Un bambino profugo a Lesbo ha donato sabato al Papa un disegno del sole che vede bimbi che affogano e piange. Francesco l’ha mostrato ai giornalisti: “Ma se il sole è capace di piangere, anche noi: una lacrima ci farà bene”. Da quando ho ascoltato Francesco mi chiedo dove io abbia sentito la parabola del sole che piange. Chiedo aiuto ai visitatori fannulloni: datemi una mano a cercare. Il sole che ride dei Verdi, il sole che “par che dica” in Leopardi e nel Tasso. Quello che “de te altissimo porta significatione” di Francesco e tanti altri belli e bulli. Ma il sole che piange dove l’ho già incontrato?
“Se il sole è capace di piangere”: cercate con me
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un gruppo punk australiano i Radio Birdman nel 1983 hanno pubblicato il brano ” crying sun”, certo che qui non siamo ai livelli di Leopardi e Tasso
Cristina Vicquery
Da un amico che non si firma ricevo queste segnalazioni:
Carissimo, sulle prime viene il mente “Se il sole muore” della Fallaci, e – si parva licet componere magnis – “Sole che nasce sole che muore” di Marcella Bella (subito dopo l’esordio a Sanremo). “Le lacrime del sole” è anche il titolo originale di un film uscito in Italia come “L’ultima alba” (2003, con Monica Bellucci, Bruce Willis).
Nella mitologia classica non ho trovato il Sole che piange, ma l’Aurora (Eos) che piange la morte del figlio Memnone alla guerra di Troia (e da qui nasce la rugiada). Nella Sacra Scrittura trovo il sole che si oscura alla morte di Cristo. Ogni venerdì santo, diceva la mia nonna, il sole si oscura: ed infatti in quel pomeriggio (lo noto tutti gli anni) la luce del sole è velata.
Lo stesso anonimo di prima manda questa gionta alle sue segnalazioni:
Il binomio sol e llorar, nella Rete di lingua ispanica, va abbastanza forte, anche in questo caso a motivo di due canzoni: Esta llorando el sol e Cuando llueve llora el sol.
Bimba bruna e flessuosa, il sole che fa la frutta,
quello che riempie il grano, quello che piega le alghe,
ha fatto il tuo corpo allegro, i tuoi occhi luminosi
e la tua bocca che ha il sorriso dell’acqua.
Un sole nero e ansioso si attorciglia alle matasse
della tua nera chioma, quando allunghi le braccia…
….
Pablo Neruda
Nella nebbia e nel gelo
Nella foschia dell’alba fredda il sole
sta come un palo di fuoco nel fumo.
Come in una pellicola sfocata,
anch’io sono per lui poco visibile.
B. Pasternak
“Il sole non dimentica alcun villaggio”, recita un proverbio africano.
– e il medesimo fa conoscere ed onora le gesta di uno, ed espone al biasimo le azioni di un altro-.
Giordano Bruno
Quanto ’l Sol gira, Amor più caro pegno, Donna, di voi non ave.
(O donna, in quanto gira il Sole – cioè dentro il giro del Sole nel suo percorso attorno alla terra- Amore non ha più cara gemma di voi)
Francesco Petrarca
Rime
Con note di G. Leopardi
“Durante la consueta passeggiata nei giardini vaticani, leggendo e studiando”, all’altezza del piazzale della Madonna di Lourdes “verso la sommità della collina, nel viale di destra che costeggia il muraglione di cinta fui colpito da un fenomeno, mai fino allora da me veduto. Il sole, che era ancora abbastanza alto, appariva come un globo opaco giallognolo, circondato tutto intorno da un cerchio luminoso, che però non impediva in alcun modo di fissare lo sguardo senza riceverne la minima molestia. Una leggerissima nuvoletta trovavasi davanti, “il globo opaco” si muoveva all’esterno leggermente, sia girando, sia spostandosi da sinistra a destra e viceversa. Ma nell’interno del globo si vedevano con tutta chiarezza e senza interruzione fortissimi movimenti.
Varie volte, cercai, negli altri giorni, alla stessa ora e in condizioni atmosferiche simili, di guardare il sole per vedere se appariva il medesimo fenomeno, ma invano; non potei fissare nemmeno per un istante, rimaneva subito la vista abbagliata”.
Pio XII
Testimone oculare della “danza del sole” avvenuta 31 ottobre, il 1° novembre -giorno della definizione del dogma dell’Assunta- di nuovo l’8 novembre.
Poi non più.
Insomma, è indubbio che i poeti sul tema del sole si sono sbizzarriti come han voluto. Mentre non mi mi sembra ci siano Parabole che parlino delle lacrime del sole, nel Vangelo. Eccetto il discorso sulla seconda venuta del figlio dell’uomo, la Parusia, o discorso escatologico ampiamente illustrato nei sinottici, anche san Paolo ne parla ma sopratutto nei libri dell’Apocalisse in cui la storia, in quanto storia della salvezza, si conclude e si consuma. Accadimento che prevede il ritorno di Cristo in potenza e, ciò comporta automaticamente la disfatta, sia dei poteri avversi, che la glorificazione di coloro che già ora appartengono a Cristo. Il giudizio, la fine del mondo attuale e le catastrofi cosmiche…in quel contesto viene descritto il disfacimento dell’universo, l’agonia del sole, il suo oscuramento improvviso. A quel punto, le lacrime, più che del sole, saranno quelle del genere umano e sarà troppo tardi, piangere non servirà.