“Sono in lite con il blog ma non mollo: non è stanchezza, ma sapere che farne. Ha nove anni: al 1° aprile sono a 2.868 articoli (5 alla settimana), 779 pagine, 108.725 commenti (interventi dei visitatori). I ‘visitatori diversi’ al mese hanno raggiunto un picco di 27.000 nell’aprile del 2014. La domanda è se serva a qualcosa”: è il combattivo attacco di un mio articolo confessione pubblicato ora ora dalla rivista Il Regno. Buona lettura.
Sono in lite con il blog ma non mollo
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Tanta sincerità da parte del gestore del pianerottolo mi colpisce e mi sconcerta. Sono entrata nel blog molti anni fa, in un momento in cui si parlava delle “marce della fede” organizzate a Siena da don Giovanni Rossi. Mi è sempre piaciuta l’intelligenza, l’acutezza, la “multiformità dell’ingegno” e la trasparenza del nostro ospite. Nel blog ho incontrato (solo virtualmente purtroppo) care persone, come Claudia. Mi sono sempre firmata col mio nome e cognome. Ora mi chiedo: cosa sta succedendo nel nostro blog? Perché si è trasformato (da un luogo in cui discutere pacatamente tra amici) in una specie di babele? E’ questo un segno dei tempi? Tempi pericolosi, senza dubbio.
Stamattina mi trovavo nella sala del consiglio comunale della nostra città per commemorare un mertire della resistenza, Venanzio Gabriotti. C’erano i bambini e i ragazzi delle scuole cittadine. E pensavo con una certa preoccupazione che vivono in un mondo confuso, liquido, inconcludente. Ritengo che sia un dovere per chi ha ormai molte primavere alle spalle fornire una bussola alle nuove generazioni. Certo, non è facile. Troppi telefonini in giro; ora poi anche i voti e i compiti da fare sono segnalati in internet. Non starò qui a descrivere i mali del nostro tempo.
Ma, per favore, cari amici del pianerottolo, troviamo un modo semplice e corretto per trasmetterci le nostre idee sul blog. E soprattutto non permettiamo che un anfitrione intelligente, acuto, curioso del mondo, infaticabile ed equilibrato come Luigi Accattoli chiuda per disperazione questo luogo d’incontro!! Un caro saluto a tutti.
Solo ora mi accorgo che commenti all’articolo di Luigi Accattoli si trovano nel post relativo a Civati. Mi interesso più a Ciro il grande che a Civati (naturalmente dico per scherzo) perciò non ho guardato i commenti.
Mi interesso più a Ciro il grande che a Civati (naturalmente dico per scherzo)
🙂 🙂 🙂
Provo a dire la mia, per quel che può valere, con la solita sincerità. Lo faccio avendo esitato a lungo sull’opportunità di intervenire o meno.
Anche io sono entrata nel blog un bel po’ di anni fa, e già allora non c’ era niente di di idilliaco in questo sito.
Anche io ora sono sconcertata come lo è Antonella Lignani, ma per motivi diversi dai suoi. Sconcertata–dico– proprio per la “confessione” quasi rassegnata di Accattoli, che anche io ho sempre considerato persona di grande equilibrio, dalla quale mi sarei aspettata, però, maggior coraggio nell’intervenire, almeno qualche volta, quando non pochi trascendevano nei toni e nelle offese verso qualcuno.
E parlo non di persone a lui note fisicamente, colleghi o altro, ma di visitatori più o meno anonimi del blog, che non si conoscono fra loro e che non hanno mai conosciuto personalmente Luigi Accattoli.
Antonella Lignani, sì, lo ha conosciuto di persona, ed anche qualcun altro. E questo forse influisce sul giudizio inespresso di ciascuno dei lettori.
Ho sempre detto che lo starsene in disparte per il timore di disturbare qualcuno o per mostrare imparzialità non lo considero il modo giusto per collaborare all’affermazione della verità. Il che invece dovrebbe essere un preciso dovere per un cristiano, in qualunque campo si trovi ad operare. Ne sono convinta pur non pretendendo che altri la pensino come me.
Detto questo, vale la pena ricordare che un blog è un luogo virtuale dove ci si trova per discutere su un certo tema.
In un blog entra la varia umanità con le idee più diverse, e aspettarsi una perfetta consonanza di idee e di intenti è utopia allo stato puro.
Ed è un pio desiderio che le discussioni procedano su binari tranquilli. Discutere significa anche arrabbiarsi ed alzare i toni.Tutto questo è lecito purché non si scada nelle offese e nella volgarità da angiporto.
Perché nei blog dovrebbe essere diverso da quel che succede nella vita reale? Lo stesso Accattoli, da me interpellato ( molto tempo addietro) su cosa ne pensasse delle accese diatribe fra i visitatori, mi rispose che esse rispecchiavano quelle della vita reale. E sembrava che le considerasse piuttosto normali. E mi disse anche, come fosse la cosa più naturale del mondo, che poteva capitare che si iniziasse a commentare su un argomento e che poi si deviasse su un altro.
Oggi pare che non sia più dello stesso parere.
Oggi mostra insofferenza di fronte alla vivacità animosa dei blogger, e si dice “in lite” con il blog. Ne analizza minuziosamente i comportamenti dei visitatori, e tutto ciò lo affida, con ampiezza di argomentazioni, alla rivista alla quale collabora.
Ma quel che mi sconcerta davvero, anzi mi fa restare sbalordita, è la confessione di aver preso le distanze dal blog stesso.
Lui dice che da circa un anno non legge quasi più gli interventi, e che da metà marzo ha affidato ad altra persona il compito di leggerli e di riferire a lui.
Mi chiedo allora che senso abbia parlare in un blog dove il padrone di casa è assente. Mi chiedo ancora a che pro esporre il proprio punto di vista sui temi che Accattoli posta puntualmente, se poi lui non legge con i propri occhi i commenti dei visitatori. Mi chiedo infine se tutto ciò non sia, in un certo qual senso, mancanza di rispetto verso chi, in buona fede, si prende la briga di dare una qualche risposta ai suoi post.
Posso capire l’insofferenza del padrone di casa determinata dai tanti motivi da lui espressi.
Vorrei che lui, Luigi, capisse il mio disappunto motivato da ciò che ho appena scritto. E che mi scusasse per la schiettezza con la quale mi sono espressa.
Ammesso che legga di persona questi miei post.
Chiedo scusa ai lettori per la lunghezza del commento.
Ci siamo conosciute, Marilisa? Quando?
Un abbraccio pieno di solidarietà a Luigi Accattoli.
Entrai nel Blog nell’anno 2008 in un momento difficilissimo della mia vita…
Di cammino ne è stato fatto e qualcosa devo anche a questo Blog e a tutte le amicizie che vi sono nate conoscendo diverse persone anche
de visu.
Oggi vivo un momento, forse non difficilissimo, ma sicuramente complicato e difficoltoso a causa della ultra-precarietà lavorativa.
Il Blog è una grande compagnia.
Io comprendo la stanchezza di Luigi e qualora dovesse arrivare alla decisione di chiudere lo capirei…(Si è superato il limite di un normale aspro confronto in più di una occasione…In una di queste ne ho fatto parte anch’io e perciò mi scuso).
Mi auguro però che la chiusura di questo spazio non avvenga mai e per questo mi permetto di invitare Luigi Accattoli a non mollare.
La vita ha percorsi strani…Ero un giovanissimo studente di terza media prossimo a frequentare il Liceo Classico, quando mio padre tornava dall’Ufficio con il Corriere della Sera, io glielo rubavo da sotto il braccio e gli articoli di Luigi erano sempre parte integrante della lettura.
Chi l’avrebbe mai detto che poi ne sarebbe nato un incontro.
Un caro saluto a tutti.
Buona Domenica (VI Domenica di Pasqua).
F.
Solidarizzo con Fabricianus.
ciao Fabri, bel commento, come sempre !
🙂 🙂
Grazie mille ad Antonella Lignani e a Picchio.
Non credo che il signor Luigi Accattoli abbia preso le distanza dal blog; o perlomeno non prima che il suo blog abbia preso le distanze da lui 😉
Buona domenica.
…e che il suo blog abbia preso le distanze da lui e si sia ammutinato, mi pare evidente!
“Si è ammutinato”
Siamo come i sei personaggi in cerca di autore che han preso vita autonoma.
🙂
Se il blog si è ammutinato … non si meritava granché questo blog.
“Il blog è per me impegnativo, ma è anche attraverso di esso che io conduco il mio lavoro di conferenze e giornali. I libri che pubblico li preparo nel blog. Con esso mi tengo in contatto con chi viene alle conferenze, con gli amici, con i figli lontani, con la parrocchia. Eliminando la connessione da blog, il mio soggiorno nel mondo reale non ne verrebbe granché modificato perché dovrei comunque connettermi per le altre attività.”
E’ un blog d’autore nato per esigenze personali dell’autore (il suo lavoro di scrittore giornalista conferenziere) ma i suoi personaggi hanno preso vita autonoma e adesso non li riconosce.
Che l’ammutinamento sia stato un bene o un male dipende dai punti di vista.
Buon fine domenica a tutti.
🙂
Mah ! Sarò pure tonto, ma, francamente, non ho “colto” alcun fenomeno di “ammutinamento”: se gli amici Fides e Sara mi vorranno spiegare meglio il senso di queste loro osservazioni gliene sarò grato.
Piuttosto, mi riconosco totalmente nelle considerazioni di Antonella e Fabricianus: a questo “blog” partecipo dall’estate del 2008 (credo, perciò, di potermi annoverare – per quel che vale – tra i “vecchi” del “pianerottolo”, seppur, negli ultimi anni, e da quando, cioè, lavoro a Milano, la mia frequentazione s’è molto rarefatta: ma sono certo che la qualità del dibattito non ne abbia affatto risentito ………..), e ne ho visto, e sofferto, il progressivo degrado, sia in termini di significativa diminuzione della sua partecipazione, e sia per la progressiva degenerazione di tante discussione in scambi di insulti, offese gratuite, squallidi battibecchi.
Ecco, io credo – od almeno ho la presunzione di intuire dalle parole di Luigi – che il nostro “padrone di casa” stia, proprio per questi motivi, vivendo una fase di profonda delusione, e credo che di questa sua (più che comprensibile) delusione dobbiamo – in quanto, come dire ?, appartenenti alla “comunità del pianerottolo” – sentirci collettivamente responsabili un pò tutti noi.
Quel che ora vorrà fare Luigi del “blog” lo deciderà lui: è certo, comunque, che in questi miei quasi 7 anni ho maturato molte ragioni di gratitudine verso Luigi stesso (che ho avuto la fortuna di incontrare più volte) e verso i molti amici del “pianerottolo” che ho avuto modo di leggere e che ho potuto conoscere personalmente (Fabricianus, Clodine, Matteo, Principessa e Corinna, ma anche – perchè è come se li avessi conosciuti – Nino, Mattlar, Lorenzo ed Ignigo74, a tacere dei miei conterranei – che prima o poi confido che conoscerò – Nico ed Alexandros).
Insomma, Luigi, tieni duro !, e porta pazienza, anche se a volte non lo meritiamo.
Buona domenica sera a tutti !
