La notizia del papa che incontra a Sydney due donne e due uomini maltrattati da preti sessuomani ci arriva per sms sul bus per l’aeroporto alle 00,20, quando in Italia la mezzanotte è passata da venti minuti e i giornali sono già stampati. Rifacciamo gli articoli “per la ribattuta” mentre ci togliamo l’orologio e la cintura al varco con il metal detector. Ma dico io, i fatti non potrebbero accadere in orario più decente? Per esempio tutti alla stessa ora, fuso orario per fuso orario? Noi giornalisti potremmo fare un lavoro migliore e le nostre aziende spenderebbero di meno per gli straordinari. Con l’attuale sistema degli accadimenti sregolati percepiamo noi stessi come degli intrusi nel caos e anche la nostra testa diventa caotica, costretti come siamo a saltare la cena, a correre sulla spiaggia o a dettare dall’aereo mentre le hostess ci fanno gli occhiacci perché avremmo dovuto spegnere il cellulare alla prima occhiata appena appena allusiva. Sfido io che i nostri articoli sembrano scritti con i piedi! Provate voi a fare meglio mentre vi spezzate l’unghia sulla chiusura lampo del pc che avete dovuto accendere per certificare che non è una bomba in forma di Qompac N610c.
Se Benedetto consola le vittime dei preti
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Check-out dal Novotel Sydney on Darling Harbour dove ho passato otto notti. Mi attraversano la vista piccole hostess giapponesi vestite come pettirosse, ognuna con la codetta e con il trolley. Bacio, bacio.
Pubblico questo commento e il post qui sopra dall’aereo papale in sosta a Darwin, Australia, per rifornimento. Un bel saluto a tutti i visitatori.
Ci credo! Ci credo…gli accadimenti “accadono” in tempi e modi non sospetti ed è difficile riprendere il “bandolo della matassa” . Credo questa di Sidney sia stata vera impresa -per voi giornalisti- davvero impossibile e stressante.
Però, mi lasci dire una cosa: ” se i suoi piedi scrivono così bene, immagini cosa possono le mani: sono un vero dono di Dio per tutti noi”
Grazie di cuore per tutto quello che ci ha fatto vivere e per i disagi che sta pazientemente e stoicamente sopportando … con l’augurio di un felice e sereno viaggio di ritorno l’attendiamo in una Roma calda e afosa..
(…ehmm non vorrei fare la Cassandra, ma temo le sue peripezie non siano del tutto terminate: oggi si prevede pioggia e maltempo con venti sostenuti…ehmm…non so se è meglio o peggio..mah!!”
Un forte abbraccio e uno smakkk
Clodine
..la codetta sarebbe il codino, lo spazzolino..ahahahahahahhhhh…troppo forte la codetta…troppo, troppo forte..
Complimentoni Luigi, forte questo piccolo pezzo, è una vera chicca! La conserverò tra i miei ritagli preferiti!
Non era meglio una volta, quando le cose si sapevano ‘dopo’, a cose fatte, con calma, e magari raccontate da chi aveva avuto il tempo di pensarci su? … Direte: ma così si viveva nell’ignoranza. Perché, noi forse sappiamo qualcosa?
Affogati dall’informazione, non sappiamo nemmeno più distinguere l’esperienza.
Un grande quotidiano oggi ha pubblicato una cronaca da Sydney, di un grande vaticanista, che ho notato ha riportato alcuni pensieri pari pari dal suo blog – una chicca per i visitatori le anteprime. Spazio in pagina anche per un suo “editorialino”, molto significativo.
Nella stessa pagina però, come da tradizione (sarebbe a dire, bisogna controbilanciare), una certa Lina scriveva simpaticamente dei giudici che non sarebbero abbastanza per giudicare i preti pedofili.
Francamente sono stanco di questo modo di fare, non è solo la Guzzanti urlante in piazza che fa male, questo modo più subdolo è per me ancora più indecente e altrettanto doloroso.
Scusate il disturbo. Buon volo al nostro padrone di casa.
Luigi, buon viaggio. Perché un giorno non raccontare in un libro gli “incidenti di percorso” di un vaticanista in viaggio col Papa?
Titolo: “In Paradiso non si va in carrozza”.
Titolo alternativo: “Te per orbem terrarum”.
Ma potrebbe anche essere: “Et usque ad ultimum terrae”.
O – perché no? – “… E la veste bianca come neve”.
Ripensandoci: “Ad ultimum terrae” sarebbe perfetto, col suo triplo significato (Agli estremi confini della terra; ma anche: All’ultimo vero uomo sulla faccia della terra; e infine: Al più povero e diseredato fra gli uomini).
Figghiòli (figliuoli in calabrese), la veste bianca come la neve è ok. Ma col viaggio come la mettiamo?
E se il titolo fosse: Sulla barca con Pietro?
Io sul viaggio del Papa e sulla giornata mondiale della gioventù avrei una domanda da fare. Mi è sembrato palese che lo spazio dato al Papa e alla GMG sui quotidiani italiani sia stato marginale. Trafiletto in prima pagina che rimanda ad articolo brevemente riassuntivo dei contenuti trasmessi dal Pontefice in 21esima.
Poi questi cambi di programma incontro delle vittime o meno…manovra per correggere una rotta?
Mi chiedo se ci sia un legame tra le due cose.
Mi chiedo se il predecessore fosse più capace di comunicare e di far propagare echi del suo messaggio attraverso la carta stampata, oppure se i contenuti della GMG siano stati più poveri o meno originali di anni precedenti, tali da non meritare uno spazio ampio su giornali e telegiornali.
Ho l’impressione che la spiegazione sia in un difetto di strategia comunicativa del Papa e degli organizzatori di eventi a Lui vicini. Ma anche, forse, qualche latente rigidità di troppo.
Chiedo ad Accattoli lumi in proposito e commenti a chi legge.
Esimio Dott. Accattoli,
non ho avuto la grazia di andare a Sidney per le Giornate della Gioventù.
Il mio essere “statale” non mi consente tali e tante esperienze.
Vorrei anche essere “populista” ed aggiungere di più.
Se anche avessi avuto le consistenze economiche le avrei impiegate per aiutare alcuni realtà ecclesiali “povere” della nostra amata terra dove ci sono,. per fortuna, chiese povere e cadenti e per ancor più grande fortuna Sacerdoti che vivono in semi povertà, compreso un mio ex professore che per non far cadere la chiesa vive sotto una specie di tenda che nella camera da letto gli impedisce di respirare “calcinacci ” e polvere …
“Signore facciamo tre tende…”
Non tutte le parrocchie possono usufuire degli aiuti spontanei e generosi dei fedeli Neocatecumeni…
A molti ma non a tutti.
Nel blog del suo collega Tornielli un mio battagliero corregionale rivela la notizia che a Parigi i fedeli legati al Motu Proprio “Summorum Pontificum” sarebbero stati esclusi non solo dagli incontri preparatori della prossima visita di papa Benedetto XVI ma anche dagli incontri con il Papa.
Ironia della sorte . Esclusi dagli incontri con il Papa che, da Cardinale celebrava con quel rito, e da Pontefice lo ha ridonato alla Chiesa universale con atto solenne del Magistero.
Proprio sfortunati quei cattolici francesi e parigini, che sono tanti, che non potranno, se la notizia sarà confermata, della telologia del sorriso (stampato ?) dei loro pastori.
Potranno quelle famigliole francesi e parigine inneggiare al Papa come qualsiasi fedele oppure dovranno restarsene a casa in attesa di tempi migliori?
Signore, liberaci dalla demagogia e dalla retorica e donaci unja condizione sempre più povera ed attenta ai valori dello spirito. Amen.
Ciao manuel76 benevenuto.
Effettivamente molti di noi si sono posti la stessa domanda, me compresa. E’ vero, le giornate sono passate un po’ sotto tono rispetto alle GMG del predecessore ed ho avuto le tue stesse prerplessità . Un paio di post precedenti la nostra amica Prinicpessa ha smosso le acque in questo senso, chiedendo spiegazioni e qualche risposta è anche arrivata ,ma non del tutto soddisfacente a dire il vero.
L’unico spazio dove, mi sembra, si sia dato un certo rilievo è stato quello della consueta rubrica domenicale ” a sua immagine” con interviste a Bagnasco e ai giovani presenti . Forse il dott Luigi al suo rientro saprà spiegarci meglio le eventuali motivazioni che hanno frenato un tantino l’euforia di queste giornate, televisivamente parlando.
