Thellung: “Invecchiando ogni cosa vale di più”

«Mi accorgo che invecchiando ogni cosa vale di più: alberi, prati, animali, panorami, monumenti, opere d’arte, persone, tramonti. Mi sembra tutto più bello»: parole di Antonio Thellung a pagina 17 del volume «Una saldissima fede incerta» (Paoline 2011). Gli dedico un bicchiere di Vino Nuovo. Per un’altra buona accoglienza della vecchiaia da parte del mio amico Antonio vedi post del 23 luglio 2010 Mi godo la mia vecchiaia. Antonio ha 80 anni e lo puoi conoscere in immagini e parole mettendo il naso nel  suo sito.

41 Comments

  1. Che gran cosa lo STUPORE! 🙂
    Credo sia una delle più belle prerogative di Dio…

    3 Settembre, 2011 - 8:59
  2. Marilisa

    Antonio Thellung dice la verità. Se si è in buona salute e se si ha una apertura mentale, in vecchiaia si apprezzano di più le belle cose che accompagnano la vita dell’uomo, anche le minime; così come vengono scoperte con stupore dai bambini. È una riscoperta. Mi sembra che a questo punto ci sia un risvolto psicologico. La vita non è lontana dal termine e finalmente si diventa più autentici e si ha un atteggiamento di compiacimento per i doni che Dio e l’uomo stesso hanno fatto all’essere umano. Qualcosa di bello o di positivo lo si trova, a volte, perfino laddove ci sono aspetti negativi, e si diventa più indulgenti.
    Ma la buona disposizione d’animo è, essa stessa, un dono di Dio, e non di rado viene a mancare col venir meno della salute. Conosco vecchi uggiosi, mai contenti di nulla, che aspettano la morte come una liberazione.

    3 Settembre, 2011 - 9:57
  3. Clodine

    ..e quelli che non hanno mai pregato e li vedi seduti, smarriti, sugli ultimi banchi della chiesa. Poi ci sono gli anziani sfortunati, sfrattati, soli…malati..a loro dedico questa bella ballata di De Andrè

    La stagione del tuo amore
    non è più la primavera
    ma nei giorni del tuo autunno
    hai la dolcezza della sera
    se un mattino fra i capelli
    troverai un po’ di neve
    nel giardino del tuo amore
    verrò a raccogliere il bucaneve
    http://youtu.be/3iq7FwuQQCY

    3 Settembre, 2011 - 10:39
  4. Gioab

    Caro Luigi, il tipico modo in cui gli argomenti proposti, possono essere trasformati man mano che vengono manipolati nel calderone degli intellettuali intelligenti, è evidente dai commenti che si susseguono.

    Hai scritto – “«Mi accorgo che invecchiando ogni cosa vale di più: alberi, prati, animali, panorami, monumenti, opere d’arte, persone, tramonti. Mi sembra tutto più bello»”</i”
    Si legge : “
    “Antonio Thellung dice la verità. Se si è in buona salute e se si ha una apertura mentale, in vecchiaia si apprezzano di più le belle cose che accompagnano la vita dell’uomo, anche le minime;”

    Non mi pare che nella frase da te riportata ci sia la condizione” sine qua non” per cui l’affermazione può essere considerata degna di fiducia o da rifiutare. Ma la proposizione “Se si è in buona salute” pone una questione:
    Se NON si è in buona salute pensi che il valore decada come l’uranio ? che diminuisca ? Pensi che a uno che NON è in buona salute, tutto debba necessariamente essere anche più brutto ? E se non si ha l’apertura mentale i prati cambiano colore ? o gli alberi perdono le foglie anche in estate ?
    Sarà colpa degli occhi che vedendo meno, hanno bisogno di occhiali (da sole ?), o è un nuovo modo di fare proselitismo con le appendici neuroniche recalcitranti ?

    3 Settembre, 2011 - 11:17
  5. Marilisa

    Quando si dice la contestazione fine a se stessa…
    Lei quando è in cattiva salute vede le cose allo stesso modo di quando gode di buona salute ? Sarebbe il primo.
    Perché non prova, qualche volta, a far muovere le rotelline che ha in testa? Ammesso che le abbia…
    Le ripeto: vada a quel paese, e ci resti.
    Qui disturba e basta, e nessuno la sta a sentire.

    3 Settembre, 2011 - 11:52
  6. Clodine

    FANTASTICA MARY!