Roberto 55
il problema caro Luigi e cari tutti è un malinteso sillogismo logico
“Scrivo sul blog di Luigi Accattoli DUNQUE sono”
Questo sillogismo è sbagliato ‘ . lo scrivere su un blog non assicura l’esistenza e neppure l’essenza.C’è gnte che scrive su blog e blog e non è nessuno!
Forse sarebbe meglio molto meglio metterla sull’esistenzialista. Scrivo sul blog di Luigi Accattoli perchè è una esperienza umana.
Questo può essere accettabile.
Che poi scrivendo sul blog di Luigi Accattoli uno sia più” accettabile “per se’e per gli altri è opinabile
Infine direi che l’unica vera categoria è quella estetica: scrivo sul blog di Luigi Accattoli perchè mi piace. Semplicemente perchè mi piace. Me gusta.!
Grande , no?
A questo punto se a te te gusta, a me me gusta, scrivere sul blog di >LUigi Accattoli, che cosa può diventare quasi latinoamericana insomma una di quelle cose un po’ . populiste???? 😉 😉
Ammutinato ha un senso negativo prendere vita propria positivo.
Del resto se Luigi stesso non legge più i commenti che scriviamo posta senza tenere conto del nostro contributo (che anzi secondo lui limita la sua libertà di pubblicare secondo i suoi interessi).
Non ci vedo niente di male.
Niente di male che prenda vita propria. (maleducazione esclusa ovvio)
Carissimo gentile nostro ospite, sei un po’ stanco e ti capisco.
Anche io, non ho mai partecipato molto al blog, tranne in alcuni periodi. E recentemente molto meno. Credo anch’io per gli stessi motivi.
Le liti hanno il loro fascino, ma dopo un po’ stufano.
A me il tuo blog piace perché è un ottimo strumento di informazione e di confronto su temi che mi sono cari. Conosci bene “il fatto tuo”; interpreti e intuisci con grande fiuto. E poi mi piace il tuo stile gentile-britannico-sornione-ironico-autoironico-scanzonato-rispettoso-poetico.
Scusa. Ti ho dato del tu.
Non è difficile @Roberto55 spiegare il senso dell’uso del termine ammutinamento.
In un blog le discussioni dovrebbero svilupparsi a partire dal tema proposto, e data la varietà di queste proposte dell’autore, questo non dovrebbe essere difficile.
Ma qui vedo che le discussioni si sviluppano più che altro sulla base di provocazioni di questo o quel commentatore che mi pare approfittino di questo spazio per portare avanti ossessivamente le proprie campagne personali tradizionaliste o progressiste che siano.
In alcuni predominano poi il dileggio e un’ironia grossolana non propriamente in linea con la pacatezza dell’autore.
In definitiva la densità degli interventi di questi commentatori mi fa pensare che essi abbiano fatto del blog una cosa loro, se ne siano appropriati, e che abbiano assunto un ruolo più di autore che di commentatore.
“In un blog le discussioni dovrebbero svilupparsi a partire dal tema proposto”
Servirebbe un forum infatti dove tutti gli utenti sono alla pari e possono proporre argomenti a piacere, mancando un buon forum di taglio religioso dove lasciare una certa autonomia agli iscritti molti si appoggiano al blog “d’autore”.
Comunque anche Rodari e Tornielli ad un certo punto hanno chiuso i commenti al loro blog, una comunità virtuale che cresce difficilmente può fare a meno di una moderazione costante.
Io scrivo perchè mi interessa discutere con gli altri ogni caso,cosa che nella mia vita reale mi capita poco suglia argomenti trattati, nei post sulle scritte sui muri ad esempio non commento mai perchè non mi interessano più di tanto, così come Luigi può trovare noiosi i nostri commenti anche a noi può capire interessino relativamente i suoi.
Lancio quindi una domanda: (prima che si chiuda del tutto approfittiamone per essere sinceri davvero)
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/05/argentina-il-teologo-argentino-piu.html
Secondo voi non si sta un po’ esagerando?
Progressisti o conservatori mi pare che ci sia ancora meno “comunità” negli ultimi anni e si siano approfondite le divisioni.
Sì, Sara1, si sta esagerando e mi riferisco ai modi di intervenire, non tanto al contenuto degli interventi. Io leggo spesso il blog, non sono intervenuto quasi mai, a volte prego per tutti i frequentatori, in modo particolare per quelli dei quali non condivido la sostanza degli interventi e men che meno i modi. Non di rado addirittura mi scandalizzo per certi epiteti rivolti al papa, per certi modi umanamente irrispettosi, per non dire cristianamente. La pensiamo diversamente e ci sta, ma non siamo fratelli in Cristo? A volte non sembra dal tono del batti e ribatti, che davvero non fa pensare a una “comunità” nella quale dovrebbe regnare il comandamento dell’amore verso il prossimo, addirittura verso i nemici. E questo può essere davvero uno scandalo per quelli che, tra le decine di migliaia di visitatori del blog, non sono nemmeno cristiani e in questo blog non trovano una rappresentazione edificante di una comunità cristiana, sebbene virtuale.
Sono quasi coetaneo del sig. Luigi e capisco il suo sconforto, ma lo invito a tener duro, non foss’altro che per dare seguito a quell’invito a porgere l’altra guancia. Ma aggiungo anche l’invito ai visitatori a non esagerare nei modi e nei toni (e possibilmente a non andare fuori del tema proposto), anche perché le guance da porgere sono solo due, e una terza di conseguenza non c’è. 🙂 A meno che il sig. Luigi non ritenga di averne porte fin troppe.
Buon giorno sig. Luigi e buon giorni a tutti. Il Signore sia con tutti voi!
Mi riferivo all’articolo postato non al blog, non credo che le parole dell’articolo siano meno interessanti dei post sulle scritte o delle conferenze di Luigi.
La realtà è che noi fedeli non siamo capaci di costrurci uno spazio autogestito per proporre temi che siano di interesse comune, aspettiamo sempre questo o quel giornalista che magari poi cambia giornale e liquida il blog con tutti i suoi partecipanti.
Andando oltre la questione Accattoli o Rodari o Tornielli potremmo rifeletterci su, anche se in fondo vedo che non interessa molto.
Mi scusi, Sara, ma ho pensato al tema proposto dal sig. Luigi.
sono tanti anni che appena mi faccio vivo. Avevo pensato di commentare con cose “molto intelligenti” alla luce della mia esperienza nel web.
Che peraltro molto deve anche all’impulso di Luigi.
In particolare, la sua inchiesta permanente sulla violenza e la rissosità (cattolica) in Rete.
E invece colgo l’occasione per ringraziarlo con grande affetto, per la sua presenza molto trasparente concreta nel web.
Anche questo suo richiamo – qualsiasi sia l’esito della stanchezza denunciata – è l’ennesima finestra a una riflessione non banale sulle cose che viviamo e facciamo, incluso scrivere commenti in un blog o nei social.
Simone Sereni
ps. mo’ voglio vedere se anche questo post finisce sviare sul Papa, la liturgia o gli omosuessuali…
“Mi scusi, Sara, ma ho pensato al tema proposto dal sig. Luigi.”
Mi riferivo solo all’articolo postato perchè mi è sembrato particolare.
Insomma se uno legge qualche cosa e vuole parlarne come deve fare, aspettare sperando che qualche tenutario di blog abbia voglia di scriverci un post?
Una certa libertà di divagare non è un delitto di lesa maestà è anche arricchente.
Nei forum hai sezioni specifiche, che ne so liturgia, teologia, papa, conferenze, scritte sui muri con gli endecasillabi e ognuno sceglie a quale partecipare.
Però serve una struttura più pesante e una moderazione.
Insomma troppo difficile per cui viviamo alla giornata così e quando si chiuderà pazienza.
Caro Gigi, forse una certa vivacità e aggressività tra cattolici si scatena in rete pure perché negli ambienti ecclesiali reali la discussione è silenziata.
E non tanto per imposizione gerarchica, quanto perché i laici scambiano la bontà con la bonaccioneria, e tendono a rifiutare il confronto dialettico aperto, quando necessario, preferendo la mormorazione.
Detto questo, il tuo lavoro è sempre stato prezioso, te lo dice uno dei primissimi qui, insieme a Tonizzo.
Siamo i decani del clero accattoliano, vogliamo essere consultati come un capitolo canonicale, su ogni decisione strategica.
🙂 🙂 🙂
Un abbraccio e un sorriso a tutti!
Per la parte che mi riguarda…
“mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa”
Ehhh si. In questo blog partii con ottime intenzioni (e i commenti fino a almeno marzo 2013 parlano chiaro…).
Poi sono degenerato. Excuse moi.
Apprezzo la rassegna stampa di Sara1
ma
in questo post di Accattoli
cosa
ci azzecca l’articolo di Il Sismografo ?
Tanto per sviare ???
Uno sport molto comune
quando i problemi vengono al pettine !!!!
Dinanzi ad un articolo serio e intenso di Accattoli,
ma
sì
diamoci al cazzeggio
sul Papa, la liturgia o gli omosuessuali…
e
infatti
ricominciamo subito
con
il
papa !!!!
Visto Simone ????
PS
Un abbraccio a Simone e Grande famiglia ed un pensiero particolare (…)
Sara1 scrive (e linka) 11 maggio 2015 @ 8:18
Ecco i casi in cui è difficile contenersi e si entra da impenitenti nel girone infernale dei “dannati” -dannati lo dico io, non Luigi- che descrive Luigi.
E’ ovvio che se … -come avvenuto per Fernandez- allora “uno” (S)parla (si arroga il diritto già sarebbe pesantuccio secondo quanto diceva Luigi?) cosi.
Se so leggere tra le righe e so tradurre dal “corretto” allo “scorretto” sembrerebbe di capire che Muller e co. non contino un ca…volo.
Insomma…
Francesco riesce a essere nel contempo una grande benedizione e la peggior disgrazia capitata alla Chiesa negli ultimi anni. I suoi promossi e l’entourage solo peggior disgrazia. Quel fulmine sul cupolone non credo più sia stato un caso; penso o peggio, “credo”, sia stato un segno…
Mi è scappatodi nuovo… “Ariscusatemi”, e che io sono “vero”…
A proposito, nel mio ultimo commento, quasi una settimana fa, proprioo questo lamentao: che negli ultimi tempi non si parla più di cose interessanti, poichè di interessante non avviene più niente, purtroppo avviene solo il “preoccupante”.
E io sono molto, molto, preoccupato.
“in questo post di Accattoli
cosa
ci azzecca l’articolo di Il Sismografo ?”
Ho scritto che approfittavo del fatto che il blog è in scadenza per essere sinceri.
Cosa pensate di quanto detto da Fernandez?
(perchè mi pare forte ridurre il popolo di Dio alla gente che riempie le piazze o pensare che il Papa possa trasferirsi ad arbitrio a Bogotà dopo che per due anni si è tanto insistito sul “vescovo di Roma”)
Fatto 30, facciamo 31…
Al sig. Víctor Manuel Fernández farebbe bene leggere quanto diceva -e grazie a Raffaella per avercelo ricordato- il papa emerito Benedetto XVI:
“Il potere conferito da Cristo a Pietro e ai suoi successori è, in senso assoluto, un mandato per servire. La potestà di insegnare, nella Chiesa, comporta un impegno a servizio dell’obbedienza alla fede. Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo”
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050507_san-giovanni-laterano.html
“Cosa pensate di quanto detto da Fernandez?”
