Sono contento per Amanda e Raffaele assolti dall’accusa di aver ucciso Meredith. Non perchè mi fossi fatto una mia idea di come siano andate le cose quella notte di inizio novembre 2007 in quella stanza di studenti a Perugia. Non ho mai trovato il fegato – in quattro anni – di fermarmi sull’immagine di ventenni che uccidono una ventenne. Sono contento perchè non vi sono prove certe ed è una follia imprigionare due vite se restano “ragionevoli dubbi” sulla colpa. Saggezza dei giudici che riconoscono i propri limiti di conoscenza e di giudizio. Stoltezza della piazza che non conosce limiti e grida “vergogna”.
Sono contento per Amanda e Raffaele
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Neanche io ho seguito con attenzione la vicenda.. però mi pare che si siano commessi parecchi errori da parte di tutti sul processo:
– i mass media che hanno esaltato e diffuso troppe notizie sulla vicenda (sforando spesso nella morbosità);
– la gente comune che si appassiona su questi fatti macabri invece di pensare a cose più utili;
– i giudici di primo grado che l’hanno precedentemente condannati o i giudici di secondo grado che invece l’hanno assolti a seconda della verità della vicenda;
– gli avvocati che hanno puntato più sul sensazionalismo che sull’appurare la verità;
Qualcuno sa per caso come hanno fatto i due studenti a permettersi avvocati del calibro della Bongiorno e Della Vedova per tutti questi anni??
A prescindere dal risultato, quanto ci costerà questo “limite di conoscenza e di giudizio”?
La cosa spaventosa
è la manipolabilità della “piazza”
far muovere delle persone
sulla base
delle sole sensazioni,
delle sole emozioni,
senza un grammo di razionalità.
E’ accaduto spesso nella storia,
mandando al potere degli inetti ma folli,
continua a succedere mandando in galera o a morte degli innocenti,
continua a succedere quando
la giustizia vuole verificare se un potente ha commesso dei reati,
e il potente fa montare su la “piazza” contro i giudici..
La cosa che deve far riflettere
è che la “piazza”
è composta anche da “cattolici comunque”,
sempre….
Non mi pare che ci siano molte ragioni di essere felice alla fine di questa brutta storia.
Dispiace per la famiglia di Meredith,innanzitutto, e la povera Meredith stessa della cui sorte ad alcuno pare importare più nulla, perchè si sa ,chi è morto giace e chi è vivo si da pace…
E l’altro giovanotto nero , Rudi Suede che non ha potuto permettersi avvocati di grido come la Bongiorno e non è “carino” come Raffaele e Amanda???
E l’altro “povero negro” Lubumbe sbattuto in galera perchè calunniato senza senso da Amanda?…
Non c’è proprio giustizia a questo mondo ! I pm e i i magistrati italiani brillano poi per incompetenza sciatteria nel compiere le indagini, faciloneria nello sbattere in galera le persone ..
Che dire ….speriamo nella giustizia divina!
http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-amanda-knox-i-mediae-il-pregiudizio-anti-cattolico-3236.htm
Ritengo giusta la decisione su Amanda e Raffaele.
Ma allo stesso tempo trovo rivoltante l’atteggiamento delle istituzioni e dei media americani ben oltre l’ingerenza e ai limiti dell’intimidazione.
Inoltre quella che esce sconfitta, al solito, è la giustizia fra i cui compiti, non dimentichiamolo c’è anche quello di punire gli assassini.
Così, dopo quattro anni, due persone risultano essere state incarcerate ingiustamente e gli assassini, Rudy a parte, ancora impuniti.
Brutta storia, non c’è da essere contenti.
Brutta, se i due ragazzi sono innocenti e hanno dovuto muovere e monti di quattrini e di potere, per farselo riconoscere (e a prescindere dagli anni di galera scontati impropriamente).
Ancora più brutta, nel caso contrario.
Povera Meredith.
