Sono stato tre anni in Libia con mio padre

Non sono mai stato in Libia ma la sento un poco come una mia terra perchè laggiù stette a lungo – credo tre anni – mio padre ventenne, con le truppe di occupazione, subito dopo la fine della prima guerra mondiale alla quale era stato chiamato dopo Caporetto, tra i “ragazzi del 1899”. Si chiamava Giuseppe e parlava più della Libia che della guerra. Gli era rimasta la passione per i datteri che sempre comprava a Natale. Sento molto quella stagione della sua prima giovinezza tra la sabbia e il mare, lo vedo che guarda nel sole e non comprende quello che vede. Cammelli tra refoli di sabbia. Fucilazioni all’alba all’interno del forte. Nella stessa condizione mi trovo io oggi quando guardo in televisione le folle, i morti, il dittatore che grida in un microfono. Tengo dentro di me quel mondo che non comprendo e che forse temo quanto dovette temerlo Giuseppe a vent’anni.

17 Comments

  1. Sempre più spesso, Luigi, hai l’abilità di tradurre in parole quelle che sono le mie sensazioni, peraltro con una velatura di poesia e di nostalgia che solo l’esperienza con le parole può regalarti.
    Mio nonno, invece, era in Cirenaica e la guerra era la Seconda. Per il resto, quanto descrivi circa il tuo papà è quanto è sempre giunto a me sin da bambina ascoltando quei racconti, perfino i datteri comperati a Natale. E, circa la religione, una cosa che lo colpì molto erano le scarpe al di fuori delle moschee che, secondo lui, erano un grande rispetto per il proprio Dio.
    Accolse una famiglia reduce dalla Libia negli anni ’70 e li aiutò e rimettersi in piedi.Con loro parlava di quella terra e dei ricordi in comune.
    Oggi io guardo la tv, riascolto le sue parole da qualche parte nel mio cuore….e non capisco.

    26 Febbraio, 2011 - 15:12
  2. marta09

    Anch’io Luigi rivivo lo sgomento e le domande che ti poni di questo “non capire” attraverso ciò che mi diceva la mia mamma che riportava ciò che provava suo fratello (quello a lei più vicino al cuore) alla vista della Russia … dove poi ci è rimasto e non si sa come se da vivo o da morto dato che la comunicazione ufficiale fu “disperso”.

    2 erano le immagini negli occhi di mio zio: l’orrore della guerra nel rigore dell’inverno ed il calore del popolo che amava i nostri italiani.
    Uno scenario in cui gelo e calore, odio e amore si mischiavano in modo incomprensibile.

    Giusto per ritornare un attimo al post precedente, dentro in tutto questo orrore, ci sono stati esplosioni di bontà dei nostri soldati nei confronti del popolo e del popolo nei confronti dei nostri soldati.

    La cosa straordinaria è che – da sempre – la bontà ed il bene sono sempre comprensibili, come la cattiveria ed il male diventano sempre più incomprensibili.

    26 Febbraio, 2011 - 16:10
  3. Gioab

    Anche mio papà ! Si chiamava Giuseppe ed era andato 20enne anche lui a fare la guerra. In Eritrea però , luogo fantastico, alte montagne con l’aria fina dei 2500 metri di Asmara, che sembra non riempirti mai i polmoni e ti fa dormire come un angioletto. Se vuoi andare al mare ci arrivi in 80 km 20 dei quali tutti in discesa fra tornanti e la nebbia e 60 in pianura . Poi Massawa e le stupende isole Dahalak. Ne conosco alcune, “Dissei”-“Durghaam”- Durghella”-Nocra-Dohul- Punta Ghedem, ci andavo a pesca sub.

    Ci rimase anche dopo la guerra e morì dopo alcuni anni laggiù per mancanza di medici esperti e dei mezzi necessari. Ma non aveva voluto rinunciare a quel “paradiso terrestre” dove le 4 stagioni si rincorrono tutte nella stessa giornata.

