Espedita “sotto un albero ad aspettare”

“A volte prendevo lo scooter e me ne andavo in campagna da sola. Mi mettevo sotto un albero e aspettavo che quel senso di profonda solitudine passasse”: così parla Romina, una delle 41 claustrali intervistate da Espedita Fisher nel volume Clausura. Le nuove testimoni dell’assoluto pubblicato da Castelvecchi (260 pagine, 16 euro). Alina, Esmeralda, Chiara, Lucy, Michelle, Alba, Bianca, Irina sono alcune altre, da me scelte tra i nomi che danno luce.  

32 Comments

  1. LEONE

    Ne ho ordinate oggi 3 copie, una per me e due da regalare a due mie amiche monache di clausura.
    Quando le vado a trovare trovo sempre delle persone vive, contente,
    ottimiste, che ti danno la carica, anzi il pieno di serenità per un po’ di chilometri……
    Grazie Signore per avermi fatto incontrare persone come queste.

    23 Aprile, 2007 - 22:53
  2. Beate loro.

    24 Aprile, 2007 - 10:43
  3. Buongiorno!
    Ho inserito un feed rss con le sue ultime notizie nel mio blog. 🙂
    Quindi rilancio ai lettori questa domanda: quale è stata la scena/immagine più bella del’attuale pontificato di Benedetto XVI e quale la frase più significativa tra le tante che ha detto/scritto?

    Difficile sceglierne una sola…ma se doveste fare questa scelta?

    Andrea Macco
    http://feynman82.spaces.live.com/

    24 Aprile, 2007 - 10:57
  4. Luigi Accattoli

    L’immagine l’ho già detta (vedila in un commento del 18 aprile al post del 13 aprile) ed è quella del papa che cammina da solo nel campo di Auschwitz. La frase è questa, che si trova al paragrafo 31 dell’enciclica Deus Caritas est: “Il cristiano sa quando è tempo di parlare di Dio e quando è giusto tacere di Lui e lasciar parlare solamente l’amore. Egli sa che Dio è amore e si rende presente proprio nei momenti in cui nient’altro viene fatto fuorché amare”.

    24 Aprile, 2007 - 11:22
  5. Grazie della risposta, spero che anche altri rispondano. Per quel che mi riguarda: Dalla “Deus Caritas Est” di Benedetto XVI “L’uomo diventa veramente se stesso, quando corpo e anima si ritrovano in intima unità; la sfida dell’eros può dirsi veramente superata, quando questa unificazione è riuscita”

    24 Aprile, 2007 - 12:59
  6. A mio avviso, l’immagine più suggestiva è stata quella del Papa che entrava a mani giunte nel campo di sterminio di Auschwitz. Per quanto riguarda la frase, non ho dubbi: “Non abbiate paura, Cristo non toglie nulla ma dona tutto”. Semplice ed efficace, accessibile ai cuori e alle menti di tutti.
    Un caro saluto

    24 Aprile, 2007 - 13:18
  7. Giancarlo

    Mi riferisco a “Sotto un albero ad aspettare”, e dunque al libro CLAUSURA di Espedita Fisher.
    L’ho letto e l’ho trovato di una freschezza straordinaria.
    Il nome “clausura” (nome est omen?) insieme attrae e respinge, quasi una nuova categoria di sacro. Ma capire in cosa e come queste monache testimoniano l’Assoluto è un affascinante percorso di ricerca aperto a tutti. E se uno sente dentro di sé la nostalgia dell’assoluto, o cerca di darvi un nome e un volto, questo libro è una preziosa guida.
    Le testimonianze di Zavoli, Tamaro, Celli, Guerra sono belle davvero; i racconti delle monache nella loro semplicità sono altrettanto belli, tanti nomi sarebbero da citare.
    C’è poi un filo narrativo leggero che lega le storie tra loro: è il diario di bordo dell’Autrice, che manifesta insieme partecipazione e distacco, in uno stile che mostra la maturità letteraria di Espedita, la capacità di reggere la trama senza stancare mai il lettore.
    Lo consiglio vivamente a tutti; non è un brodoloso libro di romanticismo religioso, ma la testimonianza che abbiamo tutti bisogno – religiosi e laici – di uno spazio (fuori o dentro di noi) dove risuonino voci che ancora oggi interpellano, aprono finestre sull’assoluto.

