“Senza vergogna. Un terrorista segretario della Camera”: così Libero apre l’edizione di sabato 3 giugno, menando scandalo per il fatto che Sergio D’Elia, eletto deputato nella lista della Rosa nel pugno, è segretario d’Aula a Montecitorio. Condannato a 25 anni per concorso in omicidio, ne sconta 12 e gli altri gli vengono abbonati a seguito di una fattiva dissociazione dal terrorismo. E’ fondatore di Nessuno tocchi Caino, che da dodici anni si batte contro la pena di morte. Mando la mia solidarietà a Sergio: non c’è vergogna nel riscatto dal crimine. Tra le accuse che portano Gesù alla morte c’è quella di aver chiamato a suoi discepoli esattori delle imposte e peccatrici.