Mi dispiace che alla Camera si sia andati subito allo scontro su un argomento che va affrontato con prudenza e saggezza. Esso è troppo importante e non siamo pronti a trattarlo e comunque va trattato: dall’insieme di queste esigenze, da tutti condivisibili, sarebbe dovuta venire una qualche luce sul modo di procedere. Era giusto discutere ogni parola ad evitare di dire troppo o ambiguo, dunque il ritorno in commissione era una buona proposta. Post factum ognuno grida le sue giustificazioni: eravamo disponibili al ritorno del testo in commissione ma volevamo che fosse fissata per novembre la sua ripresentazione in aula, dice il Pd; gli altri volevano un ritorno senza limiti di tempo. Per ragioni di tattica parlamentare, per la troppa urgenza e la troppa flemma, ambedue non negoziabili, si è compiuto un primo passo falso. Al Pd – che ho votato – chiedo di avere meno fretta quando maneggia materiale infiammabile e di non pretendere, essendo in minoranza, di ottenere l’approvazione di un testo di parte.
Omofobia: il Pd rallenti ma gli altri si muovano
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Di omofobia e omosessualità si è parlato molto nel blog il dicembre scorso: vedi i post del 2, 6 e 18 di quel mese.
detto fuor di denti…
è solo un problema dei “fr…..”,
è solo un problema delle famiglie che se li ritrovano
come figli, fratelli, sorelle, mariti, mogli,
si attaccheranno al tram….
c…avoli loro….
eppoi….
questo non era argomento del contratto Berlusconi-Vaticano?
Che c’entrano gli Italiani?
Nel frattempo attendiamo la scoperta del DNA che provoca quell’imperfezione…
avremo l’alternativa di un aborto selettivo che oggi va di moda,
o
se la ricerca medica farà passi da gigante,
si troverà il modo per modificare il DNA incriminato,
visto che oggi si può già scegliere,
il sesso, il colore degli occhi, e quant’altro del nascituro….
Ecco per quelli lì,
l’eugenetica sarebbe una bella soluzione.
Forse non è molto cristiano….
ma che importa…
l’importante è avere dei bei figlioli sani e normali !
(ma io e gli amici continueremo ad andare alla locanda dei girasoli,
per sentirci solo persone,
senza etichette,
per godere del sorriso di quei giovani,
per ringraziare che ci sono uomini e donne che guardano il futuro con occhi diversi….. quelli di Dio
e lo permettono ai loro figli,
e a tutti i giovani che sorridono con occhi diversi dai miei,
ma hanno in loro la stessa impronta di Dio).
Il Pd – ha titolato il Riformista – “infrocia” di nuovo sulla Binetti
Quanto alla Binetti vorrei dire a Franceschini – per il quale voterò alle primarie del Pd – che dovrebbe tenersela cara se non coltiva un’idea ideologica della politica. Nel Pdl ieri alla Camera dieci si sono astenuti e nove hanno votato come il Pd e non è successo nulla. Il Pd non regge a un unico voto dissenziente? Qui è il caso di imparare dagli avversari.
Il tema è complicato e doloroso, ma non credo proprio che la Binetti sia a favore di gratuite discriminazioni verso gli omosessuali.
Ha espresso come altri dei dubbi sulla formulazione della legge, soprattutto lì dove si rischia di mescolare l’offesa o l’aggressione con l’espressione di opinioni contrarie a determinate rivendicazioni delle associazioni gay.
Purtroppo il confine è molto scivoloso, e quindi era giusto che ci fosse un supplemento di discussione sul testo.
Mi colpisce molto, invece, che nel PD ci sia chi fa di questo tema il discrimine per stare o meno nel partito.
Se si ambisce al 30% e più dell’elettorato, occorre farsi carico di posizioni diverse sulle questioni calde del momento, e tutti sanno che i temi eticamente sensibili (o ad essi limitrofi, come il caso in questione) sono oggi grandi fattori di divisione e discussione.
Occorrerebbe piuttosto interrogarsi su una sinistra che media e sfuma su tutto salvo che sulla bioetica et similia, facendone capitolo “non negoziabile” di identità, con foga quasi residuale.
Franceschini, oltretutto, sbaglia due volte, tradendo l’evidente strumentalità di una posizione tesa a sottrare voti a Ignazio Marino.
Aridatece er PICCI’! 🙂
Il 25 ottobre io voterò MAMRE
Tutto il gran parlare che si fa da inizio estate della “omofobia” e l’enfasi mediatica su ogni vicenda che, in altri momenti, sarebbe stata collocata tra le “brevi” della cronaca locale, a me pare fortemente sospetta. Dato che l’Italia non è mai stata l’Alabama, né l’Inghilterra dove si incarcerava per sodomia, secondo me si tratta di un cavallo di Troia per arrivare gradualmente (ma non troppo) a far si che sia impossibile – dal punto di vista giuridico – esprimere un giudizio non allineato sulla pari idoneità anche morale (e persino religiosa) di ogni scelta di “genere” (anzi, di “gender”, come ormai si usa dire), arrivando magari alla creazione di una qualche fattispecie penale che punisca l’espressione di idee “omofobiche” (per intendersi, sulla falsariga dell’apologia del fascismo). Fantapolitica? Incubi diurni di impossibili reati di opinione? Non credo proprio e credo che proprio questo possibile percorso e futuro scenario abbia indotto l’on. Binetti (sulla cui onestà intellettuale e morale non credo qualcuno voglia o possa eccepire) a votare secondo coscienza.