    24 Aprile, 2007 - 15:45
  8. Luigi Accattoli

    Un bal saluto di benvenuto a Giancarlo, nella condivisione dell’apprezzamento per Espedita e per il dono della leggerezza che la caratterizza. Luigi

    24 Aprile, 2007 - 19:25
  9. fabrizio

    la frase che mi è rimasta scolpita è : “chi crede non è mai solo, non lo è nella vita e nanche nella morte”.
    Come immagine ne scelgo una insignificante, che non c’entra niente con il suo ministero, ma a me molto cara: il Papa che suona Schubert al pianoforte.
    Saluti a tutti.
    Fabrizio

    25 Aprile, 2007 - 7:00
  10. Francesco

    Ho una giovane amica che da molto tempo manifesta il desiderio di avvicinarsi alla vita di clausura, ma fa molta fatica ad abbondanarsi alle cure di un direttore spirituale. E io certo non mi sento in grado di guidarla in questo cammino. Secondo Lei la clausura è un mondo atto ad accogliere i giovani del nostro tempo? Ragazzi abituati alla libertà estrema all’assenza di regole possono realmente ritrovarsi in una dimensione di assoluto raccoglimento e isolamento, oppure è solo una fuga dalle difficolta della vita? Il primo pensiero dopo averlo visto segnalato nel blog è stato quello di comperare una copia del libro “Clausura, le nuove testimoni dell’assoluto”. L’ho fatto e mi è piaciuto molto, si legge tutto d’un fiato. Devo ammettere che all’inizio avevo un po’ di pregiudizi. Ho trovato degli articoli interessanti come quello di Garzillo per Il Giornale. Faccio i miei complimenti alla giovane autrice. Il valore del libro è alto, credo che possa davvero illuminare. Solo mi chiedo come possa una ragazza giovane parlare così chiaramente di spiritualità. Incuriosito ho cercato qualche notizia su internet e ho scoperto che c’è anche un sito. lo segnalo a quanti fossero interessati: http://www.clausura.info.
    Il libro è una sintesi particolare di ironia e spiritualità. Due elementi utili, soprattutto di questi tempi…
    Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo tema della clausura, sentire cosa ne pensano altri giovani e cosa ne pensa Lei, dott. Accattoli.
    Intanto io penso – come dice Lei – che anche questi sono “Fatti di Vangelo”.
    Ciao a tutti.
    Francesco

    25 Aprile, 2007 - 20:33
  11. Luigi Accattoli

    Francesco, benvenuto due volte: perchè è il primo commento che lasci e perchè tocchi un tasto della grande musica! Io sono convinto che Dio chiama anche gli abitanti della città secolare e che oggi come sempre sia possibile impegnare l’intera esistenza nell’ascolto di quella chiamata. Luigi

