Sulle grida dei corvi per ora tengo il becco chiuso. Per fortuna il “Corsera” dopo un primo commento per la digital edition – che qui ho linkato il 3 novembre sotto il titolo “Che porta nel becco il corvo” – non mi ha chiesto altro. Ora leggo tristemente i due libri. Sono andato a prenderli alla Feltrinelli di via Orlando e per riprendermi ho poi fatto un giro lungo le muraglie delle Terme di Diocleziano, ora che hanno aperto un ingresso a esse sulla destra della facciata di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Quando li avrò letti ne parlerò: ma sono lento a leggere. Non ho mai sentito attrattiva per le “finanze vaticane”: la considero una pena della professione. Questa lettura la prendo come una penitenza in preparazione al Giubileo. E la svolgo tenendo il becco chiuso, spero fino alla fine della lettura, anche per non dire altre sciocchezze oltre a quelle che magari avrò già scritto. – Intanto arrivano parole incoraggianti da Francesco: le trovi nei primi due commenti.
Sono tristissimo: sto leggendo Fittipaldi e Nuzzi
115 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Omelia di stamane al Santa Marta: “Anche nella Chiesa ci sono questi, che invece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa: gli arrampicatori, gli attaccati ai soldi. E quanti sacerdoti, vescovi abbiamo visto così. E’ triste dirlo, no? La radicalità del Vangelo, della chiamata di Gesù Cristo: servire, essere al servizio di, non fermarsi, andare oltre sempre, dimenticandosi di se stessi. E la comodità dello status: io ho raggiunto uno status e vivo comodamente senza onestà, come quei farisei dei quali parla Gesù che passeggiavano nelle piazze, facendosi vedere dagli altri”.
Intervista del Papa al giornale di strada olandese Straatnieuws ripresa oggi da News.va: “La Chiesa deve parlare con la verità e anche con la testimonianza: la testimonianza della povertà. Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone: questo non si può fare. Questa è la prima tentazione. L’altra tentazione è di fare accordi con i governi. Si possono fare accordi, ma devono essere accordi chiari, accordi trasparenti. Per esempio: noi gestiamo questo palazzo, ma i conti sono tutti controllati, per evitare la corruzione. Perché c’è sempre la tentazione della corruzione nella vita pubblica. Sia politica, sia religiosa. Io ricordo che una volta con molto dolore ho visto -quando l’Argentina sotto il regime dei militari è entrata in guerre con la Gran Bretagna per le Isole Malvine `che la gente dava delle cose, e ho visto che tante persone, anche cattolici, che erano incaricati di distribuirle, le portavano a casa. C’è sempre il pericolo della corruzione”.
Nuzzi l’avevo gia’ letto in passato,dopo i primi 2 libri penso che anche il ter non sia molto dissimile, penso di esimermi questa volta. Fittipaldi provero’ a leggerlo. Ma in fin dei conti, la storia si ripete: appena Mose’ saliva al monte, Aronne (il capo dei sacerdoti ) fuse un vitello con l’oro degli ebrei usciti dall’Egitto. C’e’ chi serve mammona ossia il denaro- che e’ un dio terribile, ma non regala l’immortalita’- e chi serve il vero Dio attraverso gli insegnamenti di Gesu’ Cristo. I mercanti del tempio farebbero ottima e buona cosa ad uscire dal tempio per continuare i loro affari. P.S. Non si capisce, tra l’altro, perche’ finito il servizio alla Santa Sede un vescovo o cardinale non debba rientrare nella propria diocesi di origine anziche’ restare in Roma.
Non alimenterò il patrimonio di Nuzzi e Fittipaldi.
Due campioni di paraventismo che con il mantra “la fede è personale io sono cattolico, orgoglioso di mandare i mie figli alla scuola cattolica”, così dice il Nuzzi. Amen.
Moralmente si dichiara a posto con la coscienza, anzi di più con i suoi reportage di cronaca vaticana fatti con il copia e incolla delle carte fornitegli da serpenti velenosi dichiara di rendere un servizio alla chiesa e al Papa.
La vera enorme, velenosa porcata è quella dei due compari di merende, il monsignore e l’arrivista PR.
Cosa d’altro si può aggiungere o leggere di questa misera vicenda?
@Nino: copia e incolla delle carte dei serpenti? Mica tanto…
una delle notizie piu circolate in questi giorni e riguarda il “fondo sante messe” che avrebbe avuto un di 2,971 milioni di euro ma ne ha erogate solo 35 mila nel 2014. Oltre che misterioso anche abbastanza imbarazzante, certamente.
Eppure non c’era nulla di segreto in quelle informazioni visto che erano state rese pubbliche con tanto di rapporto ufficiale dello IOR pubblicato sul sito vaticano proprio nel 2014 (link qui: http://goo.gl/WrsfhZ ). Insomma quelle informazioni erano pubbliche da un anno però se vengono prese da un rapporto ufficiale non fanno notizia; se invece vengono trafugate con il prurito morboso del gusto di vedere dal buco della serratorua (gusto morboso che stampa abilmente sfrutta) allora si che diventano grasse e succose.
Ad ogni modo ben vengano questi scandali se sono veri; Ma Nuzzi & Co non li stimo affatto: non è comunque buon giornalistmo.
Accattoli perchè è triste. Mi intristisce che lei sia triste.
Vatileaks, forse, è “l’arma finale” per vincere la guerra teologica che si trascina dal post-concilio ad oggi.
Dovrei essere triste io, e non lo sono …
“…ad ogni modo ben vengano questi scandali se sono veri; Ma Nuzzi & Co non li stimo affatto: non è comunque buon giornalismo.”
Un colpo al cerchio e uno alla botte, direbbe qualcuno.
Come si fa a venire a conoscenza degli scandali se qualcuno non ha l’ azzardo di parlarne pubblicamente?
Vorrei saperlo.
Rivolgo questa domanda anche a Nino.
“Come si fa a venire a conoscenza degli scandali se qualcuno non ha l’ azzardo di parlarne pubblicamente?”
Un po’ glielo mostra faber sopra, un po’ tante notizie alla fine si conoscevano, ad esempio della casa di Bertone se ne parla da due anni, del sotto-lavello di Pell (nonché delle spese e liti con gli altri uomini di curia) già aveva parlato l’espresso tempo fa (http://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2015/02/25/news/george-pell-quanti-lussi-per-il-moralizzatore-vaticano-1.201222 riportato anche in questo blog a suo tempo)
Ovviamente devi però seguire bene l’informazione, valutare attentamente e controllare la veridicità (o per lo meno l’obiettività) delle fonti ecc.
Invece un libro bello e confezionato è più veloce e adatto ad un pubblico poco esigente.
Sara, ma tu guarda un po’ contro chi vanno i Vatileaks…
Che combinazione … da non crederci!
Marilisa scrive,
6 novembre 2015 @ 18:27
Cara Marilisa,
a me basta e avanza l’aver visto più volte in Tv l’incontro dei due Papi a Castelgandolfo davanti alla “scatola” dei dossier preparati dalla Gendermeria vaticana su ordine di Benedetto XVI e consegnata dallo stesso al nuovo Papa Francesco.
Quella ripresa televisiva che zummava su quella scatola era stata volutamente evidenziata per far capire agli interessati e al mondo cosa ne sarebbe seguito.
Quel servizio e quelle riprese erano del CTV che le ha girate alle altre TV, che mai avrebbero potute averle e divulgarle. Altro che nascondere.
