“Un mattino, sarà l’8 o il 9 agosto [1944], ci fanno uscire dalla cella e ancora una volta siamo costrette a spogliarci. Ci fanno quindi entrare in un ambiente ampio, tutto piastrellato di bianco, dal cui soffitto pendono tanti soffioni per docce (così almeno sembrano). Nude, aspettiamo con comprensibile ansia gli spruzzi ristoratori sui nostri corpi. Ma veniamo fatte uscire e a ognuna è consegnato il fagottino dei suoi stracci tolti all’entrata, allorchè ci hanno schedate. Solo in seguito abbiamo capito di essere entrate nella camera a gas, ma di esserne miracolosamente uscite vive: le uniche, penso, in tutta la vicenda concentrazionale del Terzo Reich. Perché un simile trattamento per noi? Una risposta plausibile ci è venuta da quanto ci sarà in seguito riservato”: è una briciola del racconto di Carla Liliana Martini, nel volumetto Catena di salvezza pubblicato nel 2005 dalle Edizioni Messaggero di Padova (vedi alle pp. 55-56). A me questo sembra un caso di uso delle camere a gas per disinfestazione: subito prima la Martini aveva narrato della maniacale preoccupazione igienica dei responsabili del campo di Mauthausen riguardo ai pidocchi. Chiedo aiuto a chi ne abbia la competenza per sapere se la discussione specialistica abbia chiarito qualcosa su un eventuale uso delle camere a gas per disinfestare chi era destinato ai lavori forzati, oltre che per eliminare chi non era più grado di lavorare o chi veniva condannato a morte. O dobbiamo spiegare la mancata esecuzione con un ripensamento avvenuto mentre le prigioniere era all’interno della camera? L’allusione a “quanto ci sarà in seguito riservato” è al lavoro cui saranno avviate. (Segue nel primo commento)
Se le camere a gas servivano anche per disinfestare
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(Segue dal post) Liliana Martini faceva parte di una “catena della salvezza” operante a Padova sotto l’occupazione nazista, animata dal padre francescano Placido Cortese, che organizzava la protezione e l’espatrio di perseguitati politici, prigionieri alleati, ebrei. Compie i 18 anni a Mauthausen e quel giorno la sorella maggiore Teresa le regala “una meravigliosa spidocchiatura” (p. 55). Il libretto è un incantevole attestazione della “volontà di cancellare l’odio con l’amore” (p. 7) che ha ispirato le decisioni di tutta la famiglia Martini – lei è la penultima di 12 fratelli – in reazione all’occupante nazista. E’ candida come l’acqua e teme di restare incinta quando un prigioniero le dà un bacio sulla bocca (p. 74). La sua memoria di donna restituisce particolari vivi della grande tragedia. Quando l’arrestano prende con sè l’asciugamano e lo spazzolino da denti come partendo per una gita (p. 29). Sul carro bestiame trova “un vecchio prete ancora in camicia da notte con sopra la veste talare” (p. 49). Il top del libretto è a p. 73, dove Carla Liliana “sprovvista di biancheria intima” si confeziona creativamente un paio di mutande utilizzando “una bandiera nazista, campo rosso nel cui centro spicca la croce uncinata”. Ma c’è anche un top cristiano che racconterò nel prossimo post. Qui ripeto la richiesta a chi sa di più, perché ci aiuti a intendere quel suo racconto del passaggio nella camera a gas. Attenzione: non sono un negazionista, chiedo solo un aiuto a capire un racconto.
Il problema è che all’epoca non esistevano i movimenti ambientalisti che vigilavano sulle sull’inquinamento.
Altrimenti anziché usare per le camere a gas come facevano, fino a poco tempo fa, gli ebanisti per disinfestare i mobili antichi dai tarli, i nazisti avrebbero usato il principio del sottovuoto per uccidere qualsiasi specie animale operando una disinfestazione naturale per mancanza di ossigeno a costi irrisori e senza inquinare l’ambiente.
Alla fine sti scienziati nazisti non erano poi così all’avanguardia in fatto di disinfestazione.
Per debellare i pidocchi poi, ricordo che la tecnica in uso anche nel nostro esercito consisteva nello spargere polvere di calce sul corpo dei soldati di leva abitati da quei parassiti.
I soldati s’infilavano a turno dentro un barile del tipo contenitore di greggio e poi giù calce, seguiva automassaggio del pidocchioso su tutto il corpo, testa inclusa, pareva un trailer alla Charlot, ma funzionava.
PS. Pare che da tempo una commissione composta da scienziati e teologi di fama mondiale stia lavorando seriamente in segreto intorno alla veridicità della frase “Cristo è morto di freddo” usata talvolta per segnalare bufale clamorose.
Prego di mantenere la massima riservatezza.
