Grillo – dicevo – m’incuriosa perchè ha sèguito tra i giovani che somigliano ai miei figli. Ma io molto discuto con quell’età e su nessuno degli argomenti che Grillo viene sgrullando li trovo mai consenzienti: “rispedire” i clandestini, espellere chi dissente, cacciare Napolitano, tornare alla lira. Nei primi commenti due parole su ognuna di queste pirlate, anticipando l’idea che le guida: il Grillo che sgrilla ha seguito per l’opzione antisistema ma non per i temi che agita, dunque le sue prospettive elettorali non dipendono da quello che dice ma dal misto di paura e rabbia con cui andremo al voto.
Su Grillo che sgrulla e che sgrilla
44 Comments
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“I clandestini vanno rispediti da dove venivano”: è il linguaggio di Borghezio. Ma Borghezio è votato da chi ha paura dei negher, Grillo invece lo votano i ragazzi giramondo. “Ti pare un’idea per oggi?” ho chiesto all’ultimo con cui ne ho parlato. “No, ma tanto mica tocca a lui governare… lui dà una scossa”.
Tornare alla lira: anche questa è una passione della Lega e so la paura del nuovo e del largo che l’alimenta. Ma chi è andato in Erasmus e parla inglese con i coetanei che incontra all’aeroporto, sentirà la stessa nostalgia?
“Napolitano ancora non si è dimesso” scrive il Grillo con ascetica perseveranza sotto le sue foto. Quello dei negher e della lira odia Napolitano perchè vive a Roma e più ancora per il nome che porta, ma chi segue Grillo – tra i miei conoscenti – riconosce che “tutto sommato è l’unico decente nel Palazzo”.
Espelle chi dissente decidendo da solo e un sostenitore mio amico commenta: “E’ una follia, è chiaro, ma gli serve per fare chiasso e a quel fine funziona”.
È vero, anche persone che conosco che hanno votato Grillo non condividono nessuna delle idee specifiche, solo la protesta generica, il casino, il tanto peggio tanto meglio, ovvero “se crolla tutto qualcosa di meglio verrà”. Però, nessuna idea, anche piccola e umile di come si possa cominciare a cambiare, giorno per giorno. In fondo anche l’idea che il problema sono solo gli altri, e noi personalmente non ci possiamo fare niente.
Grazie Rosa. Potrebbe essere utile se altri visitatori dessero la loro risonanza sul campo. A partire – si capisce – da quelli che hanno votato Grillo l’ultima o la penultima volta, o ne hanno avuta la tentazione… il blog può aiutare se esce dal motteggio partigiano e aiuta a intendere al minuto la realtà in cui ci muoviamo…
Io devo capire perchè in tanti hanno votato Renzi per cui non posso essere di aiuto..
Caro Luigi,
io vivo principalmente attorniato da astensionisti, grillini, leghisti e forza italioti.
(Poi ho anche delle oasi per carità).
Tutte le persone sopra menzionate sono accomunate da un sentimento: la paura, paura dell’immigrato in primis.
(Vi è poi un nucleo degli elettori di cui sopra che, di fronte alla corruzione dilagante è completamente sfiduciata).
Insieme sono un mix che, secondo me, costituisce la maggioranza.
Ovviamente questo è solo il riscontro del mio “microcosmo”.
Ciao a tutti.
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/11711937/Alessandro-Amadori–Coesis-Research-.html
L’unica volta che ho simpatizzato e avrei voluto voltare per il M5stelle è stato al ballottaggio per le comunali a Comacchio. Nei ballottaggi si deve scegliere solo tra due candidati e l’alternativa era tra un esponente dell’apparato e del partito che comanda da settant’anni e un giovane a capo di un gruppo di giovani con idee nuove (a volte ingenue, a volte brillanti, a volte troppo vaghe) e tanta buona volontà. La scelta era pressoché obbligata ed è andata così. Oggi il sindaco eletto è stato espulso dal Movimento perché per elezioni provinciali (!) ha ragionato da “tecnico” e si è accordato agli altri partiti per avere una rappresentanza (ma soprattutto darla al suo comune che rappresenta una voce importante, specie nel settore turistico)nell’ex consiglio provinciale.
