La “Comunione degli Apostoli” del Beato Angelico [1440-1442] che si trova nel Convento di San Marco [cella 35] a Firenze, per segnalare che in aggiornamento al post del 31 ottobre annunciante l’ultimo appuntamento di Pizza e Vangelo, è ora inserita la registrazione audio della conversazione. Nei commenti qui sotto – in risposta a una sollecitazione venuta da quell’appuntamento – metto un ragguaglio sugli “Attributi degli Apostoli”, come vengono detti nel gergo dell’iconografia, cioè sui segni distintivi dei singoli apostoli, le cui immagini prendo dall’ottima enciclopedia di Luciano Bartoli: “La Chiave per la comprensione del simbolismo e dei segni del sacro”, Edizioni Lint, Trieste 1986. Ma prima metto una guida alla lettura dell’affresco del quale vi ho dato la foto.
Simboli dei dodici e audio di “Pizza e Vangelo”
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Nei colori del Beato Angelico. Non è l’Ultima Cena ma la Comunione degli Apostoli: cioè il momento nel quale i Dodici ricevono l’Eucarestia. Otto sono in piedi lungo la mensa a forma di L, i restanti quattro – che durante la cena erano seduti di schiena – hanno lasciato i loro sgabelli e si sono inginocchiati sulla destra dell’affresco. Di fronte ai quattro inginocchiati è inginocchiata Maria. Dalle finestre del Cenacolo si vedono altre finestre di un altro edificio. Dalla porta sulla destra, che dà su un cortile, si vede un pozzo sullo sfondo di un muro perimetrale e dietro al muro spunta un albero. Il Cenacolo è un luogo raccolto ma con molteplici aperture sul mondo che lo circonda. A immagine dell’umanesimo cristiano che caratterizza la prima metà del quindicesimo secolo a Firenze.
Pietro – Chiavi, croce latina capovolta, rete da pesca, gallo del pentimento, abiti papali, pallio, basilica vaticana, un libro in mano [in quanto autore di due lettere], la colomba a segnalare la particolare assistenza dello Spirito Santo [“Nè la carne nè il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre che è nel Cielo”].
Giovanni – Aquila [simbolo che lo connota come evangelista], calice con vipera o drago [con riferimento agli apocrifi che lo vorrebbero oggetto di attentato con il veleno], pentolone d’olio [sempre gli apocrifi che lo narrano torturato nell’olio bollente], con in mano il libro del Vangelo e delle lettere di cui è autore.
Giacomo il maggiore – [fratello di Giovanni] – in abito di pellegrino, con riferimento al “Camino de Santiago de Compostela”, in Spagna, dov’è la tomba. Cappello, conchiglia, bastone di pellegrino. Spada, perchè lo si crede decapitato.
Andrea – [fratello di Pietro] La croce decussata, cioè posta a X [decussare: incrociare] detta anche “croce di Sant’Andrea”, che fu strumento del martirio. Rete da pescatore, pesce.
Filippo – La pietra della lapidazione con cui si ritiene sia stato martirizzato. Il palo a cui fu legato, i pani e i pesci con riferimento al ruolo che ebbe nella loro moltiplicazione, il drago che scacciò mentre – secondo la leggenda – evangelizzava la Scizia. Il libro con riferimento a un apocrifo intitolato “Vangelo secondo Filippo”.
Bartolomeo – Con in mano il coltello con il quale sarebbe stato scuoiato, o reggente la propria pelle.
Matteo – Uomo [è il simbolo che lo connota tra gli evangelisti], libro perchè autore di uno dei Vangeli, la penna con cui lo scrisse, la spada [del martirio], il portamonete [perchè gabelliere].
Tommaso – Indice destro rosseggiante [perchè volle metterlo nel costato di Cristo], lancia [del martirio], pendolo e squadra [la leggenda lo vuole architetto], cingolo della Vergine che ebbe nel momento dell’Assunzione [conservato nella Cappella del Sacro Cingolo che è nella cattedrale di Prato].
Giacomo di Alfeo – detto il minore – Libro perchè autore di una lettera che è nel Canone del Nuovo Testamento. A volte è ritratto portante al collo un medaglione con l’immagine del Cristo. Il pastorale perchè vescovo di Gerusalemme, la clava con cui fu martirizzato.
Taddeo – o Giuda Taddeo – Scure o lancia o mazza con riferimento al martirio. A volte ha un rotolo in mano perchè autore di una lettera che è nel Canone del Nuovo Testamento.
Simone il cananeo – La sega con cui venne martirizzato. O la barca essendo pescatore. O anche un rotolo, o libro: nell’apocrifa “Epistula Apostolorum” [Lettera degli apostoli] è detto autore di una lettera.
Giuda Iscariota – il traditore – la borsa dell’economo: aveva questa funzione tra i Dodici – i denari del tradimento – il bacio con cui tradì – l’albero o la corda dell’impiccagione.
Mattia – che prende il posto di Giuda – Connotato dai due segni del martirio: la pietra della lapidazione, l’alabarda con cui fu decapitato, il rogo su cui fu posto il suo corpo.
Questa è la copertina dell’enciclopedia dei segni del sacro dalla quale ho preso le icone dei “tredici” apostoli…
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-domenica-8-novembre-2020-xxxii-tempo-ordinario-anno-a/
https://commentovangelodelgiorno.altervista.org/commento-vangelo-7-novembre-2020/
Grazie di tante ottime informazioni!