Volevo dire a Gonzalo che sono d’accordo con lui : è chiaro che certi discorsi fanno male -non oso immaginare quanta angustia,disagio, senso di vergogna e frustrazione deve aver provato il papa, lo stesso sentimento di disfatta che proverebbe un qualsiasi genitore il quale figlio si macchia di un orrendo crimine- è comprensibile l’imbarazzo anche nostro, che siamo parte della chiesa. Però, Gonzalo, quello che è successo ad opera di questi pastori, lupi travestiti da agnelli, è un’onta grave, troppo grave, una ferita indelebile, incancellabile sul corpo di Cristo. Non biasimo…capisco e giustifico l’indignazione .
x Manuel76 , volevo dire “benvenuto” ovviamente..
Buongiorno a tutti ( buon pomeriggio!), leggo su ANSA che durante il volo il Papa si e’ soffermato con i giornalisti ringraziandoli del lavoro svolto, spesso difficile e sempre esigente – come ci ricorda il nostro Luigi in questo post.
Su altri blog si legge della delusione dello spazio riservato da stampa e televisioni alle GMG ed anche Manuel76 ha qualche perplessita’ in proposito.
Qualche giorno fa stavamo parlando su questo pianerottolo esattamente di questo – il bene non fa notizia – ed anche quando ci sono messaggi e discorsi di Sua Santita’ che offrirebbero grandi spunti di riflessione e conferma della Fede di ciascuno, il messaggio che passa , purtroppo!!, e’ quello degli abusi sessuali che qualche pagina in piu’ e qualche servizio televisivo se l’e’ guadagnato.
Per quanto riguarda il ricevimento di una rappresentanza delle vittime dei citati abusi,non la vedo come una correzione di rotta all’ultimo momento, bensi’ come un gesto a cui e’ stata riservata la delicatezza e il rispetto dovuti. Facendolo accadere di prima mattina, lontano dalle telecamere e, soprattutto, dopo che si erano spenti i riflettori sulla ragione principale del viaggio papale. Ci hanno rimesso un po’ i giornalisti come Luigi che hanno dovuto riscrivere il pezzo! ma credo che dopo tanti anni di viaggi papali i vaticanisti dormono , forse, con un occhio solo, certi che in ogni momento puo’ esserci qualcosa da riportare.
A mio modestissimo parere, non credo che GPII fosse piu’ bravo a comunicare e BXVI lo sia di meno. Sono due stili completamente diversi, entrambi con la propria maniera di rapportarsi con il pubblico. Non dimentichiamo anche che GPII ha rappresentato una – come dire? – novita’ nel panorama delle notizie provenienti dal Vaticano: da quando non si viaggiava molto a quando il soprannome e’ diventato Papa globetrotter. Era chiaro che lo spazio riservato ad una novita’ cosi fosse maggiore ed e’ rimasto tale anche per i messaggi e gli insegnamenti che sono venuti da Papa Wojtyla in seguito. Forse si potrebbe addirittura dire che tutti i 27 anni siano stati una novita’.
Papa Benedetto ha uno stile differente, piu’ sobrio ma di certo non meno incisivo, nei messaggi e nei gesti e si sta ritagliando la sua parte di spazio nei media con calma (come si addice al personaggio). Le folle che gli si stringono intorno e lo accolgono con vera gioia stanno a dimostrarlo. Certamente si ritrova a gestire una eredita’ comunicativa non semplice, ma credo che stia facendo davvero un ottimo lavoro. Anche a giudicare da quello che abbiamo visto in questi giorni……
Ci terrei a precisare ( prima che mi giungano gli strali di qualcuno) che non sto facendo affatto una comparazione tra i due pontefici. Anche perche’, secondo me, mettere a confronto due personalita’ come GPII e BXVI – il loro pensiero e il loro messaggio – non e’ affatto un paragone che sminuisce l’uno o l’altro ma che, invece, evidenzia, dell’uno e dell’altro, tutto cio’ che abbiamo recepito da questi due grandi pastori che il Signore ci ha donato.
Un abbraccio a tutti e al piacere di leggervi presto. E’ il caldo ! o siamo un po’ pigri in questi giorni?
Ciao Clo!!
Non mi ero resa conto che Manuel76 fosse nuovo del pianerottolo. Ho pensato che fosse un accattolino di ritorno dalle ferie!!
Per cui mi associo con piacere a Clodine nel porgerti il benvenuto e sperando che tu rimanga in nostra compagnia a lungo
Un abbraccio
Sono perfettamente allineata con il tuo pensiero principessa…è proprio così..
Un abbraccio, ciao !
Clo, diciamoci la verita’!, oltre al fatto che , come dicevi tu, il bene non fa notizia, c’e’ anche da considerare che la spiritualita’ e’ stata da molti allontanata dalla propria vita. La speranza e’ che i giovani che abbiamo visto a Sydney ( e in altre occasioni) siano in grado di ridare una svolta a questa deriva incredibilmente vuota che si ciba di veline, gossip, isole, soldi, apparenze e showbiz.
Sapere che ci sono giovani che, invece di andare in discoteca, il sabato sera vanno a fare l’adorazione eucaristica e’ qualcosa che allarga il cuore e ti fa dire che c’e’ ancora una speranza………e poi, com’era quel detto? ” Una foresta che cresce fa sempre meno rumore di un albero che cade” …….
Il Papa viaggiava anche prima dell’ago.1978, e sarebbe forse interessante andarsi a vedere le foto o i libri editi dalla Libreria Vaticana, dei numerosi viaggi Apostolici antecedenti quella data, per avere anche una idea di quanta era la folla che si stringeva attorno al Papa,
ma ovviamente fa parte tutto della memoria cancellata
come tutto quello che è successo per gli italiani prima degli anni ’80.
Nella rassegna stampa di oggi, è interessante come qualche giornalista, stia prendendo in considerazione che tutta la generazione che parte dagli anni ’80, stia rimanendo senza memoria, tutti hanno rimosso,
sembra che questo valga anche nel popolo-Ecclesia-Dei.
Paradossalmente del periodo storico precedente gli anni ’80 si può dire tutto e il contrario di tutto, tanto…..vai a ricordare…..!!!!!!
(mi e’ sparita una parte di commento) dicevo:
Per cui, la conclusione e’ che, con il ritorno alla riflessione e al reintegro della spiritualita’ che queste nuove generazioni stanno dimostrando di voler inglobare nella propria vita, sicuramente anche giornali e televisioni dovranno rivedere i propri menabo’ e scalette per offrire al rinnovato pubblico cio’ che essi richiedono. Anche se ci volesse qualche anno, credo che la direzione sia questa…
Saluti carissimi
i giovani cristiani sono persone normali,
che vivono et-et,
gli stessi che vanno all’adorazione Eucaristica, vanno anche in discoteca o al pub, a divertirsi con gli amici e la ragazza.
Mai visto?
Basta stare in mezzo ai giovani, in parrocchia…..
Il divertimento e la felicità non sono il contrario del Vangelo,
ma si può portare il Vangelo nel cuore, mentre si vive la giovinezza.
Mio caro Matteo, anche tu hai ragione.Ma forse la risposta piu’ giusta per te sta nel fatto che il 61% degli italiani non compra e non legge libri, neppure quelli con le fotografie soltanto.
Siamo in pochi quelli con la memoria antecedente gli anni ’80. Non per eta’, ma anche per studi seri che si facevano a scuola, per conversazioni in famiglia da cui imparavi anche la Storia, per gusti nello scegliere i libri o i programmi da guardare, per la lettura del quotidiano in ogni famiglia di allora.
Il famoso ’68 c’entra qualcosa anche con il permissivismo di oggi, con la maniera in cui sono cresciute tante persone, con la perdita del “salotto” di famiglia, con l’abbandono della cultura a favore del vuoto intellettuale e morale che ci troviamo a commentare.
Proviamo a dare fiducia alla nostra gioventu’ alla ricerca di Dio e forse, dico forse, una raddrizzata alla barca che sta per naufragare riusciamo a dargliela!!
E chi ha mai detto che il divertimento e la felicita’ sono il contrario del Vangelo?
Cio’ a cui mi riferivo nel menzionare le discoteche (come immagine intendo dire) e’ la scelta di Gesu’ e del bene e del credere al posto delle droghe , delle cattive compagnie e della mancanza di valori profondi.
Dai Matteo!!! lo sai cosa voglio intendere……….
Domenica scorsa ho assistito ad una Messa dei Giovani qui in Florida da lasciare a bocca aperta per bellezza. Chitarre, balli e canti, e totale coinvolgimento dei fedeli ( la meta’ dei quali era oltre gli ‘anta’, come me). E’ durata due ore ed e’ cosi’ ogni domenica, mi dicono.