In sintesi: c’è del buono, ma c’è anche tanta improvvisazione e una buona dose di faciloneria. Votarlo o meno dipende dalle alternative.
Renzi e Salvini hanno saputo costruire un’alternativa (o almeno darne l’illusione) al “vecchio”, bisogna vedere se queste alternative piaceranno più o meno dell’antipolitica di Grillo.
Sarebbe auspicabile che l’esperienza “grillina” si esaurisse nel giro di poco tempo lasciando il campo a due contendenti validi e profondamente rinnovati rispetto al passato. Vedremo cosa succederà.
Sui candidati alle prossime regionali nulla da dire.
Proprio nulla.
http://bologna.repubblica.it/cronaca/2014/09/19/news/m5s_grillo_giulia_gibertoni_il_candidato_presidente_dell_emilia_romagna-96144205/
la maggior parte delle persone che conosco che ha votato Grillo lo ha votato per protesta, soprattutto per protesta contro i privilegi della casta politica.Quasi tutti provengono dal centosinistra e quasi nessuno si riconosce nelle tematiche sui clandestini o Napolitano o la lira. Molti lo hanno abbandonato alle europee, preferendo l’astensione o Renzi, perchè hanno percepito il comportamento degli onorevoli grillini come una protesta fine a se stessa senza alcun risultato concreto sui privilegi della casta.
ot
grillo sul regno: le cinque vie del prossimo sinodo”
http://www.ilregno-blog.blogspot.it/2014/10/le-cinque-vie-per-il-prossimo-sinodo.html
Ho un nipote che solitamente vota a sinistra, ma che la prima volta che Grillo scese in campo e conquistò l’inaspettato 25% sottraendolo appunto al centro sinistra, gli diede il voto proprio per protestare contro un partito che tanto parlava ma poco faceva.
Il malessere di molti italiani, di fronte ai problemi mai risolti, si può esprimere anche con la protesta tramite un portavoce qualsiasi che protesta per tutto ( ma c’è qualcosa che gli vada bene al Grillo urlante?) come fa Grillo. Alcune cose che dicono saranno anche giuste, ma perché poi Grillo, interpellato dal centro-sinistra, non ha voluto mai partecipare costruttivamente ad un’azione di governo? Questa domanda se lo sono posta molti di quelli che gli hanno dato il voto la prima volta, e alle Europee si è visto che hanno cambiato strada.
Lui e il suo socio ispiratore non fanno che protestare perché altro non sanno fare. Chiamati al dunque, non vogliono rischiare in proprio. Gli onorevoli grillini in Parlamento vanno continuamente contro tutti e danno vita a degli spettacoli da schifo.Troppo facile, e altrettanto inutile, fare politica in questo modo.
Tutto sommato, non vedo molta differenza fra Grillo e Salvini. Sono penosi entrambi. Il secondo mi sembra più razzista e troppo compreso del ruolo di appartenenza alla regione più ricca del Paese.
Ma ora ha ricevuto un bel colpo dalle recenti dichiarazioni del leader di FI.
Della serie: va’ e fidati degli amici che ti accarezzavano per opportunismo.
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/14_ottobre_24/fotogallery-ebola-obama-abbraccia-l-infermiera-guarita-41293eac-5baa-11e4-b4f3-89f9b4fdb64e.shtml
Bravo Obama.
Sugli immigrati anche la sinistra fa la sua parte pensa se lo proponesse Salvini:
http://www.lastampa.it/2014/10/24/italia/cronache/un-bus-solo-per-i-rom-proposta-choc-del-pd-nella-periferia-torinese-uPpU1wRgFDEaehEj4ju5BI/pagina.html
Del resto a forza di dire che non bisogna essere ideologici ormai è un mescolone indistinto.
Ho votato Grillo in passato, ma sono d’accordo con Luigi.
