“Si chiamerà Giovanni” dice raggiante la ragazza con il pancione. Ci trovo un sacco di significati.
Si chiamerà Giovanni
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“Si chiamerà Giovanni” dice raggiante la ragazza con il pancione. Ci trovo un sacco di significati.
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Luca 1, 60: “Et respondens mater eius dixit: “ Nequaquam, sed vocabitur Ioannes ”.
Un sacco di significati, sì.
Ma se, seguendo le suggestioni evocate, questo nascituro Giovanni si rivelasse veramente un Giovanni come quell’altro, la ragazza oggi con il pancione, sarebbe poi altrettanto raggiante?!
Se arrivasse. o fosse arrivato, qualcuno a predirci per i nstri figli il compimento in loro di tutte le beatitudini evangeliche, noi come reagiremmo, o come avremmo reagito?!
Io , parlo per me, niente bene.
Morale: siamo sicuri di essere fertile terreno su cui i nostri figli potranno eventualmente spiccare il volo verso l’esigente e calda pazzia di Gesù?
Mah…
Nomina sunt omina…o…Nomen omen che sta per: il nome è un presagio, il nome è un destino ecc..!..
Ho sempre creduto che nel nome, ci fosse racchiuso il destino della persona. Quando nacque mio fratello subito il babbo si precipitò a chiamarlo come suo fratello, morto ammazzato durante la seconda guerra mondiale all’ età di 19 anni. E anche per mio fratello il destino fu infausto.
Questa credenza è antica come il mondo, in uso presso tutti i popolo e non solo romani e greci- si dice che il nome rappresenti l’essenza della persona, la sua anima. E così non è opportuno chiamare un bambino con un nome doppio tipo: Anna-Maria- Maria Rita GianLuigi- perché, si dice, potrebbero convivere due personalità e quindi una dicotomia, una scissione nell’individuo. Si dice che anche gli Angeli possiedano un nome proprio e Dio li chiama pe nome, uno distinto dall’altro moltiplicato per la moltitudine e moltitudini che popola il sovrasensibile, più popolato assai di questo opaco eone [così almeno ce lo illustra il teologo bizantino Dionigi detto l’aereopagita, e anche Origene nonché i Santi e Mistici che ebbero tali esperienze ineffabili]. Giovanni poi, ha un significato speciale e in ebraico vuol dire “Dio ha avuto misericordia”…e il Cantico di Zaccaria [il Benedictus] che cantiamo al mattino nella Lode racchiude un po’ tutta la storia di questo bellissimo nome.
“…Et tu, puer, propheta Altissimi vocaberis:*
praeibis enim ante faciem Domini parare vias eius,
ad dandam scientiam salutis plebi eius*
in remissionem peccatorum eorum”
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo,*
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza*
nella remissione dei suoi peccati
Caro Luigi, è un argomento difficile perché in realtà non mi è chiaro dove vuoi andare a parare così mi tengo sul vago e ricordo che Paolo sostiene che “Ogni famiglia in cielo e sulla terra deve il proprio nome” a Jehovah Dio.” (Ef 3:14, 15)
A conferma di quest’idea, si può citare “Conta il numero delle stelle; Le chiama tutte per nome.” ( Sal 147.4-5) Pensa che memoria ricordarsi tutti quei nomi.
Suscita invece curiosità il nome “manna” (man hu ) – “che cos’è” ? Quando per la prima volta la videro nel deserto, ma se la mangiarono… con la fame che c’era…pensa proprio come oggi.
Se ci si riferisce a Babele per es. si scopre che le fu dato il nome di Babele, perché “là Jehovah aveva confuso la lingua di tutta la terra”. Mosè fa quindi derivare “Babele” dal verbo balàl (confondere), indicando così che “Babele” significa “confusione”. Fa venire in mente l’attualità. Ognuno ha il suo dogma, il suo corvo, la sua teoria, la sua religione anche se poi si riuniscono e ciascuno prega il suo Dio ad Assisi con bei vestiti sgargianti ma tutti diversi. E poi, es. povero Gabiriele (magari non si è ancora confessato) ma doveva essere perdonato però sta ancora in galera e andrà a processo per un assegno che non avrebbe mai potuto incassare. Capirai intestato a BXVI se lo avesse presentato se ne sarebbero accorti tutti che non era lui.
Così, Il Dio ha concesso anche all’uomo la facoltà di attribuire nomi : “Ora Jehovah Dio formava dal suolo ogni bestia selvaggia del campo e ogni creatura volatile dei cieli, e le conduceva all’uomo per vedere come avrebbe chiamato ciascuna; e in qualunque modo l’uomo la chiamasse — ciascun’anima vivente — quello era il suo nome.” ( Gn 2.19)
Ma scusa, non era stato detto che l’uomo era stato creato per ultimo ? Mi pare ci sia una contraddizione, sembra che qui dica che è stato creato per primo. Tu che ne dici ?
E infine Giovanni, [dall’ebr. Yehohchanàn, “Jehovah ha mostrato favore; Jehovah è stato benigno] Secondo te, come mai pur avendo battezzato il cugino, visto scendere lo spirito come una colomba, udito la voce che lo confermava suo figlio, mandò a chiedergli se era lui o dovevano aspettare un altro ? ( Mt 11.3)
Ma per tornare al significato dei nomi, che stranezza…, se il nome Giovanni significa “Dio ha mostrato favore. Dio è benigno” e a quello gli hanno tagliato la testa…..( Mt 14.11) non ti pare che sia una contraddizione ? Forse quello non era il nome adatto per lui ti pare, eppure è stato suggerito dall’angelo a Elisabetta ( Lc 1.13) Che dici si sarà sbagliato pure lui ? Avrebbe dovuto chiamarlo come il personaggio di Ichabod e Mr. Toad del classico di Disney ? Altro che nome è un presagio e nome è un destino…..tutto il contrario.
OT – Mentre stiamo discutendo, nei blog in Internet si sprecano gli insulti alla Chiesa ed in particolare al vescovo Mogavero, che per inaugurare la chiesa di Pantelleria ha indossato paramenti (veramente assai belli) regalati da Armani, cittadino onorario dell’isola. Evidentemente il vescovo ha voluto sottolineare la bellezza e la gioia della festa che si celebra con la consacrazione di una nuova chiesa. Che c’entra l’insulto ai poveri? Non credo che sarebbe stato bello vedere un vescovo durante una celebrazione solenne vestito in modo “casual”. Dietro tutti questi insulti vedo l’ignoranza dei fatti volutamente strumentalizzata per offendere.
Ero intervenuta nel blog di “Libero” per dire quello che ho detto qui, ma il mio commento è sparito. Si parla dell’insulto alla “povertà che c’è ora in Italia”, ma non si capisce nemmeno che produrre qualcosa vuol dire anche dare lavoro?
Tutte le volte che cerco di scrivere in quel blog scompare ogni cosa.
@ Luigi
Ma per tornare a Giovanni, mi viene in mente un aspetto che non avevo ancora affrontato,ma forse mi puoi aiutare a fare chiarezza. La domanda è questa: – “com’è possibile che Giovanni, pur senza testa, essendo morto prima di Gesù non sia potuto andare in paradiso ? “
Eh si, perchè se Gesù è il “primogenito dai morti”: Egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché divenga colui che è primo in tutte le cose;” ( Col 1.18 – Rm 8.29). Se è stato risorto per primo ed è stato il primo a comparire davanti a Dio per presentare il valore del suo sacrificio, significa è stato anche il primo ad andare in paradiso, e aprire la via. Nessuno aveva ancora avuto quella possibilità.