Prima di Francesco giravano ancora sfacciatamente protetti preti pedofili e gente come Mons. Scarano, finito in galera.
Francesco non aspettava Nuzzi, Fittipaldi, Gangini ed altri amici dei corvi-serpenti al servizio della delegittimazione di questo Papa, per avviare da subito i provvedimenti e le riforme che tutti conoscono semplicemente consultando il sito del Vaticano.
A me sembra -sono certo- che per i dossier Vatileaks Benedetto XVI avesse incaricato i cardinali Tomko, Herranz e De Giorgi.
Che fine hanno fatto quei dossier?
(Che siano nella borsa che il papa si porta sempre dietro non credo: il plico era voluminoso, e papa Francesco per sua ammissione li dentro ci porta il rasoio …)
Comunque ritengo che quello delle “finanze vaticane” sia l’ultimo dei problemi.
Come rimpiango e sono lontani i tempi, ad esempio, di Giovanni Paolo II:
un papa che, conscio del ruolo e dei compiti principali di un pontefice di Sanctæ Romanæ Ecclesiæ , si interessava giustamente più dell’annuncio del Vangelo nel mondo, che non ai prezzi dei sotto-lavandini e alle metro-quadrature degli appartamenti dei suoi confratelli.
Non che l’azione moralizzatrice non debba farsi e portarsi a termine o non sia lecita al pontefice, sia ben chiaro, ma è da ritenersi secondaria: la priorità è la Dottrina, dalla quale discende la morale ed il retto agire, cioè l’ortoprassi. Per l’ordinaria amministrazione il Santo demandava, bene o male, ma demandava, e poi non aveva certo intenzione di incaponirsi a correggere i più che pluricentenari, forse millennari, vizi di una parte della Curia Romana, da sempre dedita -come la storia insegna- al culto del denaro e del potere e all’essere incline al vizio di certi naturali piaceri della carne e, ahimè, forse, chissà, probabilmente anche vizi non naturali…
caro Ubi, che fine hanno fatto quei dossier? qualcuno se lo chiede:
lblogdiraffaella.blogspot.it/2015/10/che-fine-ha-fatto-il-dossier-vatileaks.html
ma sono pochi, la maggior parte dei vaticanisti non è interessato a sapere che fine ha fatto il dossier di Vatileaks1. e già questo darebbe da riflettere.
Perchè agli esperti di cose vaticane non importa nulla sapere quello che era scritto sul dossier dei cardinali incaricati da Benedetto XVi di fare luce sulla vicenda ? eppure dovrebbe essere importante !
Mah, saperlo…!
Secondo me è per lo stesso motivo per cui la maggior parte dei vaticanisti si sono precipitati subito a interpretare le dimissioni di Benedetto XVi come una cosa “normalissima” , senza retroscena, e solo dovuta all’età venerabile,
Che dire? la superficialità alleata alla malafede.
In teoria quello scatolone era solo uno scatolone, se si parla di fatti.
Comunque mi è molto piaciuta questa analisi della situazione:
Non è una lotta fra Bene e Male ma una lotta fra soli DEMONI! Bisogna starne fuori e stare a guardare: si dilanieranno fra di loro!
http://unafides33.blogspot.it/2015/11/e-una-lotta-tra-demoni-nemmeno-piu-tra.html
Nino, tu credi che tutti, quando vedono due papi vicini, riservino l’ attenzione ai particolari che tu hai ricordato?
La maggior parte della gente no, non lo fa.
Non tutti vanno a leggere nel web questa o quella notizia su quanto accade in Vaticano o all’ interno della Chiesa.
Ti dirò che certe cose dette in ordine sparso qua e là sembrano più pettegolezzi che altro.
Non colpiscono, non fanno centro, insomma.
Del resto, come mai questi libri stanno suscitando tanto clamore? Ne parlano tutti, compresi TG e programmi di approfondimento.
Avvalorano quei sospetti che serpeggiavano nel popolo.
Dunque, a mio avviso non sono niente affatto disprezzabili.
Oggi il Papa ha parlato con estrema chiarezza. Ed era molto amareggiato.
Io mi chiedo tante cose Discepolo. Ho fatto una attenta analisi dei fatti e sono giunto ad una conclusione: c’è una guerra nella Chiesa, è dottrinale, e sicombatte da tanto, solo ora è venuta platealmente fuori e anche alcuni hanno finalmente il coraggio di parlarne apertamente.
E Vatileaks non è altro che un’arma per combattere questa guerra, per affossare alcuni papi e papati, per esaltarne altri, per demolire gli avversari.
La verità all fine però trionferà. Basta aver Fede e stringere i denti e questi tempi -ultimi?- passerano, le parole del Vangelo no!
Questo scontro perenne è molto più deprimente dei soldi e delle altre questioni.
E’ molto triste.
“In teoria quello scatolone era solo uno scatolone, se si parla di fatti.”
Cara Sara, se la tua teoria è vera, un “fatto”, allora be discende un unico fatto: ci hanno preso per il … i fondelli in due, il papa e l’emerito.
Ricordo che si affermò che in quello scatolone -e c’è la foto dei due papi con lo scatolone sul tavolino- c’erano importanti dossier.
(oops, mi è scappato “due papi, scusate)
Cara Sara “Questo scontro perenne” ha bisogno di una “ermeneutica”.
La scelta è tra quella della continuità, della riforma o della riforma nella continuità. Se non si ha il coraggio di affrontare la situazione comunque si arriva ad uno Scisma e alle mani. Quel giornalista americano lo ha fatto chiaramente capire e lo ha detto fuori da ogni metafora: “Ora può essere che gli eretici di oggi siano profeti, la chiesa sarà davvero rivoluzionata … Ma se ciò dovesse accadere, occorrerà una dura rettifica … Sarà necessaria un’accanita guerra civile”.
Inteso: va a finire che si mette mano a forconi mazze e bastoni, e a ogni qualunque altra arma …
” Che cosa è stato Vatileaks? «Quando sono andato a trovare Benedetto XVI a Castel Gandolfo, mi diceva: in questa scatola grande ci sono tutte le testimonianze, ma il riassunto e il giudizio finale è in questa busta. ”
E’ vero lo aveva detto. (chiedo venia è una cosa che non mi ha mai interessato più di tanto)
“Prima di Francesco giravano ancora sfacciatamente protetti preti pedofili”
Ahi ahi ahi signor Nino. Cosa vorrebbe dire? Lei è poco informato, si documenti sulla monumentale azione di contrasto alla pedofilia operata da Benedetto XVI durante il suo pontificato. Certa sua disinformazione potrebbe metterla al “servizio della delegittimazione di” quell’altro papa. Certo, è ovvio, Benedetto non poteva star certo dietro ogni sacerdote, ma mai ha appoggito nè protetto nessuno. Se oggi non veneriamo Maciel come “santo” lo dobbiamo a lui, a Benedetto XVI …
Si informi qui, dettagliatamente: http://paparatzinger6blograffaella.blogspot.it/2012/07/le-decisioni-e-lesempio-di-papa.html
P. S. Voglia perdonare signor Nino la mia lettura tra le righe: il problema è che anche io sono spesso dedito a scrivervi “tra le righe”.
