Contra Bergolium 5 – Riprendo i seminari “Contra Bergolium” chiedendo aiuto per interpretare una notizia fiorentina data da Pietro De Marco sul blog di Sandro Magister il 12 dicembre con il titolo Effetto Francesco: “tirannia democratica” contro i dissenzienti. Sono un amante degli ossimori e sono interessato a capire la tirannia democratica ma non ho strumenti per verificare che cosa sia avvenuto a Firenze, Nel primo commento riporto le parole di De Marco, nel secondo formulo le mie domande. Lo scopo è conoscitivo.
Se Papa Bergoglio sia un tiranno
61 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
La denuncia di De Marco. “Mi raccontano questo caso recente, sintomatico del clima cattolico che sta affiorando: da una storica associazione fiorentina di volontariato, mesi fa sono stati espulsi dei membri perché accusati di criticare papa Bergoglio. Sembra che le prove siano state ottenute penetrando nel social network ove essi dicevano, magari gridavano, il proprio dissenso. Un’espulsione senza processo né confronto, invocando articoli statutari inaccessibili agli accusati”.
Le mie domande. De Carlo è persona seria e dunque, letto il suo testo, mi sono adoperato a intendere il fatto interrogando valorosi amici fiorentini operanti nell’informazione e nel volontariato ma nessuno ha saputo dirmi. Vorrei sapere di quale “associazione fiorentina di volontariato” si tratti, chi e quanti siano gli espulsi, in quale social network siano state rintracciate le prove della loro ostilità al Papa, com’era formulata l’ostilità.
Postilla alle domande. Sto indagando sugli oppositori di Bergoglio e sono interessato a conoscere quel dissenso fiorentino e chi l’abbia bandito. Sono contrario alla censura del dissenso ma sono contrario anche alle denunce inverificabili. Dunque chi può mi aiuti a verificare. Potrebbe essere utile per fermare la tirannia.
Si sono solo ribaltati i ruoli rispetto al precedente pontificato, tic compresi.
A proposito di Magister: adesso cerca di arruolare Francesco tra i liberisti:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350950
Nessuna notizia in proposito.
Però….
Aveva detto, il De Marco, alle dimissioni di papa Ratzinger: “L’azione potentemente correttiva (sic!), medicinale (sic!), di mezzo secolo di erramenti [la Chiesa post Concilium], era affidata alle decisioni del papa; ora passa nelle imponderabili mani del prossimo conclave e del futuro pontefice!
La posta in gioco, per quanto attiene al giudizio umano, è enorme. Penso questo: come il sovrano rischio di Giovanni Paolo II di governare la chiesa col suo essere sofferente ha ottenuto il miracolo di papa Benedetto, così quello, altrettanto radicale, di Benedetto di riconsegnare la Chiesa e la propria missione a Cristo perché ne dia il peso ad un vicario integro, otterrà un altro pontefice alla misura della storia.”
La somma delusione per un pontefice come Francesco ( vicario integro?), deve avere nascosto al cattivo profeta che il Papa attuale è proprio “alla misura della storia”. Ma della storia di oggi, non di quella del medioevo.
Tutto si tiene.
Un De Marco ultraconservatore, alla pari del Magister, doveva pur trovare l’ennesimo appiglio per attaccare Francesco.
Sarò ingenua, perché no?, ma mi vien da dire che niente c’è di nuovo sotto il sole.
Travisare e trovare pietre da scagliare contro chi non piace è sempre stato lo sport preferito di quelli che si rodono dentro ( ma anche fuori) perché le cose non vanno come loro vorrebbero. E perché chi ha un modo di pensare diverso dal loro, non può esistere. Davvero non può.
Dunque, almeno lapidarlo si può.
Ma vani sono i loro sforzi per metterlo al tappeto. Vani e ridicoli.
Forse non è il caso di De Marco, “persona seria”, ma se non sbaglio anche il Magister passa per persona seria-serissima, eppure le sue belle pietre contro papa Francesco le scaglia, eccome!
Qui la serietà, Luigi, non c’entra per niente, e tu lo sai bene.
Qui si tratta di mentalità retrograda, che fa vedere sempre all’ indietro. E fa squadernare la mente e la visione delle cose. Magari fa prendere per vere le false dicerìe che fanno al proprio caso. Non ti pare?
