La “Invocazione per la pace” che si tiene stasera nei Giardini Vaticani è un fatto senza precedenti: somiglia alle “Giornate interreligiose di Assisi” (1986, 1993, 2002, 2011) ma è diversa per il luogo, il fine, i protagonisti e soprattutto per la partecipazione attiva dei presidenti di Israele e della Palestina. Con questa iniziativa Francesco si pone a erede creativo dello “spirito di Assisi” e fa compiere un passo avanti all’impresa di coinvolgere le fedi nella costruzione della pace che fu avviata da Papa Wojtyla e che Papa Ratzinger aveva già fatto sua. – E’ il gagliardo attacco di un mio commento pubblicato oggi dal “Corriere della Sera” in vista dell’appuntamento di questa sera, per il quale sarò a Tv2000 a partire dalle ore 18.00.
Sono a TV2000 alle 18 per la pace in Terra Santa
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Francesco al Regina Coeli: Come sapete, questa sera in Vaticano i Presidenti di Israele e Palestina si uniranno a me e al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, mio fratello Bartolomeo, per invocare da Dio il dono della pace nella Terra Santa, in Medio Oriente e nel mondo intero. Desidero ringraziare tutti coloro che, personalmente e in comunità, hanno pregato e stanno pregando per questo incontro, e si uniranno spiritualmente alla nostra supplica. Grazie! Grazie tante!
Tutte e due donne. Francesco nell’omelia di questa mattina: “Il giorno di Pentecoste, quando i discepoli «furono colmati di Spirito Santo», fu il battesimo della Chiesa, che nacque “in uscita”, in “partenza” per annunciare a tutti la Buona Notizia. La Madre Chiesa, che parte per servire. Ricordiamo l’altra Madre, la nostra Madre che partì con prontezza, per servire. La Madre Chiesa e la Madre Maria: tutte e due vergini, tutte e due madri, tutte e due donne”.
La preghiera non è mai un atto meritorio nel senso che non tutto ciò che si chiede viene accolto; credo molto nella preghiera la cui forza è davvero straordinaria, tuttavia, viene accolto solo se ciò che si chiede per “Grazia”, nel senso che la preghiera precede sempre la Grazia, solo ciò che si domanda con fede -senza la quale la preghiera sarebbe una mera perdita di tempo- è accolto. In questo caso, poi, siccome c’è una precisa volontà di impetrare per fruire di una Grazia particolare: la pace, il medico sa più del malato cosa serve all’infermo….
Preghiamo, e la preghiera arriverà a segno in questo sforzo congiunto nell’impetrare…
Mi ricordo che quando sono stata in Terra Santa,due anni fa,mi ha enormemente impressionato la quantita” di preghiere che salivano continuamente a Dio da quella terra e da quella citta’ Gerusalemme. Un citta’che la concentrazione di tre fedi,cristiana,ebrea e musulmana,rende come la Quintessenza della Preghieta. Vecchi rabbini coi filatteri che si dondolano avanti e indietrosono vicini,quasi gomito a gomito con pellegrini cristiani che recitano il rosario e si fanno il segno della Croce.. Nella Spianata del Tempio davanti alla Moschea frotte di bambini musulmani vanno ad una specie di catechismo sorvegliati dai fucili puntati delle guardie israeliane. In nessunacitta’ del mondo senti tante preghiere come a Gerusalemme. Preghiere incessanti in tutte le lingue e in tutti i riti. Resta un mistero come NONOSTANTE tutte queste pregjhiere Gerusalemme e la Terra Santa siano il simbolo non della pace ma della guerra e della divisione. RESTA un mistero perche’proprio a Gerusalemme citta’benedetta delle tre religioni,citta’della preghiera incessante a Dio,Dio non sembra almeno apparentemente esaudire le preghiere
degli uomini.Insomma tutto e’un mistero:a volerci ragionare colla logica umana verrebbe da diventare Leopardiani. “L’infinita vanita’del tutto”.ma non dobbiamo diventare leopardiani e pessimisti . Dobbiamo continuare a pregare
“incessantemente”che se sembra che nell’Alto dei Cieli non risponda nessuno.
Durante la S.Messa questa mattina riflettevo, anzi, un’immagine sempre mi attraversava la mente: non fiammelle rosse, né lingue di fuoco considerando che era il giorno di Pentecoste, no, niente di tutto questo. Invece ero attraversata dalla visione del Cristo glorioso, Asceso, candido eppure piagato nelle mani e nei piedi, nel costato, Risorto eppure con le piaghe della passione e ho pensato che forse tutto ciò che viene domandato deve necessariamente passare per quelle piaghe perché Lui è l’alfa e l’Omega il principio e la fine il presente e il futuro. E’ vero che ogni religione ha il suo culto, gli ebrei e musulmani, ecc, ma il nostro non è un semplice atto religioso , di latria, noi eleviamo a Dio non una semplice preghiera ma UN SACRIFICIO, e “solo di quello il Signore si compiace”, di Quel sacrificio che passa attraverso quelle piaghe, perciò la differenza con le preghiere di altri culti non è d’apparenza ma di “SOSTANZA” . Infatti: “tutto quanto chiederete al padre mio nel MIO nome, Egli ve lo concede”…Forse in questo mistero è racchiusa la chiave di tante preghiere che non arrivano al “mittente”…
Non credo che Dio discrimini fra preghiere formulate da chi ha fede o da chi non ne ha, fra preghiere espresse da cristiani o da fedeli di altre religioni, e cosi via. Dio padre, il misericordioso. Dio madre, per dirla con papa Luciani, una mamma comprensiva e affettuosa.