    3 Settembre, 2011 - 12:10
  7. Caro Gigi e cari amici tutti del blog,
    vi ringrazio di alimentare così il mio stupore. Ne ho viste tante di vivaci discussioni, ma quando ho scritto la frase che Gigi ha così benevolmente riportato non immaginavo di poter suscitare simili polemiche. Cosa che valuto comunque positiva, sia chiaro.
    Per entrare in merito, sono ben cosciente che la buona salute (salvo acciacchi fisiologici della vecchiaia) mi aiuta a una visione positiva. E onestamente non saprei prevedere come reagirò quando la salute andrà peggio. Però posso testimoniare, per le numerose assistenze a malati terminali, di averne incontrati più d’uno capaci di atteggiamenti positivi anche nella sofferenza. E proprio questa esperienza mi ha stimolato a prepararmi un po’ ogni giorno a saper vedere il positivo comunque. D’altra parte conosco persone in buona salute che riescono a vedere tutto nero.
    Confermo che invecchiando mi sembra tutto più bello, anche le polemiche di questo tipo. perciò vi ringrazio di cuore.

    3 Settembre, 2011 - 14:57
  8. Nino

    Al caro Antonio Thellung che conosco attreverso i suoi scritti,
    desidero dedicare le parole di questa poesia di Kavafis che mi pare assai appropriata al tema e al post suggerito da Luigi.
    Un caro saluto a Thellung.

    ITACA

    Quando ti metterai in viaggio per Itaca
    devi augurarti che la strada sia lunga,
    fertile in avventure e in esperienze.
    I Lestrigoni e i Ciclopi
    o la furia di Nettuno non temere,
    non sara` questo il genere di incontri
    se il pensiero resta alto e un sentimento
    fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
    In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
    ne’ nell’irato Nettuno incapperai
    se non li porti dentro
    se l’anima non te li mette contro.

    Devi augurarti che la strada sia lunga.
    Che i mattini d’estate siano tanti
    quando nei porti – finalmente e con che gioia –
    toccherai terra tu per la prima volta:
    negli empori fenici indugia e acquista
    madreperle coralli ebano e ambre
    tutta merce fina, anche profumi
    penetranti d’ogni sorta; piu’ profumi inebrianti che puoi,
    va in molte citta` egizie
    impara una quantità di cose dai dotti.

    Sempre devi avere in mente Itaca –
    raggiungerla sia il pensiero costante.
    Soprattutto, non affrettare il viaggio;
    fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
    metta piede sull’isola, tu, ricco
    dei tesori accumulati per strada
    senza aspettarti ricchezze da Itaca.
    Itaca ti ha dato il bel viaggio,
    senza di lei mai ti saresti messo
    sulla strada: che cos’altro ti aspetti?

    E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
    Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
    gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.

    Kostantin Kavafis

    3 Settembre, 2011 - 15:20
  9. Marilisa

    Caro signor Thellung,
    le posso assicurare che queste non sono polemiche, a confronto con certe altre, molto più accese, suscitate da altri temi proposti dal caro Luigi. L’ unica polemica, qui, ha un retroterra di cui lei, come si capisce, non è a conoscenza.
    Lei ha ragione da vendere: ci sono persone, giovani e vecchie, che
    pur essendo in buona salute vedono tutto come dietro un velo scuro. È questione di carattere, ma spesso -lo si deve riconoscere- c’è qualcosa di organico che tiene basso l’umore.
    Mi fa un piacere immenso sapere che lei riesca a vedere il positivo della vita e che dica che tutto diventa più bello con l’avanzare dell’età. Per me è una preziosa indicazione che accolgo con rispetto e con speranza. Un esempio da tenere sempre presente.
    Le faccio tanti auguri, di cuore, e ringrazio Luigi di averci proposto la sua testimonianza.

    3 Settembre, 2011 - 15:46
  10. Cara Marilisa,
    fino a pochi minuti fa non ci conoscevamo e ora siamo qui a dialogare come vecchi amici. Queste sono le cose che più mi stupiscono. Avevo sospettato che ci fosse qualche retroterra (non ci voleva molto). Ma anche i retroterra hanno un senso, basta aprire i cancelli e non chiuderli dentro a inespugnabili bastioni. Personalmente, alla celebre frase di Gesù: «chi può capire capisca» mi piace aggiungere: e chi non può capire prima o poi capirà. Forse sono un’inguaribile ottimista, ma la colpa è della signora speranza che non mi lascia mai solo.
    Contraccambio gli auguri di cuore e alla prossima.

