Fin dal primo giorno di Vino Nuovo abbiamo avuto il piacere di avere fra le nostre firme Luigi Accattoli con un contributo del tutto particolare al blog: ogni settimana, da mille fonti diverse, scova una parola fra le tante attraverso cui i cristiani “si aiutano a vicenda a cercare il Signore”. In questo testo – scritto appositamente per questo libro – lui stesso ci racconta come è nata (e com’è anche cambiata) questa idea che porta avanti in parallelo alla ricerca dei “fatti di Vangelo” che pubblica sul suo sito www.luigiaccattoli.it – Così è introdotto un mio testo che è nell’antologia del sito di Vino Nuovo pubblicata dall’editore Il Pozzo di Giacobbe che si presenta oggi al Salone del Libro di Torino. Sono al Salone per questo e da Torino piovosa mando un saluto di Pentecoste ai visitatori. Il mio contributo all’antologia è intitolato Spigolando nei campi di Moab.
Sono al Salone del libro per Vino Nuovo
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avete visto l’esorcismo del Papa ?
E’ la prima volta che vedo una cosa simile in diretta
Come “esorcismo” ?
In questo e nei prossimi commenti riporto alcune parole che sono in un testo di Aldo Maria Valli, vaticanista del Tg1, pubblicato da VINO NUOVO il 12 marzo 2012 con il titolo Sogno di una notte di mezzo inverno e compreso nell’antologia per la quale sono al Salone del Libro:
Per prima cosa il nuovo papa decise di traslocare (…). Fosse stato per lui, si sarebbe trasferito ad Assisi, la città del poverello, ma Pietro, dopo tutto, ha conosciuto il martirio a Roma. Dunque il nuovo papa ordinò: “Roma deve restare la città del successore di Pietro, ma niente più Vaticano. Vado a vivere a San Giovanni in Laterano. Lì ho la mia cattedra in quanto vescovo di Roma, e siccome il papa è papa perché vescovo di Roma, e non viceversa, è giusto che abiti in Laterano”.
Valli 2:
Seconda decisione: niente pomposità, niente guardie, niente gendarmi, niente maggiordomi di sua santità, niente corte pontificia. Via tutto. Abolito ogni residuo segno di potere, il nuovo papa scrisse una documento di una sola riga. Diceva così: “Il servo dei servi di Dio deve vivere con evangelica povertà. Ne va della sua credibilità”.
Valli 3:
Quarta decisione: rinuncia al titolo di capo di Stato. “Che c’entra – disse il nuovo papa – un ruolo politico con il Vangelo di Gesù, quel Gesù che esortò a dare a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio?”. Il ruolo di capo dello Stato della Città del Vaticano fu affidato a un laico, un bravo e mite professore, e il papa si sentì molto più leggero, oltre che più libero.
Valli 4:
In effetti, il nuovo papa soffriva un po’ di claustrofobia (…).
Nona decisione: il nuovo papa, per i suoi spostamenti a Roma e dintorni, decise di fare a meno di auto lussuose (…)
Al che mi sono svegliato.
Che dire? Il mio amico Aldo Maria – che io chiamo “il bello della diretta” – ne ha sognate alcune giuste, scrivendo esattamente un anno e un giorno prima dell’elezione di Francesco…
Di Aldo Maria Valli sto leggendo in questi giorni “Il forziere dei papi”. Molto interessante.
Grazie a Luigi per aver segnalato il testo di Valli che non conoscevo. Confesso di averlo letto con grande divertimento (e soprattutto i commenti). Sono però sorpresa che nessuno sia tornato a commentare a un anno esatto di distanza…
@Matteo. Chiedo anch’io con Marilisa: come “esorcismo”?
“esorcismo” sic et simpliciter…cosa c’è di così trascendentale, cosa da spiegare. La parola si spiega da sé…inquietante che cattolici praticanti ignorino questo lemma. Non è poi un carisma così straordinario, per un papa, esorcizzare. Anche GPII si trovò ad affrontare un esorcismo…ma non credo sia l’unico nella storia e Francesco non è certo meno papa di GPII o di Leone XIII …
Ignoravo le circostanze in cui è stato fatto l’esorcismo ed ero curiosa, tutto qua. Ora ho visto le immagini.
