Sul cancello di una villetta di Santa Marinella, in via Giorgio Bassani, trovi un campionario di messaggi intesi a sdegnare i ladri, come direbbero in Garfagnana: cioè a tenerli lontani. Per primo viene il triangolo con teschio e fulmini e la scritta “Alta tensione pericolo di morte”. Un cartello più loquace che pignolamente rimanda agli articoli del Codice civile in materia di protezione dei dati personali e avverte: “Area sottoposta a videosorveglianza per ragioni di sicurezza”. Un terzo cartello in lamiera con il monito “Attenzione alle mani”. Un quarto in ceramica colorata, la dicitura “Attenti al gatto” e il felino tondo e lustro che pare l’Apemaia.
Ti insegno io a sdegnare i ladri
19 Comments
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Ci vuol ben altro per scoraggiare i ladri.
Magari basterebbe un buon cane da guardia; di quelli che, appena sentono un passo sconosciuto, abbaiano come forsennati, e io, che non ho nessuna intenzione di rubare, ne prendo uno spavento da quasi infarto. E li mando a quel paese.
Però ” attenti al gatto” è proprio carino.
In effetti Marilisa certi cagnacci spaventano più chi non ha affatto intenzione di commettere furti, rispetto ad abili ladri che sanno come liquidarli…
Magari il gatto è una di quelle belve selvatiche australiane che il governo federale ha deciso di abbattere in massa causa estinzione dei piccoli mammiferi…
http://www.repubblica.it/vaticano/2015/07/24/news/se_il_vaticano_sanziona_repubblica-119717947/
nessuna solidarietà, neppure una parola caro Luigi Accattoli per il tuo collega di repubblica Ansaldo fatto fuori dalla “vendetta” del profeta della Misericordia e del dialogo?
non vorrete lasciare che Socci sia l’unico a dimostrare la propria solidarietà ad
Ansaldo?
http://www.antoniosocci.com/le-piccole-vendette-del-papa-misericordioso-che-non-perdona/
Meglio un gatto australiano nelle mutande che leggere queste sciocchezze…
Fatto bene tiè.
E poi non è vero che è misericordioso il Papa anzi, io lo dico da sempre che randella come non ci fosse un domani….
Sdegnare i ladri. Il “Grande Dizionario della lingua italiana” della UTET, detto anche “il Battaglia”, 21 volumi di grande formato, registra come sesta accezione su dieci questo significato della parola “sdegnare”: “Turbare o spaventare un animale”. Tra gli esempi riporta questo, da un autore di nome Savi: “Per non sdegnare gli uccelli vi ha l’uso di lasciare un uovo o due”.E quest’altro da un certo Sestini: “Per lo più si deve avere cura di collocarli [gli alveari] in luoghi ove non vi sia il minimo rumore, o qualunque altra cosa che possa sdegnare le api e farle morire”.
Sdegnare i topi. Sdegnare qualcuno è un’espressione che apprezzo. Dal vivo l’ho sentita una volta, da un amico della Garfagnana che mi raccontava i suoi modi di “sdegnare i topi”. La Garfagnana è un luogo di grande lingua, come s’impara leggendo il Pascoli e in particolare “I canti di Castelvecchio”.
Ma guarda come godono i “cristiani misericordiosi”, come si ringalluzziscono se Bergoglio bastona , randella, espelle, censura..naturalmente solo quelli che non sono dalla sua parte.
Esce fuori l’aggressività nascosta sotto strati di buonismo e di ipocrisia…esce fuori la vera natura umana.
Io non sono misericordiosa e non sono felice se il Papa randella (anzi mi sono sempre lamentata che randella troppo) però mi sembra oggettivo che randella spesso. (contro i cristiani della domenica, contro i corrotti, i mafiosi, ecc. ecc.).
Petrus, riesci sempre a farmi ridere…
🙂 🙂
Sdegnare i topi, i ladri, e i cristiani tradizionali!!!.
