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Stop provvisorio al nuovo corso del blog
137 Comments
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Buon viaggio! Spero sia un viaggio di piacere.
Spero tutte e tutti ne facciano buon uso! 😉
Buon viaggio!
OT
Ieri sera
al Convegno Diocesano
il nostro Cardinal Vallini
ci ha chiesto
e ha chiesto ai genitori
che
nelle scuole si coalizzino contro l’ideologia gender,
e
ha stigmatizzato Marino
che fa pubblicare un libro
per diffondere la teoria gender
per formare TUTTI i dipendenti del Comune.
tranquillo, Luigi,
ho dato solo la notizia
ma QUI mi guardo dall’esprimere opinioni.
🙂
Penso che al comune di Roma siano tutti adulti e vaccinati.
Penso che la Chiesa Cattolica e i suoi pastori debbano poter dire la loro anche quando si tratta di andare controcorrente, specialmente di fronte ad una platea di cattolici.
Sappiamo che la posta in gioco è alta e sappiamo bene quale posizione ha la Chiesa Cattolica, coerentemente con la sua visione dell’uomo e della famiglia.
Di cosa ci si stupisce? Del fatto che il Card. Vallini abbia fatto il vescovo?
Del fatto che ha usato parole ferme e inequivocabili anziché un linguaggio buonista ed equivoco destinato solo ad alimentare il relativismo?
E’ giusto che almeno i cattolici sappiano qual è la posizione della Chiesa e che di fronte ad un tema tanto delicato, i genitori cattolici si rendano conto di quanto sta accadendo nelle scuole e si assumano la responsabilità educativa che spetta a loro (e non ai sindaci!).
Caro Spiletti, il messaggio sbagliato è quello del “coalizzarsi contro”.
Nel commento che ho fatto ierisera al post degli omosessuali credenti avevo messo il link ad un articolo che, mi sembra, abbia un approccio diverso alla cosa, lo ripeto giusto perchè il metodo mi sembra molto rispettoso delle idee di tutti:
http://www.adista.it/articolo/55304
Forse non è giusto parlare del “la posizione della Chiesa” quando questa consiste in una non conoscenza di quello di cui si parla.
Manuel,
a me sembra piuttosto una reazione ad una serie di provocazioni venute dal mondo omosessualista. Se prima di cominciare questa campagna nelle scuole si fosse provato a dialogare nel rispetto reciproco, forse oggi nelle Chiesa Cattolica nessuno sentirebbe l’urgenza di reagire con questa (necessaria) forza.
Ho l’impressione che stia avvenendo solo in Italia questa levata di scudi cattolici.
Da quello che sembra da questo articolo che avevo messo anche di là la cosiddetta “ideologia” è stata creata tale dall’avversione cattolica:
http://www.lascuoladellemamme.net/content/tutto-quello-che-c%C3%A8-da-sapere-sulla-bufala-del-gender
Quando si alza subito un muro, al posto che entrare nelle questioni, le provocazioni poi diventano una necessità di sopravvivenza…
Vi immaginate tra alcuni anni quante risate ci faremo su sta cavolata della teoria gender?
Su quante energie sprecate da facinorosi cattolici desiderosi di rissa senza ragione e da quante stupidaggini sparse che nuoceranno al buon nome della chiesa per anni.
Queste cose ci verranno rinfacciate per anni.
Qualcuno a Roma ha una qualche idea
di quale libro il Sindaco Marino
ha fatto pubblicare
per diffondere la cosiddetta “ideologia gender” ?
Qualcuno a Roma
è a conoscenza
che il Sindaco Marino
ha imposto a TUTTI i dipendenti del Comune
corsi di formazione
per diffondere la cosiddetta “ideologia gender” ?
Erano queste le domande che mi facevo ieri sera
dopo aver ascoltato la sortita del mio cardinal-vicario.
Qualche dipendente del Comune/municipi romani
può ragguagliare ?
A loro risulta ?
Per ora
nell’ambito scuola,
parlando anche con gli altri insegnanti,
non mi risulta
e non capisco dove il mio cardinale abbia preso le sue informazioni.
Sarebbe interessante se ci fosse qualche dipendente comunale
tra i lettori del blog di Luigi.
Basterebbe chiedere al Card. Vallini o in Vicariato.
Nel merito, la mia opinione è che si voglia minimizzare e negare un’operazione che, libri o non libri, è in atto sui media e presso tutte le agenzie educative. I cattolici, gerarchie e laici, hanno una visione dell’uomo e credono in un modello di famiglia diverso da quello che, a torto o a ragione, chiamiamo ideologia gender. Negare anche questo è assurdo.
Si accetti che c’è una differenza e si provi a rispettare il fatto che genitori ed educatori cattolici possano proporre la propria visione con le proprie riflessioni e motivazioni.
Il problema è che c’è chi (chi?) vorrebbe insegnare ai vescovi e ai cardinali cosa sia il cattolicesimo e come svolgere il loro compito di pastori.
Il problema è l’ideologia gender, proprio perché esiste ed è un’ideologia, non ammette per gli altri quella libertà che pretende solo per sé. In quanto ideologia si impone e quando trova delle resistenze cerca di azzittirle in tutti i modi, anche minimizzando e deridendo…
@petrus,
la Chiesa deve testimoniare la verità sempre, anche andando controcorrente, anche a costo di perdere i consensi del mondo. La cosa peggiore che potremo mai rinfacciare ai nostri pastori è di non aver testimoniato la verità e di non aver ricercato la volontà del Signore.
Tranquillo Luigi 🙂
Anche il commento OT di matteo e quelli successivi di Manuel e petrus danno l’idea di quanta animosità ci sia ogni volta che, anche in ambito cattolico, si tenta di proporre qualcosa di diverso.
E volete sostenere che l’ideologia gender non esiste?
O che l’aggressività è solo quella degli altri?
Tranquillo matteo, non parlerò male del tuo amato sindaco.
Mi sono solo permesso di esprimere condivisione per le parole del Card. Vallini. Chiudo qui.
