Vado buttando libri accumulati nei decenni e che mai leggerò. Il fatto è che sono veloce a scrivere e lento a leggere, e di sicuro ci sarà un significato. Che sia perchè quello che scrivo lo so già, mentre quello che leggo lo devo intendere parola dopo parola?
Sono veloce a scrivere e lento a leggere
41 Comments
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Spero che “buttare” vada inteso come “regalare ad una biblioteca di qualche tipo” 🙂
comunque anche io faccio molta fatica a leggere, ho notato ultimamente: per me la causa si chiama “troppo computer”, inizio ad avere difficoltà di concentrazione sui testi lunghi. Preoccupante.
Con il cellulare è anche peggio, ci smanetti anche se leggi distesa sul letto (distraendoti) , almeno con il vecchio computer ti dovevi alzare.
🙂
io ho finito lo spazio in casa (è piccola) quindi, boh, mio marito a Natale voleva regalarmi un lettore per adesso gli ho detto lascia perdere (la carta la matita come si fa senza?)
Prima o poi però…
http://it.wikipedia.org/wiki/Cecit%C3%A0_%28romanzo%29
A proposito di libri, avendo esagerato con i mattonazzi soliti ho deciso di provare a leggere un romanzo (dopo tanto tempo).
Tentati Saramago tanti anni fa (La Zattera di Pietra) la mancanza di virgole mi aveva spinto a desistere, adesso ci riprovo. (magari sarò più fortunata)
Notte
Susa la curiosità, dovuta al fatto che anch’io dovrei fare un lavoro analogo, cosa ne fai dei libri scratati? trovi a chi regalarli?
Mi sembra che questo dei libri in sovrappiù sia un serio problema, oggi.
In effetti, la moderna tecnologia digitale ha messo in crisi la carta stampata.
Le case di oggi, generalmente piccole, non sono fatte per conservare i libri e non si sa più dove metterli. Ma è un gran peccato. Verrà giorno in cui si tornerà a vederli come preziosità. Sarà un po’ come il vintage di oggi nei capi di abbigliamento ed altro ancora. Tutti alla ricerca di libri stampati, meglio se antichi.
Ad ogni modo, faccio presente a chi non lo sapesse che, se non si dovessero conoscere persone a cui regalarli, ci sono tanti mercatini dell’usato dove si potrebbero portare per ricavarne qualche soldo. In qualcuno di essi ho visto intere enciclopedie a basso prezzo. Quelli di argomento religioso potrebbero essere donati alle chiese che hanno delle biblioteche.
Per me questo è un argomento doloroso, perché ho sempre amato molto, fin da piccolissima, i libri, e vederli svilire in questo modo mi rattrista.
Ho ancora il sussidiario delle elementari e qualche libro della scuola media, per non parlare ovviamente di quelli del liceo e dell’università. So che non riuscirò mai a disfarmene. Sono carichi di ricordi.
Ada
Nella biblioteca della mia città hanno allestito un piccolo bancone : libri in omaggio. Chi vuole disfarsi di libri li lascia là chi è interessato se li prende. La stessa biblioteca ha preso e catalogato libri che qualcuno aveva lasiato. Magari anche in qualche città vicino te hanno fatto lo stesso.
Marilisa
Un bel trasloco e vedi come si scopre che di molti ricordi si può fare a meno! 🙂 🙂
Ogni tanto partecipo a questa simpatica iniziativa di radio 3, il bookcrossing o passalibro, chi fosse interessato legga qui:
http://www.radio.rai.it/radio3/fahrenheit/passalibro.cfm
Picchio io ho traslocato e mi sono liberata di pochissimo lo stesso.
Certo un po’ di scatolame sono riuscita a buttarlo, ma teniamo conto che ho ancora i grembiulini dell’asilo di mio figlio nell’armadio (e l’anno prossimo inizia il liceo).
Se sei un caso patologico c’è poco da fare.
I libri buttarli mai comunque.
Ciao Ada, si possono regalare a biblioteche comunali, scuole, centri anziani, centri per stranieri, parrocchie; si possono vendere alle librerie che trattano libri usati o ai mercatini, o su ebay….