    Se fate una piccola esplorazione in rete troverete delle bellissime foto, una delle quali raffigura ancora quel vecchio ponte, costruito in epoca fascista sul quale campeggia ancora la scritta “ca custa lon ca custa” ( costi quel che costi) lo fecero i genieri dell’esercito. E’ ancora in piedi. Da ragazzo ogni volta che lo attraversavo mi colpiva quell’indomita volontà di alcuni disperati, disposti a sottomettersi a sforzi e fatiche, per la riuscita dell’impresa che in fondo consisteva sono nel riuscire ad ammazzare più disgraziati che difendevano il proprio diritto di morire ammazzati.

    Però, ho capito oggi, che se vuoi costruire una società nuova, giusta di “giusti”, non puoi far altro che buttare alle ortiche quella vecchia. Non ci sono “rattoppi” possibili.

    “Nessuno cuce una toppa di panno non contratto su un mantello vecchio; se no, tutta la sua forza tira da esso, il nuovo dal vecchio, e lo strappo diviene peggiore. E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; se no, il vino rompe gli otri, e si perdono sia il vino che gli otri. Ma si mette il vino nuovo in otri nuovi”.” ( Marco 2.21-22)

    “poiché allora ci sarà grande tribolazione come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più. Infatti, a meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati” ( Matteo 24.21)

    “Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova, mediante cui [i] cieli essendo infuocati saranno dissolti e [gli] elementi essendo intensamente caldi si fonderanno! Ma secondo la sua promessa noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia.” ( Apocalisse 3.11) – Perché non dimorerà la bontà ? o ci sarà ?

    Volevo tornarci dopo anni di assenza ma ho rinunciato.
    Quando tutti scappavano, i capi locali usavano un detto: “Se un topo entra nella bottiglia per prendere il formaggio e ingrassa, se vuole uscire deve dimagrire”. Era il loro modo per dire che dovevi abbandonare tutto se volevi scappare. Allora ho pensato che essendo io già grasso, non avevo voglia di dimagrire per entrare in quella bottiglia. Sarebbe ingrassati gli altri allora era meglio se rimanevo grasso io.

    26 Febbraio, 2011 - 16:29
  4. marta09

    Uff …
    1) il principio della Chimica è “nulla si crea e nulla si distrugge” (sotto questo cielo …ovviamente) … Quindi, se distruggi il vecchio,si rischia di rifare gli stessi errori o lo stesso vecchiume .. Ergo, è prudente tenere anche il vecchio no?

    2) Per le toppe … eccerto, non si mettono toppe nuove su abiti vecchi e viceversa, ma anche un abito vecchio può servire ad altro dopo essere stato “abito”. Ad esempio se ne può fare degli stracci per fare la polvere o … lucidare qualcosa che ha perso luce. Sugli abiti nuovi, invece, c’è un altro discorso: se si rompono quando sono nuovi, non sono di stoffa buona e quindi fa la stessa fine della stoffa vecchia … ma non si butta nulla.

    3) Per quanto riguarda l’Apocalisse, ricordo che un certo timore a trattarla ci dovrebbe essere visto che termina con una “minaccia” mica da ridere per quanti interpretano senza nulla conoscere … (ho scritto “conoscere” e non “sapere”)

    4) E per il topo e la bottiglia … bé … sarebbe stato più logico pensare che fosse una trappola piuttosto che pensare di dimagrire per entrare a mangiare (gola) ed il fatto che non si vuole imagrire (ahimé 🙁 ) è un grosso problema perchè significa che non si rinuncia all’ “io” (sempre troppo grasso) e questo potrebbe sì impedire di entrare nella bottiglia (e va bene), ma anche di passare dalla porta stretta

    Comunque sia stavamo parlando di bontà nella bruttura della guerra e di una forma di giustizia che nasce quando tutto all’esterno urla ingiustizia.
    Esattamente quello che ha fatto Gesù.

    26 Febbraio, 2011 - 17:58
  5. Gioab

    @ Marta09

    Uff… “nulla si crea e nulla si distrugge” (sotto questo cielo …ovviamente)”
    Risposta : – perché sai come funziona sotto un altro cielo ?

