“La nostra riflessione avrà sempre presente la bellezza della famiglia e del matrimonio, la grandezza di questa realtà umana così semplice e insieme così ricca, fatta di gioie e speranze, di fatiche e sofferenze, come tutta la vita. Cercheremo di approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che dobbiamo attuare nelle condizioni attuali. Facciamolo con profondità e senza cadere nella “casistica”, perché farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro. La famiglia oggi è disprezzata, è maltrattata, e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell’umanità. Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d’amore”: così Papa Francesco stamane, aprendo il Concistoro straordinario sulla famiglia.
Francesco sulla famiglia: “Non cadiamo nella casistica”
34 Comments
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Benissimo, finora però si parla solo di considerare superata tutta la teologia cattolica del matrimonio,le grandi visioni luminose si sono arenate in questioni di piccolo cabotaggio. Speriamo ci sappiano stupire….
Speriamo e preghiamo Maria, Regina della Famiglia.
Luigi, secondo te che cosa vuol dire il papa quando parla di non cadere nella casistica? C’era della casistica nelle dichiarazioni pubbliche dell’autorità ecclesiastica in materia di famiglia negli ultimi decenni? Così a memoria non mi pare (però non sono un gran lettore di documenti ecclesiastici, quindi potrei sbagliarmi …).
Le emergenze del ’900 e il realismo politico del cristiano Barth
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201402/140221roncalli.pdf
“Spero che il Sinodo dei vescovi possa trattare in maniera più ampia l’argomento delle separazioni”. Lo ha detto al blog “Stanze Vaticane” di Tgcom24, Il Card. Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e neo presidente del Sinodo dei Vescovi sulla Famiglia. “La settimana prossima”, ha detto Tagle, “ci riuniremo per studiare le risposte al questionario che arrivano da tutte le parti del mondo. Il primo passo è studiare, il secondo è far diventare questo studio argomento centrale dell’assemblea straordinaria del Sinodo. E sono convinto che l’argomento della comunione ai divorziati risposati sarà uno dei temi più importanti che tratteremo. Però non è l’unica domanda. Per noi, nelle Filippine o negli altri paesi asiatici o africani, esistono tante sfide che ogni giorno le famiglie e le coppie vivono o sperimentano. Per esempio la povertà e l’emigrazione che è causa della separazione anche senza divorzio. Di fatto c’è separazione perché ad esempio il marito va in Medio Oriente a cercar lavoro e i figli restano con i nonni o con gli zii. Non c’è divorzio ma c’è separazione. E questo tocca soprattutto i bambini. Spero che il Sinodo tratterà questi argomenti in maniera più ampia”.
Aiutammo una giovane donna delle filippine a venire in Italia, ma al suo arrivo scoprimmo che aveva lasciato due figli in patria con i nonni. Dopo sei mesi di lacrime, sante e benedette, tornò dai suoi figli.
Luigi Franti: “Che cosa vuol dire il papa quando parla di non cadere nella casistica?” – Non lo so con sicurezza, mi aspetto che qualche chiarimento venga i prossimi giorni o mesi, in avvicinamento al Sinodo di ottobre. Alla luce di due omelie tenute al Santa Marta (19 aprile e 19 giugno, contenenti invettive contro la casistica degli “eticisti senza bontà”) penso che inviti a non interpretare il messaggio cristiano sulla famiglia “nel senso del dovere piuttosto che nel senso della conversione a cui chiama Gesù”; nel senso cioè del “si deve far questo, questo, questo” invece che della “parola d’amore” nella quale consiste il Vangelo.