Io invece non ho visto le immagini e mi piacerebbe vederle.
Mi chiedo perché nessuno ne abbia parlato. Non si tratta di un evento banale.
A parte il fatto che, ovviamente, tutti –cattolici o no–sanno che cos’ è un esorcismo.
Io non le ho viste.
Ma sono curioso. Non perchè non creda agli esorcismi, ma perchè penso che Papa Francesco, come ogni cristiano investito di questo ruolo, possa compiere questi – ed altri – segni.
Cercate il video integrale della messa di ieri (da Radio Vaticana – Vatican Player – video). Quasi alla fine, quando incontra i malati: c’è un uomo in sedia a rotelle accompagnato da un sacerdote. L’audio è ambientale e bassissimo, ma si sente distintamente la parola “esorcismo”.
Ciao Nicoletta,
Non so se hai visto le immagini che vanno verso la fine del giro,
quando il papa saluta i malati e impone loro le mani.
Ho seguito ogni particolare fino a quando ad un certo punto
il papa si ferma …….
Avevo affermato che io, ripeto io,
non avevo mai visto un atto del genere (se lo è?) e da un papa.
Chissà se ho ancora la libertà di meravigliarmi !
Mah !
Comunque,
mai mi era stato dato di vedere (come negli ultimi mesi)
in modo così forte,
l’atto fondamentale dell’evangelizzazione di Gesù,
incontrare i malati……
di nuovo posto in continuo primo piano…
Una cosa è parlare in astratto della vita…
diverso
è il valore
del vedere continuamente le persone malate, i corpi diversificati fisicamente,
corpi non estetici
ma naturali,
che grazie anche alla televisione,
sono resi presenti, ancora più vivi,
che per merito deli atti del servizio ministeriale del vescovo romano,
sono riportati
in primissimo piano.
Mi trovo in difficoltà
a scrivere queste cose,
perchè so
che persone cattoliche ma profondamente paranoiche,
vogliono a tutti i costi
vedere e dire
dell’entusiasmo verso l’attuale persona del vescovo di Roma e papa,
un insulto alla memoria di Benedetto XVI.
Una cosa
del tutto nuova, mai vista prima,
in questi ultimi 60 anni di vita del mondo cristiano-chiesa,
e che anche in questo blog è presente.
scusa nicoletta, stavo scrivendo mentre scrivevi anche tu,
e io quando scrivo mi fermo molto,
quando non voglio scrivere s******
Sono d’accordo!
Ciao Matteo, ieri ho visto in diretta quelle immagini e non mi sono accorta di niente. Però in un angolo di mente dovevo aver registrato quella imposizione di mani così insistita e prolungata e l’espressione di quell’uomo sulla sedia a rotelle (e anche lo sguardo che aveva mentre il papa si allontanava). Così, quando ho letto il tuo commento, ho pensato che il “punto incriminato” doveva essere quello; ho cercato il video e ho ascoltato in cuffia. Non ho mai visto un esorcismo in vita mia e non so proprio dire se quello che abbiamo visto si possa davvero chiamare così. Però mi ha fatto parecchia impressione, così come molta impressione e commozione mi suscita ogni volta veder toccare i malati a quel modo.
Quando recitiamo il Padre Nostro tutti noi pronunciamo una preghiera di esorcismo: “liberaci dal male”.
