Questo è il passaggio della prolusione del cardinale Bagnasco che il Tg3 e il Tg della 7 hanno interpretato stasera come richiesta di un passo indietro a Berlusconi: “Quando le congiunture si rivelano oggettivamente gravi, e sono rese ancor più complicate da dinamiche e rapporti cristallizzati e insolubili, tanto da inibire seriamente il bene generale, allora non ci sono né vincitori né vinti: ognuno è chiamato a comportamenti responsabili e nobili. La storia ne darà atto“. Io non credo che questa fosse l’intenzione del cardinale. Penso anche che non sia compito del presidente della Cei chiedere le dimissioni del premier. Vedremo domani la varietà delle interpretazioni. A me basta il giudizio morale – quello assai chiaro – che il cardinale ha dato verso i “comportamenti” del premier, che ha indicato come “non solo contrari al pubblico decoro ma intrinsecamente tristi e vacui”, oltre che contrastanti con quella misura di “disciplina e onore” che la Costituzione chiede a chi ricopra pubbliche responsabilità. Mi ritrovo in questo giudizio.
Se Bagnasco chieda al premier un passo indietro
59 Comments
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E’ anche riuscito a non aggiungere subito una frase di segno opposto…
Caspita, fa progressi il porporato…
Fa bene Luigi a dire che basta il giudizio morale, altrimenti sarebbe ingerenza.
Sul problema dell’ingerenza del cardinale Bagnasco sulla vita politica italiana in questo momento, m’è molto piaciuto l’intervento di Eugenio Scalfari questa sera a otto1/2.
Se ho inteso bene Scalfari ha detto: “Se B. si dimettesse a seguito della richiesta e quindi a causa dell’ingerenza del cardinale Bagnasco me ne dispiacerei perché da laico sono contrario all’ingerenza delle gerarchie ecclesiastiche sulla vita politica italiana. Ma in questo caso il problema non si pone, perché se questa sera Gesù scendesse in terra e andasse da B. di persona a chiedergli di dimettersi, B. comunque non si dimetterebbe.”
Temo che la situazione sia precisamente quella descritta da Scalfari, quindi ben vengano parole chiare da parte del presidente della Cei.
Troppo divertenti questi cattolici: “Bagnasco chiede al premier un passo indietro.”
Bagnasco è l’unto del signore. Ha rivoluzionato il Vangelo dall’essere sottomesso al governo lo vuole dirigere. Ammazza oh che faccia di bronzo. Ha già dimenticato il casino che ha fatto lui con l’amico spacciatore pedofilo della sua parrocchia ! Se ci coglie sempre così stiamo freschi !
Doveva dare lui le dimissioni va a chiederle agli altri. Proprio senza vergogna!
E’ il popolo italiano che deve decidere chi va e chi viene, mica Bagnasco. E con quale autorità ? che vergogna per il popolo bue guidato e diretto dalle sottane vaticane.
“Vaticano pagala tu la manovra” diceva il sito, mi sa che va a finire proprio così! Già in Grecia faranno pagare ai preti, vedi vedi che succeda anche da noi.
Concordo con quanto scritto da Marco.
Tuttavia, il commentino periodico sulla vita socio politica italiana, detto prolusione, mi infastidisce sempre un po’… Quale ne è il senso?
E che dire della profezia nella prolusione?
“Sta lievitando una partecipazioneche si farebbe fatica a non registrare, e una nuova consapevolezza che la fede cristiana non danneggia in alcun modo la vita sociale. Anzi. Sembra rapidamente stagliarsi all’orizzonte la possibilità di un soggetto culturale e sociale di interlocuzione con la politica, che, coniugando strettamente l’etica sociale con l’etica della vita, sia promettente grembo di futuro, senza nostalgie nè ingenue illusioni”.
Ma che linguaggio usa il cardinale che prima di tutto è vescovo,
che parla questa sorta di politichese?
Non chiamatelo linguaggio evangelico……
Io lo rimanderei in seminario….
Degradato dei galloni
da Generale a Caporal…Maggiore.
I vescovi lascino le espressioni sulla vita politica ai laici,
la vita politica è il campo specifico dei laici…
dove è che è stato scritto??????
Ah! già! da un Concilio di circa 3.000 nvescovi che negli anni ’60 avevano le “palle”
e….che ora è disconosciuto….
e perchè di codesti vescovi ancora ciaccolano?
Sono pagati per ciaccolare
o per annunciare la resurrezione di Cristo?
