Testa di rapa o testa di maiale?

Hanno preso lo speditore delle teste di maiale che avrebbe detto: “Volevo offendere gli ebrei”. Ha 29 anni – che tenerezza – ed è già al livello culturale di Calderoli, detto l’orango, che ricorre ai maiali per offendere i musulmani. Mi dicono che alla Borghesiana – dove abita lo speditore – da ieri impazza il gioco, importato da Lodi: “Testa di rapa o testa di maiale?”

98 Comments

  1. nicoletta z.

    Uh, ecco il “giovane italiano”. Forse ha ripetuto molte classi…

    Federico scrive,
    28 gennaio 2014 @ 18:32
    e se si venisse a scoprire che i responsabili di quelle spedizioni di teste di maiale che tanto hanno inorridito tutti quanti noi sono giovani italiani che hanno sentito ripetere commemorazioni dell’Olocausto sin dalla prima elementare?

    1 Febbraio, 2014 - 15:20
  2. lorenzo

    Non so se preoccupi di piu’ il gesto del’intelligente giovinotto o la sua candida affermazione : volevo offendere gli ebrei.
    Ne approfitto per un caloroso ringraziamento al mio parroco che domenica scorso ha tenuto buona parte della omelia – e di quelle da levare il pelo -sul pericolo della assuefazione dei cristiani alla giornata della memoria come routine.

    1 Febbraio, 2014 - 15:43
  3. Luigi Franti

    Bravo Luigi, sei molto dolce, ma da te mi sarei aspettato qualcosa di meglio: che so, qualcosa tipo «Difendo gli ebrei, ma difendo anche gli speditori di teste di maiale». Non ci hai pensato?

    1 Febbraio, 2014 - 17:58
  4. Marilisa

    Io quel tipo lì lo avrei messo in cella con un maiale per almeno quindici giorni di seguito.
    Così i due maiali si sarebbero fatti buona compagnia, meschinelli !

    1 Febbraio, 2014 - 20:31
  5. Clodine

    A me , francamente, questa della testa dei maiali ha ricordato molto lo scherzo delle teste di Modigliani: una bischerata suvvia…

    1 Febbraio, 2014 - 21:12
  6. roberto 55

    Si tratterebbe, sembra, d’un simpatizzante di “Forza Nuova”, d’un fascista, insomma: non credo vi fossero molti dubbi, in proposito.
    Non ho capito, Luigi, il riferimento a Lodi: puoi spiegarmelo ? Grazie !

    Buona domenica !

    Roberto 55

    2 Febbraio, 2014 - 0:57
  7. Luigi Accattoli

    Fu nella regione più progredita e più popolosa che prese corpo la parabola dell’orango e della scrofa.

    2 Febbraio, 2014 - 9:24
  8. Sara1

    Antisemitismo e negazionismo vanno al di là del folklore leghista, paradossalmente anche l’articolo di Scalfari sul peccato e’ stato bollato come una ripresa del peggior marcionismo.
    Meglio vigilare a 360 piuttosto che vedere in queste manifestazioni solo un segno di ignoranza.

    2 Febbraio, 2014 - 9:36
  9. Marilisa

    Altro che segno di ignoranza!
    Piuttosto, segno di inciviltà–ed è ben diverso– e di volgarità, che ancora sussistono e fanno ripugnante dimostrazione di sé negli individui in cui si è radicata stupidamente l’ idea di una superiorità di qualsiasi genere.
    E non mi riferisco solo ai razzisti , agli antisemiti e agli antigiudaici.
    Bisognerebbe pensare che sotto la facciata di qualsiasi colore c’è la stessa sostanza umana, c’è la stessa dignità umana.
    Ovvero, niente ti fa superore a me:
    non il colore della pelle, non la ricchezza, non la cultura, non la religione, non la professione né tante altre cose ancora.
    Purtroppo gli uomini, quasi tutti, sono così meschini che ancora continuano a giudicare gli altri uomini riferendosi a queste categorie.

    2 Febbraio, 2014 - 10:21
  10. discepolo

    Ha ragione Sara:meglio vigilare a 360 gradi. L’antisemitismo non e’una prerogativa della destra,e’trasversale. AParigi raffinati intellettuali della gauche caviar wpplaudivano divertiti agli spettacoli (poi censurati) di un comico musulmano che ha lanciato
    lamoda di fare un gestaccio (una specie di saluto nazista all’incontrario)all’indirizzo degli ebrei. Piu’che le teste di maiale ,se fossi un ebreo mi preuccuperebbwro lw teste ben pettinate degli intellettuali parigini ,di sinistra ,per i quali pare chesia divertente sentire da un comico frasi quali:peccato che Hitler non sia riuscito a sterminarli tutti.

    2 Febbraio, 2014 - 13:11
  11. Sara1

    Dieudonne e’ di estrema destra, io mi riferivo ad altro.

    2 Febbraio, 2014 - 13:33
  12. Marilisa

    E qualcuno continua a prendere di mira la “gauche”.
    Mon Dieu !!…

    2 Febbraio, 2014 - 14:25
  13. roberto 55

    Solo Iddio grande e buono può riuscire a spiegarsi cosa mai c’entri questa “gauche caviar” che sembra tanto ossessionare Discepolo con la notizia proposta da Luigi.

    Buona domenica dalla pioggia del Nordest.

    Roberto 55

    2 Febbraio, 2014 - 14:58
  14. Sara1

    Discepolo sbaglia ma esiste anche un antisemitismo “progressista” travestito magari da antisionismo, travestito da Marcionismo, (rifiuto del Dio dell’antico testamento) anche nel femminismo radicale (rifiuto dell’antico testamento come
    Frutto di una società patriarcale).
    Senza contare la voglia di “stupire” ed essere contro vedi Odifreddi e Vattimo.
    Pensare che sia solo un problema di Calderoli e ignoranza non va bene, bisogna vigilare meglio.

    2 Febbraio, 2014 - 15:26
  15. Marilisa

    “Senza contare la voglia di “stupire” ed essere contro vedi Odifreddi e Vattimo.2

    E chi ti dice che sia “voglia di stupire”?
    Non sarà che anche tu, Sara, hai dei preconcetti di tipo clericale?
    Guarda che i pregiudizi sono dei prosciutti sugli occhi.
    Ti consiglio di liberartene.

    2 Febbraio, 2014 - 16:06
  16. Clodine

    Mi domando quel sia il principio secondo il quale dell’intero orrore dell’Olocausto l’unica cosa che conti sia il computo delle vittime di una sola razza: quella ebrea. Anche questo è razzismo, un razzismo, sapete, sottile, crudele, perché i morti sono tutti uguali dinnanzi alla memoria, non esiste carne di serie A perché di persone ricche, potenti, e quella di serie B riferita ai gitani ad esempio, dei quali si potrebbe pensare ipocritamente:” ben fece Hitler a pianificarne lo strminio: straccioni puzzolenti…beh..io non lo dico, perché ritengo che ogni carne che se bruci ha lo stesso odore della mia.

    Allora, se veramente arde, in noi, il desiderio di mai dimenticare, non facciamo distinzione di razza altrimenti saremmo i primi ad essere razzisti e, ricordiamoli, questi gitani ,restituinedo loro l’onore di veder riconosciuti almeno quei dodici violini e un violoncello sopravvissuti alla Shoah che appartennero a loro, a loro solo: ai gitani…ma nessuno lo dice…
    Ed ecco cosa vorrei far osservare, una volta per tutte, di fronte all’Olocausto. Non riesco a comprendere come un essere umano dotato di un’anima possa trovare una differenza determinante nel fatto che 6 milioni di sterminati possano essere in realtà ‘solo’ 4 o 500.000. E’ come trovare differenza se una donna è sequestrata, torturata e stuprata per 3 mesi piuttosto che per 3 anni3 anni…assurdo, veramente assurdo!

    Dei 16.493 cittadini austriaci morti nei campi di concentramento, 4.097 erano ebrei e circa 6.000 gitani . Nel solo campo di Auschwitz fra il 31 marzo 1943 e il 22 gennaio 1944 furono internati 3.923 gitani austriaci, di cui il 42% era costituito da bambini. Solo gli gitani polacchi non venivano deportati; temendo che potessero evadere, venivano massacrati sul posto: bambini scaraventati contro gli alberi per sfracellarne il cranio o gettati in aria
    per infilzarli con le baionette, donne incinte sventrate, altre con i seni recisi, fucilazioni in massa con sepoltura in fosse comuni anche dei feriti

    http://youtu.be/joWi96pvkH8

    2 Febbraio, 2014 - 16:10
  17. Sara1

    E poi che preconcetti clericali avrei io? Odifreddi è ateo e colto il negazionismo non è cosa da poveri stupidi da liquidare con due battute.