Aggiungo che la “opzione antisistema” è stata favorita dal sistema stesso, poco partecipativo: governi tecnici, legge elettorale senza scelta del deputato o senatore, leader inamovibili.
Credo ci sarà un ulteriore declino dei consensi del m5s verso Salvini e Renzi.
Invece vi invito ad approfondire il tema del ritorno alla valuta nazionale. Ad esempio in questo convegno ( 8 e 9 novembre 2014):
http://www.asimmetrie.org/upcoming-events/euro-mercati-democrazia-2014-litalia-puo-farcela/
Borghezio a Bonafè: “Con Renzi mi avete reso fan della Fiom”
🙂
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/24/servizio-pubblico-borghezioa-bonafe-con-renzi-mi-avete-reso-fan-della-fiom/304777/
Una settimana fa mi sono avventurata dopo tanto tempo a guardare un programma politico, c’erano Salvini e la Bonafè giuro che in confronto alla Bonafè Salvini sembrava un genio.
Lei parte come un rullo, ta-ta-ta-ta qualsiasi cosa si dica, un disco, almeno lui ha un pensiero autonomo cavolo.
Fanno rimpiangere la Gelmini, ho rimpianto persino Bossi e Di Pietro.
Ci credo che i talk show vanno a picco.
Grillo chi ?
Buon sabato !
Roberto 55
Ai sostenitori del ritorno alla liretta domando:
– quanto costerebbe in lire 1 litro di benzina
– ” ” ” di gasolio
– ” ” 1 mc di gas metano
– 1 Kw di energia elettrica
Saluti.
E’ morto Jack Bruce, grande bassista rock (e jazz) dei miei anni d’adolescenza e di gioventù.
Buon sabato sera al “pianerottolo”.
Roberto 55
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/Papa-famiglia-mai-attaccata-come-ora.aspx
http://m.famigliacristiana.it/articolo/bus-separati-per-i-rom-l-idea-del-sindaco-pd-di-borgaro.aspx
http://m.dagospia.com/articoli/un-comune-pd-e-sel-piemontese-vuole-creare-un-autobus-solo-per-i-rom-vendola-inaccettabile-87244#articolo
Sara delle 21.55, al convegno c’era anche Kasper, secondo vatican insider:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-famiglia-family-familia-37145/
in un messaggio agli amanti della messa tridentina del 10 ottobre, reso pubblico oggi, il papa emerito per scritto conferma che papa francesco è il papa.
Chissà se Socci recepirà il messaggio…. 😉
http://www.corriere.it/opinioni/14_ottobre_26/due-sinistre-parallele-che-non-si-appartengono-piu-30335ace-5ce0-11e4-abb7-a57e9a83d7e3.shtml
http://ilgarantista.it/2014/10/26/la-cgil-e-forte-renzi-la-spianera/
grazie Sara per l’articolo di Sansonetti, riflessioni pienamente condivisibili.La vedo grigia, Renzi proseguirà imperterrito sulla sua strada, sempre più arrogante, nonostante i suoi risultati soprattutto in campo economico siano tra lo scarso e l’inesistente.
e la scuola di Renzi? Sarei pienamente d’accordo con lo premiare il merito, da insegnante che lavora e che vede molti fancazzisti ( che sono molto meno di quelli che lavorano seriamente !) se vivessimo in un paese civile, ma qui siamo immersi, compresa la scuola, in un sistema clientelare.
“il papa emerito per scritto conferma che papa francesco è il papa.
Chissà se Socci recepirà il messaggio….” (picchio)
Socci non recepirà, e anche molti altri non recepiranno.
Ma io trovo assurdo, nella sua gravità, che debba essere un papa emerito a sottolineare che Francesco è il Papa, facendolo intendere ai tanti, compreso l’ultimo Magister, che stentano ad accettarlo.
Lo trovo di una gravità inconcepibile. E mi pongo molte domande sul modo in cui è impostata in tante menti la religiosità cristiana.
