Vado a Napoli per l’annuale appuntamento con il mondo del carcere che quest’anno è al Minorile di Nisida. Ci risentiamo sabato o domenica. Nel primo commento dico che vado a fare in carcere. Qui avverto che fino al mio ritorno nel blog, metto il pilota automatico e dunque i commenti entreranno senza il mio vaglio. Come avveniva una volta: che tempi! Approfittatene.
Sosta del blog: vado a Nisida dai ragazzi carcerati
10 Comments
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In cella con i figli smarriti. A ogni ottobre torna questo mio appuntamento con il carcere, sempre in un luogo diverso: nel 2012 Forlì, nel 2013 Mantova, nel 2014 Bari, nel 2015 Bollate, nel 2016 Augusta, l’anno scorso il Due Palazzi di Padova. La giornata di domani 5 ottobre la passerò al Minorile di Nisida e non potrò collegarmi e non avrò telefonino. Ci hanno suggerito di lasciarlo in albergo. Se qui nel blog ci saranno baruffe, le vedrò a sera. Ma anche oggi e sabato sono impegnato con questa trasferta e tornerò al blog domenica. Le mie visite alle carceri avvengono sempre di venerdì: qualcosa come un venerdì della misericordia senza iniziali maiuscole.
Del Premio Castelli ho parlato più volte nel blog. Ecco un link per sapere che cosa avvenga domani: http://www.sanvincenzoitalia.it/news/padova-venerdi-6-ottobre-convegno-premiazione-della-decima-edizione-del-premio-carlo-castelli-la-solidarieta-2-2/.
Un altro per ciò che avvenne due anni addietro: http://www.luigiaccattoli.it/blog/maria-giovanni-caterina-angelina-e-la-grazia-del-perdono/.
Un terzo che racconta qualcosa dell’anno scorso: http://www.ilregno.it/attualita/2017/18/in-ascolto-dei-carcerati-luigi-accattoli
Off topic:
https://www.repubblica.it/politica/2018/10/05/news/verona_aborto_pd_martina_grave_errore-208252627/
Una delle pagine più squallide della storia del PD. Luigi, non trovi ?
Povera capogruppo…..dopo essere stata massacrata dai suoi capi, ora è a rischio espulsione, perchè il suo voto a favore del finanziamento del progetto Gemma (!!!) è incompatibile con i valori del partito.
Ci rendiamo conto ? Nemmeno più la libertà di coscienza….
Uno schiaffo definitivo a tutti quei cattolici, come mio padre, che fino a ieri pensavano ancora di essere rappresentati da quel partito.
Oggi mi pare che, oggettivamente, la cosa non sia più possibile.
Abbiamo condizioni inumane nelle nostre carceri, che ci hanno fruttato una condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo: per il sovraffollamento, per le condizioni igienico-sanitarie, per la carenza di personale. Ad aprile del 2018 undici suicidi, nel 2017 ce ne sono stati cinquantadue. Il post di Luigi potrebbe aprire un bel momento di riflessione, per esempio anche sul problema dei bambini detenuti a causa della detenzione delle loro madri. Ma questo comporterebbe un minimo sforzo di approfondimento e di lettura. Più facile lanciare la solita bombetta maleodorante: e il Pd e l’aborto e le espulsioni. Così si avrà qualcosa da dire senza nulla avere da dire e saremo tutti più contenti. Povera capogruppo, e poveri noi.
Rif. 6 ottobre – 23.20 – Carceri e aborto
Sostengo quanto detto da Avvenire oggi (e ieri) e quanto dichiarato da alcuni esponenti cattolici del PD (Costa, Fioroni, Patriarca) sulla libertà di coscienza e sull’aiuto da dare – in ogni forma legittima- alla vita.
Credo che Calò voglia proprio dire che è più facile parlare contro la Padovani e di fantomatici attacchi alla 194 che parlare e agire per condizioni migliori di carceri e carcerati.