Tra magliette all’ultima moda, jeans ricamati,capelli con tagli improponibili, mi e’ piaciuto vedere alcune corone del Rosario spuntare dalle tasche e il totale raccoglimento alla Consacrazione e dopo la Comunione.
Condivido tono e sostanza dell’intervento di Principessa. Non vedo complotti né dietrologie: semplicemente, le regole della comunicazione cui obbediscono i mass-media non hanno molto a che vedere con la gerarchia dei valori nell’universo della fede. I giornali sottolineano ciò che, presumibilmente, attirerà l’attenzione del lettore medio e provocherà dibattito e (magari) scandalo. La notizia, dunque, dovrà essere (o apparire) nuova (e la GMG, a ogni riedizione, così come i viaggi intercontinentali dei pontefici, saranno sempre meno “nuovi”), e soprattutto eclatante. Come volete che possa apparire tale l’invito di Benedetto ai giovani ad aprire nel silenzio il proprio cuore alla voce di Gesù!
Provate a immaginare l’eco che tutti i giornali e i network televisivi avrebbero offerto a un papa che proclamasse, ad esempio:
– Più leggo e rileggo la Bibbia, più mi vengo convincendo che la cosiddetta ispirazione divina è proprio una gran baggianata.
– Certo che il Concilio ecumenico Vaticano secondo ne ha fatta di confusione! Bisogna tirarsi su le maniche e procedere a un bucato vigoroso!
– I preti pedofili? Ancora?! Be’, adesso avete proprio stufato!
– Tommaso d’Aquino era un rompiscatole micidiale. Agostino e Lutero, quelli sì che hanno saputo leggere i segni dei tempi!
Titoli a nove colonne, l’articolo di fondo affidato ad Accattoli, numeri speciali di “Porta a porta”… Almeno per un po’: perché oltre tutto il sensazionalismo è una droga, dà dipendenza e richiede dosi sempre più da sballo. Ricordate “Un marziano a Roma” di Ennio Flaiano?
SUMP!!!!!! SEI UNICO!!!!!!!!
I gatti mi guardano ridere a crepapelle!!!!!!!!!
Buona giornata a te……….
grazie Principessa.
In Italia dovremmo ricordare chi ha dato un calcio a distruggere il salotto della famiglia,
una persona intelligentissima,
attraverso i suoi mass-media,
getto’ sul mercato nuove realtà televisive
con prodotti dozzinali che solleticavano il disimpegno più totale, costringendo la vecchia tele a entrare in competizioni al ribasso,
fino a quell’epoca c’erano solo alcuni orari per la tele,
teatro, sceneggiati d’autore, ma c’era spazio per le discussioni attorno al tavolo della cucina o da pranzo.
Ma……
in quegli anni ’80
qualcosa si andava preparando…….
Accidenti alla memoria,
Massoneria, P2……..
Ha funzionato egregiamente,
e ora quelle stesse persone che hanno aiutato il disfacimento del tessuto familiare,
eccoli a parlare di “civiltà cristiana” in parlamento…..
saluti
ciao
Caro Matteo,
certo: la massoneria, la P2… Certo: la telespazzatura culturale di Silvio Berlusconi…
Ma la mia impressione è che negli anni ottanta i giochi fossero già fatti: il Sessantotto e la crisi irreversibile della scuola, il femminismo e l’epoca dei diritti senza doveri, la disperazione dell’edonismo, il divorzio come un cambio di biancheria, l’aborto come diritto, la cancellazione del senso del peccato, l’amore cristiano sostituito dalla solidarietà di classe. Tutte “conquiste” degli anni precedenti: quando l’Italia aveva il doppio “privilegio” di un partito “cristiano” da decenni al potere e del partito comunista più numeroso e culturalmente egemone di tutto l’Occidente.
La storia non è in bianco e nero: prevalgono i toni grigi, e le responsabilità risultano più equamente distribuite, credo.
Mio caro Matteo, accetto il tuo punto di vista e lo rispetto. Ma non mi lascio condurre sul terreno della politica… proprio no! e ti ricordo che chiunque puo’ proporre novita’, sta a noi ( e al nostro cervello) saper discernere.
Chiunque puo’ solleticare il disimpegno generale, ma , vivaddio!, ci sono anche state persone che hanno guardato e sono passate oltre non dimenticando mai il valore di una parola, di un gesto o dell’andare a Messa la domenica.
E su di noi che dobbiamo fare l’esame di coscienza, per cosi’ dire! Troppo comodo scaricare sulle televisioni ( e sui proprietari di esse) il progressivo imbarbarimento scaturito dall’allontanamento da cio’ che di piu’ vero esiste nella nostra vita.
Allora!, vogliamo metterci anche gli insegnanti che non hanno piu’ insegnato? la scuola che e’ divenatta un ricettacolo di bulli? i genitori che hanno pensato ad andare a divertirsi per primi? le famiglie che con la scusa degli orari diversi non siedono piu’ insieme neppure per mangiare? ………Siamo noi, NOI, e non quello che ci viene offerto intorno, a dover essere in grado di seguire la strada migliore…..
A casa mia facemmo un esperimento per un anno, quando ero piu’ giovane, (proprio intorno agli anni 80): siamo stati senza Tv!!proprio l’abbiamo data via!! la radio e i giornali sono stati supplenti fantastici consentendoci anche una riscoperta dei giochi tipo scacchi o a carte, ma che comunque ci riconducevano a stare insieme. Ora!! anche senza questi estremi, tutt’oggi la mia televisione si accende solo per proposte che ritengo valide, altrimenti credo di poter dedicare il mio tempo a cose migliori e che certamente mi arricchiscono di piu’.
Tutto questo sproloquio e’ per dire che la Televisione ha dei grandi meriti, anche quella commerciale, ma di sicuro non ce l’ha ordinata il medico e , quando diventa padrona della vita delle persone andrebbe ridimensionata e assunta a piccole dosi, possibilmente di buona fattura.
Quel 61 % di italiani che ti menzionavo prima che non legge piu’, forse e’ parte di questo popolo che si e’ lasciato irretire dalle proposte scadenti senza riuscire a riconoscere le poche cose buone che talvolta la televisione offre.
Il disfacimento del tessuto familiare e’ opera delle persone, perche’ e’ molto piu’ facile chiudere gli occhi su un figlio che ti torna a casa tatuato ( tanto lo fanno tutti!!) che sedersi e chiedergli perche’ sente di comportarsi cosi………
e lo stesso discorso va anche per le idee.
Sono daccordissimo con quanto è stato fin qui esposto da tutti e tre.
Ricordo un’immagine che fece il giro del mondo trasmessa da Rainews24. dove in un “No Comment” si assisteva ad una diretta su Giovanni Paolo II nel pieno della malattia. Una scena a dir poco scandalosa. Il papa- probabilmente in uno dei suoi ultimissimi viaggi- seduto vicino al finestrino dell’ereo: assente, stanco, assolutamente inespressivo, fatto oggetto di un’assurda litania : l’intero equipaggio – e non solo- sfilando in lunga processione ha pensato bene di approfittare dell’occasione per una bella foto ricordo con il Pontefice. Una esibizione veramente crudele e penosa per la tragicità che emanava tutta la persona del papa, mentre loro atteggiavano il viso in pose sorridenti ora seduti a fianco del pontefice ora sollevandogli il braccio nell’atto di una ipotetica stretta di mano. Anziché rispettare e onorare quella figura imponente che si accasciava su se stessa è stata resa oggetto di esibizione.Una scena indecente, disgustosa, che andava assolutamente evitata..
Ragazzi, non so quale perverso meccanismo manovri i media, so di certo che le bestie di satana fanno molta più tendenza rispetto ad una moltitudine di giovani che osannano Gesù Cristo. Le persone religiose, i credenti, sono sempre stati sbeffeggiati, un tempo venivano soprannominati quelli dei ” noi vogliam Dio” ..ricordate quel canto .” Noi vogliam Dio! Vergin Maria, porgi l’orecchio al nostro dir , noi Vogliam Dio o madre pia..ecc.ecc”…ecco, credo che la situazione non sia poi miglirata di molto, anzi, è parecchio peggiorata.
festa con i grandi deejay della scena techno
Balli e trasgressione, a Dortmund
una «Love parade» da record
Circa 1,6 milioni di persone hanno partecipato al mega-raduno.