Errata: Altrimenti anziché usare per le camere
Corrige :Altrimenti anziché usare le camere
http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=2093¶metro=storia
Nel link soprastante si può leggere un articolo sull’utilizzo dello zyclon B come disinfestante da parte del governo americano nei primi anni del ‘900.
Un saluto
Raccapricciante, giampaolo, raccapricciante. Un sito veramente impressionante. Leggere alcuni articoli fa bene: lo consiglio a tutti. Affus in confronto è quasi democratico!!! Per capire, basterebbe questo estratto, dall’introduzione,
“nell’ampia parte che riguarda il XX secolo ci sono testi fascisti o nazisti, ma si tratta di libri di storia, non c’è niente di dottrinario”…
Sulla “voce” che Cristo fosse morto dal freddo sono stati condotti, su incarico del Presidente George W. Bush jr., studi approfonditi da parte della CIA le cui più avanzate ricerche, in effetti, non hanno escluso la fondatezza di tale ipotesi (dopo tutto, non più inverosimile della “bufala” sulle armi di distruzione di massa in possesso di Saddam Hussein).
Scherzi a parte, e venendo al tema (provocatorio, non c’è che dire) proposto da Luigi, a me risulta che, a partire dagli ultimi mesi del 1944, in molti (se non in tutti i) campi di concentramento tedeschi fosse stata disposta la cessazione dell’uso dello strumento delle “camere a gas” per – pensate un pò ! – motivi di “risparmio energetico” (al di là di ogni altra considerazione, agevolmente immaginabili, visto l’emergenza bellica sempre più drammatica in cui versava la Germania).
Domanda: può essere una spiegazione ?
Buona domenica sera a tutti voi !
Roberto 55
Un atto di Dio? ( una volta sola!) … un malfunzionamento?…una partita di Zyklon B terminata o non sufficiente o non buona?
Del resto chi conosce un po’ di storia sa benissimo che le SS hanno cominciato con lo studiare il metodo piu’ risparmioso per uccidere il maggior numero di persone…per quanto agghiacciante e raccapricciante, questa e’ la realta’.
Vi consiglio un libro che ai primi 3 capitoli da’ un’ampia spiegazione sul gas Zyklon B e sulle sue applicazioni ( gas al quale i nazisti tolsero l’elemento odorante che ne palesava la presenza); non c’e’ bisogno di acquistarlo, si legge anche on-line.
“Auschwitz:Technique and operation of the gas chambers” Jean Claude Pressac – 1989
Roberto,vorrei ricordarti che Anne Frank e la sua famiglia furono arrestati il 4 Agosto 1944 ( solo 5 giorni prima della data del racconto che ci propone Luigi) e che quando arrivarono ad Auschwitz il campo era in piena funzione, come confermato anche sia da Otto Frank, che si salvo’, che dal nostro Shlomo Venezia che faceva parte di un Sonderkommando. Percio’ non mi pare probabile l’ipotesi che proponi, anche se e’ vero che ci fu un tale ordine per motivi ” di risparmio” a fine 1944-inizio 1945.
Sempre un abbraccio a te e a tutti
Uffa! Come mi piglia male questo argomento: mi sembra una bomba che per quanto si possa fare attenzione può esplodere da un momento all’altro.
Ma la di là delle “camere a gas” restano le violenze ed il genocidio commessi. La cosa, poi, che ogni volta mi ritorna in mente quando si parla di queste tragedie (parola inadeguata) è quanto disse Collodi a sua moglie quando ritornò a casa dopo il campo di concentramento: “Ringrazio Dio di essere riuscito a non odiare”. A volte anche l’orrore del male, a ben vedere, ha in sè una forza che contrasta il male in modo inspiegabilmente potente: quella del bene che comunque vada c’è anche in mezzo alla negazione assolutata (e apparente) del bene. Ma io non c’ero in quei campi e non dovrei parlarne per rispetto a quanti ha vissuto in modo personale una storia così disumana.
Ciao
“Perciò concedimi, Dio, prima di morire, ora che in me non vi è traccia di paura e la una condizione è di assoluta calma interiore e sicurezza, di chiederTi ragione, per l’ultima volta nella vita. Tu dici che abbiamo peccato? Di certo è così. Che perciò veniamo puniti? Posso capire anche questo. Voglio però sapere da Te: Esiste al mondo una colpa che meriti tiri castigo come quello che ci è stato inflitto? Tu dici che ripagherai i nostri nemici con la stessa moneta? Sono convinto che li ripagherai, e senza pietà, anche di questo non dubito. Voglio però sapere da Te: Esiste al mondo una punizione che possa far espiare il crimine commesso contro di noi? Tu dici che ora non si tratta di colpa e punizione, ma che hai nascosto il Tuo volto, abbandonando gli uomini ai loro istinti? Ti Voglio chiedere, Dio, e questa domanda brucia dentro di me come un fuoco divorante: Che cosa ancora, sì, che cosa ancora deve accadere perché Tu mostri nuovamente il Tuo volto al mondo? Ti voglio dire in modo chiaro e aperto che ora più che in qualsiasi tratto precedente del nostro infinito cammino di tormenti, noi torturati, disonorati, soffocati, noi sepolti vivi e bruciati vivi, noi oltraggiati, scherniti, derisi, noi massacrati a milioni, abbiamo il diritto di sapere: Dove si trovano i confini della Tua pazienza?”