Il Card. Bagnasco ha espresso come sempre parole sagge.
Molti italiani, cattolici e non, ascoltano con interesse le sue parole e quelle degli altri vescovi, perchè la Chiesa Italiana non può esimersi da esprimere quello che pensa sia giusto sulla situazione del nostro Paese. Se tacesse sarebbe colpevole di disinteresse e disamore.
La politica attiva è compito dei laici, ma non si può negare ai vescovi di essere guida (significativa l’immagine del “pastore” che si prende cura del suo gregge) per le comunità cattoliche di cui sono responsabili. C’è poi un’altra considerazione: se i politici cattolici coerenti “latitano” e sono afasici, tocca alla Chiesa un ruolo di supplenza nella testimonianza dei valori autenticamente cristiani. Guardiamo con riconoscenza alle premure che il Consiglio Permanente dedica al nostro Paese. Se qualcuno non gradisce può sempre non ascoltare…
Il linguaggio purtroppo è quello per addetti ai lavori, ma l’esperienza degli anni passati ci garantisce che di volta in volta i nostri vescovi sanno farsi capire da tutti i fedeli, anche da quelli con istruzione più bassa.
L’accostamento del Card. Bagnasco al sacerdote pedofilo di Genova è talmente vile che smaschera la meschinità dell’animo che lo ha espresso.
il discorso di Bagnasco non fa una piega, è talmente evidente e oggettivo che parla da se…
Quel che a me dà fastidio è l’incoerenza della sinistra laicale.. prima denigrano ogni riflessione della Chiesa gridando all’ingerenza per poi chiedere esplicitamente un intervento quando fa comodo a loro…
Vabbè non parliamo della sinstra laicale, avvelenata da sempre di anticlericalismo e sempre pronta a fare le pulci alla Chiesa con le pallottole di carta sparate da Augias, Odifreddi e soci incluso l’immarcescibile Eco per il quale il Papa è praticamente uno sfigato. Vanno a chiedere scomuniche come se il Concilio non ci fosse mai stato e non si parlasse di medicina della misericordia; montano un finto casino sull’ICI ma quando i preti accolgono drogati e immigrati stanno zitti e muti; se la prendono con le scuole cattoliche ma quelle pubbliche in mano a loro spesso fanno vomitare; e il discorso potrebbe continuare.
Per gli smemorati: Bagnasco è dal 2009 che parla di decenza di chi comanda, altro che contiguità della Chiesa e fesserie varie. E già che ci siamo: bene la prolusione della CEI, una voce esterna che metta i puntini sulle I ci serve, altro che ingerenza.
In ogni caso: Berlusconi vattene, non mi faccio governare da uno che dopo essersi arricchito qui, dopo aver mangiato, bevuto e dopo essersi svagato qui ha anche la faccia tosta di definire l’Italia “Paese di merda”. Nel “paese di merda” ci hai trovato l’America.
Bravo Spunto,
l’incoerenza della sinistra…
ma se Bagnasco non parlasse in nessun caso,
se i vescovi non si esprimessero in NESUN caso politico,
nè destra, nè sinistra avrebbero risultati a tirar la loro talare….
e
poi
suvvia
“la Chiesa Italiana non può esimersi da esprimere quello che pensa sia giusto sulla situazione del nostro Paese.” Federico?
Allora Benedetto il 25 a Freiburg ai cattolici ha parlato alle mosche? che a quella latitudine non sono tantissime?
Rispetto sommmamente le vostre opinioni,
ma io come cattolico non ritengo di essere sotto tutela,
non ho bisogno che sia il cardinal (cittadino vaticano e pagato dalla amm.ne vaticana) tal dei tali a parlare ai politici o della politica italiana che loro hanno sommamente tutelato per i loro interessi di bottega,
io cittadino ho il titolo a parlare dei e sui politici,
io cittadino italiano che pago le tasse,
io cittadino italiano che vado a votare,
io che ho una clase politica che con i miei soldi dice agli istituti cattolici commerciali, voi non avete bisogno di pagare le tasse perchè già ci sono i coglioni come me.
Sono io cittadino che parlo e mincasso sul mio governo, che lo abbia votato o no,
sono miloni di euro soldi di cittadini laici come me
che mantengono la vagonata di privilegiati
che portano a casa 15.000€ al mese,
dalle aule parlamentari, regionali, dai CDA vari, Fondazioni…
facendo solo gli interessi di Bersulsconi in questi 17 anni,
non di certo ci sono sono i vescovi che fanno questo immane sforzo.