Tranquillo Luigi 🙂
Spiletti, ho riportato nuovamente due commenti con citazioni giusto perchè mi sembravano una logica osservazione a quello che diceva Matteo. Ma li avevo riportati molto serenamente sul precedente post.
Trovavo singolare ed intelligente la domanda posta dalle mamme parmensi: c’è davvero una “ideologia”?
Mi sembra che negli altri paesi europei si parli tranquillamente dell’argomento senza agitare bandiere ideologiche, soprattutto se non esistono.
Succede così anche in politica in italia: si prende un argomento e se ne fa una bandiera o con me o contro di me!
Solo in Italia?
http://www.tempi.it/canada-ci-hanno-imposto-una-legge-che-obbliga-le-scuole-religiose-a-istituire-club-lgbt#.VffzDxFH7Dc
Infatti Manuel è così . Quello che mi ha inoltre molto colpito in questi mesi è la levata di scudi e le proteste di genitori contro attività proposte i alcune scuole attività cui avevano scelto di non aderire e non conoscevano per nulla, come è successo mi sembra di ricordare a Trieste . Avevo letto il progetto disponibile in rete e non c’era assolutamente nulla di pericoloso o deviante o appartenente ad una fantomatica ideologia Gender. Ma ormai la gente si fa trascinare dai pregiudizi, ci sono un mucchio di cattolici coi paraocchi.
Persino un articolo apparso su Avvenire recentemente è stato stroncato dai siti conservatori ,che si sono fatti paladini della lotta contro l’ideologia gender , perché secondo loro leggittimava il gender.
Preferisco “Metal Gear Solid V: The Phantom Pain” a certe discussioni 🙂 🙂
https://www.youtube.com/watch?v=fcc1V2MHhMM
(Per chi non lo sapesse e magari gli prudono le dita:
“La saga è famosa per la sua impostazione fortemente cinematografica e per l’esplorazione di temi filosofici quali guerra, ambientalismo, ingegneria genetica, censura, intelligenza artificiale, lealtà, soggettivismo contro oggettivismo e molti altri. Per questo motivo è considerata uno dei maggiori esempi di “arte videoludica”.)
(Il risultato migliore lo si ottiene terminando il gioco con 0 -zero- uccisioni …)
“Uccisioni” di nemici …
Viva Vallini. E direi che il nostro pseudosindaco continua a distinguersi per la capacità di concentrarsi su aspetti marginali ed ideologici della realtà. (OT: Con grande soddisfazione, dopo qualche anno di fissazione maniacale dello pseudosindaco sull’incentivazione semicoatta all’uso della bicicletta a Roma, leggo che il nuovo assessore alla mobilità Esposito ha finalmente detto papale papale quello che tutti a Roma sanno: per come è fatta Roma ed il suo traffico piste ciclabili degne di questo nome “nun se ponno fa”)
Ciao Rosa,
sai personalmente qualcosa di più sul libro-gender di Marino ?
Riferimenti ?
tu sai qualcosa personalmente
di corsi del Comune per tutti
su ideologia gender ?
Riferimenti ?
Grazie per le informazioni
Il bello è che sono i cardinali (Vallini, Bagnasco…) a dover dimostrare di essere cattolici, non quelli che pretendono di conciliare il cattolicesimo con ideologie anticristiane e anticattoliche!
So quello che hai riferito tu di Vallini. Non lavoro in comune, ma in un’altra amministrazione e per esperienza so che nelle amministrazioni il materiale dei corsi di formazione interni è accessibile solo ai dipendenti a cui i corsi sono rivolti. Tendo ad escludere che Vallini parli a vanvera, avrà i suoi documentati motivi se ha parlato così.
Veramente di gente che parla a vanvera ne abbiamo a “decinaia”!! :))))
Rosa, purtroppo non tutti approfondiscono. Ma al di là di questo è brutto l’invito a “coalizzarsi contro”.
Manuel,
non è così, è un invito a coalizzarsi a favore di una proposta educativa coerente con i valori del cattolicesimo. Invito rivolto a genitori cattolici che desiderano proporre un’educazione cattolica ai propri figli a dispetto delle iniziative politiche ed ideologiche di un sindaco o di un governo.
Cercano, desiderano, bramano lo scontro. Necessitano di adrenalina per rinvigorirsi.
Petrus, mi riferivo a Vallini. Sul “coalizzarsi contro”, dando per buona letteralmente l’espressione riferita da Matteo, io non trovo proprio nulla di male nel coalizzarsi contro una ideologia, se la si considera negativa e dannosa. Va male coalizzarsi contro le persone.
Ciao Rosa,
ti ringrazio
ma i “dicitur” non fanno testo.
Per una questione di giustizia e di correttezza
sarebbe utile
avere informazioni di prima mano.
Quando leggo un libro,
per me sono fondamentali i riferimenti a piè di pagina,
altrimenti
il libro non è credibile.
Sto cercando
su quali documenti probanti
si basa Vallini
quale è il libro di cui accusa Marino ?
quali sono i corsi che il Comune di Roma
ha messo in atto per indottrinare Tutti i propri dipendenti
sull’ideologia gender ?
Cara Rosa se esistesse tale teoria avresti ragioni.
In realtà si ha voglia di menar le mani (metaforicamente e no).
petrus,
ti assicuro che si può dire la stessa cosa anche dei sostenitori di quella ideologia e delle relative proposte politiche: cercano, desiderano, bramano lo scontro. A provocazione segue una reazione.
Se si fosse partiti con minore animosità, senza chiamare diritti umani quelle che sono solo legittime (ma discutibili) proposte politiche, forse oggi potremmo discutere più serenamente.
Nessuna provocazione. Teoria generata ad hoc, furbescamente e falsamente, per rinfocolare gli animi.
L’animosità è vostra.
L’animosità è di chi pretende una cosa che non esiste spacciandola per diritto, chi azzittisce sistematicamente il prossimo con accuse infamanti (fondamentalista, fascista, omofobo…) solo perché osa proporre una visione diversa dell’uomo, della famiglia e della società, chi, da cristiano cattolico, ricorda sommessamente qual è la dottrina della Chiesa Cattolica.