Se non le piace quella fonte signor Nino provi questa, e in fondo alla pagina troverà anche il link alla pagina vaticana contenente tutti i documenti ufficiali della Santa Sede nella lotta contro la pedofilia:
http://ow.ly/UlK8L
“Vatileaks potrebbe anche essere usata come un’arma di distrazione di massa…
e distrarci da questo: “I dati della vita cattolica belga così come di quella olandese, sono indice di un esaurimento neanche tanto lento. Nell’anno scolastico 2014-2015 ci sono in tutto il Belgio circa 100 seminaristi, di cui solo 20 al primo anno. Ad Anversa, la diocesi di mons. Bonny, la punta di diamante del progressismo stile Danneels, per un milione di abitanti ci sono 4 seminaristi di cui 1 al primo anno. I cattolici che vanno a messa la domenica sono sotto il 5 per cento; i battesimi, che nel 1967 erano al 97 per cento, ora sono sotto il 50 per cento.”
Interessante articolo sulla nomina in belgio del successore di mons. Leonard: http://ow.ly/UlLEP
“Del resto, come mai questi libri stanno suscitando tanto clamore? Ne parlano tutti, compresi TG e programmi di approfondimento.
Avvalorano quei sospetti che serpeggiavano nel popolo.”
—–
Si tratta di capire di quale popolo si parla, ovvero qual’è la composizione del paniere dell’auditel, dello share, dell’audience.
Non credi cara Marilisa che quel tipo di popolo sia quello delle rivistine gossippare da un euro, dei palinsesti televisivi delle 17, dei forum, di uomini e donne, della D’urso, etc.
Dei tipi felliniani alla Dagostino – Dagospia.
Questo è il paese che stando alle classifiche sulle vendite dei libri è all’ultimo posto in Europa, e tra quei pochi la stragrande maggioranza legge libri scandalistici, di robe di mafia, di processi di malaffare, di delitti irrisolti, di complotti e stragi.
Il vuoto. Il vuoto riempito di auando in quando dai Nuzzi che ci sguazzano.
Nino, non guardo mai quei programmi cui tu ti riferisci.
Il gossip non mi è mai andato a genio.
Parlo di ben altri programmi tipo Piazza pulita, Otto e mezzo, RaiNews,Tg3 notte, Porta a porta e così via.
Sono programmi che io giudico affidabili e dove vengono ospitate persone preparate e spesso dell’ ambiente.Persone competenti in materia.
Del resto, proprio oggi il Papa ha confermato, non esplicitando apertamente, quel che in quei libri è scritto.
Se poi Nuzzi e Fittipaldi ti stanno antipatici, questo è un altro discorso.
Mai lasciarsi ingannare dalle antipatie personali. Possono mandare fuori strada.
“Come il don Vincenzo di San Benedetto del Tronto, che si autodefinisce semplicemente “un prete”. L’altro giorno ha preso il telefono e chiamato un programma di Rai Radio3 per parlare di “questo benedetto Vatileaks, che mi appassiona tantissimo”. Don Vincenzo non vede lo scandalo scoppiato come del tutto negativo: “Io, come prete, come faccio a non amare la mia Chiesa? La amo con passione, con lucidità. E proprio perché amo la mia Chiesa non la voglio vedere sporca. Io voglio una Chiesa bella, pulita, voglio una Chiesa evangelica. Quindi, ben venga la chiarezza, la verità, la conoscenza anche dei fatti negativi. Si è detto
di attacchi dall’esterno, di manovre ispirate da chissà chi. Ma quali manovre? Le facciamo da soli le cose brutte. Siamo noi, all’interno della Chiesa, che dobbiamo fare una pulizia”.”
Ussignur il mio parroco!
http://www.repubblica.it/vaticano/2015/11/07/news/parroci_in_rivolta_contro_gli_scandali_la_vera_chiesa_e_altro_ora_pulizia_-126809889/?ref=HREC1-9
E anche Don Dino:
http://violapost.it/2015/11/05/posso-dire-vaffanculo-al-cardinale-prete-fanculizza-bertone-su-twitter-foto/
Visto che non abito in diocesi tradizionalista??
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/inedito-girard-lo-scandalo-della-violenza.aspx
Proprio Girad ha esplorato il meccanismo della violenza contro il capro espiatorio.
Forse è applicabile anche a questi scoppi di rabbia che ultimamente da internet alla politica si vedono, chissà.
Cara discepolo, la lotta non è fra Demòni [nel senso Dostoevskijesco del termine] perché belzebù non lotta contro belzebù- Ma tra la Chiesa e il mondo e il principe di questo mondo. Infatti, l’uomo è diviso in se stesso, come pure La Chiesa lo è , da sempre. Lo dice la sua storia fatta di tradimenti, defezione, infedeltà. Una storia di peccati immersa in continue crisi politico-religiose…fino ai giorni nostri….
A me, francamente, queste “rivelazioni” non scandalizzano, ma neppure turbano più di tanto. Ma, scusate, secondo voi: in quanto puri si appartiene alla Chiesa e in quanto ladri, mistificatori, peccatori no? Ma così si può operare solo con la fantasia. Quindi, guardare in faccia la realtà e rendersi conto che la Chiesa è quella che è . Se pensassimo che la santità della Chiesa si fondi su suoi membri ,sul loro agire morale e religioso allora, vuol dire che siamo uomini e donne di poca fede e non sappiamo dove sia di casa la Speranza.
E allora impara da loro anche tu.
Mi piacciono quei preti lì.
L’ ho sempre detto che la vera Chiesa la mandano avanti i preti semplici, grandi nel loro servizio.
Mi rivolgeva a Sara.
Certo che lei Marilisa è un caso unico, a parte che io non ho mai scritto una riga contro la mia parrocchia (al massimo ho detto che nonostante sia molto “bergogliana” non è che sian tutte rose e fiori dato che la partecipazione è in calo costante) non capisco come si fa a dire mi piace dopo aver letto due righe su un giornale.
Le basta che uno dica una virgola uguale a lei per andare in brodo di giuggiole e dare lezioni anche a chi come me ci vive da 14 anni.
Stesso nome, ma stili diversi (e non solo):
“Se mi capitasse – diceva spesso – di incontrare insieme un santo che viene dal cielo ed un sacerdote poverello, saluterei prima il prete e correrei a baciargli le mani. Direi infatti: Ohi! Aspetta, san Lorenzo, perché le mani di costui toccano il Verbo di vita e possiedono un potere sovrumano!”
Il santo d’Assisi sapeva bene che tutti siamo peccatori (poverello sta per “peccatore“), ma aveva l’ordine di priorità delle cose (e delle persone, coi peccatori indulgente, con gli eretici severissimo).
La Chiesa dei puri è una eresia …
E la Chiesa dei poveri un’utopia…
Quello sopra per dire:
Il valore e la forza dei Sacramenti prescindono dalla dignità o indegnità di chi li amministra, poichè essi agiscono Ex opere operato! NON prescindono, anzi dipendono, dalla Fede della Chiesa! Non confondiamo i piani e diamo il giusto ordine e valore alle cose! Vengono prima i Sacramenti e i Sacramentali, e poi, poi, la corretta gestione del denaro!
Ci si salva con i sacramenti e la vita di Grazia. La degnità o l’indegnità di un sacerdote non hanno importanza alcuna ai fine della “Salvezza”. E’ solo un fatto di “immagine”, nulla più.
“La Chiesa dei puri è una eresia …”
Vero infatti a questo mi sono sempre attenuta, cercando di accettare con pazienza i difetti di tutti, invece è pieno di persone che vogliono pulizie e cacciate in un senso o nell’altro. A volte ci si sente un po’ stupidi a cercare di giustificare tutti.