Le lobbies che in tutto il mondo si battono per i diritti degli omosessuali sono molto forti e spostano molti voti, ma soprattutto sono forti nei punti giusti per condizionare l’opinione pubblica. Credo che molti conoscano le difficoltà che la Chiesa deve affrontare in stati, a partire dalla Gran Bretagna, dove tali norme già vigono e dove istituzioni benefiche cattoliche si sono trovate nella scelta tra chiudere o non poter evitare di affidare un bambino ad una coppia omosessuale che ne aveva legalmente fatto richiesta.
Mi esercito in qualche conseguenza puramente logica: la Bibbia dovrà essere “purgata” per evitare di incorrere in censure? Non dico il Catechismo di San Pio X, che elencava tra i “quattro peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio” il peccato impuro contro natura, ma anche il nuovo Catechismo prevede tra i “peccati che gridano verso il cielo” il peccato dei Sodomiti (Gen 18:20; Gen 19:13): cancelliamo tutto, ovviamente tranne che riguardo ai preti pedofili? Avremo o no il diritto di proclamare quale è il piano di Dio per gli uomini, creati maschio e femmina, o dovremo parlare per enigmi, catacombalmente? Per carità, le catacombe non ci potrebbero fare che bene, anche se temo quelle dell’insignificanza sociale.
Come strumentalizzare la Bibbia?
con i fr… ovviamente!
che si fa?
si dovrà censurare la Bibbia per i peccati contro natura?
NO!
ci mancherebbe altro!
ma ci si ricordi
di valorizzare la Bibbia anche quando dice che
la donna sterile porta la maledizione di D-io
che la donna che ha il ciclo è impura
e non si deve avvicinare a cose e aree sacre,
che marito e moglie che hanno fatto sesso,
sono impuri
la donna per 2 settimane
e l’uomo per una settimana…
e bisogna offrire sacrifici…
Insomma,
si usa la bibbia “a la carte” ?
per avere l’integralità e la purezza del messaggio biblico,
ah!
una raccomandazione,
niente crostacei,
chi li mangia sono un abominio davanti a D-io.
A proposito quale era il peccato degli abitanti di sodoma?
Grande cosa la familiarità con la Bibbia,
leggerla non fa mai male,
diversamente si corre il rischio di farle dire solo cose
nel cielo della propria testa.
Spesso sento dire che i protestanti peccano ad interpretare la Bibbia con la propria testa…..
eppure tantissimi cattolici fanno altrettanto convinti di essere fedeli al Magistero….
Nonostante sono passati i mesi dai post citati da Luigi,
sulla Bibbia si continua a dire ciò che la Bibbia non dice,
proprio come fanno certi fondamentalisti islamici con il Corano,
che ancora sono convinti che il burka o il nikab sono prescritti dal sacro libro….
Tra fondamentalismi
cristiano o islamico
non ci sono mai differenze,
tutti e due sono convinti di una verità
che esula dalla parola di Salvezza,
perchè è sempre una parola umana che alligna nel profondo della propria mente o cuore,
dove ha origine ogni peccato.
Beato chi ha chiaro il piano di Dio sull’uomo,
ha la fortuna di conoscere l’ultimo dei giorni su questa terra.
Una preghiera ai “ministri” lasciate che i laici seppelliscano i laici 🙂
Per quel che vale, io le citazioni le ho fatte (dal CCC, con relativi riferimenti biblici).
CEC – edizione MAME/PLON – LEV – Paris 1992 (prima uscita in lingua volgare)
CCC – edizione LEV – Vaticano 1992 in lingua italiana
Non riportano in nessuna pagina, quanto da te, Gerry, biblicamente affermato, men che meno sui sodomiti.
Suggerirei di fare attenzione alle clonazioni cinesi. 🙂
Ti prego di non farmi rimpiangere lo Scotti del milionario, che per farsi ben volere dalle suorine che lo seguono…. infarcisce i suoi quiz di domande bibliche (sono cattivuccio… perché lo Scotti ha un suo cammino personale di fede maturato anche dalla vita)
Quiz che comunque apprezzo, almeno crea un po’ di cultura biblica, di cui un po’ tutti si dimostrano a digiuno.
Certo se i quiz fossero solo biblici… un milioncino me lo andrei a cuccare…
Alla prossima, Gerry 🙂
“E’ il caso di imparare dagli avversari” scrive alle 15.32 il nostro ospite.
Nel centrodestra ci si tura spesso il naso, nel centrosinistra molto poco. La coalizione di centrodestra in questi anni ha tenuto di più (eppure la puzza è tanta).
Il discorso serio l’ha già fatto Gerry e mi basta sottoscriverlo in pieno. L’aggravante dell’omofobia è un mostriciattolo giuridico, di nessuna utilità se non funzionale al progetto da lui paventato.