Francesco, a parer mio, è un papa diverso dagli altri: un mixer tra Giovanni XXIII e Pio XII -passando per tutti gli altri e assimilando dagli altri tasselli che compongono un interessante mosaico – Lui è un pragmatico, Uno che non perde di vista i principi fondamentali di fede, dogmatica, Tradizione, Verità ed è proprio alla luce di questi principi immutabili che agisce, parla, istruisce le masse con parole che sembrano “latte e miele” ma che in realtà sono taglienti come lame. Tenta disperatamente di comunicare in un “modus operandi “del tutto personale la via della giustizia sociale: una maniera per agire “hic et ninc virtuosamente ” , qui ed ora, alla luce dei suddetti princìpi senza mai confondere l’essere dall’ agire. Chi pensa che Papa Francesco sia un connubio di catto-liberal o social-modernista non ha capito un tubo di Lui. Egli afferma la Verità della Parola di Dio [che è eterna] sfumandola e calzandola come un guanto al momento storico. E lo fa azzeccando il taglio: la vita è fatta di casi pratici e contingenti risolvibili solo se ci si abbandona con fiducia a Dio, certamente, e solo alla luce di quei princìpi immutabili e perenni.
Caro Luigi, ti ho mandato i miei affettuosi saluti con Lilli Genco, spero che siano arrivati, con Crispino Di Girolamo abbiamo ospitato Giorgio Bernardelli per la prima presentazione del libro di Vinonuovo a Trapani, è qualcosa a cui ho creduto fino al primo articolo…….. e la tua presenza nel blog lo arricchisce tantissimo…….complimenti sempre e ancora con affetto un abbraccio di cuore. Gino ( spero di poterti rivedere presto).
Cronologicamente più corretto dire: tra PioXII e Giovanni XXIII.
“è il valore del vedere continuamente le persone malate, i corpi diversificati fisicamente, corpi non estetici ma naturali,”
Ma sinceramente non è così nuovo Matteo, è lo stile dell’Unitalsi o dei viaggi a Lourdes, un classico del cattolicesimo.
essendo cresciuta tra i disabili personalmente preferisco un approccio che veda nel disabile una persona uguale agli altri senza sottolinearne un po’ morbosamente la diversità fisica.
Concordo con Clodine, Francesco non è un liberal, anzi dando poca importanza a intelletto, teologia e ragione rischia di essere anche più conservatore di Benedetto per certe cose.
Il mio computer non mi fa vedere il video, magari è meglio (così evito di spaventarmi) però sono curiosa.
Sara,
io mi aspettavo che qualcuno citasse l’unitalsi, Lourdes.
Ma a me non interessa.
Se hai notato,
io scrivo quello che IO vedo,
e non quello che io non vedo.
In televisione,
se qualcuno vede l’udienze del papa o le sue celebrazioni,
è costretto a guardare il lungo soffermarsi del papa con ogni persona malata,
il suo imporre le mani, baciare i corpi, abbracciare ogni corpo.
Cosa che io precedente mente non notavo,
precedentemente nei decenni trascorsi della mia vita.
NOn frequento l’unitalsi nè Lourdes….
Sono stato a Loudes solo nel ’93 in occasione di un Esercizio Ignaziano,
trascorso in cammino sulle montagne basche da Lourdes a Loyola.
Eravamo 2000 giovani (di cui solo 15 italiani).
Sara,
ti prego si esca da questo continuo visionare in schemi tra conservatorismo o non .
Ognuno si esprime con la propria personale cultura,
con il proprio personale carattere, timido o meno, riservato o meno,
estroverso o meno.
Ciascuno porta nel proprio ufficio, virtù e limiti, che ne fanno una soggettività unica.
Ieri sera alla mia ottantenne mamma, felicissima di Bergoglio,
è normale per lei il paragone,
ma io ricordavo alla mamma
che anche io sono timido, introverso,
non portato facilmente a sorridere,
per questo mi sono sentito sempre molto prossimo fortemente a Paolo VI
e negli ultimi tempi a Benedetto XI.
E vedo che la mia ottantenne madre,
quando lo spiego,
ne conviene.
Matteo ognuno ha la sua storia e ognuno parla per la sua storia.
L’estate scorsa se si guardava la cerimonia di apertura delle olimpiadi si vedevano tanti disabili insieme agli altri senza che si cercasse di sottolineare la differenza.
e’ qualche cosa che personalmente apprezzo molto.