Clodine,
con la preghiera “non esaudita” si era scontato papa Montini, quando Moro fu ucciso (“Tu non hai esaudito la nostra supplica”). Non credo che Montini avesse pregato male. Il non esaudimento resta sempre un mistero o una notte oscura o un no che fa crescere.
Però è vero e bello il tuo collegamento con la Croce: anche lì, il Padre è intervenuto ma a suo modo, al terzo giorno.
Il guaio è che noi sappiamo troppo su quello che vogliamo , e troppo poco su quello che Lui vuole caro fenner…
Certo che Dio non discrimina, ci mancherebbe, proprio com’è certo che non può rispondere ad un cuore dove alberga il male, la cattiveria, l’invidia, la falsità. E’ una questione di scelta: aderire con fede a Dio oppure no. Se ci allontaniamo dalla Grazia, siamo noi che ci allontaniamo, mica Lui, che è sempre li, in attesa della nostra conversione. Io credo il dinamismo sia questo. Poi, ciascuno può trarre le considerazioni che desidera….
“Se nel mio cuore avessi tramato il male, il Signore non m’avrebbe ascoltato.” dice il Salmo 66:18. Credo che nella Bibbia si trovi una spiegazione. a tutto…
Io so che il pastore andò a cercare la pecorella smarrita. Non aspettó che trovasse da sola la strada…
A proposito di preghiere, trovo bellissima questa citazione: “Si versano più lacrime per le preghiere esaudite che per quelle non accolte. ” È di Santa Teresa, Truman Capote l’ha usata come esergo del suo romanzo ” Preghiere esaudite”.
E trovo intrigante anch’io il commento di Clodine…
Clodine
però poi Gesù in Luca dice : In quel tempo, si presentarono a Gesù alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù rispose: “Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Siloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme?
Gesù , mi sembra, mette tutti sullo stesso piano, cioè siamo tutti peccatori, in tutti quindi alberga il male, la cattiveria, l’invidia, la falsità, nessuno può dirsi giusto agli occhi di Dio. E a tutti sarà già capitato di veder esaudite le preghiere di guarigione di atei, miscredenti e peccatori e di veder morire tra le sofferenze dei credenti, ottimi testimoni della loro fede.
Clodine non vorrei dire sciocchezze ma già nel libro di Giobbe viene respinta la tesi per cui le preghiere non vengono ascoltate a causa del peccato di chi chiede. (detto velocemente chi ne sa di più…)
Matteo 10,34 Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada…
La pace e’ una giusta aspirazione, la preghiera una necessita’ e un nutrimento dell’anima, puo’ anche essere una invocazione all’Altissimo affinche’ compia il miracolo della pace fra i popoli. Ma ricordiamoci sempre che “non c’e’ pace senza giustizia” e di giustizia in questo mondo se ne vede molto poca.
Isaia 32,17
Effetto della giustizia sarà la pace,
frutto del diritto una perenne sicurezza.
E in Terra Santa e’ difficile affermare che ci sia la prevalenza della giustizia e del diritto.
Gesto Patriarca Roma interruoga pruofuondamente uogni cristiano e uogni uomo di buona (e anche cattiva) vuolonta.
Luigi, ho potuto vedere solo una parte del programma su TV2000. Mi sono persa le preghiere, purtroppo.
Mi ha toccato il cuore l’incontro di quei quattro che si abbracciavano con cordialità come fossero amici da sempre. Un miracolo! Un avvenimento che è già nella Storia.
Può Dio non accogliere l’invocazione della pace che Gli giunge da esponenti di religione diverse, che insieme si rivolgono a Lui come all’unico Padre?
Può Dio non ascoltare quel “Dio, togli tutte le colpe” e “Benedici tutti noi con la luce del Tuo Volto, Padre nostro.”?
La via della pace è da sempre quella più lastricata di ostacoli. Dio vuole la buona volontà degli uomini, lo sappiamo. Da solo non agisce; aspetta la collaborazione delle creature umane che sono suoi figli. Ma conosce anche la debolezza dell’umanità, altrimenti non avrebbe mandato il suo Figlio Gesù per salvarci. Allora, io voglio sperare che sia Lui a venirci incontro per primo ed esaudire le nostre preghiere.
Che senso ha avere creato un mondo dove tutti ostinatamente si fanno la guerra ? Se non c’è pace, Lui non viene glorificato.
E’ stato bello vedere Luigi a TV2000.
È stato bello vedere anche la sua competenza in materia.
La Pentecoste sorprende. il papa al Regina Coeli: “L’evento della Pentecoste segna la nascita della Chiesa e la sua manifestazione pubblica; e ci colpiscono due tratti: è una Chiesa che sorprende e scompiglia. Un elemento fondamentale della Pentecoste è la sorpresa. Il nostro Dio è il Dio delle sorprese, lo sappiamo. Nessuno si aspettava più nulla dai discepoli: dopo la morte di Gesù erano un gruppetto insignificante, degli sconfitti orfani del loro Maestro. Invece si verifica un evento inatteso che suscita meraviglia: la gente rimane turbata perché ciascuno udiva i discepoli parlare nella propria lingua, raccontando le grandi opere di Dio (cfr At 2,6-7.11)“.