Per parte mia, rinnovo il mio plauso alla Binetti, già espresso in un’altra conversazione.
Intelligente e, perché no?, anche bella! (Se a voi piace Rosi Bindi … potrò farmi piacere la Binetti, no?).
Ma perché Matteo si scalda tanto? È per fatto personale?
La Pontificia Commissione Biblica
ha pubblicato il documento « Bibbia e morale ».
Per troppo tempo si è praticata una lettura apologetica dei testi biblici,
volendo vedere in ogni frase una verità data da applicare.
Gli studi esegetici hanno mostrato tutta la distanza e la contestualizzazione indispensabili per comprendere il testo biblico.
Non si ritornerà a una concezione che faceva dell’Antico come del Nuovo Testamento dei cataloghi di leggi da applicare.
«Si cadrebbe nel moralismo.
Perché il Cristianesimo non è una morale, ma una rivelazione»
afferma P. Olivier Artus, esegeta de l’Institut catholique de Paris e membro della Pontificia Commissione Biblica.
Bisogna quindi rinunciare a trovare dei contenuti etici nelle scritture ? (…)
Il teologo Ratzinger nel suo articolo sul rinnovamento della teologia morale:
« L’originalità della Santa Scrittura nello spazio della morale non consiste nella esclusività dei contenuti proposti, ma nella purificazione, il discernimento, e la maturazione in rapporto a tutto ciò che la cultura circostante propone. »
Inutile, cercare nella Bibbia delle “ricette” morali per i nostri tempi:
si pone a più di 2000 anni di distanza e il testo, la composizione, i vocaboli, sono di una grande complessita’.
Spiega il documento della Pontificia Commissione Biblica, « si trova nella Bibbia molte norme, leggi, raccolte di codici. Ma essi non sono mai isolati, né presi per essi stessi. Al contrario si iscrivono sempre in un contesto determinato.»
La legge viene dopo la rivelazione di Dio:
bisogna attendere il 60° capitolo dell’Antico Testamento prima di arrivare al Decalogo!
Quindi, la morale è seconda,
è il dono di Dio che è prima: la legge viene inseguito, per indicare all’uomo la maniera adeguata di vivere questo dono.
Da: Isabelle de GAULMYN (La Croix 13.10.2009)
Bible et morale. Quels critères pour discerner?
Commission biblique pontificale (Éd. Nouvelle Cité, 284 p., 19 €).
chi vuol leggere con comodo:
http://www.la-croix.com/La-Bible-une-reference-morale-a-retrouver/article/2397454/4078
(leggevo oggi su un manifesto una frase,
la mente è come un paracadute,
ha bisogno di essere aperta…..)
Auguri
In fondo “Una giornata particolare” di E Scola – Mastroianni e Loren rappresentava ipotesi campate in aria, come le buone e pie leggi razziali.
Ma poi chi so sti froci, che cercano, è ora de falla finita.
Subito un emendamento alla legge sulla sicurezza che li parifichi ai clandestini, un bel foglio di via in una delle isolette del bel Meditarreneo, Pianosa, Linosa, e addio per sempre.
Torno a leggere il blog dopo qualche tempo… che strana aria di rissosità sento oggi… spero sia solo il cambio di stagione..
Caro Luigi,
ti allego i miei pensieri di oggi sul tema. Sul blog citato c’è l’integrale. A presto.
Stefano
PD: CECCANTI, SAREBBE COERENTE SE BINETTI SI DIMETTESSE
“L’idea di prevedere una specifica aggravante per motivazioni omofobiche non sarebbe un’invenzione italiana di un centrosinistra particolarmente ideologico. Ci sono casi molto diffusi in Europa, peraltro senza un univoco colore politico. Danimarca, Olanda, Spagna, Svezia, Belgio sono Paesi in cui una legislazione del genere è consolidata da anni”. Lo scrive il senatore del Pd Stefano Ceccanti sul suo blog http://www.ceccanti.ilcannocchiale.it e poi spiega: “Il fatto paradossale è che il provvedimento sull’omofobia non sarebbe una novità assoluta in Italia poiché le normative che hanno già recepito il termine di ‘orientamento sessuale’ sono state tutte approvate in periodi di maggioranze di centrodestra”.
“La nozione di orientamento sessuale – prosegue Ceccanti – ferma restando la preoccupazione legittima di chiarirne bene il senso nella legislazione più delicata, quella penale, a differenza della più controversa nozione di identità di genere, è utilizzata in senso tecnico oltre che dai testi giuridici già richiamati, per designare la distinzione tra persone eterosessuali e omosessuali persino dal Magistero della Chiesa. Lo fa anche la Nota della sacra Congregazione per la Dottrina della Fede del 1986, siglata dall’allora cardinale Ratzinger sulla “Cura pastorale delle persone omosessuali al n. 16: ‘La persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio, non può essere definita in modo adeguato con un riduttivo riferimento solo al suo orientamento sessuale’ .” La stessa nota afferma: “Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino (…)”. “Votare una pregiudiziale di costituzionalità ad un provvedimento, significa il massimo del dissenso possibile. Chi la presenta e chi la vota non sta affatto dicendo che è d’accordo o no nel merito, ma che considera quella proposta incostituzionale. Tuttavia la pregiudiziale di costituzionalità dell’Udc votata ieri non era assolutamente fondata. Era pretestuosa e sproporzionata rispetto ad alcune legittime preoccupazioni di merito”.