Le forze dell’ordine: «Tutto ok»
La capitale del divertimento è Dortmund, in Germania: 1,6 milioni di persone hanno partecipato a quello che viene considerato il “party più grande del mondo”, ovvero la celebre “Loveparade” (guarda il video). 37 carri, i cosidetti “Floats”, e 2.500 ballerini hanno sfilato sabato pomeriggio lungo i due chilometri della Bundesstraße 1, la principale arteria della zona della Ruhr, sulle note di un’assordante musica techno.
RECORD – L’edizione di quest’anno, con lo slogan “Highway to love” (“autostrada dell’amore”) ha battuto anche il record di affluenza – fino a due anni fa il mega-spettacolo si svolgeva, infatti, a Berlino, nel quartiere di Mitte e contava circa 1,5 milioni di fan. Soddisfacente anche il bilancio delle forze dell’ordine: «Nessun incidente, solo tanta voglia di ballare, festeggiare e volersi bene», ha fatto sapere un portavoce. Quest’anno si sono registrati anche meno problemi: se nell’edizione precedente circa 4000 persone hanno avuto bisogno di cure mediche, questa volta sono stati poco meno di 1.400. Al grande party, cominciato poi a tarda notte davanti alla Westfalenhalle, si sono alternati grandi deejay della scena techno, quali Paul van Dyk, WestBam e Moby. Fino al 2011 saranno rispettivamente le città di Bochum, Duisburg e Gelsenkirchen a ospitare la manifestazione.
Elmar Burchia
20 luglio 2008
http://www.corriere.it/esteri/08_luglio_20/love_parade_dortmund_04ca30fc-566a-11dd-a206-00144f02aabc.shtml
[Mi sono accorto della notizia in origine non nel consultare il sito del Corriere, ma per caso, essendo andato sulla pagina di un mio provider di posta tedesco, che la metteva in evidenza. Vista la concomitanza temporale con la GMG di Sydney, la cosa mi ha fatto riflettere -non dico dissertare fra me e me su Nietzsche e Dioniso e Cristo, peraltro non avendone i mezzi intellettuali, ma almeno un pò, così…
(Preciso che in vita mia non ho assisitito solo a riti antichi e concerti d’organo, ma anche sono andato a suo tempo -e in certi casi continuo ad andare- in locali di vario divertimento, discoteche, pub, concerti pop live e -qualche volta, a suo tempo- anche piccoli rave di musica elettronica -che non mi dispiace a priori, e mi incuriosiva. Peraltro non trovo contraddizioni fra ficcare almeno una volta il naso e le orecchie fra decibel che affondano le loro radici anche in John Cage, e il trovare Palestrina e il gregoriano antropologicamente adatti alla preghiera, almeno quanto la percussione e il ritmo forsennato lo sono alleccitazione dei sensi..) ]
Per quel che riguarda la TV degli anni ’80 : da bamboccio, ho tratto gran beneficio dalla ‘mitica’ Rai3 di Guglielmi, e non solo quella, se si parla di ‘Mamma Rai’ . Valanghe di documentari DipartimentoScuolaEducazione hanno contribuito a forgiare la mia curiosità intellettuale… Tanti bei programmi intelligenti -senza dimenticare il grandioso corso di russo, dopopranzo (di cui ricordo solo la puntata in cui imparai che ‘dom’ vuol dire casa e-guarda un pò- mamma si dice ‘mama’ …da quel momento li sentii più vicini, i sovietici..)
Anche se poi la sera si bofonchiava alla grande quando Gianfranco D’Angelo compariva sul palcoscenico del Drive-in imitando De Mita che balla il sirtaki. Senza dimenticare Lory Del Santo e Tinì Cansino..
«Nessun incidente, solo tanta voglia di ballare, festeggiare e volersi bene». Insomma, un carnevale fuori stagione con la partecipazione di meno di due milioni di giovinotti e giovinotte in tempesta ormonale… Con un calendario triennale già fissato, e il numero dei malori che si riduce a un terzo da un anno all’altro… Se continuano così, l’anno prossimo non gli spetta nemmeno il trafiletto di Elmar Burchia.
(Mi pare una conferma di quanto si diceva prima: devi fare qualcosa di nuovo, inatteso e eclatante se vuoi che si accorgano di te e ti prendano sul serio).
Quando di recente si è qui accennato alla ‘mobilità internazionale’ degli ultimi Pontefici, mi è venuto in mente il prezioso volume che ho a casa, di Domenico Agasso su Paolo VI, “Le chiavi pesanti” (San Paolo, 1979) , corredato da molte e significative immagini del pontificato di Papa Montini scattate da Pepi Merisio (non poche delle quali, interessantissime, sui suoi viaggi apostolici fuori dall’Italia, da Bogotà a Colombo, dalle Samoa all’Indonesia ).
” Insomma, un carnevale fuori stagione con la partecipazione di meno di due milioni di giovinotti e giovinotte in tempesta ormonale… ” (Sump)
E infatti i protestanti tedeschi per generazioni non hanno digerito un gran ché il Carnival renano ‘tipicamente cattolico’ … 😉
Et-et
“Noi vogliam Dio ch’è nostro padre, / noi vogliam Dio ch’è nostro re…”. Non hai idea, cara Clodine, di quante centinaia di volte l’ho cantato, questo inno dai versi un po’ abborracciati ma dalla musica avvolgente, adattissima al ritmo processionale.
Il testo era gagliardamente maschilista: nella strofa che cominciava “Noi vogliam Dio nelle famiglie”, per esempio, si auspicava tranquillamente: “Sian forti i figli, caste le figlie”! (Avere figlie forti e figli casti sembrava secondario…).
L’inno era comunque popolarissimo: pensa che ce n’è una variante/parodia che conobbe una certa diffusione negli ambienti comunisti nell’immediato dopoguerra e fino ai primi anni cinquanta: “Noi vogliam Dio in camicia rossa / e San Giuseppe col mitra in man / e la Madonna in bicicletta / far la staffetta dei partigian…”. Irriverente, ai limiti della blasfemia, ma – a modo suo – piena di “simpatia” nei confronti della Sacra Famiglia (un comunismo tipo Peppone nel paese di don Camillo…).
Cara la BBC…
“But Broken Rites, the main victims’ group, was not consulted about the Pope’s unscheduled meeting with victims, says the BBC’s Nick Bryant, in Sydney.
Spokesman Chris MacIsaac told our correspondent the group felt the Pope’s gesture “did not show reconciliation”.
Some victims have accused the Catholic Church in Australia of stalling over compensation payouts and trying to cover up some cases of abuse.”
http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/7516553.stm
But…but…but…
E invece io degli anni 70/80 ho pochissima memoria, a parte gli Abba che adoravo! Ma televisivamente parlando…no!… Non mi sembra trasmettessero cose intelligenti, giusto qualche commedia teatrale in diretta. Invece ricordo la dignità della politica, guai a vedere un politico “fuori” dal circuito, la loro presenza era rigorosa ed esibita in grande stile e col contagocce. Non ho grandi ricordi neppure di Paolo VI a dire il vero… forse per l’età troppo tenera..in questo sono stata già bocciata da ignigo, lo so, saranno i “buchi neri ” della memoria probabilmente. Mi chiedo come fa Syr ad avere nitidi certi ricordi della TV degli anni 80 ..a parte Lamù ed altri cartoni animati..il vuoto assoluto..
beh, Clodine, diciamo che per la magna pars della mia generazione, Lamù è stata un denominator comune.. I l resto non è il frutto di una teledipendenza forsennata, ma di genitori devoti RAI (però molti cartoni erano altrove) e di una discreta memoria.
Avete letto il saluto del primo ministro australiano Kevin Rudd al Papa al congedo in aeroporto? Un mirabile esempio da parte del rappresentante di uno stato non laicista, di rapporti liberi ed equilibrati, scevri da precondizionamenti ideologici, verso il capo del maggior gruppo religioso cristiano. A tratti commovente.
Su:
http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/text.html#9
Salutoni a tutti.
Grazie Davidino per la segnalazione: bellissimo!
x Sir..ti ricordi Lupin ? E bim-bum-bam con un giovanissimo Bonolis esordiente? Mamma mia..!!
Sarei curiosa di capire, secondo Broken Rites, che cosa sarebbe l’atteggiamento – i gesti – le parole che possono dimostrare ‘riconciliazione’.
Mi pare di capire che una Messa insieme al Santo Padre, la possibilita’ di parlargli privatamente o l’aver pubblicamente chiesto che i colpevoli siano giudicati dalla giustizia civile, non sia abbastanza. E neppure l’avere ammesso di vergognarsi in tono tanto accorato sembra soddisfare questo gruppo che rappresenta le vittime…
Mi pare di leggere, sotto sotto,una richiesta di scuse formali e un voler essere attori di primo piano in questa vicenda. Non oso neppure pensare al vile denaro!