Fine.
Con Bergoglio,
ci sarà una fortissima riproposizione
delle antiche devozioni popolari.
La cosa se al primo pensiero mi mette a disagio,
mi sto adattando all’idea,
perchè,
ne vedo la sua capacità caratteriale di far passare tutto questo,
senza suscitare eccessive paure di riflusso.
IO questo lo sento,
perchè Bergoglio ha messo alla base della sua evangelizzazione,
la giustizia, prima di tutto.
Ai poveri Gesù, parlava con gesti di giustizia e di misericordia,
ai poteri scerdotali e religiosi, parlava di teologia, ma sempre finalizzata alla giustizia.
Dal momento 2h e37min. e 30 secondi, vi è la preghiera di esorcismo del papa.
Un caro saluto a tutti.
http://www.youtube.com/watch?v=bkQqHa5eY-E&feature=youtu.be&t=2h37m25s
Grazie Fabricianus.
Matteo conosco bene le devozioni popolari, con i suoi pro e i suoi contro.
Però che questa non sia una posizione liberal mi pare evidente, la teologia della liberazione dei poveri non voleva fare un oggetto di carità ma un soggetto della propria vita e del proprio destino.
Ora Valente sottolineava che la ripresa del linguaggio popolare è un modo per camminare insieme al popolo e probabilmente è così, resta che noi in Europa oggi abbiamo un altro linguaggio a livello popolare rispetto all’Argentina.
E in ogni caso si rischia di mettere in secondo piano l’aspetto della società, delle strutture, rispetto al sentimento e alla devozione.
Dubbio mio senza polemica.
E io concordo con Sara circa l’utilità di inserire un eventuale fratello portatatore di handicap quanto più possibile entro un alveo di autosufficienza e normalità. E’ una pratica utile necessaria alla riabilitazione, se non altro psicologica, della persona. Ho ricordi indelebili di un amico d’infanzia affetto da una grave poliomelite -morbo che falcidiò migliaia di individui tanto che si parla di circa 8 mila casi nel 58- eppure tra noi e lui non c’era differenza. Lo portavamo sulla sedie a rotelle scapicollandolo giù per i dirupi , e quando c’era da scavalcare muretti o concelli lui si aiutava con le braccia -aveva sviluppato una muscolatura agli arti superiori straordinaria- mentre noi tiravamo su le gambe molli….dicendogli :”e datte na’ mossa Adria’ e dai co’ sta’ cavolo de’ Abarth [si chiamava , anzi si chiama, Adriano e l’Abarth era la sedia a rotelle] …Era inserito perfettamente e con altrettanta facilità trovò una bella fidanzata, si sposò ed ebbe due bellissimi figli ed ora è nonno…
Veramente da brividi il video postato da FABRICIANUS! Grazie davvero!
Per inciso, mi viene da dire che con i suoi continui richiami al diavolo, Papa Francesco si distacca dalla predicazione corrente nella Chiesa, che sul diavolo tace o lo riduce a metafora.
L’opinione pubblica sia cattolica che laica ha registrato finora con noncuranza questo suo insistere sul diavolo, o al più con curiosità.
Invece una cosa è certa: per papa Bergoglio il diavolo non è un mito, ma una persona reale – ed il video lo dimostra.
In una delle sue omelie mattutine nella cappella di Santa Marta, Papa Francesco ha detto che non solo c’è un odio del mondo verso Gesù e la Chiesa, ma che dietro a questo spirito del mondo c’è “il principe di questo mondo”.
Mi pare che il Papa intenda richiamare tutti ad una massima attenzione contro l’ideologia corrente che “banalizza” la persona del diavolo; ideologia pericolosa che equivale a banalizzare la stessa opera di Cristo e la sua redenzione.
Il diavolo riesce a coinvolgere tutto e tutti, ma di fronte a Gesù risulta soccombente. Il Crocifisso risorto ricrea un’umanità vincitrice, sottratta all’influsso perverso del maligno. All’attrattiva del dominio subentra l’attrattiva di Cristo, che dichiara: “Quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me” (Giovanni, 12, 32). Solo condividendo il vigore di Gesù morto e glorioso noi riusciamo a opporci alla lusinga del serpente delle origini.