Caro Luigi a volte i cortigiani sono piu‘“realisti del re“. Ti stupisce che ci siano degli zelanti bergogliani che sono piu‘papisti del papa?E che. magari pensano di fare cosa gradita al sovrano regnante facendo fuori chi parla male di pui?Padre Livio Fanzaga licenzio‘da Radio Maria il povero Palmaro perche‘criticava Bergoglio. Quindi non mi stupisco che a Firenze alcuni. volontari i alcuni parrocchiani siano stati allontanati perche‘non si univano al coro dei laudatores. Ma caro Luigi se tu sei un bergogliano vero,e non un opportunista,dovresti stare attento non tanto agli oppositori di Bergoglio ma ai suoi cortigiani,ai laudatores interessati,agli adulatori smaccati. E‘da costoro infatti che papa Francesco potrebbe avere piu problemi.
Come diceva il proverbio:dagli amici mi guardi Iddio,che dai nemici mi guardo io.
Ringrazio Marilisa e Discepolo per i consigli ma io cerco informazioni.
Luigi se non lo sanno i fiorentini è difficile che lo possiamo sapere noi che siamo lontani da Firenze.
In ogni caso il web è strapieno di pettegolezzi è meglio contrallare che una notizia sia riportata minimo minimo da due o tre fonti di tendenza diversa per prenderle in considerazione.
Il lavoro più grosso in effetti è imparare a fare la tara.
Non condivido le opinioni di Palmaro, De Marco, Magister ma le rispetto. Non condivido la decisione del Padre Livio, ma rispetto anche quella. Sono per un ampliamento della tolleranza reciproca in ogni campo. Una via per l’ampliamento è la verifica delle affermazioni polemiche: occorre sempre chiedere – se non viene fornita dall’emittente di un messaggio – quale sia la fonte di un atto o di una parola che si pone sotto accusa o che si propone.
Non mi va un ambiente dove si procede così: qualcuno ha cacciato qualcun altro che aveva detto qualcosa. A chi giova procedere a mosca cieca?
Comunque De Marco è tra i gestori di questo sito:
http://www.bosecuriose.it/
C’è stata tempo fa una polemica con Livi che finì anche su Avvenire.
Se alcuni le hanno prese le hanno anche date e mi pare giusto così.
Non dovrebbe esserci nella Chiesa ma c’è.
http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/04/09/gli-intoccabili-il-caso-enzo-bianchi/
http://www.avvenire.it/Lettere/Pagine/quellemalignedeformazioni.aspx
A proposito della mosca cieca ripropongo a Discepolo la domanda che le facevo il 15 dicembre – in un commento al post Roma è santa ma i romani so’ fiji de mignotta – a proposito di un’affermazione da lei attribuita al cardinale Kasper. Così Discepolo scriveva il 15/12/2014 alle 23:19: “Kasper ha detto che in TUTTI i casi un divorziato risposato è perfettamente integrato colla chiesa e può far la comunione”. La domanda, alla quale ancora attendo risposta, era: dove il cardinale Kasper ha fatto quell’affermazione?
Però Luigi le cavolate qua sono equamente distribuite tra i gruppi non è che si può usare il metodo gutierrez solo con una parte.
Per il resto non spetta a noi sapere delle beghe tra fiorentini.
Hai ragione Sara, la domanda sui fatti e sulle fonti va posta a tutti. Tu aiutami a porla quando io dormo, o fingo di dormire. Se hai presente qualche caso di mio sonno su fatti e fonti – non su opinioni – indicalo subito, come si addice a un seminario e vedrai che io ti sosterrò.
Appunto: le opinioni sono libere (come diceva quel tale), mentre i fatti sono sacri.
Nell’attesa, quindi, che Cristina voglia chiarirci dove mai abbia letto o sentito l’affermazione da lei attruibuita al Cardinale Kasper, vorrei proporvi – anche se so che non c’entra nulla con il “post” – il ricordo d’una grande italiana: Virna Lisi (conterranea, tra l’altro, di Luigi e di Sara, mi sembra); la sua bravura, la sua bellezza, la sua eleganza, e, in sostanza, la sua classe testimonieranno per lungo tempo quant’è stato grande il cinema italiano.
Buona domenica !