    “ Ergo, è prudente tenere anche il vecchio no?”
    Risposta: – Vedi che ragioni con timore “è prudente” è solo convenienza ! L’amore non è convenienza.
    “L’abito vecchio” non l’ho detto io rivolgiti all’Autore! Per le contestazioni.

    La fine di Rivelazione ? “ L’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo [sia] con i santi.” Perché dice con i santi e non dice sia con voi ?

    E’ discriminatorio non credi ?

    26 Febbraio, 2011 - 18:29
  6. nico

    La cosa che, come pollo cristiano, più mi consola è che non vivo nell’angoscia di dover sgomitare per entrare a far parte dei 144.000.

    26 Febbraio, 2011 - 19:15
  7. nico

    I motivi di preoccupazione sono altri:
    …il figlio di Gheddafi chiede di trattare, o sarà guerra civile…
    i nostri politici si scontrano sulla necessità di predisporre un piano per i rifugiati: alcuni chiedono di agire presto, altri vogliono un coinvolgimento dell’Europa…

    Sento ora che Yara è stata ritrovata…

    Chiedo al Signore la consolazione che solo Lui può donare…

    26 Febbraio, 2011 - 19:31
  8. Gioab

    @ nico

    Infatti non dovrai sgomitare perchè l’altruismo vuole che : – “ poiché notò che gli invitati sceglievano per sé i posti più eminenti, disse loro: “Quando sei invitato da qualcuno a una festa nuziale, non giacere nel posto più eminente. Forse qualcuno più ragguardevole di te è stato invitato da lui nello stesso tempo, e colui che ha invitato te e lui verrà e ti dirà: ‘Lascia che quest’uomo abbia il posto’. E allora andrai con vergogna a occupare il posto più basso. Ma quando sei invitato, va a giacere nel posto più basso, affinché quando viene l’uomo che ti ha invitato ti dica: ‘Amico, sali più in alto’. Allora avrai onore davanti a tutti quelli che sono ospiti con te. Poiché chiunque si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato”. ( Luca 14.7-11)

    Ma il cosa più importante è che la porta dove si celebra la festa nuziale è già chiusa per cui anche avendo l’invito non puoi più entrare.
    L’invito aveva una scadenza ma non sapendolo sei arrivata tardi.
    Meo male che la cosa non ti angoscia.

    26 Febbraio, 2011 - 19:51
  9. marta09

    @Gioab … come vedo non capisci.
    Certo che non lo so, ma sto parlando di creature che non possono creare … Ecco cosa intendevo con “sotto questo cielo”

    Il “timore” non è quello che tu pensi (ma non avevo dubbi che tu pensassi così con un tono di chi è in grado di dire che tutto ciò che fa è perfetto e giusto), il “timore” di cui io parlo è quello straordinario dono dello Spirito Santo … Dono straordinario, ma così ostico da accettare per chi si sente dio in terra.

    Infini, ti prego di non azzardare a dire a chicchessia che non ha inviti, o è arrivata tardi o che altro … Non sei Dio, non sai ciò che Lui sa e il metro di giudizio non è nelle tue mani.
    La Parola di Dio non deve mai essere usata per allontanare, per escludere e per schiaffeggiare visto e considerato che anche tu, non essendo ebreo, fai parte dei gentili, dei pagani a cui Paolo, su invito di Gesù, si è rivolto.

    E ti riporto fedelmente la 2° lettura di domani (1Cor 4,1-5)
    A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
    Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode.”

    Dopo di che se ancora scrivi in questo modo da “solo io sono salvo” non so proprio cosa fare o dire se non “vivi la tua bella vita”.

    26 Febbraio, 2011 - 21:48
  10. Gioab

    @ marta 09

    Devo umilmente confessare che non capisco. Infatti hai ragione, non capisco e non capisco perché se ti poni in difesa dell’impossibile come citandomi (1 Cor. 4.1-5) non posso che agire come faccio.
    Creature che non possono creare ? Chi sono ? Gli uomini ? Ma anche gli uomini creano ! Vedi perché è necessario esprimersi bene per evitare “missunderstanding”.