    3 Settembre, 2011 - 16:21
  11. Gioab

    “La contestazione fine a se stessa”

    E’ fine a se stessa, quando chi è in buona salute non riesce a manovrare le leve cerebrali per collegare le sinapsi. Al contrario, quando riesce a provocar reazioni scomposte, ma utili, malgrado l’onta di chi non sa dire “scusate mi sono sballata” ha una sua utilità, atta a far comprendere che “il sé” non è una parte di sé ma una proposizione, che proponendo la condizione data, nega l’assunto se la proposizione data non si collega al “se”.
    Mentre quando la proposizione data, contiene il “sé” è valida in tutte le circostanze che permettono una visione ottimistica del futuro, che stando al vangelo, che contraddice l’ottimismo di maniera dice:

    ““Svegliatevi, ubriaconi, e piangete; e urlate, voi tutti bevitori di vino, a causa del vino dolce, poiché è stato stroncato dalle vostre bocche. Poiché una nazione è salita nel mio paese, potente e senza numero. I suoi denti sono i denti di un leone, e ha le mascelle di un leone. Ha posto la mia vite come oggetto di stupore, e il mio fico come un ceppo. L’ha positivamente spogliato e [lo] ha gettato via. I suoi ramoscelli son divenuti bianchi. Fa lamento, come una vergine cinta di sacco sul proprietario della sua giovinezza.” ( Gioele 1.5-8)

    “E il quinto angelo suonò la sua tromba. E vidi una stella che era caduta dal cielo sulla terra, e gli fu data la chiave della fossa dell’abisso. Ed egli aprì la fossa dell’abisso, e dalla fossa ascese un fumo come il fumo d’una grande fornace, e fu oscurato il sole, e l’aria, dal fumo della fossa. E dal fumo uscirono locuste sulla terra; e fu data loro autorità, la stessa autorità che hanno gli scorpioni della terra. E fu detto loro di non danneggiare la vegetazione della terra né alcuna verdura né alcun albero, ma solo quegli uomini che non hanno il suggello di Dio sulla fronte.” ( Rivelazione 9.1-4)

    p.s. se nessuno sta a sentire, c’è Qualcuno che sente tutti ! Lo ha dimenticato ?
    “‘E certamente li inseguirò con la spada, con la carestia e con la pestilenza, e li darò per il tremito a tutti i regni della terra, per la maledizione e per oggetto di stupore e per il fischio e per il biasimo fra tutte le nazioni alle quali certamente li disperderò, per il fatto che non hanno ascoltato le mie parole’, è l’espressione di Geova, ‘che ho mandato loro con i miei servitori i profeti, alzandomi di buon’ora e mandando[li]’.
    “‘Ma voi non avete ascoltato’, è l’espressione di Geova.”
    ( Geremia 29.18-19) Infatti nessuno sta ad ascoltare !

    3 Settembre, 2011 - 19:35
  12. Gioab

    “Invecchiando ogni cosa vale di più” – come il vino ( quando non diventa aceto)

    4 Settembre, 2011 - 14:59
  13. Certe volte anche l’aceto è prezioso. Contribuisce a creare sapori altrimenti sconosciuti.

    4 Settembre, 2011 - 16:02
  14. Marilisa

    Perfetto, signor Thellung. Parole sante, quanto mai appropriate.
    Cari saluti.

    4 Settembre, 2011 - 16:23
  15. lycopodium

    Mc 15:36.

    4 Settembre, 2011 - 16:59
  16. Gioab

    Nessun dubbio che l’aceto sia prezioso…per chi piace !
    Stranamente però, Gesù non ha simboleggiato il suo sangue all’aceto ma al vino. Si sarà sbagliato ? L’aceto è un liquido acido ottenuto grazie all’azione di batteri del genere Acetobacter, che in presenza di aria ossidano l’etanolo contenuto nel vino.
    L’acido acetico contenuto nell’aceto ha un sapore aspro e allega i denti. (Pr 10:26) Il contenuto acido è evidente dall’abbondante spuma prodotta quando l’aceto è mischiato con leggeri alcali quali il carbonato di sodio, reazione a cui probabilmente si allude in Proverbi 25:20. “Chi toglie una veste in un giorno freddo è come l’aceto sugli alcali e come un cantore con canti per un cuore mesto.” ( Proverbi 25.20)