Cara Sara, ho sempre detto che certa gente va cacciata e lo ridico.
Vanno però cacciati gli “eretici” non i peccatori.
Ti ho riportato le miti parole del santo d’Assisi verso i peccatori.
Non ho tempo, devo andare al lavoro e il treno non aspetta, quindi cercati tu le parole di fuoco che l’assisano usa nei confronti degli eretici. C’è poca indulgenza in esse.
Siamo tutti peccatori e sopportiamo gli uni gli altri i peccati.
Ma eresia è “separazione” e gli eretici vanno cacciati, separati anche dai peccatori …
ho letto il tweet di don Dino, postato da Sara. Mi fa piacere che non solo io trovo sconcertante che un cardinale abbia dei risparmi favolosi. ” ma hanno dedicato una vita alla Chiesa e non hanno famiglia!!”mi è stato risposto. Certo, invece i preti cazzeggiano tutto il giorno e tengono famiglia.
A me non è piaciuto il post di Don Dino, voglio dire si è unito al coro di Vaffa generale contro Bertone, che non sarà il prete più evangelico del mondo ma non si meritava una tale campagna.
Però so che è un bravo sacerdote e lo capisco.
In generale più che amore per la povertà evangelica ho letto commenti di gente con la bava alla bocca per i metri e i soldi, un vomitare di accuse davvero brutto. E il Papa poteva anche dire una parola gentile, se uno ha esagerato lo richiami, farlo fare e poi buttarla sul faraone in modo da aizzare ancora di più la rabbia non mi piace.
In fondo ha santificato due papi diventati santi nei 300 metri dell’appartamento pontificio, a meno che non fosse ubriaco il giorno che lo ha fatto potrebbe ricordarsene anche lui.
Concordo con Sara.
Non dimentichiamoci mai che ogni nostra azione deve essere anzitutto guidata dalla carità.
Carità che certo non deve mai essere connivenza col peccato.
Ma chiediamoci se un post sparato come un missile a lunga gittata sulla rete sia il modo migliore per essere caritatevoli.
Cosa faresti se un tuo fratello. un tuo figlio o parente si comportasse in modo disonesto e riprovevole? Di certo non andresti in piazza a sparlare di lui.
A me questi post danno l’impressione di cercare la legittimazione o il consenso del popolino; magari proprio quel popolino gossipparo di cui parlava @nino e che dietro una facciata di disgusto, gode cinicamente del male di cui è venuto a conoscenza e di cui si fa solerte diffusore.
Don Dino è un bravo parroco Fides, questo lo so per certo.
Forse è stato un po’ impetuoso, però è uno in gamba.
.
Va bene, Sara, ma ditegli di contare fino a cento prima di twittare!
A Sara sugli appartamenti. Non sono sensibile alla gran questione, tant’è che non ho mai parlato di quello di Bertone o di altri. E non è la prima volta, a seguito del Papa al Santa Marta, che si dibatte del lusso dei cardinali, dalle “code” al “piatto” agli appartamenti: è un tormentone che risale agli anni ’50 del secolo scorso. Tuttavia l’esempio e le parole di Francesco non mi paiono criticabili.
Egli ha fatto una scelta per sè e la viene interpretando in parole. La scelta e le parole vanno prese insieme e collegate alle due lettere che ha scritto ai nuovi cardinali in occasione dei concistori di nomina, nonchè ai vari discorsi alla Curia e ai dipendenti.
Ha fatto una scelta per sè e lascia liberi gli altri. Usa l’appartamento pubblico delle udienze per ricevere le visite di stato e usa l’appartamento privato dei Papi per l’angelus della domenica. Dunque lascia aperta, totalmente impregiudicata, la possibilità per il prossimo Papa di tornare a quelli.
Una scelta personale che lascia libero l’attuale segretario di Stato di tornare ad abitare – dopo un periodo passato nella foresteria del Santa Marta – l’appartamento di rappresentanza dei Segretari di Stato, che si trova nel Palazzo Vaticano sotto l’Appartamento papale. E certo si tratta di una scelta di Parolin concordata con Francesco.
Una scelta del Papa, dunque, marcata come strettamente personale; ma anche inserita in un’ampia pedagogia sulle scelte di sobrietà, sempre ricordate nei testi alla Curia e ai cardinali che dicevo sopra. Egli lascia liberi i singoli nella loro determinazione ma indica la meta che tutti dovrebbero perseguire [la sobrietà] e dà un esempio suo di perseguimento di quella meta. Come a dire: ognuno la persegua come meglio crede, ma la persegua.
A me pare una pedagogia esemplare.
concordo pienamente con quanto scrivi, Luigi
intanto, tra un vikileaks e l’altro , il lavoro ordinario del papa continua. Ottime nomine nelle sedi Arcivescovili di Brusselles e Barcellona.
“Dunque lascia aperta, totalmente impregiudicata, la possibilità per il prossimo Papa di tornare a quelli.”
In teoria si, in pratica come sarebbe accolto dall’opinione pubblica il ritorno del prossimo Papa ai vecchi appartamenti?
Magari farà la fine della gestatoria e altre cose. (non dico che sia un male)
Se io sono ” un caso unico” , Sara, tu sei la personificazione dello scarso comprendonio.
Sì, sei scarsa. Assai scarsa.
A parte il fatto che il numero dei partecipanti alla Messa non c’ entra un tubo– nelle chiese che frequento io, sarà un caso ma così è, c’ è sempre molta gente anche giovane–,a parte tutto ciò voglio rimarcare che quando ci sono molti preti semplici che la pensano come questo Papa ( e come me che non conto niente e come moltissimi altri), vuol dire, ineffabile Sara, che la Chiesa cammina nonostante tutto; nonostante il malaffare che la inquina; nonostante gli arrampicatori e gli attaccati ai soldi.
E allora sì, vado in brodo di giuggiole perché è chiaro che il Male non prevarrà. E allora sì, continuo a sostenere che le brutture della e nella Chiesa è bene che emergano, come giustamente ha detto don Vincenzo. Anche se creano scandalo che addolora coloro che vorrebbero una Chiesa pura; una Chiesa che predica bene e non razzola male.
Ti è chiaro questo semplice concetto?
Vedi di cercare una bussola, Sara, perché tu non ce l’ hai proprio, e questo ti fa andare qua e là senza una meta precisa.
O meglio, la tua meta è quella di sparare colpi contro chi non ti piace perché ne fraintendi il pensiero e le parole.
Vedi di darti una dritta una volta per tutte.
Marilisa
“Del resto, proprio oggi il Papa ha confermato, non esplicitando apertamente, quel che in quei libri è scritto.”
—-
Infatti è nota da tempo la vastità della corruzione, delle ruberie e quanto altro da parte di curiali, prelati e laici intorno al sistema di potere curiale.
Come anche dice Luigi, si tratta di cose e fatti datati.
Vedi Marilisa, non mi scandalizzo, nè mi meraviglio di quanto accade, è accaduto e accadrà ancora nella Chiesa gerarchica.
Si tratta di uomini di peccattori come me, solo che indossano le vesti degli scribi ( vedi il Vangelo di domani ) che si muovono al secolo.
I Nuzzi,i Fittipaldi ed altri mi sono indifferenti.
