbia e più spesso ancora è in opposizione ad essa”.
Bononiae, 20 Octobris 1553.
VINCENTIUS De DURANTIBUS, Episc.
Thermulorum Brisciensis.
EGIDIUS FALCETA, Episc. Caprulen.
GHERARDUS BUSDRAGUS, Episc.
Thessalonicensis
Anche i Giudei uccisero Gesù perché parlava e metteva a nudo la loro mancanza di coerenza con l’essere “popolo di Dio” e anche gli apostoli furono perseguitati perché predicavano, dov’è la novità ? Se Barsanufio e Giovanni vogliono che la gente stia in silenzio è tutto il contrario di ciò che disse Gesù: Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’.” ( Matteo 10.7)
“Andate, dunque, e imparate che cosa significa questo: ‘Voglio misericordia, e non sacrificio’. Poiché io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori”.” ( Matteo.9.13) – Hai notato ? Non è venuto a chiamare i peccatori, ma non dice neanche i “buoni”, dice i “giusti” – Perché mai ? Che differenza c’è ?
( Giobbe 23.17) – “Poiché non sono stato ridotto al silenzio a causa delle tenebre,Né perché la caligine ha coperto la mia propria faccia.”
Avevi dimenticato questo comando !
““Voi che fate menzione di Geova, non vi sia silenzio da parte vostra, 7 e non date silenzio a lui finché non stabilisca solidamente, sì, finché non ponga Gerusalemme come una lode sulla terra”.” ( Isaia 62.6-7)
Non è meglio la Bibbia di Barsanufio ? – Buona Domenica anche a te !
Arte di confondere le carte, @Joab … hai l’arte di confondere le carte citando a destra e a manca e non riesco ad intendere la differenza tra il parlare a sproposito e quello a proposito.
Se tu avessi avuto la briga di informarti prima avresti scoperto che pur essendo due monaci comunicavano e parlavano parecchio, ma mai a vanvera.
La parola giusta nasce dal silenzio … di sé stessi.
Stai imponendo la tua volontà per cui, mi dispiace, ma skippo ogni tuo intervento e – credimi – questo non l’ho mai fatto con nessuno.
Scusa è, ma da quanto blog sei stato bannato?
Errata=quanto
Corrige=quanti
@ marta09
Se non riesci a intendere, è proprio come dico io, non ci arrivi e poi ti sconvolgi perché io non sono come te.
Due monaci che parlano mai a vanvera ? Ma dai ? Non posso crederci ! Dicevano di stare zitti, il contrario di ciò che dice Gesù come potevano essere “giusti”.
“La parola giusta nasce dal silenzio… di se stessi” Che vuol dire ? E’ un indovinello ?
Bannato ? io ? mai ! Scrivo sui sacri palazzi con altro nick e ho avuto qualche chiarimento con Tornielli via mail, ma nulla di preoccupante. Voi suonate le vostre trombe noi suoniamo le nostre campane ! Non offendo, non maltratto, non batto con colpi nessuno, cito, ricordi io Tarzan….tu cita !
Io cito, non è roba mia: – “ la parola che udite non è mia, ma appartiene al Padre che mi ha mandato.” ( Giovanni 14.24)
Se non ce la fai non è colpa mia ! Non potresti mai vincere contro di Lui ! E… poi sei una femmina, e le femmine devono stare sottomesse !
“Le mogli siano sottomesse ai loro mariti come al Signore, perché il marito è capo della moglie come anche il Cristo è capo della congregazione, essendo egli il salvatore di [questo] corpo. Infatti, come la congregazione è sottomessa al Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in ogni cosa.” ( Efesini 5.22)
Ciao Marta09.
[…] mio fiore a Tonino Guerra che se ne va a 92 anni. Ero stato a casa sua e mi sentivo suo amico: Tonino Guerra invoca “un’esplosione di bontà”. L’avevo anche inserito tra le mie storie di vita, Tonino Guerra: “Se neanche Cristo […]