Non c’è animosità da parte della Chiesa, c’è solo la necessità di una testimonianza coerente.
Alla Chiesa si chiede comprensione e misericordia, ma non si concede niente, neanche la libertà di proporre i valori del cattolicesimo. Purtroppo il dialogo, con queste premesse, diventa impossibile.
Spiletti anche per me nessuna animosità 🙂
Per cui se preferisci non confrontarti perchè già fatto, possiamo chiuderla qui.
Se invece, visto l’aspetto nuovo che, forse, ideologia non è ti interessa ragionare ben venga! 🙂
Stai sereno che non ti si ruba nulla, nemmeno la tranquillità di un giorno di sole in ufficio…almeno, qui da me c’è il sole ed io son in ufficio…
Rosa, come dice Petrus, se fosse una ideologia avresti ragione!
Dall’articolo sembrerebbe che di ideologia non si tratti, ma che sia stata una parte del mondo cattolico a farla diventare tale agitando paure.
Ciao Matteo, avresti dovuto chiedere a Vallini. Noi stiamo ragionando su un’informazione che hai fornito tu. A me sembra che Vallini non sia uno che parli a caso. Poi, ti ripeto, per la mia esperienza, le attività interne di formazione nelle pubbliche amministrazioni non sono pubbliche, e nemmeno i materiali. Io per esempio, se seguo un corso di formazione, posso accedere solo al materiale pensato per il mio livello contrattuale, non a quello dei livelli contrattuali inferiori e superiori. Quindi avrà ricevuto informazioni e materiali in via ufficiosa. Questo non vuol dire che non esistano.
Petrus, la teoria gender esiste e come; che poi nella divulgazione, soprattutto nei libri per bambini, ne usino e spaccino solo i cascami utili per tentare di far accettare come normalità alcune pratiche innaturali e disumane, è un’altra storia.
Vallini, Ruini, Bagnasco, Sarah… tutti sprovveduti, ingenui, aggressivi.
Mica come quei bravissimi e pii ragazzi che vanno a disturbare le manifestazioni silenziose delle Sentinelle in piedi, vero?
Mi sembra sia tu polemico, Spiletti 🙂
Se c’e’ qualcuno che sbaglia a disturbare, forse c’è qualcuno che sbaglia a stare in silenzio.
Magari parlandosi ci si capirebbe più a vicenda 🙂
Grazie Rosa,
continuo a sperare
che tra i lettori di Accattoli
ci sia qualche dipendente del Comune
che possa concretamente avvalorare le affermazioni del nostro cardinal-vicario.
E spero di sapere a quale libro di Marino si riferisse sempre il nostro cardinale.
Rosa mi sembri preparata sull’argomento.
Saprei senza dubbio citarmi un autore o il creatore di questa teoria gender…
Se non si ama la complessità
è impossibile sentirsi a casa nel ventunesimo secolo
Rosi Braidotti
Si deve inoltre considerare che la polisemia del termine deriva dal
posizionamento politico di chi ne sostiene i singoli aspetti, ma anche dalle
diverse prospettive disciplinari. Si comprende cosí lo stupore di esponenti
di discipline storiche, sociologiche e di antropologia culturale di fronte
all’esplosione antigender, stupore esemplificato dalla lettera (inviata al ministro dell’istruzione) della Società italiana delle storiche:
Non esiste, infatti, una « teoria del gender ». Con questa categoria, usata in
modo fecondo in tutta una serie di discipline che ormai costituiscono l’ambito dei gender studies, non si introduce tanto una teoria, una visione dell’essere uomo e dell’essere donna, quanto piuttosto uno strumento concettuale per poter pensare e analizzare le realtà storico-sociali delle relazioni tra i sessi in tutta la loro complessità e articolazione: senza comportare una determinata, particolare definizione della differenza tra i sessi, la categoria consente di capire come non ci sia stato e non ci sia un solo modo di essere uomini e donne, ma una molteplicità di identità e di esperienze, varie nel tempo e nello spazio.
Simonelli Cristina (Coordinamneto teologhe italiane)
Quindi, fatemi capire, qui si mette in discussione quanto dicono eminenti cardinali cattolici, si arriva a mettere in dubbio che possano aver preso lucciole per lanterne, e invece gli altri vanno bene tutti?
Se l’alternativa è tra Cristina Simonelli e il Card. Vallini (o Ruini o Bagnasco o Sarah…) io non ho dubbi. Mi preoccupa che si voglia mettere tutti sullo stesso piano e che, anzi, si intenda relativizzare e sminuire sempre e solo le gerarchie cattoliche, specie quando sostengono, a ragion veduta, un punto di vista che va controcorrente.
Anche il Papa ha parlato di colonizzazione ideologica: anche lui deve essere messo alla prova e confrontato con la testimonianza di un dipendente comunale?
Spiletti il problema è che tu non hai mai dubbi. Sigh…
Un’insegnante bolognese va bene?
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/lultimo-attacco-scuola-si-insegna-teoria-gender-allinsaputa-1171159.html
Petrus,
anche tu sembri non avere dubbi su queste cose…
Anche i papi toppano spiletti. Tra l’altro di questo papa , che pur mi piace molto, non approvo neanche la visione un po’ troppo tradizionale che ha della donna.
Io cerco e non mi accontento.
Picchio ha visto bene. Questo attacco antigender certamente nasce per colpire i gay ma sotto sotto la volontà è anche quella di ridimensionare le donne e la loro libertà, ottenuta anche grazie ai gender studies.
Mi meraviglio che molte donne non vedano questo rischio.
Un amico poco fa mi dice che don Angelo di san Marco
ieri è stato nominato vescovo.
Che bello !!!!
Bravissimo prete, discreto, delicato, sobrio, grande capacità di accoglienza.
Auguri per un proficuo ministero pastorale a don Angelo De Donatis.