Ancora Luigi Franti: “Se vi sia casistica “nelle dichiarazioni pubbliche dell’autorità ecclesiastica in materia di famiglia negli ultimi decenni”. Non credo che il Papa mirasse al passato ma al futuro. Non voleva dire, immagino, “a differenza di come ci siamo comportati in occasione del precedente Sinodo sulla famiglia”. Ma: “Siamo di fronte una grande interrogazione sulle sorti della famiglia, affrontiamola senza cadere nella casistica che non ci aiuterebbe”. A quale casistica potrebbe alludere? Poniamo a quella sulla paternità responsabile, sui metodi di controllo delle nascite, sul numero dei figli, sui rapporti e le convivenze prematrimoniali…
Piccuolo Nikolai perduona disattenzione di nuostro giornalista vaticanista.
Stesso uoggi patriarca chiesa Roma omelia sua cappella di mooolto lussuoso hotel parlato cosa essere fede, e di Casistica e ideuologia: Nikolai riportare virgolettato sue paruole:
” L’Apostolo Giacomo, quando parla di fede, parla proprio della dottrina, di quello che è il contenuto della fede. Ma voi potete conoscere tutti i comandamenti, tutte le profezie, tutte le verità di fede, ma se questo non va alla pratica, non va alle opere, non serve.”
prosiegue puoi patriarca:
“Nel Vangelo si trovano due segni rivelatori di chi “sa quello che si deve credere ma non ha fede”. Il primo segno è la “CASISTICA”, rappresentato da coloro che domandavano a Gesù se fosse lecito pagare le tasse o quale dei sette fratelli del marito avrebbe dovuto sposare la donna rimasta vedova. Il secondo segno è “l’ideologia”:
““I cristiani che pensano la fede ma come un sistema di idee, ideologico: anche al tempo di Gesù, c’erano. L’Apostolo Giovanni dice di loro che sono l’anticristo, gli ideologi della fede, di qualsiasi segno siano. A quel tempo c’erano gli gnostici, ma ci saranno tanti… E così, questi che cadono nella CASISTICA o questi che cadono nell’ideologia sono cristiani che conoscono la dottrina ma senza fede, come i demoni. Con la differenza che quelli tremano, questi no: vivono tranquilli”.
Nikolai spera aiutato nuostro amico giuornalista.
Nikuolai vuole anche prendere libertà di esprimere due suoi cose.
Sinodo forse perdere due anni tempo per parlare di acqua calda.
Nikolai crede che meglio parlare PERCHE’ acqua è calda.
Patriarca detto teologia di teologo Kasper fare teologia in ginocchio.
Nikolai invece crede “essere teologia in ginocchio”.
Nikolai crede patriarca precedente fatto davvero teologia più che in ginocchio ai piedi di croce, fatto teologia in croce. E continuare in sua croce.
Se non ricordo male la casistica dei Gesuiti era accusata dai giansenisti di lassismo perché era un modo per “spezzettare” per così dire i peccati.
Per cui magari un marito si sente a posto la coscienza nell’aver rispettato qualche regola mentre nei fatti non conosce nemmeno il colore degli occhi della moglie.
Che poi è il senso del Vangelo di Domenica.
Detto ciò il problema essenziale mi pare capire se la Chiesa può aiutare le coppie nelle loro crisi perché mi pare che siamo a percentuali di separazioni bulgare.
Il problema della comunione e’ importante ma non cambia molto lo stato delle cose.
Riprendere il dialogo con chi si è allontanato. “E’ urgente riprendere il dialogo pastorale con le persone che si sono allontanate per diverse ragioni interne alla Chiesa e esterne della società […]. Con l’iniziativa sinodale si è aperto un cammino di fiducia per molti che l’avevano persa. La figura di Papa Francesco comprova, giorno dopo giorno, un nuovo approccio umano e cristiano che fa vibrare le persone e le dispone all’ascolto e all’accoglimento di ciò che è bene per loro, anche se c’è sofferenza”: così il neo cardinale e segretario del Sinodo Baldisseri in un’intervista all’Osservatore Romano.
i giansenisti vedevano la casistica come una cosa negativa, ma in realtà la norma deve essere applicata ai casi concreti, la colpa dei singoli anche in casi simili può essere diversa.