Roberto 55
“occorre sempre chiedere – se non viene fornita dall’emittente di un messaggio – quale sia la fonte, il fatto, l’esatta proposizione che si pone sotto accusa o che si difende.”
Mi pare che nessuno di noi sia in grado di soddisfare la tua curiosità, Luigi.Se neppure i tuoi amici fiorentini sanno niente, a maggior ragione questo vale per chi vive lontano da Firenze.
Ma perché, dato che lo conosci, non provi a chedere lumi allo stesso De Marco? Se fosse in buona fede,ti dovrebbe far sapere molto più di quanto ha accennato.
Scagliare la pietra e tirare indietro la mano, non è un bel giochetto.
Anche io sono per la tolleranza, l’ho detto più volte, ma la lettura dei vari discorsi del De Marco dà ad intendere che proprio lui non sia tollerante e che,anzi, sia molto, ma molto, di parte.Per questo quel signore, tanto “persona seria”, non mi piace per niente. Inoltre mi chiedo: perché posta i suoi articoli sul blog di un certo Magister, a cui non pare vero di accoglierli per avvalorare le sue tesi? Facile rispondere, ovviamente:l’unione fa la forza. Mi sembra una specie di congiura.
Ciò che ho letto su Avvenire e su Enzo Bianchi mi ha fatto fortemente indignare.
Allora mi convinco sempre più che c’è in atto un proposito ben definito, e non mi meraviglia: gettare il più possibile ombre su un Papa che, avendo scompaginato le pagine di una Chiesa conservatrice e, a mio parere, poco illuminata, non piace per niente.
Ma allora, quantomeno, dovresti ricrederti sulla “serietà” di costoro, se mi permetti Luigi.
A che cosa vorrebbero arrivare tutte queste persone? Intanto, qualunque sia il loro proposito, è fallito in partenza.
Se non lo capiscono, hanno un quoziente di intelligenza bassino anziché no; se continuano pur avendo capito, vuol dire che la loro malignità li divora.
Vedo molto fumo sollevarsi da loro.
“perché posta i suoi articoli sul blog di un certo Magister, a cui non pare vero di accoglierli per avvalorare le sue tesi? ”
Sono diversi anni che De Marco posta i suoi articolo sul blog di Magister.
Adesso la loro posizione si è molto radicalizzata.
In ogni caso è difficile dall’esterno valutare con esattezza il grado di verità di certe affermazioni anche perhè di solito si mette una mezza verità in mezzo a mezze bugie e se non conosci bene ciò di cui si parla navighi a vista.
la mia regola è che se un fatto viene riportato solo da una fonte molto di parte (quasisi parte essa sia) non la prendo per vera.
per Ubi sugli Squallor:
http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/bombastica-intervista-ad-alfredo-cerruti-talent-scout-autore-attore-91167.htm
Grazie Sara, anche se preferisco la musica all’autore, del quale dall’intervista traspare un non malcelato egotismo.
http://www.youtube.com/watch?v=tgPW4ytjYSE
Scusandomi dell’Ot precedente e tornando al tema del thread: ma dde’ che stamo a parlà?
Siamo nel campo delle opinioni e degli schieramenti allo stato puro.
Luigi ha ragione: si circostanzino i fatti. Sui fatti poi possiamo scannarci tranquillamente a partire dalle opinioni e degli schieramenti ai quali possiamo essere/sentirci organici; ma lameno lo facciamo su un “fatto” r non sul “nulla”.
Buona Domenica a tutti.
a proposito di fatti.
Trovo infelice il ” join the army, I want you” di Burke :
“I am therefore very worried, and I call upon all Catholics, laymen, priests, and bishops, to involve themselves, from now up to the upcoming Synodal assembly, in order to highlight the truth on marriage.”
Detto in un’intervista a Le Figaro, pubblicata da rorate
A proposito invece del “qualcuno dice che”:
Qualcuno dice che Papa Francesco giri per Santa Marta in camicia, pantaloni e bretelle.
Spero che non esca mai una foto, altrimenti a Discepolo viene un infarto 😉
Abbiamo visto un Papa in costume da bagno, se non ricordo male, e siamo perfettamente sopravvissuti, mi pare.