Ecco perché mi sembrano tutt’altro che irrilevanti i richiami al demonio, che si riscontrano nei discorsi e nei gesti (soprattutto!) di papa Francesco.
Questo è per voi. Chiedo scusa per l’irruzione. Comunque sembrerebbe una benedizione a un posseduto.
http://www.affaritaliani.it/cronache/papa-francesco-e-il-giallo-dell-esorcismo-ecco-la-sua-lotta-contro-il-demonio-in-piazza-san-pietro20052013.html
Che peccato !
Cominciare subito a strumentalizzareun atto di amore di un uomo papa.
Cercare colpe….
Il mondo….
il diavolo….
l’opinione pubblica….
Un po’ di tranquillità no ?
Prendere le cose nel loro accadimento ? no ?
Anche nelle strumentalizzazioni, il diavolo lavora benissimo !
Il video fa un po’ impressione, ma l’espressione di Francesco è dolce sembra una benedizione in effetti, anche carezzevole.
Si parla di questa discussione:
http://www.affaritaliani.it/cronache/papa-francesco-e-il-giallo-dell-esorcismo-ecco-la-sua-lotta-contro-il-demonio-in-piazza-san-pietro20052013.html
Grazie Federico…sapevo che i papi possiedono , per dono, il carisma di esorcizzare. Questo perché si sappia che il Papa E’ IL PAPA, e non un qualsiasi predicatore. Il Papa è il Pastore della Chiesa Cattolica Apostolica: la Una Santa,la “Mater et Magistra”.
A proposito: c’è una enciclica bellissima sulla Chiesa “Mater et Magistra”, promulgata il 15 maggio 1961 da Giovanni XXIII il quale ,traendo ispirazione dall’enciclica Rerum novarum di Leone XIII e dai documenti dei pontefici succeduti , pontefici fautori della grande Tradizione, precisa e sviluppa i loro insegnamenti e delinea aspetti nuovi circa la questione sociale, a tutt’oggi attuale, nella continuità della dottrina sociale della Chiesa. Papa Francesco mi sembra abbia ri-preso il bandolo della matassa riuscendo dove altri papi, probabilmente per circostanze contingenti estranee alla loro volontà, hanno interrotto…Prendo a pretesto lo spunto per sollecitare caldamente gli scettici a visitare questa bella enciclica.Riserva di non poche sorprese!
http://www.vatican.va/holy_father/john_xxiii/encyclicals/documents/hf_j-xxiii_enc_15051961_mater_it.html
Cara Sara e cara Clodine, non mi pare che ci sia alcun rischio di sottolineature eccessive della sofferenza e dell’handicap, nei prolungati e affettuosissimi incontri che Francesco si riserva con “gli ammalati” in piazza.
Dico ” si “riserva.
Perché in questo non fa che mettere in pratica quello che piu’ volte, anche pochi giorni fa, ha detto e ricordato: quegli incontri sono incontri suoi con la carne stessa di Cristo. Il papa, certo, resta il papa , e è immagine e presenza di Gesù che tocca ogni malato. Ma in quegli incontri, Francesco abbraccia, accarezza, bacia, sorride personalmente e guarda negli occhi il suo Signore.
In questo recupera e rende comprensibile visivamente la loro naturale centralità, come giustamente dice Matteo, nella comunità dei cristiani. Centralità che manca , al contrario, nelle nostre Messe e nelle nostre parrocchie. Che manca quasi sempre nei rapporti che noi abbiamo con le persone che si ammalano.