E per i gesuiti la casistica è quanto ho scritto prima, ed è poi quello che fa ogni buon confessore ancora oggi.
Conclusione Concistoro straordinario (20 e 21.2.2014). Informazione della Sala Stampa vaticana: “Nel pomeriggio di venerdì, dalle 16.30 alle 18.45, ha avuto luogo l’ultima parte del Concistoro straordinario, con la continuazione degli interventi dei cardinali. In tutto il concistoro sono intervenuti 69 cardinali, trattando un’ampia gamma di temi a proposito della famiglia. L’assemblea si è svolta e conclusa in un clima di grande serenità e soddisfazione da parte di tutti i presenti per l’ampiezza e la profondità degli interventi. Il Santo Padre ha fatto un breve intervento conclusivo ringraziando tutti i partecipanti ed esprimendo la convinzione che il Signore ha condotto la Chiesa ad affrontare il tema del Vangelo della famiglia e che la accompagnerà nel cammino che, avviato con questo passo importante del Concistoro, continuerà con il Sinodo nel corso di quasi due anni. Ha invitato tutti a pregare il Signore per questa intenzione e per lui”.
Da quanto detto sopra Francesco sembra identificare la casistica con il fariseismo però.
oppure, visto che la casistica riguarda più l’aspetto morale, il papa vuole che si consideri il tutto sotto una prospettiva più ampia.
Infatti il matrimonio riguarda il dono totale di se non è questione di morale spicciola su questo sono d’accordo.
Casomai la casistica serve se fai una promessa per sempre e dopo due anni ti penti.
Nikolai si scusa distratto (da attacco di putrido zuombie) non riportato parte finale uomelia patriarca romano:
“Ecco, dunque, le due realtà contrapposte: da una parte «quelli che hanno dottrina o sanno le cose» e dall’altra «quelli che hanno la fede». Con una certezza: «la fede porta sempre alla testimonianza. La fede è un incontro con Gesù Cristo, con Dio». E questo incontro «porta alla testimonianza» come sottolinea l’apostolo Giacomo nella sua lettera, e rimarca che «una fede senza opere, una fede che non ti coinvolge e non ti porta alla testimonianza, non è fede. Sono parole. E niente più che parole».”
Nikolai crede vuolere dire “martirio”, chi crede affruonta martirio che testimonionzo fede. Chi parla parla come quello che prega in piedi “come sono buono io”, come dire ????????? in lingua italianica?
Spero che i cardinali e il prossimo sinodo dei vescovi abbiano più coraggio e lungimiranza di Paolo VI. Mi ha sempre colpito molto che Paolo VI rovesciò il parere della commissione che aveva dato parere positivo e permetteva l’uso della contraccezione artificiale perchè secondo lui “il popolo di Dio non avrebbe capito questo cambiamento di un insegnamento secolare e non avrebbe più , come conseguenza, creduto agli insegnamenti della Chiesa anche in altri campi” cito a memoria.Con la sua decisione e la pubblicazione dell’enciclica successe esattamente quello che lui voleva scongiurare, che probabilmente non sarebbe successo se invece avesse fatto suo il parere della commissione.Lui, che pure fu un grande papa per altri aspetti, fu timoroso e del tutto incapace di leggere il segno dei tempi.
Vediamo ora cosa succederà, anche se ora si corre ai ripari quando ormai i buoi sono scappati dalla stalla,ed è un po’ tardi. Gli statunitensi da anni applicano il “divorzio cattolico”, annullamenti molto facili decisi già in Diocesi con motivazioni di tipo psicologico e caratteriale, forse quelli più interessati dalla questione sono i tedeschi a cui scoccia essere costretti a pagare la decima ed essere poi esclusi dai sacramenti.