Anche Müller si è presentato ad un’intervista in sandali e maglietta
http://vaticanresources.s3.amazonaws.com/pdf_supplement%2Fdonne_settembre.pdf
Io in genere cerco sempre di fare un po’ la tara e di galleggiare sopra gli schieramenti.
Perché vedo un po’ di ragione e un po’ di torto in tutti
Personalmente non trovo niente di male a vedere un papà in camicia,pantaloni e bretelle. Quelli che si scandalizzano sono quelli che vedono il papà come una figura sacra
A vedere un papa…
A me non scandalizza ma mi da fastidio che quelli cui da fastidio il vestito bianco devono spingere per toglierlo.
Come se uno venisse a casa mia e cominciasse: ma guarda quel divano è di troppo leviamolo, e quel tavolo non vedi che ingombra?
e quella libreria che la tieni a fare?
e via dicendo.
per questo dico mi sento nel mezzo.
(anche se la tonaca in genere non mi piace)
Sara 18:13 condivido ed è quel che penso anche io.
Però, ho anticipato una fissa che è un po’ di tutti, cioè incasellare: dire che tu dici perchè sei tradi/progr ecc.
non mi infastidisce la tonaca bianca e non mi scandalizzo che nelle ore libere si metta in libertà come tutti i vescovi del mondo. Mi fa piacere che si desacralizzi la figura del papa.
Per Picchio (e sperando che non si banalizzi la cosa).
Una volta, all’epoca, si parlava di “quella vocina interna”. Non voglio andare sul pesante e dire “locuzione” o “Spirito Santo”, “coscienza”, o nel peggio “la voce del nemico camuffata”. Però noi dovremmo avere oltre la “ragione” anche la “fede”. E con la fede e la ragione dovremmo cercare di “discernere” quella “vocina interna” da donde venga e di chi sia.
Quindi prendiamola la “chiamata” non come alle armi o a schierarsi sola “ratio” (che poi non ce ratio nuona senza fides per un cristiano…) ma verso la “fides” che ci suggerisce la “vocina”.
Mi auguro non si banalizzi, capisco i miei limiti nel cercare di spiegare.
Dipende da che significato si dà
al termine desacralizzare secondo me.
Volendo anche il Dalai Lama si veste da Dalai Lama se domani si presentasse con le bretelle sarebbe meglio?
desacralizzare significa, per me, non ritenerlo più “sacro” di qualsiasi altro vescovo.Dovremo anche smetterla di chiamarlo “santità” e “santo padre”. E’ solo il vescovo che presiede le altre Chiese nella carità, non un quasi Dio.
Bho su questo sono contraria, il Papa è il Papa è basta.
Anche solo per comodità, non è che siccome la Chiesa ieri ha sbagliato a far coincidere il papato con la monarchia deve far giusto imitando la democrazia oggi. (messa come sta messa tra l’altro).
E questo indipendentemente dal fatto che il Papa giri in baldacchino o vada in mutande, è segno di unità per la Chiesa e questo mi sembra giusto mantenerlo.
Al mondo ci sono 5.299 vescovi cattolici. Togli un Santo Padre per avere 5300 vescovi, cioè un Papa in meno e un vescovo in più?
Il Vantaggio? che è più cool non avere il Papa?
E’ qualcosa che sinceramente non capisco.
Della serie, misure repressive contro chi non è in linea: http://www.lastampa.it/2014/12/21/blogs/san-pietro-e-dintorni/milano-curia-licenzia-ins-rel-prolife-DYjY29dpBdhRAS08sNlf2N/pagina.html
Questi mi sembra siano fatti, circa la repressione contro chi non è perfettamente in linea. Meno male che la chiesa (minuscolo voluto) germanica è, non solo in linea, ma anche oltre, cioè “detta” la linea prossima futura:
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/germania-germany-alemania-38172/
Questi mi sembra siano “fatti” e non opinioni.
Diocesi di Milano: in linea. Diocesi di Firenze: in linea. Conferenza Episcopale Tedesca: in linea. Radio Maria: in linea.
Sentinelle in piedi: NON in linea….. Singoli insegnanti di religione (Milano, Torino……), che si permettono di esprimere quello che dice (finora) il Catechismo della Chiesa Cattolica: NON IN LINEA, non difesi dai loro vescovi, anzi….