L’intero brano può essere letto a questo indirizzo:
http://www.aetnanet.org/modules.php?name=News&file=print&sid=14040
Hai ragione, Principessa: il racconto di Carla Liliana Martini si svolge, in verità, a Mathausen ma la tua deduzione è corretta e, quindi, la mia ipotesi probabilmente non regge.
Capisco, poi, Marta09, il tuo disagio di fronte a simile argomento: ma credo che non dobbiamo temere di guardare in faccia il male, per quanto (come in questo caso) orribile possa essere: pensiamo, per darci forza, alle parole del nostro Papa Benedetto quando, un paio d’anni or sono, si recò ad Auschwitz a testimoniare il ricordo e la vicinanza della Chiesa verso le vittime delle persecuzioni naziste (ebrei, e non solo).
Un caro saluto a tutti e buon inizio di settimana (domattina, ancor prima delle 7, sarò nuovamente “in pista” !): ti ricambio l’abbraccio, Principessa.
Roberto 55
Nel Libro della genesi ,agli albori dell’umanità , dopo l’omicidio di Abele , compare una figura idefinita , un soggeto sociale nuovo : il vendicatore del sangue . Chi è questo vendicatore del sangue ? Qual ‘è il suo ruolo nella trama sociale ? Perchè Dio evoca questa figura senza tabù pacifinti ?
Con una umanità senza una legislazione scritta ,senza regole stabili,senza comunità sociali ben definite ,il vendicatore del sangue era , appunto, un vendicatore del sangue ma non un cacciatore di teste o di taglie . Poteva essere qualsiasi forma di vendetta verso un omicida ,dettata più dall’istinto che non da un vero desiderio di giustizia divina . Tali situazioni si riproducono nei contesti sociali ancora oggi quando un autorità deputata alla giustizia non assolve più il suo compito , non giudica ,nè si vendica ma perdona perchè è inconsolabilmente corrotta .
A una società corrotta,basata sul relativismo, dà fastidio la legge e la vendetta . Ecco che nasce il terrorismo , la sommossa , il colpo di stato dove
cittadini o gruppi , senza una ragione precisa , mettono bombe o prendono le pistole e sparano a bravi politici impegnati in senso sociale . Dei cattivi che sparano agli eroi .
amici, non so se si è capito , ma io sono favorevole alla pena di morte .
la pena di morte fa parte della legge naturale ;ha lo stesso valore che nel vangelo ha il comandamento : ama il prossimo tuo come te stesso .
Chiamate il “118”.
Roberto 55
Bravo Affus! Che esegeta!! Anzi, che persona amorevole che sei!!! Facciamo una bella strage, dai: quale migliore manifestazione di amore per l’umanità? E soprattutto per le vittime.
roberto 55, no, non ho paura a guardare in faccia il male. Non davvero. Ma mi sento a disagio nell’indagare sulla verdicità o meno delle camere a gas quando – di fatto – ci sono morti in tanti.
Non lo trovo giusto e lo sento un po’ perverso.
Che differenza ci potrà mai essere per noi, per quanti ci sono morti, sapere che erano adibite a disinfestazione o meno?
Che ci importa trovare delle “scusanti” ad un eccidio simile?
Non mi interessa davvero, se non altro per rispetto di coloro che – ripeto – ci sono morti o hanno avuto morti a loro cari.
Mi inginocchio su quei suoli che sono stati macchiati di omicidi senza senso o per ragione del delirante senso di purezza di razza.
Sappiamo ciò che tutti sanno, perchè andare oltre?
Ci sono stati altri crimini oltre le camere a gas, forse più violenti ed umilianti.
Mi dispiace, ma non ci riesco: mi pare accanimento, puro e semplice accanimento.
Chiedo preghiere per tutti, per vittime e per i carnefici .. perchè non sono cose del passato queste, sono cose che rimarranno per sempre “al presente” come monito alla follia umana.
