Stamane alle 09,30 ho avuto in Sala Stampa Vaticana una copia del libro “Gesù di Nazaret” (Rizzoli editore) a firma “Joseph Ratzinger – Benedetto XVI”. Lo sto leggendo in treno, mentre vado a Morrovalle (Macerata) per una conferenza presso l’Istituto comprensivo “Via Piave” e mi sento fortunato: un libro su Gesù, l’argomento che amo di più, scritto dalla persona che ho più interesse a conoscere in ogni piega dell’animo e del pensiero, cioè il papa di Roma. Penso che tornerò con calma sull’argomento, ma da subito butto là un’idea per i visitatori che hanno qualche contenzioso con il papa teologo: approfittino di questo libro per amarlo. Il papa che parla di Gesù non è ciò che tutti attendiamo? Egli ci dà ora questo volume e ce ne promette un altro. Se non ci va granchè il papa che batte sulle “radici cristiane dell’Europa” o sui “principi non negoziabili”, non potremmo sintonizzarci con lui ora che affronta l’argomento degli argomenti? A risentirci.
Mio entusiasmo per il libro del papa su Gesù
9 Comments
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CONCORDO.
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Un’intervista esclusiva al Cardinale Josè Saraiva Martins e ai vaticanisti Fabio Zavattaro (Tg1), Gianfranco Svidercoschi e Giovanni Ferrò (Jesus); la testimonianza di Monsignor Georg Gaenswein e un bellissimo editoriale della giornalista Angela Ambrogetti sul suo primo incontro con Benedetto XVI: troverete questo ed altro ancora – news, immagini, approfondimenti, con aggiornamenti in tempo reale – collegandovi immediatamente e per tutta la giornata al quotidiano on-line “Petrus”, all’indirizzo http://www.papanews.it, in occasione dei festeggiamenti per gli 80 anni del Santo Padre. Mi raccomando, accorrete numerosi.
Grazie!!!
E tanti auguri al Papa!!!
Buona domenica a tutti.
Ho prenotato il libro nella mia libreria e potrò ritirarlo a partire da martedì.Mi piace molto l’idea che questo testo del Papa non sia un atto magisteriale,ma un percorso di vita e di fede.
Come procede la lettura,caro dottor Accattoli?
Saluti MG
Mi restano da leggere un centinaio di pagine, cioè un quarto del volume. L’aspettativa iniziale è perfettamente soddisfatta. Anch’io trovo un supplemento di interesse nel fatto che il libro si presenti come una testimonianza del cristiano Ratzinger e non come un documento del pontificato. Lo avverto anche come una summa di quanto egli ha “contemplato” – studiato, discusso, pregato – su Gesù nell’insieme della sua vita. Mi ha affascinato l’appassionata rivendicazione del Vangelo di Giovanni come attestazione attendibile dell’insegnamento di Gesù. Ma oggi ho da scrivere due articoli – sul compleanno di Benedetto XVI e sulla partecipazione vaticana alla commerorazione della Shoah – e dunque sul libro del papa tornerò i prossimi giorni. Chiedo scusa a tutti per la fretta di questa risposta arruffata. Luigi
Non vedo l’ora di averlo tra le mani. Questo Papa mi affascina ogni giorno di più, si che parli di “Radici cristiane” che si sono, basta alzare il naso per contemplare le centinaia di croci che si ergono sulle nostre città, sia quando da buon catechista ci parla di Colui che ha dato senso alla sua vita ed umilmente anche alla mia.
Buongiorno!
Ieri sera ero come ospite alla trasmissione 80 ANNI BENEDETTO su TelePace. Davvero molto entusiasmo, ho avvertito, per questo nuovo libro del papa. Qualcuno ha voluto fare un parallelo con la 1 enciclica dell’allora papa Giovanni Paolo II… Mi interesserebbe sapere lei che ne pensa…
Lancio inoltre un sondaggio tra voi, visto che mi è stata fatta ieri sera in studio come domanda: quale immagine dell’attuale pontificato di Benedetto XVI vi ha più colpito?
Andrea Macco
Quando cammina solo nel campo di Auschwitz, com’è solo il cristiano nel mondo secolare, gravato dalla storia, giudicato da tutti. Inerme e fiducioso. Luigi
Caro Andrea, ho visitato il tuo blog che mi è sembrato bello, visivamente festoso, pieno di spunti. La tua faccia è simpatica. Interessante la discussione sui motivi per andare avanti con l’impresa, che immagino ti prenda molto tempo. Ti invito a continuare senza scoraggiarti dell’apparente poco frutto. E’ questo un nuovo modo di comunicare che non sappiamo dove ci porterà, ma vale la pena tentarlo perchè comunque porta a incontrare delle persone. Se vuoi un paragone con i tuoi “venticinque lettori”, le visite a questo mio blog sono mediamente 350 al giorno.
– Mi sono accorto che nel commento precedente, che pure era rivolto a te, ho dimenticato di rispondere alla domanda sul raffronto tra la prima enciclica di Giovanni Paolo e il libro di Benedetto su Gesù: non so in che senso venisse proposto, nella trasmissione, quel paragone, ma a me non viene spontaneo; certo sia l’enciclica sia il volume hanno a tema la figura di Gesù, ma il libro del papa teologo io lo vedo come una novità, da mettere sulla scia dei libri non magisteriali del predecessore (Varcare la soglia della speranza, dono e mistero, Alzatevi, andiamo!, Trittico romano, Memoria e identità), ma con la maggior forza che ha una così vasta ricerca del volto del Signore! Novità totale in quanto nessun papa dell’epoca moderna ha mai prodotto un libro di teologia, e neanche c’erano mai in quest’epoca dei papi teologi. Io trovo di grande attrattiva il papa che parla della propria ricerca di Gesù da cristiano comune, senza pretendere che ogni sua parola sia insegnamento, ma narrando il cammino che ha compiuto verso Cristo. “Ognuno potrà contraddirmi” è scritto nel libro ed è il segno di questa uscita verso gli uomini e le donne dell’epoca, senza guardie svizzere e teologi di corte intorno, scommettendo solo sulla propria fede. Un gesto coraggioso, una via inesplorata. Il mio cuore è con lui. Luigi
Grazie per le risposte.
Anche De Carli (il cronista di Rai UNO che commenta sempre le dirette dal Vaticano) ha riportato quel momento della vita del Papa. E ha aggiunto pure la visita alla mosche blu. Anche per me quello è stato un momento molto emozionante, specie quel silenzio denso di preghiera… Quale papa aveva mai fatto una cosa simile?
Io invece ho risposto come immagine quella dell’allora ancora card Razinger che celebrando la messa di funerale per Giovanni Paolo II, il granitico Ratzinger che diceva: “il papa dalle porte del paradiso ci vede e ci benedice!”
Quanta commozione in quelle parole, commozione che trapelava anche nel momento della sua elezione… Ha davvero un cuore “fatto di carne e spirito” questo papa!
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Grazie poi per l’incoraggiamento, mi ha fatto davvero piacere, specie detto da lei!
Duc in altum allora!
A presto
Andrea Macco