Sono a Ostuni, Brindisi, cascata di case bianche [foto sopra] che a me richiama la Minas Tirith del “Signore degli Anelli” di Tokien [foto sotto]. La metafora è di una bambina che era con me la prima volta che arrivai qui e vedendo la città sul monte gridò: “E’ Minas Tirith”. Mi faccio bambino e per due notti prendo casa nella città regale costruita dai Numeroreani sulle pendici del monte Lindolluin, nel Regno di Gondor della Terra di Mezzo. Nel primo commento dirò per che motivo sono qui.
Sono a Ostuni ma è come io fossi a Minas Tirith
23 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Sono a Ostuni perché domani nel carcere di Bari avviene la consegna del Premio Castelli: da tre anni sono il Presidente della Giuria di questo premio per carcerati e l’appuntamento annuale più importante è questo della premiazione, che si fa sempre in un carcere e che è seguita, nel pomeriggio, da un convegno. Il premio di quest’anno aveva per tema Ma tu ti senti colpevole? Al convegno del pomeriggio terrò una relazione intitolata Caino è segnato dal sangue ma non perde la sua dignità. Un giorno l’inserirò nel blog, alla pagina delle conferenze. Buonanotte al secchio, alla secchia e ai secchioni.
” Buonanotte al secchio, alla secchia e ai secchioni.”
Ma esistono ancora i secchioni? 😀
Le prime nebbie autunnali mi fanno sempre pensare al Signore degli Anelli.
I tempi sono quelli che sono e il cielo nero e buio che agli abitanti di Minas Tirith indicava l’avanzata di Mordor è anche davanti a noi.
Se invece di perdere tempo, come il sovrintendente Denethor, provassimo ad affrontare il male senza temerne la potenza e senza lasciarci sedurre dalle sue tentazioni, avremmo qualche speranza di salvezza. L’esempio di Mithrandir/Gandalf a Minas Tirith ci porti a cercare guide buone, saggie e coraggiose, con idee chiare in tempi oscuri e difficili.
Il ritorno (insperato) del Re potrebbe essere imminente.
Buon fine settimana, Luigi.
Ciao!!
Senti, ma andando sempre in giro di qua di là di su di giù, come fai a cambiare così spesso il letto? Dormi bene ugualmente? Schiena di ferro!
Notizie dal sinodo:
pare che i Vescovi africani siano tra i più compatti nel difendere la dottrina tradizionale . Fonte :
http://cordialiter.blogspot.it/2014/10/al-sinodo-sta-vincendo-la-dottrina.html
Forget the marketing, dice Mundabor, Let’s go back to basics.
Scordatevi il marketing, torniamo alle cose di base
http://mundabor.wordpress.com/2014/10/09/synod-back-to-basics/
Non credo che possano scordarsi il marketing: hanno fatto del marketing il loro titolo di onore. ieri cuoriosando fra i libri della Libreria dell’ Univeristà Bocconi. ne ho trovato uno dal titolo “perchè Francesco è un genio del marketing”
ne ho letto qualche pagina e sono rimasta tristissima per il resto della giornata.
Ormai mi tocca appartenere ad una Chiesa il cui capo e pastore è considerato un genio del marketing.
che dite cambieranno anche le beatitudini?
beati voi genii del marketing perchè di voi si dirà sempre bene
beati voi che vi dite misericordiosi perchè di voi nessuno penserà male
beati voi che avete fame e sete della fama mondana perchè vi sarà data la prima copertina del TIME
beati voi che rinnegherete il mio nome perchè avrete il plauso di ebrei e musulmani
beati voi che non siete perseguitati per la giustizia ma che anzi pur di non passar per poco politically correct vendete la vostra dottrina perchè sarete ricompensati… su questa terra.
le beatitudini di Satana.
http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-36869/
Splash,,,,,
10 ottobre 2014 ore 18,53.
quotidiana letamata sulla faccia della Chiesa.
por ninin, discepolina, triste tutto il giorno ieri!
Ma adesso, un bel secchio di letame, e via…..
Rallegrati, Maria ( cristina) !
“pare che i Vescovi africani siano tra i più compatti nel difendere la dottrina tradizionale”.
Me ne rallegro tanto tanto. Grazie di avermelo comunicato, discepolo.
Su Schönborn è il caso di intervenire in punta di piedi perchè ha vissuto una particolare situazione. Ecco, però proprio l’averla vissuta quella difficoltà dovrebbe fargli pensare al bisogno dei paletti al divorzio che son stati messi “dal principio” e almeno dovrebbe reagire diversamente a questo clima di amnistia generalizzata, di faciloneria cialtronesca che si respira in giro.