Sul fatto che la Binetti possa essere sanzionata o meno dal Gruppo alla Camera, Ceccanti spiega che “le regole per sanzionarla esistono senz’altro, occorre valutare da parte del Gruppo della Camera se la Binetti vi rientra e, in caso positivo, quale delle sanzioni applicare. Ma sarebbe poco elegante per me che non sono membro del Gruppo della Camera esprimere un parere sulle sanzioni, anche perché non conosco tutti i dettagli del voto di ieri che contribuiscono a chiarire come vada applicato nel caso specifico il Regolamento del Gruppo. Mi chiedo però – conclude Ceccanti -se di fronte a un dissenso così grave, quale è votare da sola contro una proposta qualificante del proprio partito ritenendola non solo sbagliata ma addirittura incostituzionale, se non sarebbe più coerente per l’onorevole Binetti dimettersi lei subito da un Gruppo che ha di fatto, con la sua scelta, accusato di violare la Costituzione. Se questo non dovesse accadere, decida il Gruppo della Camera ma senza strumentalizzare in alcun modo questa vicenda in vista delle Primarie”.
Dissento radicalmente dalla posizione di Ceccanti e difendo il diritto della Binetti di votare secondo coscienza. Se nel PD non c’è posto per la Binetti ne trarrò anch’io le conclusioni e non lo voterò più (anche se mi troverò a disagio, perché non le altre “offerte” disponibili sono per lo più indigeste: l’UDC sarebbe il male minore, ma è ancora un partito un po’ clientelare).
Concordo con l’invito di Luigi. Mi sembra giusto punire la violenza contro i gay, ma il concetto di “omofobia” mi sembra pericoloso e difficile da maneggiare: rischia di introdurre un reato di opinione. Qualcuno potrebbe portare in Tribunale chi, senza usare la violenza o la discriminazione, rispetta le persone omosessuali ma considera l’omosessualità come un disordine morale oggettivo e si oppone al riconoscimento giuridico delle coppie gay potrebbe essere accusato di “omofobia” e sanzionato penalmente. In un suo scritto il card. Ratzinger citava il caso (realmente accaduto) di un pastore luterano processato in un Paese nordico per aver parlato contro l’omosessualità.
Bravo Savigni.
Il senatore Ceccanti, nel suo blog, ricorda, tra le altre cose, che «il principio di uguaglianza […] impone di trattare allo stesso modo solo situazioni equivalenti». Indiscutibile. Però mi conferma nell’opinione che la costituzione sia come la pelle della maletta (dalle mie parti si dice così), che si può tirare come si vuole. Si può infatti sostenere che è costituzionale punire diversamente l’aggressione a un omosessuale rispetto a quella ad un eterosessuale, mentre è incostituzionale tutelare in modo particolare, limitatamente alla durata della carica, chi ricopre certe funzioni pubbliche rispetto al privato cittadino.
Siccome dal testo non si poteva in alcun modo arrivare a un delitto di opinione (non a caso la pregiudiziale Udc non usa questo argomento) si è trattato di un tema etico nel senso che era eticamente doveroso battersi contro queste forme di violenza. Non è una votazione comparabile all’aborto (vita della madre e conflitto con quella del feto), ad alcuni dilemmi del testamento biologico (limiti dell’autodeterminazione e rischi eutanasici), non si tutelava alcun valore votando per la pregiudiziale. Si può anche sostenere che la legge non serva, che ci si deve limitare a uno sforzo culturale, ma non è sostenibile la tesi che sia incostituzionale.
Quanto al Lodo, attenzione: il tema del princpio di uguaglianza era se con legge ordinaria si poteva differenziare il Presidente del Consiglio dai ministri, non dai comuni cittadini. Prevale nel Consiglio il principio collegiale (e quindi non si poteva differenziare) o si può dire che prevalga quello gerarchico (e quindi si poteva)? Gli avvocati di Berlusconi hanno cercato di dimostrare piuttosto male dal punto di vista giuridico questa seconda tesi.
Nonostante spigolosità sparse, in realtà qui la discussione evolve piuttosto bene. Grazie in particolare al sen. Ceccanti, a cui però rinnovo la domanda. La parola “ambigua” secondo me non è “omofobia” ma “discriminazione”. Chi stabilisce cosa costituisce discriminazione? Mi riferisco all’art. 1, punto a) che punirebbe chi introduce “discriminazioni… sulla base dell’orientamento sessuale” (cito a memoria). Come stornare il dubbio che mediante questa formulazione possano essere chiamati in causa semplicemente esponenti contrari ai matrimoni o alle adozioni da parte di persone omosessuali, o magari ministri della Chiesa cattolica o di altre confessioni che predicano la loro dottrina sull’omosessualità che ad alcuni potrebbe parere “discriminatoria”?