Suore americane (eretiche ?) : in linea : http://www.ilmessaggero.it/PRIMOPIANO/VATICANO/papa_perdona_suore_ribelli_americane/notizie/1070440.shtml
…….per non parlare dei casi più eclatanti:
Francescani dell’Immacolata. NON in linea
Francescani: IN LINEA, anche se: http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/gravi-difficolta-frati-minori.aspx
Da “La Repubblica” di oggi:”Parlando di “malattia dell’accumulare”, il pontefice fa un preciso riferimento ai traslochi. “Un tempo – ha raccontato il Papa con un aneddoto – i gesuiti spagnoli descrivevano la compagnia di Gesù come la cavalleria leggera della Chiesa. Ricordo il trasloco di un giovane gesuita che mentre caricava su di un camion i suoi tanti averi: bagagli, libri e tanti oggetti, si sentì dire, con un saggio sorriso, da un vecchio gesuita che lo stava ad osservare: questa sarebbe la cavalleria leggera della chiesa? I nostri traslochi sono un segno di questa malattia”. Un probabile riferimento, quello del pontefice, del trasferimento nel nuovo maxi-appartamento in Vaticano dell’ex segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Un trasloco che ha suscitato diverse polemiche nel corso dei lavori di ristrutturazione e ampliamento.
E a conclusione del suo intervento Bergoglio chiede perdono per gli scandali e gli errori della Chiesa. “Non voglio concludere questo incontro senza chiedervi perdono per le mancanze mie e di miei collaboratori e anche per alcuni scandali che fanno tanto male, perdonatemi”, ha detto il pontefice.”
Ecco. Adesso con questo papa, se mi chiedono, non devo più aggiungere “ma…” se dico:”sono cattolico” Ora vedo un Pietro che cerca di realizzare oggi quello che disse il Signore Gesù e non una gabbia di precetti legalistici. Viene quasi voglia di prenderla sul serio, senza violentare l’intelligenza, la volontà e la coscienza, la santità della Chiesa e la presenza dello Spirito che l’assiste. Grazie, Signore.
Anch’io penso che si potrebbe convivere benissimo con le idee diverse. Non sono in grado di dire se c’erano più dissenzienti cacciati ai tempi di papa Benedetto XVI o oggi. Diciamo che c’è sempre qualcuno che emette patenti di cattolicità (“se dici questo o se non dici quest’altro, non sei cattolico”) e questo non va bene.
Ricordo le belle parole che papa Benedetto XVI disse in memoria del cardinal Martini, nel giorno della sua morte, mentre i “ratzingeriani” ballavano sulla sua tomba.
Stiamo calmi.
Sì,stiamo calmi. Però quando si sentono parole che dicono chiaro che il progressismo nella Chiesa è diabolico o quasi, e fanno capire che i veri cattolici sono quelli che rimangono ingessati, può essere plausibile che si perda la calma.
Gli appelli alla calma si fanno per quelli che la perdono, non per quelli che la conservano.
Io la perdo spesso.
Dice che la calma è la virtù dei forti.
Io realisticamente dico che non è neppure dei santi.
Mi pare che anche Gesù l’ abbia persa nel Tempio.
Ci sono delle volte in cui è bene perderla, secondo me. Contro gli impostori, contro i prevaricatori, contro i muli testardoni, contro i calunniatori.
“Però quando si sentono parole che dicono chiaro che il progressismo nella Chiesa è diabolico o quasi, e fanno capire che i veri cattolici sono quelli che rimangono ingessati, può essere plausibile che si perda la calma.”
A me fanno perdere la calma entrambi progressisti e tradizionalisti, legalisti e antilegalisti, ingessati e turbomovimentisti.
Non perchè ci sono ma perchè vogliono convertire sempre gli altri, dimenticando che ci sono anche questioni caratteriali, storie e attitudini personali o intellettuali dietro certe posizioni.
E basterebbe un po’ di rispetto invece di voler sempre prevaricare.
Per la verità, a te fanno perdere la calma molte cose, Sara. Lo hai dimostrato più di una volta.
Basta però saper distinguere chi vuole ragionare e chi vuole prevaricare.
Non è difficile.
Se per te prevaricare significa sostenere le proprie ragioni con argomentazioni serie che magari a te non piacciono, stai sbagliando.