Dai noi cattolici mi agurerei più lucidità mentale,
meno prosiutto sugli occhi e sulle orecchie,
possibilmente meno ipocrisia.
La capacità di dire in faccia al proprio mondo dei vertici
che dicono cazzate nel campo che invece è nostro specifico,
quando non lo fanno anche persino nel campo evangelico…
e mentre attendiamo che ne rispondano al Sommo Giudice,
intanto fanno danni tra i “piccoli”.
Io nel mio ambiente ecclesiale concreto lo faccio, dico pane al pane,
ed è dura anche quando si dicono le cose con chiarezza a muso duro
ad amici che lavorano… nelle mura leonine….
che pur nella sincerità del cuore
spesso appaiono lobotomizzati
al servizio del pensiero unico.
Corriere della Sera:
I VESCOVI E LE CRITICHE INDIRETTE AL PREMIER: “PIU’ SOBRIETà, C’è DA PURIFICARE L’ARIA
L’IMBARAZZO DEI CREDENTI PDL. PARLAVA PER TUTTI E NON DI POLITICA
UN MESSAGGIO NETTO CHE ARCHIVIA FASE TRA LA CEI E BERLUSCONI
L’AMAREZZA DEL CAVALIERE. NEL PARTITO SALE LA TENSIONE
Repubblica
“BISOGNA PURIFICARE L’ARIA” – I VESCOVI CONTRO BERLUSCONI
ORA LA CEI ROMPE CON IL CENTRODESTRA E SILVIO CHIEDE A LETTA DI MEDIARE. “QUEL CARDINALE NON è TUTTA LA CHIESA”
NEL PDL: “ESAME DI COSCIENZA PER TUTTI NON SOLTANTO PER IL CAVALIERE”
@matteo – 27 settembre 2011 @ 1:14
Ma che linguaggio usa il cardinale che prima di tutto è vescovo, che parla questa sorta di politichese?
—-
Interessante, tu che sei così diretto e chiaro, cosa avresti detto?
La Stampa
BERLUSCONI: AFFONDO DEI VESCOVI
PAROLE DURE CHE CHIEDONO IL PASSO INDIETRO
“UN PASSO PER LA STORIA” LA RICHIESTA AGGIUNTA NELLE ULTIME ORE
L’ATTACCO DOPO IL MANCATO MEA CULPA DEL PREMIER
Libero
FULMINI SU SILVIO PECCATORE MA PURE SUI PM
L’Unità
I VESCOVI SFIDUCIANO BERLUSCONI
Il Giornale
I VESCOVI SI FANNO PARTITO
Il Foglio
SCOMUNICA RIMANDATA
@FedericoB
“L’accostamento del Card. Bagnasco al sacerdote pedofilo di Genova è talmente vile che smaschera la meschinità dell’animo che lo ha espresso.”
Già proprio vero. Se fanno così bene la guardia al proprio gregge che non si accorgono nemmeno che il lupo sta già banchettando con le pecore ….. quale credibilità ! quale pastore !
Com’era la storia della trave e della pagliuzza ?
Il Messaggero
L’AFFONDO DEI VESCOVI
IL FEELING PERDUTO TRA I VESCOVI E BERLUSCONI
LA RABBIA DEL PREMIER: UN ATTACCO CHE NON MERITO
Il Sole 24 Ore
AFFONDO DELLA CEI: ARIA DA PURIFICARE
FORMIGONI: PARLA A TUTTI NOI, SILVIO LO ASCOLTI
Il Fatto Quotidiano
LO MOLLA ANCHE LA CHIESA
AMMORBA L’ARIA
Il Manifesto
ADDIO PIACENDO
IL CAVALIERE SCOMUNICATO
LA CHIESA NON PERDONA
IL PDL FA QUADRATO ATTORNO AL “PUTTANIERE”
Il Mattino
ESCORT E INCHIESTE: “ADESSO VA PURIFICATA L’ARIA”
LA RABBIA DI BERLUSCONI PRONTO A CHIEDERE UDIENZA IN VATICANO
L’unità
I VESCOVI SFIDUCIANO BERLUSCONI
Il Riformista
LA “SCOMUNICA”
Europa
BAGNASCO STACCA LA SPINA
Il Tempo
I VESCOVI LE CANTANO A TUTTI
Il Giorno
SERVE ARIA PULITA
Il Secolo XIX
I VESCOVI ATTACCANO. ORA SI FACCIA DA PARTE
Liberal
BAGNASCO. “ITALIA DISASTRATA”
@matteo
Mi piace la tua schiettezza, il tuo voler dire pane al pane.. quindi posso capire il tuo disappunto.
