Suicidio e preghiera: Anna Karerina che si segna prima di gettarsi sotto il treno

Debbo fare un’aggiunta ai testi da me raccolti su suicidio e preghiera e che ho condiviso in questo blog alla data del 2 novembre: quelli riferivano le ultime parole di chi si uccide, questo narra l’ultimo gesto e le ultime parole che Tolstoj immagina per la sua eroina che muore suicida. Nel primo commento il brano del suicidio con le parole “Signore perdonami tutto”

Commento

  1. Luigi Accattoli

    Signore perdonami tutto. Bisognava aspettare il vagone seguente. Un sentimento simile a quello che provava quando, facendo il bagno, si preparava a entrar nell’acqua, la prese, ed ella si fece il segno della croce. Il gesto abituale della croce suscitò nell’anima sua tutta una serie di ricordi verginali e infantili, e a un tratto l’oscurità che per lei copriva tutto si lacerò, e la vita le apparve per un attimo con tutte le sue luminose gioie passate. Ma ella non staccava gli occhi dalle ruote del secondo vagone che si avvicinava. E proprio nel momento in cui il punto mediano fra le ruote giunse alla sua altezza, ella gettò indietro il sacchetto rosso, ritirò la testa fra le spalle, cadde sulle mani sotto il vagone e con movimento leggero, quasi preparandosi a rialzarsi subito, si lasciò andare in ginocchio. E in quell’attimo stesso inorridì di quello che faceva. “Dove sono? che faccio? perché?”. Voleva sollevarsi, ripiegarsi all’indietro, ma qualcosa di enorme, di inesorabile le dette un urto nel capo e la trascinò per la schiena. “Signore, perdonami tutto!” ella disse, sentendo l’impossibilità della lotta.

    Lev Nicolaevic Tolstoj – Anna Karenina – Milano, Mondadori, 1989, p. 959

    14 Novembre, 2024 - 21:44

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