Sulla guglia c’è l’angelo Moroni con la tromba degli “ultimi giorni”: sono davanti al Tempio dei Mormoni che è stato appena costruito alla periferia di Roma, zona Settebagni. Ma la foto è stata scattata da un’addetta del Centro visitatori mentre io cercavo la giusta posizione davanti al pannello che rappresentava il tempio. Anche il formato cartolina e la scritta TEMPIO DI ROMA fanno parte della messa in scena. Nei commenti trovi altre foto – veraci – che mi ritraggono davanti al vero Tempio e in dialogo con l’Aquila dell’evangelista Giovanni. E trovi una mia domanda ai visitatori: se conoscono aderenti a questa “fede” e che veduta della vita abbiano costoro.
Sono andato a casa dell’angelo Moroni figlio di Mormon
11 Comments
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L’atteggiamento guardingo che ho nella foto dice qualcosa dello spirito con cui ho vissuto l’approccio mormonico. “Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni” è il nome di questa setta o movimento religioso. Quindici milioni nel mondo, 26 mila in Italia. Questo è il loro dodicesimo tempio in Europa (nel mondo ce ne sono 162): il più grande del vecchio continente. Su un’area di sei ettari complessivi, compresa una piazza e dei prati, il tempio misura quattromila metri di cubatura, la guglia più alta 40 metri. Sarà “dedicato” il 10 marzo e a a partire da quella data non vi potrà più entrare chi non aderisce al movimento. Mi sono affrettato per scrupolo professionale. Si definiscono cristiani ma non sono interessati ai rapporti ecumenici e non sono riconosciuti dalle Chiese cristiane storiche, che non ritengono valido il loro battesimo. Il maggiore avvicinamento si è avuto in Germania negli ultimi decenni del secolo scorso, ma anche lì è fallito: “Dopo che le due grandi Chiese tedesche avevano riconosciuto il battesimo della comunità, decisero – la Chiesa evangelica nel 1991 e quella cattolica nel 2001 – di ritirare il loro riconoscimento” [http://www.settimananews.it/ecumenismo-dialogo/mormoni-un-grande-tempio-a-roma/].
Eccomi all’esedra dei dodici apostoli, nel Centro visitatori. Sto chiedendo all’aquila di San Giovanni se mi convenga leggere il “Libro di Mormon” ma confesso di non aver inteso la risposta, che doveva essere in aquilino stretto. Dai giovani dell’accoglienza ho appreso che si tratta di una Chiesa senza sacerdozio e senza guide consacrate, retta da un direttivo con compiti organizzativi, ma nella quale tutti possono accedere a tutte le funzioni, purchè ritenuti adatti dal direttivo, compresa la predicazione e la presidenza degli atti di culto. L’aspetto più attraente che ho appreso riguarda il “servizio missionario” a cui sono tenuti tutti i giovani aderenti: in forma di volontariato, per due anni i ragazzi e per un anno e mezzo le ragazze, vanno in missione in un paese diverso dal proprio. Infatti il servizio d’ordine e di accoglienza era affidato a giovani non italiani. Tutti garbatissimi, bene parlanti la nostra lingua. Ho appreso che la loro diffusione ristagna nel Nord del mondo mentre galoppa nel Sud, esattamente come per le Chiese cristiane. – Nel commento seguente la domanda che pongo a chi mi legge.
Urgenza apocalittica. Dunque una Chiesa ricca: il Tempio è opera raffinata, di grandi dimensioni, in materiali pregiati. Ben organizzata, dalla centrale statunitense ai rami continentali e nazionali. Accogliente verso i curiosi e i visitatori. Ma più andava avanti la visita più mi saliva la domanda: come mai questa “fede” positiva, rasserenante, ottimistica, tipicamente americana; in persone di mia conoscenza, italiane, passate a essa abbandonando la Chiesa Cattolica, dov’erano praticanti assonnati, si era e si è concretata in una veduta drammatica della vita, con ricorrenti evocazioni dell’inferno, della dannazione, dell’urgenza apocalittica? Mi sono sbagliato io a capire il loro messaggio, durante questa visita; o quelle persone erano portatrici di un’esperienza particolare, dovuta magari più alla provenienza cattolica che al verbo mormonico? Tra chi mi legge, c’è qualcuno che abbia una risposta?
Purtroppo io non posso essere di aiuto. La mia esperienza si limita all’ incontro casuale di persone alte 2 metri, giovani, in bicicletta a 2 a 2 dall’aspetto inconfondibile. A Brescia di mormoni non ne ho conosciuto manco uno. Conosco solo una persona che si è fatta mormone e dopo un po’ è tornata nella Chiesa Cattolica ed e’ partita per una missione cattolica. Ma non le ho mai chiesto nulla del suo passato.
Grazie per il reportage Luigi.Da tempo desideravo sapere qualcosa sugli interni di questo importante tempio protestante -perché di questo si tratta- avendolo visto dall’esterno e, nonostante a colpo d’occhio e di sfuggita ne avessi intuito il progetto fastoso e razionale, rigoroso e gelido del complesso molto simile a quello dei testimoni di Geova, ad una più profonda riflessione trovo inquietante la somiglianza di questi “templi” con le Chiese cattoliche di ultima generazione: stesso stile, stesse coordinate, stesse statue stereotipate insomma, ci stiamo lentamente ed inesorabilmente uniformando tanto che i tabernacoli vengono occultati o dietro colonne e altarini secondari, o addirittura all’interno di strutture artificiose in modo tale da non disturbare la vista. Ignorare che si possa chiudere un occhio o forse entrambi sulle divisioni fondamentali che hanno condotto a differenti forme di cristianesimo senza una riflessione: non tanto dal punto di vista storico in relazione alle reciproche colpe, quanto sull’aspetto teologico, ontologico, legato ai vincoli della Chiesa rispetto all’obbedienza verso la Parola di Dio e all’insegnamento di Gesù che ha dato a Pietro e ai Papi l’Ufficio di insegnare (Mt.28 18) e proprio perché indicassero all’Episcopato e ai fedeli ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è bene e ciò che è male. Vincoli che esistono a tutt’oggi e non possano venire cancellati con un colpo di spugna. C’è di mezzo la Salvezza, che non è cosuccia di poco conto.. Dovrei dire che mi piace? No. Non mi piace. Così come non mi piace questa apparente inarrestabile corsa verso l’unità, una corsa che vede la Chiesa Cattolica scivolare in un pericoloso livellamento che presto o tardi porterà ad un ribaltamento delle Verità Rivelate e al suo declino.