Che bello, vero Marilisa e Petrus, poter “sdegnare” , finalmente un movimento dell’animo non buonista e non accogliente, finalmente un po’ di spontaneità,finalmentr potete essere veramente voi stessi, come siete realmente, che bello poter “sdegnare” e sentirsi nello stesso tempo accoglienti, amichevoli ed “inclusivi”!
Che bello poter dire “chi sono io per giudicare” e poi giudicare ed espellere e bastonare e censurare. Che bello poter essere INCOERENTI!
Questo nella “nuova Chiesa 2.0 di Francesco è perfettamente possibile: puoi sentirti estremamente misericordioso ed inclusivo e dialogante e buono e pacifista edecumenico e contemporaneamente sdegnare disprezzare trattare a pesci in faccia odiare sbeffeggiare e insultare una parte dei cattolici.
E’ perfettamente possibile, per Marilisa e Petrus, sentirsi estremamente democratici e buoni e NELLO STESSO TEMPO , plaudire alle più autoritarie e peroniste iniziative di Bergoglio.
perchè il bello del Bergolio pensiero così amato da Marilisa and company è che non richiede ne’ logicità, ne’ rigore, ne’ coerenza fra il dire il fare.
bata riempirsi la bocca di slogan e poi essere biechi, meschini, egoisti e maligni come tutti.
e’ la nuova teologia, bellezza! 🙂
Sdegnare i gatti perché non sdegnino gli uccelli…
I cani vorrebbero sdegnare i ladri, ma questi non si lasciano sdegnare né dai cani né dai gatti.
Chi teme le incursioni dei ladri, si porti a casa una di quelle belve australiane. Tante persone ormai hanno l’hobby di allocare in casa strani animali da zoo.
Questo verbo con tale significato–credo sconosciuto ai più–forse lo usano solo in Garfagnana.
Hai fatto bene,Luigi, a segnalarlo.
Io sono sdegnata, certo non spaventata, per le parole della discepola ma soprattutto per quelle del solito Socci. C’è qualcuno che vuol prenderli sul serio?
A parte il fatto che la misericordia non c’entra niente con il “randello”( parola certamente eccessiva), voglio ricordare ancora una volta che Gesù, il misericordioso per eccellenza, SDEGNATO frustò i mercanti nel Tempio.
C’è un’ira che è dovuta all’indignazione sacrosanta quando ci si trova di fronte a fatti o a parole che possono essere dettati da malafede o da altre robe che nascondono ( ma non del tutto) un tornaconto personale o interessi di parte, e che comunque non servono alla giustizia e alla verità.
Perché certi continuano a pensare che la misericordia debba escludere lo sdegno che fa irritare fortemente, e a ragione, chi si accorge delle male azioni o dei pensieri ingannevoli di qualcuno?
Perché si è creato un enorme malinteso del genere?
Un genitore che rimprovera aspramente e punisce ( a malincuore) il figlio che ha fatto o detto qualcosa di sconveniente, è meno misericordioso di un altro genitore che tollera qualsiasi brutta azione, qualsiasi parola ingiusta o malevola del proprio figlio?
No, mi dispiace tanto, non è così.
Io mi indigno sempre per quel che dice Socci nei confronti del Papa attuale.
Perché è evidente a tutti, a meno di non essere ciechi e sordi, un’ antipatia spiccata– la stessa della discepola, che infatti si bea sempre delle parole del suddetto Socci– nei confronti di un Papa troppo “moderno” per i suoi gusti.
I gusti di un uomo che vede di malocchio l’arrestarsi di una religiosità tradizionalmente intesa.
E non si accorge, avendo grossi paraocchi, che Bergoglio respira e fa respirare ( finalmente!!) un cristianesimo non concettuale ma pragmatico, seguendo alla lettera il messaggio evangelico.
E se questo Papa è così ammirato e benvoluto da quasi tutti, la ragione di questo sta proprio nell’essere un uomo che genuinamente parla e agisce seguendo, per quanto gli è possibile, le orme tracciate, una dopo l’altra, nel Vangelo.
