L’anno trascorso dall’ultimo Ramadan è stato attraversato da vicende che hanno portato gravi sofferenze nelle nostre rispettive comunità. La dignità dell’uomo troppe volte è stata ferita e la vita stessa stroncata a motivo della fede professata. In particolare abbiamo udito, da ultimo nel nostro recente viaggio in Iraq, il grido di tanti fratelli cristiani perseguitati. Può il Dio che tra i Suoi nomi ha “as-Salàm” (la Pace) accettare come atto di culto migliaia di morti ammazzati?: così il cardinale Angelo Scola nel messaggio per la fine del Ramadan (216 luglio) ai musulmani che vivono a Milano. Doppio primato di Scola: è il vescovo italiano che più guarda all’Islam e quello che più schiettamente l’interpella.
Scola ai musulmani che uccidono in nome di Dio
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Qui l’annuncio del viaggio in Iraq e Libano dato da Scola il 2 giugno a San Siro:
https://www.youtube.com/watch?v=zDriMeVICKo
Al termine di quel viaggio il cardinale aveva sostenuto la necessità di un intervento militare per fermare l’Isis – e io qui nel blog avevo riportato e condiviso quell’opinione:
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2015/06/27/fermare-lisis-con-le-armi-sto-con-scola-e-sako/
Finalmente si fa sentire Scola… Da quando lo hanno silurato come Papa era diventato taciturno. Per quanto sia insopportabilmente ciellino, ammetto che mi piace questo suo interpellare i mussulmani. Sarebbe bello se iniziasse un dialogo. Io ricordo pure i bellissimi testi preparati da Martini sull’Islam che tutt’ora vengono letti alla radio diocesana di Milano e sembrano scritti ieri. Una bella tradizione di dialogo con l’Islam che apprezzo Scola porti avanti.
Non è una scoperta dell’ultimo anno: Scola già a Venezia sul dialogo inter-religioso ha fatto tanto. La fondazione Oasis
http://www.oasiscenter.eu/it
è opera sua.
Ricordo uno che in quel di Ratisbona interpellò il mondo religioso musulmano in modo molto stringente e razionale, ma fu volutamente equivocato da molto mondo musulmano, con il carico da 12 di tanto mondo cattolico e stampa laica occidentale. Adesso finalmente si comincia a capire che le questioni vanno affrontate con chiarezza, non negate. Meno male. Chissà che qualcuno finalmente non chieda scusa anche al Papa emerito.
Condivido il commento di Rosa attorno al quale ci sarebbe da dire ancora molto. ..
Nessuno chiederà scusa al papa emerito ne’ per Ratisbona ne’ per tutto il resto.
intanto comincia a uscire sui giornali qualche barlume di verità sulle dimissioni del Papa Emerito.
Interessante il ruolo che pare vi abbia giocato il Card. Martini, se quello che ha dichiarato il suo confessore, il gesuita Silvano Fausti appena defunto, è vero.
Fausti ha raccontato i retroscena tre mesi prima di morire. E cioè che il papato di Benedetto era “a tempo ” fin dall’inizio, che i voti in Conclave Martini li dirottò su Ratzinger per evitare che fosse eletto “uno di Curia”, che comunque il patto era che c’erano le “dimissioni programmate” se “le cose non fossero andate come dovevano”. Infine , nell’ultimo incontro Martini – Ratzinger il consiglio (ordine?) da parte di Martini:” la Curia non cambia . è proprio ora, devi lasciare”.
che dire? Se è vero quello che dice padre Silvano Fausti , non si può proprio sostenere che le dimissioni siano state libere e spontanee!!
http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_16/quando-martini-disse-ratzinger-curia-non-cambia-devi-lasciare-39c20eba-2b83-11e5-a01d-bba7d75a97f7.shtml
Molto interessante… Ma secondo voi Ratzinger avrebbe fatto qualcosa per cui non era in realtà d’accordo fin dall’inizio? Un uomo così intelligente non credo possa essere costretto ma solo convinto.
Certo che, se le cose stanno come dice l’articolo, è stato molto più in gamba di quanto pensassi… si è proprio sacrificato per il bene della chiesa.
Che si sia sacrificato per il bene della Chiesa è indubbio.