Ciao e buona settimana a tutti e … buon ingresso nella Quaresima piena di buona luce.
ah ah ah affus grazie che risate
Che questa testimone se la sia scappottata dalla camera a gas non sminuisce il fatto che siano morti a milioni tra camere a gas e forni crematori, spero. E spero che monsignor Williamnson e qualche altro cretino si rendano conto del fatto che la distruzione in maniera industriale dell’essere umano è una cosa realmente accaduta nel XX secolo e questi “revisionismi” non fanno altro che aumentare il rischio di rivedere forni e porcate simili di nuovo in funzione in qualche altra parte del mondo.
badate bene, Dio non sottoscrive quel che fa il vendicatore del sangue , questa figura mitica che appare piu come un giustiziere vendicatore che non come un omicida . Quando nella bibbia vediamo descrivere e fare cose inconsulte , non vuol dire che Dio le approva , anche se lascia che avvengano quando e come dice Lui . Veso Hitler furono organizzati decine di attentati, ma nessuno andò in porto …….perchè se Dio voleva , sarebbe caduto dal letto o avrebbe batutto la testa mentre saliva uno dei gradini dello scranno del potere . Chi si ribella e non capisce , chi si danna sensa trovare un senso alla vita , è destinato anch’egli al fuoco .
“Mi aggiro intorno alla baracca e mi domando il motivo di questo mio nuovo turbamento.
Forse, non so perché, vorrei che il tempo si fermasse, che il pomeriggio non avesse fine, che durasse in eterno; e mi rendo che in effetti il pomeriggio procede senza fretta, e che la sera è ancora molto lontana. Sono tutti dentro la baracca, qui lo spiazzo è deserto, le due gradinate a sinistra e a destra salgono verso il primo ripiano e verso il cielo bianco-azzurro. Sono solo e va bene così, non ho voglia di spiegazioni, di parole, di persone.
Eppure lo so che poco fa ho teso l’orecchio per captare le loro impressioni soffocate, pronto a respingere in anticipo tanto i sospiri e i cenni di assenso, quanto la contemplazione lucida e tranquilla. Prima, nella ressa, una voce femminile aveva chiesto “Qu’est-ce que c’est ça?”.
Una voce maschile aveva risposto: le “Four”.
Poi la voce femminile aveva soggiunto “Les pauvres!”. Alcuni si erano alzati sulle punte dei piedi per vedere nei vasi le ceneri e i frammenti; e io continuavo a non capire come qualcuno potesse davanti a un forno così enorme domandare “Cos’è?”. Al tempo stesso quella stupidità mi aveva calmato, confermandomi quanto la coscienza umana sia disperatamente lenta a risvegliarsi. Voglio dire che ero in certo qual modo soddisfatto (benché non ne provassi sollievo) nel constatare che il nostro mondo, il mondo del campo di concentramento, rimaneva incomunicabile.
Lui aveva detto: “Il forno”, e lei: “Poveretti!”.
Domande e risposte così laconiche potrebbero sembrare lapidarie, gravide di senso inespresso; ma quella donna avrebbe fatto lo stesso commento se avesse visto un micio travolto da una macchina.”
Boris Pahor pagg. 70-71 “Necropoli” Fazi Editore €16.
Basta per favore.
Cristo è morto in Croce e il terzo giorno è risuscitato secondo le scritture per amore e per la salvezza dell’umanità.
E milioni di ebrei, sono stati assassinati da uomini, loro simili, senza cuore privi di quel caldo sangue che lo fa battere.
Riprendo una dura, amara ma verace riflessione del carissimo Padre Ernesto Balducci a commento dei festeggiamenti dei 500 anni dalla scoperta dell’America: “il 12 ottobre 1492 è successo che l’uomo ha incontrato se stesso e non si è riconosciuto”.
Così sono avvenute tutte le shoah nel mondo.
Scusate Franceschini ha avuto il padre partigiano ?
Cosa vuol dire che dobbiamo ritornare alla cultura partigiana in italia ? Ancora ? Non sono bastati 60 anni ?
E mio padre che sugli stukas si è fatto tutti i bombardamenti e i mitragliamenti delle guerre del Duce nel mediterraneo , cos’è ? un traditore ? Mio padre un traditore e il padre di Franceschini un eroe ? Non posso usare certi termini quisssopra perchè c’è gente sensibile ….
Albania , Grecia , Malta , Alessadria d’Egitto , Gibilterra . Decine di navi inglesi affondate per difendere la patria dai banchieri !
La storia non può essere limitata all’elenco dei punti di vista: i morti sono sempre morti, ma non è la stessa cosa combattere per il nazifascismo o contro di esso. Mi spiace.
La redenzione di Cristo è universale, ma questo non vuol dire rinunciare alla prospettiva della giustizia e al giudizio sui fatti della storia.
Naturalmente mi riferivo al commento di Affus…
Affus, tuo padre ha combattuto per l’Italia, per le forze armate regolarmente costituite di una nazione in cui l’appoggio a Mussolini era totale o quasi e in cui, come sempre accade quando il potente cade, eminenti personaggi incaricati di applicare le leggi razziali e perseguitare gli ebrei sono finiti a fare i presidenti della corte costituzionale.
