“Vorrei sapere se in occasione dell’Anno della Misericordia ci sarà misericordia anche per Sandro Magister in modo che possa attraversare questa porta”: è una domanda che è stata fatta al portavoce Lombardi nella conferenza stampa per l’avvio del Giubileo, che è appena terminata. La risposta di Lombardi è stata: “Vedremo”. Nei commenti un richiamo ai fatti e un mio saluto a Sandro.
Se ci sarà misericordia per Sandro Magister
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Sospensione dell’accredito. La misericordia per Magister fa riferimento alla “sospensione a tempo indeterminato” dell’accredito presso la Sala Stampa Vaticana che lo colpì il giugno scorso per aver anticipato la pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ rispetto alla data con embargo che era stata stabilita.
“Vedremo”. In occasione di conferenze mi è stato chiesto più volte se quella misura presa da Lombardi contro Magister fosse spiegabile con la sola violazione dell’embargo o se dovesse essere letta come una ritorsione per l’atteggiamento critico del collega verso Francesco. Io in un primo momento rispondevo che se il provvedimento fosse stato ritirato prima del Sinodo di ottobre avremmo potuto concludere che esso era dovuto alla violazione, altrimenti valeva la seconda lettura. Passato il Sinodo la mia risposta era diventata: speriamo che sia ritirato prima del Giubileo. Oggi ripeto l’auspicio. “Vedremo”.
Sandro Magister deve essere “graziato”.
credo che tale misura fosse ampiamente esagerata
È comunque sulla Chaouqui ci aveva visto giusto. Forse si dovrebbero addirittura scusare con Magister (ma non succederà). Il Papa nella conferenza stampa di ritorno dal’Africa ha avuto parole di apprezzamento per la stampa libera e professionale, sarebbe il caso di vedere un seguito di fatti alle parole.
Magister di oggi:
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351186
Magister può aver visto giusto su imma , ma per il resto passa il tempo a sbertucciare qualsiasi, veramente ogni cosa il papa dica o faccia, è diventato una macchietta.
Picchio, ecco il punto: per qualificare Magister come una macchietta ti devi firmare. E’ difficile capirlo, vero? No puedo macchiettar stando niscosto.
Sorry
Picchio – Cristina Vicquery.
Una volta leggevo magister, ma ora veramente mi chiedo possibile che non ci sia una cosa cosa una che il papa abbia fatto bene?
Asi te gusta ?
Muchisimo
Ricapitolo didascalicamente.
Magister – che non è uno pseudonimo – critica il Papa e viola l’embargo.
Il Padre Lombardi – anch’egli persona fisica – lo censura.
Io lo difendo.
Tu – Picchio seu Cristina Vicquery – lo qualifichi com’una macchietta.
Tutti ci mettiamo il nome e la faccia. Ci assumono la responsabilità di quello che facciamo o diciamo.
Che senso avrebbe che – a seguire – una maschera gridasse che Magister è un verme, o che Lombardi è un servo sciocco e alla ovvia domanda “ma tu chi sei” rispondesse: “non te lo dico”?
Ma uno obietta: che t’importa sapere chi lo dice, non ti basta sapere quello che è detto?
Nient’affatto: per capire e intendere e valutare quello che viene detto è essenziale sapere chi lo dice. Così è in ogni disciplina – così è in ogni comunità – così dev’essere nel mio blog.
Magister non ha bisogno della mia difesa ma sembra che circostanzi ben bene le cose.
Nell’articolo ad esempio alle parole di papa Francesco sulla elezione di Ratzinger
“Noi lo abbiamo eletto per questa sua libertà di dire le cose. È da quel tempo che è nell’aria che in Vaticano c’è corruzione.”
Magister oppone “la linea direttiva” di Benedetto XVI stesso espressa nella Lettera ai Confratelli:
“Penso di aver evidenziato le priorità del mio Pontificato nei discorsi da me pronunciati al suo inizio. Ciò che ho detto allora rimane in modo inalterato la mia linea direttiva. La prima priorità per il Successore di Pietro è stata fissata dal Signore nel Cenacolo in modo inequivocabile: “Tu … conferma i tuoi fratelli” (Lc 22, 32). Pietro stesso ha formulato in modo nuovo questa priorità nella sua prima Lettera …
…Nel nostro tempo in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento, la priorità che sta al di sopra di tutte è di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l’accesso a Dio. Non ad un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell’amore spinto sino alla fine (cfr Gv 13, 1) – in Gesù Cristo crocifisso e risorto. Il vero problema in questo nostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzonte degli uomini e che con lo spegnersi della luce proveniente da Dio l’umanità viene colta dalla mancanza di orientamento, i cui effetti distruttivi ci si manifestano sempre di più …
… Condurre gli uomini verso Dio, verso il Dio che parla nella Bibbia: questa è la priorità suprema e fondamentale della Chiesa e del Successore di Pietro in questo tempo …”
Questi i fatti …
http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/letters/2009/documents/hf_ben-xvi_let_20090310_remissione-scomunica.html
Tanto per sapere.