    Il timore ? – “Non c’è timore nell’amore, ma l’amore perfetto caccia via il timore, perché il timore esercita una restrizione. In realtà, chi ha timore non è stato reso perfetto nell’amore.” (1Giovanni 4.18) – Se hai timore dimostri di non credere che Lui possa modificare gli eventi quindi Lo escludi dalla tua vita o Lo sminuisci. Ma se ti fidi Egli può agire sul futuro.

    Infatti come dici tu io non so ciò che Lui sa e il giudizio non è nelle mie mani. Ma questo non è vero del tutto perché : – “Dovunque qualcuno non vi riceva o non ascolti le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella città scuotete la polvere dai vostri piedi.” (Matteo 10.14) infatti è nei miei piedi.

    Tu dici per schiaffeggiare ? – Io uso lo stesso sistema che usava Gesù se non ti piace e lo vuoi contestare rivolgiti a Lui. Ti faccio un esempio: – “Dicci, dunque: Che ne pensi? È lecito pagare il tributo a Cesare o no?” Ma Gesù, conoscendo la loro malvagità, disse: “Perché mi mettete alla prova, ipocriti? Mostratemi la moneta del tributo”. Essi gli portarono un denaro. Ed egli disse loro: “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?” ( Matteo 22.17-20)

    Altro esempio : – “Comunque, nel dare risposta, Gesù diceva insegnando nel tempio: “Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Mediante lo spirito santo Davide stesso disse: ‘Geova ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”’. Davide stesso lo chiama ‘Signore’, ma com’è che egli è suo figlio?”” ( Marco 12.35-37)

    Vedi anche Lui faceva domande scomode che rivelavano l’ignoranza degli ascoltatori che si dichiaravano “figli di Dio” e sapienti. Quindi la questione resta o sai le risposte o non le sai ma se non le sai non puoi vantare un magistero infallibile e l’umiltà dovrebbe caratterizzarti come una persona che vuole conoscere oltre che fare l’amazzone in difesa del mare virtuale.

    “La parola di Dio non deve essere usata per allontanare “ – Spiacente anche su questo non condivido perché Gesù disse : “Perciò molti dei suoi discepoli, avendo udito questo, dissero: “Questo discorso è offensivo; chi lo può ascoltare?” Ma Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano di ciò, disse loro: “Vi fa inciampare questo? ….Per questo molti dei suoi discepoli se ne tornarono alle cose [lasciate] dietro e non camminavano più con lui. Perciò Gesù disse ai dodici: “Non ve ne volete andare anche voi, vero?” ( Giovanni 6.60-71). – ( Matteo 16.24) : “Chi vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda la sua croce e mi segua”.

    La Parola di Dio non è la caramellina per accontentare le anime pie desiderose di misericordia né il miele per attirare sprovveduti,** anche se anch’io faccio parte dei gentili, è vero, io infatti non giudico nulla prima del tempo, ma se il tempo fosse arrivato cambierebbe ? Non dice infatti: “Dio si è rammentato dei suoi atti d’ingiustizia. Rendetele come essa stessa rese, e fatele il doppio, sì, il doppio del numero delle cose che essa fece; nel calice in cui mise un miscuglio mettetele il doppio del miscuglio” (Apocalisse 18.5-6)

    Io non scrivo da “solo io sono salvato” io scrivo in modo da far riflettere chi si dice parte di un magistero infallibile e non sa le risposte. Ricorda, l’olio dovettero andare a comprarselo e malgrado lo sforzo arrivarono comunque tardi. Farai in tempo a comprarlo e trovare la porta ancora aperta ?
    Sono sempre qui se hai domande ! Oppure c’è il sito dove ti puoi trovare quell’olio.

    **(Romani 9.27) : “Isaia grida riguardo a Israele: “Anche se il numero dei figli d’Israele fosse come la sabbia del mare, è il rimanente che sarà salvato. Poiché Geova farà una resa dei conti sulla terra, portandola a termine e abbreviandola”.”