Ragazzi!! ma ci credete che lo scorso Aprile, mentre ero in Italia mi sono comprata la raccolta di tutte le puntate di Heidi? non potete immaginare la mia gioia nel trovarle!……..quelli della libreria a Via della Conciliazione devono aver pensato che ero matta!!
Principessa, ho collezionato due album con le figurine della Panini su Heidi…Ne mancava sempre una,accidenti, m’ha fatto tribolare alla fine, a furia di barattare, sono riuscita a concludere, ma quanto mi sono costati !!!
(chi ci legge penserà che abbiamo le traveggole, chiameranno la “croce verde”, già sento la sirena..)
Mi sono iscritto al blog ddel dottor Accattoli per ringraziare lui e in genere tutti i vaticanisti per lo splendido lavoro che fate da anni a servizio della Chiesa e dell’annuncio evangelico.
La mia fede e il mio rapporto morboso con i quotidiani e il giornalismo mi fanno apprezzare e, mi permetto di dire, invidiare chi può seguire da vicino, seppur per lavoro, il ministero del Santo Padre e della Chiesa, vivendo esperienze meravigliose e indimenticabili come quelle cui abbiamo assistito in questi giorni.
Un grazie di cuore a lei e ai suoi colleghi e, mi permetta, un ricordo speciale e una preghiera per l’indimenticabile Orazio Petrosillo che ho avuto la fortuna di ascoltare dal vivo, durante una conferenza relativa al viaggio che Giovanni Paolo II compì qui in Sardegna nel 1985.
Lascia che pensino quello che vogliono, cara amica! questo viaggiare sull’onda della memoria e’ come te’ e pasticcini nel bel mezzo di una giornata altrimenti faticosa e grigia e anche un ritornare nei luoghi e ai momenti di quell’eta’. Di’ la verita’, e’ successo anche a te di provare a ricordare dov’eri a quel tempo, cosa facevi, quali erano i punti di riferimento intorno??……..
Amici, ci pensate? L’aereo papale starà atterrando in questi minuti…
Bentornato, Benedetto! Bentornato, Luigi!
Aspetta un po’ che vado a controllare……..
… E buon, meritatissimo, riposo.
TUTTO BENE!!!
Sono atterrati alle 22.52
Un BENTORNATO DI CUORE a Papa Benedetto e al nostro caro Luigi
Bentornato al nostro Pontefice !
Bentornato Luigi !
Caro Luigi, il tuo racconto sulla notizia dell’incontro del Papa con i rappresentanti delle vittime dei sacerdoti pedofili che vi giunge “per sms sul bus per l’aeroporto alle 00.20 italiane” e sulla necessità di “ribattere” l’articolo mentre vi state togliendo “l’orologio e la cintura al varco con il metal detector” è un piccolo capolavoro di letteratura, se vuoi, “minimalista” ma impagabile ! Credo che l’opinione pubblica dovrebbe maggiormente conoscere questi (come altri) aspetti della professione di giornalista e(soprattutto) di “reporter” verso i cui rappresentanti non recheremo mai abbastanza gratitudine.
Benvenuto a Manuel 76 e buone vacanze a Fabricianus.
Sì, anch’io, forse, avrei gradito un’informazione radio-televisiva dell’evento – GMG maggiore e più approfondita (parlo dei Telegiornali della notte: gli unici che sono in grado di seguire: i quotidiani, invece – almeno, quelli che leggo io – mi sembra abbiano dedicato alle Giornate di Sidney uno spazio tutto sommato adeguato): penso, molto semplicemente, che abbia influito la distanza geografica dall’evento (in questo, inutile girarci attorno, noi italiani “scontiamo” ancora e sempre la nostra natura di “provinciali”) e, forse (perchè negarlo ?), il minor “impatto” comunicativo che i “media” nazionali (e non solo) ritengono che l’attuale Pontefice (rispetto al Suo predecessore) eserciti sull’opinione pubblica.
Come titolo di un Tuo libro, Luigi, sui viaggi al seguito del Papa – se mai lo vorrai scrivere – “voto” per l’idea di Tonizzo: “Sulla barca con Pietro”.
Sul “’68 e dintorni” il discorso sarebbe lunghissimo: personalmente, Principessa,ho anche partecipato a quella stagione di lotte e battaglie studentesche e sindacali e sono anche contento d’averlo fatto; c’erano cose, già allora, che non mi piacevano di quel clima (a proposito della parabola evangelica del grano e della zizzania …….) ma in quegli anni ho anche imparato ad acquisire, coltivare e difendere valori di libertà, eguaglianza, solidarietà, rispetto per la vita e la dignità delle persone e del loro lavoro e generosità di impegno verso gli altri: in una parola, la passione verso la collettività che ci circonda e la voglia di essere protagonisti del cambiamento della realtà e di capire e di confrontarsi con il prossimo: sono principi che ho appreso (magari male: apposta sto in ‘”ultimo banco” !) proprio in quegli anni, e non credo d’essere stato il solo.
D’accordo con Davidino: Il Premier australiano (laburista) Kevin Rudd ha parlato al meglio sia all’arrivo che alla partenza del Santo Padre.
D’accordo anche con Syriacus: la RAI3 di Guglielmi è stato l’ultimo grande squarcio di “servizio pubblico televisivo”.
Per Clodine: il film “Heidi” l’ho visto al cinema e gli “Abba” sono stati una delle colonne sonore dei miei anni d’Università.
Buona notte a tutti (e buona cena a Principessa) !
Roberto 55
Ma insomma, ancora a parlare di cartoni animati? Possibile che si passi dalla sofferenza in aeroporto di Luigi, ad Heidi e compagnia bella? Luigi perdonali, sono ragazzi!
Vergognatevi!! Soprattutto perché vi siete dimenticati di Capitan Harlock, Hello Spank e Pollon! Siete imperdonabili!!
Buongiorno a Tutti
Principessa cara, leggo solo ora..ieri ad un certo punto mi si sono chiusi gli occhi, provavo con gli stuzzicadenti a tenerli aperti ma, inesorabile..il sonno ha avuto la meglio.
Mi esortavi a rimembrare i tempi andati: che dirti, mia cara, i ricordi belli e spensierati si alternano a quelli tristi ,e spesso sono questi ultimi ad avere la meglio ahimé. Tuttavia, per costituzione caratteriale, sono tendenzialmente sorridente e tendo a sdrammatizzare, per cui ho sempre cercato di costruirmi una gabbia di difesa dove potermi nascondere, al riparo dalle intemperie. Ho avuto un’infanzia molto sotto tono a dire il vero, ricordo più il viso delle suore salesiane che di mia madre : sempre triste e depressa a causa della perdita di nostro fratello. Questo evento nefasto ha compromesso “sbarellato”,sgangherato, segnato malamente anche l’adolescenza. [(forse il mio rifiuto a ricordare Paolo VI dipende anche dalla rimozione naturale di certi traumi, evidentemente)] passata per la maggior parte del tempo sui libri,nelle biblioteche (perché soldi per comprare i volumi, costosissimi già all’epoca, mancavano) studiando per cui ti lascio immaginare..Ma come dicevo prima sono uno spiritaccio libero e riuscivo a volare come aquila, una forza che mi veniva dall’altro, sicuramente!
Ho fatto tesoro delle prove, mi sono servita ad apprezzare tutto quanto la vita mi offriva, ad amare e rendere grazie a Dio anche per le piccole cose: le gite, le cantate a squarciagola con gli amici d’oratorio le canzoni degli Abba…il cinemino parrocchiale con i soliti film di ” Ercole” ,”Spartacus” con lo scroscio d’applausi finale quando finiva bene (tipo “cinema paradiso” per capirci)..tanti bellissimi ricordi…grazie per avermi fatto ricordare Principessa..
Bentornato dott Luigi, Bentornato Benedetto XVI !!
BENTORNATI !!!!!
DAVIDINO GRANDE !! Forte Capitan Harlock, Hello Spank.. NON TE NE ANDARE !!! e Pollon..POLLON COMBINA GUAI…come ho potuto non ricordare, mamma mia !!
Già, come hai potuto…!! Non mi provocare…non mi provocare..! “M’hai provocato? Emmo’ me te magno..!”
E di Lady Oscar ne vogliamo parlare? Sampei? Yatta-Man?