    2 Febbraio, 2014 - 16:18
  18. Marilisa

    Ho aperto il link, Sara, e ho letto tutte quelle scemenze demenziali.
    Ma non è voglia di stupire; è proprio ignoranza abissale.
    Anche le persone colte possono raggiungere vette di ignoranza, in alcuni casi.
    Se poi ci aggiungi malevolenza magari di tipo razzista, l’apice della balordaggine è lì davanti a te.
    E che vuoi liquidare? Le stupidità le liquida la Storia.

    2 Febbraio, 2014 - 16:44
  19. lorenzo

    A me , francamente, questa della testa dei maiali ha ricordato molto lo scherzo delle teste di Modigliani: una bischerata suvvia…

    A me per niente.
    Quello era uno scherzo vero e a suo modo geniale, che ha tenuto in scacco i tromboni della critica dell’arte che con tutta la loro sicumera ci sono cascati mani e piedi…. A suo modo geniale, divertente e inoffensivo.
    Questo, sarebbe uno ” scherzo” fatto a chi?
    ” Volevo offendere gli ebrei” ci comunica l’autore.
    Che scherzo è?!

    2 Febbraio, 2014 - 17:21
  20. lorenzo

    Chiamiamo le cose con il loro nome.
    C’è anche fra noi, in certi commenti, un fastidio evidente.
    Una chiara insofferenza per il fato che si PARLI TROPPO (!) del massacro degli ebrei.
    In soldoni questo massacro sarebbe, diciamo così, “TROPPO STROMBAZZATO : ai bambini che non possono capire (?) ci si indignava la settimana scorsa ; un eccesso di attenzione “razzista” (!) si dice oggi, visto che trascurerebbe il massacro altrettanto feroce di altri gruppi . Oppure , l’eccessivo can can sulle teste di maiale…

    2 Febbraio, 2014 - 17:27
  21. lorenzo

    Come ha detto BXVI, è inaccettabile negare e ridimensionare la Shoà.
    Doppiamente inaccettabile, se posso dire, per me se sono un cristiano.

    “Il luogo in cui ci troviamo è un luogo della memoria, è il luogo della Shoa. Il passato non è mai soltanto passato. Esso riguarda noi e ci indica le vie da non prendere e quelle da prendere….I potentati del Terzo Reich volevano schiacciare il popolo ebraico nella sua totalità; eliminarlo dall’elenco dei popoli della terra. Allora le parole del Salmo: “Siamo messi a morte, stimati come pecore da macello” si verificarono in modo terribile. In fondo, quei criminali violenti, con l’annientamento di questo popolo, intendevano uccidere quel Dio che chiamò Abramo, che parlando sul Sinai stabilì i criteri orientativi dell’umanità che restano validi in eterno. Se questo popolo, semplicemente con la sua esistenza, costituisce una testimonianza di quel Dio che ha parlato all’uomo e lo prende in carico, allora quel Dio doveva finalmente essere morto e il dominio appartenere soltanto all’uomo – a loro stessi che si ritenevano i forti che avevano saputo impadronirsi del mondo. Con la distruzione di Israele, con la Shoa, volevano, in fin dei conti, strappare anche la radice, su cui si basa la fede cristiana, sostituendola definitivamente con la fede fatta da sé, la fede nel dominio dell’uomo, del forte. …
    Un’altra lapide, che invita particolarmente a riflettere, è quella scritta nella lingua dei Sinti e dei Rom. Anche qui si voleva far scomparire un intero popolo che vive migrando in mezzo agli altri popoli. Esso veniva annoverato tra gli elementi inutili della storia universale, in una ideologia nella quale doveva contare ormai solo l’utile misurabile; tutto il resto, secondo i loro concetti, veniva classificato come lebensunwertes Leben – una vita indegna di essere vissuta….Anche tutte le altre lapidi nelle molte lingue dell’Europa ci parlano della sofferenza di uomini dell’intero continente; toccherebbero profondamente il nostro cuore, se non facessimo soltanto memoria delle vittime in modo globale, ma se invece vedessimo i volti delle singole persone che sono finite qui nel buio del terrore.”
    ( Discorso di BXVI in visita a Auschwitz )

    2 Febbraio, 2014 - 17:37
  22. Clodine

    Non mi sembra ci sia un undicesimo comandamento che vieti lo scherzo, se dovessimo scandalizzarci per gli scherzi, in questo, i preti, sono imbattibili…
    Che poi sia un atto di civiltà rispettare, degli ebrei, la sacralità della Torah è fuori di dubbio…ma non credo meriti la stessa reverenza l’intollerabile repulsione che genera nei nostri “fratelli maggiori” la vista dei simpatici onnivori , contrariamente a noi che adoriamo il culatello e le straordinarie specialità gastronimiche riconosciute a livello europeo a denominazione d’origine controllata!

    2 Febbraio, 2014 - 17:45
  23. Clodine

    Grazie lorenzo, un bel testo quello che hai postato, del nostro indimenticabile S.Padre Benedettodecimosesto, ora Pontefice Emerito. Ti ringrazio.

    2 Febbraio, 2014 - 17:54
  24. lorenzo

    Beh, se sono cristiano, e degli ebrei mi limitassi a rispettare la sacralità della Torah come atto di civiltà, c’avrei qualche problemino serio.
    Sempre che creda in Gesù Cristo, ovvio.

    2 Febbraio, 2014 - 18:06
  25. Clodine

    chi crede in Gesù va ben oltre la Torah…

    2 Febbraio, 2014 - 18:23
  26. lorenzo

    …certo che sì, ma trova nel popolo della Alleanza e nella sua Scrittura la madrepatria ebraica da cui proviene, come si esprimeva BXVI.
    Senza i “fratelli maggiori” di GPII che Benedetto promosse a “padri nella fede” non ci sarebbe stato né Cristo, nè cristianesimo.
    In effetti, è roba che va un tantino oltre l’atto di civiltà verso la Torah.

    2 Febbraio, 2014 - 18:29
  27. Clodine

    Cristo c’è dall’inizio della creazione, Egli è l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine…non sarà né la carne né il sangue a fare di Nostro Signore Gesù Cristo, il Risorto, il Salvatore, ma la sua Stessa Natura, quella “del Figlio Unigenito che viene dal Padre pieno di Grazia e di Verità” .
    E’ proprio nel cuore della millenaria letteratura rabbinica, assai remota nel tempo e già 170 anni prima dell’Incarnazione, che nell’Apocalittica giudaica si parla del dominio del mondo da parte d’Israele, la stessa politica che portò al rifiuto di Gesù, e perdura tuttora nel giudaismo talmudico ed ha giocato, e continua a giocare, un ruolo primario nello scacchiere politico mondiale…
    I fratelli maggiori, continueranno a rifiutare il Messia, perché quello che attendono non viene certo sul dorso di un’asino, sta tranquillo!

    2 Febbraio, 2014 - 18:44
  28. lorenzo

    “Cristo c’è dall’inizio della creazione, Egli è l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine…

    Siamo piu’ precisi.
    Cristo è’ l’Unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, Luce da luce, Dio vero da Dio vero; generato, (non creato!), della stessa sostanza del Padre. Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
    Tuttavia , a meno di non essere miscredenti, per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e, per opera dello Spirito Santo, si è incarnato nel seno della Vergine Maria….
    Noi crediamo in questo.
    Dio che si fa uomo, e che uomo? Ebreo. Si fa uomo ebreo, nascendo da una ebrea in una famiglia ebrea, nel popolo ebraico, perché la storia della salvezza, per volere di Dio e accettazione di Israele, sarebbe stata- tuttora sarebbe- impossibile e inimmaginabile senza i ” padri nella fede”.
    Gesù viene profetizzato, promesso, annunciato come ebreo a ebrei.
    Nasce,vive, muore e RISORGE da ebreo, senza mai interrompere né rinnegare la sua ebraicità.
    Io , cristiano, credo in un Dio/ uomo . Piu’ precisamente in un Dio/uomo ebreo.
    Quando tu ed io, Clodine, lo incontreremo faccia a faccia- ammesso che abbiamo la botta di fortuna di poterlo fare- non incontreremo uno Spirito puro, ma quell’uomo ebreo con il suo corpo piagato, risorto e glorioso, come fece Tom.
    Puoi sempre provare con Lui a rinnegare la sua ebraicità, poi mi racconterai che ti avrà detto.

    2 Febbraio, 2014 - 19:08
  29. Clodine

    E va bene il Credo, lorenzo, lo conosco, così come conosco, almeno credo di conocsere , il senso del messaggio salvifico che contiene: che Gesù, cioè, fa da trait d’union tra l’enigma della nostra esistenza, e della storia ,e il mistero trascendente di Dio che si rivela e si svela in Lui.
    Oh, si, certo che venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto!’ dice il Vangelo di Gv 1,10-11 e mi sembra che parli proprio del popoli d’Israele, o no!? MI sbaglio? Se mi sbaglio Lorenzo, correggimi eh!
    Chi fossero i ‘suoi’ di allora lo sappiamo, a meno che non vogliamo rifare la storia della Salvezza; e anche chi tentò di buttarlo giù dal precipizio, ovvero:i capi religiosi e gli scribi, esperti della parola di Dio, che lo accusarono di bestemmia; i capi politici quali i farisei e i pubblicani, che lo accusarono di insurrezione contro l’occupante romano- e il popolo tutto…giusto!?