    27 Febbraio, 2011 - 10:07
  11. Gioab

    @ nico

    Scusa avrei una domanda da porti in relazione a: “Sento ora che Yara è stata ritrovata…Chiedo al Signore la consolazione che solo Lui può donare…”

    Poiché nei giorni passati sono state fatte molte preghiere e celebrate in favore di Yara molte messe. Dal risultato che hanno sortito sembra che siano state del tutto ininfluenti. Come mai ? Come mai secondo non c’è stato alcun interessamento divino in favore di una riuscita meno drammatica dell’evento ?
    Semplice curiosità la mia, eppure Yara era un’anima innocente immeritevole di tanta violenza e ingiustizia. Perché mai sarà andata così ?

    27 Febbraio, 2011 - 10:14
  12. marta09

    Forse perchè tu, l’eletto, si è scordato di pregare per Yara? Troppo occupato con noi, povere capre, ingannate dalle Chiesa Cattolica?
    😀

    27 Febbraio, 2011 - 11:08
  13. Gioab

    Lo hai scritto tu ! e poi capre non è mica brutto, anzi : – “rallegrati con la moglie della tua giovinezza, amabile cerva e attraente capra di montagna. Le sue proprie mammelle ti inebrino in ogni tempo. Sii di continuo in estasi per il suo amore.( Proverbi 5.18-19)

    Ingannata ? Non lo so, dipende da ciò che fai, non sono io il giudice, ricordi ? è la tua coscienza. Chiedi a lei e non ti mentirà.

    27 Febbraio, 2011 - 11:58
  14. Clodine

    Quanti saranno i “salvati” ???144.000 ???
    144.000 Testimoni di Ge(n)ova !!!
    Noi?…ma va’ la’….ma cosa vuoi essere salvata tu Marta09, Nico, Marco, Principessa, Marilisa..Nino io e tutti sti’ “caprun” infedeli che siamo noialtri ???!! …ma va’ la’….

    27 Febbraio, 2011 - 12:25
  15. marta09

    @Clo, almeno saremo in compagnia ah ah ah 😀 … A sentire Gioab ci deve essere il deserto in Paradiso …

    @Marco … hai proprio ragione, solo che ci tento sempre a trovare un punto d’incontro … O, mica sono “caprun” per nulla!!!

    27 Febbraio, 2011 - 13:37
  16. Gioab

    @ Clodine
    Prova a scoprire come stanno le cose.

    (Numeri 3.39-51) – “Tutti i registrati dei leviti che Mosè e Aaronne registrarono per ordine di Geova secondo le loro famiglie, tutti i maschi da un mese in su, furono ventiduemila. Quindi Geova disse a Mosè: “Registra tutti i primogeniti maschi dei figli d’Israele da un mese in su, e prendi il numero dei loro nomi. E devi prendere per me i leviti — io sono Geova — in luogo di tutti i primogeniti tra i figli d’Israele, e gli animali domestici dei leviti in luogo di tutti i primogeniti fra gli animali domestici dei figli d’Israele”. E Mosè registrava tutti i primogeniti tra i figli d’Israele, proprio come Geova gli aveva comandato.

    E tutti i primogeniti maschi secondo il numero dei nomi, da un mese in su, dei loro registrati furono ventiduemiladuecentosettantatré. 2.273
    E Geova continuò a parlare a Mosè, dicendo: “Prendi i leviti in luogo di tutti i primogeniti tra i figli d’Israele, e gli animali domestici dei leviti in luogo dei loro animali domestici; e i leviti devono divenire miei. Io sono Geova. E come prezzo di riscatto dei duecentosettantatré dai primogeniti dei figli d’Israele, che eccedono sui leviti, devi prendere cinque sicli per ciascun individuo. Lo devi prendere secondo il siclo del luogo santo. Un siclo è venti ghera. E devi dare il denaro ad Aaronne e ai suoi figli come prezzo di riscatto di quelli d’essi che eccedono”. Mosè prese dunque il denaro del prezzo di redenzione da quelli che eccedevano il prezzo di riscatto dei leviti. Dai primogeniti dei figli d’Israele prese il denaro, milletrecentosessantacinque sicli, (1375) secondo il siclo del luogo santo. Quindi Mosè diede il denaro del prezzo di riscatto ad Aaronne e ai suoi figli secondo l’ordine di Geova, proprio come Geova aveva comandato a Mosè.”