Quanta distorsione! Da far venire i brividi.
marilisa
il messaggio del papa emerito “sono “un monaco di clausura” ed esco solo quando mi invita il papa” è diventato nella mente fervida dei trads conservatori il bigliettino del galeotto tenuto prigioniero in Vaticano, chissà se andranno a liberarlo.
Sono spassosi… 🙂 🙂
La Cgil è forte, Renzi la spianerà ?
……….. “A loro è stata data la parola e ceduta la ribalta. Patrizio Bertelli, (il signor Prada), Brunello Cucinelli (il re del cachemire), Adriano Guerra, ex Luxottica, Farinetti quello di Eataly, e poi un finanziare che si chiama Serra”…………..
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Grande Sansonetti!
Maestro dei voltagabbana, piacione alla Porro a cui somiglia sempre più.
Si domanda e si risponde sulla fine della CGIL: sarà o no spianata da Renzi?
La CGIL come gli altri tre UIL, CISL e dulcis in fundo UGL stanno precipitando motu proprio, si sono auto liquidati dal momento in cui siedono in consigli d’amministrazione di enti e società dello Stato e del parastato, da quando hanno cominciato ad indossare la cravatta, a difendere l’indifendibile come il CNEL dove siedono in consiglio d’amministrazione incassando emolumenti da 30 mila euro annui senza partecipare a nessuno dei consigli d’amministrazione, a lasciar morire robe come Alitalia ed altre.
A costituire con i soldi degli iscritti vere e proprie società “di supporto”, ad acquisire patrimoni immobiliari etc. senza mai pubblicare un bilancio.
A farsi finanziare i CAF dallo Stato e dai cittadini.
Fanno casini inenarrabili sull’art. 18 e poi al loro interno non lo applicano.
A permettere che importanti assets dello Stato come Autostrade o Telecom finissero con quattro soldi nelle mani di ex pseudo imprenditori e illuminati mecenate come Benetton e Colaninno, Tronchetti Provera o i de Benedetti con la Olivetti, o gli Agnelli con la FIAT.
Gaglioffi che dopo aver fatto man bassa del patrimonio accumulato in anni di aiuti di Stato cambiando pelle da imprenditori a concessionari casellanti dell’autostrada ancora succhiano da pantalone.
Sansonetti non ha il pudore di segnalare che gli imprenditori da lui nominati hanno rischiato in proprio scommettendo e investendo con coraggio sull’idea in cui hanno creduto e sulle loro capacità personali.
I Prada, i Cucinella, i Farinetti, i della Valle etc non solo non hanno investito con i soldi dei contribuenti e dello Stato, ma le loro iniziative sono almeno finora casi di successo; non fallimenti e disastri prodotti dai gaglioffi di cui sopra, sempre ripianati dai contribuenti attraverso rifinanziamenti governativi sganciati a piene mani dai loro “amici” politici.
La CGIL e gli altri tre compari, cadranno solo per loro insipienza e collusione con la più becera imprenditoria e con la classe politica con cui hanno fatto finora accordi sottobanco.
I sindacati italiani, negli ultimi 30 anni, non hanno mai salvato l’Italia e purtroppo nemmeno i lavoratori, Renzi l’ha capito benissimo da lungo tempo e sta semplicemente segnalandolo agli italiani che ancora credono alla befana.
«Lì c’è la nostalgia, qui il futuro. Lì c’è la sinistra che quando vede un iPhone chiede dove mettere il gettone, o se ha una macchina fotografica digitale prova a infilare il rullino. Io non ho paura se a sinistra si organizza qualcosa di diverso. Sarà bello vedere chi vincerà: decideranno i cittadini»
Secondo questo coglione i bagni della Leopolda che lui e si suoi amici fighetti sporcano si puliscono con l’iphone?
Da solo non saprebbe nemmeno farsi un thè figurarsi capire quanto è favolosa la flessibilità e la meritocrazia per i lavori più umili.