Proviamo a immaginare per un attimo che la più parte della popolazione fosse omosessuale e che considerasse noi eterosessuali, almeno io lo sono, come la maggioranza considera oggi gli omosessuali: gli eterosessuali sono malati, non possono sposarsi, “io non ho niente contro di loro però…”, eccetera eccetera eccetera. Davvero un bel vivere eh?
L’omosessualità è una condizione, non un comportamento, condizione che attiene alla sfera privata e che, spero anzi sono sicuro, col tempo non sarà presa in considerazione per nessun motivo, almeno non più di quanto oggi lo sia l’eterosessualità. E, spiacente, in quel momento, ogni affermazione che possa recare offesa alla dignità di un omosessuale a causa della sua condizione, cioè del suo modo di essere, dovrà essere sanzionata penalmente, che dipenda dalla proprie convinzioni religiose o no, e da chiunque provenga. Sta già accadendo altrove, accadrà anche nella nostra Repubblica a sovranità limitata. Tuttavia devo dire che oggi i tempi non sono maturi e non mi meraviglio che molti anzi moltissimi la pensino diversamente:
hanno il diritto di farlo e di esprimersi, tutti, compresa l’impagabile Binetti, senza “purghe”, specie se provenienti da un partito già sufficientemente purgato dagli elettori..
E dati i tempi, fra “l’umana comprensione verso il peccatore che sbaglia” e un “frocio” sbattuto in faccia, magari accompagnato da un educativo ceffone, non saprei quale sia più umiliante e doloroso.
Grasselli, se fosse scritto come dice lei, avrebbe snz’altro ragione, ma il testo è qui sotto e parla di “delitti”, non di introdurre discriminazioni. Non introduce neanche nuovi delitti, ma un’aggravante su delitti già esistenti.
Art. 1.
1. All’articolo 61 del codice penale è aggiunto, in fine, il seguente numero:
«11-quater) l’avere, nei delitti non colposi contro la vita e l’incolumità individuale, contro la personalità individuale, contro la libertà personale e contro la libertà morale, commesso il fatto per finalità inerenti all’orientamento o alla discriminazione sessuale della persona offesa dal reato».
Ringrazio dell’utile informazione sulla questione del lodo Alfano, ma registro che la pubblicistica e la propaganda (in primis del suo partito) non l’hanno “venduta” così, ma come una grande vittoria dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge contro i privilegi della casta. Mi confermo anche nell’opinione che Berlusconi spenda male i suoi soldi con gli avvocati. Come disse una volta il comandante Lauro (a cui, come si è osservato di recente, Berlusconi un po’ somiglia), pagando i debiti fatti dal figlio in affari sballati: “almeno se li fosse spesi andando a donne!”.
Ringrazio anche Leopoldo che ha limpidamente espresso la posizione del Nemico, il quale vuole arrivare a proibire alla chiesa di dire che l’omosessualità è una condizione che si discosta dall’ordine naturale, che tale ordine non consente il matrimonio tra persone dello stesso sesso e che gli omosessuali che non vivano castamente la loro condizione commettono un peccato. Probabilmente, se, quando sarà arrivato quel momento, la chiesa oserà timidamente obiettare che lei non fa alcuna discriminazione perché anche i rapporti eterosessuali fuori del matrimonio sono peccato, le si intimerà tout court di parlare di peccato. E il Nemico ne sarà non dico contento (perché è comunque infelice), ma insomma …
Cos’è un delitto “contro la libertà morale”? Una predicazione che proponesse con forza la dottrina della chiesa in materia di omosessualità potrebbe domani essere considerata da un giudice (!) “delitto contro la libertà morale” degli omosessuali?
A me pare che tutto in cancan sull’omofobia, anzi il concetto stesso di omofobia, siano volti al fine ultimo di rendere penalmente perseguibile l’espressione di un giudizio di condanna morale dell’omosessualità. Che le opinioni siano delitti non è del resto un ricordo di tempi passati, ma una moda che si sta sempre più affermando nelle legislazioni di molti paesi europei.
si tratta di delitti già esistenti nel codice cui viene applicata un’aggravante, non della creazione di nuovi delitti. E’ opportuna? E’ inopportuna? Ma si parla di questo, non di fantasmi.
Devo una risposta a Matteo, che mi accusa di fare false citazioni, “cinesi” – come dice – e conseguentemente taroccate.
Non è così. Chiunque voglia può verificarlo: questa è la esatta citazione dal CCC:
“1867 La tradizione catechistica ricorda pure che esistono “ peccati che gridano verso il cielo ”. Gridano verso il cielo: il sangue di Abele; [Cf ? Gen 4,10 ] il peccato dei Sodomiti; [Cf ? Gen 18,20; 1867 ? Gen 19,13 ] il lamento del popolo oppresso in Egitto; [Cf ? Es 3,7-10 ] il lamento del forestiero, della vedova e dell’orfano; [Cf ? Es 22,20-22 ] l’ingiustizia verso il salariato [Cf ? Dt 24,14-15; ? Gc 5,4 ].
Per chi non ci credesse, questo è il link al sito del Vaticano:
http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P6C.HTM
Ringrazio di cuore il sen. Ceccanti per l’autorevole chiarimento, che a questo punto considero dirimente.