La Chiesa si è sviluppata nel diffondere il vangelo a tutto il mondo.. quindi è giusto che esprima la sua bimillenaria esperienza anche perchè si rivolge ai propri fedeli (che in altre occasioni si “vantano” di esser cristiani).
Siamo in democrazia fino a prova contraria quindi ognuno può esprimere le proprie opinioni..
L’Altro Quotidiano
I VESCOVI “SCANDALIZZATI”
Comportamenti licenziosi che mortificano le istituzioni.
@ elsa.F 27 settembre 2011 @ 11:25
Il cardinale-generale si può creare la sua audience sulla stampa che ha ugualmente interesse a creare audience di vendita,
Io non posso parlare alla stampa,
non ho potere di audience,
posso solo confrontarmi
con le persone con cui parlo o scrivo.
Per il resto credo di aver detto tutto
riguardo al vescovo in relazione al nostro mondo politico,
che è il nostro specifico.
Caro Spunto,
io nel mio piccolo
vieto a vaticano, vescovi e cardinali,
di discettare su chi amministra i miei soldi,
su chi mi toglie la liquidazione,
su chi ha bloccato gli stipendi.
Quì non è questione di democrazia,
ha diritto alla parola chi paga, chi è derubato, chi è precariato,
e chi paga siamo noi poveri cittadini laici
soprattutto con il mondo del precariato,
coppie e famiglie in estrema difficoltà,
problematiche
che non ha il papa, non ha alcun cardinale stipendiato da SCV,
che non ha alcun vescovo,
che non ha alcun prete (a meno che non sia abbandonato allo stato laicale… quindi alla povertà assoluta).
I titoli di stampa riportati in rassegna da Luigi,
danno una idea precisa
della confusione che esiste
dell’opinione nei confronti della Chiesa di Cristo,
e a causa dei nostri vescovi,
a causa di tanti cattolici sotto tutela
questo confusione ci meritiamo tutti.
@spuntocattolico scrive,
Siamo in democrazia fino a prova contraria quindi ognuno può esprimere le proprie opinioni..
A quello che vedo, non mi sembra poi così vero; esprimi le tue opinioni e se non sono conformi ad un certo modello di pensiero preparati ad essere massacrato.
Il cosiddetto pensiero unico lo vedo tutti i giorni espresso nelle sue multiforme varianti; basta leggere certi quotidiani!
@matteo
I titoli di stampa riportati in rassegna da Luigi,
danno una idea precisa
della confusione che esiste
dell’opinione nei confronti della Chiesa di Cristo,
Non mi pare proprio! Per me danno un’idea MOLTO precisa di quanto sia strumentale una certa forma di comunicazione
Non è compito del presidente della Cei chiedere le dimissioni del premier. Cari amici, mi dispiace dirlo ma il presidente della Cei non ha bisogno di chiedere le dimissioni, gli basta esprimere un autorevole parere, perché il parere di un uomo di potere conta molto. Un uomo di potere: nulla di meno, nulla di più.
Leopoldo,
qui secondo me la sua analisi è un po’ parziale.
Certamente don Angelo è un uomo di potere.
Altrettanto vero è che anziché stigmatizzare la tessera P2 1816 potrebbe chiedere un’accelerazione riguardo: finanziamenti alla scuola privata, ddl 2350 (DAT), associazionismo cattolico, cooperative bianche… in cambio del suo silenzio.
Invece ha parlato e senza contrappesare come al solito.
Non mi illudo, non è purezza… don Angelo non è certo il Battista…
E’ lo sgomento, lo scandalo, lo schifo dei semplici, dei cattolici di base che ha imposto a don Angelo di parlare chiaro.
Certo il puttaniere di Arcore ha fatto di peggio nella sua lurida vita… I preti, si sa, son sensibili a certe cose più che ad altre…
Dal momento che ci sono opinioni diverse circa i “doveri” dei vescovi italiani, riporto quanto recita il Codice di Diritto Canonico, Libro II, nella parte relativa ai Vescovi diocesani:
Can. 383 – §1. Nell’esercizio del suo ufficio di pastore, il Vescovo diocesano si mostri sollecito nei confronti di tutti i fedeli che sono affidati alla sua cura, di qualsiasi età, condizione o nazione, sia di coloro che abitano nel territorio sia di coloro che vi si trovano temporaneamente, rivolgendosi con animo apostolico anche verso coloro che per la loro situazione di vita non possono usufruire sufficientemente della cura pastorale ordinaria, come pure verso quelli che si sono allontanati dalla pratica religiosa.