Rif: affare Viganò – Ouellet e “auto-arrestati ai domiciliari”
L’allegato non c’entra niente con le carceri, ma con fantasiosi “auto-arresti domiciliari” dei Torquemada frustrati di oggi.
Era stato invocato Ouellet, come ultima spiaggia. Adesso c’è l’onda di risposta.
Chi entra sull’argomento Ouellet non devii il tiro su altro.
http://www.lastampa.it/2018/10/07/vaticaninsider/ouellet-a-vigan-le-tue-accuse-al-papa-una-montatura-politica-WeNwq7eDgU6vr9reLDpq2K/pagina.html
Padre Amigoni, Leopoldo voleva evidetemente dire tutt’altro, rivolto a me.
Lodevole l’intenzione di cercare di rendere presentabile il suo strampalato intervento, ma l’intervento di Leopoldo rimane irricevibile e gli devo necessariamente una risposta.
Leopoldo quindi, ma che disonestà intellettuale è mai questa? Il post di Luigi è del 4 ottobre, ore 10:24
Il mio intervento è del 6 ottobre, ore 23:20.
In mezzo, nulla.
Non ho certo zittito nessuno, nè deviato l’attenzione da un dibattito che non c’era.
“Più facile lanciare la solita bombetta maleodorante: e il Pd e l’aborto e le espulsioni. Così si avrà qualcosa da dire senza nulla avere da dire e saremo tutti più contenti.”
Questo si che si chiama argomentare. Chapeau.
Poveri noi, ma per davvero.
Per finire, il peso di Fioroni, Costa e Partiarca (qualcun altro altro direbbe “Fioroni chi ?”) è un tantino diverso da Martina, Zingaretti, Orlando, Cirinnà, ecc. ecc.
Vorrei rispondere a padre Amigoni che la Lettera aperta del card. Ouellet, al di la’ dei toni particolarmente elogiativi verso il Pontefice, non nega e non smentisce e non contraddice quasi nulla di quello che Vigano’ ha detto.
In particolare il card. Ouellet non nega e non smentisce e non contraddice che nel 2013 , nel corso dell’ incontro fra Vigano’ e il Pontefice, si sia parlato del card. McCarrick, ma dice solo che presumibilmente al papa in quella giornata avranno parlato di tante cose e forse qualcuna gli e’ sfuggita o non gli ha dato importanza:
“ Immagino l’ enorme quantita’ Di informazioni verbali e scritte che egli ha dovuto raccogliere in quell’ occasione su molte persone e. situazioni. Dubito fortemente che Mc Carrick l’ abbia interessato ecc… “ dice testualmente il card. Ouellet.
Insomma non nega che Mons. Vigano’ abbia avvertito il Papa sul card. McCarrick ma dice che probabilmente al papa non interessava nulla di Mc Carrick e quello che ha detto Vigano’ gli e’ entrato da un orecchio è uscito dall’ altro.
Inoltre la Lettera Aperta del card. Ouellet non nega e non smentisce e non contraddice che sotto Benedetto XVI fosse stato consigliato , anche se solo a parole al card. Mc Carrick di fare una vita ritirata a causa delle dicerie che circolavano su di lui:
“ cio’ che ti dissi a voce della sua situazione di Vescovo emerito che doveva obbedire a condizioni e restrizioni a causa delle voci attorno al suo comportamento nel passato “ dice testualmente il card. Ouellet. Quindi si parlo’ fra il card. Ouellet e Vigano’ delle accuse mosse al card. McCarrick.
Quindi conferma quello detto da Vigano’ , che cioe’ il Vaticano sapeva e aveva imposto , solo a voce , restrizioni al Mc Carrick .
E allora come e’ potuto succedere quel che e’ successo con un McCarrick globe-trotter e ringalluzzito che nel 2016 ( nel 2016!,,,) fa un viaggio in Cina come emissario del Papa e della Santa Sede?