“ quando Cristo venne come sommo sacerdote delle buone cose adempiute, attraverso la tenda più grande e più perfetta non fatta con mani, cioè non di questa creazione, entrò una volta per sempre nel luogo santo, no, non con sangue di capri e di giovani tori, ma col proprio sangue, e ottenne [per noi] una liberazione eterna.[…] Poiché Cristo entrò non in un luogo santo fatto con mani, che è una copia della realtà, ma nel cielo stesso, per comparire ora dinanzi alla persona di Dio per noi. ” ( Ebr. 9.11-12)
Solo in quel momento “ottenne una liberazione eterna” per l’umanità ubbidiente. Nessuno avrebbe quindi avuto la possibilità di andare in paradiso prima di Lui,perché non era ancora stata accettata l’offerta mediante il suo sangue.
Dove mai sono andati tutti quelli morti nei 4000 anni precedenti ? compreso Giovanni che era morto prima di Lui e il ladrone buono e Lazzaro che fu resuscitato ?
Che complicazione questo vangelo Luigi…..
@ antonalla lignani
“Dietro tutti questi insulti vedo l’ignoranza dei fatti volutamente strumentalizzata per offendere.”
Beh distinta antonella, non ci faccia caso, sono tempi difficili per la chiesa, stanno raccogliendo quello che hanno seminato. Ha visto anche in Russia, ormai vanno in chiesa a pregare Maria per avere la grazia. e invece di essere perdonate vengono mandate in prigione, solo per aver chiesto la grazia, capirà bene che la gente non ne può più. Si prega sempre inutilmente.
Se poi uno che avrebbe dovuto aver fatto voto di povertà, si presenta sfarzosamente vestito sbattendo in faccia la differenza che esiste tra il suo status a 5000€ mese pagati dai poveri, che devono pagare tutto mentre loro non pagano niente e sono facilitati in tutti i modi. (Veda la questione degli insegnati di religione e le chiacchiere di Bagnasco sul pagheremo tutto) lei capisce bene che la religione pedofila non ha una bella faccia pulita per presentarsi “senza peccato”.
Allora chi è causa del suo mal, pianga se stesso. Dovrebbero dare l’esempio e lo danno al contrario ! Povero Gabriele che se ne poteva fare dell’assegno da 100.000 e che se ne fa BXVI di un assegno da 100.000 ? forse che se il vestito è di Armani Dio lo giudicherà più meritevole invece che venderlo in favore dei poveracci che sono ormai proprio al limite proprio a causa loro ? Si faccia un giretto su facebook.com “vaticano pagala tu la manovra e poi vedrà. Mi sa che andrà sempre peggio, ormai è un urlo che sale da ogni parte…… Tempi duri….scompaiono anche gli interventi. Sembra che non interessi più a nessuno leggere quelli a favore.
Veramente sugli stipendi dei vescovi leggo dati diversi; non 5.000 euro al mese, ma neanche 2.000: 1.654,80 euro lordi al mese, leggo nel sito dei COBAS di Lecce. Si parla tanto di trasparenza ecc. e poi? Il vescovo avrebbe dovuto vendere i paramente firmati Armani e dare il ricavato ai poveri: ma chi compra paramenti sacri se non un altro vescovo o sacerdote? Pensa che qualche commendatore milanese andrebbe ad una serata elegante con una casula o un piviale? Inoltre si ricordi che prima della seconda guerra mondiale la convinzione comune era che fossero gli ebrei ad affamare i poveri. Insomma, diciamo le cose come stanno.
Qual è il blog di cui parli?
Scusa, se lo chiedo.
Io non ne so nulla di questo.
Grazie
E’ uno dei più conosciuti e frequentati:
http://www.libero.it/
Sotto la notizia “S’inaugura la chiesa in diretta ev: il vescovo veste Armani” si possono leggere commenti feroci; io non sono riuscita ad inserire il mio, in cui cercavo di chiarire almeno che non si trattava di abiti, ma di paramenti sacri.
@ antonella lignani
Beh, se vogliamo dirle come stanno, allora starebbero così : “Mentre andate, predicate, dicendo: ‘Il regno dei cieli si è avvicinato’. Guarite malati, destate morti, purificate lebbrosi, espellete demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non vi procurate oro né argento né rame per le borse delle vostre cinture, né bisaccia da cibo per il viaggio, né due vesti, né sandali né bastone; poiché l’operaio merita il suo cibo.” ( Mt 10.7-10)
Capirà c’è pure il vescovo quello che si presenta con la Bentley da 200.000€ Vedi Qui e quello che fa collezione di armi…..c’è quello che ha fatto sparire un milione di euro, Vedi link e quelli che “si lasciano andare” Vedi qui e quelli che vanno in crociera con i soldi dei parrocchiani Vedi qui e quello che ci va con la mamma Link e quelli che organizzano festini in Vaticano, parola di Amorth Vedi link
Diciamo le cose come stanno !
@ antonella lignani
“Paramenti sacri “ ? E chi lo dice ?
“E gli inviarono i loro discepoli insieme ai seguaci del partito di Erode, dicendo: “Maestro, sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verità, e non ti curi di nessuno, perché non guardi l’aspetto esteriore degli uomini.” ( Mt 22.16)
Paramenti sacri ?
“Ma Jehovah disse a Samuele: “Non guardare il suo aspetto e l’altezza della sua statura, poiché l’ho rigettato. Poiché non come vede l’uomo [vede Dio], perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore” ( 1 Sam 16.7)
Anch’io leggo dati diversi : Vedi qui il Link
Scusa Luigi, ma la mamma in attesa (improrpio definirla “ragazza”) ha detto proprio “si chiamerà” Giovanni? Non, “lo chiameremo” o “lo chiamiamo”? Sarebbe importante saperlo.
Anch’io leggo altri dati:
http://milano.repubblica.it/dettaglio/articolo/1622628
Leonardo ha detto “Si chiamerà Giovanni”.
Ah cara Antonella, non ho visto ancora il sito, ma immagino i commenti : definirli “feroci” è un eufemismo. Purtroppo, quando non sanno più come attaccare e dove attaccarsi, si ricorre pure al fumo della pipa…non so se rendo l’idea.
Intanto i paramenti “sacerdotali” – mi riferisco ad ogni paramento cultuale, di ogni tribù o popolo ad ogni latitudine e credo sotto il cielo dalle tribù africane agli indigeni della Papua Guinea- sono indissociabili dal rito. Come la casula per i cattolici così il Talled o Zizzit per i rabbini il cui costo, essendo di seta purissima con frange e strisce azzurre -il cui colore, si dice, viene estratto dalla conchiglia di un mollusco- è stratosferico, quello non fa testo. Ma quando si tratta di puntare l’indice contro la Chiesa Cattolica allora….non sfugge proprio niente .Invece trovo bello che Armani abbia avuto la sensibilità di disegnare una casula, lo trovo degno di nota…
Ora vado a guardare le critiche, e il sito che hai segnalato…
E io ne ho letti adesso sul messaggio ignorato alla chiusura del ramadan …
era di Scola.
Scusa Luigi … ma ci voleva.
Povero Giovanni! Se fosse il Battista urlerebbe abbastanza 🙂
Il pancione è sempre “un sacco di significati”…
Lignani, Lignani…
“Pensa che qualche commendatore milanese andrebbe ad una serata elegante con una casula o un piviale? ”
Cara Antonilla, qualche “cumenda” veramente magari ci andrebbe anche sulla “gestatoria” e con tanto di corte al seguito….