A me resta l’amarezza anche per un’altra questione, di cui nessuno ha più parlato. Inizialmente erano state raccolte diverse prove che suggerivano come il delitto Meredith potesse essere frutto di ritualità pagane, legate ad Halloween. (Non uso volutamente la parola “sataniche”, che sposterebbe il discorso su un altro piano).
Poteva valere la pena approfondire questo aspetto, anche per “prevenire” altri possibili orrori: non occorre uno sforzo eccessivo per scorgere i preparativi per i grandi riti esoterici della “notte più magica dell’anno”. Abbiamo capito tutti che Halloween non è solo una carnevalata, ma un vero e proprio “spot” all’occultismo e alla stregoneria.
Come cattolici dovremmo in qualche modo opporci e proporre in alternativa la “nostra” versione, serena e gioiosa, della festa di tutti i santi.
Certamente l’ombra lunga di quel “fattaccio”accaduto in una notte senza stelle – una notte, quella di Halloween, in cui si invocano i demoni e si lasciano aperte le porte al mondo dell’occulto- è destinata a durare nel tempo e, si spera, possa essere un monito per le schiere di ragazzi che affollano le stradine di quella deliziosa cittadine di antiche memorie che in certi momenti dell’anno odora di cioccolato e l’aria fresca dei monti sibillini rinfranca lo spirito. In quella notte di fantasmi e folletti di travestimenti e di sballo non solo la zucca si svuotò, ma anche la mente, il pudore, l’anima, tutto si azzerò per fare posto al nulla, alla vacuità, alla banalità del male.
Al di la’ della colpevolezza o della presunta innocenza, al di la’ della propaganda e del frastuono mediatico, della arroganza del governo USA il quale -forcaiolo e giustizialista- fa semplicemente sorridere nella sua assurda accusa di medievalismo mossa ai nostri giudici. Al di la’ di tutto sono d’accordo con Luigi: spero per questi ragazzi il meglio, e mi aspetto da loro una totale conversione per la grazia che è stata loro concessa.
Federico B, scrivevamo quasi all’unisono e sulla stessa lunghezza d’onda…quando si dice telepatia [ o forse un piccolo suggerimento dei nostri Angeli Custodi]
“ Saggezza dei giudici che riconoscono i propri limiti di conoscenza e di giudizio”
Dipende da come di osserva caro Luigi.
“hanno condannato i senza colpa” erano innocenti. Chi paga pegno ora ? i saggi ?
“Comunque, se aveste compreso che significa questo: ‘Voglio misericordia, e non sacrificio’, non avreste condannato i senza colpa.” ( Mt. 12.7) Invece tutti vanno a messa a fare il sacrificio e si menano botte da orbi fra cristiani, fra mussulmani, fra indù… perché mai ? se si dichiarano tutti religiosi ?
“Come cattolici dovremmo in qualche modo opporci e proporre in alternativa la “nostra” versione, serena e gioiosa, della festa di tutti i santi”
Se c’è competizione è già persa in partenza. Rilettura delle “Esperienze pastorali” di don Milani.
@Clodine,
credo più nel suggerimento dell’Angelo Custode che nella telepatia.
Condivido naturalmente anche la tua conclusione e la speranza nella conversione dei due ragazzi. Lo spero vivamente anch’io.
@Targum55,
non pensavo ad una “competizione”, ma ad un invito a riscoprire una festa, la solennità di Tutti i Santi, che la nostra tradizione cattolica ci descrive come la beatitudine di tutti i Santi (canonizzati o no) uniti con Cristo nella gloria dei Cieli. Una festa della speranza, della gioia e della fiducia nella misericordia del Signore. Come si fa a preferire a questo la lugubre atmosfera di Halloween?
Il problema è che abbiamo dimenticato le nostre radici e abbiamo avuto una gran fretta di scimmiottare una tradizione che non ci appartiene. Che ci abbia messo lo zampino il Maligno?
Mi spiace, trovo doloroso e sintomatico questo passaggio repentino dalle persone concrete ai principi astratti.
Stavamo parlando di vite, in qualche modo bruciate o comunque ferite.