    A quanti però l’hanno accolto,
    ha dato potere di diventare figli di Dio:
    a quelli che credono nel suo nome,
    i quali non da sangue,
    né da volere di carne,
    né da volere di uomo,
    ma da Dio sono stati generati.

    Ergo, che uno solo è mio fratello maggiore: Cristo!

    2 Febbraio, 2014 - 19:36
  30. lorenzo

    “Ma i suoi non l’hanno accolto…”
    I suoi non l’hanno accolto?!

    Ti correggo eccome, ti correggo volentierissimo… anche se fa ridere i polli il fatto che lo faccia, giacché non ce n’è bisogno, dal momento che queste cose le sai molto bene anche tu.
    Certo: ci fu chi cercò di buttarlo giu’ dal precipizio, per così dire, e anche i capi religiosi e gli scribi, esperti della parola di Dio, che lo accusarono di bestemmia; i capi politici quali i farisei e i pubblicani, che lo accusarono di insurrezione contro l’occupante romano.
    Dopo di che, ci furono quelli che gli credettero.
    Maria, ebrea.
    Giuseppe, ebreo.
    Simeone e Anna: ebrei.
    I discepoli: Ebrei.
    Gli Apostoli. Ebrei.
    Marta, Maria, Lazzaro. Ebrei.
    Maria di Magdala: ebrea
    Ebreo Stefano.
    Ebreo Saulo/Paolo.
    Ebrea la Prima comunità.
    A un ebreo la promessa del ” non prevalebunt” .
    Ebreo il primo papa.
    Ebrei i primi santi.
    Ebrei i primi martiri.
    Questi, e questi TUTTI EBREI piu’ una folla di altri e di anonimi che non conosciamo, gli hanno creduto. E lo hanno fatto con una fede maiuscola perché contro il parere dei capi, delle autorità – almeno quelle al potere- contro l’evidenza dei fatti e contro una condanna a morte per bestemmia. Hanno creduto quello che era l’incredibile e lo hanno professato.
    Se c’è stata gente che dopo L’ha potuto accogliere, e poter essere così ” generata da Dio”, se oggi tu ed io possiamo balbettare dell’Ebreo Cristo: è mio fratello maggiore, è stato solo grazie ai nostri padri nella fede, per dirla con il nostro indimenticabile S.Padre Benedettodecimosesto, ora Pontefice Emerito.

    2 Febbraio, 2014 - 20:00
  31. Clodine

    E infatti coloro che l’hanno accolto, tra i suoi, sono diventati Cristiani…

    2 Febbraio, 2014 - 20:33
  32. lorenzo

    appunto.
    Senza di loro, niente Cristo. Solo un oscuro Yeoshua tra i tanti.

    2 Febbraio, 2014 - 20:39
  33. Clodine

    “L’ebreo Cristo”lo balbetterai te!

    Io professo il Cristo annunciato dai profeti,il Figlio: l’Unto dello Spirito del Padre dal momento dell’incarnazione: il Messia.
    E credo in Maria che diventa la « Donna », la nuova Eva, « Madre dei viventi » , Madre del « Cristo totale » presente con i Dodici, « assidui e concordi nella preghiera » e all’alba degli « ultimi tempi » lo Spirito inaugura il mattino di pentecoste manifestando la Chiesa. Questa è la mia fede…
    Poi, se lorenzo si sente ebreo, ciascuno è libero di sentirsi come meglio crede!
    E, con permesso, preferisco chiudere qui..

    http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p1s2c3a8_it.htm

    2 Febbraio, 2014 - 20:50
  34. Clodine

    “Senza di loro, niente Cristo. Solo un oscuro Yeoshua tra i tanti”

    Sicché il pure Padre Eterno sarebbe ebreo [Tale Padre, tale Figlio] e in più avrebbe pure fatto male i conti perché, si da il caso, che quel Figlio l’hanno messo in Croce…ma pensa tu che tragedi! Sto Padre Eterno non ne azzecca una!

    2 Febbraio, 2014 - 21:05
  35. Marilisa

    Lorenzo, figli di Dio sono TUTTI gli uomini: cristiani e non cristiani.
    Nel Catechismo (n.1257) si legge:”Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo,TUTTAVIA egli NON È LEGATO ai suoi sacramenti”.
    Quelli che cercano sinceramente Dio e, sotto l’influsso della Grazia,si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, CONOSCIUTA ATTRAVERSO IL DETTAME DELLA COSCIENZA, possono conseguire la salvezza eterna (vedi Lumen gentium nn 14 e 16).
    Lo Spirito Santo, infatti, dà a tutti la possibilità, NEI MODI CHE EGLI SOLO CONOSCE, di venire a contatto con il Signore e di compiere la volontà di Dio conducendo una vita buona.
    Qualcuno dovrebbe tenerne conto, visto che anche molti non cristiani “cercano sinceramente Dio”. E sono tantissimi, anche aderenti ad altre religioni.
    Altrimenti, dovremmo pensare che la salvezza è riservata a ben poche persone.
    Cosa che io respingo decisamente.

    Quanto al discorso sugli Ebrei, ti propongo queste parole dette da un cristiano autentico:
    “Ora, “fare memoria insieme” significa anche ammettere che purtroppo per oltre diciannove secoli l’atteggiamento dei cristiani verso gli ebrei è stato modellato dall’emulazione, dalla condanna, dal disprezzo, dalla persecuzione, è stato cioè un antigiudaismo perdurante, mai contraddetto in modo decisivo da parte delle istituzioni, dei magisteri, delle voci autorevoli delle diverse chiese. Un atteggiamento, questo dell’antigiudaismo cristiano, che, pur distinto dall’antisemitismo, lo ha accompagnato producendo una ricaduta con effetti di potenziamento; antigiudaismo cristiano teologico e pratico che di fatto ha favorito il silenzio, l’indifferenza e la passività della quasi totalità dei cristiani e delle chiese nell’ora del male assoluto, l’ora della shoah.” (E.Bianchi,un uomo di tutto rispetto, che appunto non è ben visto dai tradizionalisti di questo blog).
    Mi sembrano parole molto significative, su cui riflettere. Nessun adito a dubbi.
    Quando tu, Lorenzo, scrivi:”C’è anche fra noi, in certi commenti, un fastidio evidente.Una chiara insofferenza per il fato che si PARLI TROPPO (!) del massacro degli ebrei”, cogli pienamente nel segno. È proprio così.
    Ci sono ancora fra i cristiani quelli che, con gli occhi rivolti al passato, vantano di fatto una superiorità, in fatto di religione, sugli Ebrei, i quali erano (in passato) accusati di deicidio.
    E dimenticano, o fanno finta, che Giovanni Paolo II ( e se non sbaglio anche Paolo VI prima di lui) chiese perdono ad essi a nome di tutti i cristiani AUTENTICI. E intelligenti.
    Per molti secoli e fin quasi al C.V.II nella liturgia del Venerdì santo i Giudei venivano definiti “perfidi”( “oremus et perfidis Jiudaeis”), cosa che ovviamente non poteva favorire il dialogo interreligioso, anche se quel “perfidis” è stato interpretato anche come “increduli”.
    Oggi le cose sono abbastanza cambiate, segno che l’apertura al dialogo sta producendo discreti risultati.
    Sta di fatto però che ancora oggi non tutti i cristiani hanno buona disposizione verso di essi. E in questo blog ogni tanto se ne vedono, purtroppo, i segni chiarissimi.

    2 Febbraio, 2014 - 21:28
  36. lorenzo

    Cara Clodine, quello che tu vuoi è molto chiaro.
    “Prendere distanza” dagli ebrei in ogni possibile modo, religiosamente parlando .
    Guarda però che piu’ tu parli, piu’ ti incarti nell’opposto.
    Le tue intenzioni sono chiare, ma le tue parole dicono il contrario di quello che tu vorresti.
    “Io professo il Cristo annunciato dai profeti, il Figlio… l’Unto …il Messia.”
    Pure io. Tutti, qui.
    Cristo, Figlio, Unto e Messia vogliono dire storia, teologia, termini e concetti squisitamente ebraici. Prova a espungerli dal cristianesimo, e ti sparisce il cristianesimo.
    Io non mi sento ebreo, per il semplice fatto che non lo sono.
    Ma, essendo cristiano, ho una costola intera ebrea.
    E ce l’hai tu pure, anche se- per non so che motivi- ti infastidisce riconoscerlo.
    Sei papi che battono e ribattono sull’argomento non ti bastano?
    Fermati anche solo al prediletto Benedetto, e assapora questa bellissima (sempre perle,effettivamente, quelle di Benedetto!) definzione che tutti quanti ci riguarda: madrepatria ebraica.
    Su questo credo che chiunque possa riconoscersi.