La guerra non è stata dei fascisti, ma degli italiani. Che hanno servito la nazione nonostante tutto, dagli uomini rana che sui “maiali” andavano ad affondare le corazzate inglesi che che riscossero l’ammirazione di Churchill in persona, alla divisione Acqui che finì massacrata passando per tuo padre o mio nonno che era un sottufficiale della San Giorgio, ultimo baluardo italiano a vendere cara la pelle contro gli inglesi. E quelli che si sono fatti il campo di concentramento alleato non valgono meno degli “altri” e dei loro eccidi (foibe) che per decenni hanno tenuto nascosti. Ma tant’è: la storia è scritta dai vincitori e persino Pansa ha rischiato di finire malmenato per “Il sangue dei vinti”. E penso che Pansa sia un uomo intellettualmente onesto, ancorché schierato. Luigi può dire ovviamente più di me, su questo.
ma non avevate capito che comunisti e banchieri combattevano la stessa battaglia ? In realtà stavano dalla stessa parte ! Non è detto che un banchiere,un capitalista non sia comunista o socialista ,tutti e due erano e sono a favore dell’usura e contro la Chiesa ! Questo non si è capito subito , ma alla fine è venuta fuori tutta la verità . I santi tribunali dell’inquisizione sono stati ridotti da entrambi a carnefici che condannavano vecchiette innocenti solo , un po’ eccentriche , e chi praticava l’usura è diventato un eroe ! Un figlio del progresso col paradiso già assicurato sulla terra .
il bello del blog è che si incontra gente come affus: il blog è davvero anarcoide consente di parlare a tutti e questo è interessante.
però confesso che dal vivo parlare in una assemblea con tutti i personaggi di questo pianerottolo potrebbe essere ovviamente più interessante!
io affus me lo immagino con la benda sull’occhio, come quel nobile romano che portava la sedia gestatoria di Pio XII sapevo anche il nome una volta, forse uno della per fortuna sciolta (w Paolo VI) guardia palatina. Ecco secondo me affus è uno così, uno incazzato con il mondo a prescindere.
La Profezia di San Nilus
«Dopo l’anno 1900, verso la metà del 20° secolo, la gente di quel tempo diventerà irriconoscibile. Quando il tempo per l’avvento dell’Anticristo si avvicinerà, la mente della gente crescerà obnubilata delle passioni carnali, e il disonore e l’anarchia cresceranno più forti. Allora il mondo diventerà irriconoscibile. L’aspetto della gente cambierà, e diventerà impossibile distinguere gli uomini dalle donne, a causa della loro spudoratezza nel vestire e nell’acconciarsi. Questa gente sarà crudele e sarà selvaggia come gli animali a causa delle tentazioni dell’Anticristo. Non vi sarà più nessun rispetto per genitori ed anziani, l’amore scomparirà, e i Pastori cristiani, i vescovi, e i preti diverranno uomini vani, completamente fallaci nel distinguere la concezione del bene e del male. In quei tempi i costumi, la morale e le tradizioni dei cristiani e della Chiesa cambieranno. La gente abbandonerà la modestia, e ogni dissipazione regnerà. La falsità e l’avidità raggiungeranno grandi proporzioni e vi saranno sventure per quelli che accumulano tesori. Concupiscenza, lussuria, adulterio, omosessualità, calunnie, omicidi e loschi traffici domineranno nella società. In quel tempo futuro, a causa del potere di tali grandi crimini e licenziosità, la gente sarà privata della grazia del Spirito Santo, che essi hanno ricevuto col Santo Battesimo, e vivranno nel rimorso. Le Chiese di Dio saranno private del timor di Dio e dei pii pastori, e sventure vi saranno per i cristiani rimasti nel mondo di quel tempo; essi perderanno completamente la loro fede perché mancheranno del tutto dell’opportunità di vedere la luce della conoscenza di Dio. Allora alcuni cristiani si escluderanno dal mondo per andare in santi rifugi cercando di illuminare le loro sofferenze spirituali, ma incontreranno ovunque ostacoli e costrizioni. E tutto questo risulterà dal fatto che l’Anticristo vuole essere il Signore e padrone al di sopra di tutto e diverrà il dominatore dell’intero universo, e produrrà falsi miracoli e fantastici portenti. Egli conferirà pure saggezza depravata a questi uomini infelici cosicché scopriranno il modo di fare una conversazione con altri uomini da un capo all’altro della terra. In quei tempi gli uomini voleranno nell’aria come gli uccelli e discenderanno nel fondo del mare come i pesci. E quando loro acquisiranno tutto questo, questa gente infelice trascorrerà la propria vita senza il conforto di sapere, povere anime, che è l’inganno dell’anticristo. Egli è impietoso! Completerà così la scienza con la vanità che questo li farà uscire dalla retta via e a causa di ciò perderanno la fede nell’esistenza di Dio cadendo nell’apostasia. Allora il buon Dio vedrà la caduta della razza umana ed accorcerà i giorni per merito di quei pochi che si sono salvati, perché il nemico di Dio vuole condurre perfino gli eletti nella tentazione, se ciò gli sarà possibile. Allora la spada del castigo improvvisamente apparirà ed ucciderà il pervertitore ed i suoi seguaci».