In un momento di follia-esigenza mi sbarazzai-donando la mia, peraltro modesta, libreria; serviva spazio per i libri scolastici dei miei figli (e visti fin qui i risultati son contento). Ho conservato solo una ventina di libri da cui mi considero inseparabile. Certo rimpiango molto, tipo i due “Fantozzi” di Villaggio (perchè il libro è meglio del film); una serie sui “Misteri” di cui si vagheggiava all’epoca su Ufo, triangolo bermuda e atlantide, nonchè gli immancabili su “1999 L’anno dell’apocalisse”. Roba accumulata nel periodo adolescenziale e fino quasi all’inizio degli anni ’90 essendo soci del euroclub libri.
Ora invece compro leggo e regalo ma non più ai ritmi “sostenuti” di una volta e i motivi sono due: il primo è che ho perso la capacità di concentrazione che richiede un libro, cosa in fondo pur sempre rimediabile…
Il secondo, ma principale, è che ho perso “potere d’acquisto”, cioè costano troppo e i miei soldi son sempre di meno…
Curiosità: comprai e lessi un libro che mi ha tenuto incazzato fino a pochi anni fa (e mi incazzo pure ora) e che mi ha fatto odiare il suo autore e meditare propositi di vendetta nei suoi confronti. Il libro era “I segreti del sacro papiro del sommo Urz” e l’autore Lello Arena.
Lo comprai in quanto speravo che fosse divertente visto l’autore…
Ne feci un falò!
Quel libro era come “La corazzata Kotiomkin” del mitico Fantozzi. E infatti il proposito di vendetta che meditavo era di far leggere all’autore in ginocchio sui ceci il meglio della letteratura. Per passarmi ci ha messo anni, ma quando ci ripenso, un pensierino…
Io i libri non riesco proprio a buttarli………Li metto in uno scatolone, chissà, forse un giorno li andrò a riprendere….
Buona ripresa delle attività ordinarie a tutti, il Signore si è manifestato.
Fabricianus, oggi e’ Natale!
Auguri ai fratelli Ortodossi!
E’ vero i libri costano molto ma oggi per chi ama la lettura a poco prezzo penso sia una manna.
Il libro che ho citato ieri sera:
https://books.google.it/books?id=4VITuktVLNEC&printsec=frontcover&dq=cecita+saramago&hl=it&sa=X&ei=cA6tVKj-AaSpyQOHjoHwCQ&ved=0CDQQ6wEwAA#v=onepage&q=cecita%20saramago&f=false
Non è la pubblicazione integrale però puoi darci un’occhiata vedere se ti piace decidere di prenderlo o andare in biblioteca (dove lo trovi sicuramente).
Ci sono intere biblioteche di classici online, gli ebook sono molto convenienti, non parliamo della musica dove dalla Passione secondo Matteo a Ummagumma
https://www.youtube.com/watch?v=P21qlB0K-Bs
https://www.youtube.com/watch?v=_hmic-zMuAQ
ti puoi ascoltare tutto gratis senza fare un passo, insomma rispetto a quando ero ragazza io è il paradiso.
E-book? Non è per me…
Sono un romantico Sara, adoro il libro, possederlo, toccarlo, sentire l’odore della carta, ammirare il fatto che col tempo ingiallisca, riprenderlo in mano dopo anni e rileggervi le note che ho riportato a matita, scorgere l’alone delle dita che lo hanno sfogliato, il libro è una emozione, come un Brunello un Barolo o un Aglianico del Vulture d’annata.
No, o cartaceo, o niente… (anche se confesso che qualche pdf l’ho letto, e di uno, gratuito e brevissimo, di cui non esiste edizione cartacea, sono rimasto entusiasta).
@UbiHumilitas
Dici bene: tanti auguri ai nostri fratelli Ortodossi che oggi festeggiano il Santo Natale, interrompono una sorta di digiuno da alcuni cibi cominciato 40 giorni fa e benedicono il pane, il vino, il grano e l’olio.
P.S. Sull’e-book e sul libro hai pienamente ragione….W il cartaceo.
Ho studiato paleografia figurarsi quanto mi piaccia l’ebook 🙂
Però oggettivamente penso non ci sia mai stata la possibilità di una cultura a portata di tutti come oggi.
Ecco, forse l’ebook va bene per i PDF, questo sì…….
😉
Posso essere d’accordo Sara, ma purtroppo quello che dici è valido solo “potenzialmente”. Quando ero ragazzo io la cultura costava e pesava, già potevo ritenermi fortunato ad avere l’Enciclopedia Universale Fabbri aggiornabile, e quello che vi trovavo sopra era verbo, vangelo.
Oggi l’offerta è variegatissima e gratuità ma… è su internet.
E il massimo che i ragazzi, e soprattutto sigh gli adulti, si fanno di “cultura” è sul porno, 5 o sei minuti e via.