Be Spiletti, il Papa per esempio ha giustamente scoperto le carte ieri degli alberghi cattolici travestiti da foresterie di conventi…
Tanti vescovi avevano difeso in passato la cosa, facendola passare come ospitalità di pellegrini.
“le donne e la loro libertà, ottenuta anche grazie ai gender studies”
La settimana scorsa diceva che bisognava abbandonare la filosofia perché Gesù era un semplice falegname e basta il Vangelo, oggi ci informa che se noi povere donne sappiamo far di conto è merito dei GS (che sono filosofia, appurato studiandoli alla fonte).
Fortuna io ho sempre deciso di testa mia….
Grande sara. Continua cosi. E grazie per il commento illuminante.
Il mio giudizio critico sulla “teoria gender” è lo stesso del rag. Ugo Fantozzi riguardo al film “La corazzata Potemkin”:
https://www.youtube.com/watch?v=grJNVDs2_70
Evitate pure i 92 minuti di applausi, grazie.
Fides dopo questa 92 minuti di applausi te li meriteresti tutti…
Contro le mistificazioni: Gianluca Nicoletti, giusto mezz’ora fa.
http://audio.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/2015/150916-melog-s.mp3
Grande Nicoletti,
quando posso, la mattina lo ascolto.
Dopo il negazionismo climatico, il negazionismo genderistico….
Anche a me piace, Matteo! 🙂
Io lo ascolto da quando faceva Golem in Rai.
A volte è pesante ad un livello simpaticamente insopportabile…ahaha…ma riesce a stanare, recensire, analizzare in maniera straordinaria.
Poi non ha paura a confrontarsi con tutti, riuscendo a svelare il grado di approfondimento o di superficialità di ciascuno.
http://www.recensionifilosofiche.it/crono/2007-03/butler.htm
Non capisco perché se ne vergognino, ok i conservatori ne faranno una caricatura ma anche tanti supporter improvvisati, non sarebbe carino discuterne senza dover inventare un complotto tradizionalista?
Sara, è solo una ricerca di approfondimento, per non essere in balìa di notizie di terza mano.
Non ho mai nominato Tradizione e suoi derivati nè complotto ed affini.
Una mamma mi raccontava stamattina della scuola in cui manda il figlio.
Un altro genitore riferisce che la scuola sta adottando testi e metodi su libertà sessuale indiscriminata. Immediatamente comincia la raccolta firme di altri genitori contro la scuola!
Per farla breve, nel giro di qualche giorno si è chiarito che era una bufala, ma la diceria da un lato e la paura dall’altro aveva già fatto scattare le difese immunitarie sul tema, quasi una reazione allergica.
Un po’ di prudenza…
Guardi il tam tam è arrivato anche a noi da amici comuni ed è esagerato ma che il linguaggio genderistico sia entrato a scuola è abbastanza corretto, basti pensare a circolari che si richiamano alla volontà di combattere “le discriminazioni di genere” non dice discriminazioni sessuali ma di genere, questo è tipico di questa corrente filosofica come quello di alienazione era proprio del marxismo.
Primum conoscere….
Detto ciò a me gli studi di genere piacciono (in fondo sono un platonismo di ritorno una cosa molto più classica di quello che si pensi) la lotta tra genderisti e antigenderisti mi appassiona come una partita di bridge, però dire che queste “teorie” non esistono è da stupidi che sottovalutano la nostra intelligenza…
Sara il punto è capire se vi sia stata costruzione ideologica interna oppure sia stata agitata dall’esterno una bandiera di ideologia.
Uno di teorie ne può formulare mille, ma se il mondo è sicuro di sè sorride condividendo o meno a seconda dei casi.
Dove esiste invece un regime di paura si creano fazioni.
Guarda cosa è successo con gli Ebrei all’inizio del ‘900 e chi andava raccontando che avrebbero conquistato il mondo!
Il paragone va fatto più con il marxismo secondo me perché ha un linguaggio riconoscibilissimo (materialismo alienazione lotta di classe).
Nessuno negli anni ’60 o ’70 di fronte ad un marxista avrebbe parlato di complotto dai, non capisco perché lo si faccia oggi con l’approccio gender.
boh non capisco proprio cosa abbiano in comune…
là vi era un ideologia, qui no.
Se non esci da questo assunto…
Dobbiamo per forza pensare che l’ideologia gender non esiste?
Dovete per forza censurare una cosa che, al di là di tutto, è evidente a tutti?
Manuel hai letto l’articolo che ho postato dell’insegnante di Bologna?
A me sembra che anche questa vostra insistenza sia molto ideologica.
Il marxismo non è un’ideologia ma in primo luogo una teoria filosofica, politica ed economica.
L’accusa di ideologia e’ dei suoi detrattori che tra parentesi ne hanno copiato il linguaggio. (Per Marx la prima ideologia e’ proprio la religione in quanto sovrastruttura elaborata dai ceti dominanti per nascondere la realtà’).
Il “gender” piace a sinistra proprio per il suo aspetto liberazionistico si può dire che la lotta tra i generi ha soppiantato la lotta di classe.
Nella maggior parte dei casi
sono le donne nemiche delle femmine.
Le donne islamiche
che difendono a spada tratta la distruzione della vagina.
Ecco che
non mi meraviglia
se è una donna a scagliarsi contro le politiche sulla discriminazione,
facendo confusione
nente dimeno che tra
genere
e sesso.
Non discriminare tra generi
significa
non discriminare tra genere femminile e genere maschile,
il maschietto educato a menare
e la femminuccia educata a starsi buona se “gliela” prendono,
perchè è sempre lei che se l’è cercata.
Ora è palese
la confusione neuronica
di chi va a fare confusione
tra genere e omosessuali.
Sconvolge
che questa confusione
sia fatta proprio da una donna
che
GIUSTAMENTE
si dice ANTIFEMMINISTA.
Ovvio !
DONNE CONFUSE !
esistono tantissimi studi sul gender differenti tra loro, alcuni molto radicali, altri molto meno, come riconosceva anche la giornalista di avvenire.