Dall’accettazione, a tutto il pontificato.
Sulle dimissioni, ho l’impressione che siano state un lucidissimo atto di governo: e fossero pure vere le voci varie, comprese quelle ultime riportate da discepolo, andrebbero nella stessa direzione.
Resto convinto, e le reiterate affermazioni di Bergoglio pare lo confermino, che abbia aperto una strada che , se non sarà ancora la consuetudine, ha reso le dimissioni una opzione operativa da ora in poi normale per i papi.
Cosa che trovo ottima, andando nella direzione desacralizzante della figura del papa , piu’ volte indicata dallo stesso Benedetto.
Caro Petrus, credo che Benedetto sia stato di gran lunga assai piu’ in gamba di quanto tutti pensassero: compresi quelli che se ne sono impossessati pro domo loro facendone un’icona caricaturale della restaurazione della tradizione ( t minuscolissima) esattamente come i propropro da operetta fanno adesso, da posizioni opposte ovviamente, della figura di Francesco.
Il camauro di Benedetto strumentalizzato come la borsa nera di Francesco.
Storia vecchia come il cucco.
Discepolo,
Martini può benissimo avere suggerito al papa di dimettersi, ma non l’ha certo obbligato anche perchè Martini è morto è morto nell’agosto del 2012 e quindi anche volendo…
interessante, chissà chi era il cardinale strisciante di Curia… Io un’idea ce l’avrei,ma la tengo per me 😉
” un uomo cos’ intelligente non può essere costretto ma solo convinto”
ma certo Petrus , è storia ,la strategia dei gesuiti nella storia è sempre stata questa , i gesuiti non “costringono” ma “convincono”. Convincono….con suadenti modi, con melliflui salamelecchi, sotto cui si cela la punta.., il veleno…
della serie: colle “buone” si ottengono più cose che con le cattive.
ma sempre si ottengono.. il fine giustifica i mezzi, no?
Comunque sempre di giochi di potere si tratta.. di intrallazzi..
non è che se li fanno i gesuiti non sono intrallazzi.. e subdoli giochi di potere!
Comunque io non sono esperta di diritto canonico ma tutto questo è regolare ? Normale? Cioè l’elezione di un papa “a tempo” , con la clausola delle dimissioni già programmate se il “programma “degli elettori non dovesse andare bene?
della serie “io ti do’ i voti ma se non fai quello che voglio io devi poi dare le dimissioni”
E’ lecito? E’ normale? Non so.
discepolo
martini era già morto, mi spieghi come ha fatto a costringerlo?
E lo Spirito Santo in tutti questi giochetti furbetti che c’entra?
oppure anche lo Spirito Santo è GESUITA? 🙂 🙂
colpo di scena!!!!!!!!!!!! invalida anche l’elezione di Benedetto XVI !
Socci scriverà un altro libro. Titolo: Non era neanche Benedetto
Cara Picchio , non hai letto l’articolo.Secondo padre Fausti, gesuita, confessore di Martini, il patto c’è stato prima che Martini morisse, cioè al Conclave, e l’Avvertimento a Ratzinger c’è strato prima che Martini morisse, cioè nel suo ultimo incontro conRatzinger.
E’ ovvio che nessuno ha costretto “pistola alla mano” Ratzinger a dare le dimissioni, ma appunto c’è modo e modo per costringere una persona a fare una cosa.I gesuiti prediligono le maniere subdole .
il fatto che poi,per le dimissioni di Ratzinger , sia stato eletto un papa gesuita, di cui si sa che l’elezione era già stata “programmata” da tempo, non fa che
illuminare ancore di più il quadro.
Ma Bergoglio per quanto ne so doveva essere eletto già al posto di Ratzinger… poi non era ancora pronto e Ratzinger si è fatto eleggere.
Quando Ratzinger elesse tanti cardinale stranieri ebbi subito la sensazione che il gioco era per indebolire gli italiani… secondo me con grande lucidità Benedetto e Bergoglio si sono accordati per sistemare (o provare almeno) per le feste la curia romana.
l’art. 81 della Universi Dominici Gregis, il documento che stabilisce le regole del Conclave:
“I Cardinali elettori si astengano, inoltre, da ogni forma di patteggiamenti, accordi, promesse od altri impegni di qualsiasi genere, che li possano costringere a dare o a negare il voto ad uno o ad alcuni. Se ciò in realtà fosse fatto, sia pure sotto giuramento, decreto che tale impegno sia nullo e invalido e che nessuno sia tenuto ad osservarlo; e fin d’ora commino la scomunica latae sententiae ai trasgressori di tale divieto.