    2 Febbraio, 2014 - 22:39
  37. lorenzo

    Cara Marilisa, c’è un tratto che trovo sempre consolante. E anche, dal mio punto di vista, molto naturale.
    Che, nella cd prospettiva degli ultimi giorni, si ricomporrà l’unità, e cristiani e ebrei torneranno ad essere una cosa sola. E, fatto interessante, questa non è una visione vaga e generica, ma una profezia specifica, tale da realizzare il compimento finale della Storia.
    Essendo però io una capra, rimando all’art.674 del Catechismo della Chiesa Cattolica:
    ” La venuta del Messia glorioso è sospesa in ogni momento della storia 632 al riconoscimento di lui da parte di « tutto Israele » (Rm 11,26) 633 a causa dell’indurimento di una parte 634 nella « mancanza di fede » (Rm 11,20) verso Gesù. San Pietro dice agli Ebrei di Gerusalemme dopo la pentecoste: « Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. Egli dev’essere accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall’antichità, per bocca dei suoi santi profeti » (At 3,19-21). E san Paolo gli fa eco: « Se infatti il loro rifiuto ha segnato la riconciliazione del mondo, quale potrà mai essere la loro riammissione se non una risurrezione dai morti? » (Rm 11,15). La partecipazione totale degli Ebrei 635 alla salvezza messianica a seguito della parte cipazione totale dei pagani 636 permetterà al popolo di Dio di arrivare « alla piena maturità di Cristo » (Ef 4,13) nella quale « Dio sarà tutto in tutti » (1 Cor 15,28).”

    2 Febbraio, 2014 - 22:49
  38. Clodine

    Se prendo distanza non è certo dagli ebrei, ma da certa interpretazione arbitraria e paracula della scrittura, tendenziosa e falsa che non tiene conto del dramma dell’indurimento del cuore, infatti sta scritto nella lettera agli ebrei: “Tuttavia, se sono caduti, è impossibile rinnovarli un’altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all’infamia. Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio; ma se produce spine e rovi, non vale nulla ed è vicina alla maledizione: finirà bruciata!
    L’obbedienza alla Parola è fonte di Verità e di pace

    “Perciò mi disgustai di quella generazione
    e dissi: hanno sempre il cuore sviato.
    Non hanno conosciuto le mie vie.
    Così ho giurato nella mia ira:
    non entreranno nel mio riposo…

    Gesù sommo sacerdote della nuova ed eterna alleanza, la prima fallita per inadempienza del popolo. Si promette allora una nuova alleanza, più interiore e universale, che alla fine realizzerà Dio stesso nel sangue del suo Figlio Unigenito sparso sulla croce per la redenzione di tutti gli uomini.

    3 Febbraio, 2014 - 9:08
  39. Clodine

    La scrittura è composta da una concatenazione di eventi, e non possono essere estrapolati dei frammenti appiccicandoli in modo arbitrario per i propri interessi. Questo lo fanno i protestanti, e anche una certa porzione di Chiesa ignorando spudoratamente che “impugnare la Verità Rivelata ” per suffragare i propri principi è un peccato contro lo Spirito Santo.

    3 Febbraio, 2014 - 9:16
  40. Clodine

    Ovviamente c’è una virtù teologale chiamata Speranza che non va mai chiusa nonostante il perdurare dell”apostasia che s’infrange sugli scogli della Verità. Qui si ha il “peccato contro lo Spirito Santo” (Mt 12,31; Mc 3,29; Lc 12,10), che non può essere perdonato perché il soggetto si radica nel ritenere vero ciò che è falso e falso ciò che è vero. E questo aspetto, purtroppo è un peccato che comporta un blocco della misericordia da parte di Dio, e ne impedisce l’esercizio. L’apostasia poi è il vertice devastante di un’eresia, poiché l’eresia, se pervicacemente trattenuta e giustificata, come un virus micidiale viene a vulnerare, anche sottilmente, le verità ancora presenti in un cuore. San Paolo ci rammenta infatti che “un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta” (Gal 5,9). Non si vuole parlare dei fratelli separati che hanno ereditato delle dottrine eretiche e sono in buona fede, ma di quelli che le hanno introdotte e propugnate.

    3 Febbraio, 2014 - 9:25
  41. lorenzo

    Toh guarda.
    Non sapevo che Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco facessero una interpretazione paracula della Scrittura.

    3 Febbraio, 2014 - 9:25
  42. Marilisa

    Hai capito, Lorenzo?
    “… non possono essere estrapolati dei frammenti appiccicandoli in modo arbitrario per i propri interessi”; e–guarda caso– chi lo dice sta facendo le identiche cose quando ti va a citare– come fanno anche, tanto per dire, gli aborriti t.d.G.–certi versetti evangelici, estrapolandoli dal contesto in cui sono inseriti.
    E lo fa per “i propri interessi”, ossia per giustificare un antigiudaismo che è stato riconosciuto, dopo tanti secoli, dai papi da te ricordati.
    Se questo non è essere INGESSATI in una posizione retrograda, non saprei dire cos’altro potrebbe essere.
    Ecco, basta dire che i lefebvriani stanno anche in questo blog, e abbiamo detto la pura verità.

    3 Febbraio, 2014 - 11:39
  43. Clodine

    Toh, faccia lei, se per 2000 anni i papi, tutti, da Gregorio a Clemente per arrivare a Pio XII hanno insegnato, sulla questione, senza alcuna variazione, sempre le stesse cose nello stesso senso e significato, e poi, eccoti una inversione ad “U” per cui la Chiesa, in conflitto con gli insegnamenti precedenti -CVII – entra in rottura, questo non chieda a me, lorenzo. Certamente una domanda s’impone, non crede? Io me la pongo! Se lei non se la pone è affar suo! Che la dichiarazione “Nostra Aetate ” rientri nella sfera di un insegnamento puramente pastorale e non dogmatico, che rebde accessibile la dottrina cristiana senza voler insegnare alcunché in maniera obbligatoria e infallibile [tant’è che tale Dichiarazione non contiene nessuna citazione della Sacra Scrittura, dei Padri ecclesiastici e del Magistero della Chiesa] si commenta da sé, e basterà rinfrescarsi la memoria su quanto il Magistero ha insegnato costantemente per circa un millennio, riprendendo la Rivelazione chiusasi con l’Apocalisse di San Giovanni (II secolo) e ciò non bastasse si guardi cosa scrivono i Padri, al riguardo sino alle soglie della Scolastica, per avere una visione d’insieme….

    3 Febbraio, 2014 - 11:47
  44. Clodine

    La dittatura del relativismo non passerà, per quanto mi riguarda…

    3 Febbraio, 2014 - 11:55
  45. Clodine

    “e–guarda caso– chi lo dice sta facendo le identiche cose quando ti va a citare– come fanno anche, tanto per dire, gli aborriti t.d.G.–certi versetti evangelici, estrapolandoli dal contesto in cui sono inseriti.”

    Che goduria!!
    L’insulto è la ricompensa abituale di un lavoro ben fatto.

    3 Febbraio, 2014 - 12:13
  46. lorenzo

    La dittatura del relativismo è già belleche passata se uno/a si comporta ignorando sistematicamente- e su questo argomento in particolare- la Chiesa e il Papa.
    Tu sei libera ovviamente di proclamare tutto quello che vuoi, e non hai certo bisogno che io te lo riconosca.
    Basta che tu abbia l’avvertenza di dirlo, che è pura farina del tuo sacco.
    “La Chiesa cattolica di Roma, nei suoi papi, afferma questo e quest’altro. Io, Clodine, penso tuttavia che sia in errore e che la verità sia un’altra.”
    Con queste premesse, ovvio, si puo’ dire ciò che si vuole.

    3 Febbraio, 2014 - 12:15
  47. lorenzo

    A me non resta che constatare , al contrario, che lo Spirito soffia, e soffia dove vuole, e soffia sempre, e fa la Chiesa sempre piu’ bella e piu’ coraggiosa e piu’ profetica , nonostante le piccinerie e le zavorre che ciascuno di noi singolarmente si industria giorno per giorno a costruire e a buttare sul terreno.
    E a questa voce che è bello fare riferimento, come punto fermo E come punto di partenza.
    Per dirla con la preghiera di Giovanni Paolo II
    «Dio dei nostri padri, tu hai scelto Abramo e i suoi discendenti per portare il tuo nome alle genti: noi siamo profondamente addolorati dal comportamento di quanti nel corso della storia hanno fatto soffrire questi tuoi figli, e MENTRE CHIEDIAMO IL TUO PERDONO, CI IMPEGNAMO A REALIZZARE UN’AUTENTICA FRATERNITA’ con il popolo dell’ Alleanza».