BOCCIATA, LO So..BOCCIATA A VITA A VITAAAA..a vitaaaaa per la seconda volta! Tutti tutti tutti…fanstastici!!…E Poi ” Bia” e il “mondo dei Lilliput” e Devid Gnomo, Poll e Nina…quanto mi piacevano Poll e Nina. e Milo e Scila ..te li ricordi ?…
M’hai ricordato Bia, che avevo dimenticato! Che belli! il mondo dei Lilliput! Mila e Sciro, certo che me li ricordo! Vediamo se ti ricordi di Jenny la tennista… E Toriton? Babyl Junior? Astro Ganga? Gli Astrorobot (questi sono proprio vecchi!)? Hurricane Polimar? Il super mitico Kiashan? I Gatchman? Il Tulipano Nero?
Se non mi fermo te li dico tutti (o quasi)!!!
Caro Roberto,
trovo molto belle le tue parole sul Sessantotto e dintorni, e devo dire che – fatta salva la differenza di età – esse fotografano molto bene anche il mio rapporto con quegli anni di formazione. Ho però l’impressione che esse si adattino altrettanto bene a tutte le generazioni, di ieri oggi e domani. “Acquisire, coltivare e difendere valori di libertà, eguaglianza, solidarietà, rispetto per la vita e la dignità delle persone e del loro lavoro e generosità di impegno verso gli altri”: è esattamente quello che tutti siamo chiamati a realizzare in quella fase della nostra vita che chiamiamo adolescenza e prima giovinezza. Chi – per fare qualche esempio – ha trascorso i suoi anni di “crescita” nella lotta partigiana, o in una sezione di partito, o nell’Azione Cattolica, o all’oratorio salesiano, o nella Congregazione Mariana, potrebbe fare sue le tue parole senza cambiare una virgola. Ad esse il “Sessantotto” ha aggiunto, purtroppo, qualcosa di “suo”: l’edonismo come valore assoluto; la cancellazione del senso del peccato; la vita (e la violenza) come gioco; le picconate contro la serietà della scuola; il rifiuto del principio di autorità; l’assuefazione a una serie infinita di “diritti” senza doveri, fino all’abolizione di ogni senso di vera responsabilità nei confronti degli altri; il rifiuto della famiglia e dei suoi fondamenti; l’esaltazione smodata del giovanilismo (che ha avuto come ovvio contrappasso la creazione di fatto della società più “vecchia” che l’Italia – e l’Occidente – abbiano mai conosciuto).
Era questo che Principessa e io tentavamo di dire, ieri, pur tenendo conto che le generalizzazioni e le approssimazioni vanno prese sempre per quello che sono.
Quanto all’”ultimo banco”, caro amico, ti consiglio di tenertelo stretto: io, che sto in piedi in fondo, lo considero un obiettivo da sognarmelo di notte.
Ciao.
Sumpontcura, Syriacus: chapeau.
E perdonatemi se a volte ho pensato di avere qualcosa da insegnarvi.
Quello che dici tu Sump, contiene gli elementi ed il senso di una mia risposta a Principessa di diversi giorni addietro, quando la nostra domandava come mai in Italia ci si scandalizzasse per delle impronte digitali da dover prendere, e nella quale sei meritoriamente intervenuto anche tu. Curiosamente, finora mi sono trovato d’accordo credo in tutto o quasi quello che dici. Sottoscrivo anche stavolta.
Il mio benvenuto nel blog a Damiano! Di Petrosillo ci siamo occupati molto, puoi vedere i post dell’8, 13, 24, 31 agosto 2006; 11 e 15 maggio, 8 luglio 2007. Scusami se ho “moderato” il tuo commento con tanto ritardo (d’ora in poi entreranno in automatico, ma il primo lo devo “accettare” io: arriva tanto spam e ci sono disturbatori), a motivo delle 22 ore di aereo del rientro da Sydney, durante le quali mi sono potuto collegare solo per inviare questo post mentre eravamo fermi per carburante all’aeroporto di Darwin. Poi una volta a casa non potevo che andare a letto e ora eccomi qui a salutare tutti: leggerò e – se capita – risponderò a qualche interpellanza. Grazie della vicinanza e compagnia. Sono stato bene, nessun disturbo dal fuso orario, ottimo trattamento dalle due compagnie aeree e in albergo e al Centro stampa di Sydney. Che già avevo visto due volte, nel 1986 e nel 1995 e che mi è piaciuta più che mai. Voi, carissimi! Con Principessa che si faceva viva ogni giorno per prima, favorita dalla rotondità della terra.
Ciao Luigi: non posso dire che mi sei mancato perché ti ho sentito vicino più che mai. Bentornato e grazie di tutto quello che hai scritto (e di tutto quello che hai fatto capire fra le righe)
Caro Luca: se ci riferiamo alle cose che contano davvero, ne ho imparate di più e meglio in sette mesi di “pianerottolo” insieme a te e agli altri che in sette anni di volenterosa peregrinazione in libreria.
Grazie, comunque (e grazie a Davidino, e a tutti).
La ringrazio per il saluto di benvenuto.
E’ un onore per me che leggo i suoi articoli da anni sull’amato Corriere della Sera.
Colgo anche l’occasione per rivolgerle un caloroso “BENTORNATO” dopo l’affascinante esperienza di Sydney che mi ha ricordato, seppur in scala maggiore ovviamente, la mia esperienza all’Agorà di Loreto dell’anno scorso.
principessa scrive,
21 Luglio 2008 @ 18:58
Allora!, vogliamo metterci anche gli insegnanti che non hanno piu’ insegnato?
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Le generalizzazioni le trovo ridicole.
Ho grandi amici, ci conosciamo da decennni, e sono degli insegnanti e fantastici, compreso la mia dolce metà.
Mi sembra veramente una boiata infinita buttarla
sugli insegnanti che non insegnano, doppiamente vittime di genitori che vedono i loro figli sempre innocenti e sempre dalla parte della ragione, e i figli-alunni sempre più spavaldi perchè spalleggiati da genitori che concedono loro ogni sfizio. Se un ragazzo oggi viene bocciato, l’insegnante deve persino temere per la sua vita.
Persino un ministro della Repubblica Italiana, avendo quest’anno un figlio bocciato, ha pensato bene di prendersela con gli insegnanti.
Oggi un insegnante non puo’ rimproverare un alunno, DEVE chiamare il preside e chiedergli che prenda provvedimenti, ma l’insegnante, non può permettersi di intervenire quando un alunno si comporta male.
Prima di dire bofonchiate, si prega dei aver a che fare con il mondo della scuola.
E per favore meno superficialità
senno’
entriamo nelle dinamiche superficialistiche:ç
i genitori che non fanno i genitori,
i commercianti che non fanno i commercianti,
i politici che non fanno i politici,
i cristiani che non fanno i cristiani
i preti che non fanno più i preti,
i giornalisti che non fanno i giornalisti,
Almeno cerchiamo di salvare il nostro Sommo Pontefice!
Comunque,
non buttiamola in politica?
Ma l’Italia di Oggi di chi è figlia?
Il ’68?
ahhhhhh, troppo facile dare la colpa ai numeri,
dietro i numeri?
non c’è una realtà politica? Persone?
e chi governava?
in mano a chi era il governo? Demo-cristiani?
Immoralità, senza Dio, e che altro? Non venne permesso dalla politica che faceva i suoi giochi di potere sulla nostra testa, mentre si spartivano, Rai e aziende varie, in barba a ogni regola di trasparenza morale?
Da quale pianeta si sta guardando la storia di Italia.
E’ profondamente vero che non c’è memoria,
se si può dire anche il contrario della storia stessa.
Ma chi diamine ha governato da palazzo Chigi?
I marziani o i Democristiani con connivenze socialiste?
E la corruzione (che ancora continua?)
i malaffari sugli infiniti ospedali e carceri costruiti in tutta italia, sanità…. certi appalti di mense universitarie…..con le varie tangenti?
tutte invenzioni?
Eppure sono state mostrate tante costruzioni abbandonate, costate milioni di euro, abbandonate come cattedrali nel deserto.
OK.
Facciamo finta che in Italia sono passati i Marziani.
E non buttiamola in politica.
E che Drive In, era quel sano relax televisivo-familiare che oggi è evoluto fino al Grande Fratello, con quel sano voyerismo.
La massoneria ha fatto un ottimo lavoro.
Non c’è più memoria, azzerata.
E questo è il più grande successo storico.
Clodine
“Dancing queen” 🙂
questa mi mancava…
un saluto a tutti
Syriacus, e la ragazza turca che fine ha fatto?
Sumpontcura, a me pareva di ricordare che quel verso di “Noi vogliam Dio” dicesse: “sian baldi i figli caste le figlie” (e mi ero sempre domandato se non ci fosse una qualche contraddizione tra i due auspici …).