Noto solo che per le leggi di uno stato sovrano si rendono consapevolmente correi dello stesso reato che sanziona con 8 anni di carcere coloro che diffondono informazioni RISERVATE di quello stato sovrano.
Il fatto merita o no un tantino di riflessione se non altro sotto il profilo deontologico?
Giusta la domanda di Sara: “come sarebbe accolto dall’opinione pubblica il ritorno del prossimo Papa ai vecchi appartamenti ?”; male, penso, ed inevitabilmente.
Per il resto, e come Picchio, approvo e sottoscrivo gli interventi e le considerazioni del nostro “padrone di casa”.
Buon sabato a tutti.
Roberto 55
“male, penso, ed inevitabilmente.”
Il che riduce la libertà che lasci al tuo successore.
Oggi facevamo una riflessione con amici sullo “stato d’animo” di chi lavora per la Santa Sede. Lo spunto era il primo libro di Nuzzi anche quello costruito su appunti e documenti in quel caso,rispetto ai nuovi materiali , allora lasciati “in eredita’ ” da un monsignore di curia. A parte la diciamo “strana” necessita’ di raccogliere documenti di ufficio riservati, per chissa’ quale uso futuro (ma non e’ difficile immaginarne il motivo) resta il quesito sulla doppia personalita’ che un prete assume: da una parte uomo di Dio annunciatore del Vangelo e dall’altra uomo che indossa la maschera del potere che agisce nell’ombra per fini inconfessabili. Un bell’esercizio acrobatico non c’e’ che dire.
Nino, tu parli come se tutti dovessero essere a conoscenza, come te, di quel che succede in Vaticano e nella Chiesa gerarchica. E invece non è così.
Anche io so bene che la Chiesa è fatta di uomini peccatori come tutti. Eppure resto scandalizzata ogni volta di più quando viene messa a nudo la sporcizia che la infanga. E mi pare che moltissime altre persone abbiano la stessa reazione. A cominciare dal Papa , che forse non immaginava una situazione tanto disastrosa.
E anche tantissimi preti buoni e generosi forse non sapevano. Sono quei ministri della Chiesa che amano davvero il Cristo e in suo nome si mettono al servizio di Dio e della gente facendo grandi sacrifici. Sono loro lo zoccolo duro di una Istituzione che certi fedeli “adorano” come fosse Dio stesso, ma che, al contrario, nei suoi vertici alla prima occasione si allontana da Dio e dal servizio per cui è stata istituita. In questo modo la Chiesa perde ogni credibilità e diventa pietra di inciampo per la fede di molti cristiani.
Dunque, l’indifferenza non è lecita. Ci si deve indignare, ci si deve ribellare se vogliamo dirci cristiani. E se uno o più libri scritti da giornalisti che intendono aprire gli occhi della gente comune sulle nefandezze della Chiesa, servono ad aprire gli occhi di tutti, non capisco perché gli si debba sputare contro come se fossero colpevoli di non so che.
Se fossero gli organi stessi della Chiesa a denunciare, anche in modo soft, certe ignominie, non ci sarebbe bisogno di andare dietro a chi scrive libri dopo aver avuto informazioni riservate. Invece da quella parte c’ è sempre silenzio, e si mette tutto a tacere nel tentativo di nascondere il più possibile. Ed ora certi giornalisti-direttori-vaticanisti cattolici ( escludo il nostro Luigi) si arrampicano sugli specchi per minimizzare. E lo fanno nel modo meno credibile: demonizzando con contorsioni verbali ridicole questi scrittori che avrebbero avuto la colpa di accogliere informazioni riservate e di farle conoscere all’universo mondo.
A mio modesto avviso, non è questa la strada giusta per far cambiare le cose.
Bisogna invece mettere allo scoperto le porcherie di qualsiasi genere che macchiano il volto della Chiesa. Molto meglio che fare mormorazioni sulla base del sentito dire. Costi quel che costi.
In questo modo potrebbe ( c’ è da auspicarlo) avere inizio una purificazione all’interno della Chiesa, anche se so bene che la perfezione non è di questo mondo.
Ripeto quel che ho già detto alcune volte: bisogna, oggi più che mai, pregare per la Chiesa, come disse Martini, che probabilmente sapeva.
E, aggiungo, bisogna pregare per papa Francesco che si trova a portare sulle spalle una croce molto pesante, come pure toccò, prima di lui, a papa Ratzinger. Quando questi si dimise, anche chi non si interessava granché di Chiesa, intuì– ed è tutto dire– che dovette averlo fatto perché messo alle corde ( in salute) dalla “sporcizia” in cui si vide immerso.
Questa situazione mi addolora parecchio.
“A cominciare dal Papa , che forse non immaginava una situazione tanto disastrosa.”
———————–
Dal sito del Vaticano , su L’Osservatore Romano del 14 marzo 2010
http://www.vatican.va/resources/resources_mons-versaldi-2010_it.html
Il rigore di Benedetto XVI contro la sporcizia nella Chiesa
di Giuseppe Versaldi*
Francesco sapeva e sa perfettamente a cosa va incontro, anche se non è stato un cardinale di curia la rete informativa di cui dispone, ovvero i confratelli della Compagnia di Gesù, sparsi in tutto il mondo, è tale da aggiornarlo quotidianamente sui fatti interni ed esterni al piccolo stato vaticano.
I leaders oggi o sono leaders globali con una conoscenza del divenire delle cose del mondo a 360 gradi o sono nulla. Tanto per intenderci sulle dimensioni, la provincia oggi è il mondo e la globalizzazione nel prossimo millennio riguarderà l’universo interstellare.
Sul cambiamento
Il punto è che la Chiesa di cui tu parli e tanti ne parlano non è cosa astratta ma una realtà di uomini e donne, di figli di Dio, ovvero di battezzati, sacerdoti, re e profeti, in cammino.
Il cambio di passo avverrà solo quando questa affermazione s’incarnerà nei figli di Dio.
Quando tutti diventeremo vedove che gettano le due monetine affidandosi all’amore del Padre.
CHRISTIFIDELES LAICI
14 Partecipi dell’ufficio sacerdotale, profetico e regale di Gesù Cristo
http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_30121988_christifideles-laici.html
Quello che sta facendo Francesco va proprio verso questa direzione, di questo tratta nelle sue omelie e nelle sue catechesi.
Un articolo interessante:
http://new.spectator.co.uk/2015/11/pope-francis-is-risking-a-catholic-civil-war/
“Il punto è che la Chiesa di cui tu parli e tanti ne parlano non è cosa astratta ma una realtà di uomini e donne, di figli di Dio, ovvero di battezzati, sacerdoti, re e profeti, in cammino.”
E lo dici proprio a me che l’ ho ripetuto cento volte a quelli, in questo blog, che la idealizzano come se fosse Dio in persona e l’ hanno situata lassù nel cielo, fra le nuvole ?
Si vede che tu, Nino, qui passi quando ne hai voglia, se ancora non mi conosci.
Ognuno qui sulla Terra deve fare la sua parte concretamente, non parlando in astratto di Dio, di teologia, di catechismo e di dottrina.
Più la fede è parlata, meno è vera.
Guardi che anche la sua chiesa fatta di Mancuso Maggi Bergoglio e tutti quelli che sono avanti aperti e moderni è un ideale.
Marilisa
Si vede che tu, Nino, qui passi quando ne hai voglia, se ancora non mi conosci.
—-
Vero, da molti mesi passo raramente.