I progetti portati avanti nelle nostre scuole sono concepiti per insegnare la tolleranza dell’altro e delle diversità. La povera insegnante bolognese trasecola perchè si parla di rapporti orogenitali e anali? Nelle scuole se ne parlava già 20 fa quando imperversava l’aids e si faceva educazione sessuale ed educazione alla prevenzione e lo spauracchio ideologia gender non esisteva ancora.
Mia madre maestra d’asilo negli anni 70 e 80 mi ha detto che il gioco dello scambio dei ruoli era molto comune. Una sorta di carnevale dove si provava a mettersi nei panni dell’altro… Infatti mia madre se la ride un mondo su queste cianciate gender dei cattolici oltranzisti.
la ministra si è finalmente arrabbiata
http://www.corriere.it/scuola/medie/15_settembre_16/nessuna-teoria-gender-scuole-giannini-invia-circolare-presidi-33f40360-5c63-11e5-83f0-40cbe9ec401d.shtml
petrus 🙂 🙂
ma qualsiasi cosa dica la Giannini, o facciamo presente noi chissà per quanto tempo girerà sta bufala
Grazie picchio,
mi pare che la Giannini è di una immediatezza speculare
alle affermazioni del mio cardinal vicario fatte lunedì.
Sarebbe stato meglio si fosse preparato
per una relazioneConvegno al popolo
che non fosse stata concettualmente-fotocopia
a quella fatta il 16 sett. 2014.
Concordo con la bravura di Nicoletti.
” alcuni molto radicali, altri molto meno”
A me la radicalità della Butler affascina, non che sia nuovissima in quel che dice però almeno va al cuore delle questioni.
http://www.lavoroculturale.org/sulla-teoria-del-gender-judith-butler/
https://www.youtube.com/watch?v=Bo7o2LYATDc
(assomiglia ad una mia amica del liceo).
Invece tutto il femminismo stile ministra assessora ingegnera lo considero ciarpame cui darei fuoco con il napalm.
Ma in fondo anche io come donna vivo ai bordi dell’essere donna.
Non è questine di femminismo sara è soltanto questione di abitudine e orecchio.
Perché bidella, professoressa, parrucchiera, senatrice, pittrice, cuoca, scultrice si è ministra, assessora, ingegnera no ?
Probabilmente anche quando apparvero le prime operaie o professoresse qualcuno sobbalzò.
La fisioterapista di mio fratello era sindaco 40 anni fa ed era normale, abbiamo avuto presidenti della camera come la Iotti pare che abbiamo scoperto la novità di donne in posti “strani” la settimana scorsa.
Comunque a me da fastidio ci dispongano come “fragili” dalle quote rosa al femminicidio manca che ci rimettano la balia quando usciamo di casa.
Quando è iniziata questa cosa?
Da ragazza vivevamo alla pari senza tutte queste menate….
Sara dove lavoro io, le donne fanno solo le segretarie oppure ricoprono ruoli, magari di prestigio, ma senza portafoglio. Non hanno accesso al potere reale e ai soldi.
Non so tu dove vivi ma il mondo del lavoro, ancora oggi funziona così. Se è possibile le donne fuori dai piedi e non ti faccio l’elenco dei pregiudizi che corrono per giustificare il fatto di tenerle a distanza.
Tra l’altro il mio capo è il tipico esempio di credente fondamentalista ma solo verso donne e gay. Per far soldi tutto è lecito ma mettere una donna al potere? Riuscirà a tenere un segreto? Chiacchierano troppo.
E un gay? Figuriamoci quelli non sono normali.
Cose sentite con le mie orecchie nel 2015.
Sara
le quote rosa danno fastidio anche a me.
Per quanto riguarda il femminicidio, “fragili” sono gli uomini che sono incapaci di accettare un no come risposta, che non riescono a concepire che una donna dica loro ” la nostra storia è finita” e vada per la sua strada, che pensano che picchiare una donna sia un gesto d’amore
Lunedì mattina hanno inaugurato una scuola e il sindaco giustamente ha notato: da noi i dirigenti sono tutti donna.
Donna l’Architetto, donna la dirigente delle medie, quella del liceo, mio figlio ha incontrato il primo uomo alle medie perché donna era la ginecologa che lo ha fatto nascere, donna la pediatra donna il primario di pediatria, donne tutte le insegnanti dell’asilo, delle elementari e in gran parte delle medie compresa la dirigente scolastica, giusto qualche uomo alle medie, donna l’insegnante di solfeggio e la direttrice della scuola di musica, il maestro di chitarra è uomo, un’eccezione.
Negli ultimi dieci anni tranne la breve parentesi Profumo tutti i ministri all’istruzione sono stati donne: Gelmini, Carrozza, Giannini, da quando mio figlio studia ha avuto solo ministri donne e dirigenti scolastiche donne.
Io poi non ci ho mai badato, quando prenotate una visita specialistica chiedete se il medico è donna o uomo?
A volte capita donna a volte uomo che differenza fa?
Bho, sono cose scontate da decenni dai..
Da ragazza vivevamo alla pari senza tutte queste menate….
_——-
Chissà su quale pianeta vivevi ?
🙂
E comunque picchio,
la sfreggiatrice dell’acido,
dimostra la pericolosità della violenza maschile all’incapacità di accettare il No,
quando trasmigra nel femminile
Nelle azienda familiari/padronali, di cui l’Italia è piena, ti assicuro che vige uno splendido, inalterato e inossidabile maschilismo.
Non nelle multinazionali estere o italiane ma con sedi estere. Perchè in questi casi, lavorando in paesi più evoluti devono adeguarsi a visioni della vita più complesse.
Oddio petrus non mi pare che lei e Matteo trattiate le donne che non vi garbano tanto meglio sa?
Perché le donne secondo me hanno anche il diritto di essere stronze e sopraffattrici e anche reazionarie se vogliono esattamente come gli uomini senza doversi sorbire la predichetta sul fatto di non essere al passo con i tempi.
Avete Socci tra di voi? e non abbiamo il diritto di avere la Guarini con buona pace del femministo da blog che la perseguita.