La lettura di certi commenti equivalgono + o – a questo…
http://www.youtube.com/watch?v=4o92qwjkHck
Scusi Marilisa capisco che è tempo serio però il suo approccio più o meno è: le mie ragioni sono serie e lampanti quelle degli altri schifezze.
Veda lei se è possibile chiamarsi aperturisti con un approccio di questo tipo.
un minimo di onestà (anche se non si condivide) la vuole riconoscere anche al suo interlecutore?
Detto ciò il problema non è la posizione dell’uno o dell’altro (che si può condividere o meno) ma il clima di scontro perenne che invelenisce tutto anche le ragioni più lampanti.
tempo perso scusate
Detto ciò a volte il Papa non lo capisco nemmeno io, capisco il richiamo teologico alla grazia contro il legalismo ottuso, però anche volando basso con tutta la corruzione che c’è a Roma a due passi dal Vaticano dove lo vede il legalismo?
Volando terra terra la grazia ha bisogno anche della natura una pedagogia dei piccoli passi è così terribile??
“… le mie ragioni sono serie e lampanti quelle degli altri schifezze.”
Scusa tanto, Sara, questo approccio lo vedi tu con i tuoi occhialini deformati. A dimostrazione di quello che dicevo prima.
Se uno non avesse il paraocchi deformante, vedrebbe le cose nel modo giusto.
Ma non è, appunto, il tuo caso.Ma tant’è…
Il clima di scontro fra opposizioni opposte spesso viene visto per quello che non è.
Le discussioni sono sempre, per loro natura, animate,sia che si parli sia che si scriva. Lo si vede in qualunque ambito.
Quanto al Papa, “con tutta la corruzione che c’è a Roma” dovrebbe ammutolirsi secondo te? Per me fa benissimo a dire quel che è giusto fare, e non si tratta di “bastonate” come ad alcuni piace intendere, ma di persuasioni a fare meglio.Senza indorare pillole di nessun genere.
Anche a me piace parlare chiaro, papale papale appunto. Quindi, io lo capisco bene il Papa.
E finisco qui, perché ho molte cose da fare e non posso restare appiccicata al computer.
Bho secondo me se c’è tanta corruzione dovrebbe prendersela con chi trasgredisce alle regole non contro i legalisti che sono putrefatti dentro.
Se chi rispetta le regole è putrefatto chi ruba per ingordigia cos’è?
Così mi pare nei miei limiti.
Altrimenti diventa un po’ tutto è peccato e niente è peccato e uno nell’impossibilità pratica e contingente di discernere finisce per buttare il bambino con l’acqua sporca..
Io di testa lo capisco però metterla più semplice….
E’ quello che dice qualsiasi bravo pedagogista con i bambini: poche regole ma chiare e spiegate nel suo significato in modo che non siano solo esteriorità.
Bastonare per tutto e il contrario di tutto in nome di una purezza interiore un po’ utopistica mi pare che complichi le cose.
Se si può fare una critica io mi sento di fare questa.
In questo post proponevo un seminario “Contra Bergolium” per sapere qualcosa sulla denuncia di Pietro De Marco relativa a un presunto abuso compiuto dai responsabili di un’associazione fiorentina nei confronti di suoi aderenti critici verso Papa Francesco; e la denuncia ne traeva conclusioni serie che erano titolate – da Magister – “Effetto Francesco – tirannia democratica”. Speravo che qualche visitatore fiorentino o con buoni collegamenti in Firenze potesse dare una mano. Prendo atto che non abbiamo ottenuto lo scopo. Continuerò a cercare e non escludo di andare a Firenze per questo. Trovo singolare che si possa dire: “Che brutto momento nella Chiesa – qualcuno caccia qualcun altro perché ha detto qualcosa contro il Papa”. – Ma non abbiamo ottenuto neanche un secondo obiettivo che s’era aggiunto in corso d’opera e che riguardava la visitatrice che si firma Discepolo. Di questo al prossimo commento.