Coraggio e libertà. Ancora Francesco a mezzogiorno: “La Chiesa che nasce a Pentecoste è una comunità che suscita stupore perché, con la forza che le viene da Dio, annuncia un messaggio nuovo – la Risurrezione di Cristo – con un linguaggio nuovo – quello universale dell’amore. Un annuncio nuovo: Cristo è vivo, è risorto; un linguaggio nuovo: il linguaggio dell’amore. I discepoli sono rivestiti di potenza dall’alto e parlano con coraggio – pochi minuti prima erano tutti codardi, ma adesso parlano con coraggio e franchezza, con la libertà dello Spirito Santo“.
Capace di sorprendere. Sempre Francesco: “Così è chiamata ad essere sempre la Chiesa: capace di sorprendere annunciando a tutti che Gesù il Cristo ha vinto la morte, che le braccia di Dio sono sempre aperte, che la sua pazienza è sempre lì ad attenderci per guarirci, per perdonarci. Proprio per questa missione Gesù risorto ha donato il suo Spirito alla Chiesa“.
O sorprende o va in rianimazione. Conclusione di Francesco: “Attenzione: se la Chiesa è viva, sempre deve sorprendere. E’ proprio della Chiesa viva sorprendere. Una Chiesa che non abbia la capacità di sorprendere è una Chiesa debole, ammalata, morente e deve essere ricoverata nel reparto di rianimazione, quanto prima!“
Quali figli di Abramo. Il Papa all’invocazione per la pace: “La vostra presenza, Signori Presidenti, è un grande segno di fraternità, che compite quali figli di Abramo, ed espressione concreta di fiducia in Dio, Signore della storia, che oggi ci guarda come fratelli l’uno dell’altro e desidera condurci sulle sue vie“.
Tessere giorno per giorno. Ancora il Papa all’invocazione per la pace: “Molti, troppi di questi figli sono caduti vittime innocenti della guerra e della violenza, piante strappate nel pieno rigoglio. E’ nostro dovere far sì che il loro sacrificio non sia vano. La loro memoria infonda in noi il coraggio della pace, la forza di perseverare nel dialogo ad ogni costo, la pazienza di tessere giorno per giorno la trama sempre più robusta di una convivenza rispettosa e pacifica, per la gloria di Dio e il bene di tutti“.
Abbiamo sentito una chiamata. Conclusione di Francesco all’invocazione per la pace: “Non rinunciamo alle nostre responsabilità, ma invochiamo Dio come atto di suprema responsabilità, di fronte alle nostre coscienze e di fronte ai nostri popoli. Abbiamo sentito una chiamata, e dobbiamo rispondere: la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza, a spezzarla con una sola parola: ‘fratello’. Ma per dire questa parola dobbiamo alzare tutti lo sguardo al Cielo, e riconoscerci figli di un solo Padre“.
“E’ proprio della Chiesa viva sorprendere. Una Chiesa che non abbia la capacità di sorprendere è una Chiesa debole, ammalata, morente e deve essere ricoverata nel reparto di rianimazione, quanto prima!“
Infatti questo Papa è la più evidente espressione della Chiesa viva, che ha la capacità di sorprendere. E ha rianimato una Chiesa ammalata e morente.
Un musulmano, un francescano, un papa gesuita, un ebreo, un ortodosso. Insieme.
http://www.lastampa.it/rf/image_lowres/Pub/p3/2014/06/08/Italia/Foto/RitagliWeb/b335fc04a7970aa0bf9839892a00f007-1901-k8OE-U10301425417977moG-568×320@LaStampa.it.jpg
“La santa Chiesa è, per divina ispirazione, organizzata e diretta con meravigliosa varietà” LG 32.
So che metterci dentro tutti loro è teologicamente inappropriato. Ma stasera mi piace pensare che siamo il popolo di Dio. Tutti.
Che lo Spirito di Pentecoste apra le porte dei cuori e ci spinga fuori dalle nostre ragioni.
La preghiera per la pace, la preghiera cristiana, è stata letta da una donna.
Al cuore dell’invocazione per la pace, nel momento più solenne, si è alzata una voce di donna. A me questa cosa pare molto bella…
A conclusione dell’incontro, Francesco ha pronunciato questa preghiera:
“Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!
Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani. Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.
Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace. Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono. Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace. E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen”.
P.S.grazie a Luigi per il prezioso contributo offerto!
L”unica cosa che e‘mancata (almeno io ne ho sentito la mancanza)nella bella e profonda preghieta cristiana e‘un invocazione a Maria Regina della Pace. Capisco che non eta il contesto adatto e che Maria non e‘Dio e wuondi i fratelli monoteisti non avrebbero forse potuto pregare insieme ai cattoluci. Tuttavia crefi che Maria ,proprio petche‘creatura e non Creatore,sia veramente la Regina della Pace alla quale dobremmo rivolgerci con. tenerezza filiale. Solo lei ci e‘detto tripnfers‘del Maligno che invece e’il Principe della guerra dell’odio e delle divisioni. La battaglia finale sara’fra la Donna e il Male. yIl sincretismo ha il suo gascino ms noi cattolici ,se dimentichiami cio‘che ci e‘proprio ,per aderire ad una Religione Universale perderemo tutta la ricchezza e la saggezza della nostra Trafizione.aria Regina della Pace prega per noi e per tutti i peccatori.
discipule, il sincretismo e la religiione universale c’entrano con questa preghiera come una vagonata di cavoli in un the per madamine .