Certo, io capisco e ne ho massima stima -figurarsi è un Comandamento- del rispetto per i genitori, tutti i genitori, che trapela abbondantemente dalle sue parole. Il rischio però è che si dica e si ricordi anche una verità evangelica che potrebbe sembrare un intervento a gamba tesa, e cioè che “chi ama il padre e la madre …
Dio aveva previsto tutto “dal principio”, è Onnisciente.
Qui invece, su questo tema, posso tranquillamente intervenire su Schönborn facendo notare la sua illogica incongruenza e paradossale contraddizione:
Afferma “Il sinodo non è un Concilio”
Poi afferma “applicando il Vaticano II si potrebbe dire”
E’ o non è un Concilio. So lo è si applica e se NON lo è non si fanno nè applicazioni nè paragoni.
Signori, la logica, la logica!
“Il sinodo non è un Concilio, non ha il compito di fare le votazioni come un Concilio, fa suggerimenti da trasmettere al Papa, come nei sinodi precedenti.”
Non è un concilio nel senso che non spetta a loro decidere ma al Papa.
Però se ragionano sulla “dottrina” cercando di trovare una buona via di uscita teologica sono contenta, la scappatoia pastorale sa di cerotto appiccicato.
L’unica cosa che non riporta (e l’ho già detto con Kasper) se la seconda unione ha qualche cosa di sacramentale non abbiamo a tutti gli effetti un secondo matrimonio? (cioè come soluzione va bene per le convivenze meno per i risposati).
Questa cosa della famiglia allargata che supplirebbe il matrimonio non è che mi piaccia tanto, è un poì un tuffo nel passato (in fondo la Bibbia dice “lasceranno il padre e la madre”)
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/sinodo-famiglia-lavori-venerdi-10-ottobre.aspx?utm_content=buffer8a494&utm_medium=social&utm_source=facebook.com&utm_campaign=buffer
Franti:
http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/BENSON-.aspx
Ahi ahi ahi Sara, quel link è una nota dolentissima (+ tardi ci faccio un post sul mio blog)…
Vedi da laico e sposato (come tu ed altri) mi sono fatto avanti per difendere la famiglia e… te le becchi di tutti i colori: fascista retrogado primitivo omofobo quqlunquista impietoso moralista bacchettone ecc.
Tutto per me e mi sta bene, non me la prendo, figurarsi…
Mi incazzo profondamente però quando per difendere la famiglia con i più pacati argomenti, mi hanno risposto con parole tipo: “chi sei tu per giudicare”;
oppure mi hanno tacciato di “una presunta sicurezza dottrinale o disciplinare che dà luogo ad un elitarismo narcisista e autoritario“;
oppure mi hanno detto di essere uno che “mette dogane”;
oppure che ormai “la Chiesa è in uscita”;
e mi hanno detto “lei non vuole dare una mano nell’ “ospedale da campo” (certo che la voglio dare, mi incarico io di isolare tutti gli INFETTI!);
oppure “lei è uno che carica sulle spalle della gente pesi insopportabili”:
poi il top del top: “ma cosa dice lei? dobiamo VANTARCI dei peccati”
Che facciamo. Chi glielo dice al papa che parlare con prudenza ed esprimersi chiaramente (e pure di ripassare San Paolo e/o di esprimersi con prudenza visto che non è di madrelingua italiana, e a volte il concetto è buono ma espresso molto male!)?
E lui lo farà? Perchè una cosa è combattere contro l’ignoranza della gente davanti a cui cerchi di difendere la famiglia; un’altra è dover combattere contro il papa…
E tu inizia a combattere contro l’ignoranza tua delle cose della gente, piantala di combattere con il Papa,e vedrai che le note dolentissime vanno a farsi benedire.
Il linguaggio di questa tua splendente chicca:
” mi hanno detto “lei non vuole dare una mano nell’ “ospedale da campo” (certo che la voglio dare, mi incarico io di isolare tutti gli INFETTI!)”
in quale casella lo vuoi collocare?” fascista, retrogado, primitivo, omofobo, quqlunquista, impietoso, moralista, bacchettone?”
Non c’è che l’imbarazzo della scelta, tutte perfette.
Beh, però quando verrà Ebola anche qua da noi immagino che anche lei sarà favorevole a isolare gli infetti, pardon le persone “diversamente sane”. E se qualcuno si offrirà di pensarci lui, immagino che non ne sarà scontento. Persino se si trattasse di un fascista retrogrado primitivo e tutto il resto. O sbaglio?
Bello assai questo paragone, Franti.
E chi sarebbe, nella delicata metafora, Ebola? E chi l’infettato?
Chi sono gli INFETTI DA ISOLARE , fuor di metafora?
Guardi che non era un paragone. Era una (facile) previsione.
Una previsione facile? Io direi basata su premesse farlocche.