    3 Febbraio, 2014 - 12:25
  48. Marilisa

    La “dittatura del relativismo” è una FESSERIA megagalattica, per quanto mi riguarda.
    Se una piccola parte della Chiesa non vuole accorgersi che la Vita contempla un cambiamento che Gesù ha sintetizzato nell’espressione “sappiate leggere da voi i segni dei tempi”, significa che l’ingessatura è molto resistente. Ed inoltre manifesta una tenacia che scaturisce da diverse altre variabili attribuibili a chiusure mentali di uomini–anche papi e vescovi–non proprio, e non sempre, illuminati.
    E non sempre per colpa loro.
    Anche i grandi uomini, a qualsiasi campo appartengano, hanno dei limiti insiti nella loro umanità e vanno soggetti a dei condizionamenti di vario genere. Questo vale peraltro sia per i papi di ieri–quelli che i nostalgici adorano– sia per quelli di oggi, che i lefebvriani detestano.
    Chi non tiene conto di questo, sbaglia di grosso.
    Essere liberi, del tutto liberi, è solo di Dio.
    Lo Spirito ispira ma non costringe.
    Sono convinta (ma quanto sono eretica!) che col passare dei secoli ( molti secoli!) la LIBERTÀ (a grandi lettere) aumenterà e si incontrerà con quella Divina. Ed allora ci si renderà conto (forse) di tutti gli errori ed orrori della storia umana.

    3 Febbraio, 2014 - 12:39
  49. Clodine

    Che spettacolo!!!!!

    3 Febbraio, 2014 - 12:53
  50. Clodine

    La dittatura del relativismo è una realtà diabolica, e il diavolo non è per nulla fesso…stia tranquilla, anzi, è molto furbo…
    Del resto, Se esiste la possibilità che un Papa possa non essere illuminato , e dunque fallibile nel suo esercizio [ammesso che una tale ipotesi possa trovare conferma, ma io la ritengo improbabile] questo varrebbe [ e il condizionale è d’obbligo] per tutti, a meno che non si voglia delimitare, con una linea maginot, il cammino della Chiesa e applicare una cernita ideologica per cui quelli del passato sono cretini e fallibili e dal 1960 in avanti siano tutti intelligenti e infallibili. Fino aprova contraria di Papi santi e beati ve ne sono una sfilza, mentre dal post concilio si attendono ancora, anche se ne saliranno 2 agli onori dell’altare…prossimamente, detto questo:

    3 Febbraio, 2014 - 13:25
  51. Clodine

    “sappiate leggere da voi i segni dei tempi” e proprio perché abbiamo il dovere di vederli, questi segni dei tempi, con tutto il drammatico bagaglio di male che sembra non avere mai fine…a maggior ragione pensare che la storia umana sia nascosta all’Onnipotente, che sia tanto orbo, Iddio, da non aver previsto la via della riparazione, è quanto di più blasfemo si possa credere…
    Non ci illudiamo : “agli occhi della sapienza e della scienza di Dio tutto rimane «scoperto», in un certo senso «nudo» anche ciò che la creatura razionale compie in forza della sua libertà “. LO disse GPII [ e mi guarderei bene dal disprezzare i Papi] in riferimento ad una affermazione dogmatica del Concilio Vaticano I …

    3 Febbraio, 2014 - 13:26
  52. Marilisa

    …” a meno che non si voglia delimitare, con una linea maginot, il cammino della Chiesa e applicare una cernita ideologica per cui quelli del passato sono cretini e fallibili e dal 1960 in avanti siano tutti intelligenti e infallibili.”

    A lei deve essere sfuggito questo passaggio: “Anche i grandi uomini, a qualsiasi campo appartengano, hanno dei limiti insiti nella loro umanità e vanno soggetti a dei condizionamenti di vario genere.
    Questo vale peraltro sia per i papi di ieri–quelli che i nostalgici adorano– sia per quelli di oggi, che i lefebvriani detestano.”

    Più chiaro di così…

    3 Febbraio, 2014 - 14:21
  53. Federico

    Cara Clodine,
    condivido parola per parola quello che hai scritto. Temo però che di fronte ad uno “spettacolo” così sconfortante, sia meglio non insistere…

    @Marilisa,
    le tue parole mi hanno fatto pensare all’Inno a Satana di Carducci, il che è tutto dire.

    3 Febbraio, 2014 - 15:00
  54. Clodine

    Hai ragione caro federico: che spettacolo!!!

    3 Febbraio, 2014 - 15:07
  55. Clodine

    è un disco rotto, ci hai fatto caso federico, ripete sempre le stesse cose…incredibile…prendiamola per quello che è, senza prendercela troppo.Chi ha pietà degli altri ha pietà di sé….

    3 Febbraio, 2014 - 15:16
  56. Marcello

    Un grande abbraccio agli ebrei di Roma, presenti in questa città dal II secolo a.C..

    3 Febbraio, 2014 - 17:03
  57. nicoletta z.

    Shalom aleichem.

    3 Febbraio, 2014 - 17:14
  58. Marilisa

    “…condivido parola per parola quello che hai scritto.”

    E chi l’avrebbe messo in dubbio?… Bene, bravo, bis !!!

    3 Febbraio, 2014 - 17:39
  59. Clodine

    Più che degli entusiastici abbracci sono riconoscente al contributo enorme, suo malgrado ovviamente, che ci venne dagli scritti di Giuseppe Flavio, ebreo mai convertito il quale, tuttavia, ci lascia un contributo non indifferente per la conoscenza del Cristo storico .
    Di quel ” Testimonium Flavianum”, questo è uno stralcio di grande rilevanza storica .

    “Ci fu verso questo tempo Gesù, uomo saggio, sempre che si debba definirlo uomo: era infatti autore di opere inaspettate, maestro di uomini che accolgono con piacere la verità, ed attirò a sé molti Giudei, e anche molti della grecità. Questi era il Cristo. E quando Pilato, per denunzia degli uomini notabili fra noi, lo punì di croce, coloro che da principio lo avevano amato non cessarono. Egli infatti apparve loro al terzo giorno nuovamente vivo, avendo già annunziato i divini profeti queste e migliaia d’altre meraviglie riguardo a lui. Fino ad oggi ed attualmente non è venuto meno il gruppo di quelli che, da costui, sono chiamati Cristiani” (Ant. XVIII, 63-64).

    4 Febbraio, 2014 - 8:24
  60. Clodine

    Lo storico non cristiano Giuseppe Flavio, contemporaneo ai fatti, cita nelle sue opere storiche tre personaggi evangelici: Giovanni Battista, Giacomo il Minore e Gesù medesimo, collocando intorno all’anno 30 d.C. l’attività e la morte di quest’ultimo, per mano di Ponzio Pilato su denuncia delle autorità giudaiche dell’epoca…

    “Ad alcuni dei Giudei parve che l’esercito di Erode fosse stato annientato da Dio, il quale giustamente aveva vendicato l’uccisione di Giovanni soprannominato il Battista. Erode infatti mise a morte quel buon uomo che spingeva i Giudei che praticavano la virtù e osservavano la giustizia fra di loro e la pietà verso Dio a venire insieme al battesimo [..] Egli fu mandato in catene alla già citata fortezza di Macheronte, e colà fu ucciso”. (Ant. XVIII, 116-119).

    4 Febbraio, 2014 - 8:29
  61. Clodine

    l’ opera di Flavio Giuseppe -testimone di capitale importanza-ha avuto il privilegio assolutamente eccezionale d’essere conservata per intero. Ovviamente una tale testimonizia storica rappresenta il trionfo del cristianesimo tanto che l’intero occidente latino legge e tratta l’opera del cronista ebreo quasi alla stregua d’un testo sacro. Dovreste leggerla per rendervi conto in cosa consista …E gli ebrei? Cosa pensarono e pensano a tutt’oggi gli ebrei? Ebbene…

    Le opere di Giuseppe, tanto la Guerra Giudaica che le Antichità Giudaiche attestanti il Cristo, la Sua morte e Resurrezione, nonché i portenti anzi, la potenza nel resuscitare i morti [non solo Lazzaro e la figlia di Lairo, ma molte molte altre], non sono mai citate né utilizzate nelle fonti rabbiniche, semplicemente per loro Giuseppe Flavio non è mai esistito, non è né un traditore né un eroe: è semplicemente ignorato.

    4 Febbraio, 2014 - 8:45
  62. Clodine

    la figlia di Giairo…scusate il refuso…

    4 Febbraio, 2014 - 8:57
  63. lorenzo

    Da San Paolo a Giuseppe Flavio, tutto fa brodo per Clodine per documentare- dal suo personalissimo punto di vista- la ” responsabilità” degli ebrei nel rifiuto di Gesù come Messia.
    Prima di un paio di osservazioni doverose sule citazioni stesse, una considerazione di fondo.
    Non è il caso di affannarsi a trovare pezze di appoggio per documentare una realtà che è storica ed è nei fatti.Che è questa,sotto il naso di tutti. Gli ebrei, intesi come popolo e come religione, non hanno riconosciuto Gesù come Messia.Se no oggi sarebbero cristiani, e noi non saremo qui a dare aria ai denti con lezioncine storico teologiche improvvisate. Questa verità è sotto il naso di tutti.Non è questo in discussione.