…
§4. Consideri affidati a sé nel Signore i non battezzati, affinché risplenda anche per loro la carità di Cristo, di cui il Vescovo deve essere testimone di fronte a tutti.
…
Can. 386 – §1. Il Vescovo diocesano è tenuto a proporre e spiegare ai fedeli le verità di fede che si devono credere e applicare nei costumi, predicando personalmente con frequenza; abbia anche cura che si osservino fedelmente le disposizioni e i canoni che riguardano il ministero della parola, soprattutto l’omelia e la formazione catechetica, in modo che venga offerta a tutti la dottrina cristiana.
…
Can. 387 – Il Vescovo diocesano, consapevole di essere tenuto ad offrire un esempio di santità nella carità, nell’umiltà e nella semplicità di vita, si impegni a promuovere con ogni mezzo la santità dei fedeli, secondo la vocazione propria di ciascuno, ed essendo il principale dispensatore dei misteri di Dio, si adoperi di continuo perché i fedeli affidati alle sue cure crescano in grazia mediante la celebrazione dei sacramenti e perché conoscano e vivano il mistero pasquale.
Non ci posso credere!
Gli stessi energumeni che chiedono a piè sospinto la non ingerenza della chiesa negli affari interni della nazione adesso sostengono che la chiesa dovrebbe espressamente richiedere le dimissioni del premier.
Che confusione! Che ipocrisia! Che schifo!
@Leopoldo
Se leggi attentamente ed alla fonte il comunicato di Bagnasco, noterai che non ha fatto nomi, si riferiva a tutta la classe politica e non ha chiesto le dimissioni di nessuno, bensì di cambiare tono di far politica assumendo atteggiamenti consoni alle proprie responsabilità
Spunto scusami, ma in Sicilia si dice che “il morto stesso insegna a piangere”. E’ ovvio che il riferimento, in primis, è a Berlusconi e poi a tutta la classe politica, certo. Sennò facciamo come Ferrara che di solito dice e fa cose intelligenti ma da qualche tempo non fa altro che parlare di “festicciole” del premier e lo difende a spada tratta. Sai, che alle “festicciole” vadano fanciulle più o meno pagate (ma questo lo diranno i giudici) utilizzando l’aereo di Stato (anche qui lo diranno i giudici), che uno faccia “girare la patonza” anziché far girare l’Italia, questo “paese di merda” in quanto premier “a tempo perso”, beh… fastidio me lo dà, Spunto. A te non so. Ma a me, che l’ho votato due volte (e dunque ho più diritto di altri a lamentarmi, vista la caterva di fesserie viste e udite in questi anni), la cosa dà fastidio. Tanto.
MicroMega
La goccia che ha fatto spazientire il cardinal Bagnasco
http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-goccia-che-ha-fatto-spazientire-il-cardinal-bagnasco/
È proprio il caso di dire: chi più ne ha più ne metta.
Tanti giornali, altrettanti titoloni sulla prolusione del cardinale Bagnasco; e tutti–è perfino banale dirlo–riassumono il proprio punto di vista sul significato da attribuire alle parole dei Vescovi.
A me, letta l’intera prolusione, viene da dire subito: chi ha orecchie per intendere intenda. Ce n’è per tutti, magistrati compresi. E ciascuno vi legge, naturalmente, quel che più gli fa comodo.
Questa prolusione in qualche modo prolunga il discorso della precedente, dove si stigmatizzava il vaniloquio imperante nel mondo della politica.
Vero è che il nome di B. non viene pronunciato, e ci sarebbe mancato altro. Generalmente, quando la Chiesa si pronuncia, lo fa soppesando ogni parola. È comunque indubbio che quando il cardinale parla di questione morale, la mente di tutti si rivolge ad una sola persona, soprattutto quando pronuncia il termine “esibizione”. Chi altri infatti ha esibito così sfacciatamente i propri comportamenti amorali? A chi vengono indirizzati gli strali dei Vescovi quando essi parlano di responsabilità morale che ha una gerarchia interna che si evidenzia da sé, di comportamenti licenziosi e di relazioni improprie? Mi sembra talmente visibile la persona a cui ci si riferisce, che il nome sarebbe superfluo. Anche se, per addolcire la pillola, Bagnasco aggiunge che “la debolezza” (mancanza di morale) riguarda non solo i singoli, ma gruppi, strutture e ordinamenti.