Erano le due personalità più autorevoli e, racconta Fausti, «i due che avevano più voti, un po’ di più Martini» (già allora malato di Parkinson), uno per i «conservatori» e l’altro per i «progressisti». C’era una manovra per «far cadere ambedue» ed eleggere il cardinale «molto strisciante» di Curia. «Scoperto il trucco, Martini è andato la sera da Ratzinger e gli ha detto: accetta domani di diventare Papa con i miei voti» . Si trattava di fare pulizia. «Gli aveva detto: accetta tu, che sei in Curia da trent’anni e sei intelligente e onesto: se riesci a riformare la Curia bene, se no te ne vai».
SE NO TE VAI. E infatti se ne è andato.
Potremmo, che ne dite , dire anche a papa Francesco se riesci a riformare la Curia bene, se no te ne vai?
Ma Discepolo tu dici che Ratzinger non fosse contento di andarsene? Io credo che non fosse triste all’idea di lasciare quel posto.
Tra l’altro forse lui aveva solo il compito di preparare la strada a Bergoglio e non di riformare la curia. Un curiale per quanto saggio e onesto come poteva cambiare tutto?
Io non la vedo una scelta “tragica” quella di Ratzinger alla luce di quanto emerge… ma geniale.
certo discepolo diglielo pure.
petrus
la povera discepolo continua ad ignorare che uno dei due contraenti il patto era morto sei mesi prima. Come faceva a costringere l’altro?
se benedetto non era papa legittimo il SP che fine fa? 😉
a parte gli scherzi, visto lo stato della curia negli ultimi anni di pontificato di b16 ritengo molto plausibile che il colloquio con martini abbia influito nella sua decisione di dimettersi, che è stata da lui presa, come da lui detto, in piena libertà dopo aver pregato molto riguardo a cosa fare.
Credo anche io Picchio…
Se fosse vero ciò che ha riportato discepolo, mi spiace dirlo ma Ratzinger sarebbe persona non stimabile.
Tutto quel giochetto in conclave risulta una deformazione aberrante dell’ elezione di un papa.
Come si può accettare di essere papa sotto il vincolo di un patto da rispettare?
A parte che non credo affatto ad un Martini quale quello sopra descritto–e sarebbe ora di finirla con il luogo comune dei gesuiti furbastri, su cui a tanti piace attaccare il cappello– mi permetto di fare osservare ancora una volta che Ratzinger andò via perché effettivamente si sentiva logorato oltre misura dell’ età avanzata e dalla visione di una curia putrida, a cui non era in grado di opporsi con decisione. Dolore e indignazione lo avevano sopraffatto, minandone la salute.
Fece bene a dare le dimissioni. E lo fece per se stesso e per il bene della Chiesa, diventata ingovernabile come una barca senza timoniere. Certamente gli costò moltissimo prendere tale decisione, che sapeva che avrebbe sollevato molti interrogativi.
Ma è da escludere, a mio parere, che abbia lasciato il soglio pontificio per onorare un patto fatto con Martini. Trovo ridicola, oltre che assurda, questa cosa.
Discepolo, com’ è che lei va a rimestare continuamente su un complotto o patto nelle dimissioni di Ratzinger? Quale curiosità morbosa la spinge a questo?
In merito alla libertà e validità della sua rinuncia canonica all’Ufficio Petrino, il papa emerito Benedetto XVI si è più volte espresso in diverse lettere.
La principale, se non erro, quella scritta a La Stampa tempo fa.
Ciao a tutti.
Credo sia nostalgia per una visione della chiesa che ormai non c’è più… nemmeno i camauri o i saturni di Ratzinger potevano riesumarla ma qualcuno ci ha sperato…
Ma chissà che anche questa non sia una mossa per dare anche ai tradizionalisti un papa, visto che Bergoglio non è amato da loro… bene c’è comunque Benedetto…
Questa è proprio la teoria di Socci petrus, che il papa legittimo sia ancora benedetto, ma se ora spunta fuori un patto per eleggere benedetto la sua elezione è invalida.