Il massimo dell’offerta culturale gratuità coincide col massimo della svogliatezza e dell’ignoranza. I ragazzi hanno un vocabolario ridottissimo e la cultura è ai minimi termini. I “messaggini” sui cell e sui social ne sono un esempio (senza dire che quelli che scrivono con la “k” o sgrammaticati al massimo li manderei in campi di rieducazione…).
Sara, mi tolga la curiosità: io, è vero, sbaglio i tempi dei verbi e su accenti e apostrofi faccio peggio -e questo è compatibile col mio scarso curriculum scolastico- ma lei che ha studiato parecchio perchè non mette le virgole?
Mette in crisi leggerla senza segni d’interpunzione.
Sono il contrario di Luigi, mi piace molto leggere, molto meno scrivere, nel senso scrivo di getto come mi passano i pensieri in mente (molto più veloci delle mie mani).
E poi non ci vedo proprio per ricorreggere dopo, devo mettere gli occhiali
🙂
(però un po’ di virgole le metto mi pare scrivo un po’ storto è vero ma è perchè penso tutto storto)
Un altro motivo che mi impigrisce nella lettura è l’ipermetropia, che col tempo peggiora, ormai metto bene a fuoco a una distanza che è superiore alle mie braccia, e odio legger con gli occhiali che “dovrei” usare solo per la lettura.
Col pc problema facilmente ovviabile con tastiera e mouse wireless, mi tengo a più di un metro di distanza dallo schermo.
Ormai in treno -maledetto treno- leggo solo quando riesco, cosa rarissima, a prenotare il posto singolo in XL (l’ultima volta, la signora che era di fronte a me mi guardava molto perplessa mentre tenevo il libro in mano con le braccia tese al massimo per tenerlo distante, cosa che stanca anche le braccia).
Chiudo dicendo che l’ultimo libro da me letto è stato “Permanere nella verità di Cristo”. Costosetto, ma ne è valsa la pena. I cinque sono davvero “grandi cardinali”.
Prossime letture programmate due libri della Miriano, che avevo regalato ai miei figli (è che sono un curiosone, voglio rendermi conto di che ho regalato “ad occhi chiusi”…).
“Un altro motivo che mi impigrisce nella lettura è l’ipermetropia, che col tempo peggiora, ormai metto bene a fuoco a una distanza che è superiore alle mie braccia, e odio legger con gli occhiali che “dovrei” usare solo per la lettura.”
Mio Marito uguale, ormai non gli basta il braccio!!
Io invece nonostante l’età vedo bene solo da vicino, praticamente attaccata a due centimetri dallo schermo.
Con il cellulare poi..
Certe volte non c’è bisogno di leggere.. basta guardare le figure!
http://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_gennaio_07/ultima-vignetta-prima-dell-attacco-vignette-contestate-92b22e76-965d-11e4-9ec2-c9b18eab1a93.shtml
Purtroppo e’ quello che mi accingo a fare anch’io. Sara’ colpa del tablet ?
«Cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas».
Sì sì, Franti. Smetta però di ricorrere troppo spesso al suo amato latinorum.
Lo abbiamo capito tutti che lei si bea della sua cultura.
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Dice Fabricianus : “Io i libri non riesco proprio a buttarli………Li metto in uno scatolone, chissà, forse un giorno li andrò a riprendere….”
Allora dirò che certi libri nel rileggerli vengono riscoperti.
Parecchi passaggi che alla prima lettura ci avevano detto qualcosa, quando vengono ripresi dicono molto di più di una volta, e se ne resta meravigliati.
Evidentemente è importante il momento in cui si leggono. È importantissimo lo stato d’animo in cui ci si trova. È altrettanto importante la maturità intellettuale raggiunta negli anni.
Purtroppo manca il tempo per rileggerli tutti o almeno quelli più importanti.
Ed è verissimo che la lettura del libro cartaceo è più piacevole e gratificante di quella fatta sugli ebook.
Io ho scaricato nel computer diversi libri importanti e non sono mai riuscita a leggerli. Per questo sono convinta che, nonostante la crisi che oggi si avverte anche in questo settore, i libri non scompariranno mai e sempre ci sarà spazio per l’editoria libraria.
Resta il fatto che la cultura oggi è alla portata di tutti, e questo è molto positivo.
Insomma, i pro e i contro riguardano ogni aspetto della nostra vita.