Per venire più specificamente al tema proposto dal caro Luigi, io ho proprio l’impressione che, nel passo da lui citato, ci sia un suggerimento, fatto con discrezione, a lasciare libero il campo. Infatti si parla di “cristallizzazione” che ostacola il bene generale, di “comportamenti responsabili e nobili” che verrebbero riconosciuti dalla storia ( la storia dovrebbe riconoscere un’inversione di rotta o non, piuttosto, una presa di coscienza che si è giunti al capolinea?). E nel momento in cui si dice: “comportamenti congrui ed esemplari, infatti, commisurati alla durezza della situazione, hanno titolo per convincere a desistere dal pericoloso gioco dei veti e degli egoismi incrociati”, secondo me si sta indicando all’intero governo, senza dirlo esplicitamente, la via dell’uscita, appunto per il bene generale. Io così interpreto con obiettività. Se avessi visto un altro significato, lo avrei detto sinceramente.
C’è qualcuno che non approva la presunta “ingerenza” della Chiesa nelle vicende economiche e politiche del Paese. Io, al contrario, ritengo che essa, vivendo nel mondo e per il mondo, abbia la facoltà di esprimere le sue opinioni su qualsiasi tema della vita, certo richiamando ai valori etici, senza però obbligare e approfittare pretestuosamente della sua influenza su buona parte dell’opinione pubblica.
Qui, per esempio, dal mio punto di vista, con molta cautela fa intuire più che proporre.
Mi sono sempre chiesta, però: fa altrettanto con gli altri Paesi del mondo? Italia e Città del Vaticano sono due Stati diversi. In fin dei conti la Chiesa cattolica è universale, ma a me pare che il suo sguardo sia rivolto verso di noi più che verso tutti gli altri paesi.
Marilisa
in parte è vero, anche se ricordo che Bagnasco è il presidente della Conferenza episcopale Italiana, e solo italiana.
Quindi parla proprio per noi, non per la chiesa cattolica.
Hai ragione, Nico, hai fatto bene a farmelo notare.
Il fatto è che quando si parla di Chiesa, si tende, inconsapevolmente o distrattamente, a generalizzare.
Qui invece la distinzione è d’ obbligo.
Grazie.
Buon Federico B. 27 settembre 2011 @ 14:28
quello che scrivi mi sembra di conferma
nei confronti di quel che vuoi confutare,
sei costretto ad andare
al CJC = Legge canonica
invece che dei documenti specifici in tema Ecclesiale:
esempi?
– APOSTOLICAM ACTUOSITATEM di papa Paolo
“l’aumento costante della popolazione, il progresso scientifico e tecnico, le relazioni umane che si fanno sempre più strette, non solo hanno allargato straordinariamente il campo dell’apostolato dei laici, in gran parte accessibile solo ad essi, ma hanno anche suscitato nuovi problemi, che richiedono il loro sollecito impegno e zelo.”
“L’apostolato dell’ambiente sociale,
cioè l’impegno nel permeare di spirito cristiano la mentalità e i costumi,
le leggi e le strutture della comunità in cui uno vive,
è un compito e un obbligo
talmente proprio dei laici,
che nessun altro può mai debitamente compierlo al loro posto.
In questo campo i laici possono esercitare l’apostolato del simile verso il simile.
Qui completano la testimonianza della vita con la testimonianza della parola.
Qui nel campo del lavoro,
della professione,
dello studio,
dell’abitazione,
del tempo libero o delle associazioni
sono i più adatti ad aiutare i propri fratelli. ”
“C’è bisogno di fedeli laici che tornino a fare politica seriamente,
mentre la Chiesa, come istituzione,
deve fare un passo indietro,
essere super partes,
per essere più libera nell’annunciare i valori,
più profetica nel denunciare i mali di questa società.
– CHRISTIFIDELES LAICI di papa Giovanni Paolo II
“Per animare cristianamente l’ordine temporale,
nel senso detto di servire la persona e la società,
i fedeli laici non possono affatto abdicare alla partecipazione alla «politica»,
ossia alla molteplice e varia azione economica,
sociale, legislativa,
amministrativa e culturale,
destinata a promuovere organicamente e istituzionalmente il bene comune.”
Il terreno della politica è il terreno specifico dei laici:
ci vogliono però laici formati, maturi, autonomi e responsabili”.”
(chi lo ha scritto?)