    25 Aprile, 2007 - 20:47
  12. Giancarlo

    Leggo il post di Francesco, che pone domande circa il fascino delle proposte forti di radicalità cristiana (come il vangelo) per i giovani, ma direi per tutti, oggi.
    Il libro di Fisher, CLAUSURA, è il racconto di uno spaccato di vita (di vite) che merita di venire alla luce, e può dare delle risposte mediante narrazione, testimonianza.
    Francesco parla di un articolo di Garzillo e di un sito: su internet ho letto il primo e visitato il secondo (beh, sembra non essere un link corretto, ma basta togliere il punto – dot – alla fine della riga, in modo da leggere così: http://www.clausura.info e basta). L’articolo citato è bello, molto elogiativo; il sito è delizioso. Voci, testimonianze, foto, altre informazioni: utilissime per iniziare un viaggio dentro un mondo antico e nuovo.
    Le info sull’autrice rivelano qualcosa di più. Anche se il suo nome è perlopiù sconosciuto (non ho trovato altri libri suoi, né si dice di dove sia o le sue “radici”: a mira di naso direi americana), i suoi campi di attività e di interesse la rendono credibile. A meno che non sia una suora “in incognito”, ma non penso, ha certamente vissuto un’esperienza di incontro con la clausura notevole.
    A questo punto ho un sogno.
    Visto che il papa probabilmente non leggerà il blog di Accattoli e non posterà niente, chissà se invece la Fisher un giorno lo farà. Mi piacerebbe sentire da lei stessa cosa l’ha spinta a scrivere sulla clausura, a visitare tanti monasteri, a raccogliere le “confessioni” di tante suore (nomi che danno luce, come ha scritto Luigi). E soprattutto cosa ha raccolto di “essenziale” da questi incontri (ma di essenziale come vissuto concretamente da concrete persone, non frasi fatte, quelle con cui a volte nascondiamo il nostro personale vissuto).
    Insomma, dove sta il fascino vero di clausura e di una scelta di vita così? Oggi c’è più rispetto per queste scelte da parte del mondo laico (vedi i politici in convento, ma anche tanti giovani, Bertinotti sul monte Athos…).
    Ma al di là del rispetto (che significa tolleranza o a volte accettazione di una cosa che in fondo non si capisce veramente), quale valore fondamentale, essenziale, vitale esprime e testimonia una scelta di radicalità di “ritiro definitivo dal mondo”?
    Cosa dice al mondo, a chi cerca, ai giovani, alla chiesa?
    Signorina o signora Fisher, lei è giovane (e molto carina, vedo dalle foto nel sito): perché ha fatto questa ricerca? cosa ne ha ricavato? ha trovato nelle suore una verità che ci sfugge?
    … Se non risponde la Fisher, può rispondere almeno lei, dott. Accattoli, se ha qualche esperienza o testimonianza personale?
    Grazie, a Lei, alla Fisher, a coloro che hanno dato un contributo di testimonianza al libro (Zavoi, Tamaro, Celli, Guerra), a ognuna delle monache che si sono “rivelate”.
    Giancarlo

    26 Aprile, 2007 - 9:51
  13. Ringrazio davvero chi è intervenuto alla mia domanda…
    Mi son permesso di riportare siul mio blog le risposte visto che si sta aprendo 1 bel dibattito.
    Grazie ancora a tutti voi
    Andrea

    26 Aprile, 2007 - 11:37
  14. Luigi Accattoli

    Espedita ha circa 28 anni ed è italiana. E’ presentata così in una scheda diffusa dall’editore Castelvecchi:
    Valeria Citro (Cosenza, 1978), dopo aver girovagato nelle facoltà di Filosofia, Giurisprudenza, Sociologia, Lettere Moderne, ha lavorato come speaker a Radio Cosenza Centrale e partecipato alla trasmissione «Atlantis» di Rai Radio 2, nella speranza di un posto da radiofonica. Ma un giorno ha deciso di cambiare identità, è diventata Espedita Fisher, prendendosi come patrono lo spagnolo S. Espedito, protettore dei casi disperati. Dopo aver sperimentato l’incorruttibilità dell’anima non sa più come chiamarsi, ma sa di essere chiamata alla consapevolezza. Mistica e ricercatrice spirituale, indaga da sempre le dimensioni sconosciute dell’Armonia Celeste.
    La sua nuova identità è invece presentata così da lei stessa, in un’altra scheda che ho trovato in http://www.paroleinfuga.it
    Espedita Fisher è nata in una carretta di mare sul delta del Mekong. Sua madre era fuggita portandola in grembo. Non c’era posto per lei nell’ambito dell’Opzione 4. Nascosta per mesi in un monastero di Saigon, si era decisa per la libertà. La raccolse un pescatore, poi sbarcarono a Phuket nel Sud della Thailandia. L’autrice è una dei boat people, figlia clandestina di un americano dell’ambasciata e di un’interprete vietnamita. Dell’infanzia le resta solo l’odore di pesce marcio. «Vendevo ceste di pesci per riso e verdura, poi ho iniziato a scrivere»: solo questo ha voluto dire di sé.

    Ho chiesto per telefono a Espedita-Valeria di rispondere lei ai commenti dei visitatori. Ha promesso che lo farà. Luigi

    26 Aprile, 2007 - 17:28
  15. Giancarlo

    Grazie delle schede informative. La seconda sarà un po’ romanzata… Nei giorni scorsi ho regalato il libro a una mia amica suora di clausura, suor Anna.
    Oggi mi scrive che Il libro è molto bello, fresco, anche nella copertina: una suora che corre lungo le scale, ha poi richiamato parole di Santa Chiara che incitano alla vitalità. Una bella testimonianza per la giornata mondiale delle vocazioni domenica prossima”.
    Un saluto caro.
    Giancarlo