Altrimenti torniamo alla donna angelicata e fragile che aspetta l’uomo che la protegga.
Avete Socci tra di voi? e non abbiamo il diritto di avere la Guarini con buona pace del femministo da blog che la perseguita.
non capisco a cosa tu ti stia riferendo. La Guarini e Socci scrivono le stesse idiozie, lei ovviamente avendo un blog mette più carne al fuoco e ha ormai un piccolo circolo di adepti che commentando scrivono cose peggiori delle sue, qualcuno se la prende con lei perchè è donna?
qualcuno se la prende con lei perchè è donna
No infatti, se la prendono con lei per quello che dice e questa è parità, non la Fornero che quando viene criticata piange perché la attaccano come donna.
Però anche Matteo dovrebbe ammettere nel momento in cui attacca ogni due minuti la Guarini che le donne non sono tutte oche sottomesse ma possono avere posizioni personali e scomode e rivendicarle con coraggio. no?
Da ragazza vivevamo alla pari senza tutte queste menate….
_——-
Chissà su quale pianeta vivevi ?
🙂
Io mi sono diplomata nel ’90 proprio ieri sera mi è capitato di vedere Notte prima degli esami ambientato giusto nel ’89, pensi che era proprio così, ragazzi e ragazze che si frequentavano in amicizia alla pari, studiando insieme, anzi c’erano pure ragazzi che si scioglievano per ottenere l’amore di qualcuna, cose dell’altro mondo….
Ma in fondo Sara ha ragione. Non c’è nulla di cui preoccuparsi. Viviamo nel migliore dei mondi possibile.
Cara Sara,
quando leggo la santa Guarini,
non penso mai al fatto che sia femmina.
E’ lei che ci pensa e che si crea il problema.
Socci/Guarini
per me pari sono.
Quale è il problema ?
Come è arrivata alla Guarini ?
Perchè se si parla del Genere femminile,
lei
la getta in caciara ?
perchè non segue il suo filo logico,
ma
svia continuamente ?
Bho !
Meglio quando linka gli articoli
che quando fa la filosofa ad personam.
Io d’altronde non mi intendo
nè di filosofia
nè di teologia.
Sara,
quando leggo la santa Guarini,
non penso mai al fatto che sia femmina.
E’ vero anche quando parla di femminismo e patriarcato non ha mai presente le donne reali.
Le piace l’idea di combattere per una causa giusta e di stare dalla parte della ragione, però nei fatti non fa una virgola di sconto alle donne che non le danno ragione.
Quindi o ammette (come è giusto) che siamo tutti liberi di menarci e la pianta con le pippe sul maschio sopraffattore o conta fino a dieci quando si trova una donna davanti e mostra un pizzico di gentilezza in più.
sara
Io mi sono diplomata nel ’90 proprio ieri sera mi è capitato di vedere Notte prima degli esami ambientato giusto nel ’89, pensi che era proprio così, ragazzi e ragazze che si frequentavano in amicizia alla pari, studiando insieme, anzi c’erano pure ragazzi che si scioglievano per ottenere l’amore di qualcuna, cose dell’altro mondo….
ma guarda Sara che io mi sono diplomata nel 76 e fra noi compagni era così già allora, ma questo non vuol dire nulla. Il mondo della scuola e il mondo lavorativo sono diversi. Anche la società è diversa, chissà quanti bravi ragazzi che trattavano e trattano le compagne di classe e le mogli alla pari poi sui social n. passano il tempo a far commenti sessisti su Fornero, Boldrini,
Kyenge, Santanchè, ecc…….
comunque sto facendo fatica a seguirti, non capisco bene il filo del tuo ragionamento,sono un po’ di corsa perchè devo andare a scuola e ho letto velocemente . ciao.
La pari dignità di genere
non ammette alcun pizzico di gentilezza in più verso le donne,
ammette soltanto gentilezza verso tutti,
e
capacità di argomentare con tutti.
Vedo che continua a sviare l’attenzione,
gira tra vicoli e vicoletti
pur di farsi rincorrere.
🙂
Auguri
Bene se si vuole avere il pari trattamento verso tutti a che servono le quote rosa o la categoria del femminicidio?
Se siamo tutte uguali è giusto esserlo fino in fondo no?
Non si dovrebbe combattere la violenza contro le donne ma la violenza in generale no?
Vede che ci arriviamo…
E’ il discorso un po’ banale che viene usato per impedire che sia un aggravante picchiare qualcuno perchè gay.
Però Sara se permetti, picchiare una donna perchè donna o un gay perchè gay è grave. Il fatto che risulti più semplice (logicamente) far del male a certe categorie di persone rispetto ad altre perchè storicamente non gli si è garantita una parità di dignità va combattuto.
I mezzi per risolvere la questione magari non sono tutti utili o buoni ma non si può negare che il problema esiste.
Persino Bergoglio nel 2015 si è sentito in dovere di precisare che l’idea che la donna sia tentatrice (come Eva) è un pregiudizio. C’è qualcosa che non va mi sembra che occorre ribadire un simile concetto.
Infatti che la donna sia tentatrice solo Bergoglio lo pensava dai, Ratzinger non se ne sarebbe mai uscito con una frase del genere.
Io sono convinto che in paesi cattolici non europei la cosa sia esattamente così invece.
Non parla solo agli europei questo papa. Ratzinger p
Ratzinger parlava solo all’europa o con concetti esclusivamente occidentali
Sara
bergoglio non pensa affatto che la donna sia tentatrice, ma anzi ha stigmatizzato quel luogo comune che, nella Chiesa esiste,altroché se esiste, soprattutto tra i conservatori.
Ho letto varie volte dichiarazioni di prelati che affermavano cose di questo tipo quando ad esempio un prete lascia il sacerdozio per sposarsi, lui dipinto come vittima di una ammaliatrice.
Benedetto non avrebbe mai detto una cosa del genere perchè era disconnesso dal mondo reale.
e quante volte su siti come rorate et simili si scrive che le donne, seguendo san paolo, non dovrebbero fare le lettrici perchè distraggono il celebrante e i poveri partecipanti maschi alla Messa?