Io sono convinto che Bergoglio sia il papa legittimo ma Ratzinger potrebbe essere un po’ uno specchietto per allodole per i tradizionalisti.
Comunque non voglio avere nulla a che fare con Socci, per cui se quello che dico tanto per fare conversazione, si avvicina anche solo per striscio a quello che pensa Socci, rinnego tutto!
Dopo che Sara mi ha detto che ragiono come Ferrara non sopporto di pensare anche come Socci…
🙂 🙂 🙂
sarà la botta di caldo Petrus!
Mettiamola così… 🙁
Però, petrus e picchio, da questa storia affastellata nei termini riportati la figura di Ratzinger non ne esce bene.
Io, se mi trovassi fra quelli che lo rimpiangono, ne resterei molto delusa.
Non c’ è correttezza né onestà morale in un papa che si lascia eleggere a determinate condizioni poste da un cardinale.
Ho idea che certi cristiani non sappiano, neppure per sbaglio, che cosa sia il cristianesimo, e credano che anche il Papa sia e si comporti come un governante politico che agisce in conformità di regole adulterabili, cui è conveniente adattarsi.
Il dubbio che non tutto sia casuale ce l’ho… Non mi piace fare fantareligione a tutti i costi, ma se è per il bene della chiesa come sembra… Io credo che Ratzinger non si sia fatto imporre nulla da nessuno sapendo cosa stava facendo. Credo che il piano fosse ben architettato e vedo Ratzinger più come artefice che come vittima.
Marilisa
Penso che piani, cordate ci siano sempre state, non credo che ratzinger sia stato il primo, con buona pace dello Spirito Santo 🙂
Ecchecaspita, nel 1903 l’Austria mise il veto all’elezione del cardinal Rampolla (il più papabile) perchè troppo vicino alla Francia… tanto per dire…
Io credo che lo Spirito Santo agisca sempre in e attraverso di noi, che abbiamo anche il cervello, la lingua, il cuore… e che di questi si serva per indirizzare le cose. Gli accordi di cui parla UDG sono quelli che possono ‘costringere’, ossia che ledono la libertà dei cardinali. Non mi sembra che si possa parlare di questo né per l’elezione di B XVI né di F.
Piani e cordate può darsi, ma qualcuno che dice : ti eleggiamo ma se non riesci nel risanamento della curia, dimettiti, mi sembra ben altra cosa.
E uno che acconsente ad un patto del genere, come lo si vuol chiamare?
Sia come sia. Io continuo a chiedermi: ma perchè uno ritenuto onesto e intelligente come Ratzinger, fine pensatore, pur se con una sensibilità di fede diversissima dalla mia si lasciò usare da portabandiera della tradizione, anzi dell’imbalsamazione, più trita di santa romana chiesa?? Dalle cose più superficiali (paramenti da satrapo persiano, spesso sconfinanti nel ridicolo, la orribile- orribile – eucarestia distribuita solo in ginocchio con bacio all’anello, crociazze auree e gemellini in ogni camicia di monsignori curiali con colletto ortopedico, etc) alle cose più profonde (scelta di collaboratori e vescovi fedelissimi alla linea, yes men nei posti chiave, marginalizzazione del Concilio, messa in latino, elietarismo etc) Possibile che quel sant’uomo proprio non se ne rendesse conto? Non ho apprezzato, non mi ha giovato quel pontificato, pur riconoscendo che Bxvi portava un peso enorme. Una luce bella e grande fu la sua scelta di lasciare. Chi lo dice che lo Spirito non potrebbe averla voluta e ispirata anche tramite un consiglio anteriore di un amico sincero e buono?
Condivido, arneb.
Però ti renderai conto che un consiglio non ha niente a che vedere con il ” patto” del quale finora si è parlato. Un “patto” a me sembra qualcosa di più impegnativo.
E considerato che Ratzinger è stato sempre visto come un personaggio di integrità morale ineccepibile, a me sembra strano che si sia lasciato eleggere papa con una specie di clausola mai concepita nella Storia della Chiesa.