    26 Aprile, 2007 - 18:36
  16. Espedita

    Ciao a tutti,
    grazie per aver letto il libro, sono lieta che vi sia piaciuto e grata al dott. Accattoli per aver segnalato “Clausura” nel suo blog.
    Domani alle 11.00 sarò a Radio Vaticana e il 1 maggio ospite al Tg sera della 7. Vi terrò informati su altre partecipazioni a radio e TV.
    Chi sono?
    Me lo sono chiesta così tante volte he alla fine l’ho dimenticato.
    Quello che so di me l’ho scritto in “Clausura”, il resto lo scriverò nei prossimi libri o nella vita di tutti i giorni.
    Sono una che cerca il modo di rimanere a galla. Distesa sul mare di luce che qualche volte mi è dato di vedere.
    Sono Espedita, ma potrei essere chiunque altro, perchè tutti siamo la stessa voce. Il canto della vita.
    Amo la poesia.
    Roberto Cotroneo, giornalista , scrittore e critico letterario, una volta mi disse che la mia opera prima doveva esere un poema, perchè avevo il dono di dipingere in pochi tocchi le immagini più complesse.
    Non avevo idea di come si fa a scrivere un poema, e a dire il vero nemmeno di come condurre un’inchiesta sulla Clausura.
    Ma l’ho fatto.
    Per questo dico, sono ciò che voglio. Un concetto di Gesù: “Se avrete fede quanto un granello…”
    La fede crea l’identità. Sono “quanto” credo.
    Un abbraccio sincero…anche a chi non ha ancora comprato il libro…”Padre perdona loro perchè non sanno quello che fanno”…

    Espedita

    27 Aprile, 2007 - 12:45
  17. Luigi Accattoli

    Grazie Espedita di averci fatto visita e buona fortuna con il canto della vita, i poemi e il resto! Luigi

    27 Aprile, 2007 - 16:26
  18. Giancarlo

    Che bella sorpresa, il post di Espedita.
    Insieme serio e scherzoso, come tante pagine del libro.
    “Siamo tutti la stessa voce, il canto della vita”.
    Domani ascolterò Radio Vaticana, sono curioso: delle cose che dirà e anche del tono della sua voce.
    Quanto al tema accennato di fede e identità personale… quanto la fede sa essere davvero il nucleo della nostra personalità? o resta un’area (più o meno marginale) della vita?
    Sto leggendo anche post vecchi di Accattoli, articoli e contributi di tempo fa.
    Quanti temi di dialogo!
    Certo, sono entrato in due momenti caldi: il papa e la clausura: esperienze forti, vero?
    Giancarlo

    27 Aprile, 2007 - 17:21
  19. Quanta poesia, quanta umanità in questo libro.
    Lo leggo e rileggo, come si fa con certi libri di poesie.
    Come quei pochi libri che ho amato, non vorrei mai finirlo.
    Quante persone mi ha fatto riscoprire questo libro.
    Persone che avevo quasi dimenticato. Erano un tempo molto vicine.
    Cantava Sting molti anni fa: ” too much information is running to my brain”. Suor Anna Maria lo riecheggia: questa società è “satura di rumori, immagini, parole superflue. Si avverte l’urgenza di recuperare la dimensione dell’essenziale”. E’ importante allora ritrovare noi stessi. Orientando la nostra vita verso valori da riscoprire come veramente autentici, e per i quali spendere la possibilità che ci è data.
    Grazie a Espedita per questo lavoro. Vorrei averlo vissuto io il suo percorso.
    Ma per fortuna è possibile farlo anche attraverso la lettura.
    Credo siamo in molti a immaginarci in questo suo “girovagare” alla ricerca di… Alla ricerca.
    In genere, leggendo, comincio a volare fuori dal libro. Questa volta volo, ma volo “dentro”. Dentro il libro, dentro me stesso.
    Grazie, Espedita.
    E grazie a Lei, dott. Accattoli, per averlo segnalato.
    Nando

    27 Aprile, 2007 - 20:56
  20. Luigi Accattoli

    Nando benvenuto nel blog! Per me è stato spontaneo segnalare Espedita, tanta era la facilità di lettura, pur in materia grave. Ecco il suo segreto: andare leggera portando i giusti pesi. Luigi