Discepolo nella parte finale dell’invocazione del Papa sono evocati sia il Maligno sia la Vergine Maria: “Più di una volta siamo stati vicini alla pace, ma il maligno, con diversi mezzi, è riuscito a impedirla. Per questo siamo qui, perché sappiamo e crediamo che abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio[…]. Abbiamo sentito una chiamata, e dobbiamo rispondere: la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza, a spezzarla con una sola parola: ‘fratello’. Ma per dire questa parola dobbiamo alzare tutti lo sguardo al Cielo, e riconoscerci figli di un solo Padre. A Lui, nello Spirito di Gesù Cristo, io mi rivolgo, chiedendo l’intercessione della Vergine Maria, figlia della Terra Santa e Madre nostra”.
“ms noi cattolici ,se dimentichiami cio‘che ci e‘proprio ,per aderire ad una Religione Universale perderemo tutta la ricchezza e la saggezza della nostra Trafizione.”(discepolo)
Noi cattolici non dimentichiamo proprio niente, discepolo. Cosa c’entra il sincretismo? Conosce il significato del termine?
Le religioni monoteiste sono unite nell’adorazione di un unico Padre, e questa è la cosa essenziale. Esprimono la convinzione che il Creatore è il Dio dell’Amore che vuole la Pace nel mondo. Il che è valido per qualsiasi religione.
L’occasione straordinaria–quella che lei ironicamente, chissà mai perché, aveva definito ripetutamente “EVENTO”–richiedeva che si omettessero gli aspetti che non fossero in comune nelle tre religioni.
A prescindere dalla precisazione che Luigi Accattoli ha fatto, si deve tener conto della realtà indubitabile che Maria, la Madre del Signore,non è venerata nella religione ebraica né in quella musulmana, come invece lo è nella nostra. Tutto qui.
È anche il motivo per cui la preghiera è stata fatta in un terreno neutro, per dir così,ossia nei giardini vaticani (simbolo della natura che appartiene a tutti), e non in un luogo dove potessero esserci simboli che richiamassero alla sola religione cristiana.
Solo la Chiesa è l’oikoumene di Dio, e solo Cristo salva, né Maometto né Mosé, questo in primis. Poi, che si vogliono impetrare grazie per la pace nel mondo in un contesto al di la delle differenti teologie, al di la delle appartenenze politiche nessuno lo vieta, anzi, ci mancherebbe, senza mai dimenticare, però, che “la Chiesa quale realtà permanente aperta alle dinamiche d’Universalità” ha quale fine ultimo quello di raccogliere tutti e tutto in Cristo e mi sembra che questo Nome, in quella precisa circostanza, sia stato evocato pochino,un paio di volte, forse per non creare imbarazzo non so. La Chiesa nell’ambito della Sacra scrittura è correlata al mistero della Salvezza Universale, Cristo ne è la sintesi perfetta e onnicomprensiva, solo Lui è il padrone della storia, non Mosè, né Abramo, è Lui che condurrà l’Umanità verso la casa comune (“Oikoumene)…questo va sempre rammentato!
Chiedo a Luigi se è vero che l’islam considera Dio come Padre.
A me non risulta, ma potrei benissimo sbagliare.
Grazie mille!
E gridato ai quattro venti!
Oh Luca, sai che mentre ti leggevo mi si è accesa una pericope del Vangelo di Giovanni, che dice : “voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna”…
Non sono io a dirlo è, mettiamo i puntini sopra le i, sai com’è, nel caso in cui si scatenasse l’inferno sul blog prendetevela con l’Apostolo Giovanni.
Cara Clodine, sono con te!
Che inviti , il Papa, i capi di quegli stati nei quali si sta consumando il martirio dei centinaia di cristiani: bruciati, massacrati, sventrati dalle scorrerie islamiche e farebbe tanto del bene anche a curarsi dei cristiani perseguitati nel medio-oriente, che lentamente stanno sparendo per l’intolleranza congenita dei sunniti…La Palestina è stata colonizzata, i palestinesi – ex Filistei residenti dai tempi del cucco-sono stati sbattuti fuori dalle loro case, languono a centinaia di migliaia in luridi campi profughi. In base ad accordi internazionali a seguito dell’ultimo conflitto mondiale i territori occupati da Israele non cessano di espandersi , sotto la supervisione della frange ebreo- ortodosse, intolleranti e violente e quella forte identità religiosa tra la popolazione neppure c’è, secolarizzazione senza precedenti in Israele, e intanto il muro di separazione segna il confine di non ritorno…questo è quanto! Con chi ce la vogliamo prendere se non la politica, che c’entra Dio!? Non l’ha voluta Dio questa situazione, per dire…ma è solo una riflessione, nulla di più!
Certo che se questo torvo atio che rasenta molto da vicino l’odio è l’animo di un cristiano, meritiamo non solo di essere ininfluenti nelle nostre società, ma di sparire proprio.