Non sono entrato e non voglio entrare nell’argomento di cui sopra si trattava.
Era solo un invito alla prudenza…
poichè di gente che si crede il padre eterno ce ne è tanta, figurarsi a mettersi in altri panni con quanta facilità ce ne è a iosa…
Mi scuso…
dimenticavo il “Triregno” (ove eventualmente disponibile)…
“Veramente sugli stipendi dei vescovi leggo dati diversi; non 5.000 euro al mese, ma neanche 2.000: 1.654,80 euro lordi al mese, leggo nel sito dei COBAS di Lecce.”
Oh poverini!! Che indigenza! Ecco perché vengono puntualmente richiesti i nostri aiuti per il clero.
E le offerte per le tantissime messe per i defunti che fine fanno?
Maioba, tu devi saperlo. Dicci come stanno le cose.
Ti prego, non prenderla per un’offesa. Ti stimo molto.
Davvero uno pensa che 1600 euro LORDI al mese siano uno stipendio esagerato, per chiunque? Mi sembra che stiamo veramente perdendo la trebisonda.
Speriamo che questo nuovo Giovanni annunci anch’egli tempi nuovi. O che magari suo padre decida che invece dovrà chiamarsi Francesco. 🙂
Da noi l’offerta per una messa per i defunti è di 10 euro. Sinceramente non vedo il perché di tanta ironia: non sono certo guadagni faraonici. Questo discorso mi fa pensare a quello che si dice dei professori: sì, è vero, lo stipendio non è alto, ma poi con le lezioni private … Non nego che qualcuno possa raggrenellare soldi, ma a me da decenni capitano solo occasioni di volontariato. Un mio caro collega, che purtroppo non è più con noi, parlava sempre di “guerra dei poveri”: spesso è così, si crede che gli altri abbiano molto di più di quello che in genere non hanno.
Le offerte per il clero, Marilisa, servono appunto per consentire a tutti di avere un mensile almeno dignitoso.
1600 Euro al mese per un vescovo sono una miseria!
Dovrebbero guadagnare qualcosina in più. Ed è pur giusto che accumulino qualche risparmiuccio per ogni evenienza, sia personale che comunitaria.
Si ricordi poi la differenza tra clero secolare e religioso e la relativa distinzione tra “voti” e “promesse”.
Detto questo, si tratti in modo intelligente di argomenti intelligenti.
Dulcis in fundo mi preme dire che anche a me scandalizza (come è successo), di vescovi e\o cardinali che hanno lasciato su questa terra patrimoni milionari (all’epoca miliardari).
Bisogna pensarci bene e in tempo prima a “distribuire” prima di dover lasciare.
Ps. E parlando di “intelligenza”, la persona intelligente capisce la differenza tra “distribuire” e “lasciare”.
Distribuire è atto di volontà, dover lasciare è “imposizione”. Quando muori lasci per forza, ma non è detto che se avresti potuto non te lo saresti portato appresso…
Perciò è regola di prudenza costituire un qualche risparmio e poi man mano distribuirlo…
Uà!
“se avresti potuto”…
azz…
giro di tutte le aule con le orecchie da somaro fatte con i fogli di quaderno arrotolati a cono…
«ha detto “Si chiamerà Giovanni”.»
Allora, complimenti alla mamma! E forse ancor più al bambino, che con una mamma così parte già bene nella vita.
No, io non penso che “1600 euro LORDI al mese siano uno stipendio esagerato,” ma so di certo che moltissime persone che lavorano dalla mattina alla sera guadagnano molto di meno, caro Luca Grasselli. Se è vero, come lo è, che il numero dei poveri sta crescendo a dismisura.
E so con altrettanta certezza, cara Antonella Lignani, che l’offerta di 10 euro per messa nella mia città non esiste proprio, semplicemente perché il minimo “richiesto” è di 15 euro, ma molte persone fanno offerte ben più sostanziose–30,40,50 euro– e sono ben accette.
E–detto tra noi– ho saputo che una parte di tali offerte va alla curia vescovile e l’altra parte al prete o parroco che ha officiato.
Non bisogna poi dimenticare che non pochi preti hanno un lavoro proprio, per esempio come insegnanti.
Il discorso sui professori mi tocca da vicino, per cui conosco bene le cavolate che vengono dette in proposito su questo e su altri argomenti prettamente scolastici.
Ma siccome non ho le idee chiare sulla destinazione delle cosiddette “offerte”, mi sono permessa di interpellare Maioba sperando in una risposta chiara e sincera che mi faccia capire come stanno le cose. Se vorrà darmela. Altrimenti non importa.
Resta il fatto che due o tre volte all’ anno vengono fatte richieste ai cittadini, tramite pubblicità che costano moltissimo (vero o no?, per il sostentamento del clero. Qualcosa in tutto questo a me non quadra.
Tutto qui.
A proposito di nomi: http://m.youtube.com/#/watch?desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3DW4zZNQQqxNg&v=W4zZNQQqxNg&gl=IT
Torno all’argomento mandando un saluto a un bambino che si chiama Giovanni. I suoi genitori, che conosco bene, decisero questo nome dopo aver letto il Vangelo aperto a caso: avevano trovato il brano di Luca in cui si dice: “Si chiamerà Giovanni”.
Cara Marilisa, in Internet si trovano rendiconti delle entrate e delle spese di varie parrocchie, tanto per farsi un’idea. Vi sono pure ampi rendiconti nel sito della CEI. Per il resto, bisognerebbe far parte di qualche consiglio pastorale, cosa che non ho mai fatto.
Giovanni è un bel nome: per me nulla di più. Quanto ai paramenti di Armani, capisco che possano scandalizzare qualcuno ma non gli darei tutta questa importanza, salvo che per il fatto che se in tanti volgono lo sguardo a quello che c’è sopra, potrebbe dipendere dalla circostanza che sotto c’è poco o nulla.
A me il nome Giovanni non dice granché. Certo, nel contesto assume un’importanza straordinaria perché questo nome esce proprio dalla bocca dell’Arcangelo, quindi è imposto dall’alto -essendo Zaccaria un sacerdote, per la legge talmudica, doveva prendere il nome del padre o degli antenati -ergo, che ciascuno di noi, in seno al Creatore, possiede un nome proprio che solo Dio conosce.
Per quanto riguarda la presunta “ricchezza” dei prelati, forse chi lo afferma o chi crede ne abbiano., non ha mai condiviso il quotidiano delle comunità religiose o non hanno mai bazzicato sacerdoti, chierici e via discorrendo da vicino. La sottoscritta, che lo ha fatto per anni, può garantire che non ha mai visto il becco di un quattrino spuntare dalle tasche dei sacerdoti,o chierici, mai! anzi…tutt’altro! Può garantire altresì, di aver assistito sacerdoti anziani, molto anziani -vecchissimi- i cui pigiami erano lisi, rattoppati, e mancavano anche di pantofole e di calzini, rattoppati anch’essi fino all’osso..
Ci sono sacerdoti, docenti, barbe di professoroni con due o tre lauree i cui stipendi vengono messi intonso nelle casse della comunità cui appartengono, e non vi accedono se non per motivi contingenti e prima di avere 50 euro devono passare attraverso le forche caudine l’amministrazione, motivare il perché del prelievo e solo dopo….