Non possiamo spostare troppo velocemente l’attenzione sui “massimi sistemi”: così rischiamo di intrappolarci in discussioni astratte nelle quali, sia che litighiamo sia che siamo d’accordo, la storia delle persone si perde.
La notizia di questa tardiva assoluzione è venuta mentre su “Avvenire” veniva pubblicato un inserto contro la pena di morte, con particolari orribili di errori giudiziari.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Patibolo-vuoto.aspx
Penso dunque che sia andata bene così, e poi ad Amanda ha dato credito don Saulo, il mio parroco di Perugia, una persona veramente splendida e molto umana. Ha frequentato (come cappellano del carcere femminile) la ragazza per quattro anni; avrà pure capito qualcosa!
nico
“Non possiamo spostare troppo velocemente l’attenzione sui “massimi sistemi”: così rischiamo di intrappolarci in discussioni astratte nelle quali, sia che litighiamo sia che siamo d’accordo, la storia delle persone si perde.”
—-
Purtroppo la nostra società ha lentamente lasciato che gli show televisivi annacquassero il senso critico, che lo addormentassero supinamente.
Ore ed ore di collegamenti e servizi passati in tutti i palinsesti dal gossip all’intrattenimento, all’informazione su fatti di cronaca scabrosi o meno.
Il brutto, l’osceno, il peggio delle debolezze e dei vizi umani, rappresentati a tutte le ore del giorno ossessivamente.
Ormai, da qualche anno, questo segmento della vita quotidiana è entrato di diritto nel bouquet pubblicitario che le reti televisive offrono ai potenziali clienti.
Lo share e l’audience regnano anche laddove, per decenza, bisognerebbe stendere un velo pietoso.
La nostra è ormai una società malata di voyerismo, di sessismo, di cartomanti, nuovi e potenti mezzi di idolatria che hanno invaso una società sempre più alla deriva.
Una società che ha smarrito il senso della giustizia,dello stato, dell’etica, della moralità che si aggrappa alla retorica quale tecnica di persuasione per giustificare finanche le ingiustizie e questo a tutti i livelli: nei tribunali come ai vertici delle istituzioni religiose e statali. Una società dove la comunicazione non si basa più sulla realtà delle cose, sull’evidenza dei fatti ma sulla potenza della retorica, sull’ abilità nel convincere la gente, sulla forza della persuasione indipendentemente dai contenuti…Una società che pullula di azzeccagarbugli disposti a mettersi al servizio del migliore offerente, dove il “sapere”, inteso come “sapienza”, “bontà” , umiltà, onestà, etica politica, moralità, non è che un bene accessorio senza alcuna utilità. Si è inceppato il meccanismo e di questo “guasto” siamo tutti, in qualche misura, moralmente responsabili….
Dovremmo fare un bel dietrofront e recuperare, in modo Socratico, la coscienza collettiva. Quando si grida “vergogna” ad ogni pie’ sospinto e si fa della vergogna uno slogan, ebbene, quella “vergogna” per le ingiustizie, che in fondo accettiamo senza avere il coraggio di combattere, non è che un surrogato della coscienza…
Quoto Nino al 100 %
sono d’accordo con Luigi. E mi rendo conto che l’istituto della carcerazione preventiva, così come è oggi, è davvero allucinante.
A me è dispiaciuto – pur conoscendo come vanno le cose mediatiche – come questa notizia abbia oscurato la strage a Barletta.
Sarà che mi moglie è proprio di lì e ho negli occhi tanti di questi cosiddetti “laboratori”, ma penso che meritasse un’attenzione maggiore.