E lo stile dell’incontro, così naturale, fisico, cordiale, senza barriere , così umano e caldo, va molto piu’- finalmente- nel senso della cerimonia di inaugurazione delle paralampiadi ricordata da Sara ,per dire, che non in quello del modo tradizionale di impostare Giornate del Malato,e pellegrinaggi vari, Lourdes in testa. Qui si realizza per quanto possibile quanto auspicato da Clodine: inserire un eventuale fratello portatatore di handicap quanto più possibile entro un alveo di autosufficienza e normalità. Mentre invece, con tutte le lodevolissime e santissime intenzioni, nelle celebrazioni uso giornata del malato e pellegrinaggi vari non si riesce mai a smontare fino in fondo un sapore amarognolo di ghetto e di assistenzialismo, anche se inconsapevoli.
Concordo totalmente con quanto dici caro lorenzo…totalmente, anche circa la riflessione sulla vicinanza di papa Francesco nei confronti dei disabili e malati che lo cercano per un sorriso, una stretta di mano, un abbraccio…
Ciao Lorenzo!
Ciao anche a te , Clodine!!
Non pensavo alla cerimonia delle paraolimpiadi Lorenzo ma a quella ufficiale dove tra i figuranti vi erano diversi disabili, alcuni in carrozzina, che partecipavano allo stesso modo degli altri.
Già la paraolimpiade è per forza di cosa diversa.
Se uno pensa a Stephen Hawking pensa a lui come un malato da accogliere, o una persona che ha tanto da offrire?
Diciamo che oggi si fa molto per aiutare chi ha qualche malattia o disabilità a inserirsi pienamente nella società, un passo avanti rispetto all’assistenzialismo puro e semplice e io dico benvenuto.
Senza voler criticare chi fa tanto per le persone che soffrono anche in altri modi.
…e non li critico nemmeno io.
Le fiere sono sempre affascinanti: quando ero in Germania da studentello in Erasmus vivevo in una città fieristica e tutti noi partecipavamo alle fiere per piccoli lavoretti per alzare qualche soldo. Era anche un modo per incontrare l’italia e i tanti italiani espositori o avventori. Non sono mai stato a una fiera del libro grande, ma visto l’oggetto- libro, al quale devo tantissimo in quanto custode della parola, so che mi piacerebbe tantissimo. Quella di Roma, piccolina, che si chiama “più libri, più liberi” mi piace tanto e ogni volta che posso ci vado.
Dal Web
vedo che ormai ne parla tutta la stampa e siti
del gesto di Bergoglio a Pentecoste.
Strano !
Ieri mattina ne scriveva un solo sito
che aveva letto nel blog Accattoli !
Su 60 milioni di persone altri avranno visto la scena.
in ogni caso internet è così anonimato o meno non rimane nascosto nulla.
Tra l’altro Padre Amorth in questi giorni sarà cresciuto un chilo.
A quanto ho capito io, Matteo è stato il primo in assoluto a trovarlo e poi – di seguito – tutti gli altri!!!
Non mi interessa, francamente, vedere esorcismi né ci tengo, anzi…preferisco fuggire da questa realtà terrificante. Ho conosciuto personalmente padre Amorth il quale, almeno fino ad un paio di anni fa, presiedeva, presso l’Istituto Santa Maria in viale Manzoni a Roma , a delle catechesi di carattare dottrinale e spirituale di grande edificazione con invocazioni allo Spirito Santo per il dono del discernimento [bravo Matteo]. Certo, il tema è inquietante di grande attualità – anziché invocare la presenza di Cristo e alla Madonna molti si rivolgono a fattucchieri e alla cabala per risolvere i problemi, aprendo la porta all’occulto e al male-
E anche qui avrei da riportare una esperienza personale in merito, esperienza di possessione diabolica accorsa ad una ragazza della nostra parrocchia. Fu la madre, mia conoscente, a confidarmi – in quanto catechista con apostolato ventennale- della strana “malattia” che aveva colpito sua figlia, una giovane donna di 30 anni….ma preferisco fermarmi …non desidero andare oltre. Basta così!