Parole come queste, che hanno a che spartire con Gesù?
atio: leggasi: astio
Luca73: il titolo di Padre rivolto a Dio è frequente nel cristianesimo (170 volte nel Secondo Testamento Gesù parla di Dio come del Padre), raro nell’ebraismo, rarissimo nell’islam. Ieri figurava una volta nella preghiera ebraica, otto volte in quella cristiana, mai in quella musulmana. Tra i tre protagonisti, solo il Papa ha usato una volta l’appellativo “Padre”.
parole grosse, se indirizzate a me,rimando al mittente. Dove l’avrebbe letto questo astio? Mi dispiace averle comunicato questo brutto sentimento che non ho, né volevo trasmettere; non credevo che riportare un passo dell’Evangelo di Giovanni, per altro canonico, e tratteggiare una minuscola sintesi senza alcuna pretesa potesse far dire tanto male… Ab asino lanam quaerere…
Caro Luigi chiedo scusa se non ho notato la preghiera di intercessione alla Vergine Maria.
dunque c’è stata! era il minimo che si poteva attendere da un preghiera cattolica. Questo mi basta, è stata nominata la Vergine Maria, è stato chiesto a Lei di intercedere, questo ha moltissimo valore!
quanto al Demonio, sappiamo che il buon papa franceco ne parla spesso e non a torto, anzi.
per ritornare ai miei ricordi di Gerusalemme e della Terra Santa, vorrei dire che come in quella città si sente , quasi fisicamente, la presenza di Dio, si sente, quasi fisicamente, anche la presenza del Demonio. e non solo in senso figurato. Mi ricordo sul Monte degli ulivi una serpe , che ha fatto capolino all’improvviso fra i fiori che con la mano cercavo di cogliere. ho fatto un balzo indietro di sgomento come fossi stata davanti alla Serpe Antica quella annidata trai fiori e frutti dell’Eden.
Io sono convinta qche questa preghiera per la pace , se è stata fatta col cuore, porterà i suoi frutti e sono sicura che la Serpe ha avuto un bel colpo in testa o la coda schiacciata , ieri….
Grazie come sempre, ottimo Luigi!
Tra i 99 nomi di Dio del credente musulmano non figura quello di Padre. Il nome 61° è “Colui che dà la vita”. Il più vicino al nostro “Padre”. Qualche volta “Padre” figura nei mistici musulmani.
http://www.youtube.com/watch?v=qjyFJBABHFw
“Parole come queste, che hanno a che spartire con Gesù?”(Lorenzo)
Niente hanno da spartire, Lorenzo, proprio niente.
“La Chiesa cattolica è legata alle altre religioni non cristiane dall’origine e dal fine comuni di tutto il genere umano. La Chiesa cattolica RICONOSCE che quanto di buono e di vero si trova nelle altre religioni viene da Dio, è raggio della sua verità, può preparare all’accoglienza del Vangelo…
Grazie a Cristo e alla sua Chiesa, POSSONO CONSEGUIRE LA SALVEZZA ETERNA quanti, senza loro colpa, ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma cercano sinceramente Dio e, sotto l’influsso della grazia, si sforzano di compiere la sua volontà CONOSCIUTA ATTRAVERSO IL DETTAME DELLA COSCIENZA.”
Tutto questo non è frutto della mia fantasia, Lorenzo, sta scritto nel catechismo della Chiesa cattolica. Con buona pace di quanti non riescono ad accettare questa sacrosanta e incancellabile verità.
Riconoscere come fa il Catechismo che anche nelle altre religioni ci può essere qualcosa di buono e di vero non significa eQUPARARLE alla univera vera rreligione che è la Fede in Gesù Cristo e nel Dio trinitario.
anche nei culti pagani di Zeus e Venere, o in quelli egiziani di Osiride ed iside o in quelli indù di Visnù e Kaì, ci può essere qualcosa di buono. Ma questo non significa che le parole di Cristo che solo attraverso di LUI si giunge alla vita etrena non siano vere. Cristo Gesù ha ripetuto tantissime volte nel Vangeli che SOLO attraverso la fede in lui si arriva alla vita eterna, che SOLo chi conosce lui conosce il Padre, che SOLO confessando che Cristo è il Signore e avendo FEDE in Lui saremo salvati. I Vangeli non scrivono che anche chi non crede in cristo sarà salvato. E gesù non ha ami detto che i romani dei suoi tempi che credevano in mitra o gli egiziani che credevano in Osiride erano equivalenti a chi credeva in lui.
negare la parola di Cristo “IO sono la VIa , la Verità ; la VIta” vuol dire negare la Rivelazione anzi fare a meno di essa. pensare che tutti gli uomini che credono in Dio, in qualunque Dio credano, Allah, Manitù, la dea Kalì, o altri dei, tutti indistintamente siano salvi, vuol dire dare del bugiardo a Gesù.
Non solo il Vangelo di Giovanni dice questo continuamente , ditinguendo tra i figli della luce, che riconoscono Gesù e in Lui il padre, e i figli delle tenebre che non risconoscono Gesù sono figli del Diavolo, ma anche nei Vangeli sinottici e nelle lettere di Paolo e negli scritti dei Padri della Chiesa si dice e si ribadisce che solo la fede in Gesù Cristo può slavare l’uomo. anche i primi Padri apologisti come Giustino, Clemente Alessandrino, Origene riconoscevano che nei pagani della loro epoca , nonchè nei filosofi greci come Pitagora, Socrate, platone ed Aristotele, c’era molto di buono e di vero, tuttavia non hanno mai detto che credere in Platone fosse equivalente a credere in Gesù.