    Avevi mai letto questo e sai cosa significa ?
    Del resto i 144000 lo hai letto tu non l’ho inventato io ! Ma se non sai a che si riferisce ? Come potresti capire ?

    Tu sai che le “tribù d’Israele” erano dodici dai dodici figli di Giacobbe, ad un certo punto Giacobbe benedicendo i figli benedisse i due figli di Giuseppe ( Manasse ed Efraim) ( Genesi 49.1-28) e disse : ““Efraim e Manasse diverranno miei come Ruben e Simeone”, suoi veri figli. (Ge 48:5, 13-20) Quando le varie tribù ricevettero le rispettive eredità terriere nella Terra Promessa (Gsè 13–19), non c’era una “tribù” di Giuseppe. Al suo posto “i figli di Giuseppe”, Manasse ed Efraim, furono considerati tribù distinte in Israele.”

    Così le tribù d’Israele sarebbero diventate 13. Ma in realtà, in armonia con quanto disposto da Geova, però, questo non fece salire a 13 il numero delle tribù d’Israele che ricevettero un’eredità, perché i leviti non ebbero nessuna eredità terriera. Geova aveva scelto “la tribù di Levi” (Nu 1:49) in luogo dei primogeniti delle altre tribù perché prestasse servizio presso il santuario. (Eso 13:1, 2; Nu 3:6-13, 41; De 10:8, 9; 18:1) ma come hai letto sopra non tutti i primogeniti bensì’ solo 20.000 per la differenza (273) fu pagato un riscatto 5 sicli per ciascuno eccendente i 20.000 ( 273×5= 1365 sicli)

    Quando Mosè benedisse le tribù (De 33:6-24), Simeone non fu menzionato per nome mentre nella visione di Ezechiele circa la contribuzione santa le tribù elencate sono le stesse che ricevettero un’eredità terriera secondo quanto menzionato nel libro di Giosuè. (Ez 48:1-8, 23-28) mentre nella visione di Ezechiele la tribù di Levi fu collocata all’interno della “contribuzione santa”. — Ez 48:9-14, 22. Perchè mai se doveva essere separata ?

    Hai idea di che cosa significano queste cose ? Perché ?
    Sai cos’è l’Israele di Dio ? ( Galati 6.16) Perché un semplice rimanente sarà salvato ? ( Romani 9.27- Isaia 10.21-22) e non tutti ?

    Sai perché – “Non tutti quelli che sorgono da Israele sono realmente ‘Israele’”. “Poiché non è giudeo colui che lo è di fuori, né è circoncisione quella che è di fuori nella carne. Ma è giudeo colui che lo è di dentro, e la sua circoncisione è quella del cuore mediante lo spirito”. (Ro 9:6; 2:28, 29) poiché Dio rivolse l’attenzione alle nazioni per trarne un popolo per il suo nome” (At 15:14), un popolo circa il quale fu detto: “Una volta voi non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio”. (1Pt 2:10) – Qual’ è questo popolo per il “suo Nome” ?

    L’elenco delle tribù di Israele si trova in Numeri cap.1 ma le tribù menzionate in Apocalisse 7 sono diverse hai idea perché ? Nell’elenco di Rivelazione 7 appare insieme alle altre anche la tribù di Levi che invece non compariva nell’elenco delle 12 perché l’eredità era stata suddivisa ai 2 figli di Giuseppe mentre è assente la tribù di Dan.

    Hai qualche idea del perché ? quando avrai la risposta potrai dire …ma va là !

    27 Febbraio, 2011 - 14:19

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