    I nazirei non potevano bere “l’aceto di vino né l’aceto di bevanda inebriante”;( Numeri 6.2-3) e per capire quanto è prezioso, basta ricordare che Gesù lo sputò quando glielo offrirono da bere.
    “gli diedero da bere vino (aceto) mescolato con fiele; ma, dopo averlo assaggiato, egli si rifiutò di bere” (Mt.27.34)
    “Ma per cibo [mi] diedero una pianta velenosa, E per la mia sete cercarono di farmi bere aceto.” ( Salmi 69.21)

    E sempre stranamente, non si è ancora vista l’osteria che serve aceto, perché l’oste che si facesse venire l’idea di farlo, prenderebbe un sacco di botte.
    Però tutti i gusti son gusti, c’è anche a chi piace farsi incollare i denti. Riguardo alle debolezze, sembra quindi che ‘i padri hanno mangiato l’uva immatura e ai figli si sono allegati i denti’. — Ezechiele 18:2.
    E’ stato un piacere scambiare quatro battute. Ma resto in ascolto di cose + sagge.
    Saluti

    4 Settembre, 2011 - 17:45
  17. Il saggio impara dallo stolto assai più di quanto lo stolto impari dal saggio.

    4 Settembre, 2011 - 17:53
  18. Gioab

    A prima vista sembrerebbe corretto ma approfondendo bisognerebbe prima definire chi è lo stolto e chi il saggio. Da quale punto di vista ?

    “Poiché la sapienza di questo mondo è stoltezza presso Dio; poiché è scritto: “Egli prende i saggi nella loro astuzia”. E ancora: “Geova sa che i ragionamenti dei saggi sono futili”.” ( 1 Corinti 3.19)

    Non ha Dio reso stolta la sapienza del mondo? Poiché siccome, nella sapienza di Dio, il mondo per mezzo della propria sapienza non ha conosciuto Dio, Dio ha ritenuto bene di salvare quelli che credono per mezzo della stoltezza di ciò che viene predicato.” ( 1 Corinti 1.18-21)

    “Ma l’uomo fisico non riceve le cose dello spirito di Dio, poiché per lui sono stoltezza; e non [le] può conoscere, perché sono esaminate spiritualmente.” (1 Corinti 2.14)

    Allora è meglio essere stolti che saggi ! Infatti gli stolti hanno capito i saggi sono periti.
    Condivide ?

    4 Settembre, 2011 - 18:17
  19. Ma allora, nel suo commento precedente, avrebbe dovuto terminare dicendo «resto in ascolto di cose + stolte. Non le pare?

    4 Settembre, 2011 - 18:49
  20. Marco

    Caro Antonio,
    se vuole proseguire a godersi la sua vecchiaia,
    mi permetta, in qualità di studente di Medicina, di suggerirle di preservare il suo cuore, la sua pressione arteriosa, il suo tono dell’umore evitando di avere a che fare con simili personaggi.
    Questo Gioab è un un disturbatore e qui sul pianerottolo di Luigi non gli dà retta nessuno.
    Buona serata!
    Grazie per le sue parole!

    4 Settembre, 2011 - 19:14
  21. Gioab

    NO, perchè dipende dal punto di vista come ho detto. Non conosco il suo, conosco il mio che può essere l’uno e l’altro a secondo di come mi conviene.
    E’ questione di libertà !

    “l’uomo spirituale esamina in realtà tutte le cose, ma egli stesso non è esaminato da nessun uomo.” ( 1 Corinti 2.15)
    Però visto che a lei piace l’aceto ! Gesù l’ha rifiutato. E’ stato saggio o stolto ? Poteva aiutarlo nel momento della morte.

    4 Settembre, 2011 - 19:16
  22. Caro Marco,
    non so come stanno le cose e non voglio entrare nel merito. La ringrazio del consiglio, ma vorrei rassicurarla che se il mio cuore, la mia pressione arteriosa e il mio umore si lasciassero condizionare da eventuali disturbatori non starei godendomi la vecchiaia. Grazie comunque a tutti di aver contribuito a stimolare la mia divertita meraviglia permanente. Auguri per il meglio a tutti, ma proprio tutti.

    4 Settembre, 2011 - 20:40
  23. Gioab

    @ Marco
    sig. Marco, le sono grato per il senso di compassione che esprime mei mie confronti, si manifesta così la sua benignità.
    Poiché “egli gli disse: “Il mio nome è Legione, perché siamo molti”.” ( Marco 5.9) le chiedo : anche lei sig. Marco parla per molti ? Ed è un “godereccio “ che si vuole vivere la vecchiaia ?