Io temevo che da questo gesto del Papa passasse questo messaggio: Tutte le religione sono egualmente vere il cristianesimo non è che una religione tra le tante, non più vera delle altre”
e infatti vedendo gli interventi di Lorenzo e di Marilisa mi sa che purtroppo è proprio questo il messaggio semplicistico che è passato. un ebreo, un musulmano e un cristiano sono equivalenti, tanti tutte e tre credono in Dio.
messaggio assurdo e blasfemo che rende ridicola la predicazione di Gesù e sconfessa tutta la storia e la religione cattolica.
“per ritornare ai miei ricordi di Gerusalemme e della Terra Santa, vorrei dire che come in quella città si sente , quasi fisicamente, la presenza di Dio, si sente, quasi fisicamente, anche la presenza del Demonio. e non solo in senso figurato.”
Io invece ho sentito solo la presenza di Dio. Dovunque andassi. Una città dal fascino particolare.
Solo nel Museo dell’Olocausto ho avvertito l’assenza di Dio. In quel luogo che ricorda una immane tragedia, c’è un silenzio irreale che porta a camminare in punta di piedi e a chinare la testa senza quasi respirare, a chiedere: perché? Perché, Signore, hai permesso questo scempio? Ma non era il tuo popolo eletto? Hai voluto perpetuare in loro il sacrificio del tuo Figlio?
Una risposta non c’è.
Discepolo, gliel’ho già detto altre volte: lei dovrebbe andare da un buon teologo per farsi spiegare molte cose. Lo faccia.
«(170 volte nel Secondo Testamento Gesù parla di Dio come del Padre)».
Lo so che le persone fini adesso parlano così, ma si potrebbe per piacere tornare a dire “Nuovo Testamento”, come i semplici l’hanno sempre chiamato?
Visto che lo si fa (almeno spero) non per una questione di sostanza, ma per essere delicati e piacere a tutti, si tenga presente che quell’infelice dizione implica almeno due possibili false intepretazioni: a) “secondo” cioè inferiore a primo; b) “secondo” di una serie: se c’è un primo e poi un secondo perché non un terzo, un quarto …
Luigi Franti hai fatto attenzione ieri alla croce pettorale?
Cara Clodine,
l’Evangelo canonico di Giovanni va benissimo.
Si limiti a quello, e vedrà che tutto fila liscio come l’olio.
Discipule, dove mai avrei scritto che un ebreo, un musulmano e un cristiano sono equivalenti? Vediamo di non far ridere i polli .
L’insegnamento del Magistero della Chiesa Cattolica sui rapporti tra le tre grandi fedi ( e non solo, potrei dire, se si pensa a GPII) è univoco e chiarissmo, esplicitato almeno dalle parole, e dai gesti di Giovanni Paolo II, Benedetto e Francesco.
Clodine, e discepolo, non sono d’accordo .
Prendo atto di quelle che sono prese di posizioni e interpretazioni assolutamente personali ( lecitissime, per carità, solo “altro” rispetto alla posizione della Chiesa. Solito discorso).
Luigi mi chiede se ieri ho fatto attenzione alla croce pettorale. Veramente no, (e del resto non avrei neanche potuto dato che non ho seguito la cerimonia in televisione).
Però, ad essere onesti, neanche l’altra volta (cioè in occasione della visita in Palestina) vi avevo fatto attenzione. Mi ero semplicemente imbattuto, in un blog, nell’osservazione che qualcuno aveva fatto in proposito e poi in alcune foto riportate su un altro blog. Ad essere onesti.
Immagino però che l’ironia (del tutto sprecata in rapporto alla croce pettorale) servisse come sostitutivo di una risposta alla mia garbata richiesta.
Prima repubblica, seconda repubblica, terza repubblica …
Prima sofistica, seconda sofistica, terza sofistica …
Prima rivoluzione industriale, seconda rivoluzione industriale, terza rivoluzione industriale …
Primo Reich, secondo Reich, terzo Reich …
Primo Testamento, secondo testamento …
(Minuzie linguistiche, d’accordo. Ma forse, se uno ci pensa onestamente, non è proprio una cosa da riderci su … dato che le idee passano attraverso le parole …)
a) Se vuole ascoltare, lorenzo, posso anche andare oltre il Vangelo di Giovanni e , se garbatamente vuole seguire il filo di quanto sto per dirle, senza essere insultata, dileggiata e quant’altro, farle capire che non è vero affatto che discepolo e clodine NON sono d’accordo su quanto dice il Magistero in relazione alle tre religioni, al rapporto con queste e la Chiesa e con la Chiesa in relazione all’universalità della salvezza.
Semmai non sono d’accordo sull’ interpretazione semplicistica, parziale, sia del catechismo che dei documenti conciliari i quali, se slegati dal contesto, se letti senza i dovuti rimandi potrebbero prestare il fianco ad interpretazioni temerarie ed errate.
b) Esempio, tutto quanto concerne l’universalità la Salvezza la troviamo in GS 22/d – che rimanda a sua volta alla Lumen Gentium 2, 19-
In questo documento si legge :” IPse enim Filius Dei, Incarnazione SUA, cum omni homine quodammodo se univit” – Quel “quodammodo” [in qualche modo, o misura] non dice nulla di preciso e rende incerto il senso dell’asserto. Ovvero, sostiene che l’incarnazione del Verbo congiunSe a Lui l’intera umanità, che perciò stesso, in ognuno dei suoi membri, ne resta assunta e salvata.