Posso dichiarare, senza mentire, di aver visto con i miei occhi -nel corso di un gioco improvvisato, tra uno dei miei ragazzi di cresima e il vescovo mons. Enzo Dieci [faccio anche il nome] in cui vennero capolte, al Vescovo, le tasche e il portafogli -per gioco e in modo del tutto inaspettato- dal quale uscirono solo e soltanto 7 euro….questo era tutto quello che aveva nelle tasche e nel portafogli il sudetto monsignore……
Mi sbaglio, o qualcuno disse “L’operaio ha diritto alla sua mercede” ?, allora perché i preti non dovrebbero avere uno stipendio, non lavorano forse? Oh ..si che lavorano, e molto; anche gli operai della vigna del Signore ne hanno il diritto.
Anche io ci trovo un sacco di significati…
Mio fratello e mia cognata hanno avuto due gemellini, che hanno chiamato Maria e Giovanni.
A chi ha chiesto loro il perchè, hanno semplicemente risposto: così si chiamavano la mamma di Gesù ed il cugino di Gesù.
Anche da queste piccole grandi cose, si capisce la fede e la speranza delle persone.
@antonella lignani ” Non nego che qualcuno possa raggrenellare soldi, ma a me da decenni capitano solo occasioni di volontariato”
Ah ah ah ah ah ah…a chi lo dici…figurati chi ti legge Antonella mia??!!! Quante volte quando mi chiamano i ragazzi per le ripetizioni di storia e storia dell’arte dico tra me e me, pensando a voce alta, :” stavolta qualche soldino glielo chiedo dai, almeno un contributo, che ne so, una decina di euro l’ora, in fondo, è una fatica dare ripetizioni a talune “campane”, teste di legno che fanno tribolare non poco. Poi – mi dico, per giustificarmi- in fondo, è anche una responsabilità, questi devono debbono imparare bene altrimenti..eh…” . Tutto questo nella mia testa! Ma poi, quando li vedo arrivare….magari con i soldi che la madre si è guadagnata pulendo un condominio, o l’altro, col padre cassaintegrato o disoccupato…Accidenti! Ma come fai a chiedere. Chi ce l’ha il coraggio? Allora mi dico “ ehh, vabbeh, so’ proprio una sfigata! Mai che mi capiti un figlio di papà da spennare! Dove non c’è il guadagno, la rimissione è certa cara mia!!” Ormai, me ne sono fatta una ragione: soldi, con l’insegnamento, non se ne fanno…e non ci spero più!
corrige ben 2 refusi : suddetto e remissione…ce ne saranno anche altri, ma per ora…mi sono saltati agli occhi -solo- questi due. Chiedo venia!
Per me Giovanni è un nome bellissimo.
Era il primo nome dei miei due nonni ed è il nome che ho scelto di dare al mio primogenito. A mia moglie è piaciuto tantissimo proprio per il suo significato.
Un augurio speciale al Giovanni nascituro e alla sua mamma.
E già che ci siamo, a tutti i Giovanni!
Quanto all’altro discorso, noto il solito anticlericalismo a buon mercato.
Ho conosciuto da vicino tanti sacerdoti, anche parenti stretti, e ho sempre trovato grande sobrietà. Come testimonia anche Clodine: scarpe usurate, vestiti lisi, abiti fuori moda usati per decenni… Perfino direttori di istituti, persone con grandi responsabilità e abituati a “maneggiare” grandi risorse…
La mamma di uno di questi sacerdoti una volta mi confidò che l’unico modo per far cambiare auto a suo figlio (una vecchissima panda che aveva sempre dei problemi) era stato quello di comprargliene una lei, con il contributo di amici e parenti (una clio grigia, mica una Rolls-Royce). Ovviamente non mancarono le malelingue che accusarono il giovane sacerdote di sperperare soldi inutilmente… Ci saranno pure le eccezioni, ma tutti i sacerdoti che conosco sono decisamente sobri e poco propensi a spendere denaro per se’.
Avevo promesso a Luigi che non sarei intervenuto. Scusami Luigi ma quando è troppo è troppo. Non si possono accettare queste stonature.
“o qualcuno disse “L’operaio ha diritto alla sua mercede” ?, allora perché i preti non dovrebbero avere uno stipendio, non lavorano forse? Oh ..si che lavorano, e molto; anche gli operai della vigna del Signore ne hanno il diritto.”
Eh si che hanno diritto, ma si facessero paragare dal datore di lavoro per cui lavorano se proprio ci tengono. Perché devono essere gli atei cittadini italiani laici a contribuire a quel mantenimento ? E poi, non era “arcangelo” quello che ha annunciato il nome a Zaccaria.
Condivido in toto caro FedericoB. Posso testimoniare, a fronte di anni di apostolato in cui mi sono trovata a frequentare molto da vicino le comunità religiose, di vari ordini, mai vidi un prete togliersi una soddisfazione, offrire – che ne so- una pizza, un gelato, ad un amico un’amica…quei pochi soldi che hanno li usano per le tessere del bus, o del treno in vista di partenze improvvise, oppure per materiale didattico.Tutto l’abbigliamento è riciclato. Chi non ha mai visto non può immaginare cosa sono i i famosi “guardaroba” gestiti dalle suore, le quali rimettono in sesto i capi più buonini…un punto di qua, una rifinitura di la, un bottone mancante, un orlo ecc…e che dire delle scarpe?! Quasi sempre sono scarpe di uomini morti, donati all’uopo….
Questo posso testimoniare, e non mento! E se tutto ciò succede a Roma, non oso immaginare in provincia o nei piccoli centri….
I preti ricchi? Ma quando mai..quando mai!!
Per Fabi che ieri sera ha accennato al messaggio ignorato a Milano
per la chiusura del Ramadan…
Tu dici “povero Giovanni!se fosse il Battista urlerebbe abbastanza!
ma contro chi? contro i musulmani ????
io mi chiedo ma un UOMO come Giovanni Battista potrebbe esistere oggi? Non verrebbe accusato di essere politicamente scorretto, fanatico, bigotto, intollerante, sessuofobo?
Per esempio uno che si scagliasse contro l’immoralità dilagante ( come fece il Battista contro Erode) uno che chiedesse “penitenza ” e “conversione” e castità a etero e omo , potrebbe avere successo? essere ascoltato? Tu vedi qualche prelato , qualche cattolico che chiede “penitenza” e conversione, purità, castità ? Tu vedi qualcuno che si pone profeticamente CONTRO il proprio tempo e i suoi dogmi???
La Chiesa e i fedeli di oggi hanno scelto di porre i dogmi della società come
loro dogmi: tolleranza, dialogo, ecumenismo, pacifismo, buonismo, lassismo sessuale,relativismo etico.
Contro chi dovrebbe scagliarsi oggi il Battista? E se si scagliasse contro qualcuno lo querelebbero: non poi scagliarti contro nulla oggi, devi tutto comprendere e tutto ammettere e tutto tollerare e soprattutto non offendere nessuno!!!
Di Profeti oggi non ce ne sono , di Giovanni tanti.
“vedendo però ( Giovanni) molti farisei e sadducei venire al suo battesimo , disse loro “Razza di vipere! Chi vi ha suggerito di sottrarvi all’ira imminente?
Fate dunque frutti degni di conversione e non crediate di poter dire fra voi:. abbiamo Abramo per padre! vi dico che Dio può far sorgere figli di Abramo da queste pietre!
Già la SCURE è posta alla radice degli alberi: ogni albero che non produce frutti buoni verrà tagliato e gettato nel fuoco”
Matteo 3,7
Insomma il Battista non era proprio un simpaticone, un bonaccione e come tutti i profeti era piutttosto sgradevole, come dire? poco dialogante, poco empatico, poco ecumenico , poco “misericordioso” coi peccatori dei suoi tempi..