E discordo – ma non è una novità – con Leonardo, a cui però sottopongo questa questione: se si ritiene che le famose “lobbies” favorevoli al matrimonio e dell’adozione da parte di omosessuali utilizzino i provvedimenti contro la violenza verso gli omosessuali come un grimaldello per l’introduzione surrettizia di tali istituti – insinuando implicitamente che, sotto sotto, picchiare un gay ed essere contro il matrimonio gay siano due forme di discriminazione non così dissimili e che si danno man forte l’una l’altra -, non dovremmo per primi smontare questo tipo di implicazione, mostrando con la maggiore chiarezza possibile che siamo completamente contrari a qualsiasi forma violenza – anche non fisica – contro i gay, i trans ecc., e desideriamo vivamente tutelarli (in quanto categoria oggi tra quelle maggiormente a rischio) ma al tempo stesso che non siamo in alcun modo favorevoli al riconoscimento del matrimonio omosessuale?
E se invece mostriamo di non aver sufficiente cura verso la tutela degli omosessuali da queste forme di violenza – verso cui oggi, indubbiamente, sono maggiormente esposti rispetto ad altre categorie di persone – non prestiamo il fianco all’accusa di essere insensibili, omofobici e infine disumani, depotenziando quindi le nostre motivazioni razionali contro il matrimonio gay?
Una chiosa a Gerry: è quantomeno dubbio se il peccato dei sodomiti, per la Genesi, sia l’omosessualità o non invece una più generica empietà, che si manifesta in particolare con la violenza verso l’ospite.
Questo non per negare la condanna morale della Bibbia per la pratica omosessuale, che è ben chiara dal Levitico al Nuovo Testamento.
Parliamo allora dei «delitti contro la libertà morale».
Prendiamo una norma nuova nuova (grida fresca, son quelle che fan più paura, direbbe Azzeccagarbugli): l’art. 612 bis, che recita: «e’ punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura».
È sicuro il senatore Ceccanti che il combinato disposto, come dicono lorsignori, di una norma di questo tenore con quella sull’omofobia appena bocciata non consentirebbe a un giudice di condannare, tanto per fare un esempio, un prete che si fosse permesso di ricordare più di una volta, durante le sue omelie, che la sodomia è un peccato? Se quel prete fosse uno di quelli un po’ all’antica (magari qualcuno c’è ancora) che osa parlare di inferno e un omosessuale lo denunciasse dicendo che gli ha causato un perdurante e grave stato di ansia o di paura, credete davvero che non si troverà un giudice capace di condannarlo? (In primo grado, poi magari in appello rimediano, ma intanto il poveretto è già stato intimidito a dovere)
È saggio inzeppare il codice penale di norme sempre più invasive, minacciose, penetranti in ogni aspetto della vita di relazione, e al tempo stesso vaghe e imprecise nella formulazione per cui tutto è ormai “penalmente rilevante”?
Non sarebbe ora di finirla con tutte queste “emergenze” montate ad arte, che producono scelte legislative squilibrate, sull’onda di un’emozione in gran parte fasulla?
In Italia non c’è nessuna “emergenza gay”: ci sono episodi di violenza contro persone omosessuali così come ci sono tanti altri episodi di violenza, tutti da combattere, da reprimere con le leggi vigenti, che bastano e avanzano.
Beccaria, torna fra noi!
Quindi è stato sbagliato inserire le aggravanti per i delitti a sfondo razzista, Leonardo?
Per Leopoldo che immagina ” se la maggioranza fosse omosessuale e noi eterosessuali fossimo una minoranza discrimimata”
beh, credo che questo scenario non potrebbe mai succedere dal punto di visto biologico e dell’evoluzione della specie. se la grande maggioranza infatti fosse omosessuale non nascerebbero più bambini, perchè (finora almeno) tra due maschi o tra due femmine non può nascere un bambino.. quindi in una società simile anzi gli eterosessuali sarebbero considerati preziosi, per la propagazione della specie.. è vero che potrebbero far nascere i bambini in provetta cioè una coppia di omosessuali maschi si potrebbe mettere d’accordo con una coppia di lesbiche far nascere i figli in provetta.. ma sarebbe più complicato.e meno vantaggioso . non credo gioverebbe alla propagazione della specie .. e per la Natura la propagazione della specie è tuTto.. dunque anche Darwin è contro l’omosessualità.. o meglio l’omosessualità può essere tollerata in una minoranza di individui.. se fosse dell’intera specie si arriverebbe all’estinzione.. mi chiedo se mai gli omosessuali si siano resi conto che contro di loro, ben più dura e fatale della condanna culturale che può cambiare come cambiano le culture e le mode , c’è la condanna biologica.. quei due cromosomi .. X e Y .. chenon si possono accusare di omofobia.. quella Natura che ci ha voluto cosi’, maschi e femmine, oer la riproduzione, assai omofoba anch’essa .. quasi come la Binetti ! 🙂
altra riflessione: gli omosessuali vogliono avere i diritti degli altri. Giusto . perchè no? .Sposarsi adottare bambini , benissimo.