Romagnoli, razza ribalda!
Io ho sempre cantato “forti”: la variante “baldi” deve essere un regionalismo post-rivaroliano.
Concordo per toni e contenuti totalmente con il commento di Sump delle 8.23 di stamani, in risposta a Roberto ma che potrebbe essere per tutti. Avrei voluto ,piu’ o meno, scrivere le stesse cose ma me ne sono mancate le forze ieri sera e sono crollata a dormire.
x Matteo . Mi dispiace per te se sai solo vedere generalizzazioni nei miei modesti commenti. Ti avverto che non sapro’ fare di meglio che dire onestamente quello che penso: se e’ troppo qualunquista ti autorizzo a saltare i miei interventi e a interloquire solo con coloro di cui ti piace leggere e che possono essere d’accordo con te.
Se bene hai letto ti sarai accorto che oltre agli insegnanti che non insegnano piu’, avevo anche accennato ai genitori che non fanno piu’ i genitori e al sopravvento che i ragazzi hanno preso nella scuola. Forse abbiamo detto le stesse cose, ma tu sei cosi’ alterato con la mia superficialita’ che non te ne sei accorto.
Ti ripeto, non parlero’ di politica! ….. e, soprattutto, non mi permettero’ mai di dire che le cose che scrivi sono ridicole. Anche se non la pensi come me, avrai sempre il mio rispetto.
Un abbraccio
il mio maestro di canto -un anziano sacerdote dottissimo, professore di scienze naturali nonché musicista e cantore, l’amava particolarmente e spesso s’imbatteva in questa “marcia trionfale” di stampo borbonico- Un esempio di come anche la chiesa si adegui ai vari passaggi epocali. Dal dopoguerra in avanti si sono susseguiti i decenni, concatenati uno all’altro, come le onde del mare : mai un’onda se ne va senza lasciare alla risacca l’onda successiva, che arriva impetuosa e abbraccia l’altra, quasi in continuità..Così la storia, con i suoi eventi, legati uno all’altro come anelli di una lunga catena lascia ai posteri, assieme al compito di proseguire il cammino, un alto contributo : l’esperienza del male, unito ad un monito “mai più terrorismo, mai più guerre!”
Per la gioia degli ex “noi vogliam Dio” -Leonardo e Sump e tutti i nostalgici- ecco a voi il testo (tutt’altro che banale, anzi, da riscoprire) di “Noi vogliam Dio”
Noi vogliam Dio, Vergin Maria, / porgi l’orecchio al nostro dir; / noi t’invochiamo, o Madre pia, / dei figli tuoi compi il desir.
Deh! Benedici, o Madre, al grido della fè: / noi vogliam Dio che è nostro Padre, / noi vogliam Dio che è nostro Re.
Noi vogliam Dio nelle famiglie, / dei nostri cari in mezzo al cuor; / sian baldi figli, caste le figlie, / tutti ci infiammi di Dio l’amor.
Noi vogliam Dio! / Dio nella scuola: / vogliam che in essa la gioventù / studi la santa di lui parola, / miri l’immagin del buon Gesù!
Noi vogliam Dio, perchè la Chiesa / insegnar possa la verità: / dell’error sempre vinca l’offesa, / predichi a tutti la carità.
Noi vogliam Dio: quest’almo grido / echeggi ovunque in terra e in mar, / suoni solenne in ogni lido / ove s’innalzi a Dio l’altar.
Io penso che Matteo e Principessa dicano in sostanza la stessa cosa..
E “Bianco Padre che da Roma / ci sei meta, luce e guida” ce lo siamo dimenticato?
Grazie Principessa,
continuerò a leggere i tuoi interventi,
continuerò ad evidenziare banalizzazioni ovunque le veda, e che si dicono nei confronti degli insegnanti.
E per di più affermando che gli insegnanti non sanno fare il proprio lavoro.
Le banalizzazioni e superficialità non aiutano nessuno.
Gli scansafatiche ci sono in tutti i settori dei servizi e dei lavori.
Ma per favore, non si lascino passare i luoghi comuni.
Quindi ripeto con piacere,
prima di parlare della scuola,
ci si entri dentro.
Nel caso della generalizzazione sugli insegnanti, non mi dispiace aver rilevato il ridicolo,
perchè ci sono persone che fanno ottimamente il proprio lavoro,
e hanno il sacrosanto diritto di vedersi apprezzato nel proprio lavoro.
Se sembra passionale, il mio approccio,
lo è e con ottime ragioni.
Continuerò a leggerti.
grazie
Gli insegnanti non insegnano piu’ perche’ gli e’ diventato impossibile farlo!!!! con i bulli, con i genitori, per la mancanza totale di rispetto, e perche’ il famoso ’68 ha liberalizzato tutto, perfino le gerarchie; e allora non esiste piu’ il rispetto per il poliziotto, per il prete , per l’insegnante o per chiunque altro che e’ al servizio della societa’.
Ci sono stata nella scuola, da studente e da insegnante.
onestamente… ed era da un po’ che volevo dirlo… ho l’impressione che a volte il pianerottolo si trasformi nel circolo dei veterani di guerra o in quello della briscola:
un festival di luoghi comuni su come si stava meglio nei tempi andati.
Per riderci un po’ su:
http://www.youtube.com/watch?v=Xh2zJTppRhY
🙂
Ora ho letto i 75 commenti e sono debitore di tante risposte che non riuscirò a dare. Ma diverse questioni hanno trovato ottima risposta o integrazione in quanto hanno detto altri visitatori. Manuel76 non è un nuovo visitatore, ma passa raramente per il pianerottolo: è stato bello vedere che Clodine si era attivata per salutarlo e Principessa opinava non fosse nuovo. Ho avuto la piacevole impressione che il blog potrebbe andare avanti da solo.
Un benvenuto di cuore a Damiano e l’augurio di leggerlo spesso!!
Saluti carissimi
Manuel76 si interrogava sulla tempistica dell’incontro del papa con le vittime di abusi e già diversi visitatori avevano detto giustamente quanto si poteva dire. Metto qui la conclusione della “nota” del padre Lombardi che spiega come la collocazione in coda al viaggio sia stata decisa per non oscurare la ragione prima del viaggio: “Come già avvenuto negli Stati Uniti, il Papa ha desiderato incontrare alcune vittime come gesto concreto per esprimere i sentimenti da lui già manifestati più volte nei suoi interventi sul dramma degli abusi sessuali. In Australia ha desiderato farlo dopo la conclusione degli eventi della Giornata Mondiale della Gioventù, perché questi erano il motivo specifico del suo viaggio“.
Non ricordavo Manuel76, ma passa proprio raramente…io e principessa, da buone vicine, gli abbiamo offerto un dolcetto -vero principessa?- visto che l’amministratore era assente ci siamo attivate.. (Gulp)
Son le “nevi dell’altr’anno”, caro don78! E’ la nostalgia dell’età verde.
«Ceux qui n’ont pas connu l’Ancien Régime ne pourront jamais savoir ce qu’était la douceur de vivre» (Talleyrand). (Traduzione libera: chi conta appena una trentina d’anni non saprà mai che cos’è una processione con la banda scalcagnata che suona “Noi vogliam Dio”).
Per carità, Leonardo! Facciamo finta di niente: lì fra “arditi della Fede”, “araldi della Croce” e “un esercito ha l’Altar”, finisce che ci mettono in castigo dietro la lavagna.
@ Principessa,
purtroppo non abbiamo la stessa visione della storia,
pazienza,
nonostante i miei anni,
vivo fortemente il tempo presente come dono del Signore,
non riesco a ritrovarmi tra i laudatores temporibus illis.
Questo, è come non mai, un tempo di grazia,
e sono grato a Dio per tutti coloro che riescono,
con il loro lavoro e la propria testimonianza,
a rendere questa terra un Regno per Dio.
Un saluto
@ Clodine,
non mi sono passate inosservate, nei giorni scorsi, alcune tue domande retoriche,
ma dense di significato.
Ti sono grato.
Leonardo, quella strofa proprio non la conoscevo…ehmm…sei sicuro che fa parte del testo ? Chiedo conferma all’altro “noi vogliam Dio” alias Sump…
PS
Sump, sei tutti noi !!!
Caro Sumpontcura, dissento dal tuo post delle 16.58. In questo caso non credo che – come dice un piccolo-grande poeta che scommetto tu ami quanto me – “il meglio d’altri tempi non era che la nostra giovinezza”. No, no era proprio un’Italia migliore (d’accordo, già bacata dentro, come poi s’è visto da quanto rapidamente si è putrefatta, ma ancora non si vedeva, e comunque restava abbastanza polpa intatta).