Così non sono aggiornato sugli interventi, e credo che questo abbia generato i malintesi di questi brevi scambi.
Tuttavia,basandomi sui tuoi interventi in passato penso di aver capito la tua posizione e per la maggior parte dei casi mi sono trovato concorde.
Una buona domenica.
Non mi pare che ci siano stati malintesi, Nino.
Solo scambi di vedute con qualche differenza di opinione.
Buona domenica anche a te.
E passa più spesso.
Sara, la mia Chiesa è quella delineata dal C.V.II e risale a papa Giovanni e Paolo VI.
Oggi, con papa Bergoglio, la vedo attuata in pieno, e ciò non può farmi che piacere.
Ben venga chi ha vedute aperte( che non significa lassiste) e riesce a leggere i segni dei tempi.
Quando parliamo di Chiesa bisogna fare attenzione a quello che si dice: la Chiesa orizzontale a me personalmente interessa molto poco, mentre mi sta a cuore, e molto, la dimensione verticale, che sembra , per alcuni, inesistente.
La storia della Chiesa annovera una serie vistosa di Papi “manipolatori” . Papi che sotto il vessillo del “triregno e delle chiavi” , usando e abusando della parola “servizio” ,in realtà hanno esercitato il “potere” …
E dato che le famose promesse sono scritte tutte attorno, come fregio: nere su sfondo ORO nella Basilica di San Pietro, per evitare ogni malinteso, si dovrebbero aggiungere le frasi di contrappunto in lettere d’oro su sfondo NERO.
Marilisa “la mia Chiesa è quella delineata dal C.V. II e risale a papa giovanni e Paolo VI”. Una Chiesa sorta all’improvviso dal nulla? come la creazione ex-nihilo?
dunque per Marilisa la Chiesa prima del C.V II cosa era? che esistesse anche prima di papa Giovanni XXIII la Chiesa non può negarlo persino Marilisa ma allora che c osa era questa chiesa fino a Guiovanni XXIII ? spazzatura?
ma se la Chiesa prima del C. V. II e il papa Giovanni XXIII era spazzatura , anche il C.V.II lo è: infatti i cardinali e i vescovi che parteciparono a quel Concilio, erano nati, cresciuti, educati, fatti preti e teologi, sotto la Chiesa pre-conciliare, la Chiesa di prima di Giovanni XXIII, la Chiesa-spazzatura.
senza contare che anche San Francesco e santa Chiara, San Bernardo da Chiravalle, san benedetto, sant’ambrogio, sant’agostino fecero parte di questa chiesa di rango inferiore seconda Marilisa.
Forse secondo Marilisa la Chiesa perfetta, post-conciliare è nata di botto, dal nulla, come Minerva dalla testa di Giove? prima solo supestizioni e oscurantismo , dopo , di colpo , LA LUCE?
ma non si accorge Marilisa che credere in questa versione della storia della Chiesa è assurdo? Cioè Cristo e lo Spirito Santo per 2000 sono stati latitanti e poi sono apparsi di colpo nel 1962 ????’ come si può creder ad una baggianata simile?
Perciò, tutte le volte che un papa pretende di avere le idee di Dio, magari in buona fede- ne diventa il negatore e invece di prendere partito per LUI-Dio- lo prende per il mondo [ “Va de’ retro satana, tu non ti occupi delle cose di Dio, ma di quelle degli uomini”] Se si pensa che un Papa lo si aiuti con l’ossequio servile, con la devozione e il sentimentalismo , ebbene, lo si aiuta per la caduta sua e della Chiesa. Viceversa: chi ha amore per la Chiesa e il Papa è costruttivo nella critica, che deve esserci quando ci si scontra con l’evidenza. Nella Chiesa reale (giusto perché si parla di Chiesa Reale) secondo la Parola di Dio il “servizio” postuma il Primato (primatus iurisdictionis, primatus servitii, primatus ministerialis, primatusa pastoralis!) da cui deriva il “Potere” conferitogli da Cristo. Quando un papa rinuncia al Primato in favore del “servizio” e delimita le sue funzioni a Vescovo rifiutando il “Potere” di Vicario, automaticamente delegittima anche Colui che glielo ha conferito, questo potere…infatti…si vede…
Soprattutto nel discernimento degli spiriti tanto auspicato per quanto totalmente assente in questo ultimo scorcio. ..
Come l’errore possa venir giustificato, in qualche misura, resta da spiegare
Mettiamola così : cristo e lo spirito santo non sono comparsi improvvisamente nel 1962 , ma non sono neanche scomparsi nel 1962 o con papa francesco.
Discepolo, da dove desume che io disprezzi la Chiesa pre-Concilio? Quella che lei concretamente, mi par di capire, non ha conosciuto se non in teoria, attraverso libri di antica teologia e forse di catechismi altrettanto antichi?
Io le ho conosciute entrambe e posso discutere di entrambe.
Lei no, invece.
Non metto in un angolo tutti quei santi da lei citati né i teologi di un passato lontano. Erano personaggi che vivevano in un ambiente sociale e religioso che era proprio di quei tempi. E da lì traevano le loro idee religiose. Ma la vita procede in avanti e con essa Dio stesso, che infatti è Colui che è e che sarà. Ritengo perciò che Dio si riveli ogni giorno di più nella vita che cammina, e che possa essere capito sempre meglio da certi uomini e donne di oggi.
Pertanto sono convinta che lo stare incollati alla Chiesa di una volta sia un grave errore. Quella Chiesa a lungo andare ha generato asfissia nella Chiesa stessa, ha prodotto storture nella struttura dell’ Istituzione e nella lettura
del Vangelo, ha prodotto danni nella percezione della substantia del Dio creatore, di cui per secoli si ha preferito presentare l’ aspetto perverso di un Giudice pronto a cogliere in fallo le sue creature umane per castigarle.
Ha imposto ai più deboli una fede obbligatoria in sé nulla e soprattutto negativa. Perché ciò che viene imposto sotto minacce di castighi e pene eterne, incute paura e impedisce di amare qualcuno. Questo qualcuno in questo caso è Dio.
Papa Giovanni è stato una pietra miliare nella Storia della Chiesa, perché per primo si rese conto che bisognava riformarla e darle nuova vita sotto tanti punti di vista. Rendendola innanzitutto accogliente e capace di anteporre il volto misericordioso e amorevole del Signore.
Fu una ispirazione divina, la sua, e indisse, appunto, il Concilio che non poté portare a conclusione.
Aprì le porte ad una concezione più giusta e più vera della funzione della Chiesa, che non è quella di minacciare castighi e inferno ad ogni piè sospinto
ma è invece la missione di diffondere nel mondo il Verbo di fratellanza, pace e amore fra tutti i figli del medesimo Padre.
Questa è la Chiesa cui aderisco io con convinzione. È quella che si stringe alla gente confortandola e togliendola dalla disperazione in cui gli affanni della vita la fanno precipitare. Di questo amore hanno bisogno gli esseri umani in generale, non di un Dio minaccioso che incute terrore.
Conosco persone vicine al termine della vita che, educate ad una religiosità intrisa di divieti e spauracchi, morranno senza essere riuscite a togliersi dalla mente quella idea di un Dio perverso
che li ha inseguiti per una vita intera. E questa è, a mio avviso, una colpa grave di cui molti ministri del culto, fra quelli che ancora ci sono, dovranno rendere conto a Dio.
” Io le ho conosciute entrambe e posso discutere di entrambe.”