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Azz, avevo scritto un messaggio in russo, ma l’alfabeto del blog non lo ha riconosciuto. Da marxista per Tabacci non posso che lamentarmi: avete impedito un passo per la rivoluzione: sarà Siberia per tutti voi, garantisce il compagno BR1. 😀
Scherzi a parte, buonasera a tutti e bentrovati. Mi scuso per il mio silenzio, vi rinnovo il mio saluto (vengo da un periodo incasinato).
A me pare che la “casistica” saltata da Francesco configuri sempre più la un Papato che agisce per principi più che per atti. Credo che questo Papa stia “seminando” per un futuro che vedremo. E credo comunque che non possiamo attenderci troppe rivoluzioni dal Sinodo. E tutto sommato nemmeno dalle Commissioni di studio insediate.
Da un lato contesto il fatto che per molti laici e qualche cattolico il Sinodo sia stato ridotto ad un referendum “divorziati sì/no” o “profilattico sì/no”. Mi sembra un curioso contrappasso: i problemi della Chiesa non si riducono ad un preservativo. Dall’altro contesto il fatto che per tanti cattolici “seri” (noi, che siamo meno seri e ci divertiamo persino quando ridiamo, a differenza loro, la vediamo diversamente), la questione divorziati e sessualità non sia in fondo un problema per il quale darsi tutta questa pena. Paradossalmente, partono da strade diverse per arrivare a banalizzare allo stesso modo il contenuto del Sinodo.
Un cordiale saluto a tutti i compagni e le compagne della Cellulla Httoli
Per il socialismo! W il compagno Br1!
Qua fra i post di Nikolai, gli zuombie che attaccano Nikuolai e gli infiniti punti interrogativi di Tonizzo ( tra un Tabacci e un Accattoli disseminati a casaccio) si è creato un gran casotto dove non si capisce niente di niente.
Che gioco è questo?
che gioco è questo Marilisa?
Magari un carnevale precoce? 🙂 🙂
e te lo dice una che vive in un paese in cui il carnevale è l’ evento dell’anno, quello preso in considerazione più seriamente da tutti 🙂
Prendo atto, picchio.
Ben venga il carnevale se serve ad alleggerire un clima pesante.
Senza voler scadere necessariamente nel ‘post hoc, ergo propter hoc’ (e tenendo pure in dovuta considerazione il motto dell’Ordine della Giarrettiera), si potrebbe però notare che, circa quarantott’ore prima dell’omelia mattutina di Francesco a a Santa Marta, era stata pubblicata su Repubblica, firmata da un abituale interlocutore laico di Bergoglio -e notissimo fondatore di quest’ultima- una riflessione, in cui fra l’altro si dice :
“I gesuiti sono maestri nella casistica, anzi ne sono addirittura gli inventori e Bergoglio è, in quanto Papa, il maestro dei maestri. Nelle sue mani la casistica ha compiuto un salto di qualità ed è diventata una visione plurima del mondo, un ventaglio amplissimo di posizioni diverse e contraddittorie da gestire indirizzandole verso una convivenza proficua e di reciproca comprensione e rispetto. Ecco, una fedeltà alla Compagnia a 24 carati.”
http://www.repubblica.it/cultura/2014/02/19/news/la_chiesa_di_francesco-79003400/
Scalfari della Chiesa non capisce nulla e ne scrive in continuazione, ma questo è un italico difetto: anche la Guarini e le persone che commentano sul suo blog ( soprattutto la dott Rosa) della Chiesa latinoamericana non ne sanno nulla eppure ne scrivono in continuazione, infilando una stupidaggine dietro l’altra così come Scalfari, quando si lancia a spiegarti sottigliezze cattoliche.
