Stefania neolaureata: ho voluto esserci per dare una mano

Stefania Pini, 40 anni, due lauree – una in ostetricia e una in medicina – rientra in Italia dalla Svizzera dove si sta specializzando e si offre all’ospedale di Cremona dove lavora dal 7 marzo nel reparto Covid. Nei commenti alcuni passaggi dell’intervista che le fa il 18 marzo 2020 Luciana Matarese per huffingtonpost.it.

6 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Notti da paura. Stefania 1. Le prime due notti di turno sono state da paura ma devo dire che ho trovato un gruppo, tra medici, infermieri e operatori socio sanitari, di persone molto professionali, disponibili e attente, che non mi hanno fatto sentire l’ultima arrivata. Siamo un team, lavoriamo per un obiettivo comune. E poi quando l’equipe funziona bene il paziente ne trae beneficio.
    Ho un contratto di libero professionista con regime forfettario, guadagno in base alle timbrature. Ma ho voluto cogliere l’opportunità di esserci in un momento così importante per la vita del Paese. Invito i neolaureati come me a farsi avanti. Servono ancora più anestesisti, ancora più pneumologi. Lì in prima linea si impara a lavorare, ma anche a vivere. Si sta insieme gomito a gomito nove, dodici, anche quindici ore, avanti a oltranza sulla spinta dell’adrenalina.

    27 Ottobre, 2020 - 12:48
  2. Luigi Accattoli

    Il mio lavoro come una missione. Stefania 2. Questa non è un’emergenza come le altre: si stima che il 10 per cento di noi operatori possa essere contagiato. Vivo il mio lavoro come una missione, una scelta di vita e dunque sono consapevole dei rischi per me e per la famiglia: i genitori settantenni, una sorella, una zia. Non posso contrarre il virus anche per i malati di cui devo prendermi cura e che io tratto come familiari. Loro hanno solo noi, sa? Abbiamo intubato anche quarantenni – uomini e donne. Alcuni, a causa di demenza o altre patologie cognitive, per applicargli la mascherina dobbiamo sedarli. È straziante vedere quello che succede.
    Quando qualcuno viene a mancare siamo noi che lo comunichiamo ai parenti. Un giorno abbiamo ricevuto la telefonata del cognato di un uomo contagiato dal virus e ricoverato e ho dovuto riferirgli io che sua moglie, a casa, era morta, stroncata dal Covid-19. Sono stata con lui per un’ora, per comunicarglielo nella maniera più adeguata possibile.

    https://www.huffingtonpost.it/entry/e-straziante-i-malati-hanno-solo-noi-il-racconto-di-stefania-medico-neolaureato-sul-fronte-di-cremona_it_5e720d0ac5b6f5b7c53b9cb0

    27 Ottobre, 2020 - 12:49
  3. Luigi Accattoli

    Cinquantuno storie. Questa di Stefania Pini è la cinquantunesima vicenda da Covid – 19 che racconto nel blog. Per vedere le altre vai al capitolo 22 “Storie di pandemia” della pagina “Cerco fatti di Vangelo” elencata sotto la mia foto:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/cerco-fatti-di-vangelo/22-storie-di-pandemia/

    Tra le storie già inserite ve ne sono 2 di medici e infermieri neolaureati corsi a dare una mano:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/michela-neoinfermiera-volontaria-in-zona-covid/

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/la-quaresima-piena-di-paure-del-giovane-medico-elisa/

    27 Ottobre, 2020 - 12:58

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