    Ma questo non toglie nulla, anzi semmai aggiunge, al fatto che la fede cristiana sia radicata e tragga origine dalla fede ebraica, che essa sia per noi la madrepatria, che gli ebrei siano per noi non solo fratelli maggiori nella fede, ma nostri padri nella fede. Citando tre espressioni non di pericolosi teologi avanguardisti, ma di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
    Soprattutto non toglie nulla alla ebraicità delle origine del cristianesimo ( tutti ebrei i primi cristiani, santi, martiri e papa).
    Infine non togli nulla alla ebraicità indiscussa di Maria e di Gesù.
    Gesù- benché Clodine salti sulla sedia – è ebreo.

    4 Febbraio, 2014 - 10:20
  64. nicoletta z.

    Sì, ma di quelli buoni… 😀

    4 Febbraio, 2014 - 10:24
  65. lorenzo

    Prima osservazione tecnica sulle citazioni fatte ” pro domo sua”.
    Su Giuseppe Flavio e il suo Testimone Flavianum, Clodine finge di non sapere che il brano da lei riportato è quello oggi considerato perlopiu’ aggiunto posteriormente.
    Da cathopedia:
    “Il brano ci è pervenuto in due versioni: la versione greca e la versione araba. La presenza, nella versione greca, di espressioni favorevoli alla divinità e messianicità di Gesù, impossibili da attribuire ad un ebreo osservante come Flavio Giuseppe, hanno fatto sorgere un ampio dibattito tra gli studiosi sull’autenticità del brano. Dopo la scoperta, nel 1971, della versione araba, sostanzialmente priva degli elementi elogiativi presenti nella versione greca, la maggior parte degli studiosi è orientata a considerare il Testimonium Flavianum un brano presente nel testo originale delle Antichità giudaiche, pervenutoci, almeno nella versione greca, con alcune modifiche e interpolazioni, facilmente identificabili, introdotte da mano cristiana.”
    Questa, per chi volesse conoscerla, è la traduzione rinvenuta nel 71:
    « Egli afferma nei trattati che ha scritto sul governo dei Giudei: «In questo tempo viveva un uomo saggio che si chiamava Gesù, e la sua condotta era irreprensibile, ed era conosciuto come un uomo virtuoso. E molti fra i Giudei e le altre nazioni divennero suoi discepoli. Pilato lo condannò a essere crocifisso e morire. E quelli che erano divenuti suoi discepoli non abbandonarono la propria lealtà per lui. Essi raccontarono che egli era apparso loro tre giorni dopo la sua crocifissione, e che egli era vivo. Di conseguenza essi credevano che egli fosse il Messia, di cui i Profeti avevano raccontato le meraviglie». »

    In entrambi i casi “dette modifiche non inficiano in alcun modo l’importanza del Testimonium nel confermare l’esistenza storica di Gesù Cristo.”.
    E non cambia il fatto che le fonti rabbiniche abbiano sempre ignorato Giuseppe Flavio. Questo non lo si scopre né qui né adesso.
    Ma diverso è dire questo, diverso è dire: “Ovviamente una tale testimonianza storica rappresenta il trionfo del cristianesimo tanto che l’intero occidente latino legge e tratta l’opera del cronista ebreo quasi alla stregua d’un testo sacro.”
    Sottinteso: in tanto trionfo, solo gli ebrei, cocciutamente, tacquero.
    Gli eberi tacquero, certo.
    Ma il supposto “trionfo” era farlocco.

    4 Febbraio, 2014 - 10:35
  66. lorenzo

    Seconda osservazione.
    Clodine, nel suo vigore inquisitorio e vagamente apocalittico, “seleziona” – per dir così – nella lunga citazione che ieri ha riportato da San Paolo, lettera agli EBrei, un bel testo vigoroso, quello che finisce con quel bel ” finirà bruciata!”…
    La citazione è corretta.
    Però, perché fermarsi proprio lì?
    Proseguiamo almeno di qualche versettino , immediatamente successivo:
    “Quanto a voi però, carissimi, anche se parliamo così, siamo certi che sono in voi cose migliori e che portano alla salvezza. [10]Dio infatti non è ingiusto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. [11]Soltanto desideriamo che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine, [12]e perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che con la fede e la perseveranza divengono eredi delle promesse.”
    che avrebbe , come dire, riequilibrato un po’ le cose, no?

    4 Febbraio, 2014 - 10:43
  67. lorenzo

    Infine, come ho detto prima, ognuno è libero di dire come la pensa: ci mancherebbe! Pure in fatto di fede & religione. Basta solo avere la chiarezza di indicare che è uno stretto parere personale.
    Quindi si è liberissimi di rifiutare, a livello personale, la dizione di “Cristo ebreo”.
    Ma ci si dovrebbe rendere conto che fare questo significa dare un colpo mortale alla storicità dei vangeli. Che , dopo aver subito per oltre duecento anni la sala settoria ( provvidenziale ) della critica storica, lessicale, archeologica , sono usciti sostanzialmente rafforzati nella loro storicità grazie a tre bastioni in particolare: i riferimenti storici, l’ antichità dei testi- che le scoperte documentali e archeologiche degli ultimi decenni hanno finito con il confermare tutti – e- appunto- “l’ebraicità” dell’ambiente e dei personaggi. Studi accuratissimi- anche di studiosi ebrei certamente non sospetti di filocristianesimo!- hanno confermato in pieno che il linguaggio, gli usi, le espressioni, la teologia, i riferimenti, erano quelli della palestina ebraica di quel tempo.
    Neghiamo l’ebraicità di Gesù? Padronissimi di farlo a livello personale: ci troveremmo con un pugno di mosche in mano in quanto alla storicità dei vangeli.
    Ora, l’argomento non è una palla teorica da addetti ai lavori: ha ragione Clodine a dire che l’essenziale è che Gesù sia il Cristo, con tutte le verità teologiche che proclamiamo nel credo! Una delle armi impugnate dai critici demolitori dall’illuminismo in poi diceva: si è partiti da un nucleo di fede, e ci si è montato sopra- costruendocelo a bella posta- il castellino dei vangeli.La critica demolitrice è stata a sua volta demolita portando elementi su elementi a favore del fatto che ,invece, quel Cristo della teologia contemporaneamente è una persona storica, esistita in un tempo e in un luogo e all’interno di una storia della salvezza voluta da Dio anch’essa incarnata nella storia. Il Cristo della teologia, che professiamo nel Credo, è quindi uomo ( cosa che è nel Credo stesso) ebreo . E, all’interno di quella storia della salvezza stessa e come suo definitivo compimento, non avrebbe potuto essere null’altro che ebreo.

    4 Febbraio, 2014 - 12:11
  68. lorenzo

    Senza contare che l’ebraicità di Gesù è messa in luce, paradossalmente, proprio dal fatto che sia stato così recisamente rifiutato dalle autorità religiose del suo tempo. Il fatto che poteva rendere intollerabile e irricevibile a un orecchio ebraico la predicazione di Gesù era proprio quel suo martellante riferirsi alla Scrittura, alle profezie, alla legge ebraica. Dandone una lettura che a molti- quasi tutti- parve sovversiva. Va ricordato che quando Gesù viene spedito a morte, la condanna formale che viene emessa dal sinedrio: ” Ha bestemmiato” – è , formalmente, corretta. Nessun uomo poteva, impunemente, secondo la legge mosaica, accostare il proprio nome a quello di Dio ( men che meno proclamarsi il Figlio del Dio vivente). Che poi stessero da tempo cercando un pretesto e un motivo per farlo fuori di scena, è altrettanto certo e vero.
    Ma qui importa far capire come anche la cornice della condanna di Gesù fosse assolutamente ebraica.
    Così come la stessa cosa testimonia la parabola di Saulo /Paolo: prima, in ottima fede e in nome di Dio, solerte persecutore e assassino di cristiani considerati eretici bestemmiatori, poi, instancabile predicatore e testimone fino alla morte della messianicità di Gesù Cristo. Che viene, altrettanto instancabilmente, proposto appunto come il Messia secolarmente promesso e atteso da Israele, e ora giunto per tutti.

    4 Febbraio, 2014 - 12:24
  69. Sara1

    È del tutto inutile se non di fanno convincere da un concilio e una manciata di Papi che possibilità abbiamo noi di farlo?

    4 Febbraio, 2014 - 12:28
  70. lorenzo

    Lo so , Sara.
    Ma che almeno sia chiaro, a chi legge, cosa è verità storica, cosa è posizione e voce della Chiesa Cattolica, cosa è parere personale.