La fedeltà a Dio non si negozia
http://www.vatican.va/holy_father/francesco/cotidie/2013/it/papa-francesco-cotidie_20131118_fedelta-non-negoziabile_it.html
Direi anche che non si “vende” la fedeltà alla parola di Dio in cambio delle decime o dell’otto per mille. Spero che anche la Chiesa cattolica tedesca abbia ben presente questo. se i suoi fedeli esigono che la Chiesa si conformi ad una certa mentalità altrimenti non pagano più la decima.. direi che è meglio che molti non paghino più la decima piuttosto che una sola anima si perda per una falsa dottrina.
i ” ricatti” nella Chiesa cattolica tedesca sono da ambedue le parti. Se non si paga più la decima si viene esclusi da ogni sacramento cattolico, compreso il funerale religioso.Quindi il fedele pur non potendo più comunicarsi è costretto a continuare a pagare se vuol essere sepolto con una cerimonia religiosa. Nell’attesa del triste evento gli scoccia continuare ad essere visto solo come un borsellino che paga senza avere nulla in cambio..
invece di compreso, sarebbe stato meglio dire anche dal funerale, visto che il funerale non è un sacramento, ma il succo è quello.
E io pago!!!!!!!!!! direbbe Totò
Al di la’ dell’ironia penso che il discorso del papa di guardarsi dalla “casistica”
( specialità gesuitica) in questo caso voglia appunto dire: la catechesi ufficiale della Chiesa cattolica sulla famiglia non può basarsi solo sulle situazioni dei fedeli “tedeschi” o europei . ci sono anche i fedeli africani per esempio in cui la situazione esistenziale è completamente diversa, e in cui ribadire l’indissolubilitòà del matrimonio contro il divorzio facile ( e la poligamia) ha tutta una altra valenza anche sociale. Insomma al di là dell’attenzione “pastorale” alle singole e frammentarie storie vissute, i principi fondamentali della dottrina cattolica sulla famiglia devono appunto essere “cattolici” cioè applicabili alla famiglia di ogni tempo di ogni latitudine.
se la Chiesa Cattolica facesse sue solo le recriminazioni del fedele tedesco divorziato e risposato che siccoma “paga” vuole aver diritto lla Comunione allora tutto scadrebbe ad un livello meschino, gretto e particolaristico..
il fedele tedesco che “paga” non può pensare che poichè paga ha diritto a tutto!!!
Oltretutto, ammetto la mia ignoranza dicendo che, sino a tre giorni fa, conoscevo, con il significato discusso in questo post, la parola “casuistica”, piuttosto che “casistica”..
“E se il venerdì tracce di carne fossero presenti -che so, per colpa di una salsa o di un brodo- in un piatto che non dovrebbe e vorrebbe prevederle?”
(Almeno più o meno questo captai anni fa come caso di ‘casuistica degenere/decadente’ per seminaristi d’un tempo, da un simpatico anziano sacerdote.)
http://www.news.va/it/news/briefing-di-padre-lombardi-sul-concistoro
E qui – ha notato Padre Lombardi – c’è una raccomandazione che va presa con molta attenzione: “Facciamolo con profondità e senza cadere nella casistica, che farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro”. Questa – ha detto Lombardi – “è proprio una indicazione precisa che il Papa ha voluto dire: ogni tanto lui vuole usare delle parole precise e anche delle formulazioni molto forti. Invita ad una riflessione profonda e che non si perda nella casistica, con la consapevolezza che la famiglia, oggi, è in una situazione difficile: ‘disprezzata, maltrattata’, però dobbiamo riconoscere quello che è bello, vero e buono nel formare la famiglia ed essere famiglia, oggi. Questo – aveva poi aggiunto il Papa – è indispensabile per la vita del mondo e per il futuro dell’umanità: “Mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena di amore”. Direi – ha notato padre Lombardi – che è un testo di cui ogni parola ha un suo significato, e per questo mi sono permesso di riproporvene la lettura, con tutta la capacità di approfondimento che voi avrete, ma ogni parola è pensata e voluta dal Santo Padre per orientare il senso di questi giorni”.
A proposito di famiglia e di sposi che se ne vanno insieme
http://www.ilgazzettino.it/LEALTRE/floreen_e_ed_hale_60_anni_matrimonio_muoiono/notizie/532671.shtml
Buona domenica a tutti!