Ragazzi voi leggete troppo i siti dei conservatori.
Petrus a parte che insisto nel dire che lei è più dalle parti di Feltri di quello che pensa, (secondo lei fuori dall’Europa vivono tutti con l’anello al naso) Ratzinger è vero era un europeo e come tale più sofisticato di quello che lo dipingete.
http://www.stpauls.it/madre/0707md/0707md12.htm
sara
anche lasciando da parte i siti conservatori, mi chiedo tu dove vivi.
Qui da noi, non proprio il posto più retrogrado della terra, ogni volta che un prete a lasciato per sposarsi vescovo e parrocchiani hanno dato la “colpa” alla donna, sempre.
In effetti ce lo chiediamo tutti…
Guarda Sara che non passi emancipata negando l’evidenza. Capisco che pensare in modo originale è sintomo di intelligenza, ma che non diventi uno sport.
Petrus non fa nulla non voglio essere né emancipata né originale , dico la mia sul femminismo perché, a differenza di lei che mi pare uomo, sono donna e se si prendono decisioni che riguardano le donne credo di avere il diritto di dire la mia più di voi uomini.
Per il resto amici (o estranei) come prima.
Che la donna sia stata per troppo tempo considerata dalla Chiesa una Eva tentatrice è indiscutibile.
Una cretinata di cui non varrebbe nemmeno parlare. Una ignoranza degna di un clericalismo della peggior specie.
Ancora oggi esistono dei preti che appena intravedono da lontano una donna, soprattutto se bella, voltano lo sguardo da un’ altra parte.
E quando se la trovano vicina anche se in un piccolo spazio, nemmeno salutano. Cafonissimi.
L’ ho sperimentato di persona, quindi parlo a ragion veduta.
Altri invece sono molto più intelligenti. Vedono una donna e la guardano e la salutano senza alcuna remora.
Era ora che qualcuno nella Chiesa rilevasse che la donna non deve essere considerata una peccaminosa tentazione.
Bergoglio mette sempre il dito direttamente nella piaga, non ha paura delle parole.
È proprio questo che mi piace di lui.
Credo che tutto ciò abbia le radici nella Bibbia, quando si dice che la prima donna indusse al peccato Adamo.
Eva tentata dal serpente, tenta il suo compagno.
Questo per dire che la lettura della Bibbia ha indotto in molti errori.
Meno male che oggi abbiamo esegeti dalle vedute più ampie e più intelligenti.
Credo che tutto ciò abbia le radici nella Bibbia
Le radici sono molto più profonde e risiedono nel tessuto culturale e sociale un un popolo. Il racconto della Bibbia stesso è il riflesso della cultura maschilista di quel contesto; sarebbe sembrato un po’ strano il contrario, e cioè che un racconto in cui Adamo fosse il tentatore di Eva.
Poi non dimentichiamo che alcuni diritti sono molto recenti. La convenzione ONU sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna è targata 1979 e in gran parte del mondo la realtà è profondamente maschilista.
Questo è un … brutto link 🙁 ma può servire a rendere l’idea: http://www.filmgarantiti.it/it/articoli.php?id=193
Forse Sara mi intendo di discriminazioni più di te…
Allora parli solo di lei petrus, non serve che unisca il femminismo ai suoi problemi dato che non le importa più di tanto dei problemi altrui.
Qui ti bacchetto sulle mani cara.
Sai bene che chi viene discriminato è sensibile e solidale con chi lo è altrettanto.
Io vedo e sento questa discriminazione nei confronti delle donne, sulle mie colleghe e sulle mie amiche.
E se mi permetti intervengo eccome, perchè è la mia sofferenza che me ne da il diritto.
Capito il concetto o devo essere più chiaro?
Mi scusi se sono brutalmente sincera attento che lei forse non vede la discriminazione nei confronti delle donne ma proietta la sua particolare sensibilità sulle donne che ha attorno.
Tanto più infatti che si richiama alla sua sofferenza.
Le posso assicurare che moltissimi uomini etero sono assolutamente in grado di provare empatia verso le loro compagne amiche ecc. e forse si insisto bisogna partire dalla realtà vera quella dove normalmente uomini e donne fanno fatica insieme per tirare avanti non mettere guerra dove non serve.
Infatti è così, Fides.
La Bibbia riflette la mentalità dei popoli in un certo contesto storico-geografico-culturale dei diversi momenti in cui i libri vennero scritti.
Il fatto è che la Chiesa fino a non molto tempo fa ha preso alla lettera quel che è scritto lì, generalizzando ed estendendo a tutte le generazioni di uomini i contenuti di quei libri.
Gli esegeti moderni, considerati spesso dei guastafeste dai tradizionalisti, hanno il grande merito di riflettere con attenzione sulle vicende narrate nella Bibbia, inquadrandole nei precisi contesti in cui ebbero origine, e di coglierne significati diversi, il più delle volte simbolici, da quelli sempre proposti.
Pure psicologa adesso… mi bastava la filosofa.
http://www.huffingtonpost.it/2015/09/17/scienza-donne-pregiudizi_n_8150640.html
Mia mamma 84 anni
vuole una donna per le pulizie della casa.
Uno dei figli le ha detto che poteva pensarci lui.
Lei si è arrabbiata. perchè è una cosa da donne.
Altre 80enni la pensano diversamente,
ma sono felice che Sara appartenga alla compagnia di mia mamma.
Lo dico sempre che è stato educato vecchio stile Matteo. (vede come sono intelligente?)
🙂
Infatti Sara avrà di certo la donna delle pulizie a casa! :))))
Mia zia qualche anno fa aveva il filippino!
Era molto contenta, diceva che era molto accurato nel fare le cose, faceva anche il bucato e stirava.
😀
Sapessi che fatica trovare dei bravi filippini oggi giorno!
Ahah! 🙂
petrus scrive,
17 settembre 2015 @ 9:12
Non so tu dove vivi ma il mondo del lavoro, ancora oggi funziona così.
Io non so invece dove viva petrus.