Non c’è limite al peggio
“Da solo non saprebbe nemmeno farsi un thè figurarsi capire quanto è favolosa la flessibilità e la meritocrazia per i lavori più umili.”
standing ovation per Sara! 🙂 🙂
Parlando seriamente io credo che a questo punto sarebbe più logica una scissione nel PD. Ci sono troppe differenze fra Renzi e la minoranza del partito, e non vedo neanche uno spiraglio di intesa. Spesso–non sempre– parlano delle stesse cose ma sembra che parlino lingue diverse e stanno ormai in contrapposizione.
Renzi è un socialdemocratico (l’ho detto sempre), ovvero la sua sinistra è molto edulcorata. Avranno anche dei meriti, ma è sotto gli occhi di tutti che sono più propensi a dialogare con certa opposizione destrorsa piuttosto che con quelli del loro partito che il più delle volte vengono umiliati, direi scorrettamente, dal segretario del partito.
Non si può presumere che un partito che ha una tradizione solida con radici nell’antico PCI, grazie al quale i lavoratori hanno fatto dei progressi nella difesa dei loro legittimi diritti, si volga ad una prospettiva talmente nuova da cancellare ex abrupto una intera storia scritta da personaggi di rilievo ancora rimpianti da una buona parte della sinistra.
In un Parlamento è necessaria una vera opposizione, non una immagine sfocata di opposizione. Fra l’altro è da vedersi quale dei due partiti scaturiti da una eventuale scissione, avrebbe il maggior seguito, passata l’euforia per la gestione dell’onnipresente e logorroico Renzi, presentatosi come l’uomo dei miracoli.
Si abbia il coraggio di dividersi e basta.
Per il partito del Matteo nazionale andrebbe bene l’acronimo PDD: partito democratico demagogico.
Fuori dal PD e con la nuova legge elettorale la sinistra è condannata all’irrilevanza.
Sinceramente non capisco questa furia di Renzi a parte la smisurata ambizione di potere.
Provo a rispondere a Nino del 25 ottobre, ore 19:48. La domanda era:
“Ai sostenitori del ritorno alla liretta domando:
– quanto costerebbe in lire 1 litro di benzina
– ” ” ” di gasolio
– ” ” 1 mc di gas metano
– 1 Kw di energia elettrica”
Non sono esperto di macroeconomia ( e principiante di economia), la mia unica fonte è un libro di prof. Bagnai che sto leggendo e il suo blog. Ti mando un link a un post suo:
http://goofynomics.blogspot.it/2012/04/svalutazione-e-salari-ad-usum-piddini.html
In sintesi, il passaggio a una valuta nazionale porterebbe a una svalutazione di circa il 20% rispetto all’euro ( la stima si ottiene sommando i differenziali di inflazione accumulati, se non ho capito male)
Con tutto il resto invariato il costo delle importazioni ( per esempio petrolio) aumenterebbe del 20%. Il prezzo del prodotto raffinato (benzina, gasolio) dipende solo in parte da quello del petrolio, perché c’è il processo di raffinazione appunto. La mia stima finale, da ignorante, sarebbe 10%.
Ma che senso ha restare in un partito nel quale non ci si riconosce più?
Ho visto che lo sciopero di ieri della CGIL ha avuto un riscontro molto positivo. Vorrà dire qualcosa.
E con gli italiani l’imprevisto è dietro l’angolo.
Però ha ragione Scalfari nel dire del Pd di Renzi che “Sarà il partito di un leader come lo fu Berlusconi e come lo è Grillo (finché durerà) partiti populisti è dir poco; sono partiti personali ma non è un difetto o una colpa di Renzi”; è la caratteristica degli italiani o per esser più esatti di una larga parte di essi. Fino a quando non cambieranno, almeno in parte, sono sempre stati così.”
E quando cambieranno? Mai, io credo.
La geniale caratteristica degli italiani: andare dietro al capopopolo senza stare molto a riflettere.
Secondo me, alla base di tutto c’è l’ ovvia attrattiva delle promesse e quella, meno ovvia a mio parere, dei cosiddetti capi carismatici, di fronte ai quali cadono le riserve di ogni tipo. Io ho sempre diffidato del carisma.