Ignigo ha indubbiamente ottime capacità letterarie…
Ignigo74 … mmmh! Si potrebbe fare! Sì, si potrebbe proprio fare, non è male l’idea di “celebrare” con te!
… e complimenti per la “nota positiva” che hai fatto risuonare.
Ciao
A Ignigo e altri. Ospitare e rispettare tutti è la via giusta, in un blog come nella vita. E’ così che gli Stati Uniti sono diventati il mondo.
” i figli di efraim , valenti tiratori d’arco, nella giorno della lotta voltarono le spalle a Dio “
Caro Luigi,
su: “Ospitare e rispettare tutti è la via giusta, in un blog come nella vita. ” Concordo e sottoscrivo senza riserve.
Su: E’ così che gli Stati Uniti sono diventati il mondo.” Non concordo.
Essendo un utopista spererei in un mondo possibilmente migliore in cui, ad esempio, non si mandi a morte la gente per legge, nè che si combattano guerre con migliaia di morti innocenti usando la peggiore delle armi, la menzogna. Penso che Obama sia, pur nei limiti della ragionevolezza, un utopista anche lui, per questo ho fatto il tifo per lui.
«E’ così che gli Stati Uniti sono diventati il mondo»
Io invece concordo. È da sempre una caratteristica degli imperi in ascesa quella di accogliere, inglobale, assorbire, aprire le porte. È quando cominciano a chiudere le porte che comincia la decadenza.
Bene, mi sento tirata in causa…
Nino caro, credo che non puoi staccare le due frasi di Luigi.Di sicuro egli parlava della “melting pot” ( il calderone, credo si traduca) dove, grazie all’accoglienza e alla tolleranza, si sono mescolate e amalgamate migliaia di razze, pensieri, religioni, tradizioni e credenze, dando luogo ad una nazione che, nonostante le contaddizioni e le tante cose che non vanno ( si’!, certo!, anche qui!….) e’ capace di rispondere sempre come un tutt’uno, in qualsiasi situazione (troppo facile il richiamo all’11 Settembre, dove migliaia di persone si sono messe in fila per donare il sangue, dove la gente si abbracciava nei parcheggi o al supermercato per farsi coraggio, dove nella tragedia qualunque principio e’ stato accantonato per l’unita’ e il bene della nazione).
Quella di Luigi, cosi’ come quella degli USA, e’ una lezione di democrazia e di fratellanza.
Gli Stati Uniti non sono perfetti.Non sono la televisione o quello che da essa ci giunge riguardo a questo Paese. Specie negli ultimi tempi, l’America somiglia molto alla vecchia Europa o all’Italia: disoccupazione, prezzi alle stelle,timori per il futuro, criminalita’, gioventu’illusa e disillusa, carenza di valori cristiani e non.
Questo paese ha pero’ un grande pregio: sa riconoscere i propri errori ( anche quelli dei suoi presidenti) e attraverso lo strumento del voto, sa dare grandi lezioni ai propri politici. E’ vero, nessuno ridara’ a quelle famiglie i mariti, padri, fratelli morti dovunque nel mondo ci sia stato l’intervento USA (e sara’ una grande battaglia ancora in corso quella della eliminazione della pena di morte…) ma lo spirito con cui quegli uomini e donne appartengono alle forze armate ( e le loro famiglie con essi) noi non lo capiremo mai. Non e’ una giustificazione, assolutamente! e’ solo un dato di fatto che mi deriva dall’essere stata moglie di militare per vent’anni.
Concordo sul fatto che Obama sia un utopista. Si sta accorgendo gia’ da adesso quanto e’ difficile mantenere le promesse fatte e gia’ quante marce indietro hanno dovuto trovare giustificazione. Cio’ non toglie che e’ il nostro Prsidente e che tutta la nazione e’ con lui, cosi’ come – pur con le dovute proteste e disaccordi – tutta la nazione e’ stata con Bush ed ha mandato a casa il suo partito e le sue idee.
errata corrige: tutta la nazione e’ stata con Bush MA ha mandato a casa…….
e, tanto per sottolineare la tolleranza degli USA, ma lo sapete che esiste qui il Partito Comunista?
Prende tra l’1 e il 2 % , ma e’ vero!! esiste!!