    4 Febbraio, 2014 - 12:36
  71. Sara1

    Secondo me è inutile anche questo perché alcuni fanno apposta a cercare le opinioni più assurde per far passare la gerarchia come oscurantista.
    Alla fine si divertissero…

    4 Febbraio, 2014 - 12:44
  72. lorenzo

    Sì, vero anche questo, hai ragione.
    Però è un giochino che si scopre facilmente. Andare a trovare l’opinione del tale o del tal altro è talmente facile…e con internet è gratis, in termini di fatica voglio dire.
    Però io resto della mia idea basica e banale, ma di cui continuo ad avere conferme quotidiane: possiamo trovare ogni giorno, e anche piu’ volte al giorno, fonti per polemiche continue a partire da una scelta, una dichiarazione, una decisione di questo o di quel cattolico, dal papa in giù.( Vinonuovo, per esempio, ultimamente ne è diventato un festival). Ma se solo si alza un po’ il peperone e guarda alto, per avere una visione di insieme, e non spezzettata in 10.000 discussioni continue , ciascuno di noi vede e capisce la freschezza, la vitalità e la bellezza della Chiesa. Sempre molto piu’ forte e convincente della mia personale.
    E’ questa che vorrei cercare di recuperare, almeno sullo sfondo, quando si buttano sul tappeto visioni crociate, spesso ringhiose e catastrofiche, che non si sa bene da dove provengano. O meglio, si sa fin troppo bene.
    Sia solo chiaro che sono visioni personali.
    Poi, si divertissero pure, come no….

    4 Febbraio, 2014 - 12:58
  73. Luigi Accattoli

    Un caro saluto a Clodine e a Lorenzo e un minimo apporto – spero di pace – alla loro disputa. Si tratta di un testo del cardinale Bergoglio che tocca un aspetto della questione che li divide. Riporto il testo in un prossimo commento, pregando i due amici di non approfittarne per bastonarsi ma per aiutarsi all’intesa, che è a portata di mano. In un terzo commento dirò perché le parole di Bergoglio possono avvicinarvi.

    4 Febbraio, 2014 - 13:13
  74. Clodine

    Lore’, se dia na’ calmata. IO pensavo che avrebbe fatto molto piacere avere dei brani di Giuseppe Flavio, se avessi solo immaginato questo travaso di bile, ne avrei fatto volentieri a meno. A Roma in questi casi diciamo ” se nso’ matti non ce li volemo! E se la questione le fa’ dare di matto, che le posso dire: se ne resti con le sue convinzioni e me ne sto con le mie! Abbia pazienza!

    :nicoletta z. scrive,
    4 febbraio 2014 @ 10:24

    “Sì, ma di quelli buoni” dice nicoletta, nella sua saggezza.

    4 Febbraio, 2014 - 13:13
  75. Luigi Accattoli

    Jorge Mario Bergoglio, Il cielo e la terra (Mondadori 2013, p. 170): “C’è una frase cruciale del Concilio Vaticano II: Dio si manifesta a tutti gli uomini e riscatta per primo il popolo depositario delle promesse. E siccome Dio è fedele alle sue promesse, quel popolo non viene rifiutato. La Chiesa riconosce ufficialmente che il Popolo di Israele continua a essere il depositario delle promesse. Non dice mai: avete perso la partita, ora tocca a noi. E’ un modo di riconoscere il popolo di Israele. Penso sia la cosa più coraggiosa del Concilio Vaticano II su questo tema”.

    4 Febbraio, 2014 - 13:17
  76. lorenzo

    attendo volentieri il preannunciato terzo commento di Luigi 🙂
    nel frattempo, ‘ndo sta la bile?
    ma è ok lo stesso.

    4 Febbraio, 2014 - 13:21
  77. Luigi Accattoli

    Il testo a mio parere fa al caso vostro – di Clodine e Lorenzo – perché afferma con serenità quanto rivendicato da Lorenzo in forza del Vaticano II ma evidenzia (come fa Clodine) l’elemento di novità di quell’affermazione conciliare rispetto alla tradizione: l’evidenzia segnalandone il “coraggio”. Abbiamo dunque un Papa che avverte il problema, lo riconosce grande e se ne fa carico. Questo fatto ci aiuta, non trovate?

    4 Febbraio, 2014 - 13:23
  78. Clodine

    Io credo questo, Luigi: secondo il mio sommesso avviso il dialogo con gli ebrei se vuole essere serio e non solo di superfice o fraterno , che dice poco o nulla, deve trovare il suo fondamento nella Bibbia, e non per questo è più facile anzi, si dimostra mille volte più difficile di quello con i protestanti perché con loro la condividiamo, la Bibbia, con glie brei no. Il conflitto con gli ebrei passa proprio all’interno del testo sacro che è scisso in due metà, due testamenti per cui i primi danno preminenza all’Uno i secondi all’altro.
    Avrebbe , qui, senso, ignorare chi è il punto controverso? E’ Gesù di Nazaret, il Messia per noi,il Figlio promesso, mentre dalla gran parte d’Israele, oggi come ieri e sempre, RIGETTATO!
    Qui, inutile girarci intorno, insisto: ci separano non soltanto due modi diversi di credere: Gesù che per noi è il Messia, il Risorto, Forza e Sapienza di Dio, per gli ebrei è stato, è, e sarà per sempre “scandalo”!
    Ma insomma…Lo capite o cosa che a partire da qui -e ciò non dovrebbe neppure essere messo in dubbio se si è onesti- vi è un vero fronte antiebraico che attraversa l’intero Nuovo Testamento, i Vangeli, Le lettere di Paolo, il quale promosse una vera battaglia, vincendola, per l’edificazione di una Chiesa provniente dai pagani?
    Ora, è vero che la lettera ai Romani dice espressamente le parole del papa sulla fedeltà di Dio, e anche sarebbe assurdo dire che Gesù secondo la carne non fosse israelita, questo “onore” [per loro lo è assai meno] resta agli ebrei, anche se l’hanno rigettato. Ma non si potrà mai sottacere che hanno rifiutato il Vangelo, dove viene esaltata la giustizia di Dio, con ostinazione, sordità e accecamento!La fede si decide su Gesù Cristo, su questo non ci piove, o vogliamo contestare anche questo? E se Cristo è posto da Dio come pietra d’Inciampo…che ne so.. …a questo punto chi ha orecchie intenda eh..ma caspita!……

    4 Febbraio, 2014 - 14:04
  79. Clodine

    lorenzo, lo so che sei animato da passione…non volevo offenderti…ti chiedo scusa se l’ho fatto, non volendo..

    4 Febbraio, 2014 - 14:17
  80. Sara1

    Clodine la Bibbia non è scissa in due vecchio e nuovo sono legati altrimenti di cade nell’errore di Marcione.(perché la Chiesa avrebbe considerato eretiche le due idee se nel nuovo fosse veramente così forte il fronte antiebraico?)

    4 Febbraio, 2014 - 14:37
  81. Sara1

    Marilisa basta cercare con google non serve andare in giro!!!

    4 Febbraio, 2014 - 15:10
  82. Sara1

    L’ultimo commento andava al piano di sopra scusate.

    4 Febbraio, 2014 - 15:14
  83. Clodine

    A no!?? Ma va’…? E, secondo te,sara stiamo parlando di dialogo o di monologo? Io non ho mai visto un ebreo leggere il Vangelo. Quando lo vedrai fammelo sapere, se credi che anche gli elefanti volano. Marcione, principe degli eretici dopo Simon Mago, lasciamolo al Dio demiurgo e al suo paolinismo radicale che non ha nulla a che vedere con Dio Padre…Una cosa è certa: nel rito romano le letture erano generalmente due: la prima, detta Epistola, tratta dalle lettere di San Paolo, la seconda era il Vangelo…La Liturgia della Parola, così come la conosciamo è frutto della Riforma Liturgica a seguito del CVII…. i testi dell’Antico in previsione della venuta del Cristo sono molto belli…La lettura che abbiamo noi della Bibbia non è la stessa degli ebrei…stanne certa.

    4 Febbraio, 2014 - 15:14
  84. Clodine

    una cosa sola è certa: l’incredulità degli ebrei servì alla salvezza dei pagani, la fede dei pagani dovrà servire alla salvezza degli ebrei. E con questo chiudo…

    arrivederci, arrivederci..

    4 Febbraio, 2014 - 15:18
  85. nicoletta z.

    @Clodine
    nicoletta z. scrive,
    4 febbraio 2014 @ 10:24

    “Sì, ma di quelli buoni” dice nicoletta, nella sua saggezza.

    Ehm. La mia voleva essere una battuta, infatti era seguita da una faccina-che-ride. Non ha funzionato, sicché torno dietro la lavagna.

    4 Febbraio, 2014 - 15:23
  86. Luigi Accattoli

    Clodine mica vorrai dire che nel Rito Romano precedente la riforma non si leggevano i libri del Primo Testamento?