Però anche lei faccia lo sforzo di capire chi è nato molto dopo e non è stato mai mandato a messa con la frustai.
Perchè altrimenti è normale che se lei parla sempre di paura dell’inferno e noi non l’abbiamo mai provata non ci capiamo.
Potrei aggiungere molte cose ancora, ma preferisco chiudere qui per non farla troppo lunga.
Il guaio è, cara Sara, che anche molti giovani hanno quella idea sbagliata di Dio, perché ci dono ancora preti che coltivano quella idea e la trasmettono a chi capita sotto il loro insegnamento.
E senza andare molto lontano, anche qui ci sono dei frequentatori che che preferiscono incamerare nella testa un Dio a propria immagine e somiglianza e bollare come eretici coloro che amano la Chiesa rinnovata.
picchio scrive,
7 novembre 2015 @ 22:53
—-
Ciao, permettimi di aggiungere al tuo post che condivido questo breve racconto chassidico:
Un giorno in cui riceveva degli ospiti eruditi, Rabbi Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo:
<>.
Quelli risero di lui: <>.
Ma il Rabbi diede lui stesso la risposta alla domanda <>.
Non so cosa è successo così ripeto il post.
Un giorno in cui riceveva degli ospiti eruditi, Rabbi Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo: dove abita Dio?
Quelli risero di lui: ma che vi prende? Il mondo non è forse pieno della sua gloria?
Ma il Rabbi diede lui stesso la risposta alla domanda; Dio abita là dove si lascia entrare
“che anche molti giovani hanno quella idea sbagliata di Dio,”
Ma va a parte i tradizionalisti (dove è vero che ci sono molti giovani attratti da ciò che non hanno conosciuto e risulta loro nuovo) la stragrande maggioranza dei ragazzi non ha idee simili.
Anzi non va nemmeno in Chiesa.
E che diamine! Ma far funzionare un po’ la propria testa senza andare sempre al rimorchio degli altri è poi cosi difficile?
Non credere, Sara, che io sia matusalemme.
È che quella religione non mi soddisfaceva, non mi dava quella pace che avrei voluto, e ho fatto tutto un lavoro di ricerca e di ascolto di gente preparata e competente certo più di me che mi ha aperto gli occhi.
Per questo io sollecito spesso alcuni di voi a seguire dei corsi di catechesi per adulti che vi persuaderebbero, forse, a cambiare certe idee.
Comunque a me questo fariseismo pauperistico à la carte non mi entusiasma proprio per niente…
E poi io, Sara, non ho parlato di “frusta”. Il concetto era metaforico. Ovvero, ti dicevano che se non fossi stata cattolica alla maniera indicata da loro, Dio ti avrebbe punito. Per ogni piccola mancanza c’ era pronto l’ Inferno ad aspettarti.
Per forza, allora, un bimbo si impauriva e si adeguava. E questa poteva chiamarsi ” fede” secondo te?
Finalmente Maioba!
Spiegati meglio, però.
Ho capito, don Marco.
Ho letto il tuo commento nel tuo blog, e ho capito.
Però tu non hai capito, secondo me, un’ altra cosa.
Non sono tanto i 200 o 500 m.q. a dare fastidio, quanto il fatto che i signori cardinali e monsignori che vi abitano non pagano gli affitti o pagano affitti irrisori.
E se poi è vero che le ristrutturazioni vengono fatte a suon di 200000 euro di dubbia provenienza, allora, caro Maioba, non c’ è “pauperismo farisaico a la carte”, come tu lo definisci. C’ è proprio uno spreco odioso di danaro.
Altro che storie!
Bello e molto vero nino.
Il rischio che succeda come nella politica, che si parta cioè dalla pensione della casta, del politico e poi si arrivi a definire d’oro cose molto molto più modeste c’è.
Oggi Bertone domani il parroco che magari sta meglio del disoccupato e quindi verrà considerato un privilegiato uguale. In genere vivendo in una parrocchia assolutamente non ricca mi da più fastidio la retorica sulla Chiesa povera alla Scalfari (che male non se la passa) che parla solo con Ravasi Martini il Papa già un vescovo gli parrà poco.
Comunque le polemiche sulla ricchezza del clero sono una costante in tutto il cristianesimo, dai racconti di Canterbury al Decamerone anche nella letteratura è un tema ricorrente.
Forse il fatto che Bergoglio sembri un estraneo a Roma l’accentua in modo un po’ parossistico, ma non è nulla di nuovo.
il rischio c’è, ma non possiamo continuare a dire succede quello che è sempre successo, questo atteggiamento indulgente e assolutorio è proprio quello che fa si che l’Italia sia lo Stato occidentale dove l’illegalità e la corruzione siano più diffusi.
Non facciamo tribunali in piazza, ma neanche possiamo continuare a dire è normale rubare, essere corrotti e corrompere, usare soldi pubblici per avere mille privilegi ( questo riguarda i politici).
Io non indulgente con nessuno, però non sono certo io a garantire la correttezza dei grandi cardinali, se ci sono questioni di illegalità chi deve provvedere provveda.
Mi pare che buttare tutto nel mezzo non aiuti nessuno, un conto è rubare un conto è vivere diversamente da San Francesco. (che non viveva nell’attico ma nemmeno a Santa Marta)
Il monastero del Papa Emerito è da faraoni? Ad esempio.
Si può perdere un po’ di tempo a chiarire cosa si intende nello specifico.
Perchè come dico da tempo se tutto è peccato niente è peccato.
mi sembra che sulle illegalità la Magistratura si sia mossa e si stia muovendo, tra le difficoltà che ci sono sempre quando c’è di mezzo uno Stato estero.
Qui sul blog quella che contrappone in continuazione attici e santa marta sei tu, sui giornali non so perchè questi tipi di articoli mi annoiano, per me più che l’attico è una questione di sobrietà, come dice Luigi. Per me sobrietà vuol dire anche che dopo una vita di lavoro al servizio della Chiesa non dovresti avere risparmi principeschi, quando come diceva sul tweet don dario alcuni i preti, che pure loro dedicano la vita alla Chiesa, stentano ad arrivare alla fine del mese.
che un prete in anzianità non arrivi alla fine del mese è una bufala.
La questione dei preti anziani è semmai che, non avendo alle spalle una congregazione o una famiglia religiosa in cui vivere fino alla morte (come i frati o i monaci), quando vanno in pensione e magari non possono più abitare in canonica perchè nel frattempo è arrivato il nuovo parroco, devono trovare una sistemazione (la diocesi dovrebbe trovarla per loro, essendo stati a servizio di essa per tutta la vita!).
Talvolta un prete ha la casa dei genitori nel paese natio, altre volte si è fatto la casa durante la vita (ne vogliamo parlare?), altre volte non ha nulla e finisce in case per preti anziani o ospizi vari… Ma che stenti ad arrivare alla fine del mese, perbacco…
Picchio io leggo i giornali e tutti i giornali contrappongono l’attico a Santa Marta ho sentito io stessa Nuzzi dirlo.
Don Dino si riferiva alla parrocchia (far quadrare i conti in una piccola parrocchia non è facile questo intendeva)
nella nostra diocesi esiste una casa di riposo per i preti anziani che non hanno la possibilità o non vogliono vivere da soli.
Tu maioba sei un prete ancora giovane, ma hai già qualche idea su come investirai i tuoi 300.000 euro ( solo una parte dei risparmi di bertone ricordiamo) a fine carriera ? 🙂
Mi prenderò un attico.