Se però si va ad approfondire il paragrafo x intero ci si rende conto di come quel “quodammodo” sottrae all’intero asserto il carattere definitivo, anzi, mette in guardia da un’interpretazione coercitiva e sottolinea con forza con quel “SE UNIVIT” che per effetto dell’incarnazione l’umanità è ATTRATTA dal VERBO non nel senso che si è incarnato in ogni singolo uomo, attenzione, ma che ogni uomo è CHIAMATO ad entrare nell’orbita di Cristo.
c)In definitiva: Se in Adamo tutta l’umanità fu fisicamente inclusa nell’atto generativo in Cristo -in Lui, da Lui per Lui- tutta l’umanità, POTENZIALMENTE, è inclusa nella sua opera redentrice [oggettivamente] nella misura in cui l’uomo si lascia redimere però, si lascia coinvolgere dalla Grazia dello Spirito Santo ovvero in una scelta di redenzione personale, soggettiva.
Pertanto, a redenzione compiuta, in Cristo sono soltanto coloro che, per rigenerazione salvifica, appartengono actu a LUI, come membra del Suo corpo mistico. Non tutti dunque, non tutto il genere umano, ma soltanto i battezzati, e quindi non fisicamente ma spiritualmente, ovvero per Grazia.
Io ce l’ho messa tutta, e non sono io che lo penso, ma è frutto di profonde riflessioni che partono da lontanissimo, da S.Tommaso e approdano nei documenti conciliari. Ho tentato di esprimermi al meglio, senza pretesa alcuna di essere né capita, né condivisa…ciascuno è responsabile di se stesso davanti …
alla propria coscienza , intelligenza e sensus fidei: Dio non lascia mai il suo popolo senza verità né gli nega la possibilità di poterla riconoscere.
P.S
ultimo piccolo intervento e poi mi taccio -giuro- : il fondamento ontologico di quell’appartenenza , o inclusione, di cui sopra, è intesa come unione ipostatica irreversibile di cui solo il Battesimo rappresenta il fondamento immediato.
“Fedele è Dio,
dal quale siete stati chiamati
alla comunione
del Figlio suo Gesù Cristo,
Signore nostro!”
(1Cor 1,9)
“In verità, in verità vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo
e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia
carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia
la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui. Come il Padre, che
ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia
di me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che
mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno”
» (Gv 6,53-58).
Come la vita umana inizia dalla generazione, da un atto concreto della
Bene, sono lieto dell’approfondimento e , per dir così, del “ripasso” che ha voluto farmi della dottrina, Clodine.
Non fa mai male.
A me basta ricordare che nulla, ma proprio niente, di quello che è stato programmato, fatto, detto e pregato ieri nell’incontro “pentecostale” voluto da papa Francesco, nemmeno lontanamente poteva prestare il fianco al minimo dubbio, alla minima ambiguità, alla minima ombra, da un punto di vista cattolico.
Cosa risibile a dirsi e lapalissiana, parlando di una iniziativa pensata, voluta e attuata da un papa Cattolico ( non da un bloggarolo qualunque ) , nel solco poderoso e senza tentennamenti tracciato dai suoi predecessori, dal Concilio e dalla Tradizione. Poichè però, come si vede e si è visto e si vedrà, questo pare non bastare assolutamente a chi si affanna ogni volta a presentare virtualmente a un Papa una lista della spesa di preoccupazioni, raccomandazioni, esortazioni e messe in guardia ( che sarebbe come se un poppante andasse a levare il ditino e a fare la lezione a un nobel per la astrofisica) è meglio pacatamente “ripassare” :approfondire, sviscerare e ragionare. Per poi scoprire che il ripasso conferma parola per parola e su tutta la linea quello che- nella sostanza e nella forma- si è svolto ieri.
E come mai avrebbe potuto essere diversamente?!
No, ti sbagli, nessuno ha criticato negativamente l’incontro di sabato, anzi, personalmente ho pregato con grande fervore per quell’intenzione, e credo lo abbia fatto ogni cristiano e in modo eminente ogni cattolico perché un cattolico è tale solo se fedele al Magistero della Chiesa, alla Santa Traizione, e al Santo Padre.
Pardon: Domenica…la stanchezza si fa sentire…buonanotte a tutti…
Benissimo, siamo d’accordone.
Buonanotte e sogni d’oro.
Lorenzo, tu ami approfondire e ripassare la dottrina. Bene. Ne approfitto per farti rileggere, se credi, alcuni passaggi della “LUMEN GENTIUM”, che sono significativi della APERTURA della Chiesa verso chi non è cristiano cattolico o è di altra religione. Può essere utile saperlo.
Tienine il conto che vuoi.
