C’è un canto del Leopardi intitolato “Il sogno”, che viene datato 1819-1821, nel quale Giacomo è visitato in sonno dall’immagine di una donna che è morta e che forse ha amato, insomma una Silvia o una Nerina che canterà più avanti. Lei parla per prima e ne viene un dialogo che ricorda quello di Petrarca che in sogno è visitato da Laura nella canzone 359. Ma c’è un momento nel quale Giacomo si stacca dal modello e chiede inquieto a colei che gli fa visita: “Sei tu quella di prima?” Dedico ai visitatori le cinque parole, le uniche di questo canto che siano degne dei testi migliori del Leopardi. Le propongo in vista dei santi e dei morti ai quali ci avviciniamo. Nei commenti un aiuto a intenderle.
Sei tu quella di prima?
7 Comments
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Anchor quella sarò. Il cristiano Petrarca nella sua canzone che inizia con il verso “Quando il soave mio fido conforto” piange la lontananza da Laura ma è sicuro della salvezza di lei e di ritrovarla un giorno più splendida di come la conobbe. “Certo sempre del tuo al ciel salire /come di cosa ch’uom vede da presso”, dice e chiede se è proprio lei: “Son questi i capei biondi?” Laura risponde che ora è “spirito ignudo” ma che dopo la risurrezione “anchor quella / sarò, più che mai bella, / a te più cara”. Nel già cristiano Leopardi scompare sia la certezza presente sia la futura e resta la sola domanda sul passato: “Sei tu quella di prima?”
Tutti Leopardi. Alcuni di noi ancora possono intendere il Petrarca ma tutti siamo Leopardi.
Mi verrebbe da dire : per nostra fortuna.
Per i visitatori belli che non hanno in casa i “Canti” e il “Canzoniere”:
Era il mattino e tra le chiuse imposte
[le parole da me segnalate sono al verso 20]
Quando il soave mio fido conforto
[Ho spigolato nella terza e sesta strofe]
E, amici del “pianerottolo”, di questo poeta (forse un pò meno bravo, ma, magari, più recente) cosa mi dite ?
https://www.youtube.com/watch?v=rT8yTLzg-JU
Buona serata !
Roberto Caligaris
Eh, sì! Ma anche questi testi di Thom Yorke non sono proprio da buttare
https://www.youtube.com/watch?v=MjXzA4EtjoI
Adoro le atmosfere cupe e surreali dei Radiohead dove il reale si fonde col virtuale con armonie inquiete. Li ascolterei per ore…