Se dico qui sul blog cosa penso di Fernandez -e del cerchio magico intorno a papa Francesco- e delle cose che dicono…
mi “ammanetto”, mi faccio i verbali e chiamo il Magistrato di turno da solo, senza aspettare… (e poi mi conduco pure in carcere).
http://www.washingtonpost.com/national/religion/pope-welcomes-raul-castro-at-vatican-ahead-of-trip-to-cuba/2015/05/10/cbd3c0f0-f6f4-11e4-a47c-e56f4db884ed_story.html
magari invece che a Bogotà, come piacerebbe a Fernandez, la sede papale potrebbe essere trasferita a Cuba!
😉 -)
Oh, Gesù , Gesù, cosa ci tocca vedere !
Al tema del post di Luigi.
Questo è quanto scrivevo il 5 maggio via mail ad un amico -e son certo che non si scandalizzerà se posto parte delle nostra corrispondenza privata- a proposito di questo blog:
“Seguo il blog tre quattro giorni no e 1 o2 si- Quindi ho poche occasioni per intervenire e tra queste lo faccio solo se ne vale davvero la pena, o quando le sparano troppo grosse. Il fatto è che da quando è andato via Benedetto XVI non c’è più nulla da dire di interessante, consentimi il termine, si parla solo di cazzate.
E i partecipanti al blog si sono subito sintonizzati sull’onda delle cazzate-
Ormai è diventata la vetrina dei caratteri: Matteo il demolitore, l’altalenante Sara, Discepolo che dalla ragione dei buoni argomenti passa al torto per come -e anche il quando- li esprime, Fabricianus che “condivide il pensiero espresso da”, Roberto …omissis… . L’orripilante …omissis… penso sia …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… .
…
Che dirti, bazzico, dico la mia, …omissis… , insomma partecipo, ma senza le intenzioni serie di una volta, perchè di temi seri non se ne parla più, e se se ne parla interviene l’elemento di disturbo creato apposta.
…omissis… La signora faceva sul serio, non era dedita al cazzeggio.
Che dirti, i blog ormai hanno poco da dire.”
E parlavo anche di un altro blog che è decaduto (ma avrà mai visto splendore?) come questo:
“Su …omissis… ormai si parla solo d’omosessuali e omosessualità pure se fanno un post sulle caprette indo-cinesi…”
Cara Discepolo, dopo l’assassinio di Pellegrino Rossi, Pio IX nel 1848 pensava di trasferirsi alle Baleari. Si fermò a Gaeta, poi a Napoli, infine tornò a Roma.
Il blog è una piazza e in piazza non si trovano solo personcine eleganti che parlano un italiano patinato e pronunciano paroline tutte tonde.
Signori ossequiosi che si rivolgono al prossimo secondo le regole del galateo(dalle mie parti si dice “con i guanti di velluto”).
In piazza ci sono tutti, belli e brutti, buoni e cattivi, signori e cialtroni, educati e maleducati. Chi c’è, c’è.
E lo stesso in chiesa, dove può capitare di trovarsi seduti accanto a chiunque (a meno che qualcuno abbia il “banco di famiglia” o proprio si metta di impegno scegliersi i vicini).
Chi c’è, c’è e quel “chiunque” è in ogni caso il nostro prossimo.
Mutatis mutandis, il blog ha anche caratteristiche sue, diverse dalla piazza e dalla chiesa, ma ugualmente richiama l’immagine di una comunità aperta dove si può incontrare un’umanità variegata e non “inquadrabile” in un modello ideale. Capisco la fatica e la stanchezza, ma credo che i pro possano comunque superare i contro.
C’è stata anche la cattività avignonese se è per quello.
A me da’ un po’ i nervi l’idea di un Papa che governa in stile renziano il Papa il Popolo (anzi la gente) e via tutti i corpi intermedi (dalla curia in giù).
E non è tradizionalismo il mio, ma solo buon senso.
CaraGentilissima prof. Lignani non sapevo l‘episodio di cui lei parla?tuttavia la persona umana di Pio IX ha indubbiamente qualche somiglianza con la persona umana di Francesco. Entrambi sono stati ,chi in un modo chi nell‘altro come dire ?strumentalzzati da forze esterne alle “sfere angeliche“.
Comunque suggerisco a Sara la lettura di un libro bellissimo diGuido Morselli ROMA SENZA PAPA ed. Adelphi un libro degli anni 70 quindi un po‘datato ma che io ho trovato bellissimo.
Ciurma di ammutinati del blog di Accattoli,tre hurrah e una pinta di rum perUBI le cuiconfessioni personali sono grandi!
Dunque la conferma !!!!
come scriveva Simone !!!!
Anche in questo post di Accattoli si parla di Papa,
poi qualcuno tirerà fuori i froci,
e poi la liturgia…..
è il classico….
come scriveva luigi su Il Regno
Senza papa e froci e pizzi liturgici
non ci si sa stare….
Ecco a cosa serviva …
la deviazione del discorso !!!!
Un Fernandez qualsiasi,
da buttare in un post….
Se il post era sulle ostriche viste da Luigi al Ristorante cinese su via Cavour
sarebbe
stato logico
continuare a riazzeccarci il papa…..
Prima era sermpre il razzinger della situazione,
ora quest’altro…
Ho! ma codesti bellini
che salame che hanno !!!!!
sui cristallini !!!!
E ppppure se c’è Renzi,
allora ?
e anche il papa,
La Signora in giallo ???
il
papa….
il disincrostante….
masssììì
il papa….
C’un post senza Papa al piano di sopra dove dare contributi brillanti .
Se ci lasciate una sezione “cazzeggio” al piano di sotto siam contenti tutti.
Anzi promettiamo auto moderazione assoluta.
Perché ci piace parlare del Papa Luigi fa conferenze sul papa in giro per l’Italia, ci scrive i libri e ci fa gli articoli sul Papa noi possiamo cazzeggiarci in cantina?
Grazie.
Cara altalenante -dalle argute riflessioni alle sviste più clamorose- Sara.
Il problema non è “parlare del papa” e di quanto-quanti lo circonda/no.
Il problema è: “parlare IN MODO NON ALLINEATO del papa” e di quanto-quanti lo circonda/no.
Tu puoi cazzeggiare quanto vuoi, basta che non tocchi gli “idoli” e cioè il papa e caravanserraglio che lo circonda; Ranzi; Pd.
Se ne parli bene, cazzeggia pure, ma se ne parli male… anatema ti colga.
Un Fernandez qualsiasi da buttare in un post…..
Eh no caro Matteo chiunque abbia un cervello e che sia cattolica come Sara si e‘ subito resa conto che l‘intervista di Fernandez a Massimo Franco sul Corsera e‘una cosa importante,su cui noi cattolici dovremmo discutere. Gia: dovremmo discutere. Ma tutto e‘ormai cosi difficile!
Noi cattolici: possiamo dire ancora noi cattolici?esistiamo ancora in quanto categoria di persone che si riconoscono in un “ noi“?
E poi seconda difficolta noi cattolici ammesso che ci riconosciamo in un “noi“ql ei la delle divisioni,noi dunque cattolici dovremo cmw dice giustamente Sara discutere (serenamente) su alcune affermazioni forti di Fernandez,dovremmo acatamente. mq fon
Non sono altalenante e non sono contraria al Papa credo solo che semplificare troppo le strutture non le renda più democratiche (per questo ho fatto il paragone con Renzi).
Poi non fa niente dai l’ho chiesto in tranquillità
Scusate dovremmo pacatamente ma CRITICAMENTE discutere se siamo proprio tutti d‘accordo coi mdi ea sbuffone ei Fernandez. Sappiamo gia che UBi non e‘ d‘accordo. Cosavieta ad altri di dire le loro idee? UN BLOG e‘vivo finche‘ vi circano eelle ideee delle diacussioni. Alrrimenti e‘morto. E non ha alcuna importanza che Luigi Acattoli ci legga oppure no. Parliamo fra noi. Io per esempio sono interessata alle idee di Sara sula famosa intervista al veecovo Fernandez.
Io mi attengo ai fatti :
IL MORALISTA aveva scritto – ore 10:46:
«mo’ voglio vedere
se anche questo post
finisce sviare sul Papa, la liturgia o gli omosuessuali…»
COME VOLEVASI DIMOSTRARE
altro che arrampicarsi sugli specchi mia buona sara, discepoloi, apostoli vari e umilitate correndo….
“Sappiamo gia che UBi non e‘ d‘accordo. Cosa vieta ad altri di dire le loro idee?”
Vedi Disce’ la storia è lunga.
Allora, Ubi che non è persona pubblica -e non può esserlo- se parla di certe cose o certe persone fa affermazioni, diciamo cosi, un poco forti e con parole “colorite“. Ma Ubi confessa -nel senso cristiano del termine- di non farlo anonimamente poichè gode di avvalersi di una certa “impunità” dell’anonimato -che in realtà non esiste- .
Ubi usa l’anonimato poichè è persona “non pubblica” anche se scrive in pubblico.
E Ubi si rivolge a preti, “monsignori” e vescovi -pure quello di Roma– che di norma e regola evangelica dovrebbero umilmente accettare ciò che viene loro detto dai “poveri” semplici battezzati, pure se in modo anonimo; senza dar luogo a doglianze o denunce, infatti il Vangelo parla chiaro in merito.
San Francesco godeva a esser disprezzato e a sentirsi rimproverare, ma San Francesco viveva il Vangelo “sine glossa”, non come certi ecclesiastici di oggi che addirittura sono ricorsi e ricorrono alle querele in via giudiziaria; e qui apro una parentesi: il papa dove sta? Un buon papa li avrebbe mandati, non dico a zappare l’orto o dimessi allo stato laicale, ma a meditare in convento in ginocchio sui ceci Mt 6, 22-23 ; Mt 6, 27-29 ; Mt 5,11 e anche Mt 5, 23-25, poichè la querela per un cristiano equivale a pulirsi il c… col Vangelo e/o con l’immagine del Cristo della Madonna e della Sacra Famiglia.
Fernandez invece è persona “pubblica” nonchè facente parte della “corte del re”: poichè pubblico usa la sottigliezza al posto della mia grossolanità per dire delle cose di altri, ma il “senso” è quello, cambia la prosa, che è elegante e non triviale.
E -probabilmente- per il suo far parte della “corte del re” nessuno gli chiederà conto della sua “eleganza” nel dire certe cose, e cioè che certi non contano un ……
Matteo, amore tesoro, smack, ti fo’ contento:
il papa è un santo vivente;
il cerchio magico sono gli apostoli redivivi
eleggiamoci i vescovi
tutti preti
pure le femmine
viva il matrimonio omosessuale le adozioni gay e single, uteri in affitto appalto e subaffitto
viva il fottio libero dei giovani
l’aborto è civiltà
Il p. è il più grande partito della storia
viva il più grande presi d. c. della storia
viva tutti.