” cristiani non cattolici e la Chiesa
15. La Chiesa sa di essere per più ragioni congiunta con coloro che, essendo battezzati, sono insigniti del nome cristiano, ma non professano integralmente la fede o non conservano l’unità di comunione sotto il successore di Pietro [28]. Ci sono infatti molti che hanno in onore la sacra Scrittura come norma di fede e di vita, manifestano un sincero zelo religioso, credono amorosamente in Dio Padre onnipotente e in Cristo, figlio di Dio e salvatore [29], sono segnati dal battesimo, col quale vengono congiunti con Cristo, anzi riconoscono e accettano nelle proprie Chiese o comunità ecclesiali anche altri sacramenti. Molti fra loro hanno anche l’episcopato, celebrano la sacra eucaristia e coltivano la devozione alla vergine Madre di Dio [30]. A questo si aggiunge la comunione di preghiere e di altri benefici spirituali; anzi, una certa vera unione nello Spirito Santo, poiché anche in loro egli opera con la sua virtù santificante per mezzo di doni e grazie e ha dato ad alcuni la forza di giungere fino allo spargimento del sangue. Così lo Spirito suscita in tutti i discepoli di Cristo desiderio e attività, affinché tutti, nel modo da Cristo stabilito, pacificamente si uniscano in un solo gregge sotto un solo Pastore [31]. E per ottenere questo la madre Chiesa non cessa di pregare, sperare e operare, esortando i figli a purificarsi e rinnovarsi perché l’immagine di Cristo risplenda più chiara sul volto della Chiesa.
I NON CRISTIANI E LA CHIESA
16. Infine, quanto a quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, anch’essi in vari modi sono ordinati al popolo di Dio [32]. In primo luogo quel popolo al quale furono-dati i testamenti e le promesse e dal quale Cristo è nato secondo la carne (cfr. Rm 9,4-5), popolo molto amato in ragione della elezione, a causa dei padri, perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili (cfr. Rm 11,28-29).
Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso che giudicherà gli uomini nel giorno finale. Dio non e neppure lontano dagli altri che cercano il Dio ignoto nelle ombre e sotto le immagini, poiché egli dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa (cfr At 1,7,25-26), e come Salvatore vuole che tutti gli uomini si salvino (cfr. 1 Tm 2,4)
. Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa ma che tuttavia cercano sinceramente Dio e coll’aiuto della grazia si sforzano di compiere con le opere la volontà di lui, conosciuta attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza eterna [33]. Né la divina Provvidenza nega gli aiuti necessari alla salvezza a coloro che non sono ancora arrivati alla chiara cognizione e riconoscimento di Dio, ma si sforzano, non senza la grazia divina, di condurre una vita retta. Poiché tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo [34] e come dato da colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita. Ma molto spesso gli uomini, ingannati dal maligno, hanno errato nei loro ragionamenti e hanno scambiato la verità divina con la menzogna, servendo la creatura piuttosto che il Creatore (cfr. Rm 1,21 e 25), oppure, vivendo e morendo senza Dio in questo mondo, sono esposti alla disperazione finale. Perciò la Chiesa per promuovere la gloria di Dio e la salute di tutti costoro, memore del comando del Signore che dice: « Predicate il Vangelo ad ogni creatura» (Mc 16,15), mette ogni cura nell’incoraggiare e sostenere le missioni.”
Da tutto ciò mi pare di capire–e ne sono convinta, come altre volte ho detto– che la salvezza è destinata ad un numero molto maggiore di uomini rispetto a quello relativamente limitato dei cristiani propriamente detti in virtù del battesimo. E mi pare giusto così.
Il Dio, Padre giusto nella misericordia, ama tutti i suoi figli. Per lui non ci sono figli e figliastri. Perché avrebbe creato gli uomini, altrimenti? Per divertirsi a contare quelli che si sarebbero salvati e quelli che no? Tu sì, tu no…Come facevano gli aguzzini nazisti con le loro povere vittime.
In Lui non c’è la miseria umana spietata o legalistica all’eccesso.
Molti non l’hanno capito. Chi opera per il bene e per la pace, quello è gradito al Dio dell’Amore. Gesù ha detto: “chi non è contro di me, è CON ME.” Chissà perché queste poche parole vengono costantemente dimenticate.
Chi ama, è misteriosamente legato al Signore Gesù anche senza saperlo.
Poi, vero è che dobbiamo affidarci al Mistero.
Del resto, si diceva perfino che Gesù fosse disceso agli inferi per chiamare a sé quelli vissuti rettamente prima della sua nascita e che quindi non lo avevano conosciuto. Pensa un po’ tu!
… e ringrazio pure Marilisa per il ripasso della “Lumen Gentium”!
🙂
Nikolai crede muolti nuon avere idee chiare, nuon cuonuosce cuose ignuora.
Saremo giudicati sulla Carità. Nuon cattuolici giudizio su “legge naturale” (guarda scritture e catechismo).
Muolti che ignuora(-nti) crede che giudizio su precetto di luoro regigio. Erruore! Per essere piò musulmano ad esempio alcuni crede luoro precetto cuonversione fuorzata di nuon musulmani.
Di cuosa pensa religio ebraica di cristiani Nikolai per carità tace.
Quindi religio nuon metro di misura di nuon cattuolici.
Nikolai dire anche duovere metterci daccuordo su cuosa vuolere dire “uoperare per il bene e per la pace”.
Uoperare per il bene vuolere dire come fare muolti -che ignora(-nti) religio
cattuolica- che appruova utero in affitto, matrimuoni uomosessuali aduozioni di cuoppie uomosessuali, eutanasio?
Questo uoltre che cuontro legge naturale, suono premesse del male e di guerra futura.
Link Catechismo.
http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a12_it.htm
“È carità gridare al lupo quando si nasconde tra le pecore, non importa dove.”
Nikolai saluta.