Vedi Discepolo, non per fare polemica con te, però a volte un poco di prudenza e perspicacia nell’affrontare gli argomenti non guasta.
Innanzi tutto Giovanni è il precursore e non il Maestro. DEtto questo, si è vero, anche Gesù certe volte è stato duro oltre che nei contenuti, anche nei modi. Poche volte però, e si trattava di durezza e non di eccessi d’ira che è un vizio e non una virtù (la virtù contraria al vizio dell’ira è la mansuetudine, è il Messia è pur detto mansueto).
Allora se permetti, secondo me te la distinzione la fai nei modi e non nei contenuti. La Chiesa ha sempre e lo fa ancora predicato ciò che tu giustamente dici (infatti fortunatamente non mi\ci risulta che inviti all’immoralità, al sesso libero, a fregarsene della penitenza e della conversione… e sfido a dimostrare il contrario…) , forse qualche anno fa lo faceva a muso più duro e in modo anatematico.
Oggi fa lo stesso nei contenuti, ha cambiato solo i modi, ma i contenuti sono gli stessi. Santa Madre Chiesa sempre illuminata dallo Spirito Santo e sempre in anticipo sui tempi!
Ha ben inteso che in un mondo dominato dall’ira e dalla violenza in cui ognuno grida sempre più forte e cerca sempre più d’imporre la propria visione -relativista- delle cose, l’unica cosa sapiente da fare è proporre sempre le stesse cose e la stessa Verità, persona Gesù, ma proponendo e spiegando con amore e mansuetudine, proprio come faceva il Maestro…
San Macario l’Egiziano, Padre del Deserto che aveva ben fatto l’esperienza dello Spirito Santo (poichè il nostro scopo è raggiungere -e mantenere…- la pienezza dello Spirito Santo, il Consolatore annunciato da Gesù) ci lascia questa “perla”, da quello stesso Spirito ispirata:
“Raccontavano che il padre Macario l’Egiziano salì un giorno da Scete al monte di Nitria e, quando stavano per arrivare, disse al discepolo: “Va’ un poco più avanti”. Mentre camminava un po’ avanti a lui, il fratello incontrò un sacerdote pagano, e gli gridò: “Ehi, ehi, demonio, dove corri?”. Quello, voltatosi, gliele diede di santa ragione, tanto da lasciarlo mezzo morto; quindi, preso il suo bastone, proseguì il cammino. Poco dopo, mentre si affrettava per la strada, incontrò il padre Macario. Questi gli disse: “Salute, salute a te che sei affaticato!”. Stupito, l’altro gli si avvicinò e gli chiese: “Cosa hai trovato di buono in me, che mi hai rivolto la parola?”. L’anziano gli dice: “Perché ho visto che ti stanchi, e non sai di affaticarti invano”. Allora il sacerdote gli dice: “Io sono stato preso da compunzione al tuo saluto e ho capito che tu appartieni a Dio. Invece un altro cattivo monaco che ho incontrato mi ha offeso e l’ho percosso a morte”. L’anziano capì che si trattava del suo discepolo. E il sacerdote, afferrandogli i piedi, disse: “Se non mi fai monaco, non ti lascio andare”. Giunsero poi dove giaceva il fratello, lo caricarono sulle loro spalle e lo portarono alla chiesa del monte. Si meravigliarono di vedere con lui il sacerdote pagano. E lo fecero monaco; e molti pagani per merito suo divennero cristiani. Il padre Macario soleva dire: “Una parola cattiva rende cattivi anche i buoni e una parola buona rende buoni anche i cattivi”
Caro Humilitas sono pienamente d’accordo con te.
ma i Padri del Deserto avevano la grazia e la illuminazione per esser buoni perchè stavano , appunto, nel deserto, in solitudine, in meditazione, in preghiera, nell’ascesi più severa . Alcuni li criticavano , già ai tempi, ma come ?state nel deserto, a flagellarvi a, a digiunare, fate gli eremiti e invece si dovrebbe stare in mezzo ai fratelli, socializzare ecc. ecc. ,
Solite cose banali che dicono ancora oggi, ma i Padri del Deserto se ne fregavano appunto della morale comune e stavano appunto nel deserto, solitari a meditare, in contatto con DIO.
oggi , lo ammetterai anche tu, uno che volesse fare la vita dei Padri del Deserto , sarebbe criticato come un povero mentecatto, ma come, tu te ne stai da solo pregare , invece di occuparti dei poveri e dei diseredati.. sei un solipsistra.. sei un egocentrista.. sei un narcisista .. ecc. ecc. chi più ne ha più ne metta…
insomma i” Padri del Deserto “oggi non potrebbero esistere, come non esistono e non possono esistere i Profeti ( gente che non andava per ilsottile quanto a insulti, contumelie, ire,sarcasmi , maledizioni verso i tiepidi e benpensanti”borghesi” loro contemporanei, basta leggere la Bibbia)
Se si diluisce ed annacqua la religione avremo ( abbiamo ) una religione annacquata, all’acqua di rose, buona appunto “per tutti” ( e non per “molti”
come il testo evangelico, la Tradizione e il Canone della M essa insegna”)
per tutti, buoni e cattivi, mediocri e santi, credenti e non credenti è oggi la religione. se sia meglio oggi o al tempo dei severi ed ascetici ed estremisti e sublimi “padri del deserto” non so. So solo che la mediocrità, la banalità, la mancanza del “sublime “anche nella religione, non attira nessuno. E per questo i giovani sono sempre più allontanati da una religione che sembra acqua annaquata piuttosto che vino.
per ritornare alla controversia fra il “per molti” e il “per tutti” è ovvio che oggi con la mentalità occidentale corrente, non si può in alcun modo cambiare il “per tutti”col “per molti”perchè da decenni ci insegnanno anzi ci fanno il lavaggio mentale , i preti in primis, che l’ugualianza totale, la non -discriminazione , l’inclusione è il DOGMA portante della modernità, anche religiosa, anzi l’unico dogma. Per cui non esistono , non possono esistere i “dannati” a cui credevano nella loro stupida ignoranza i nostri antenati. Dante era un ingenuo.
i dannati non esistono , perchè non esiste l’inferno, sarebbe una discriminazione! Dio non PUO’ ( secondo la nostra mentalità) discriminare nessuno e tantomeno dannare nessuno! sarebbe un Dio ingiusto , sempre secondo la nostra mentalità)
insomma il politicamente corretto è IMPOSTO anche a Dio, e se YAHWHE’ da vecchio bacucco TIRANNO semita omofobo e sessuofobo, si azzardasse ancora a bruciare ancora SODOMA E GOMORRA gliela faremmo vederer noi!!!
Discepolo, non offenderti, ma tu oltre ad annacquarla la religione, la svilisci e ridicolizzi, che è ancor peggio.
Scrivi errori su errori. Secondo me, perdonami il giudizio ardito e temerario, metti solo “ratio” e niente “Fides”, e la tua parola diventa solo arida polvere che non disseta, anzi, che fa crescere la sete.
Pensa e scrivi anche con gli occhi della Fede e non con quelli della sola sterile ragione, che poi non è altro che conformata a un comune sentire ideologico e quasi reazionario che nulla ha di “pro-positivo” e molto ha di piagnisteismo e disfattismo, e che purtroppo si sta facendo troppo (cattiva) strada e presa nel mare magnum internettiano.