Approfondire tutte le riflessioni nella Chiesa di Cristo?
Dossier sui laici, S. Dianich,
Laicità e vocazione dei laici. Nella Chiesa e nel mondo, i A. Cargnel,
Mario Pomilio. Pellegrino dell’Assoluto,
A. Acerbi, Due ecclesiologie. Ecclesiologia giuridica ed ecclesiologia di comunione nella Lumen gentium,
A. Antón, Ecclesiologia postconciliare: speranze, risultati e prospettive, Latourelle
H.U. von Balthasar, Communio: un programma,
Id., Gli stati di vita del cristiano,
G. Canobbio, Laici e cristiani? Elementi storico-sistematici per una descrizione del cristiano laico,
Y. Congar, Per una teologia del laicato
I. de la Potterie, L’origine et le sens primitif du mot “laïc”, in «Nouvelle Revue Théologique»
M. Vergottini, I laici nel Vaticano II.
Laico, in Teologia, a cura di G. Barbaglio – G. Bof . – S. Dianich,
Grazie profondamente Matteo.
Sei un grande!
Premesso che ringrazio Matteo per l’importante bibliografia sulla teologia del laicato, chiedo: che male c’è nel ricorrere al diritto canonico? Un po’ più che semplice norma positiva mi sembra che sia… o no?
Non riesco a capire come mai Matteo trovi sempre modo di attaccare il cardinale Bagnasco anche quando (come chiedevano insistentemente molte vocii: in modo particolarmente forte, addirittura eccessivo, Barbara Spinelli) ha parlato in modo chiaro ed al tempo stesso rispettoso delle istituzioni. Auspicare implicitamente le spontanee dimissioni del premier non mi sembra una “ingerenza”. Lo sarebbe stato un intervento diretto come quello auspicato da Barbara Spinelli… E non vedo come si possa negare ai vescovi il diritto di parlare sulla situazione italiana. Certo, anche i laici devono riacquistare sempre più diritto di parola. Ma non vedo contraddizione nel riconoscere a tutti, prelati e laici, il diritto di parola. Non vorrei che qualcuno pensasse che la CEI sbaglia sempre a priori: quando parla, è ingerenza; quando tace, è connivenza.Comincio a stancarmi di questi continui attacchi alla Chiesa, quando il “nemico” è un altro…
Concordo con Mattlar.
la Chiesa e i vescovi fanno ingerenza indebita solo se si pronunciano contro
il coro conformista della sinistra.. se invece si pronunciano contro la destra e soprattutto contro Berlusconi ben vengano! In PRIMA PAGINA!!!!!i giornaloni laici e anticlericali sono ben lieti e felici di pubblicare in prima pagina il Bagnasco
è contro Berlusconi! se lo stesso cardinale Bagnasco si esprimesse che so ? contro l’eutanasia, contro il matrimonio fra omosessuali, gli stessi giornaloni laici ed anticlericali sarebbero MOLTO MOLTO meno entusiasti.
Ma davvero credete che il cristianesimo sopravviverà solo se sarà “à la page” solo se incontrerà i favori dei giornalisti e di chi li comanda ( e paga)????
buffo e assurdo : una religione che deve, per campare, piacere ai giornalisti.
Buon Raffaele
ho già criticato la Barbara Spinelli nel mio blog,
è una npersona intelligente
che scrive anche coglionate.
L’intelligenza non è un marchio DOC
che salva da affermazioni imbecilli.
A proposito dove è l’attacco a Bagnasco? visto che non me ne sono accorto,
l’ho insultato?
Se poi non posso dire che è incapace di comunicare,
dico una cosa ovvia leggendo le sue parole in politichese,
e non in evangelico…..
Eppoi mi permetto di parlare con una certa liberalità di Bagnasco,
visto che me lo trovavo spesso tra i piedi ad alcuni buffet
ed osservavo con estrema attenzione la sua modalità di interrelazione
con le persone che lo avvicinavano, anche se lui era schivo …..
Un vaso di coccio tra vasi di ferro,
questo l’impressione che mi dava osservandolo,
ma è una mia osservazione personale,
NON UN ATTACCO.
Ho scritto in merito tutto quello che avevo da dire.
Per oggi ho già abbastanza esagerato negli interventi
per quello che erano i miei standard negli scorsi mesi,
quindi su questo post
chiudo.