    27 Aprile, 2007 - 22:45
  21. Espedita

    Buona domenica,
    giorno lieto, oltre che per il valore spirituale, perché ho più possibilità di rispondere ai post riferiti a me e a “Clausura”.
    Intanto grazie a Nando per la dolcezza e l’armonia con cui descrive il libro. Sono ancora stordita da quanto se ne parla .
    (Il Tg della 7 è stato rimandato a giovedì credo, ma non sono sicura. Oggi alle 19 andrà un servizio del tg3. Questa mattina se n’è discusso ad “A sua immagine”).
    Non è per farmi propaganda, credo sia chiaro a questo punto che il libro “cammini”.
    Piuttosto mi piace segnalare in questa giornata delle vocazioni 2007, che la spiritualità ha presa è fascino sui lettori e sui media.
    Che bello. Vuol dire che non siamo un’umanità materialista, che amiamo l’infinito, l’anima.
    Vuol dire, che anche se facciamo di tutto per non ammetterlo, la ricerca del Dio nel nostro cuore ci prende.
    Del libro si parla non perchè lo scritto io, ne perchè l’ho scritto bene…
    Ma allora perchè?
    Boh!
    “E chi lo sa perché?”. Dice, in merito alla sua scelta di entrare in monastero, sr. ELena, la prima monaca che ho intervistato.
    Lo dico anch’io.
    E chi lo sa perché gli uomini si innamorano?
    Perchè il sole continua a splendere?
    Perchè il pane ha un profumo così buono?
    Perché inafferrabili come la grandezza di Dio.

    Espedita

    29 Aprile, 2007 - 12:45
  22. Espedita

    Approfitto ancora di questi giorni di festa per salutare gli amici del blog e te,
    Luigi. Nei prossimi giorni non mi sarà infatti possibile rispondere più di tanto. Ho riletto il mio post: è pieno di strafalcioni… che vergogna! E’ che non sono abituata ai metodi di scrittura veloce.

    Desidero condividere una notizia dell’ultima ora che mi sembra molto bella. Nei giorni scorsi mi ha contattata una ragazza di Milano che aveva letto la recensione del libro, per chiedermi suggerimenti su come realizzare la sua aspirazione a conoscre più da vicino la realtà monastica. Ci siamo scritte diverse e-mail, e oggi mi ha comunicato che sente di aver trovato la “soluzione”: Chiederà ospitalità per un periodo a un Carmelo della zona. Per condividere con le suore i momenti di preghiera e permettere alla sua vocazione (qualunque essa sia) di maturare dentro di lei.
    Buon 1 maggio.
    Espedita

    30 Aprile, 2007 - 20:37
  23. Luigi Accattoli

    Grazie Espedita dei due messaggi consecutivi che hai inviato! Credo che il tuo dono di scrittura viva sia grande e dunque possa aiutare i lettori a ritrovarsi, come di norma accade nell’incontro con le persone e non leggendo. A risentirci. Luigi

    30 Aprile, 2007 - 21:25
  24. robbie

    Questo libro, per l’argomento che tratta, e per la forza della sua scrittura, merita tutta l’attenzione degli utenti del Suo blog perchè stimola a pensare, ad aprire la mente…….e il cuore.
    Sono molto affascinata dall’idea di visitare un monastero di clausura. Leggendo questo libro mi sono isolata da tutto e tutti per un paio d’ore, ritrovando tutta la mia spiritualità, troppo spesso messa da parte dai ritmi frenetici dei nostri tempi moderni.

    10 Maggio, 2007 - 18:08
  25. Luigi Accattoli

    Un benvenuto nel blog a Robbie da San Paolo del Brasile, dove mi trovo ora per seguire la visita del papa! Saluti, Luigi

    10 Maggio, 2007 - 19:50
  26. rouge

    … ho sempre visto la clausura come qualcosa di assurdo, un gesto estremo e senza senso.. un rifugiarsi dai problemi del mondo a volte così crudele ed incomprensibile agli occhi di noi comuni mortali… diciamo pure che non ci ho mai riflettuto più di tanto… eppure il libro della Fisher mi ha incuriosito già dalla copertina… sarà perchè il rosso è il mio colore preferito.. sarà che attraverso un momento particolare della mia vita pieno di incertezze e confusione.. non ho ancora finito di leggerlo ma mi sta appassionando pagina dopo pagina.. storia dopo storia ..
    Ringrazio l’autrice per la possibilità che mi ha dato di soffermarmi e di riflettere..