Ps un errore a caso: profeti non ci si auotonomina, ma si è nominati, e Spirito di profezia è Spirito di verità, luce e anticipo sui tempi, non d’urlo…
E quanto alla “sublimità”, è quella “dentro” che fa quella di “fuori”. E dentro ce ne è tanta, basta cercarla. C’è una intera Chiesa, che va dagli ordini contemplativi maschili e femminili a laici di vera sicura e provata Fede, a quel mirabile esempio del Santo Padre, e tu in tutto questo mare di buono, come si dice a Napoli, vai a trovare la “scazzella”? Sii pro-positiva e non stare a lagnarti del poco fisiologico marcio, ma rallegrati ed esulta per il tanto che c’è di buono.
Scusami la “durezza”. Non son profeta, ma almeno dico chiaramente quel che penso
caro Humilitas, ti scuso la durezza ,anzi mi piace, io amo la durezza e la stimo.
può darsi che io metto molta “ratio” e niente fides
ma non è meglio che mettere molta “FUFFA” intesa come”chiacchere e
distintivo ” e niente fides??.
sono arido? meglio che essere “marcio”
per esser “marcio “io intendo la poca o nulla serietà e severità e nettezza morale della Chiesa di oggi. Per esser marcio io intendo quella svenevolezza, quella dolcezza, quella “carie” dovuta al troppo zucchero al troppo “volemose tutti bene” che rode la Chiesa di oggi.
Quel volemose tutti bene, quello stantio odore di zucchero filato.
Certo che per esser Profeta bisogna esser chiamato. hai ragione .io non mai detto che profeta si ci autonomina. E se Dio , oggi , non nomina alcun profeta avrà le sue ragioni .
quanto alla sublimità: la Chiesa cattolica naturalmente non può chiamare alla sublimità se no dovrebbe accogliere fra i suoi menbri solo poeti o musicisti, ma… ma…. nei secoli passati la Cghiesa cattolica ha fatto propria la sublimità di musicisti come Palestrina , di artisti come MIchelangelo e Raffaello… certo la Chiesa cattolica non deve chiedere ai suoi fedeli la sublimità ma non deve neppure predicare la bruttezza, la mediocrità, il gusto piccolo-borghese…Questo non c’è scritto da nessuna parte della Sacre Scritture.
le Sacre Scritture non ci incitano al gusto del brutto e del mediocre, ma del bello e del sublime.
essere cristiani non vuol dire chiudere occhi e orecchie, ma dilatarli e armonizzarli sull’Infinito.
Mo mi inchezzo veramente diceva una volta Lino Banfi.
Scherzi a parte, qui dobbiamo aprire gli occhi veramente, l’argomento non è da scherzarci.
Punto primo: bisogna smetterla di saltare di palo in frasca.
Punto secondo, stop ad affermazioni apodittiche ed erronee.
Disamina:
Primo: oltre ai Padri, come già al tempo che fu, anche oggi ci sono le Madri del Deserto. Chi sono: sono tutti gli e le appartenenti agli Ordini Contemplativi e Claustrali. Quella è contemplazione e ritiro nel “deserto” che non è il luogo fisico che si trova a certe latitudini, ma è il luogo ove uno si ritira oltre che per contemplare Dio e fare l’esperienza dello Spirito Santo, anche a combattere in solitudine e povertà i “demoni”. Sono gli atleti di Dio che combattono in modo “privilegiato” la loro battaglia spirituale. Senza la loro preghiera di lode e intercessione la Chiesa sarebbe “fritta”. Non c’è Marta senza Maria…
Punto Secondo, sul “pro multis”, è da poco che Benedetto XVI si è ripronunciato nella lettera ai vescovo tedeschi. Hai letto? La questione che pone il Papa si pone su tutt’altro livello di quello semplicistico e sempliciotto che proponi tu.
Punto terzo: che c’entra bruciare Sodoma e Gomorra? Vuoi questo? E allora mi dai ragione che ti dico che metti solo cattiva ragione, senza la Fede: il Vangelo n’do sta? Hai dimenticato cosa risponde Gesù quando i discepoli gli chiedano se debbano invocare il fuoco dal cielo? Hai dimenticato le 99 pecore lasciate sole per cercare quella smarrita? Hai dimenticato “ama il prossimo tuo…”? E il porgi l’altra guancia.
Fammi capire, ma vorresti fare della nostra Fede una religione di violenti?
Punto quarto: ma quando mai la Chiesa predica e incoraggia ” la bruttezza, la mediocrità, il gusto piccolo-borghese”?
Discepolo caro, meglio che mi fermo qui. Certo però è che con le tue affermazioni, fai più danni di mille atei e mille anticlericali messi insieme…
“ma quando mai la Chiesa incoraggia e predica la bruttezza, la mediocrità, il gusto piccolo-borghese?”
caro Humilitas hai mai visto il nuovo mausoleo di Padre Pio ????????????
Il mausoleo del cattivo gusto imperante.
E tanti altri scempi di altari , di balaustre , di bellissime chiesa barocche da cui sono stati fatti brandelli per farne, in ossequio al CVII, chiese “rivolte al popolo???
Ti consiglio di andare sul sito “FIDES ET FORMA” , li’ potrai contemplare gli scempi al buon gusto e anche alla semplice esteticità che sono stati fatti da quaranta anni a questa parte . Ma dove vivi? Dove vai a Messa? ma non ti accorgi della bruttezza imperante dei riti moderni???= per te è bellezza???
ma scusami , mi dispiace , forse a te piacciano, forse , QUESTA religione è il massimo per te, quella in cui ti senti a tuo agio, quella alla tua misura.
scusami ancora, per chi non si adatta come me al sentire corrente , è dura.
ma VOI, I CONTENTI, siete sempre i vincitori. scusami ancora e se io faccio più danno di mille atei, ogni tanto pensa un po’ aal danno che avete fatto VOI cosa avete ridotto tu e tuoi pari
la bellezza di una religione millenaria…
Purtroppo di acqua, dentro al vino ne ha stata messa fin troppa…ne è stata messa talmente, che si è andata annacquando, dentro la Chiesa, l’esperienza stessa di Dio, il “gustare saporoso” -come recita il salmo- . Il vino annacquato -come il sale insipido- a nulla serve se non ad essere gettato..
Ha ragione discepolo: Gesù iniziò la sua vita pubblica col miracolo della
trasformazione dell’acqua in vino e la chiuse nell’ultima cena con il vino -simboleggiante il sacrificio- che si fa sangue per la salvezza di quelli che “mangiano e bevono del Suo sangue e della Sua carne” [tutto il capitolo sesto del Vangelo di Giovanni ne parla]
Grande mistero di fede del quale si riesce solo a balbettare, del quale la mente umana non potrà mai afferrare se non inginocchiati adoranti Tacere dinnanzi alla grandezza della Transustanziazione. Invece, si vuole entrare nei meandri, sciogliere i misteri dell’ora e del vino di Cana, si vuole a tutti i costi “capire” ; i novelli “S.Tommaso” decidono, sulla scorta della moderna ermeneutica, di tradurre le parole del rituale perché udite udite” tutti capiscano e così, compreso e svelato il mistero, si vada a Cristo a cuor leggero e finalmente soddisfatti.
Bisognerebbe domandarsi se esiste ancora la fede e uno spazio, dentro di noi, per il Sacro …
Non mi nominare il mausoleo di Padre Pio per pietà! Ci sono entrata una sola volta e mi è bastato!….Io, quando vado, mi fermo al confessionale consunto, dentro la piccola chiesa antica e non mi muovo…paralizzata dallo scempio!
