A Sarina che s’impicciava dei bisogni degli altri

“Ho trovato la ragione della mia vita nell’impicciarmi dei bisogni degli altri. Fino a quando un solo bambino resta indietro, non dobbiamo dormire sonni tranquilli. Non mi sento l’iniziatrice di tutto questo, io ho solo aperto la porta”: parole di Sarina Ingrassia, insegnante, che se ne è andata il 23 gennaio, a 91 anni, descritta dall’arcivescovo Michele Pennisi come “l’angelo dei poveri e degli ultimi di Monreale”. Brindo con un bicchiere di Vino Nuovo a questa grande donna che sapeva guardare lontano e vicino con la stessa intensità.

5 Comments

  1. Luigi Accattoli

    “Quando accettiamo di entrare in contatto con l’esistenza concreta degli altri e conosciamo la forza della tenerezza, la vita ci si complica sempre meravigliosamente e viviamo l’intensa esperienza di appartenere a un popolo”: è un bel passaggio della Gioia del Vangelo di Papa Francesco (n. 270) da confrontare con una frase di Sarina Ingrassia che riporto al commento seguente.

    1 Febbraio, 2015 - 22:01
  2. Luigi Accattoli

    E questa è la frase di Sarina Ingrassia che considero gemella di quella del Papa: “Se aprite appena uno spiraglio dell’uscio di casa vostra i poveri vi spalancano tutta la porta e vi trovate, vogliate o no, in loro balia”.

    1 Febbraio, 2015 - 22:04
  3. FABRICIANUS

    Mi auguro che Sarina preghi per tutti noi, chiusi e blindati a difendere noi stessi e la nostra “roba”.

    Abbracci.

    2 Febbraio, 2015 - 17:38
  4. FABRICIANUS

    Noi=pluralis maiestatis (per carità)….

    2 Febbraio, 2015 - 17:39
  5. giorgio

    “Chi non sa non conta: la cultura è potere”

    e’ una grande verita’, perche’ nessuno resti indietro.

    3 Febbraio, 2015 - 2:29

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