Cara Principessa, condivido molto di quello che dici, ma non è che stai un pochino idealizzando certi aspetti del paese in cui vivi? Pur riconoscendo la superiorità degli USA in fatto di capacità di assorbire l’immigrazione, sono un convinto assertore della superiorità dell’European way of life. Purtroppo non sono gli USA che si stanno avvicinando alla vecchia Europa, ma alcuni paesi dell’Europa (es. l’Italia) che si avvicinano pericolosamente a certi aspetti negativi degli USA senza prenderne quelli positivi.
Infine, sul Partito Comunista americano: non dimentichiamoci la pesante repressione condotta all’inizio della guerra fredda (Maccartismo) contro qualsiasi idea non dico comunista, ma vagamente socialisteggiante. Altro che tolleranza!
caro MassimoD, la presenza del Partito Comunista qui negli USA deriva proprio da quanto cercavo di spiegare in precedenza circa il riconoscimento dei propri errori in questo paese. Certamente il Maccartismo e esistito ed ha fatto vittime illustri con il suo delirante pensiero, ma il paese e’ cambiato, ha compreso ed ha anche accettato un Partito Comunista.
Non credo che la discussione possa virare sulla superiorita’ o l’inferiorita’ di un way of life.Ciascun paese ha il proprio ( e se tu mi conoscessi meglio, sapresti quanto mi manca il nostro!…) e credimi, che sono l’ultima che puo’ idealizzare qualunque aspetto della nazione in cui vivo. Mi limito solo a registrarne, quotidianamente da anni, le positivita’ e le negativita’.Ma soprattutto la ricerca continua di miglioramento anche quand’essa passi attraverso madornali errori. Insomma cerco di essere obiettiva, per quanto possibile e di fare confronti con il MIO Paese, depositario di Storia millenaria,di arte, di grandezza, di valori e tradizione, ma ridotto ad arrancare e a non sapere essere all’altezza della sua essenza profonda.
E, credimi, Massimo…..da lontano fa ancora piu’ male
Grazie principessa. Ho vissuto in Usa per soli 3 mesi quando avevo 19 anni e ne sono tornato infatuato. Con il tempo ho continuato ad amarli e a coltivare rapporti di amicizia con chi mi ha ospitato e con il paese; poi ho apprezzato l’Italia e l’europa e oggi che sono filo- tedesco (per aver vissuto solo un paio d’anni in Germania) condivido la tua rabbia, ogni giorno. Apprezzo la grandezza degli Usa ma non credo che sia il paese dove tutti sono accolti e tutto è permesso. In particolare, credo che si debba essere accoglienti con tutti certamente, ma fieri nemici di chi nega libertà e democrazia. Se questa discussione è partita da alcuni commenti critici sulle raccapriccianti invettive dei trolls, credo che si debba essere un po’ accorti. Certe affermazioni sono talmente gravi che credo debba essere sottoposto a seria critica se il troll rimane un personaggio folcloristico o perseguibile. Detto questo, gli Usa per me non sono il mondo. L’europa è bellissima e la Germania, in particolare, credo che rappresenti il non plus ultra della convivenza sociale democratica.
ps questo post sulle camere a gas non mi è piaciuto per niente.
Non che non si possa discutere sul tema, ma come MARTA09 mi trovo a disagio e mi sembra un po’ cinico.
Non capisco il raccapriccio per il sito. Io indicavo un contenuto, pertinente con l’oggetto del post, non il contenitore.
“Spesso venivamo svegliati di notte e condotti nelle camere a gas e poi riportati nella baracca con il solo scopo di farci vivere nel terrore.”
(Ferdinando Valletti, Vi racconto la mia deportazione. Relazione tenuta negli incontri con le scolaresche di Milano)
Cara Principessa,
Se quello è il senso, nulla da eccepire. Cioè del melting pot.
Siamo come nella Roma imperiale o giù di li.
Così come non eccepisco le derivate patriottiche intorno al senso del one people, one nation.
Figurati che già nel 1963, ufficiale di complemento di fanteria, all’alza e all’ammaina bandiera andavo a prendere di persona i soldati che s’imboscavano per evitarli. Una pena.
Per il resto, oltre quanto ho detto sulla pena di morte e sulle menzogne, non vado.
Un caro saluto.
caro giampaolo, il contenuto è scritto in modo molto poco chiaro. Sembra trasparire che il zykoln b (e altri) sia un legittimo e diffuso sapone usato allo scopo di disinfettare i prigionieri a fin di bene. O almeno io l’ho letto così, facendomi aiutare (in mancanza del testo) dal contesto. Vista la poca chiarezza del contenuto, mi sono orientato a dare la mia opinione sugli aspetti di disinvolte citazioni nazifasciste del contenitore. Se il significato del contenuto è altro, ti prego di indicarmelo e sono pronto a ricredermi.