    Poichè è studente di medicina, posso chiederle se è favorevole alle trasfusioni di sangue ? E’ favorevole al bisturi ad ultrasuoni e radio frequenza coagulatore ad argon, eritropoietina ?

    Dia un occhiata. le ricambio la beningnità dimostrata
    http://www.med.unipi.it/patchir/bloodl/bmr-it/avvenimenti.htm
    Saluti

    4 Settembre, 2011 - 20:55
  24. Marco

    @_@

    4 Settembre, 2011 - 21:09
  25. fabi

    Signor Antonio! Benvenuto!
    Marco: buona settimana!
    Tra
    i tuoi esami di medicina ce n’è uno tutti i giorni 🙂
    Pace.

    5 Settembre, 2011 - 8:24
  26. @Gioab
    bla bla bla bla bla bla bla bla.. ed ancora bla bla bla bla bla bla bla…

    Penso che pure il Signore s’è messo le cuffie per non sentirti più.. tanto quanto sei diventato logorroico…

    5 Settembre, 2011 - 9:23
  27. Marilisa

    E cosa ci si può aspettare da un uomo come lui? Dov’è l’ equilibrio di questo figuro che vuole apparire sempre una vittima ed è uno sporcaccione? E certe sue definizioni degli italiani chi le può dimenticare? Io sinceramente la sua espressione ” di m…” la appiopperei alla classe politica di oggi e in primo luogo a lui.
    Gentile signor Thellung, anche il mio è un dissenso netto, che però – lo so bene- non avrà, almeno per ora, alcun esito come, del resto, neanche quello di tanti altri italiani che la pensano come me.
    Ho apprezzato molto il suo “elogio del dissenso” in chiave religiosa, e mi trova del tutto d’accordo.
    La saluto cordialmente.

    5 Settembre, 2011 - 11:50
  28. Marco

    Buona settimana anche a te, fabi.
    Me lo mandi un bacio?
    Lo aspetto.

    5 Settembre, 2011 - 12:36
  29. fabi

    …aspetta, aspetta.
    L’attesa è essenziale per i cristiani 🙂
    Ciao!

    5 Settembre, 2011 - 14:53
  30. Gioab

    Caro spunto
    Ognuno è com’è. Non si può scegliere il DNA e neanche il nome. Mi deve accettare come sono, magari può provare a cambiarmi la mente.
    Ne ha parlato anche Bagnasco ricordando “la Buona Ragione immutabile ed eterna” per la quale vale la pena morire (Giovenale), ma deve avere argomenti validi e “la retta ragione”.

    Può provare, oltre che dirmi logorroico. Non è un argomento è una critica e ” quando l’arcangelo Michele ebbe una controversia col Diavolo e disputava intorno al corpo di Mosè, non osò portare un giudizio contro di lui in termini ingiuriosi, ma disse: “Ti rimproveri Geova”. Ma questi [uomini] parlano ingiuriosamente di tutte le cose che realmente non conoscono; e tutte le cose che capiscono per natura come gli animali irragionevoli, in queste cose continuano a corrompersi.” ( Giuda 9-10)
    Vede com’è difficile ? Povero Berlusconi ! Proprio da coloro che si dicono cristiani !

    p.s. con le cuffie si sente meglio se sono collegate.

    5 Settembre, 2011 - 15:48
  31. @Gioab
    Dicendole che è logorroico le dico pure che pecca in quanto lo stesso Gesù (lo conosce vero?) ha detto ai suoi “Ma sia il vostro parlare: Sì, si; o no, no:quel che vi è di più proviene dal male.” (Mt 5, 37) quindi faccia lei le conclusioni se vuole comprendere

    Le cuffie mi dispiace per lei non credo siano collegate a niente…

    5 Settembre, 2011 - 16:52
  32. Gioab

    @ spunto
    secondo lei dovrei rispondere solo con un “si” o con un “no” ? senza offrire nessuna spiegazione razionale a sostegno ?
    Vede che le “sue” cuffie non sono collegate ! In questo ha ragione

    5 Settembre, 2011 - 18:07
  33. Gioab

    @ spuntocattolico

    Sia buono con me, la prego, anche tollerante e mi permetta la mia piccolina “letio magistralis” anche se non ho la “berretta” ma il capoccione.
    “Avete anche udito che fu detto agli antichi: ‘Non devi giurare senza adempiere, ma devi pagare a Geova i tuoi voti’. Ma io vi dico: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Né devi giurare per la tua testa, perché non puoi rendere un capello bianco o nero. La vostra parola Sì significhi Sì, il vostro No, No; poiché il di più è dal malvagio.” ( Mt. 5.33-37)
    Il ragionamento va letto nella sua interezza, non estrapolato dal contesto.