Buona continuazione
Ometto ogni commento sull’intervento dei vescovi, che ritengo troppo tardivo. Preferisco soffermarmi sul contenuto dell’intervista a tale Terry De Nicolò, una signorina dell’entourage di Tarantini, già frequentatrice di palazzo Grazioli.
http://www.youtube.com/watch?v=B2ZaAj7uc_k
Mi sembra un’efficace sintesi del vuoto morale che questo ventennio lascerà in omaggio al Paese. Sembra un manifesto anticristiano: disprezzo per i poveri e gli ultimi; per il merito e l’onestà; elogio di qualsiasi mezzo illecito per sopraffare gli altri.
Alle nuove generazioni sono state somministrate dosi massicce di questo veleno. Ci vorranno anni e anni di duro lavoro per risollevarsi.
http://valterbinaghi.wordpress.com/2011/09/21/non-donna-di-province-ma-bordello-di-terry-de-nicologiorgio-fontana/
http://www.ilfoglio.it/cerazade/1921
Sono d’accordo con Discepolo e Raffaele Savigni riguardo all’ipocrisia di quanti hanno sempre criticato come “ingerenza del Vaticano” ogni piccolo richiamo dei vescovi ai valori non negoziabili e oggi invocano l’intervento del Card. Bagnasco come una scomunica contro Berlusconi. Ipocriti e incoerenti che ascoltano ed esaltano le parole della Chiesa quando fa comodo ai propri meschini obiettivi politici e chiedono addirittura la revisione del Concordato quando viceversa le stesse parole danno fastidio. Al mio paese si chiama “strumentalizzazione”.
@Matteo,
io ho recuperato rapidamente alcuni cenni del Codice di Diritto Canonico per sottolineare come un vescovi abbiano il preciso dovere di prendersi cura di tutti coloro che vivono nelle loro diocesi e quindi “tacere” sarebbe un atto di negligenza da parte loro. E’ chiaro che una ricerca più approfondita, partendo dai documenti proposti da lei, CONFERMA che la Chiesa non ha nessun interesse ad “impicciarsi” di politica e che lo fa malvolentieri solo per supplenza rispetto alla mancanza di un laicato preparato ed attivo. Quando ci sarà un laicato capace di farsi carico di questo onere (anche di questo si accenna nella Prolusione), la gerarchia cattolica sarà lieta di fare un passo indietro. Purtroppo però, per il momento, un tale passo indietro sarebbe un atto di negligenza e scarsa attenzione al bene dei fedeli (battezzati e non), come si evince dai cononi che ho riportato nel mio intervento precedente.
Dato che non sono tifoso nè dell’uno nè dell’altro “polo”, che sono dichiaratamente astensionista e quindi non assimilabile a nessuna corrente politica presente sul “mercato” o esponente politico, considerato anche che mai intervengo ove si parla di politica in questo blog, tranne rarissimi casi in cui manifesto solo il mio dissenso verso gli uni e verso gli altri, e ancora, che mai ho considerato ingerenza gli interventi degli esponenti della Chiesa nella vita politica (tranne rari casi di evidente “sproloquio” (diciamo dettato dal “pro domo loro”) di alcuni che rappresentano solo se stessi e il loro partito o movimento di riferimento e non la Chiesa nel momento in cui sono “interessati”, poichè purtroppo ci sono uomini di Chiesa che fanno politica sotto la talare, che è cosa ben diversa dall’intervenire in merito ad un fatto politico…),
penso di poter “liberamente” e “disinteressatamente” pensare che l’intervento di Bagnasco è diretto a B. , non in senso di “scomunica” (eh… la famosa “medicina di misericordia”), ma come consiglio paterno e politico pure… per il bene suo e del paese Italia.
Opinione personale, opinabilissima (ma non strumentalizzabile data le tante premesse… quindi, leggete e tirate innanzi).
Dimenticavo, porgo i miei saluti a tutti.
Un contributo interessante: http://democrats.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=2681391
The New York Times
Quiet for Years, Italian Church Blasts Behavior of the Nation’s Political Elite
Se Bagnasco chieda al premier un passo indietro lui dovrebbe farne almeno due prima, perché deve dare l’esempio al gregge. ( 1 Pie 5.3)
“Se Bagnasco chieda al premier un passo indietro”
Subito un suo collega di partito si affretta a smentire dicendo che la chiesa non fa i governi nè li disfa.
Si mettessero d’accordo ! Sempre la solita mania di giocare su due tavoli, tanto per non pedere mai. Mai una posizione chiara, solo ambiguità ! Povera religione di stato…….stato comatoso o cadaverico !