Non standosene in cattedra, ma scendendo in mezzo al popolo. Dicendo parole di universale verità, giuste per tutti gli uomini. Per tutti i figli dell’Unico Dio Padre.
E anche rimproverando chi non vuole leggere, alla luce del Vangelo, i fatti della vita di OGGI.
Perché tutto ciò dà tanto fastidio a Socci e compagnia( compresa discepolo)?
Non sarà che si sentono in colpa perché non riescono ad essere come il Papa indica? Non sarà che preferiscono “leggere” a modo loro ogni fatto che riguardi il Pontefice?
Nell’ultimo articolo VELENOSO di Socci, ci sono espressioni irriguardose verso Francesco. E ci sono illazioni, solo illazioni, che la sua mente si è inventate.
Il brutto è che parecchi potrebbero prenderle per verità assodate e non provate.
Questo modo di fare si chiama “manipolazione” ed è una colpa.
In ogni caso manca quella doverosa cautela che sempre deve esserci quando si parla di fatti riferiti o anche detti esplicitamente da un portavoce, ma la cui motivazione vera è conosciuta solo da chi ne è protagonista.
Ci soni dettagli che non possono essere messi in pubblico come se niente fosse.
E lui, il Socci; cattolicissimo alla sua maniera, non se ne rende conto?
Come può essere credibile un cristianesimo dove rientrano sedicenti cattolici (?) che fanno a pugni con il nucleo primario del messaggio del Cristo? E che si sentono in dovere di seminare, ogni volta che possono, zizzania?
“…bata riempirsi la bocca di slogan e poi essere biechi, meschini, egoisti e maligni come tutti.”
Sbaglia su tutti i fronti, amabile discepolo.
Io non mi riempio di slogan manco per niente. Sono diversa da lei, discepolo. Io penso con la mia testa e non con quella degli altri. Lei, al contrario, continua a correre dietro ai fantasmi creati dalla mente di Socci e di altri come lui.
Ed è inutile che lei continui a sbraitare contro Bergoglio, il quale non è affatto autoritario e non opera censure. E non è comunista né peronista.
Essere misericordiosi, inclusivi e dialoganti non significa avere scritto sulla fronte: giocondo/a; ovvero, fessacchiotto/a. Anche questo l’ho già detto altre volte.
Nessuna scritta del genere è sulla mia fronte, né mai lo sarà.
Se anche, per pura ipotesi, lo avesse deciso Bergoglio in persona di rimuovere Ansaldo dalla compagnia di giornalisti, sono ultrasicura che sarebbe una indicazione sovrappesata per lungo e per largo, in ogni dettaglio.
Sì, discepolo, a me piace molto il pensiero di Bergoglio, e ho già esposto, molte volte, i motivi che me lo fanno apprezzare. E non sarà lei che ogni tanto linka articoli di Socci e di altri del suo stampo, a farmelo stimare di meno.
Lei si è assunta la parte del diavolo, ma con me ha sbagliato bersaglio.
Discepolo
magister ha violato l’embargo e Repubblica ha pubblicato il link danneggiando così il lavoro dei vaticanisti e il povero Socci si chede perché i vaticanisti non difendono Ansaldo???? Ma per favore…
Il povero Socci vive su Marte. Oppure è accecato dal livore contro Bergoglio da sragionare.Un altro esempio. Ho visto il video di padre Fausto su Martini che “suggerisce” a Benedetto le dimissioni nell’ultimo incontro avuto con Benedetto. Il video è’ chiaro,si sta parlando delle dimissioni di Benedetto. Per Socci questo è inconcepibile e quindi Socci nel suo articolo scrive che Martini stava parlando della sua morte…cosa che non sta né in cielo ne in terra…
“biechi, meschini, egoisti e maligni come tutti.”
Come tutti? Ma chi frequenta discepolo?