Ciao amore tesoso smack smack piticciù piticciù piticciù
I love you.
COME VOLEVASI DIMOSTRARE
Ma dai Matteo chi se ne frega del Papa della liturgia e degli omosessuali, al massimo ho paura di certe sparate populistiche già è pieno di fanatici ci manca solo che si elimino tutte le mediazioni.
Mi basta sapere che ci sono persone di buon senso così:
“La Curia però è vista come un grosso ostacolo per il Papa. E’ così ?
«A me pare che su questo punto vi siano troppe fantasie. Sono approdato in Curia appena quattro anni fa e ho scoperto che conformarsi a quanto desidera il Papa ed eseguire quanto lui decide è il punto di onore di ogni buon curiale, sia esso un semplice officiale come un Cardinale Prefetto di Dicastero. Vi sono diversità di pareri? Evviva Dio! Ma si vogliono degli yes man o uomini liberi e intelligenti che lealmente aiutino il Papa nel governo della Chiesa? Vede, il primo è il Papa a volere che sulle varie questioni si dica liberamente la propria opinione. Quello che conta è che una volta espresso il proprio parere si accettino toto corde le decisioni del Papa. Questa è per me la vera obbedienza».
Per Victor Manuel Fernandez rettore dell‘Università cattolica di Buenos Aires la Curia non è essenziale, ma solo il Papa e i vescovi.
«Quello che dice Monsignor Fernandez è vero. L’abbiamo imparato tutti sin dal catechismo: Gesù ha scelto i dodici apostoli con Pietro a capo del Collegio, vale a dire il Papa e i vescovi come pastori del suo gregge, pronti a dare la vita l’uno per l’altro. Di mezzo poi c’è la storia di Duemila anni della Chiesa ove a seconda delle esigenze organizzative del momento si è dato vita a diverse strutture non contemplate dal Vangelo ma che hanno contribuito alla crescita della comunità cristiana. Se dovessimo badare all’essenziale e fermarci ai primi tempi della Chiesa non dovrebbero esserci le chiese, i seminari, i conventi, i vari istituti religiosi, le conferenze episcopali eccetera… Non penso che si voglia azzerare quanto lo Spirito ha saputo creare lungo i secoli. E’ chiaro che la stessa Curia è nata per esigenze organizzative e non per esplicito mandato divino. Basta intendersi su cosa oggi si vuole per rendere l’immagine della Chiesa più evangelica e il servizio al Papa all’altezza dei tempi».”
http://ilsismografo.blogspot.it/2015/05/vaticano-lex-nunzio-becciu-cosi-il.html
No scuste la discussione non può essere così.
Così non la vogliono ne’ persone colte e gentili come la prof. Lignani, ne’persone giovani ed intelligenti come Sara.
SE, dico SE, la discussione è a questo livello è ovvio che il blog di Luigi Accattoliè finito e Luigi stesso non lo legge più.
Dobbiamo cercare di essere nei nostri interventi sul blog:
stringati
logici
non pallosi noiosi pedanti
dire cose che possibilmente portano un contributo generale o una idea se possiile alla discussione
essere spiritosi ma senza eccedere
MAI si deve offendere chi non l pensa uguale.
E’ semplice. Anche per i trogloditi.
Cara Sara, ti sono vicina,ti abbraccio non so perchè in questo momento.
SIGH!
https://www.youtube.com/watch?v=ryJ0bG0k730
Dove sono i bei momenti di dolcezza e di piacer?
Gice Mons. Becciu: “l’immagine della Chiesa più evangelica e il servizio al Papa all’altezza dei tempi”.
L’errore o il fraintendimento (sempre che non sia piaggeria) alberga ai massimi livelli.
La Chiesa al servizio del papa? A parte il fatto che la “Chiesa” non è che è la gerarchia, e questa è la prima “confusione”…
Ma il papa non è lui al servizio della Chiesa -che è il popolo dei battezzati- , servus servorum Dei, servo dei servi di Dio ?
Sono molto preoccupato, molto…
Accattoli su “Il Regno”: “con i suoi oppositori … la liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale: sia Bergoglio sia quelli che non lo sopportano – nella Rete sono più numerosi che nella realtà – sono figli di Dio e hanno della bile da smaltire“.
Non mi sento e non sono oppositore, non è che “non lo sopporto” nel senso che si intende comunemente nè ho bile da smaltire.
Perdoni la presunzione, il fatto è che mi sento una persona “responsabile“, ho fiutato in anticipo e lungimiranza -già dai primi anni 90′ – su che temi saremmo andati a scivolare; ora mi ritrovo con un papa “indisciplinato” (lo ha detto lui, quindi…) che non ha, secondo me, inquadrato quale è “il problema”, figurarsi come possa averne la soluzione.
Le parole non bastano, ci vogliono i “fatti” che sono la soluzione del problema.
No, non è risentimento, è responsabilità: timoniere, ho avvistato gli scogli.
Quanto a “la liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale“: ehhhh, come è labile il confine tra l’ideologico e il necessario.
San Francesco i vestiti se li tolse i vecchi e li restitui al padre, ma non rimase sempre nudo, ne indosso altri, da santo…
COME VOLEVASI DIMOSTRARE………………………. 🙂
Posso pure mostrarlo e dimostrarlo meglio 🙂 🙂 🙂
vai tranquillo,
lo sappiamo
che quando parti
non ti si ferma più…
deve essere uno di quei particolari periodi questi…
poi faro’ il monitoraggio…
🙂
Il papa, servo dei servi di Dio, persona pubblica, “liberato della vecchia aura sacrale“.
Nome impostosi: Francesco, come il Santo d’Assisi.
Analogie: nessuna!
Differenze: tutte! Faccio un breve e incompletissimo elenco… :
1 San Francesco amava per l’Altare si usassero cose preziose, papa Francesco no! (Se poi come San Francesco, il papa vuole spogliare l’Altare dedicato alla Vergine, può e deve farlo, ma non deve poi permettere spese folli per le società di consulenza e/o i padiglioni del ….)
2 San Francesco scrisse la Lettera ai Reggitori di popoli (cosa dice cercatevelo), il papa non dice una parola pubblica e mirata con tanto di citazione sulla legge eutanasia ai bambini, matrimoni gay, uteri in affitto, adozioni varie. Silenzio totale, della serie “nun saccio niente e nun voglio sape niente (o nun me ne fotte niente?). Altre cose invece le sa eccome le sa e parla, parla, parla, legge i giornali a metò, stracciati, come le Omelie al Santa Marta.
3 San Francesco vestiva il saio sdrucito che di più non si può, non ammetteva che altri lo avessero peggiore del suo. Francesco fa confezionare (e spende mentre pensa -o parla, parla- di poveri) vestiti nuovi per tutti appena eletto, ma lo fa con materiali “vili”. Perchè quelli che c’erano non andavano bene? O ti fai Francescano e vesti il saio, o cambi la foggia da papa o fai quello che vuoi, ma ste mezze misure non sono evangeliche.
Ho da fare, non posso nè voglio continuare.
Questa è, per me, la vera “liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale”.
Dire ciò che è vero, sotto gli occhi di tutti, solo che si teme dirlo o si voglia non si dica perchè non conviene…è il papa, è offesa, si offende…
ehhhhh!
Ah dimenticavo, la barca sembra sia senza timone, e gli scogli a un tiro di sputo, la Germania è persa è la Svizzera peggio.
Ormai sono chiese autocefale (acefale sarebbe meglio…)
Il problema per la Chiesa oggi:”i gay, matrimoni gay, separati risposati, la “Comunione”.
E Francesco chere fa? Due, due Sinodi per parlare di ste’ stro….., mentre i giovani sono ridotti a “zombie senza pastore”, manco a pecore; le famiglie si sfasciano, le tv passano il verbo anticristico, gli stato approvano leggi anticristiche, mezza umanità -tre quarti e più schiatta di fame-, il pianeta è ridotto a un cesso, si adora il Dio denaro, i preti e interi episcopati nordici non sono più cattolici
e papa Francesco che fa?
Manda la pubblicità su “i gay, matrimoni gay, separati risposati, la “Comunione”. Due Sinodi, due.
Gli scooooooooooooooooooogli!
(Dopo questi post mi si obietterà di “restituire” la maltolta “aura sacrale” alla figura papale; la vulgata di Ubi non è “politicamente corretta”)
MINUTO PER MINUTO …………
1. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 12:48
Per la parte che mi riguarda…
“mea culpa,
mea culpa,
mea maxima culpa”
Ehhh si. In questo blog partii con ottime intenzioni (e i commenti fino a almeno marzo 2013 parlano chiaro…).
Poi sono degenerato. Excuse moi.
2. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 13:01
Sara1 scrive (e linka) 11 maggio 2015 @ 8:18
Ecco i casi in cui è difficile contenersi e si entra da impenitenti nel girone infernale dei “dannati” -dannati lo dico io, non Luigi- che descrive Luigi.
E’ ovvio che se … -come avvenuto per Fernandez- allora “uno” (S)parla (si arroga il diritto già sarebbe pesantuccio secondo quanto diceva Luigi?) cosi.
Se so leggere tra le righe e so tradurre dal “corretto” allo “scorretto” sembrerebbe di capire che Muller e co. non contino un ca…volo.
Insomma…
Francesco riesce a essere nel contempo una grande benedizione e la peggior disgrazia capitata alla Chiesa negli ultimi anni. I suoi promossi e l’entourage solo peggior disgrazia. Quel fulmine sul cupolone non credo più sia stato un caso; penso o peggio, “credo”, sia stato un segno…
3. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 13:02
Mi è scappatodi nuovo… “Ariscusatemi”, e che io sono “vero”…
4. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 13:06
A proposito, nel mio ultimo commento, quasi una settimana fa, proprioo questo lamentao: che negli ultimi tempi non si parla più di cose interessanti, poichè di interessante non avviene più niente, purtroppo avviene solo il “preoccupante”.
E io sono molto, molto, preoccupato.
5. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 13:23
Fatto 30, facciamo 31…
Al sig. Víctor Manuel Fernández farebbe bene leggere quanto diceva -e grazie a Raffaella per avercelo ricordato- il papa emerito Benedetto XVI:
“Il potere conferito da Cristo a Pietro e ai suoi successori è, in senso assoluto, un mandato per servire. La potestà di insegnare, nella Chiesa, comporta un impegno a servizio dell’obbedienza alla fede. Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo”
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050507_san-giovanni-laterano.html
6. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 13:28
“Cosa pensate di quanto detto da Fernandez?”
Se dico qui sul blog cosa penso di Fernandez -e del cerchio magico intorno a papa Francesco- e delle cose che dicono…
mi “ammanetto”, mi faccio i verbali e chiamo il Magistrato di turno da solo, senza aspettare… (e poi mi conduco pure in carcere).
7. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 14:09
Al tema del post di Luigi.
Questo è quanto scrivevo il 5 maggio via mail ad un amico -e son certo che non si scandalizzerà se posto parte delle nostra corrispondenza privata- a proposito di questo blog:
“Seguo il blog tre quattro giorni no e 1 o2 si- Quindi ho poche occasioni per intervenire e tra queste lo faccio solo se ne vale davvero la pena, o quando le sparano troppo grosse. Il fatto è che da quando è andato via Benedetto XVI non c’è più nulla da dire di interessante, consentimi il termine, si parla solo di cazzate.