Però, mi piaci tu, affascinante Luigi: depongo in tuo favore… bacio
Architettonicamente, la facciata mi sembra una via di mezzo fra il Palazzo della Cultura di Varsavia e un grattacielo di Gotham city. Cosa contiene? Una grande sala per la preghiera comunitaria? Uffici?
G. Neri
Alla tua domanda, la stessa che mi pongo rispetto all’abbandono della Chiesa- mi si consenta di chiamarla con l’appellativo che le appartiene: madre- a seguito della rottura riformatrice di Lutero è veramente paradigmatica di un cambio di registro sconvolgente e tanto più lo è quanto più evidenzia non tanto l’ incompatibilità sul piano della Chiesa in quanto tale (abusi ecclesiastici e per conseguenza una liberazione dal papato) quanto invece sul piano della Salvezza: se e come l’uomo possa essere certo della sua propria, Salvezza eterna. Da qui, la feroce critica che porterà ad una nuova comprensione di Chiesa e il sovvertimento della dottrina cattolica, che investe, per conseguenza, anche la prassi per cui: allontanamento dai Sacramenti – in modo eminente il Santo Sacrificio della Messa- il ministero ecclesiastico che soppianta, quasi, Cristo stesso. Sul versante delle pie devozioni poi, risalenti alla notte dei tempi della Chiesa e che, per Tradizione,ne scandivano il bimillenario cammino penso alla venerazione dei Santi, della Madre di Dio, delle Reliquie, si fece tabula rasa. Domandarsi come fu possibile dovrebbe postulare una riflessione: quale il casus belli che generò questo strappo. Le varie dispute storicamente documentate? Non credo, quelle semmai furono un pretesto. Invece, è l’aspetto politico la causa dell’allontanamento di tante anime . Ed è questo il focus del problema: una nuova teologia forse più ammaliatrice, accattivante, con prospettive inedite sul “Novo Testamento” -sovranità della Grazia, opposizione tra legge e Vangelo, e non da ultimo l’aspetto morale legato al lavoro, alla vita quotidiana tutta improntata su aspetti manichei-
Insomma..il progetto di Lutero e affini è, e resta, una terribile ipoteca che dovrebbe interrogare le Chiese protestanti, nonché le innumerevoli schegge nate dalla riforma che ancora oggi misconoscono quanto vi è di genuinamente cattolico e continuano unilateralmente ad equivocare in quasi tutti campi dove la parola “solo” -“solo” Scrittura, “solo” Grazia, “solo fede”- ha preso il sopravvento sulla stessa Rivelazione.
Riprendo l’incip interrotto dal fluire dei ragionamenti, in riferimento alla tua domanda Luigi rispetto all’abbandono della Chiesa Cattolica. Che dire, forse quella fuga fu una scappatoia per giustificare ciò che non poteva essere giustificato, nel senso che la Chiesa reale è una (quella fondata apostolicamente) ,il corpo di Cristo è uno ( anch’esso fondato apostolicamente ai piedi della Croce) e mai potrebbe essere diviso in senso platonico. E’ solo un’illusione pensare di poterlo dividere in una chiesa visibile ed empirica e una ideale ed invisibile.Pertanto, ogni divisione in termini spiritualistici-dualistici volatilizza letteralmente ogni prospettiva di unità. Probabilmente, questo imprescindibile principio è stato reso vano dai suoi stessi credenti nel mondo…
Io, da membro della sopraddetta Chiesa di Gesu’ Cristo degli Ultimi Giorni, stavo facendo delle ricerche sulle prospettive diciamo locali sul tempio ho trovato questo Suo articolo, e mi sono interessato a leggere i pensieri di qualcuno esterno alla Chiesa ma che ci ha pensato bene.
Cerchero’ di rispondere quanto possibile alla domanda posta sopra, perche’ mi torna molto interessante esplorare questo tipo di domanda. Io sono cresciuto in una comunita’ prevalentemente appartenente a questa Chiesa, e sono stato uno di quei missionari volontari nel nord d’Italia.
Molto viene richiesto dagli aderenti della nostra fede. In aggiunta ai molti comandamenti e norme da osservare (siamo a volte noti per l’impegno di non bere alcol, caffe’ e te’, di non fumare, e di non avere rapporti sessuali fuori del matrimonio tradizionale), ci viene chiesto di partecipare nell’organizzazione locale, di andare alle altre attivita’ ricreative che si tengono, e di coinvolgerci al lavoro genealogico e l’opera missionaria. Diventa uno standard difficilissimo da osservare (appunto com’e’ tutto cio’ che Gesu’ ha insegnato). Si sente spesso nei discorsi dei nostri genitori il bisogno di rassicurare tutti quanti che se non adempiamo perfettamente sempre a quegli impegni, vuol dire solo che siamo umani. E’ un lato un po’ sfortunato della nostra cultura, credo.
(Spero di aver capito bene la domanda. E’ da ricordarsi che io non parlo italiano come madrelingua.)
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