“Se Nennolina e Silvio arriveranno alla beatificazione, avremo queste punte di santità bambina: Nennolina 7 anni, Giacinta 9, Francisco 10, Maria 11, Silvio 12”: leggendo tutto intenderete i cinque nomi. L’altro ieri – ero a Verona – il Corsera mi chiese un articolo sui santi bambini, richiesta provocata dal riconoscimento delle “virtù eroiche” di Silvio Dissegna (vedi post di sabato). Lo feci destreggiandomi tra l’impegno pubblico che mi aveva portato a Verona, la cena sociale che ne seguì e la fretta del quotidiano. Ma all’ultimo la pagina sui 43 ragazzi messicani ha soppiantato quella vaticana e il mio articolo non è stato pubblicato. Lo si può leggere qui, in nota al profilo di Silvio.
Silvio Dissegna e la santità bambina
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“Gli elementi fondamentali della fede, che in passato ogni bambino conosceva, sono sempre meno noti. Ma per poter vivere ed amare la nostra fede, per poter amare Dio e quindi diventare capaci di ascoltarLo in modo giusto, dobbiamo sapere che cosa Dio ci ha detto; la nostra ragione ed il nostro cuore devono essere toccati dalla sua parola”
Ecco, credo che queste parole, forti e chiare pronunciate da Benedetto XVI nell’ omelia del 5 Aprile 2012 siano emblematiche. Come possono, i nostri bambini anelare alla santità se questo aspetto a livello propedeutico, di coscienza, viene eluso perché “fuori moda”. Se la coscienza non è educata fin dalla fanciullezza, se non vengono instillate nell’animo puro del bambino quelle Verità di fede che ancorano l’anima alla roccia, che dispongono interiormente a vivere in presenza di Dio per l’intero arco della vita. Se si vive uno scollamento, fin dall’infanzia, tra la dottrina e la prassi , allora, la santità diventa un concetto sconosciuto.
San Pio X , con lungimiranza e spirito profetico , l’aveva intuito ed accorciato i tempi concedendo a bambini di sei , sette , otto anni di celebrare l’Eucaristia a motivo della loro purezza, ma mai l’avrebbe concesso a chi è nel peccato mortale.
“Tutto passa, Dio solo Resta” diceva Teresa la Grande, mentre la Piccola, quella di Lisieux citava spesso la famosa pericope:“«Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli.”. I Piccoli , che osservano il comportamento contraddittorio dei grandi … ne soffrono, sono i più severi giudici. Così nella Chiesa: sono sempre i piccoli ad individuare ciò che non è consono …e ostacola la Grazia .
Non è un caso se la Vergine appare sempre e solo ai piccoli, ed ai piccoli Giacinta, Francesco e Lucia a Fatima rivelò i misteri dell’al di la’ [e la presenza dell’Inferno].
Chiedendo scusa per l’incursione , ne approfitto per salutare, con un abbraccio, Luigi.
Ricambio l’abbraccio – tu qui sei di casa – con affetto – Luigi