C’ è troppa gente che gioca di fantasia quando avviene qualcosa di inusitato.
Per papa Luciani, per esempio, ancora ci si chiede se la sua morte, a soli 33 giorni dalla sua elezione, non sia stata architettata da qualche avversario.
Come se non fosse possibile morire per infarto o per ictus in qualsiasi momento della vita.
Bisogna per forza parlare di morte sospetta tramata da qualcuno?
Spero di essermi spiegata.
Che abbia fatto bene a lasciare è lapalissiano.
Io comunque trovo orride queste rivelazioni post mortem. Sia le confidenze fatte (dal cardinale, dal suo amico e confessore) che quelle riportate (il “terminale finale” delle confidenze). Roba inverificabile, manipolabile, strumentalizzabile. Segno di scarso amore per la Chiesa. Spero che il Papa emerito non confermi né smentisca. Quello che voleva dire l’ha detto a suo tempo, coram populo. Avrebbero dovuto fare così anche tutti questi altri (poco) signori.
Dall’articolo sembrerebbe tutt’altro: una collaborazione stretta tra Martini e Ratzinger..
Comunque a me sti pettegolezzi non soddisfano. Mi stupisce Discepolo che li acquisisca in maniera così priva di critica!
Discepolo, sei disposta a credere ai dettagli da telenovela di un giornalista che pubblica una intervista post mortem di un religioso, cosa che è già di per sè un falso, non essendo più in vita chi ha parlato?
Forse Discepolo hai bisogno solo di scandalizzarti per dire che le cose non son più come una volta, e non esistono più le mezze stagioni? Anche se poi in primavera e in autunno non si sa mai come vestirsi…
Discepolo spera sempre di avere un conferma al suo sospetto: Ratzinger avrebbe lasciato per un qualche complotto.
Adesso corregge il tiro: non di complotto si è trattato ma di un patto fra due ecclesiastici illustri.
Stupendo un patto così!!
Ne esce fuori che una Chiesa che vive di “patti”, è proprio inaffidabile. Del tutto al di fuori della Chiesa come la voleva Gesù.
Ma forse a discepolo questa cosa non interessa minimamente. Tanto reale è il suo cattolicesimo su cui ogni tanto le piace fare dissertazioni il cui fine ultimo è contestare papa Francesco.
Però c’ è chi ha capito che discepolo va fiera di essere cattolica. A quel modo. Anche io vado fiera di essere musulmana non essendolo.
Del tutto al di fuori della Chiesa come la voleva Gesù.
Gesù … Gesù… aspetta, mi pare di avere già sentito questo nome!
Per la verità, senza tenere conto del “ concilio milanese ” tenuto in concomitanza della morte del Cardinale Martini, l’uscita di scena di Papa Benedetto XVI era già stata annunciata nel febbraio 2012 con un’inquietante indiscrezione del Card. Paolo Romeo che forse venne interpretata erroneamente dalla stampa come “ la morte del Papa” a seguito di un complotto e di un attentato.
Ma il Cardinale forse non aveva parlato di morte ma di uscita di scena del Papa … ed anche le date “indicate” dal Cardinale Romeo coincidono più o meno con l’abdicazione del Papa”. (Cit.)
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/matini-martini-martini-benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-42410/
Caramarilisa capisco che ate della veritò, anche storica non interessi nulla, tutta presa come sei dalla tua “narrazione ideologica”.
in tale narrazione, sempre più lontana dalla realtà, la ealtà non deve irrompere.
Ma purtroppo per te la realtà e la verità hanno il brutto vizio di irrompere nella ideologia e nella menzogna.
per alcuni è un bene che si faccia luce, altri preferiscono rimanere nelle tenebre dell’ignoranza dove pascolano tranquillamente le proprie convinzioni.
Padre Silvano Fausti, un sant’uomo gesuita , nonche’ confessore del Card. Martini, ha rilasciato quests intervista tre mesi prima di morire. Io non penso che un sant’uomo gesuita possa mentire, per cui mi fido di quello che ha detto Padre Fausti.