Intervenendo nei commenti a questo post avevo riproposto a Discepolo – che commentava sull’intolleranza dei bergogliani – una domanda, che gli avevo già posto in altro post, riguardante la fonte di un’affermazione da lei attribuita al cardinale Kasper: quella fonte non l’aveva data allora e non l’ha data qui e non ha spiegato questa sua scelta di non darla. Ritengo che non la darà mai e non voglio dire nulla sullo specifico, dell’avversione cioè di Discepolo a Kasper, ma sì sul metodo: trovo singolare che si possa attribuire a qualcuno un’affermazione che l’inchioda senza indicare da dove l’abbiamo presa. E’ un metodo che disapprovo come quello che recita: “mi dicono che qualcuno ha cacciato qualcun altro che aveva detto qualcosa”.
” secondo me se c’è tanta corruzione dovrebbe prendersela con chi trasgredisce alle regole non contro i legalisti che sono putrefatti dentro.”
A dire il vero Il Papa ha fatto più di un discorso contro la corruzione in generale.
I legalisti putrefatti dentro sono quelli che ai tempi di Gesù erano i farisei: legalisti putrefatti o sepolcri imbiancati.
Bergoglio sta sulle tracce di Gesù; il suo impegno in questo senso è talmente evidente che solo i suoi detrattori non lo apprezzano. E i suoi denigratori, lividi di astio e di rammarico per le lodi che gli vengono rivolte, stanno solo da una parte riconoscibilissima, ed è uno strano mistero.
Una meschinità miserevole.
Ma il popolo che legge per primo il cuore, sta con lui.
Hanno voglia, i conservatori, di andargli contro. Hanno perso in partenza e lo sanno e si rodono.
Il popolo vuole il Vangelo, vuole la coerenza col Vangelo, e riconosce in papa Francesco questa indomita volontà sempre evidente. Per questo motivo lo stima e lo ama.
Lei è fortunata Marilisa perché ha come minimo un’ottima autostima ma per chi è più fragile non sempre il metodo bastonata serve.
A chiunque si riferisca quando sento il Papa dire putrido dentro ad un uomo o alzaimer spirituale solo perché uno e’ troppo rigoroso o in crisi mi fa brutto.
Mi fa proprio impressione.
Nessun grazie per carità ai semplici fedeli però putrido dentro no.
Per il resto Buon Natale.
Anche questo in ogni caso e’ un difetto clericale che bisogna sopportare.
Anche il nostro parroco si incavola sempre con i pochi che si fanno il mazzo con quelli lontani tutto rose e fiori quelli vicini solo cazziatoni.
Però i sacerdoti sono come i genitori: non si scelgono e pazienza. Se ci bastona ce lo meriteremo.
🙂
Mai avuta “un’ottima autostima”, per quanto mi riguarda.
A mio parere, il Papa non dà bastonate, mette solo in evidenza certe pecche curiali che sono sotto gli occhi di tutti, e che anche i fedeli più semplici hanno sempre visto e rimproverato ad una Chiesa che si propone come “mater et magistra”, ma di fatto molto spesso non lo è stata. Non si tratta di “fragilità” ma, al contrario, di alta considerazione di se stessi.
Mi ricordo di un giovane prete,ultraconservatore, che fu colto nel momento in cui con grande supponenza diceva a dei fedeli: ” io sono il pastore e voi il gregge”.
Anche i pastori devono essere umili, devono ricordarsi di essere al servizio degli altri, forse prima degli altri. Devono guardare all’esempio di Gesù e dovrebbero seguirlo. Papa Francesco, suprema guida della Chiesa, lo ha fatto da subito.
Dunque, anche i pastori qualche volta devono accettare i rimproveri, mi pare. E ancora tanti ce ne sono che si sganciano dagli insegnamenti del Vangelo.
Papa Francesco non fa altro che additare la via giusta per tutti.
Epperò questo disturba parecchio–e per me e per tanti altri ciò è scandaloso– sempre e solo quelli che più che seguire il Vangelo, amano venerare l’Istituzione e una dottrina tutta teorica, separata dalla pratica.
Alcuni papi precedenti si erano abituati ad essere quasi adorati come se fossero altrettanti Gesù Cristo. Questo Papa no, non ci tiene proprio.
Gli basta fare quanto gli è possibile per svolgere degnamente il ruolo che Dio gli ha affidato, seguendo il Vangelo e anche ammonendo quelli che non lo fanno, sia che si tratti di semplici fedeli cattolici sia che si tratti di ecclesiastici.
Auguri anche a te, Sara, e a tutti quelli che vorranno accettarli. 🙂