Il card. Ouellet sconsolatamente non sa dire come sia successo quello che e’ successo:
“ Io stesso ne sono assai stupito e riconosco dei difetti nel procedimenti di selezione che e’ stato condotto nel suo caso. Ma senza entrare qui nei dettagli si deve comprendere che le decisioni prese dal Sommo Pontefice poggiano sulle informazioni di cui si dispone in quel preciso momento” dice testualmente il card. Ouellet.
Pero’ nel 2016 le informazioni su Mc Carrick in quel preciso momento nella Santa Sede c’ erano eccome! Nel 2016 non e’ che Mc Carrick fosse uno sconosciuto o un benemerito da lasciare andare per il mondo, in Cina, a nome della Santa Sede!
Insomma a me pare che letta la Lettera aperta del card. Ouellet chiunque puo’ dire a ragion veduta che le dichiarazioni di Vigano’ non sono state affatto negate o smentite, o contraddette nel merito dei fatti , ma se mai il card. Ouellet condanna le motivazioni per cui Vigano’ ha fatto trapelare alla stampa queste informazioni che dovevano rimanere segrete . La difesa di Ouellet e’ la difesa della “ fama dei Successori di Pietro” cioe’ dell’ immagine papale che Mons. Vigano’ avrebbe danneggiato , non della verita’ dei fatti in oggetto.
Capisco che per il card. Ouellet , cattolico definito “ conservatore” , sia inammissibile ed intollerabile che un ex-Nunzio accusi il Pontefice e ne chieda le dimissioni, e capisco che questa azione sembri alle pie orecchie del card. Ouellet sacrilega, blasfema, diabolica, inimmaginabile, esecranda , ma forse dovrebbe il card. Ouellet pensare che la difesa d’ ufficio della “ fama dei Successori di Pietro” prescindendo dalla verita’ dei fatti non puo’ avere molto successo.
Il Diavolo e’ il Padre della Menzogna: di una cosa possiamo essere sicuri , che ogni volta che si difende la falsita’ , anche a fin di bene, anche coll’ intenzione lodevole di risparmiare scandali e divisioni, si fa il gioco del Diavolo.
🙂
Se il diavolo è- come è – il padre della menzogna, è dunque il padre di larghissima parte di quello che scrive Venturi , e in crescendo, su queste pagine.
Per conferma, consultare ( a caso) la sezione ARCHIVI.
Veda un po’ lei.
Rif. 17.19 – Faldoni pieni di vuoto e scritti pieni di falsità
a) Ma ai “vescovi” (di cui è titolare Ouellet dal 2010) non c’era, secondo il Viganò, un faldone pieno di accuse documentate contro McCarrick – notorio votante di Ratzinger papa – che Francesco doveva andare a ritirare e che Ouellet non ha mai portato a nessuno nè prima nè dopo Francesco (perché non c’era)?
b) Segnalo questo passaggio dello scritto di Ouellet (che assomiglia troppo a quanto detto anche su questo blog): «Francesco non ha avuto alcunché a vedere con le promozioni di McCarrick a New York, Metuchen, Newark e Washington. Lo ha destituito dalla sua dignità di cardinale quando si è resa evidente un’accusa credibile di abuso sui minori. Non ho mai sentito Papa Francesco fare allusione a questo sedicente gran consigliere del suo pontificato per le nomine in America, benché egli non nasconda la fiducia che accorda ad alcuni prelati. Intuisco che questi non siano nelle tue (di Viganò) preferenze, né in quelle degli amici che sostengono la tua interpretazione dei fatti».
c) Non è una buona regola diplomatica fare seguire e consegnare note scritte a comunicazioni orali importanti? Di appunti mandati in originale e in copia a vari personaggi – fino al 2011 – è pieno lo scritto del Viganò. Poi, da quella data, nella sua ricostruzione, si perde memoria di invii, fino al criminale “j’accuse” del 2018.
d) Ultima domanda: un buon cardinale conservatore come deve essere? Quali caratteristiche deve avere, oltre quelle che ha Ouellet?