E i partecipanti al blog si sono subito sintonizzati sull’onda delle cazzate-
Ormai è diventata la vetrina dei caratteri: Matteo il demolitore, l’altalenante Sara, Discepolo che dalla ragione dei buoni argomenti passa al torto per come -e anche il quando- li esprime, Fabricianus che “condivide il pensiero espresso da”, Roberto …omissis… . L’orripilante …omissis… penso sia …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… …omissis… .
…
Che dirti, bazzico, dico la mia, …omissis… , insomma partecipo, ma senza le intenzioni serie di una volta, perchè di temi seri non se ne parla più, e se se ne parla interviene l’elemento di disturbo creato apposta.
…omissis… La signora faceva sul serio, non era dedita al cazzeggio.
Che dirti, i blog ormai hanno poco da dire.”
E parlavo anche di un altro blog che è decaduto (ma avrà mai visto splendore?) come questo:
“Su …omissis… ormai si parla solo d’omosessuali e omosessualità pure se fanno un post sulle caprette indo-cinesi…”
8. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 15:34
Cara altalenante -dalle argute riflessioni alle sviste più clamorose- Sara.
Il problema non è “parlare del papa” e di quanto-quanti lo circonda/no.
Il problema è: “parlare IN MODO NON ALLINEATO del papa” e di quanto-quanti lo circonda/no.
Tu puoi cazzeggiare quanto vuoi, basta che non tocchi gli “idoli” e cioè il papa e caravanserraglio che lo circonda; Ranzi; Pd.
Se ne parli bene, cazzeggia pure, ma se ne parli male… anatema ti colga.
9. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 16:16
“Sappiamo gia che UBi non e‘ d‘accordo. Cosa vieta ad altri di dire le loro idee?”
Vedi Disce’ la storia è lunga.
Allora, Ubi che non è persona pubblica -e non può esserlo- se parla di certe cose o certe persone fa affermazioni, diciamo cosi, un poco forti e con parole “colorite“. Ma Ubi confessa -nel senso cristiano del termine- di non farlo anonimamente poichè gode di avvalersi di una certa “impunità” dell’anonimato -che in realtà non esiste- .
Ubi usa l’anonimato poichè è persona “non pubblica” anche se scrive in pubblico.
E Ubi si rivolge a preti, “monsignori” e vescovi -pure quello di Roma- che di norma e regola evangelica dovrebbero umilmente accettare ciò che viene loro detto dai “poveri” semplici battezzati, pure se in modo anonimo; senza dar luogo a doglianze o denunce, infatti il Vangelo parla chiaro in merito.
San Francesco godeva a esser disprezzato e a sentirsi rimproverare, ma San Francesco viveva il Vangelo “sine glossa”, non come certi ecclesiastici di oggi che addirittura sono ricorsi e ricorrono alle querele in via giudiziaria; e qui apro una parentesi: il papa dove sta? Un buon papa li avrebbe mandati, non dico a zappare l’orto o dimessi allo stato laicale, ma a meditare in convento in ginocchio sui ceci Mt 6, 22-23 ; Mt 6, 27-29 ; Mt 5,11 e anche Mt 5, 23-25, poichè la querela per un cristiano equivale a pulirsi il c… col Vangelo e/o con l’immagine del Cristo della Madonna e della Sacra Famiglia.
Fernandez invece è persona “pubblica” nonchè facente parte della “corte del re”: poichè pubblico usa la sottigliezza al posto della mia grossolanità per dire delle cose di altri, ma il “senso” è quello, cambia la prosa, che è elegante e non triviale.
E -probabilmente- per il suo far parte della “corte del re” nessuno gli chiederà conto della sua “eleganza” nel dire certe cose, e cioè che certi non contano un ……
10. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 16:21
Matteo, amore tesoro, smack, ti fo’ contento:
il papa è un santo vivente;
il cerchio magico sono gli apostoli redivivi
eleggiamoci i vescovi
tutti preti
pure le femmine
viva il matrimonio omosessuale le adozioni gay e single, uteri in affitto appalto e subaffitto
viva il fottio libero dei giovani
l’aborto è civiltà
Il p. è il più grande partito della storia
viva il più grande presi d. c. della storia
viva tutti.
Ciao amore tesoso smack smack piticciù piticciù piticciù
I love you.
11. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 16:49
Gice Mons. Becciu: “l’immagine della Chiesa più evangelica e il servizio al Papa all’altezza dei tempi”.
L’errore o il fraintendimento (sempre che non sia piaggeria) alberga ai massimi livelli.
La Chiesa al servizio del papa? A parte il fatto che la “Chiesa” non è che è la gerarchia, e questa è la prima “confusione”…
Ma il papa non è lui al servizio della Chiesa -che è il popolo dei battezzati- , servus servorum Dei, servo dei servi di Dio ?
Sono molto preoccupato, molto…
12. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 17:11
Accattoli su “Il Regno”: “con i suoi oppositori … la liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale: sia Bergoglio sia quelli che non lo sopportano – nella Rete sono più numerosi che nella realtà – sono figli di Dio e hanno della bile da smaltire“.
Non mi sento e non sono oppositore, non è che “non lo sopporto” nel senso che si intende comunemente nè ho bile da smaltire.
Perdoni la presunzione, il fatto è che mi sento una persona “responsabile“, ho fiutato in anticipo e lungimiranza -già dai primi anni 90? – su che temi saremmo andati a scivolare; ora mi ritrovo con un papa “indisciplinato” (lo ha detto lui, quindi…) che non ha, secondo me, inquadrato quale è “il problema”, figurarsi come possa averne la soluzione.
Le parole non bastano, ci vogliono i “fatti” che sono la soluzione del problema.
No, non è risentimento, è responsabilità: timoniere, ho avvistato gli scogli.
Quanto a “la liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale“: ehhhh, come è labile il confine tra l’ideologico e il necessario.
San Francesco i vestiti se li tolse i vecchi e li restitui al padre, ma non rimase sempre nudo, ne indosso altri, da santo…
13. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 17:24
Posso pure mostrarlo e dimostrarlo meglio
14. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 17:42
Il papa, servo dei servi di Dio, persona pubblica, “liberato della vecchia aura sacrale“.
Nome impostosi: Francesco, come il Santo d’Assisi.
Analogie: nessuna!
Differenze: tutte! Faccio un breve e incompletissimo elenco… :
1 San Francesco amava per l’Altare si usassero cose preziose, papa Francesco no! (Se poi come San Francesco, il papa vuole spogliare l’Altare dedicato alla Vergine, può e deve farlo, ma non deve poi permettere spese folli per le società di consulenza e/o i padiglioni del ….)
2 San Francesco scrisse la Lettera ai Reggitori di popoli (cosa dice cercatevelo), il papa non dice una parola pubblica e mirata con tanto di citazione sulla legge eutanasia ai bambini, matrimoni gay, uteri in affitto, adozioni varie. Silenzio totale, della serie “nun saccio niente e nun voglio sape niente (o nun me ne fotte niente?). Altre cose invece le sa eccome le sa e parla, parla, parla, legge i giornali a metò, stracciati, come le Omelie al Santa Marta.
3 San Francesco vestiva il saio sdrucito che di più non si può, non ammetteva che altri lo avessero peggiore del suo. Francesco fa confezionare (e spende mentre pensa -o parla, parla- di poveri) vestiti nuovi per tutti appena eletto, ma lo fa con materiali “vili”. Perchè quelli che c’erano non andavano bene? O ti fai Francescano e vesti il saio, o cambi la foggia da papa o fai quello che vuoi, ma ste mezze misure non sono evangeliche.
Ho da fare, non posso nè voglio continuare.
Questa è, per me, la vera “liberazione della figura papale dalla vecchia aura sacrale”.
Dire ciò che è vero, sotto gli occhi di tutti, solo che si teme dirlo o si voglia non si dica perchè non conviene…è il papa, è offesa, si offende…
ehhhhh!
15. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 17:45
Ah dimenticavo, la barca sembra sia senza timone, e gli scogli a un tiro di sputo, la Germania è persa è la Svizzera peggio.
Ormai sono chiese autocefale (acefale sarebbe meglio…)
16. Ubi humilitas, ibi sapientia. scrive,
11 maggio 2015 @ 17:55
Il problema per la Chiesa oggi:”i gay, matrimoni gay, separati risposati, la “Comunione”.
E Francesco chere fa? Due, due Sinodi per parlare di ste’ stro….., mentre i giovani sono ridotti a “zombie senza pastore”, manco a pecore; le famiglie si sfasciano, le tv passano il verbo anticristico, gli stato approvano leggi anticristiche, mezza umanità -tre quarti e più schiatta di fame-, il pianeta è ridotto a un cesso, si adora il Dio denaro, i preti e interi episcopati nordici non sono più cattolici
e papa Francesco che fa?
Manda la pubblicità su “i gay, matrimoni gay, separati risposati, la “Comunione”. Due Sinodi, due.
Gli scooooooooooooooooooogli!
(Dopo questi post mi si obietterà di “restituire” la maltolta “aura sacrale” alla figura papale; la vulgata di Ubi non è “politicamente corretta”)
Matteo amore tesoro cuore del mio cuore smack smack smack
sono le ferie vecchie non godute dell’anno scorso.
Ne approfitto, pure per sfogarmi un poco. E che a me la Chiesa ridotta a cesso, pagliacciata non va giù.
Senza che mi monitori, te ne spiego pure il perchè oggi sono più incazzato degli altri giorni:
oggi dal prete showman ho appreso che mio figlio per fare la “Comunione” Domenica, sabato deve fare le “prove”.
Capito? le “prove”. Ehhh si, la “scenografia”, la “coreografia”.
Insomma la chiesa show, lo spettacolo innanzi tutto.
Come le tv di quel signore che tu tanto ami, che hanno contribuito a distruggere il tessuto della società italiana (PPP lo aveva intuito venti anni prima, già sai senza che ti cito..).
E’ tutto shoow, è tutto immagine.
poi faccio la domanda al figlioletto: e cosa ricevi domenica? “L’ostia”.
Capito, l’unica cosa che doveva sapere, “Chi” riceve non lo sa.
E a me girano le pa… che la chiesa è ridotta a specchio di sto’ cesso di società, di queste tv di mer.. , di questa latrina -in senso latino- di mondo.
E quello? dorme…
Matteo amore tesoro cuore del mio cuore vecchia ….. smack smack smack.
Una volta potevvi essere coscienza critica e oggi sei ridotto a … lassamo perde va.
Bacione azzeccoso.
Dopo questi post le si obietta semplicemente che ogni volta che entra, lei fa piangere e porta alla saturazione tutti quelli che hanno la sventura di leggere un troll come lei.
Allora si capisce anche che Luigi Accattoli non ne possa più e non riesca a leggere gli interventi dei visitatori.
Un consiglio piccolo piccolo: si rintani nel suo proprio blog e ci resti.
E mi scusi il padrone di casa se sono intervenuta con impazienza.
Aggiungo: “quello” lo dica a suo nonno, non al Papa. Maleducato!