«Dio benedica Magister!» lo può dire anche un’umile mascherina?
Se sì, lo dico di tutto cuore. (Va bene che noi mascherine, il cuore ce l’abbiamo di carta, ma insomma l’intenzione è quella …)
Comunque devo dire che tolto qualche momento particolare, tipo il il Sinodo, non leggo mai nessun vaticanista, perché non mi interessa granché sapere se il papa ha incontrato tizio o caio , ha fatto questo o quello. Sul l’interpretazione di atti o discorsi del papa poi non ha nessun senso leggere i vaticanisti, dopo aver letto due volte magister sai già dove vuole andare a parare e la lettura che darà ,molto meglio leggersi iun discorso da soli senza un filtro ideologico.
“Tra i compiti più urgenti per il cristiano, c’è il recupero della capacità di opporsi a molte tendenze della cultura circostante, rinunziando a certa solidarietà troppo euforica post-conciliare.
Dunque, accanto alla Gaudium et spes (il testo del Concilio sui rapporti tra Chiesa e mondo) possiamo ancora tenere l’Imitazione di Cristo.”
Joseph Ratzinger: Rapporto sulla Fede, cap. ottavo
Stimo tantissimo Sandro Magister, tra l’altro ho avuto modo di conoscerlo personalmente , in più di una occasione ebbi il piacere di scambiare qualche battuta con Lui nel periodo del pontificato di Benedetto XVI. E’ un giornalista di spessore: serio, intelligente, il motivo per il quale alcuni non condividono per via di principio i suoi “affondi” non autorizza a sminuirne la professionalità. Trovo inqualificabile la messa al bando, l’umiliazione subita a seguito di quella iniziativa della Santa Sede. Cioè, volgio dire, che si tolga al più presto il “collare di ferro” : reviviscenza in un passato borbonico che si pensava superato da un pezzo invece…a quanto, anziché andare avanti si torna in dietro, come i gamberi, in tutti i sensi. Dispiace, veramente
Claudia Floris Leo
Se Dio si fermasse alla giustizia cesserebbe di essere Dio, sarebbe come tutti gli uomini che invocano il rispetto della legge. La giustizia da sola non basta, e l’esperienza insegna che appellarsi solo ad essa rischia di distruggerla. Per questo Dio va oltre la giustizia con la misericordia e il perdono. Ciò non significa svalutare la giustizia o renderla superflua, al contrario. Chi sbaglia dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono. Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia.
Papa Francesco punto 21 della Bolla di indizione del Giubileo.
A proposito di misericordia e giustizia mi sembra sempre attuale, visto lo stato del mondo sull’orlo di nuove guerre, il monito di
Isaia 32,17 : L’effetto della giustizia sarà la pace, il risultato della giustizia tranquillità e sicurezza per sempre.
Non è una domanda retorica, è emblematica la frase del documento pontificio : “chi sbaglia dovrà scontare la pena” che si applica in via generale (a prescindere dal fatto specifico dello “sbaglio” del vaticanista) e perciò a tutti i casi, molto più gravi, che stanno interessando tante persone nella Chiesa. Il profeta lo scrive chiaramente, non ci sarà tranquillità e sicurezza senza giustizia, poi certo interverrà la misericordia di Dio, ma è un libero dono del Creatore. Nello specifico del cattolicesimo questo evento ( in relazione al peccato che, per quanto nascosto in questi ultimi tempi dietro motivazioni umane più o meno interessate, esiste ed ha raggiunto livelli strutturati di grande imponenza) si riscontra quotidianamente nel sacramento della penitenza e del perdono, senza bisogno di attraversare una specifica porta in una chiesa, tanto è vero che il papa ha affermato che questa “porta santa” può essere anche quella di una cella carceraria.
Scusate per le riflessioni e buona giornata a tutti.
Giorgio
E’ vero quello che dici Giorgio, che la porta santa può essere anche quella di una cella. Però, quando si attraversare le porte Sante delle Basiliche romane , si avverte qualcosa di speciale, qualcosa che senti nelle ossa…Infatti io sarò li, in attesa, anche se una orde di barbari assalisse la piazza del Bernini e cominciasse a far fuoco io non mi sposterei di un passo.
@quando si attraversano le porte Sante.
“Una volta leggevo Magister” – Cristina / Picchio, 4 dicembre – ore 15.20; se è per questo, Cristina, una volta capitò pure all’Avvocato Peppino Prisco, Vice-Presidente dell’Inter (a lui sia gloria !), di entrare nello spogliatoio del Milan a stringere la mano di Baresi, Maldini, Van Basten, Costacurta, etc., ma poi assicurò tutti d’essere, subito dopo, corso a confessarsi ………………..
Buona serata a tutti !
Roberto Caligaris
@Roberto Calligaris
Meglio essere precisi
“Dopo aver stretto la mano a un milanista corro a lavarmela. Dopo averla stretta ad uno juventino, mi conto le dita”.
Che giustizia sia fatta, senza misericordia (per lo juventino)
Peppino Prisco, un grandissimo……
🙂 🙂
Buona Domenica