..e le cose di cui provare vergogna sono ben altre, e di ben altra portata che non aver ridato a due giovani la possibilità di riappropriarsi della loro vita…a prescindere, in assenza di prove certe…
Concordo con moralista: un fatto così grave andava messo sotto la lente, non soltanto per la tragedia in sé inaudita in cui 5 ragazze tutte giovanissime hanno perso la vita in quel modo assurdo, ma, vogliamo parlare dello stato di indigenza nel quale versa il sud? Della mancata gestione da parte dei comuni sul demanio, il mancato controllo circa quei manufatti vetusti, fatiscenti, la leggerezza con la quale ci si rapporta alla vita quasi ci fossero persone destinate ad essere solo carne da macello? Vogliamo parlare delle morti sul lavoro? 32 nel giro di un mese nella sola regione Veneta, e delle retribuzioni? Sapete cosa vuol, dire farsi un mazzo tanto per 4 euro l’ora al netto…e siamo nella “normalità” pur di lavorare si accetta anche di essere sfruttati perché “con poco si campa con niente si muore!” allora… ci si accontenta! Come non sentire profonda indignazione. Tutto ciò grida vendetta al cospetto di Dio..
“Non c’è proprio giustizia a questo mondo ! I pm e i i magistrati italiani brillano poi per incompetenza sciatteria nel compiere le indagini, faciloneria nello sbattere in galera le persone”.
Pietosa.
In tutta questa faccenda, sulla quale non ho giudizi perché non me ne sono interessata a sufficienza, due elementi mi hanno colpito negativamente: la dimenticanza totale della sventurata vittima, ormai un’ ombra senza consistenza, e la volgare strumentalizzazione che dell’esito del processo ha fatto l’on.Alfano, che ha trovato l’occasione–lui, ex ministro della Giustizia– per richiamare l’attenzione sul presunto malfunzionamento della stessa. Quale è stata la sua parte quando era Guardasigilli?
Mi chiedo: possibile che, per difendere ulteriormente un premier in eterno conflitto con i magistrati, si debba prendere a pretesto un processo controverso, conclusosi con l’assoluzione degli imputati?
L’ on.Alfano non è a conoscenza dei numerosi processi che hanno contrassegnato la storia del nostro Paese senza approdo alla verità?
Ciò che verosimilmente è successo in altri Paesi.
Altra cosa che trovo detestabile è che gli USA si permettano di giudicare inaffidabile il nostro sistema giudiziario ( da qui il loro tifo per Amanda), quando la loro Giustizia non è certo invidiabile, visti gli enormi errori commessi più volte.
Concordo anch’io con il nostro gentile ospite.
E aggiungo che vedo “ragionevoli dubbi” anche sulla colpevolezza degli imputati dei celebri e celebratissimi delitti di Cogne e Avetrana.
Meglio assolvere. Meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere.
Qualche “assetato di giustizia” ne soffrirà, ma non si può aver tutto.
“Mi chiedo: possibile che, per difendere ulteriormente un premier in eterno conflitto con i magistrati, si debba prendere a pretesto un processo controverso, conclusosi con l’assoluzione degli imputati?”
Poiché la questione prende spunto da: “chi è senza peccato scagli la prima pietra” La domanda delle 100 pistole è : CHI HA SCAGLIATO LA PRIMA PIETRA CONTRO MR B.?
Perché se scagli e pretendi che non ti venga restituito sei pure ipocrita. No ?
Spudoratamente fazioso.
La prima pietra l’ha scagliata chi ha scelto la via della giustizia perseguendo un tale che, in virtù del suo potere e delle sue ricchezze, crede di essere onnipotente e di poter fare impunemente quello che vuole.
Ho seguito poco la vicenda: l’unica tristezza che sentivo e’ per Meredith e la sua famiglia. Ai due nuovi uccellini (o corvi o avvoltoi, chi lo sa?) liberi, tanti auguri… tutto serve e aiuta ad imparare a vivere, se si ha un cuore e una testa che funzionano come Dio li ha fatti.
La mia riflessione va piu’ nella linea di quella di Nino (15:37) e qualcun’altro. Vari di questi episodi, e soprattutto la mascalzonaggine con cui sono trattati dai media rivelano che siamo nel tempo della massima epifania dell’egoismo anzi, dell’egolatria, del narcisismo predicato e celebrato in tutte le salse. La pornografia anatomica/emozionale ne e’ il ritratto piu’ eloquente. Cito ancora l’espressione “la vetrinizzazione sociale” che esprime propriamente la decadenza della persona (per coloro che si ricordano di Mounier) e describe i cambiamenti antropologici che stanno avvenendo in questa era elettronica. Penso proprio che andremo verso un’altra descrizione/ritratto/realta’ della persona umana, sempre piu’ drogata dalla virtualita’. Sembrano geniali, ma io percepisco molta piu’ stupidita’. Beh, comunque il Vangelo ne ha anche per loro.