Ciao Matteo, Hasta la victoria siempre!
papa Francesco santo ora, vivente;
il cerchio magico sono gli apostoli redivivi, inchiniamoci e baciamo le ..mani
eleggiamoci i vescovi, li voglio di sinistra|
tutti come preti, leviamo i calici consacriamo e brindiamo
pure le femmine prete vescovo e papa, anzi papessa, voglio papa Vanessa I
viva il matrimonio omosessuale le adozioni gay e single, uteri in affitto appalto e subaffitto
viva il fottio libero dei giovani e dei vecchi, orge improvvisate in autobus e metrò, sesso libero in pubblico
l’aborto è civiltà, l’eutanasia è civiltà vita e spazio per i giovani e forti
viva la globalizzazione, diluiamoci, no alle identità si ai generi, oggi mi sento peder-fro-erma-les-multi-gayo-homo- insomma tutto.
Il ..è il più grande partito della storia
viva il più grande presidente del c. della storia
americanizziamoci, mondializziamoci, nuclearizziamoci
Ciao amore tesoro cuore del mio cuore smack smack piticciù piticciù piticciù
I love you. Sei meglio del “grillo parlante” coscienza critica mai addomesticabile. Stic….
Sì, abbiamo capito, a lei “girano le pa…”, ma lei non le faccia girare agli altri, per piacere.
In tutto questo sbrocco la mia domanda su cosa ne pensassero gli altri dell’articolo è andata persa.
Pazienza.
MINUTO PER MINUTO …………
“1 matteo scrive,4 maggio 2015 @ 14:23
Socci chi ? Men…the catto….lico
2 matteo scrive, 4 maggio 2015 @ 20:25
Caro Luigi Accattoli,
io non ho scritto che Socci è un mentecatto.
Io ho scritto
che SOCCI è L’UOMO CATTOLICO
PER ECCELLENZA.
Mi spiace che tu mi abbia frainteso.
Invece puoi scrivere che chiedi scusa per me
al papa,
quando faccio sintesi personale del pensiero del Socci
e cioè che papa Bergoglio è un coglione che non capisce come si fa il papa.
3 matteo scrive, 4 maggio 2015 @ 23:06
Grazie, buon Luigi A.,
io ho coscienza della mia demenza,
magari
il tuo amato Socci,
non ne ha coscienza,
e
quindi ha tutta la mia simpatia.
Preferisco la coscienza all’incoscienza.
E ripeto:
che per me
il SOCCI
rimane il paradigma
dell’ UOMO IL CATTOLICO per eccellenza.
Ti dovrebbe far piacere per un demente come me !
tra una pausa di coscienza
e
l’altra di demenza.
4 matteo scrive, 5 maggio 2015 @ 20:27
Ah! buon Fides
non avevi ancora letto ????
tienti aggiornato sui grandi uomini cattolici
ne sanno certamente più del loro dio.
5 matteo scrive, 7 maggio 2015 @ 15:12
“scrivere che Socci è poco intelligente e povero di comprendonio, oltre a essere assai poco caritatevole e assai poco cristiano, è una cosa di cui qualcuno dovrebbe scusarsi.”
________________________
Immagino che par de cojoni che quello je deve fà a sto poraccio de Accattoli.
a faje le segnalazioni
come
si fossimo ai tempi de
l’OVRA
o della GESTAPO.
Ogni vorta che qualcuno nomina Socci,
ecco
l’allarme aereo che s’alza
e
corre sulla casa di Accattoli……
Anvedi
ce sta no stronzo che nomina invano il nome de socci,
mànnaje
l’inquisizione,
brucialo,
e
quello, poraccio,
che
se deve mette a fa le scuse ufficiali anche se nun c’azzecca na mazza…
Che vita quella di un amministratore de blogge
che
vuole esse giusto……. tra le …. fisse…
de l’umani limiti…
e
de l’umani cojoni….
Spiletti scrive,
7 maggio 2015 @ 15:58
E’ la prima volta, ma di fronte a reazioni tanto polemiche immagino che sarà l’ultima. Interessante che se la prendano con me e non con chi ha usato quelle espressioni offensive nei confronti del prossimo suo, asserendo ripetutamente di possedere la verità (una verità da usare sempre contro il prossimo, naturalmente).
Questi signori evidentemente sono dalla parte degli aggressori e non degli aggrediti. Ecco un episodio di grave intolleranza, accaduto a Roma una settimana fa:
http://it.radiovaticana.va/news/2015/05/06/aggredito_giovane_con_t-shirt_di_manif_pour_tous/1142242
Come la mettiamo?
6 matteo scrive, 7 maggio 2015 @ 16:21
Ascolta, o Davide,
il pianto dei tuoi figli !!!!
7 matteo scrive, 8 maggio 2015 @ 7:06
Quando l’ignoranza è crassa e alta
si ricorre ai luoghi comuni
8 matteo scrive, 8 maggio 2015 @ 10:28
Quando l’ignoranza è crassa e alta
si ricorre ai luoghi comuni
anche con il latinorm di don abbondiorum.
E provare a scopare un po’ ? ”
Ognuno ha i suoi bersagli e i suoi minuto per minuto.
Anche se per quanto colorito il mio stile è sbiadito rispetto al tuo.
Ma si sa “l’aura di sacralità” che circonda il papa altri non ce la hanno…
e quindi dagli di insulti.
Matteo, smack!
Sara, cosa ne penso non posso dirtelo, almeno in pubblico.
Se proprio ci tieni te lo posso dire per mail privata. Tempo fa le email private si scambiavano tramite Luigi.
Non posso dire cosa penso. E’ gravemente offensivo e non trovo parole limate da usare.
Chiedevo in generale non per fare una conversazione a due.
L’anno scorso ho letto un libro di Fernandez che mi era molto piaciuto, questa intervista l’ho trovata molto esagerata, forse è colpa dell’intervistatore forse è segno che anche ai piani alti sono con gli animi troppo accesi.
Sarà per un’altra volta.
Ad esempio “l’ho trovata molto esagerata” per me non è un dire limato. E’ la limatura.
Eh il vecchio buon Ordine Domenicano ed il buon Torque. Bello che tornassero ai vecchi fasti del glorioso passato.
(“Limatura” mi ricorda i “ferri”. Al solo sentire quella parola molti ritornavano sulla retta via. Ammettevano candidamente, placidamente umilmente, spontaneamente: “ho detto ……”).
“Fuoco, da quando ti sei spento
l’amore di tutto il mondo
ai è spento insieme a te
Fuoco …. “
Arrivo ora sul blog perchè stamani è morto il suocero di una mia sorella, dopo alcuni mesi di malattia. Per fortuna all’hospice lo hanno “curato” veramente con amore e dedizione.Ricordatelo nele vostre preghiere.
Riguardo a Fernandez avevo letto altre interviste e alcuni articoli scritti da lui tempo addietro e sembrano scritti da una persona diversa. Non so perchè abbia detto certe cose e non me lo spiegare, forse gli animi molto esacerbati in questo periodo.
ubi
oggi dal prete showman ho appreso che mio figlio per fare la “Comunione” Domenica, sabato deve fare le “prove”.
le prove le ho fatte anch’io quando ho fatto la prima Comunione e la Messa era ancora quella tridentina.
non conosci il dinamismo dell’ANALOGIA.
Io ho riportato il numero degli interventi di UBI HUMILITAS (!)
nel solo presente post di casa ACCATTOLI
Solo in questo post di ACCATTOLI
fino a questo momento
su 75 commenti
21 sono commenti TUOI.
Auguri per la tua intelligenza humilitas (!)
Ad Maiora per superare la numerazione di più di un terzo del totale a fine giornata,
terremo il conto.
Sei di una straordinaria humilitas
Buona continuazione
🙂
🙂
Che strano Picchio,
sono due domeniche che nella mia parrocchia festeggiano le prime comunioni per un totale di 4 messe di prime comunioni
e il giorno prima si sono fatte le prove dei comunicandi per quanto riguarda la liturgia, le preghiere, le offerte, e… ricordare/provare il momento in cui si riceverà l’ostia sulle mani e come mettere le mani, etc.
Chissà chi ha scritto quelle becerate da quale pianeta arriva !!!
🙂
E’ una cosa che si è sempre fatta. Probabilmente lo ha saputo solo ora che è personalmente coinvolto a causa di suo figlio.
Per lei, Sara, che è cultrice della materia:
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2015/05/11/e-questo-sarebbe-il-teologo-di-fiducia-del-papa/
Quella del libro sui baci me l’ero dimenticata, ma è proprio carina. Mi ha fatto venire in mente che tempo addietro mi era capitato di vedere una foto languorosa del soggetto in questione che mi aveva un po’ insospettito. Ora però non saprei più ritrovarla. Mah!
grazie Matteo.
ps. momento della spocchia (la mia): x Spiletti il blog non è una piazza. Poi si può essere e fare il piazzaro ovunque, sul pianerottolo di Luigi o persino in un monastero, ma è un’altra questione. Tra gli ambienti web/social credo che quello che più assomigli a una piazza sia Twitter.
Insomma in una piazza parli liberamente Twitter e’ comodo come il telegrafo.
Franti di Fernandez ho letto un libro sul Papa e mi pareva molto più equilibrato.
Sullo strutturare ha ragione Magister e’ diventato il nuovo tiro al piccione.
Anche perché era chiarissimo dai.
Magister ottimo. Certo che i termini che usa più che di limatura, sono un lavoro di tornio. Sara è accontentata. Io sono estasiato.
A Fernández è stato reso il dovuto, con classe garbo eleganza e stile.
Manca solo che l’ulteriore “dovuto” glielo renda il papa, come giustamente e doverosamente auspica Magister.
Speriamo sia defenestrato al più presto, insieme con altri poco raccomandabili personaggi che compongono un entourage disastroso. Le scelte poco felici prima o poi si rivelano per quelle che sono.
PS. L’espressione “cerchio magico” è fantastica usata da un vaticanista di peso come Magister.
la bibliografia di fernandez è molto vasta, ricordare solo il libro sui baci è ingeneroso.
http://bibliografiadevictorfernandez.blogspot.it/
Questo libro sui baci mi ha fatto sorridere, così come fece l’infortunio della CEI che trasformò con un orrendo titolo, ( preso dalla Scrittura, ma avrebbero potuto essere più accorti) il lezionario del 2011 in un manuale sulla fellatio:
“Apri la tua bocca la voglio riempire”.
http://blog.messainlatino.it/2011/03/apri-la-tua-bocca-la-voglio-riempire.html
Spiritosaggini su certe chicche di Fernandez:
“Questo Papa prima ha riempito piazza San Pietro di folle“.
Speriamo siano solo folle e non foll. La odience come metro di misura di un papa. Grande!
“il Papa è convinto che quello che ha già scritto o detto non possa essere punito come un errore” Dunque, in futuro tutti potranno ripetere quelle cose senza la paura di ricevere sanzioni”
Un teologo rinomato di solito conosce la differenza tra “Infallibilità” e l’esempio di “infallibilismo” sopra citato. Lo vedo io, figurarsi…
“Lutero e il protestantesimo nacquero così. Ma ora la stragrande maggioranza del Popolo è con Francesco e lo ama”
Opinione legittima. Come legittima è la mia opinone che il popolo – e pure certi episcopati oltre le alpi- ama Francesco e segue Lutero. Insomma come i non torinesi che tifano Juventus.