Sono d’accordo con don Marco che saluto con grande affetto. Il problema dei sacerdoti giunti in vecchiaia non sono i soldi , ma la solitudine. Dopo un’intera esistenza spesa senza riserve, spremuti come agrumi fino all’ultima goccia, alla fine vengono messi in un angolo, dimenticati, spesso dai parenti e dagli amici …amici…si fa per dire…nella fattispecie chissà perché spariscono come le acciughe in bagna cauda per ricomparire in grande pompa solo alle esequie..
“altre volte si è fatto la casa durante la vita (ne vogliamo parlare?)…”
altre volte si è fatto la casa durante la vita (ne vogliamo parlare?), altre volte non ha
Sì, parliamone don Marco.
Così, tanto per sapere qualcosa della vita privata dei preti. Senza malizia.
Come si guadagnano da vivere? Vengono pagati dai vescovi o da chi?
A me piacerebbe saperlo.
A chi vanno, per es., le offerte per le messe di suffragio?
Il post è pasticciato. Me ne scuso.
Ripeto: parliamone, don Marco.
Tanto per sapere, e senza malizia.
Se vuoi, naturalmente.
ogni sacerdote viene retribuito dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento Clero e dalla Parrocchia o dall’istituzione in cui presta il suo ministero.
Mediamente riceve sui 900-1200 euro al mese, dipende dagli incarichi. Verso l’età di pensione credo che arrivi ai 1200-1300…
Le offerte della Messa normalmente sono per il sacerdote celebrante. Ma in genere in parrocchia un parroco trattiene per se una quota media (sui 10-15 euro a Messa) e il resto lo mette nella cassa parrocchiale per le necessità della parrocchia.
Le offerte in occasione di matrimoni, battesimi, funerali sono PER LA PARROCCHIA non per il prete che li celebra.
Poi se uno fa diversamente… cavoli suoi… certo non esiste un grande controllo su queste cose, perchè in ogni parrocchia il parroco è anche amministratore dell’economia. Se è onesto bene, se non lo è…
Ma qui si entra nel campo dei processi alle intenzioni, ai quali sono contrarissimo.
Questa è la norma generale
” A me piacerebbe saperlo.”
però sono cose note, cioè non serve Nuzzi per saperle.
http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATICANO/stipendi_vaticano_spending_review_papa_ratzinger/notizie/607119.shtml
Anche sui soldi dei cardinali: hanno stipendi piuttosto buoni e se fanno vita modesta è normale che si accumulino.
Poi certo dovrebbero darli in carità, ma non è detto che non lo abbiano fatto o che non lo facciano alla loro morte.
http://www.unita.it/notizie-flash/papa-nasce-fondazione-ratzinger-oltre-due-mln-dai-diritti-autore-1.256018
I diritti di autore di Ratzinger (due milioni) sono impiegati così ad esempio.
Mi sono rimessa in pari coi giornali 🙂
Lasciando stare i risparmi cardinalizi su cui ho vedute diverse, quello che oggi mi ha colpito, riguardo a bertone, è 1) che l’impresa edile che lui ha chiamato a ristrutturare l’appartamento gli ha fatto uno sconto del 50% sul prezzo pattuito. Ora quale azienda fa sconti di quel tipo se non quella che ti vuole ringraziare per qualche favore? L’azienda in questione aveva già preso molti appalti da bertone sia a Genova quando lui era arcivescovo, sia al bambin Gesù quando bertone va a Roma.
2) che da fatture risulti che anche la fondazione del bambin Gesù ha regolarmente pagato.Quindi hanno pagato in due la stessa cosa.
Opere pubbliche, tanti soldi sono un mix esplosivo sia che si tratti di politici che di cardinali.
Magari il bambino Gesù ha pagato per la struttura esterna (il tetto che doveva essere riparato come racconto’ già un anno fa e che è del condominio e non dell’appartamento) e il cardinale solo per l’appartamento.
Comunque ha 80 anni tra un po’ lascerà libero l’appartamento e la chiesa se lo ritroverà risistemato gratis…
Ti ringrazio, don Marco, per la risposta chiara e dettagliata.
Entra più spesso in questo blog.
Abbiamo bisogno dei commenti di un prete come te.
“A me piacerebbe saperlo.
…però sono cose note, cioè non serve Nuzzi per saperle.”
Ma che c’ entra Nuzzi, scusa tanto?
E poi, io non vado in giro per il web a informarmi di questo e di quello.
Non vale la pena perdere tanto tempo appiccicati al computer da mattina a sera, cara Sara.
Ci sono tante altre belle cose da fare nella vita.
Ma lo ha chiesto lei come si faceva a sapere scusi.
Io lo lessi all’epoca in genere ho buona memoria, se una cosa mi colpisce me ne ricordo dopo anni.
Mi riferivo ad altre cose, Sara.
🙂 🙂
Ma lo sa che ci sono state delle donne che hanno scoperto i corvi dal computer?
Quando l’ho letto ho pensato, cavolo, potrei darmi all’hackeraggio….
Curiosity killed the cat
http://www.dailymotion.com/video/x9gkl6_curiosity-killed-the-cat-misfit_music
🙂 🙂
“Cosa pensa dell’ appartamento del cardinal Bertone? «Conosco Bertone e so per certo che non ha fatto nulla di illegale. Intorno a lui si concentrano calunnie ingiustificate».
Sigalini l’unico finora ad avere avuto un pensiero gentile. (è stato un po’ nostro vescovo in Ac e lo ringrazio).
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/11/italia-mons_9.html
Sara sono d’accordo sul pensiero gentile verso Bertone, che condivido. Ma l’articolo che tu hai linkato aveva altro di interessante, non credi? Anch’io amo Sigalini, che conosco da quand’era giovane e organizzava la partecipazione italiana alle giornate mondiali della gioventù. Lo amo soprattutto per l’evangelica reazione all’incidente che l’ha portato in faccia alla morte. Gli mando un bacio per quanto afferma nell’articolo da te segnalato:
«Francesco fin da subito ha parlato della necessità che il vescovo abbia l’ odore delle pecore. Io ho deciso di fare mia questa indicazione. Da diciannove mesi non abito più nel palazzo vescovile ma nelle case messemi a disposizione dai parrocchiani. Ogni mese ne cambio una, cercando di trascorrere del tempo vicino ad ogni parrocchia».
Avevo letto Luigi ma mi premeva solo notare il gesto gentile, la gentilezza non dipende dai metri o dai chilometri che ci separano gli uni dagli altri.
🙂
http://156.54.106.174/rubrica-29/cronache/perdite-profiti-ex-numero-bambin-ges-conferma-sua-difesa-112445.htm
Se l’intervista doveva essere chiarificatrice è rassicurante ………serve a poco.
Al di là del rassicurare è lucida in tanti punti, molto secca senza quel taglio untuoso che mi sarei aspettata.
Mi sembrava interessante.
Tra le altre cose è morto Gallino, per chi lo conosceva.
http://materialismostorico.blogspot.it/2015/11/luciano-gallino.html
Pensa che ieri leggevo un vecchio saggio sulla disoccupazione tecnologica, oggi compre il giornale e vedo che è morto. 🙁
In questi giorni ho pensato a Benigni e al grande Troisi (Dio l’abbia in Gloria).
Ho pensato, ma bisognerebbe fermare Vespucci, Colombo o i Savoia?