I Padri (e le Madri) del deserto sono argomento di costante meditazione per le mie suore, che vivono in completa ed assoluta clausura. Oltre a non farsi mai vedere, non rivelano neppure il loro nome. La gente (anche le suore di altri ordini) è costernata da tanta “separatezza”. Stamattina, mentre andavo al treno, sono passata vicino alla loro chiesa. Si celebrava una solitaria messa tridentina; oltre alle suore invisibili al di là della grata, c’era un solo fedele, ma io dovevo andare di fretta al treno. Sono uscita, e mentre proseguivo velocemente per la strada ho sentito dei rintocchi cadenzati scendere dal loro campanile. Era il momento della consacrazione, mentre le suore si prosternavano e i rintocchi lenti scendevano dal campanile ignorati sicuramente dalla gente che passava per la strada. Mi sono commosa pensando alle mie suore.
http://www.photographers.it/progetto.php?id=2061&vi=18235#img
1) “Ti consiglio di andare sul sito “FIDES ET FORMA” ”
No, grazie!
2) “ma non ti accorgi della bruttezza imperante dei riti moderni???= per te è bellezza???”
Erroneo e apodittico: non esistono i “Riti moderni”. Esiste un unico Rito in due Forme: Ordinaria e Extra-Ordinaria.
Il fulgore della “bellezza” del Pane e del Vino che si trasforma nel Corpo e nel Sangue di Cristo che si offre per la nostra salvezza talmente mi rapiscono che poco mi fanno badare a tutto il resto. Anche se riconosco che il resto è mogliorabile, in certi casi e non in tutti, e sempre secondo il desiderio e la mens del Papa e dei pastori in comunione con lui, e non secondo il gusto mio tuo o di altri…
3) “ma VOI, I CONTENTI, siete sempre i vincitori”
A sentir parlare te e chi come te si esprime, non ho nulla da esser contento e non mi sento affatto vincitore. E’ da folli voler trionfare sulle macerie…
4) “QUESTA religione è il massimo per te, quella in cui ti senti a tuo agio, quella alla tua misura”
Si, lo è. Poichè la mia misura è quella dei grandi peccatori cui io sono e dei grandi santi a cui la mia anima aspira, pur senza riuscire a librarsi dalla polvere fango e peccato in cui vivo.
E’ la mia Fede,è la mia Chiesa, fatta di santi e peccatori che mai rinnegherò, mai sputerò ne piatto dove mangio, mai posso sputare addosso a coloro che soli (Francesco dixit..) possono offrirmi quel “Pane disceso dal cielo”.
Posso, nella mia indegnità, pregare e sperare per tutta la Chiesa gerarchica.
A te che sei Milanese, ricordo che Sant’Ambrogio definiva la Chiesa “Casta meretrix”.
Saluti.
Dimentichevo…
della Basilica di Assisi, suppongo che all’epoca si sia detto peggio che della Chiesa dedicata a San Pio…
Supposizione tutta personale, certo…
La questione non è, in primis, se Giovanni sia o no un bel nome. È anche un bel nome cristiano e italiano, e già questo risparmia al nascituro il fardello di chiamarsi Jonny o Maicol o Jonatan (tutti rigorosamente così vergati all’anagrafe) o peggio, come purtroppo oggi tocca a tanti infelici, ma il punto è un altro. Una madre che sa (o almeno intuisce) che suo figlio non è suo, tanto da esprimersi come se il nome non glielo mettesse lei, ma a lui fosse dato (“i vostri nomi sono scritti in cielo”) e a lei toccasse solo di riconoscerlo (“si chiamerà Giovanni”) … beh una madre così è una meraviglia (e oggigiorno una rarità assoluta) … anche se facesse mille errori e avesse mille altri difetti.
Del resto, mi pare che Luigi notasse che era raggiante … cioè aveva un’aura
Quanto ai nomi, come non ricordare quei versi simpaticissimi del Poeta, a proposito dei genitori di san Domenico: «O padre suo veramente Felice! O madre sua veramente Giovanna, se interpretata val come si dice!»
Non per voler smorzare gli entusiasmi di molti, ma chi può essere sicuro che la madre del nascituro non abbia espresso un’intenzione generica, senza alcun riferimento ad un preciso fatto di Vangelo?
Perché tanti “ricami” sul ” si chiamerà Giovanni”?
Di fronte a certi atteggiamenti, che a mio parere sanno di forzatura, io resto sempre sconcertata.
Non si preoccupi, è normale.
Cara Marilisa, il nostro padrone di pianerottolo è mosso da tantissima “curiositas”. Gli piacciono le scritte sui muri, ed anche le frasi colte a sorpresa, magari indipendentemente dal contesto. In questo caso penso che lo abbia interessato il sentire in bocca ad una “ragazza” (giovane donna) dei nostri giorni una frase del Vangelo, tale e quale, indipendentemente dal fatto che lei lo sapesse o no.
Sono totalmente d’accordo con Leonardo quando dice che “i nostri nomi sono scritti nel cielo”, lo credo fermamente. E sono anche d’accordo con lui nel ritenere singolare, e straordinaria, la sensibilità di questa giovane donna nell’attribuire al bambino il nome, a prescindere dai suoi gusti “si chiamerà!”,afferma, non dice “lo chiameremo”…è veramente notevole.
Si Antonella, è notevole…fa riflettere! Ricordo un aneddoto che mi venne raccontato da una signora che prendeva il sole attaccata al mio ombrellone quanche anno addietro. Ebbene, questa aveva una figlia di 11 anni -figlia unica- con il nome di mia madre – un nome anche desueto, antico-. Mii disse che non esitò a chiamarla così in quanto,quando era incinta all’ottavo mese gli andò in sogno una bambina la quale le disse testuali :” sono tua figlia e mi chiamo Livia”. Ha dell’incredibile!
premetto che dall’ecografia le avevano detto che al 99 % si trattava di un maschietto…quindi una femminuccia assolutamente fuori programma…
il che rende la cosa ancora più inquietante
Per tornare al tormentone del vescovo Mogavero, le foto che si vedono in Internet non sono relative alla Messa di domenica scorsa, ma al maggio 2011, quando è stata consacrata la chiesa, ed i paramenti erano bianchi. Quelli di domenica scorsa erano verdi, anche se di un verde molto particolare, forse olivastro, e sicuramente assai eleganti. Ma non trovo nessuna foto.
Ho capito, Antonella. So bene che Luigi è pronto a cogliere “i segni” dovunque, ma da qui a farci il “ricamo” come alcuni hanno fatto, mi sembra un po’ troppo.
Forse esagero io che sono solita attenermi all’ oggi senza fantasie di nessun genere e senza credere a premonizioni.
Carino quel “Non si preoccupi, è normale.”
Più gentile del solito. Ha parlato il genio.
Ho letto, tutti vostri commenti,
vorrei pero` cogliere l’occasione del tema dei nomi, per porre a Luigi e a tutti voi una domanda: perché a differenza del Sud-America, da noi in Itallia non si é diffusa la tradizione di chiamare i bambini: Gesu`, magari anche come secondo nome?
Se non sbaglio, il nome Jesus é molto diffuso nell’America Latina…
Hai ragione Fabri. Gesù sarebbe davvero un bellissimo nome da dare al proprio bambino, tra l’altro c’è anche il santo: San Gesù il giusto; si festeggia il 21 Giugno ed era un predicatore, discepolo di San Paolo.