“L’unità non viene fuori dall’unanimismo”
E allora perchè insiste con “sono tutti con Francesco”, anche le foll. ?
“credo proprio che Francesco rimarrà a Casa Santa Marta”
Strano, appena sopra aveva detto poteva andare a Bogotà. Bho!
“che ti spingano a liberare in un bacio il meglio del tuo essere”
Eh! Un tizio duemila anni fa circa con un bacio liberò il meglio del suo essere (e si liberò pure del suo Creatore…).
(Matte’ ho perso il conto. Ma tanto ci sei tu, tesoruccio del mio cuoricino, smack).
Quello che ho letto in precedenza è decisamente meglio di questa intervista sgangherata, forse sta crescendo lo scontro.
Sinceramente non so come mai si sia espresso in modo così forte.
@il moralista,
tu sei molto più esperto di me, che riconosco, su questo tema, di avere molto da imparare.
Chiarisco solo la mia idea: “piazza” evoca l’immagine di un luogo pubblico, accessibile a chiunque. Questo blog, non avendo filtri, è un po’ così.
Diversamente dal pubblico interessato e motivato che partecipa alle conferenze di Luigi Accattoli (ad esempio), qui potrebbe accedere anche chi non è interessato più di tanto ma solo un po’ incuriosito.
In ogni caso ci sono pro e contro.
Tu che sei un vero esperto, suggeriscici come valorizzare i pro e limitare i contro.
beh Spiletti in effetti me la sono cercata 🙂
ok, ho capito quello che intendevi. Ci sta.
Resta per me da riconsiderare con rispetto, per chi passa di qui, l’idea iniziale di Luigi: ossia, questo è il suo diario (diario) pubblico (e quindi lo declama sulla porta di casa sua, e idealmente nn in piazza, anche se la tecnologia lo porta “in piazza”); lui ci rende disponibile il “pianerottolo” (appena fuori dalla porta, ma non siamo stravaccati sul suo divano di casa) per discutere di quel che lui ha detto o pensato. Per lo stesso motivo può anche giustamente pensare di gestire la cosa come meglio ritiene se il pianerottolo scoppia di urla belluine e/o gli crea problemi condominiali… magari solo temporaneamente. Senza prendere subito risoluzioni drastiche.
Soluzioni? Mah. Non ne ho.
Anche su altri fronti affronto la questione dei “commenti”. E da quel poco che leggo – anche sulle soluzioni adottate dai quotidiani online per esempio (utenti registrati con vere generalità, moderazione etc) – se ne provano tante e con risultati sostanzialmente insoddisfacenti.
La verità è che avere a che fare con le persone è faticoso in tutte le dimensioni della vita. D’altra parte è questo confronto che poi arricchisce anche il racconto, offre nuovi spunti etc, sopratutto per un giornalista.
Per gestire le persone (e, in questo caso, i commenti) devi avere il tempo e le risorse, e a volte – anche per motivi temporanei ed eccezionali – scarseggiano sia l’uno che le altre.
La “non presenza fisica” toglie alcuni elementi di contenimento naturali, ma non giustifica secondo me la mancanza di rispetto dell’ospitalità e delle persone. Chi declassa questo argomento cerca alibi alla propria arroganza (mascherata).
Tra l’altro, di converso, ormai anche su Facebook, tante persone mettono faccia nome e cognome per affermare cose orribili, bontà loro…
Di fronte a off-topic scientifici o violenza verbale/maleducazione gratuita, o chiudi i commenti (?), o tenti di governarli, chiedendo responsabilità ed educazione nella libertà a chi commenta – perché si presuppone che siamo persone “qui dentro” e “lì fuori” esattamente nello stesso modo nonostante i sofismi su diritto/facoltà all’anonimato e alla “schizofrenia” da web.
Oppure chiudi. Il tuo post magari verrà commentato sui social.
Non vedo terze vie. Tranne la legittimità di “bannare” qualcuno particolarmente inacettabile. Che può però rientrare dalla finestra.
Infine, alcuni – anche su blog cattolici – cancellano solo i commenti fastidiosi (non solo quelli esplicitamente violenti o calunniosi etc) o silenziano solo i commentatori più indigesti, e si conservano “gli amici”… Io sono abbastanza contrario a questa prassi.
ps. rifiuto – e nn per falsa modestia – l’etichetta di “esperto”: perché sono un artigiano per necessità, che bazzica cose, legge qualcosa di altri. Però non ha studiato nulla né sviluppato modelli :).
“lui ci rende disponibile il “pianerottolo” (appena fuori dalla porta, ma non siamo stravaccati sul suo divano di casa) per discutere di quel che lui ha detto o pensato. ”
Infatti il problema è che manca uno spazio virtuale tipo forum dove gli utenti hanno da una parte maggiore libertà di scegliere o proporre gli argomenti, dall’altra devono rispondere ad una moderazione più presente.
Il blog ovviamente non è mai molto democratico.
Il moralista,
grazie per aver accettato la mia provocazione e per la tua risposta.
Mi sorge un dubbio: sei tu l'”amico” che riferisce e riassume a Luigi quanto succede qui in sua assenza?
«Questo libro sui baci mi ha fatto sorridere, così come fece l’infortunio della CEI che trasformò con un orrendo titolo, ( preso dalla Scrittura, ma avrebbero potuto essere più accorti) il lezionario del 2011 in un manuale sulla fellatio:
“Apri la tua bocca la voglio riempire”».
Mi era parso di notare, in certe reazioni di picchio, una qualche tendenza a lasciarsi andare alle sconcezze, come se da sotto lo strato di perbenismo “neocristiano” e di progressismo postconciliare moralista e bigotto facesse, suo malgrado, capolino una natura, come dire, decisamente porcina … Che si eccitasse sui lezionari della CEI, però, non l’avevo immaginato.
: )))
Ciao, Claudia, che ne dici? Non riesco a decifrare la faccina.
a Spiletti.
😀 no, no, non sono io.
Il regno e i bergogliani hanno dato ampio risalto alla intervista di Fernandez.
mah, li avevo sovrastimati.
io non ho parlato di eccitazione, ne hai parlato tu Franti, evidentemente la lingua batte dove il dente duole poveretto. Continui ad andare in bianco?
Milano, anno 2000
(e ci mettiamo anche il sottofondo https://www.youtube.com/watch?v=ksuBR8tXSbI)
“Scusa, ma chi è questo Accattoli?”
“E’ il vaticanista del Corriere della Sera. Lo sto leggendo per la tesi di dottorato, è uno che dice cose interessanti. E’ bravo. Leggilo pure tu”.
(L’autore di questa frase oggi è un professore di Canonico ed è stato il mio testimone di nozze. Colpa sua).
Ancora Milano, anno 2006:
“Ah guarda, il blog di Accattoli. Mo’ gli scrivo”
Fine 2006, di nuovo Milano:
“Ringraziamo Luigi Accattoli per essere qua stasera con il suo libro su Giovanni Paolo II…”.
Poi sono andati giorni, notti, ancora giorni. Su queste pagine ci sono state liti, rappacificazioni, citazioni, svacco, cazzate, corna, morti, diarree, nascite, aneddotica paesana e credo da qualche parte di avervi detto pure di una vincita al lotto. Più che un pianerottolo questo è diventato come i bassi di Napoli raccontati da Luciano De Crescenzo in Così Parlò Bellavista, quando esalta il basso per la sua carica di umanità: “Ecco, siamo seduti e passa un amico nostro, Peppino. ‘Peppì, accomme stai? Vieni qua che ci facciamo due risate’. E ci mettiamo a parlare”.
Ma il blog è stato anche, sempre citando De Crescenzo, come il professor Bellavista e Luigino, il violoncellista ex bibliotecario del barone, che si accompagnano di notte l’uno a casa dell’altro. Tante notti mi è capitato di passare a leggere, incazzarmi, commentare, partecipare. Abbiamo fatto l’alba insieme.
Se penso a quello che il blog è stato in questi quasi 10 anni, la parola è partecipazione. Vi risparmio la solfa di Gaber con la libertà, a me basta pensare che sia stata partecipazione. Ognuno ha messo il suo, chi c’era e se n’è andato, chi va e viene, chi è presenza fissa e così via. Il punto è che questo blog ha generato – volente o nolente – una comunità. Che vive, discute, litiga ma – si spera – se un giorno il Padreterno deciderà di portarsi via questo pianerottolo virtuale, dovrà tirarsi appresso pure tutti noialtri insieme.
A me pare che quest’allontanamento di Luigi dal blog sia una sorta di “Pap’occhio” all’incontrario. Vi ricordate la scena in cui Dio (De Crescenzo, appunto) si affaccia a guardare dal tetto di TeleVaticano? Ecco, a me pare che lui ora ci stia guardando da lontano mentre tutto sembra andare avanti al solito. E non capiamo che invece le cose sono cambiate
(la scena del Pap’occhio è qui https://www.youtube.com/watch?v=uHwgxN6ZgbE).
Come sono cambiate le cose? Gli è che – secondo me – ormai la Rete ha sclerotizzato certe posizioni e certe realtà. Lo penso da qualche anno e ne sono sempre più convinto. Pare di essere in “Cara ti amo” di Elio e le Storie tese:
Eravamo cattolici poooooiiii
tu hai letto il blog di Accattoli senza addurre motivazioni plausibiliiiii…
Nooooon è vero!!! Tu non capisci la situazione ecclesiastica! La mia sensibilità liturgicaaaaaaaaaaaa!!!!
Blog ti amo – mi sento confuso
Blog ti amo – devo stare un po’ da solo
Blog ti amo – esco da una storia di 9 anni col blog di Luigi
Blog ti amooooooooo – uuuuuuuuuhhhhh!
Mi metto le chiroteche – conservatore!
Mi tolgo le chiroteche – comunista!
Amo il Concilio! – Scismatico!
Mi fa schifo il Concilio! – Eretico!
Mi fa schifo il Concilio ma poi cerco di ritrovare la comunione con la Chiesa però precisando di essere non d’accordo con le costituzioni conciliari e precisando che gli omosessuali non vanno bene ma comunque chi sono io per giudicare? – TI AMO!
Più o meno la situazione ora è come la canzone di Elio (la conoscete, sì? Sennò la trovate qua e vi fare la parafrasi da soli https://www.youtube.com/watch?v=GrH49OwJoWY).
La domanda allora diventa: che fare?
Dice: chiudiamolo. E sarebbe forse la scelta più giusta. Alla fine ormai sappiamo che la situazione è questa e i temi di cui si discute sempre quelli. Ma è riduttivo ed è banale chiuderla qua. Come è riduttivo dire che qua si parli solo di Papa e omosessuali.