Oggi poi vedi uno che si impone con tanta sicurezza e con una novità di linguaggio che è quello stampato da un computer ( lui stesso sembra un computer), e che parte come un panzer ottenendo peraltro molto meno dei risultati sperati, e tutti o quasi applaudono al miracolo che ancora NON c’è.
Ricordate le famose riforme che avrebbe dovuto fare nel giro di pochi mesi? L’Italia riformata in pochi mesi. Solo uno sprovveduto (eufemismo) avrebbe potuto crederci.
Dove sta la serietà di chi fa promesse campate in aria, della cui realizzazione sembra autoconvincersi e vorrebbe convincere gli altri ?
(Scrivo a pezzi per timore che mi si spenga il computer all’improvviso)
L’inflazione non rispecchia tutto l’aumento del prezzo delle materie prime importate, credo. Cito: “il picco dell’inflazione negli anni ’70 è nel 1974 (quasi il 20%), e si manifesta dopo che, per effetto del primo shock petrolifero del 1973, il prezzo del petrolio era quasi quadruplicato (un aumento del 258%”
Poi ci sono casi ( svezia ha svalutato al bisogno del 20%, dall’agosto 2008 al marzo 2009) senza avere grossi impatti inflazionistici.
Infine, conta anche quanto mi posso permettere: se la benzina non aumenta ma sono in crisi o perdo il lavoro, magari non posso più permettermi di pagarla; al contrario se subisco un limitato aumento del prezzo della benzina ma impedisco il tracollo della produzione industriale ( vedi austerità).
In effetti nell’elogio dell’iPhone (con quello che costa in tempo di crisi!) Renzi diventa un misto tra un paninaro e il modernismo velocista di Marinetti.
http://m.ilgiornale.it/news/2014/10/13/renzi-lultimo-dei-velocisti-che-insegue-il-sogno-futurista/1059135/
Come ricostruisce in effetti un Veneziani. ( servirebbe un Emilio Gentile)
Mario75 scrive,
ti ringrazio per l’impegno e la ricerca assai scupolosa e puntuale.
Tuttavia non ho capito la tua posizione, cioè se sei favorevole o contrario all’euro e alla comunità europea.
Inoltre, penso che non ti sarà sfuggito il fatto che la “mazzata” di un rincaro petrolifero e delle fonti energetiche non si limiterebbe ai possessori di veicoli a motore, ma inciderebbe pesantemente anche sui costi della logistica per il trasporto delle derrate alimentari e delle materia prime.
E danni collaterali non solo nell’industria ma anche pesantemente in agricoltura.
Citazioni da “ I tre giorni del Condor”
Joseph Turner ( Robert Redford): Ma che mentalità è questa vostra? Se non si scoprono le vostre magagne per voi è come se agiste rettamente?
Higgins: No. Il problema è economico. Oggi è il petrolio, vero? Tra dieci o quindici anni cibo, plutonio, e forse anche prima, sai? Che cosa pensi che la popolazione pretenderà da noi allora?
Joseph Turner: Chiediglielo.
Higgins: Non adesso, allora! Devi chiederglielo quando la roba manca, quando d’inverno si gela e il petrolio è finito. Chiediglielo quando le macchine si fermano, quando milioni di persone che hanno avuto sempre tutto cominciano ad avere fame. E vuoi sapere di più? La gente se ne frega che glielo chiediamo, vuole solo che noi provvediamo.
Joseph Turner: Và, torna alla tua compagnia. Che aspetti? È troppo tardi.
Higgins: Cosa?
Joseph Turner: Non vedi dove siamo? Tutto scritto e consegnato. E da lì [Sede del “The New York Times”] che spediscono le copie. È tutto in mano loro. Nero su bianco. Da cima a fondo.
Higgins: Scritto? Ma cosa hai scritto?
Joseph Turner: Ho raccontato i fatti: voi fate esperimenti, io racconto fatti veri.
Higgins: Che stronzo. Sei un povero stronzo figlio di puttana. Hai fatto più danno di quanto non ti immagini.