Quello che ha detto è riassumibile in poche parole: che nel Conclave del 2005 c’era una congiura dei “curiali”per far fuori sia Martini che Ratzinger ed eleggere uno dei loro, che perciò Martini convogliò i suoi voti su Ratzinger con questo patto Devi riformare la curia , se ci riesci bene se no non te ne vai. Che siccome Ratzinger non ci riuscì ,Martini gli disse che doveva lasciare.
questa in sintesi la testimonianza di padreFausti. Io gli credo . Perchè dovrebbe mentire?Atre mesi dalla morte?
ma se ha detto il vero il Fausti allora mentiscono tutti quelli che sostengono che papa Benedetto abbia lasciato per l’età avanzata, quelli che pensano che Ratzinger svegliandosi al mattino e sentendo che le sue articolazioni erano anchilosate e non poteva camminare se non col bastone abbia deciso per questo di lasciare..
non è questione di tarda età, ma di patto fatto con chi l’ha eletto. Se non riesci a fare questo devi lasciare.
E’ ovvio che tutto ciò rientra nella mentalità assolutamente modernista in cui non ha più posto ne’ la grazia divina ne’ la fiducia nella Provvidenza.
Il papa è visto come un Amministratore delegato di una azienda che si fa fuori se non è più efficente.
Lo status della grazia divina è stato frantumato, dissolto e disperso dal vulnus, dalla ferita profonda e dal peccato di aver provocato le dimissioni di un Papa.
L’elezione di nuovo Papa è sufficiente per riacquistare dall’Altissimo lo status della grazia divina ?
Esiste ora lo status della grazia divina nella Chiesa e nel mondo ?
Interrogativi che debbono rimanere impressi nella nostra mente e nella nostra anima.
“Fausti ha raccontato i retroscena tre mesi prima di morire…. che comunque il patto era che c’erano le “dimissioni programmate” se “le cose non fossero andate come dovevano”. Infine , nell’ultimo incontro Martini – Ratzinger il consiglio (ordine?) da parte di Martini:” la Curia non cambia . è proprio ora, devi lasciare”.
che dire? Se è vero quello che dice padre Silvano Fausti , non si può proprio sostenere che le dimissioni siano state libere e spontanee!!”
Così parlò discepolo.
Una versione riveduta e commentata maldestramente di quanto io ho letto nell’articolo di Tornielli.
Della serie ( orrida!): come faccio apparire le cose nel modo che io voglio. È proprio quello che avviene molto spesso quando si riportano le notizie da parte di chi fa a meno di una doverosa obiettività. O di chi le riporta in modo tale da distorcerle.Come, per esempio, ha fatto discepolo. Non mi è nuova questa tecnica e so che causa molti guai.
Voglio dire che da quel che ha scritto la discepola, le cose appaiono più brutte di quanto siano state. Cioè meritano un ridimensionamento.
Per cominciare, le dimissioni di Ratzinger furono liberissime e spontanee, cara discepolo; diversamente da quanto lei ha detto e voleva dare ad intendere.
Le parole di Martini, ammesso che siano state PROPRIO quelle riferite come vere-verissime ( ed io ne dubito) dal suo confessore, potevano essere state un suggerimento (giusto) ad un Ratzinger che egli vedeva in grande difficoltà di salute. Del resto, sappiamo che lo stesso Martini non aveva approvato che G.P.II fosse rimasto sul soglio pontificio in quelle penosissime condizioni in cui ci era stato dato di vederlo nell’ultimo periodo. Uno strazio per lui e per tutti. Un sacrificio inutile.
In secondo luogo, non ho letto, nell’articolo di Tornielli, di “dimissioni programmate”. Ho letto di “probabilità” di dimissioni, esternate dallo stesso Ratzinger, quando–dopo un viaggio– era allo stremo delle forze, e ciò è tutta un’altra cosa; diversa da una “programmazione” in seguito ad un “patto”.
Si tratta di illazioni sulle quali non è dato appurare un bel niente, dato che mancano le persone coinvolte in questa farsa.
Il solo Ratzinger sa come stanno veramente le cose; e a me risulta che lui abbia già parlato in proposito. Vogliamo prendere sul serio le sue parole o no?