Quanto a don78, avere trent’anni non è in senso stretto una colpa (per quanto …), ma uno dovrebbe almeno vergognarsene, invece di sbandierarlo ai quattro venti.
x Matteo
Ogni tempo, ogni giorno, ogni attimo e’ un tempo di grazia. Ricordare e confrontare non vuol dire rimpiangere o lodare i tempi passati a scapito del presente. Come ci hanno insegnato i nostri vecchi ( e come noi cercheremo di fare con i nostri giovani) e’ dal tempo vissuto prima di te che ti giunge l’illuminazione per la strada che stai percorrendo.
E senza mai dimenticare gli sforzi e gli impegni di ciascuna generazione…
Un saluto anche a te
Ciao Clo. I versi citati da Leonardo non fanno parte di “Noi vogliam Dio”, ma di una canzone/marcia del 1948 o giù di lì, di Mario Ruccione, dedicata a papa Pio XII; per diversi anni è stata una specie di inno ufficiale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (GIAC; ma il topino di “Cenerentola” non c’entra nulla). Se vuoi te la trascrivo: ma tu difendimi, poi, dai giusti brontolii di don78.
Qual falange di Cristo redentore,
la gioventù cattolica è in cammino;
la sua forza è lo spirito divino,
origine di sempre nuovo ardore;
ed ogni cuore affronta il suo destino
votato al sacrificio de l’amor.
Bianco padre che da Roma
ci sei meta, luce e guida,
in ciascun di noi confida,
su noi tutti puoi contar.
Siamo arditi della fede,
siamo araldi della croce,
al tuo cenno, a la tua voce,
un esercito ha l’altar.
Balde e salde s’allineano le schiere
che la gran madre dal suo sen disserra,
la più santa famiglia della terra
eleva in alto i cuori e le bandiere,
ed ogni figlio è pronto alla sua guerra
votato al sacrificio ed all’amor.
Bianco padre…
non bastava il ’68
adesso anche con il …..78
incontentabilia
D’accordo Leonardo, son pronto alla lotta. Ma va’ avanti tu ché a me viene da ridere…
Non c’entra niente!, ma e’ dolcissima come notizia: la gatta nera Milly di Papa Benedetto va in vacanza a Bressanone con lui…
Sara’ che io sono innamorata dei gatti , ma e’ qualcosa che mi fa sentire piu’ “vicina” al Santo Padre
U abbraccio a Clo. Non lo avevo ancora fatto oggi…….imperdonabile!
e anche a Sump e agli altri
Caro Sump,
ecco il brontolio:
ma siamo sicuro che il riferimento nostalgia dell’Ancien Régime era solo analogico (alla lontana)? 🙂
“Quanto a” Leonardo, sarà la mia età o la mia immensa distanza dalla sua finezza intellettuale, ma proprio non arrivo a capire cosa ci sia da vergognarsi nell’avere 30 anni e\o dirlo.
Ma sicuramento non ho capito, dato che a dire una frase del genere (intesa così) bisognerebbe vergognarsi…
Come direbbe quel cretinetti della televisione: «Miiiitico! I baschi verdi!»
[In realtà, se volessimo parlarne seriamente, la debolezza di tutto quel grandioso sforzo – del tutto ‘moderno’ – di ‘salvare il mondo moderno’ stava forse nella sua stessa (apparente) forza organizzativa. Molto modernamente, appunto, ci si fidava di quella … ma questo sarebbe un lungo discorso]
In ogni caso, meglio la marcetta di Ruccione (a proposito, non conoscevo l’autore) di certe lagne che si sentono oggi
A don78: pardon, dimentico sempre di inserire la didascalia: [Attenzione: ironia!].
Quanto allo spazio dato dai media alla Giornata e al viaggio del papa credo che il meglio delle mie possibili osservazioni sia stato detto, soprattutto da Principessa e da Sump. Aggiungo che il minore spazio rispetto ad altre Giornate sia dovuto soprattutto al fatto che le altre (tranne Buenos Aires a Pasqua, Manila a gennaio) si svolsero a fine luglio (Toronto) e in agosto (Santiago, Czestochowa, Denver, Parigi, Roma, Colonia) cioè in settimane in cui i media sono alla ricerca di argomenti perchè cessano le attività politiche, sindacali e simili. Stavolta invece lo spazio bisognava conquistarlo. Sui quotidiani non vorrei dire altro perchè ogni parola potrebbe essere usata contro di me. I visitatori sanno che io tengo questo blog anche per comunicare quanto non è recepito dalla testata per cui lavoro. Quanto alla tv io da là non la vedevo e non saprei dire, tranne osservare che Rai 1 – seppure in ore scomode – ha mandato in diretta giovedì 17 la Festa di accoglienza dei giovani per il Papa (dalle 7.30 alle 8.00) e alla stessa ha dedicato alle 23.35 un’edizione speciale di “A sua immagine”; di nuovo in diretta sabato 19 luglio la Veglia dei giovani con il Papa (a partire dalle 11.00) e il 20 la messa conclusiva con l’Angelus (a partire dalle 2.00). Conclusivamente io direi che l’attenzione era potenzialmente adeguata, gli inviati italiani della carta stampata, delle agenzie di stampa, delle radio e delle televisioni eravamo numerosi, per esempio il mio giornale ne aveva due; il risultato è stato probabilmente inferiore alle possibilità – è vero – ma non insignificante. Non credo invece che vi abbia alcun ruolo – nell’abbassare il risultato dell’attenzione – la personalità di papa Benedetto diversa da quella del predecessore, o addirittura la diversità di tono della sua predicazione.
A Sumpontcura: ti prego, dimmi che consideri Gozzano uno dei più significativi poeti italiani del primo Novecento, da cui non si può prescindere per capire quel che è venuto dopo.
A Leonardo: ogni anno, verso fine novembre, comincio a leggere Gozzano con le mie maturande bimbotte diciannovenni: i sorrisi, lo stupore, la commozione, gli appunti disordinati con la lingua di fuori, li lascio immaginare a te. In vista delle feste di Natale, ci son sempre tre, quattro ragazze che mi chiedono quale edizione integrale delle sue poesie consiglierei per un regalo o un autoregalo.
Classi solo femminili?
ecco bravo Leonardo,
la metta la didascalia per gli sciocchi trentenni cresciuti a suon di cartoni animati e sms… o come fanno loro…metta un bel emoticon.
Praticamente sì: in un liceo linguistico – chissà perché – i maschi son proprio pochini. Quest’anno ne avevo in classe uno solo (peraltro, simpaticissimo), l’anno scorso nessuno, due anni fa due.
Caro don78, tu invece dici sempre e solo cose serie, vero? Un po’ di leggerezza ci vuole ogni tanto, e se non sei cresciuto con i cartoni animati di cui sopra… beh, non sai che ti sei perso!
Gli sms so appena cosa sono invece.
Firmato: uno sciocco trentenne cresciuto a suon di cartoni animati, e non di sms. Beccati anche l’icona 🙂
Un ringraziamento di cuore a principessa per l’accoglienza.
Per quanto riguarda la copertura mediatica dell’evento, trovo che sia stato fatto tutto il possibile, considerando anche l’infausta differenza di fuso orario.
E poi io difendo sempre a spada tratta Zavattaro e Valli!
Se proprio devo sottolineare qualcosa che non mi è piaciuto, allora dico che ho nutrito moltissime perplessità sulla traduzione simultanea dall’inglese fatta dalla traduttrice durante la diretta della veglia da Randwick: spesso in difficoltà e in certi momenti assistevo a vere e proprie scene mute di un minuto buono mentre parlava il Papa, col risultato che del suo discorso se ne capiva la metà.
Su Sat2000 da questo punto di vista erano meglio attrezzati.
Per il resto su Zavattaro e Valli nulla da dire, sempre grandi come sempre: anzi, mi piacerebbe avere un contatto email per poterli ringraziare del lavoro svolto anche stavolta.
Caro Damiano, l’unica email che posso darti e’ quella del direttore del tg1 al quale ho scritto alcune volte.So per certo che lui poi passa le mail di complimenti o di protesta ai giornalisti interessati: g.riotta@rai.it
Hai ragione sulla traduzione dall’inglese. Che poi non ne capisco la necessita’ visto che la stampa e gli inviati hanno una traduzione in italiano gia’ prima dell’evento e che potrebbero leggere……misteri della tv!!
A domani, con un saluto carissimo a tutti ( mi e’ mancato Roberto stasera)