Ma Affus! Che c’entrano i genitori ora? Tuo padre avrà pure mitragliato qua e là nel Mediterraneo per difendere la patria dai banchieri (e magari dagli ebrei?) ma di certo non è questa la sua colpa più grande.
Ma soprattutto come ha fatto il padre di Affus a mitragliare sugli Stukas, che non erano – a quanto ne so – in dotazione all’aviazione italiana? Era nella Luftwaffe? Ma allora non combatteva per il duce. O forse Affus racconta delle balle (e anche quando scrive quei messaggi improbabili ride sotto i baffi).
Dal portale dell’Aeronautica Militare Italiana:
“Lo Stuka fu acquistato dalla regia Aeronautica nel 1940 dalla Luftwaffe per rispondere ai requisiti tattitici di bombardamento in picchiata nella zona della battaglia.
Lo Stuka era la materializzazione di questo concetto operativo: mettere a segno con precisione bombe da 250, 500 e 1000 Kg a distanze di 300 Km dalla base madre.
Un bombardiere eccellente, quindi, ma con molte limitazioni quando doveva contrastare la caccia avversaria, specialmente all’uscita dal “tuffo”, momento in cui era a velocità e quota bassa e con scarsa potenza disponibile.
Fu utilizzato per formare il 102° Gruppo che fu denominato dei “TUFFATORI””.
Leonardo, i militari delle Regie Forze Armate hanno combattuto anche loro per l’Italia, ottenendo il rispetto degli avversari. Sono italiani anche loro, forse più di tanti altri.
Grazie dell’informazione.
(però Affus contaballe mi sarebbe stato più simpatico: speriamo che almeno quando spara certe cazzate lo faccia sogghignando)
Vai su google e trova nelle immagini, ci sono stukas con le insegne della regia aereonautica italiana.
Il regime tedesco regalò a Mussolini due suadriglie di stukas e su una di queste volava mio padre di stanza a Trapani e a Palermo e opervano in tutto il mediterraneo sud . Poi si spostarono in Grecia , Albania e nell’Egeo.
Prima era meccanico , poi divenne istruttore e poi, quando la guerra divenne piu dura , fu imbarcato come mitragliere di bordo .
Un mito! Un mito! Questo affus è una continua scoperta! Un pezzo unico…
:-)))
e come fa una persona che ha avuto cotanto padre a, come dice Leonardo, sparare le cazzate di cui ci inonda?
Ecco come lo spirito di sacrifico di chiunque va perduto……………
nio padre poi tornò dalla guerra ed ebbe sette figli e io fui l’ultimo .
in cauda venenum…
Caro Mattlar, a me il testo linkato pare molto chiaro, e il senso di quanto scritto è tutt’altro che celebrativo rispetto all’utilizzo dello zyclon B, se ne documenta l’uso presso gli americani nei confronti dei messicani nei primi anni del ‘900 e a seguire dopo la seconda guerra. Si stigmatizza l’inutilità di quel trattamento epidemiologico e se ne indicano le fonti. Si parla delle basi “giuridiche” poste da Wilson per l’utilizzo in chiave eugenetica di quel prodotto, esplicitando e documentando come il modello per l’utilizzo che se ne fece poi in Germania fosse americano, e il giudizio che se ne dà è tutt’altro che positivo.
Blondet non sarà condivisibile per molti, ma sulla sua chiarezza espressiva di norma nessuno ha mai avuto dubbi, e oggettivamente le informazioni che presenta si possono leggere solo lì.
Non so quali siano le fonti “naziste” a cui ti riferisci, e del resto a me è stato insegnato che una fonte va valutata per la sua autenticità e il riscontro documentario non per il cespite ideologico di appartenenza. A prescindere da ciò, nell’articolo proposto le fonti citate sono un giornalista politico irlandese ora operante negli US e uno storico statunitense… non mi paiono dei nazisti, che comunque, ripeto, non trovo essere un minus storiografico del pari che l’essere bolscevichi o comunisti.
Un saluto
Caro Giampaolo,
il noto testo a me non è apparso altrettanto chiaro. Lo rileggerò alla luce del tuo commento. Forse sono il primo ad avere dubbi sulla chiarezza espressiva di Blondet, ma certamente dalla pagina di presentazione dell’inizitiva editoriale ho letteralmente estrapolato la citazione che ho già riportato sulle fonti nazifasciste. Se anche trovassi un sito che esplicitamente dice en passant di utilizzare innocenti fonti staliniste o leniniste lo troverei egualmente raccapricciante. Sono convinto in ogni caso la tua buona fede e mi scuso per la reazione che ti è parsa inappropriata.
ml
“mio padre poi tornò dalla guerra ed ebbe sette figli e io fui l’ultimo” .
L’ultima raffica del mitragliere.