In quel caso si trattò di un maleficio, una macumba. Dico solo che ci vollero anni perché Padre Amorth riuscì -in parte- a risolvere la cosa…
Io penso che il gesto di Bergoglio sia stata normalissimo: e’ parte integrante della nostra dottrina e Fede, la preghiera di esorcismo e, qualora non riconoscessimo la reale presenza (purtroppo) del maligno nel mondo, tutti sapete che saremmo al di fuori del cristianesimo-cattolicesimo.
E’ ovvio poi che, la preghiera di esorcismo di papa Bergoglio incuriosisca fino alla morbosità il nostro mondo: a noi cattolici il compito di far capire che trattasi di preghiera non di un gesto sensazionalistico o magico.
Certo, in merito alla “questione diavolo” vi sarebbe poi da affrontare tutto l’aspetto “paranoico-paranoideo” che ruota attorno alle spiritualità che insistono moltissimo sulla lotta al maligno, ma non ho la competenza per andare oltre, in tema.
Di certo vi e’ che lo stessa padre Amorth ha più volte sottolineato come l’80% delle persone che a lui si rivolgono vengono indirizzate sin da subito presso un medico psichiatra, poiché i disturbi che presentano non sono disturbi del maligno, ma malattia della mente delle quali si occupa appunto lo psichiatra.
C’è una commissione esaminatrice, e solo dopo un’attenta diagnosi si arriva a Padre Amorth…Ti assicuro, caro Fabri, che la persona influenzata [per non dire “posseduta”, parola inquietante] ha dei sintomi evidenti e assolutamente singolari….brrrr….è meglio evitare parlarne, su questo ha ragione Sara.
Dimenticavo un’aspetto importante: e’ ovvio che ci sono esorcismi ed esorcismi: alcuni, (ma non e’ il caso di quello operato ieri dal papa) e’ bene non siano messi in onda, perché indubbiamente possono spaventare le persone, a cominciare dal sottoscritto.
F.
Non c’è dubbio carissima Clo, e’ meglio archiviare la vicenda.
Concordo amico mio!
…..bbbrrrrr….per carità!
Riguardo all’aspetto “paranoico-paranoideo” ne ho avuto esperienza da ragazza in alcuni miei parenti provandone grandissimo spavento.
per quello dico è meglio non parlarne a tutte le ore.
Da quando Papa Bergoglio ha pronunciato la sua prima omelia con la frase di Leon Bloy per sicurezza non l’ho più visto e ascoltato dal vivo. Forse è un po’ troppo come precauzione ma mi sono pentita pure di aver visto il video ieri.
Speriamo che questa cosa passi presto.
Federico Lombardi sul gesto di domenica:
Il Santo Padre non ha inteso compiere alcun esorcismo. Ma, come fa frequentemente per le persone malate e sofferenti che gli si presentano, ha semplicemente inteso pregare per una persona sofferente che gli era stata presentata.
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-esorcismo-exorcism-exorcismo-24995/
Padre Amorth, con tutto il rispetto, esagera.
Dino Boffo in diretta da Tv2000:
Il Papa ha compiuto uno speciale gesto di attenzione e benedizione particolare per il ragazzo, non c’è stato un esorcismo. Come direttore non posso non rifarmi al patto di trasparenza e fiducia che c’è con i telespettatori e ammetto che questo episodio ha creato in me un certo disagio e rammarico, per aver involontariamente determinato la diffusione di una notizia vera ma vera solo in parte e in parte non vera, perché il Papa non si riconosce nella parola esorcismo. Non scarico su nessuno, me ne assumo la responsabilità e mi scuso per aver intaccato la verità dei fatti e per le persone coinvolte, in particolare mi scuso con il Santo Padre. Non volevamo caricarlo di un gesto che non aveva intenzione di compiere. Questo episodio per nulla clamoroso che oggi c’è sui giornali non ci fa fare una egregia figura, ma ci servirà di insegnamento. E non succederà più.
Gino Gandolfo i saluti sono arrivati e sono stati ricambiati al doppio… scusa il ritardo della mia reazione ma quando sono in viaggio la confusione aumenta…
grazie di vero cuore caro Luigi, se fossi romano anch’io voterei come te !!!