    4 Febbraio, 2014 - 15:32
  87. lorenzo

    Molto bella la citazione di Papa Francesco.
    Molto bello il commento di Luigi.
    Ubi maior minor cessat…. e siccome qui i maiores sono addirittura due- uno che ” veicola” l’altro- smetto immantinente.

    ps. quale offesa, Clodine? ma figuriamoci 🙂

    4 Febbraio, 2014 - 16:34
  88. Clodine

    Luigi, io, almeno da quello che so, mi sembra che il rito Tridentino inizi
    a) con le preghiere ai piedi dell’altare, dove si legge il salmo e si recita il confiteor, si venera l’altare e lo si incensa…
    b)il Gloria, o un Inno, quello Angelico
    c) la Colletta [“Dominus vobiscum” “Oremus” (“Preghiamo] …
    d)l’Epistola, che è scelta in relazione al giorno, può comprendere anche un brano dell’Antico, ma generalmente nel rito romano queste letture, che sono due, una è tratta dalle lettere di San Paolo, la seconda è il Vangelo che è la parte più importante..
    e)Il Credo che nella Messa Romana indica l’adesione dei fedeli dove, in ginocchio, si recita la giaculatoria “ET INCARNATUS EST…” per riverenza all’Incarnazione del Signore;
    F) La. PARTE SACRIFICALE, che è la più importante
    cui seguono i riti d’offertorio che comprende a loro volta tutta una serie di altri riti…
    Delle differenze, anche sostanziali ci sono con la Liturgia riformata, ma non direi che è escluso l’Antico testamento, questo no,almeno non del tutto…

    4 Febbraio, 2014 - 21:01
  89. Luigi Accattoli

    Nel Missale Romanum che ho in casa (edizione 1950, ereditato da Marina Rossetti: ebbe un carteggio con Montini e io la frequentai negli ultimi anni), hanno la lettura presa dal Primo Testamento: la Feria IV, la Feria VI e il Sabato (cinque letture tutte del Primo Testamento) delle Quattro Tempora di Avvento; le feste di San Giovanni Apostolo e dell’Epifania; le Ferie IV, V, VI e il sabato dopo le Ceneri; le ferie II, III, IV (2 letture del Primo Testamento), V, VI dopo la prima domenica di quaresima; il sabato delle quattro tempora di quaresima (4 letture tutte del Primo Testamento), le ferie II, III, IV, V, VI dopo la seconda domenica di quaresima… e così via… insomma una gran quantità di letture del Primo Testamento… non sono un esperto ma ben ricordo le messe d’allora e il libro “La Storia Sacra” che avevamo in casa e che le dava tradotte…

    4 Febbraio, 2014 - 22:11
  90. Clodine

    Vabbeh, Luigi concedimi il beneficio d’inventario,ti prego… l’edizione del 1950, figurati, sono nata una decina d’anni dopo, immagina dov’ero…eh…poi, ho proprio sotto gli occhi un enorme tomo che mi è stato regalato da un certo “Don” di nostra conoscenza [non faccio nome, ma lo conosci anche tu]…nell’anno Mariano 1987-88 le cui liturgie orientali e occidentali hanno disposizioni talmente diverse una dall’altra..insomma, un ginepraio di greco, copto, aramaico, armeno, sirio maronita…ed ogni liturgia differisce dall’altra, ma tutte con lo stesso obiettivo che dista anni luce dal punto di vista ebraico…
    Più che altro intendevo porre l’accento sulla pedagogia che riveste per il
    cristianesimo l’AT, in prefigurazione del Piano salvifico in Cristo. Le differente in chiave interpetativa che hanno gli ebrei da noi, e anche di stesura, riguardo i cicli dell’AT [adottati dalla Chiesa dopo il 400, con il Te Tobia di San’Ambrogio] appaiono chiarissime: le diversità sono tante e tali per cui l’ebraismo subordina i Profeti alla Tôr?h, della quale essi costituiscono un’attualizzazione, un commento. Al contrario,noi cristiani, poiché la stessa Legge è letta come promessa del Cristo (si pensi al cosiddetto Protovangelo, agli oracoli di Balaam, alla promessa deuteronomica di un profeta come Mosè), il corpus profetico possiede tutta una propria autonomia che ha il compito di preparare l’intelligenza spirituale al mistero dell’Incarnazione…
    Grazie Luigi… un abbraccio..

    5 Febbraio, 2014 - 6:50
  91. Sara1

    Fin da bambina ho sempre avuto passione per l’AT.
    Genesi, esodo, salmi, canti sapienziali, più del nuovo soprattutto le lettere di Paolo ho fatto spesso fatica a digerirle.
    In questo mi sento più ebraica che protestante mi viene più facile una riflessione etica sul decalogo che riflettere sul ruolo della grazia nella mia vita.
    Per questo trovo così affascinante Barth, così lontano da me ma così abissale nella sua ricerca.

    5 Febbraio, 2014 - 11:57
  92. Luigi Accattoli

    Clodine ho dato un’occhiata alla Settimana Maggiore del Missale Romanum 1950 [dunque anteriore non solo alla riforma conciliare ma anche alla riforma di Pio XII] e ho trovato – dalla domenica delle Palme al Sabato Santo -16 letture prese dal Primo Testamento: Esodo [4], Geremia, Isaia [4], Genesi [3], Osea, Baruch, Deuteronomio, Daniele; e solo 3 dal Secondo Testamento: Filippesi, Prima Corinti, Colossesi. Nella Settimana Santa attuale si leggono 13 brani del Primo Testamento e 4 del Secondo. Va dunque detto che la riforma di Paolo VI ha ridotto e non ampliato la presenza del Primo Testamento.

    5 Febbraio, 2014 - 12:37
  93. Clodine

    E’ vero, la riforma di Paolo VI ha ridotto di molto i brani dell’AT, interessante perchè non sempre ci si sofferma su queste differenze, che invece sono importanti per comprendere il cambiamento che è avvenuto nel corpus rispetto alla Riforma di PioXII [malgrado la SC al numero 50 esortava, si, ad operare alcune modifiche che non volevano supporre dei cambiamenti ,come di fatto avvenne. Che il Novus Ordo Missae sia stato parecchio purgato, un po’ tutto, e su tutto, non solo nelle letture, è innegabile. Il timore che la Liturgia potesse subire una pericolosa, evidente scarnificazione, soprattutto su parti importanti circa la Celebrazione del Rito Eucaristico, la ebbero anche il Cardinal Bacci e Ottaviani, all’epoca…tale fu lo scalpore che suscitò il cambiamento ,da alimentare moltissime polemiche….

    5 Febbraio, 2014 - 20:46
  94. lorenzo

    QUesto copia incolla- ammesso che lo legga- lo vorrei dedicare, senza voglia di fare nessuna polemica- a Federico, contrario al fatto che le maestre parlassero della giornata della Memoria alle elementari.

    “DOMANDA SENZA RISPOSTA? “?

    Pubblicato da Angela Bellini alle 07:06

    La giornata della memoria ha sortito in famiglia l’effetto di riflessione sperato…

    “Mamma, ho dei brutti pensieri in testa, che non se ne vanno… ”
    il più piccolo chiede aiuto. Mi trova al pc, in attesa che la pasta cuocia, ma non riesce a dirmi niente, sbuffa soltanto seduto sul divano dello studio, finchè non ho scodellato la pasta nei piatti e siamo seduti al tavolo… evidentemente non si può mangiare con dei brutti pensieri in testa!
    Si siede e mi dice: ” Qualche giorno fa ho visto a scuola le fotografie di quelle persone morte nei campi… “e inizia a singhiozzare.
    A questo punto la cena si ferma prima di iniziare, il più piccolo fa il giro del tavolo e lo prendo in braccio; e probabilmente inizio a dargli una spiegazione molto simile a quella ricevuta dalla maestra, perché mi ferma e mi dice:
    “Perchè sono morti, non lo capisco…”
    Il più grande interviene, anche lui vuole aiutare con la sua conoscenza
    ” perché erano ebrei, li odiavano…”
    “Ma è proprio questo che non capisco, perché fare tanto male così, perché c’è l’odio, perché c’è il male?”
    E qui ci siamo fermati tutti. Alzi la mano chi sa da dove viene il serpente.
    “Senti, non lo so perché c’è il male… anche per me quelle immagini sono faticose da guardare, anche se sono adulta… l’unica cosa che riesco a dirmi è… ricordare, quelle persone sono morte per via del male creato dagli uomini; se io ricordo invece di dimenticare, posso provare a mettere un limite al male, perché non torni, perché non venga più così…”
    È rimasto in braccio ancora un po’. Ha smesso di piangere. Ci ha guardato in faccia tutti, il più grande e me (papà doveva ancora arrivare…).
    “Insomma, non lo sappiamo da dove viene il male?”
    Il più grande non ha resistito a lasciare la domanda senza risposta.
    “No, però almeno sappiamo da dove viene il bene, è già tantissimo, no?”

    Da http://www.iltesoro.org

    6 Febbraio, 2014 - 18:40
  95. Marilisa

    Che bella la risposta del fratello più grande ! Che bella!!

    6 Febbraio, 2014 - 18:52

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