Tauran all’Islam e Celli in Babilonia

Il mese di giugno è stato ricco di nomine vaticane e almeno due vanno guardate da vicino: quella del cardinale Jean-Louis Tauran a presidente del dialogo interreligioso e quella dell’arcivescovo Claudio Celli a presidente del Consiglio per le comunicazioni sociali. Due buone trovate e due uomini da tenere d’occhio. Sono legato al cardinale Tauran per il tuffo al cuore che mi provocò quando dovetti scrivere della sua nomina a “segretario dei rapporti con gli Stati” nel 1990: era la prima volta che mi capitava di scrivere di un’autorità vaticana di primo piano che aveva la mia età: siamo ambedue del 1943. Fino a quel momento sempre pensavo – mentre scrivevo – “vedi che gente matura”. Ora quello aveva i miei anni e mi pareva che la cosa avesse un significato. Precoce in carriera, Tauran è stato anche colpito da Parkinson precoce e anche per questo motivo è stato – dopo tredici anni – parcheggiato nel ruolo nobile di “archivista e bibliotecario”. Ma è ben riuscito a convivere con la malattia e ora viene chiamato a coordinare il dialogo con le religioni, in particolare con l’Islam, verso il quale era stato più volte inviato in missioni particolari anche nel periodo della Biblioteca. Sono contento per la sua vittoria sulla malattia e per la decisione di Benedetto XVI di mettere a frutto il suo bagaglio. – Anche Claudio Celli viene dalla diplomazia, stessa scuola di Tauran. Non è stato parcheggiato ma dirottato nel 1995 verso il settore economico-finanziario: segretario dell’Apsa. Ma ha mantenuto l’incarico ad personam dei contatti con la Cina: il suo capolavoro è l’istruttoria che ha portato alla lettera del papa ai cattolici cinesi appena pubblicata. Che vuol dire la sua chiamata alle Comunicazioni sociali? Il settore attende d’essere ripensato e rilanciato, si sa. Ma non sappiamo in quale direzione. Vedremo come se la caverà nella Babilonia dei media chi per tanto tempo ha ben operato nella Babilonia cinese.

4 Comments

  1. Francesco73

    Un grande in bocca al lupo a entrambi, anche se forse – trattandosi di alti prelati – dovrei trovare una formula augurale un pò più rispettosa…

    4 Luglio, 2007 - 21:17
  2. conosco abbastanza mons. Celli (“don Claudio”), che fra l’altro è il responsabile della sezione maschile della Fondazione Tardini “Villa Nazareth”, animata in questi anni dal card. Silvestrini… si tratta di un’istituzione educativa, pensata originariamente per permettere a giovani poveri di studiare all’Università ai più alti livelli… cosa pensa Luigi di Villa Nazareth oggi?

    5 Luglio, 2007 - 14:21
  3. Luigi Accattoli

    Non la conosco direttamente per poter dire che “penso” qualcosa. La conosco attraverso amici, che vi sono stati da studenti e che me ne parlano bene. Un paio di volte il cardinale Silvestrini mi ha chiamato a tenervi incontri, ma non in tempi recenti e debbo dire che visto nell’arco di un anno – attraverso il bollettino “Villa Nazareth” – il programma delle attività culturali si impone per vivacità e presa sugli argomenti. Luigi

    5 Luglio, 2007 - 14:56
  4. Alessandro Iapino

    Da diversi anni “don Claudio” celebra la messa delle Palme ‘in strada’ a Via Prati Fiscali, nel parcheggio all’aperto di fronte alla parrocchia di San Frumenzio. Non so come se la caverà con le comunicazioni sociali, ma mi piace ricordarlo mentre racconta il Vangelo alla folla un po’ indistinta delle Feste ‘comandate’, e parla di Gesù in modo così ‘accorato’, guardando la gente fissa negli occhi, mentre a due passi dall’altare sfrecciano le macchine, le moto, le ambulanze…

    6 Luglio, 2007 - 11:26

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