In terzo luogo, com’è che ci si dimentica che molti voti in quel conclave erano andati a Bergoglio, il quale rifiutò perché non si sentiva pronto per un incarico ( molto impegnativo) di tal genere? Ed allora i voti furono convogliati su Ratzinger?
Detto tutto questo,io vedo in questa vicenda, che molto ha di ipotetico ed è costruita su parecchi “avrebbe” “sarebbe” e via elucubrando, vedo–dicevo– una volontà di vendere fumo, come spesso fanno i mass media per tenere alta la curiosità della gente, creando dei gialli che però, in questo caso, fanno male-malissimo alla Chiesa, che ne esce con le ossa rotte.
Lo stesso Papa emerito, tanto amato da discepolo, appare come una sorta di fantoccio in mano alla volontà altrui.
Ne valeva la pena?
Cara discepolo, forse lei non ha capito che le parole che vengono riportate, il più delle volte perdono una buona dose di verità.
Perché vengono capite male e riportate peggio. Magari a seconda di quel che si vuole intendere e dare ad intendere.
Ne abbiamo un esempio costante in questo blog dove molti capiscono aglio per cipolla. Lei stessa ha fatto un commento del tutto soggettivo e improprio su quel che ha letto. Perché si è messa ad inseguire un pensiero fisso che ha manifestato da molto tempo fa.
Niente di strano che quel padre Fausti abbia detto delle cose che sono state capite a metà. Per cui, lasciamolo in pace ora che riposa nel mondo dei più.
Forse si sta rivoltando nella tomba per come sono state riferite le sue parole (che però poteva risparmiarsi).
discepolo
ho notato che hai commentato su questo argomento anche su Chiesa e postconcilio e ho visto che l’attenzione della Guarini rispetto alle “scottanti ” rivelazioni è stata pari a zero come è successo qua e in altri siti. Dovresti metterti anche tu il cuore in pace.
Modernismo…. Roba da Pio X. Niente futuro solo passato. Visioni religiose senza speranza.
Ratzinger era alla frutta. E qualunque sia la ragione per cui se ne è andato, noi lo ringraziamo di cuore. Ha fatto bene ad andarsene per il bene suo ma soprattutto per il nostro.
E ora andiamo avanti.
Per Petrus ( che evidentemente non lo sa)
Il modernismo è stato dichiarato ex- cahtedra ERESIA dalla Chiesa cattolica.
dunque chi è modernista è eretico e scomunicato.
Ratinger eraalla frutta. Certo, attaccato dalle lobby gay dentro la Chiea, dai modernisti, dai contrari alla liturgia antica che dopo il Summorum Pontificum
gli hanno fatto guerra, Ratzinger aveva molti nemici.
Molti nemici molto onore.
quanti nemici aveva Nostro Signore Gesù Cristo?
suppongo che Pterus avrebbe detto di Cristo nell’Orto del Getsemani che era”alla frutta” e quindi si sarebbe augurati la sua completa sconfitta..
caro Petrus deciditi, AUT- AUT o sei per CRisto e la sua dottrina o sei contro CRisto e la sua dottrina. scusami se sono cattiva, ma TERTIUM NON DATUR!
Lo so benissimo. Ma non è sul modernismo che si decide granchè. Gesú stesso era un modernista in un certo senso. Ha sconvolto le vecchie formule ebraiche.
Ratzinger era alla frutta. Gesù non può essere paragonato a Ratzinger.
“Tertium non datur” un corno, cara discepolo.
Il modernismo è pollice verso come tutti gli -ismi.
Ma “eresia” è tutta un’ altra cosa.
In questo caso, ad esempio, è lei ad essere eretica perché ha una visione del Cristo non corrispondente a quella del Vangelo.
Lei è lefebvriana, e i lefebvriani sono molto vicini all’ eresia.
Quindi il suo tertium non datur vale una pippa in questo contesto.
Gesù è stato un rivoluzionario per il tempo in cui visse, perché si comportava in modo diverso dai benpensanti di allora, e fu messo a morte.
Voi conservatori, che vedete come fumo negli occhi i cattolici che aderiscono ai dettami del Vaticano II, siete la replica esatta dei conservatori del tempo di Gesù. Credete di aver capito tutto mentre non è affatto così.
Quindi, meglio non usare espressioni categoriche che fanno solo ridere.