Nella mia azienda, multinazionale, il presidente è donna, l’amministratore delegato è donna, molti quadri sono donne. E nessuno se n’è mai meravigliato e men che meno se n’è fatto un problema.
Il molti casi è vero le carriere femminili sono limitate dalla maternità. Ma per ora debbono ancora inventare il mammo; per esperienza nella mia famiglia sono certo che non sarei mai stato in grado di assolvere il ruolo materno interpretato invece a meraviglia da mia moglie.
Detto che la maternità è una scelta libera e consapevole, aggiungo che non c’è motivo alcuno per ritenere il ruolo materno meno qualificante di una professione o di qualunque altro ruolo nel mondo del lavoro… anzi!
Quindi massimo rispetto per chi sceglie di investire i propri migliori anni nella maternità rinunciando a qualcosa nel mondo del lavoro.
Infatti escludevo le multinazionali nel mio messaggio.
Non saresti mai stato in grado di fare il mammo? Non ti sottovalutare fides…
Escludevo le multinazionali nel mio messaggio delle 9.51 di stamattina per la precisione.
Infatti escludevo le multinazionali nel mio messaggio.
Non c’è negozio nel mio paese, a parte il barbiere, dove non ci sia qualche donna esercente.
Non saresti mai stato in grado di fare il mammo? Non ti sottovalutare fides…
Aldilà del fatto che non ci tengo, come tutti i maschi che conosco mi mancano gli strumenti del mestiere.
Per fortuna ci ha tenuto tua moglie e tu hai pensato alla carriera! :))))
Fides avete ragione sia tu sia petrus. È verissimo che ci sono molte donne esercenti e imprenditrici e molte donne rivestono ruoli importanti nelle multinazionali. Nelle piccole medie imprese le donne sono invece più discriminate, e lo sono anche quelle che lavorano come operaie. Una mia conoscente, madre single, con un bambino di 3 anni è stata di fatto cancellata dalla lista delle interinali perché ha rifiutato una chiamata per una sostituzione del turno di notte fattole alle 8 di sera. Ha rifiutato perché con quel piccolo preavviso, abita tra l’altro a una 20 di km dalla fabbrica, non sarebbe riuscita a trovare qualcuno che badasse al bambino. La risposta è stata “vedi tu, ma se non vieni oggi non ti chiameremo più “
Comunque fides nel commento delle 14.57 avevi ragione. Ricordiamoci che fino alla riforma del diritto di famiglia del 1975 la donna si trovava in una posizione fortemente subalterna rispetto al marito.
Ricordiamo solo per curiosità che l’adulterio femminile era sempre reato, quello del marito solo se recava pubblico scandalo, cioè mai.
Ricordiamo che la vedova non poteva ereditare i beni del marito, ma ne godeva solo l’usufrutto. I beni dovevano andare ai figli, in mancanza di questi andavano alla famiglia del marito.
Nelle piccole medie imprese le donne sono invece più discriminate,
Da voi non ci sono piccole imprese gestite da donne?
Il nostro notaio è donna e tratta i suoi dipendenti come il capo di Fantozzi, è talmente grezza da essere pure simpatica però quando ci vado mi vergogno per lei come li umilia inutilmente.
La realtà è che chi ha il potere uomo o donna uguale lo gestisce a comodo proprio.
Cioè non tutti però voglio far notare che l’immagine della donna lavoratrice sempre sfruttata e’ uno stereotipo di genere come un altro.
Sara
Non mi hai letto bene.
Nel mio commento ho scritto io stessa che ci sono molte donne imprenditrici, quindi titolari di piccole e medie imprese. I problemi sorgono quando non sei il titolare, ma l’impiegato o l’operaio. In quei ruoli è più facile subire discriminazioni se sei una donna.
Vediamo se adesso ci arriviamo…
Si però sto dicendo che anche una donna imprenditrice se ne può fregare se non sai a chi lasciare il bambino.
Capita tranquillamente.
Quando gestisci il potere uomo o donna ti comporti nello stesso modo, vero sara in questo ti do ragione.
Quando il potere non lo hai, e sei un operaio o impiegato sei più discrimato se donna.
Non so in che mondo tu viva, ma essere costrette a firmare una lettera di dimissioni in bianco da consegnare al datore di lavoro non è uno stereotipo di genere, ma era una realtà che colpiva donne in carne ed ossa.
Però più sali in alto più la maternità diventa un lusso. Quanto si sono assentate le nostre ultime ministre in gravidanza? Gelmini Madia e Lorenzin, poco e niente sia prima che dopo.
Piano piano diventa uno standard se vuoi far carriera per questo si insiste a dire che spingere sull’indifferenziazione sessuale (come capita ultimamente ) ha dei rischi (insieme a dei pregi).
Più libertà e meno tutele.
Però più sali in alto più la maternità diventa un lusso
questo succede anche in basso, per ragioni diverse, non più per far carriera e continuare a gestire il potere, ma spesso per vili questioni economiche e perchè gestire lavoro e famiglia diventa nei fatti impossibile. Le donne in basso devono spesso mollare il lavoro o chiedere il part time.
Probabilmente per questo motivo la natalità è così bassa in Italia.
Gelmini Madia e Lorenzin, poco e niente sia prima che dopo.
la Gelmini ( mi sembra fosse lei) era stato su questo fatto molto indisponente . Si vantava di essere tornata subito al lavoro, ma a) non tutte possono portare il neonato al lavoro come faceva ogni tanto lei b) non tutte hanno le sue possibilità economiche.
la natalità è un lusso per questi motivi, quelli indicati da te e da me.
Per tutti questi motivi occorrerebbero politiche familiari serie e mirate, detrazioni fiscali consistenti e incentivi veri.
Se è vero che anche in passato si è fatto poco, oggi proprio non si fa niente. L’agenda del governo, concentrata sulla propaganda renziana, ha altre priorità.
Da questa legislatura, purtroppo, non ci si può aspettare molto, ma tra le urgenze del nostro Paese devono figurare anche interventi a sostegno della famiglia e della natalità.