    Come può notare, il ragionamento è basato sull’insegnamento che le persone d’onore, non hanno alcun bisogno di fare un giuramento, perché sapranno come mantenere comunque la parola data. Non c’è bisogno di alcun giuramento per essere persone d’onore. Quando si offre la parola non c’è bisogno di giurare in nome di nessuno perché la parola data (sia essa Sì o No) ha lo stesso valore del giuramento. Ma bisogna saper essere persona d’onore con dignità e rispetto per se stessi, che ragionano con la propria testa e che sappiano leggere.
    Saluti

    5 Settembre, 2011 - 18:21
  34. lycopodium

    Si può dissentire dal dissenso cattolico e non essere dannati all’infelicità su questa terra?

    5 Settembre, 2011 - 18:21
  35. Marco

    Dimmi, oh Fabi,
    quanto tempo,
    dimmi,
    dovrò attendere
    prima che le dolci note
    di un affettuoso tuo tenero
    pensiero
    si posino sulle mie gote
    scavate, erose
    da lacrime amare,
    silenziose
    che, impietosa, Solitudine
    non smette in me di generare?
    😥

    5 Settembre, 2011 - 19:18
  36. fabi

    Oh, poveo Marco!
    Tutto mi sembri fuorché solo? 🙂
    ( e piangente )
    E poi:
    non vedi quanti problemi ci sono al mondo?
    Te ne vuoi creare un altro?
    Leggi l’ultimo di Luigi …

    5 Settembre, 2011 - 22:21
  37. Mabuhay

    Lycop 18:21:
    immagino che parlando di “dissenso cattolico” non ti riferisci all’innominabile peste che ci perseguita in questo blog…vero? Ho molta fiducia nella tua intelligenza… 🙂 che penso molti di noi abbiamo apprezzato nei tuoi commenti su questo blog! 🙂 🙂

    7 Settembre, 2011 - 3:17
  38. @Gioab
    QSia buono con me, la prego, anche tollerante e mi permetta la mia piccolina “letio magistralis” anche se non ho la “berretta” ma il capoccione.”

    Io sono tollerante con chi è tollerante “Occhio per occhio, dente per dente”…

    7 Settembre, 2011 - 9:50
  39. lycopodium

    Mabu,
    il mio obiettivo polemico non era certo il nostro TdG.

    7 Settembre, 2011 - 14:42
  40. Gioab

    @ spuntocattolico

    “Io sono tollerante con chi è tollerante “Occhio per occhio, dente per dente”…” – Vede che non ha capito ?
    Ricapitolo:
    Spunto ha citato una scrittura in modo improprio (il tuo si sia Sì e il tuo No sia No)
    Gioab ha spiegato a spunto che in quella occasione quella scrittura non era coerente. Non adatta al ragionamento perché riferita ad una situazione diversa.
    Spunto si risente e prende la spiegazione come un rimprovero perciò si vendica e dice “Occhio per occhio”

    Ma anche in questo caso va a farla fuori dal vaso perché non c’è nulla da ripagare con la stessa moneta. Doveva solo ringraziare Dio per la conoscenza ricevuta.

    Per questo la Bibbia dice a Gioab : “ Riprendi il saggio e ti amerà. Dà al saggio e diverrà ancora più saggio. Impartisci conoscenza a qualche giusto ed egli crescerà nel sapere.” ( Proverbi 9.8-9)

    Evidentemente se il saggio dopo aver ricevuto un dono va alla ricerca dell’occhio per occhio. Dimostra di non aver capito, di non essere in grado di capire di non essere un saggio.
    In questo caso Si applica: “Chi corregge lo schernitore si attira disonore, e chi riprende qualche malvagio, un difetto in lui. Non riprendere lo schernitore, affinché non ti odi.” ( Proverbi 9.7-8)

    La Bibbia è una spada a DUE tagli ( Ebrei 4.12) se non la usi nel modo giusto ti puoi far male perché “penetra fino alla divisione dell’anima e dello spirito, e delle giunture e del [loro] midollo, e può discernere i pensieri e le intenzioni del cuore. E non c’è creazione che non sia manifesta alla sua vista, ma tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto.” ( Ebrei 4.12-13)

    Ciao spunto non demorda continui a leggere la Bibbia.

    7 Settembre, 2011 - 16:08

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