Sia chiaro che non voglio star qui a fare una “geremiade” o a rimpiangere sapienze di tempi andati. Rivendico solo un desiderio (una vocazione?) di umanizzazione che dovrebbe continuare a intrigarci tutti, sempre. Dappertutto.
P.S. – Nino, se non lo conosci, ti suggerisco il libro del sociologo Vanni Codeluppi: “La vetrinizzazione sociale”…Vedrai che e’ molto di piu’ di un libro di sociologia.
Buona Giornata a Tutti!
Dice Marcello:
“Meglio un colpevole in libertà che un innocente in carcere.”
Giusto e, insieme, sbagliato.
E’ il modo con cui si è giunti a quell’esito che è TRAGICO (urlato? sottolineato? fate voi…) ed è quel modo che è la cifra dell’oggi.
Che, poi, i mass media e i vari poteri economici e politici ci inzuppino il pane per i loro disegni è del tutto logico, ma neppure tanto da enfatizzare.
Anzi è una false flag, per depistare da “quel modo che è la cifra dell’oggi”.
Mabuh,
accolgo con piacere la segnalazione, coglierò l’occasione per conoscere da vicino il sociologo saggista Codeluppi.
Bye.
Spudoratamente fazioso !
Ma certo avranno pure perseguito la via della giustizia ma una giustizia che ti fa stare 4 anni in galera ingiustamente non è giustizia è incapacità, se la giustizia ti fa aspettare 10 anni per riavere un credito è ingiustizia perpetrata da chi si definisce giustizia, specie se fa 100.000 intercettazioni abusive di chi non potrebbe intercettare.
Ma si , è tutto fazioso perché meravigliarsi della faziosità degli altri, basta guadare la propria,
”costui è simile a un uomo che guarda la sua faccia naturale in uno specchio. Poiché si guarda, e se ne va e immediatamente dimentica quale sorta di uomo egli sia.”</i< ( Giacomo 1.23-24)
Hanno fatto il referendum per l’acqua ma è aumentata di 35 cent. Perché non fare un altro referendum per annullare il referendum ? Sempre più furbi i SX sempre più furbi !Eppure il cambio £ – € lo ha stabilito uno di Sx. Sbaglio ?
Luigi,
scusami ma non ho retto.
“Saggezza dei giudici che riconoscono i propri limiti di conoscenza e di giudizio”
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Oppure obbedienza alle pressioni americane, a cominciare da quelle esercitate qualche mese fa, sfacciatamente, dal segretario di Stato Mrs. Clinton in visita in Italia e come sempre assai efficaci nel proteggere i propri cittadini.
Stamattina apro la pagina di questo blog e leggo il post su Amanda e Raffaele.
Volevo soltanto dire che mi trovo pienamente daccordo con quello che ha scritto Luigi, non voglio dilungarmi in discorsi che dicono tutto e non dicono niente.
Ho provato una profonda vergogna per tutte quelle persone che, dopo la sentenza, hanno protestato e inveito contro quei due ragazzi.
Dico questo perchè, secondo me, la giustizia, che deve essere sempre il solo e unico obiettivo, non si trova condannando qualcuno solo per la soddisfazione di dire “Ma sì, tanto sono stati loro, chi altro poteva ucciderla?”. L’unica cosa che doveva e deve muovere le nostre parole è il fatto che, ad oggi, non c’erano prove certe contro di loro.
Bisogna imparare a mettersi dalla parte sia della vittima che dell’accusato o del presunto colpevole.
Condivido l’opinione di elis@. La condanna va fatta in base alle prove non in base ai teoremi, a volte anche creati ad arte.
E Rudi Guede?