L’inclinazione sessuale, si dice, non è un colpa ne’ una discriminante. Giusto.
ma perchè allora anche i pedofili no ? perchè non possono sposare una bambina di 10 anni?
O i necrofili? O gli esibizionisti?o i sadici?
Voglio dire, se libertà deve essere che sia libertà per tutti !
Se non esiste “normalità” chi decide che un omosessuale è normale e un pedofilo no? non c’è logica…
discepolo, io vorrei che tu, la Binetti ed io,
fossimo presi come per incantamento,
e messi in un vasel ch’ad ogne vento,
per mare andasse al voler vostro e mio
Allora fra un po’ di tempo anche chi da’ del pervertito a un tizio e lo minaccia di un fracco di botte se ci riprova ad adescare il proprio nipotino
all’uscita di scuola puo’ ” essere accusato di avergli provocato un perdurante e grave stato di ansia e di paura “?
Leonardo grazie
ma temo non sarei un cortese compagno nel ” leggiadro vasel”
perchè in questo periodo purtroppo mi ritrovo più nello stato d’animo
di Cecco angiolieri e mi ripeto ogni giorno (digrignando i denti)
“S’I FOSSI FOCO ARDEREI IL MONDO
S’ I FOSSI VENTO LO TEMPESTEREI…………..!
Preferisco la lezione ARDEREI LO MONDO. Suona più tondo.
Discepolo, d’accordo, individui bene uno dei punti deboli delle argomentazioni di chi desidera una totale “parificazione” di ciò che “pari” non è, a dispetto della natura umana.
Ma questo non ha alcuna implicazione riguardo all’inasprimento delle pene per categorie che vengono individuate “a rischio” di violenze (reali) e di discriminazioni (reali).
Caro Luca Grasselli a scanso di equivoci io non sono omofobo.. non ho mai , dicasi mai insultato o fatto battute su un gay, ho moltissimi grandi amici gay, trovo che i gay abbiano qualcosa in più, come dire? , una sensibilita che è insieme maschile e femminile, e questo soprattutto nell’arte nella musica e in tutte le professioni creative è certo un vantaggio.. io sono per una legge che impedisca di fare del male a una persona “perchè è gay ” Ci mancherebbe altro!
tuttavia , e di questo parlo liberamente coi miei amici gay, la cosa è molto
netta e molto come dire? poco ideologica: un uomo non può fare un figlio con un altro uomo. Davanti a queto argomenti i mei amici gay tacciono e non sanno che dire. La natura è natura, il mondo è mondo, per fare un individuo ci vogliono due corredi cromosomici uno dal padre l’altro dalla madre. perchè è così? Dio è omofobo? inoltre, scusate se entro nei particolari, gli organi che i gay usano per i rapporti sessuali (l’ano) non è stato fatto dalla natura per i rapporti sessuali. la Natura è omofoba?
qui non si tratta di pregiudizi, di cultura, di religione, ma di dati di fatto.
asettici. scientifici.
sapete cosa mi ha risposta un mio amIco gay ” Il bello di essere gay è proprio questo, che sei contro la natura, contro l’ordine costitutito, contro i
piccoli borghesi,contro la morale., sei per l’aVVENTURA .. LA TRASGRESSIVITà, SEI UN MALEDETTO. il bello è proprio questo! Leggiti Pasolini!”
mi sono letto Pasolini e credo che se vivesse ora sarebbe assolutamente
CONTRO i matrimoni fra omosessuali e l’adozione dei figli……
@ Discepolo
la maggioranza assoluta dei fr…. sono felicemente o infelicemente sposati,
sia come mogli che come mariti.
Il fatto di desiderare persone dello stesso sesso,
non impedisce assolutamente di “copulare” con una donna,
con cui riescono persino a vivere un forte sentimento di affetto,
anche se non pieno.
Ergo,
la maggioranza assoluta di fr….
hanno figli e figlie,
che spesso questi ultimi non sanno… e alcuni sanno
e amano lo stesso in quanto genitori,
altri rifiutano per l’educazione ricevuta dal contesto socio culturale.
Caro Discepolo,
il tuo assunto purtroppo deve trovare un altro sostegno…. 🙂
Mi diverto molto anche al tuo discorso sulla normalità….
chi decide cosa è la normalità?
Quando si gioca…… tra marito e moglie………
chi decide cosa o come è la normalità’……….
perchè non chiamiamo le cose per il proprio nome?
Se entro nello specifico…. divento poco sensibile ?????
Quando c’è perversione in un gioco erotico tra due giovani coniugi?????
ahhhh! la giovinezza!!!
e quel fuoco di passioni e giochi,
che non faceva dimande….
or da vecchi e cadenti
son rimasti con il bilancino in mano……
Se Tizio picchia Caio perché gli sta antipatico, oppure perché è negro, oppure perché è omosessuale, oppure perché è comunista, oppure perché è fascista, oppure perché è cristiano … deve la legge mettersi ogni volta a specificare trattamenti diversi (a seconda di che, poi? Di un presunto allarme sociale, tutto da dimostrare e da misurare? Dell’ideologia che questa o quella lobby promuove?) rischiando inevitabilmente di creare ogni volta nuovi esclusi e nuovi discriminati, o deve semplicimente stabilire che Tizio non può picchiare Caio per nessun motivo, salva la legittima difesa?