    11 Maggio, 2007 - 19:58
  27. ekrono

    Erano mesi che non ti vedevo, Espedita…e devo dire che ti ho trovato davvero in forma. Ma la cosa che mi hai ri-trasmesso per l’ennesima volta, e spero anche al numerosissimo pubblico di Augias, è la tua freschezza e la tua serenità. E naturalmente il tuo bellissimo e contagioso sorriso. Dico questo perchè la tua presenza “scenica” e le tue innate capacità comunicative dimostrano in maniera inequivocabile che tipo di persona ha affrontato il tema che hai sapientemente descritto nel tuo libro. Ma in maniera particolare, la tua bellezza interiore sgombera ogni dubbio sul fatto che mondi, come quello della clausura, possono essere affrontati soprattutto da persone solari e determinate come te. Forse questo ha convinto le suore che tu hai intervistato ad aprirsi con te… forse questo sta convincendo migliaia di persone a leggere le tue splendide pagine che ci hai fatto l’onore di regalarci. Un abbraccio.
    Con affetto, Ekrono

    11 Maggio, 2007 - 20:16
  28. Luigi Accattoli

    Un benvenuto a Rouge e a Ekrono, a nome di tutti i visitatori del blog! Chiedo scusa se ho inserito con un po’ di lentezza i vostri messaggi, ma mi trovo a San Paolo del Brasile con il papa! Un saluto anche a Espedita, se ci segue ancora. Se leggi, fatti sentire. Luigi

    11 Maggio, 2007 - 20:19
  29. Giancarlo

    Nel giornale di ieri avevo visto che al programma di Augias su Rai3 avrebbero partecipato alcuni “testimoni” sul tema della clausura, tra cui Espedita Fisher, un teologo e Alina Marrazzi, la regista di “Per sempre”.
    E’ stato interessante; rivedere anche alcuni spezzoni del famoso documentario di Sergio Zavoli, che ai tempi mi aveva colpito come un pugno nello stomaco. Ho apprezzato i vari interventi, e “sopportato” il cinismo benevolo, intelligente, penso anche rispettoso, di Augias.
    Ha citato vari brani del libro “Clausura”.
    Ho visto anche de visu l’autrice. E’ una giovane che parla di spiritualità, di radicalità, di bisogno di silenzio e di preghiera, del potere di questa di cambiare non solo le persone ma anche il mondo e le strutture…
    Ecco, mi sembra una bella utopia. O una profezia?
    Non potrebbe sul Corriere, quando ritorna, fare una tavola rotonda con q
    Grazie.
    Giancarlo

    12 Maggio, 2007 - 16:01
  30. Giancarlo

    ps. scusi, il post è partito per errore!

    Volevo dire: fare una tavola rotonda con qualche autorevole personaggio su un tema che mi sembra provocatorio e ricco di possibili spunti di riflessione e di spiritualità?
    Grazie.
    Giancarlo

    12 Maggio, 2007 - 16:04
  31. Luigi Accattoli

    Giancarlo, una tale iniziativa non dipende da me. Ma una tavola rotonda l’ho organizzata in questo blog fin da quando ho visto il libro! Luigi da Aparecida, Brasile

    12 Maggio, 2007 - 16:11
  32. robbie

    Ciao a tutti!
    Sono tornata sul blog dedicato a Espedita perchè mi sto dedicando sempre più a leggere e cercare testimonianze su temi spirituali di persone di tutte le religioni, di tutte le razze,tutte le età……..Insomma, mi si è aperto un universo!
    Chi abita a Roma potrebbe avere la fortuna di incontrare Espedita a Messa.
    Infatti, la domenica l’autirce è presente in una Chiesa diversa ogni settimana. Incontri durante i quali i cittadini possono scambiare opinioni con Espedita, farle domande e comprare il libro.

    Inoltre ne approfitto per informarvi che il 27 giugno ci sarà una presentazione del libro Clausura nella Libreria Don Bosco dei Salesiani a via Marsala (proprio di fronte a Termini). Accorrete numerosi, mi raccomando!
    Ci sarà naturalmente l’autrice e tanti ospiti interessati ad approfondire l’affascinante mondo della spiritualità.
    Roberta

    12 Giugno, 2007 - 12:25

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