Il punto è – secondo me – che la Chiesa ha una dimensione “laica”, accanto a quella ecclesiale. E la dimensione “laica” (politica cattolica, interventi sui matrimoni omosessuali, istruzione privata etc. etc.) è quella naturalmente più appariscente. Questa richiama l’attenzione di tanti perché del resto oggi come oggi la grande potenza mediatica acquisita dalla Chiesa e la fortissima popolarità di questo Papa ha reso tutti vaticanisti. In Italia oggi ci sono 60 milioni di vaticanisti che sanno che cosa domattina Jorge Mario Bergoglio dovrà fare. E’ l’Italia dei social network, un grande bar a rutto libero.
Siamo arrivati al rutto libero qui? Mi pare di no. Fortunatamente, malgrado ci sia chi se le dà di santa ragione, ci sono limiti di correttezza che permettono in qualche modo di andare avanti. Luigi si chiede che fare: io personalmente da un caleidoscopio simile, da un posto di osservazione così privilegiato, racconterei il mondo cattolico online di oggi. Dopodiché non vorrei essere nei suoi panni.
Cari saluti specie a Francesco73, Decano del Sacro Collegio Accardinalizio
Il mondo cattolico online è chiarissimo.
Basta aprire certi link postati da alcuni visitatori per capire come sia e a quale miseria di religione formalista molti si siano votati. Da non crederci.
Meglio starne lontani il più possibile per non mettere a rischio la propria fede.
La ricerca della verità è impegnativa, e tanti si adagiano su quel che hanno appreso in anni più o meno lontani. Ciò è molto più facile e molto meno faticoso.
Maggiore è l’ osservanza, più buono mi sento e più meritevole dell’ attenzione di Dio verso di me.
Ma questa non è fede, è rimasticamento di formule e comportamenti abituali, come tanti altri non religiosi.
Vado a messa abitualmente la domenica e mi sento a posto.
Faccio quello che è prescritto dalle leggi della Chiesa, e sono un buon cristiano. Chi migliore di me?
No, non è così che funzionano le cose.
Una religione così è tutta da rivedere.
Nel tradizionalismo online non c’è nulla di abitudinario.
Anzi attira perché è fuori dal solito tran tran.
I cattolici online sono pochi alla fine anche i più tradizionalisti sono sempre gli stessi (come noi)
Del resto se non c’è una grande comunità slegata dal solito vaticanista e’ perché non interessa.
Rispetto a Benedetto anzi c’è pure un certo reflusso, dopo il Summorum c’è stato un boom dei cattolici online perchè tanti sono usciti dalla nicchia in cui si erano ritirati, si sono incontrati e organizzati.
Oggi che le speranze anticonciliari si sono affievolite questo entusiasmo è passato.
Dall’altra se spingi su un cattolicesimo poco organizzato è abbastanza evidente che non hai la spinta per aggregarti, meno contano le strutture più ognuno si arrangia da sè.
Sul blog del regno in questi mesi avranno comentato in dieci.
E poi anche la proposta articolo con commento alla fine è un po’ sterile.
Tipo vino nuovo:
http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=1962
Il solito articolo di Berretta che critica tizio caio e sempronio che vuoi commentare?
Mi piace l’intervento di Tonizzo, che ha saputo rappresentarci bene senza calcare troppo la mano. Non so quanto noi qui rappresentiamo il mondo cattolico (probabilmente poco o pochissimo), ma sicuramente rappresentiamo noi stessi e le storie da cui proveniamo: i nostri incontri e i nostri scontri ci consentono di conoscere aspetti diversi presenti nella variegata comunità cattolica italiana.
Un’altra immagine che mi piace è quella delle feste con i parenti. I parenti non si scelgono, sono quelli che sono (peraltro qui noi saremmo fratelli in Gesù Cristo) e si accettano per quello che sono: simpatici o antipatici, gentili o sgarbati, comunisti o fascisti, clericali o anticlericali, generosi o spilorci e via dicendo. Quando si accende una discussione che appassiona (magari dopo aver ben bevuto ad un pranzo per la festa di Prima Comunione di un nipotino o , in questo blog, a seguito della discussione su un tema più sentito di altri), si alzano i toni, scappa qualche parolaccia che scandalizza le solite zie perbeniste, e si finisce per mandarsi poco cordialmente a quel paese. Poi, dopo un po’, ci si stringe la mano e ci si saluta in attesa dell’occasione successiva, sperando che si tratti sempre di feste e non di funerali.
Cara Antonella, intanto ti mando un bacio, sottoscrivendo il tuo del 9 maggio 2015 @23.31 [il nostro incontro è solo rimandato]
La faccina, già, nooo…[trasalendo] ridevo per Franti, lo sai che ho un debole per Franti , forse per via del nome omologo e, fosse anche unicamente per questo motivo per me, Franti, può dire tutto ciò che vuole!
Per il resto, ho preferito sorvolare, né volevo intervenire in merito all’articolo di Luigi malgrado ne condivida il rammarico, che faccio mio. Che dire sui meriti , o meglio, i demeriti del mondo virtuale (forse per aver vissuto sulla mia pelle in questo primo ed ultimo, nonché unico, esperimento di “bloggara”- ma solo nell’ultimo scorcio di percorso devo dire- ) che questi blog, o piazze virtuali, tutto possiedono tranne la “virtus” . Anzi, diciamo che l’unica virtù è l’esercizio della forza nella sua accezione negativa. La forza di chi sente il bisogno di esercitare un “potere” su ipotetici, potenziali , “rivali” a livello di idee, convinzioni personali. Nemici che in realtà non esistono se non nella mente bacata di coloro che prendono a pretesto questi spazi più che per assorbire ricchezza dall’altro, cultura dall’altro, dolore dall’altro che permette di rispecchiare nella propria fragilità la vera forza, ne fanno un luogo di rissa e d’inferno ignorando che la persona veramente religiosa abita il silenzio e trova, scavando nel silenzio del cuore, una connessione con Colui che supera di molto i confini del nostro ego. “Tutto è lecito, ma non tutto edifica” dice l’apostolo.
Trovo sia stato un peccato aver tradito il genuino desiderio di Luigi. Dalla mia, sia che mi si chiami Clodine o Claudia Floris o Leo è indifferente, posso dire di aver conosciuto di persona gran parte degli amici del blog [in primis Accattoli, ovviamente] per una esigenza di lealtà, di verità, in assenza totale di malizia di cui non potrei fare a meno, raccontando molto di me, in questo blog, della mia vita : virtù dell’ingenuo? Probabilmente si…
Bel commento, Clo, ricambio l’abbraccio.
Molto bello l’intervento di tonizzo.
Grazie tonizzo
Un abbraccio a Clodine
Grande tonizzo! La versione webcattolica di “Cara ti amo” è geniale!
S.
Essere cattolici in un blog significa scrivere parole buone.
“Essere cattolici in un blog significa scrivere parole buone.”
Benedetto scrisse belle cose sulla presenza cristiana nel web, il succo in fondo era questo, però non è facile, spesso si rimediano ferite che fanno male. (e si ferirà pure senza volerlo)
Dovremmo sempre rammentare che “siamo stati riscattati a caro prezzo”, tanto siamo costati a Dio “a caro prezzo”.. Perciò, di nostro, non abbiamo proprio niente, né merito alcuno. Se solo si riflettesse su queste semplici parole di I Corinzi 6,20 capiremmo molto …Tutto è Grazia!
https://youtu.be/rHKQYFgkcB8
Non confondiamo lo scrivere parole buone con il buonismo.
Essere cattolici in un blog come nella vita significa perseguire la via della giustizia e della verità.
Dire parole buone per un malinteso senso della carità può essere fuorviante sotto molti punti di vista.
Gesù era buono, ma sapeva anche dire parole che nella loro giustezza potevano sembrare dure, come sembrò ai suoi discepoli.
Figurati se per una volta capiva il senso di “parole buone”
Il problema è che in questo blog molti si sentono Dio, pretendendo di porsi come unici detentori della Verità, della Giustizia e della retta interpretazione del Vangelo.
Ecco Sara, tu, per esempio, or ora non hai detto “parole buone”.
Io capisco forse più di te il senso delle parole, buone o cattive che siano.
Rifletti prima di parlare. E non provocare.
@ Spiletti: sugli esiti delle discussioni tra parenti tendo ad essere meno ottimista di te 😀
“…della retta interpretazione del Vangelo.”
E quale è la retta interpretazione del Vangelo?
La sua? Quella imparata ad usum delphini?
Ha mai provato ad ascoltare omelie moderne che si adattano alle situazioni dell’ oggi e che rendono vivo il Vangelo? Ha mai provato a leggere i discorsi di certi preti del passato messi da parte , allora, dalla Chiesa, ed oggi rivalutati e quasi beatificati?
Il Vangelo ha una sua modernità, sacrificata o ignorata da una certa parte della Chiesa che continua ad affidarsi al linguaggio da reliquario di un passato remoto, forse anche sepolto.
Lei purtroppo fa parte di quella Chiesa lì.
@il moralista,
ognuno ha i parenti che si merita.
Dalle mie parti, quando il lambrusco scioglie le lingue, si può discutere e litigare su tutto (e non mancano mai donne, religione e politica), ma poi amici come prima. Può darsi che qualcuno, più permaloso, ci rimanga male, tenga il “muso” per un po’, ma poi intervengono le madri, le zie, nei casi estremi persino le nonne, e alla Cresima successiva è già tutto superato.
Non c’è male che non passi davanti a un buon piatto di cappelletti…
Anche per questo non riesco a capire come mai qui certi rancori durino per sempre.
@Marilisa,
c’è sicuramente un po’ di tutto in giro e cercando bene si può trovare sempre qualcosa che piace più di qualcos’altro: quando però si arriva a conclusioni diverse e contrastanti, nel dubbio, è necessario affidarsi al magistero della Chiesa.
Ma tu qui, ovviamente, ne sai più di tutti e puoi ben correggere persino il magistero della Chiesa Cattolica.
Siamo finiti su Avvenire. E io rifiuto l’idea di essere “saggissimo”
http://www.avvenire.it/rubriche/Pagine/WikiChiesa/Se%20i%20fedeli%20in%20cerca%20di%20autogestionenon%20la%20trovano%20neppure%20in%20Rete_20150513.aspx?rubrica=WikiChiesa
La tua saggezza è confermata dal numero dei tuoi bambini.
Nonostante tutto (responsabilità, costi, sacrifici…), restano la parte migliore di questa vita.
Per quel niente che vale, rinnoverei con forza a Luigi, insieme con la mia gratitudine e il mio affetto, l’invito espresso caldamente in via privata mesi fa, quindi in epoca precedente e non sospetta.
Grazie al moralista per avermi evocato. La definizione di saggissimo è data del commento, ma confemro che lo penso anche dell’autore.
😀 oltre che “saggissimo”, evidentemente ho anche un ego strabordante…
Tonizzo, se io sono Decano, tu sei Cìantro, e quindi siamo comunque appaiati.
E’ vero, qui c’è una comunità effervescente, e anche certe ossessioni (ad esempio, quella liturgica, o quella de sexto, o quella lagnoso-pauperistica) acquistano una loro inquadrabilità dentro il più vasto concerto delle voci.
Che Accattoli ci conservi questo spazio di musica, per quanto talvolta con tante stecche.
Abbracci a tutti!
Mi associo e direi che potremmo anche intonare un bel canto.
https://www.youtube.com/watch?v=jy0P4_zWn70
Serve aria nuova! 🙂