Non volevo metterla in difficoltà. Era per Luigi, che legge il latino. Comunque, si faccia aiutare dalla prof. Lignani, che è molto gentile e si presterà volentieri. E non abbia vergogna: non è colpa sua, lei ce la mette tutta.
Sta dicendo a me, Franti?
Posso assicurare che io lo capisco bene il latino, ma se anche non lo capissi, non dovrei vergognarmi di nulla. Non le pare?
No, non mi ha messo in difficoltà, stia tranquillo. Penso però a quelli che invece non conoscono il latino. Quanto meno metta vicino la traduzione, o oso chiederle troppo?
Lei se ne esce all’improvviso con una frase in latino, che sa tanto di “guardate come sono colto io che ho studiato il latinorum” e capisca chi può sennò peggio per gli ignorantoni, e vorrebbe che nessuno le facesse notare l’ indelicatezza?
Mica c’è solo Luigi Accattoli a leggerla, signor Franti. 🙂 🙂
«Cum legere non possis quantum habueris, satis est habere quantum legas».
“Dal momento che non potresti leggere tutti i libri che possiedi, basta avere quanto si può leggere”.
Tutto questo parlare di libri, mi fa venire in mente Ipazia nel momento in cui cerca di sottrarre alla distruzione i rotoli della “sua” biblioteca. Spesso mi identifico cin Ipazia. Ho infatti cercato di salvare dalla distruzione (ma non mi è riuscito) la biblioteca dell’IRRE, ente soppresso. Inoltre proprio adesso mi sto dando da fare per salvare le riviste giuridiche della mia figlioccia, che le vuole mandare al macero. Ho inoltre impedito alle mie nipoti di buttare una serie di miei libri. Ma mi chiedo: quanto potrà durare questa resistenza? E chi sa se tra qualche secolo non si andranno ricercando i sedicesimi dei libri così come ora si ricercano i papiri d’Egitto?
È Seneca, la seconda lettera a Lucilio. E subito prima aveva detto «distringit librorum multitudo» (questa mi sa che è per Sara1, che legge troppo e senza limiti: adesso dice che vuole leggere Saramago. Ma sarà mai possibile? E pensare che, di suo, sarebbe una ragazza sveglia e brava).
E’ carino invece sa? Perchè è un libro pesante e filosofico e non sta attento alle virgole.
Mi piace.
Piuttosto è vero che leggo duecento cose in contemporanea una volta ero molto più ordinata questo si.
E’ vero che un libro tira l’altro. Per esempio ho cominciato con il corano, e ti accorgi che ti serve un aiuto per capirlo, cerchi un po’ di commenti storico critici e poi scopri che ci sono vari correnti vari teologi, e allora ti prende la curiosità di sapere cosa dice tizio e cosa dice sempronio.
Insomma non si finisce mai.
E’ molto divertente in fondo.
Sì, ma creda a me, se fosse ancora in vigore l’indice dei libri proibiti le avrebbe fatto un gran bene.
Non è detto che leggere autori controversi voglia dire condividerne le idee.
Cecità di Saramago ricorda per la storia della malattia improvvisa la Peste di Camus però la visione dell’uomo è diversa per Camus la peste è un’occasione per riscoprire la solidarietà umana, sono più vicina a questo che al pessimismo di Saramago.
Visto che qui si parla di leggere e di scrivere. di scrivere quello che si sa già e di leggere quello che non si sa ancora e che deve essere inteso parola dopo parola…ne approfitto, OT ma non troppo, per dire a quegli imbecilli- prima ancora che criminali bestiali e delinquenti sanguinari -che hanno scannato come bestie a Parigi scrittori liberi e capaci di ridere e irridere, e far ridere e far irridere OGNI fondamentalismo, che hanno perso la loro partita prima ancora di mettersi a giocarla.
Scuserete la banalità , ma è una banalità che dico con assoluta convinzione:
” JE SUIS CHARLIE”.
Sara, ma sei in pensione? Perché’, a parte la difficoltà di concentrazione, spesso io riesco appena a leggere i titoli del quotidiano. Dove lo trovi tutto questo tempo per leggere con calma e testa?
In questo periodo Rosa ho più tempo del solito in altri ho letto molto meno.
Però in generale ho sempre letto in tutte le situazioni anche la sera la mattina presto e rinunciando ad uscire.
A volte raffazzono un po’ (Cecità non so quando lo finirò) una volta andavo più con calma.
E poi non leggo chissà quanto, confronta con questo:
https://www.youtube.com/watch?v=Pxb3tPQMouw