È più laica una legge che presume di giudicare anche la qualità e il valore delle “intenzioni”, entrando quindi, in qualche modo, anche nel foro internoo una che si limita a sanzionare i fatti, lasciando alla coscienza di ciascuno i giudizi morali?
Ribadisco che l’omosessualità è una condizione che attiene alla sfera sessuale delle persone, cioè a una parte fondamentale del loro modo di essere, come il colore della pelle, per esempio. E tuttavia, se proprio vogliamo chiudere gli occhi davanti all’evidenza, potremo dire che chi pratica rapporti omosessuali non è un buon cattolico o non è cattolico per niente. Stop.
Voglio sperare che siano cose dette tanto per dire, ma comunque l’accostamento alla pedofilia e alla necrofilia che qualcuno ha fatto (stiamo parlando di persone colte e dotate di sensibilità, figuriamoci gli altri) la dice lunga sulla necessità di maggiore tutela per questi cittadini, anzi per queste persone.
Quanto al Nemico, io invece non conosco nemici, se non quelli che vogliono esserlo, e il “diritto naturale”, specie quando basato sulle proprie convinzioni religiose, non può essere un argomento valido anche per chi magari non crede, specie quando viene usato come una clava per discriminare e offendere la dignità di chi non vuole riconoscersi in questa normalità.
Infine, ci arrivo al fatto che gli omosessuali non partoriscono, l’esempio degli eterosessuali discriminati serviva solo, a me prima di tutto, per cercare di capire quanta sofferenza siamo capaci di infliggere agli altri, magari senza volerlo.
Ho tirato giù dallo scaffale,
il mio codice penale.
Lo rileggo con diletto,
con sorpresa e con affetto,
Che ti trovo squadernato,
chiaramente sanzionato?
Art. 565.
Attentati alla morale familiare commessi col mezzo della stampa periodica.
Chiunque nella cronaca dei giornali o di altri scritti periodici, nei disegni che ad essa si riferiscono, ovvero nelle inserzioni fatte a scopo di pubblicità sugli stessi giornali o scritti, espone o mette in rilievo circostanze tali da offendere la morale familiare, è punito con la multa da euro 103 a euro 516.
(Calcolando che praticamente tutti i giornali violano questa norma tutti i giorni, se la magistratura – che ci tiene tanto all’obbligatorietà dell’azione penale – procedesse di conseguenza e comminasse ogni volta la multa massima, si potrebbe costituire un piccolo fondo per il sostegno alle famiglie 🙂
Ma questo è un articolo che non si porta più …
caro matteo e caro leopoldo
forse non avete capito quale è il nocciolo della questione..
io non sto dicendo che gli omosessuali non sono normali
sto dicendo che il concetto di “normalità” specie nella sfera sessuale è un concetto aleatorio, relativo, che muta a ogni mutar di vento.. ma vi rendete conto che per un afghano è NORMALE prendere per moglie una bambina di 11 anni ? per noi non lo è.
vi rendete conto che per non poche persone che ho conosciuto è NORMALE frustare una donna per darsi piacere? per noi non lo è.
Quello su cui voglio farvi riflettere è che cio che oggi non è normale domani lo può tranquillamente essere. Non è improbabile che in una futura società la pedofilia sia normale,del resto lo è già stata in Grecia e a Roma. e non erano ne’ più cattivi ne’ meno civili di noi.
OK, oggi diciamo che gli omosessuali sono del tutto normali . su che base’
beh, diciamo le nostre opinioni. le opinioni mutano, evolvono, cambiano e tra 50 anni è normale essere pedofilo.
Vi sembra un ragionamento così astruso?
Discepolo,
Ignigo di Loyola,
ci ha lasciato una personale riflessione
vissuta esercitandosi sulla sua persona,
facendo continuamente discernimento,
per capire lo spirito buono
e per capire lo spirito cattivo,
nei vari tempi della propria vita.
Ne fanno uso in tanti.
Nulla è astruso,
se usciamo dalle paure che ci imprigionano,
e proviamo a parlare con le persone che ci sono vicine,
con l’islamico sotto casa,
con la coppia omo del piano di sotto,
con l’ateo che lavora con me, estremamente sensibile.
prima che io nascessi, ……
nella provincia….
una giovane che veniva trovata a parlare con un giovane,
era già compromessa…..
Che significa?
Che abbiamo il dono dell’intelligenza.
un saluto
Arrivo, come suol dirsi, con l'”ultimo treno”, quando ormai è stato già detto tutto, di tutto e di più, “chords & dischords”: mi limito, perciò, ad assegnare il mio modestissimo “Premio speciale della critica” all’amico Francesco73 per il suo felicissimo “ARIDATECE ER PICCI’ !”.
Tu, Francesco, penso l’avrai detto con delicato spirito di paradosso ma a me, nei giorni in cui la politica italiana m’appare più nauseante ed insopportabile del solito, viene da pensarlo davvero.
Roberto 55
Discepolo, guarda che siamo perfettamente, ma perfettamente d’accordo.