In Terra Santa è comunissimo, eppure, per uno strano paradosso il cristianesimo attecchì poco o niente e le comunità cristiane sono ridotte al lumicino. Ma anche in Spagna, oltre che in sud America,è comune, per via dell’attaccamento, molto sentito, al cristianesimo….Come vedi ci sono due tendenze estreme: o l’assenza totale del trascendente ravvisabile in questo [per noi] santo nome o l’esatto contrario. Forse nell’europa Cristiana a maggioranza cattolica il nome del Signore lo si riserva solo al Cristo per un, chiamiamolo, sentimento di sacro timore oltre che di riverenza e pudore…
FABRICIANUS in italia non abbiamo neanche Giuda, frequente in altre lingue. Ma domani li avremo tutti e capiterà che qualche nostro nipote avrà in classe un compagno di nome Judas e un altro di nome Jesus. Con l’inglese sarà più facile. Poi arriveranno i nostri Giuda e Gesù.
Penso che sia giusto che il nome “Gesù” non venga dato ai nuovi nati. In quanto a Giuda, c’è anche un San Giuda ed anche una “Lettera di Giuda”.
Fabricianus, in Italia non c’è il nome Gesù, ma Gesuino c’è, eccome!
@ Marilisa.
Sullo stipendio.
Un prete di parrocchia prende circa 900 euro NETTI di stipendio (che non esistono se il prete ha uno stipendio di insegnante superiore a quanto percepisce dalla CEI. Se è inferiore invece viene integrato fino alla quota minima).
Un vescovo prende un po’ di più (penso che la cifra di 1600 LORDI corrisponda).
N.B.: le trattenute sono alla fonte.
Per quanto riguarda le offerte della Messa, il Codice di Diritto Canonico afferma che l’offerta va tutta al sacerdote che celebra.
TUTTAVIA. Se l’offerta supera il minimo fissato (che in alcune diocesi è 10 e in altre 15), NORMALMENTE ciò che sopravanza entra nella cassa della parrocchia.
Un prete che celebra mediamente 30 S.Messe al mese dunque riceve 300-450 euro, che sommati ai 900 dello stipendio fanno 1200-1350 euro.
Le spese personali sono a carico suo e non della parrocchia (auto, spese di vitto e spese vive, gas, energia elettrica, telefono, etc). Normalmente le parrocchie sono dotate di case parrocchiali in cui il sacerdote ha diritto di risiedere a titolo gratuito (e ci mancherebbe pure! sarebbe come voler far pagare a un carabiniere il diritto di risiedere in caserma!).
Naturalmente l’offerta della S.Messa riguarda UNA Messa quotidiana.
Per la seconda i 2/3 vanno alla curia e per l’eventuale terza (in genere di domenica questo è possibile) tutta l’offerta va alla curia.
Questo per evitare che il prete diventi un fabbricatore di Messe (e di soldi).
E’ una misura preventiva.
Del resto siamo tenuti a celebrare la S.Messa a richiesta di chiunque senza pretendere NULLA. Se uno non ha la possibilità di fare un’offerta la Messa dev’essere celebrata COMUNQUE senza chiedere nulla. Talvolta qualcuno porta doni in natura (frutta, uova, pane).
Le offerte in occasione di battesimi, matrimoni, funerali, benedizioni di famiglie e quant’altro, anche quelle date a mano al sacerdote(a meno che chi fa l’offerta non lo specifichi espressamente) finiscono nella CASSA PARROCCHIALE e non nelle tasche del prete…
Questo prescrive il Diritto Canonico.
C’è un bilancio parrocchiale che va presentato ogni anno alla Curia vescovile e che deve essere controfirmato da un Consiglio per gli Affari Economici Parrocchiale, composto da laici…
Detto questo, poi se uno fa diversamente non rientra nelle norme sancite dalla Chiesa.
Bene, maioba. Questa precisazione da parte di uno che sta sul campo ci voleva. E ancora, per quanto rigiarda il tormentone Mogavero – Armani, ritengo che i paramenti siano stati donati alla chiesa e non al vescovo.
Posso solo aggiungere che, per quel che ne so, molti sacerdoti non stanno nemmeno a guardare le offerte delle messe, e tutto quello che viene offerto rimane alla parrocchia.
E i bilanci delle parrocchie italiane non consentono certo grandi lussi, specie in questi ultimi tempi.
Se qualcuno pensa di arricchirsi, cambi mestiere.
E vogliamo parlare delle ferie?
OT sul sostentamento del Clero.
Ci sono un paio di siti che forniscono parecchie informazioni in proposito:
– http://www.8xmille.it/Rendiconto
(suggerisco di scaricare il Rendiconto e la Ripartizione 2012)
– http://www.sovvenire.it/
(in particolare http://www.sovvenire.it/home/offerte_per_i_sacerdoti/00000251_Che_cosa_sono.html)
Riassumendo nel 2010 il sostentamento dei 38 mila sacerdoti diocesani è stato in gran parte (62%) finanziato con l’8 per mille:
Totale (milioni di euro) 575,1 100%
Remunerazioni proprie dei sacerdoti 110,5 19%
Parrocchie ed enti ecclesiastici 45,0 8%
Redditi degli Istituti diocesani 49,7 8%
Offerte per il sostentamento 14,9 3%
Quota dall’otto per mille 355,0 62%
Sarebbe bello che l’8 per mille potesse essere interamente dedicato agli interventi caritativi e alle esigenze di culto e di pastorale e invece oltre il 30% deve essere utilizzato per sostenere (giustamente) i nostri sacerdoti. Al fine di raggiungere un’autonomia in questo ambito, credo che dovremmo sensibilizzarci di più sullo strumento delle offerte per il sostentamento. La legge permette di dedurre fino a 1032 Euro l’anno (che vuol dire che, a seconda dello scaglione di reddito, che si paga realmente dal 77% al 57% di quanto donato con un effetto leva che moltiplica la nostra efficacia). Purtroppo solo 140,000 fedeli all’anno usufruiscono di questa opportunità (per un’offerta media di 100 Euro). Credo che si possa e si debba fare molto di più ma se ne parla poco… Per esempio mi sembra più “efficace” ricorrere a questa contribuzione invece della classica offerta domenicale o dell’offerta spot…
La butto lì…
Ciao
Aggiungo che ogni domenica e ogni festa di precetto il parroco è tenuto a celebrare una Messa per il Popolo (Missa pro populo) senza ricevere nessuna offerta da chicchessia, perché il parroco dona al suo popolo quanto ha di più prezioso: Gesù stesso nell’Eucaristia.
Caro don Marco, ti ringrazio infinitamente per le precisazioni.
Finalmente ho saputo qualcosa di chiaro.
Saluti cordialissimi.
Grazie a Luigi e a tutti coloro che mi hanno risposto.
Ciao Clo!!!
Ciao Fabri !!! Salutami Monza, e soprattutto…IL DUOMO!!!
Non mancherò, carissima Clo.
A proposito di Lampedusa e della sua chiesa, ho visto adesso in TV un servizio in cui si spiegava che la chiesa è stata costruita e adornata col contributo di molti artisti (la croce è opera di una gioielliera famosa ecc.). Anche Versace, evidentemente, ha regalato i paramenti. Quindi una volta di più penso che molti dovrebbero chiedere scusa al vescovo Mogavero, definito dai media “il vescovo che veste Versace”. Suggestivo, ma improprio e da interpretare nel modo dovuto.
Scusate, non era Versace, ma Armani.