Prendendo l’abbrivio dal caso Balducci e volgendo la cosa a ridere, laddove mi sentivo tirato al pianto, ho svolto per il Corsera un burlesco pitaffio dei Gentiluomini di Sua Santità invitando il papa a liberarsene. Si possono leggere le mie piatose considerazioni nell’edizione di oggi, a pagina 11, sotto il titolo dissimulatore I GENTILUOMINI DEL PAPA, LUSTRINI E CROCI COME A CORTE. Alle volte un giornalista – pur morigerato – non si trattiene e imprende a dare consigli e dimanda – come fosse cosa sua – perchè il papa teologo non si liberi delle anticaglie, frac sparati croci d’oro et similia. L’attuale congiuntura può aiutarlo. Paolo VI fece novanta, si attende un papa che faccia cento.
Santità quei Gentiluomini li mandi li mandi
59 Comments
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Lo pensavo stamani in modo identico,
e ora aprendo il tuo blog,
ecco, tu che lo esprimi dal balcone del condominio.
Forse che la Gerarchia in Vaticano ha bisogno di attirare uomini di potere itialiani,
nell’area del loro mondo del potere,
con lustrini e croci varie.
Forse anche questo avrà un fondamento teologico…..
come per il “cardinalato”…..
Ma la Chiesa di Cristo,
sicuramente non ne ha mai avuto bisogno di
ori, bisso, porpore, lustrini,
una corte degna di un Pride gay…… (lo so sono cattivo…)
Sono indignato comunque con i giornali vari che hanno sbattuto su questo caso
fantomatici seminaristi del vaticano,
che vuol dire?
Chi sono i seminaristi del Vaticano?
Se hanno elementi (e non li hanno…)
siano più precisi,
invece mescolano nella merda,
gettando discredito in modo generalizzato.
Al soldo di quali padroni strumentali lavorano?
L’articolo è in questo momento ben in vista su http://www.corriere.it
Stavo pensando che proprio due giorni fa c’era chi invocava -per tutt’altra questione- un “accordo fra gentiluomini”… ironia delle concomitanze.
marcello mi legge nel pensiero
In effetti non servono a niente. Forse solo ad aumentare la spocchia di qualcuno. Con loro bisognerebbe abolire tutta una serie di privilegi che la Chiesa non ha bisogno di garantire. Anche i titoli, tipo la progressione tra Monsignore, Cappellano di Sua Santità e Protonotario, si possono tranquillamente levare di mezzo. Don se prete, monsignore l’arciprete, eccellenza, eminenza, Santità bastano e avanzano.
Luigi dice che Papa Paolo aveva fatto 90: a me pare che Papa Albino voleva fare 120. Non ne ha avuto il tempo. Speriamo che questo Pontefice sfrondi ulteriori “parentele” di cui il Papa non ha bisogno. In Sicilia si dice che c’è cori e curùzzu, c’è cuore e cuoricino, a dire che certi “cuori” più vicini alla “testa” sono più graditi. Se siamo figli di Dio siamo tutti uguali. Leviamo di mezzo parentele aggiuntive ormai inutili.
Cambia nickname, moralista! Senti come suona bene “ilgentiluomo”… fa molto caccia alla volpe!
Brillante, Luigi…dici la verita’ con eleganza, ma pur sempre verita’ e’!
Matteo, condivido 100% il tuo post…; compredno la tua “rabbia” e non temere che non manchera’ chi -magari anche su questo blog- difendera’ e motivera’ questi “ordini e casini dei gentiluomini e affini”, magari con riferimenti biblici, dottrinali e via sragionando.
E anche cio’ che dici circa la parte di sputt…. sui giornali, sparando a caso senza prove ne’ sostanza! Che pena il nostro sistema! In questa logica non vedo proprio nessuna differenza tra Mediaset, Gruppo Espresso, governativi e antigovernativi…; e’ una gara a chi la spara piu’ grossa solo per qualche migliaio di clic in piu’… Naturalmente tutto in nome della liberta’!!! Capirai.
Conclusione: si ha l’impressione che il Dio soldo sia il dominus -anzi, stradomina!- di questa valle di lacrime, incluso corti del Vaticano e gentiluomini vari… Ciao.
Invochiamo lo Spirito. Davvero.
“L’attuale congiuntura può aiutarlo. Paolo VI fece novanta, si attende un papa che faccia cento.”
E di questi?
-G8, i fondi segreti di Anemone nella cassaforte di un prete
È l’economo di una congregazione di Roma: un milione nascosto dietro un quadro
La traccia dalle intercettazioni: “Dimmi quanto ti serve… li vado a prendere”
“Dietro a un quadro che rappresenta scene religiose, i carabinieri del Ros hanno trovato la cassaforte con un milione di euro circa, tra contanti e assegni. Denaro che il sacerdote, economo della Congregazione (con sede a Roma vicino alla Fontana di Trevi), custodiva gelosamente e prelevava ogni volta che Anemone ne aveva bisogno. Don Biasini, secondo le accuse, era il cassiere per i pagamenti in nero dell’imprenditore, socio di maggioranza anche del Salaria Sport Village di Roma”
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/05/news/anemone_fondi_segreti-2512606/
-Ratisbona, l’arcivescovo: “Abusi nel coro che fu diretto dal fratello del Papa”
Il religioso in una lettera ai genitori: “Episodi di pedofilia negli anni 50”
Il fratello di Benedetto XVI: “Non sono a conoscenza di nessun caso”
http://www.repubblica.it/esteri/2010/03/05/news/abusi_coro_fratello_papa-2513812/
Ah ,certi cori! Cori, non Cuori.
A proposito, Repubblica fa parte del gruppo Espresso. Una vera porcheria. Speriamo che i circa 700 mila lettori smettano di comprarlo e che le aziende seguano l’invito del caimano di non dargli pubblicità, passandola tutta al suo sistema dei media, e cosi sia anche per il credito e per il risparmio.
Io invoco il discernimento.
…però, sinceramente, sono troppi ormai gli scandali…troppi! Di questo corista nigeriano si diceva fosse un religoso, almeno mi sembra fosse presentato come tale, ora, di corsa, gli si toglie l’appellativo per risolvere cosA? Il problema resta: non è forse sempre un soggetto dell’ambiente petrino? e dunque è indicato nell’indagine quale procacciatore di incontri omosessuali. E se lo è stato per anni di Balducci, mi domando se non lo fosse anche per i prelati e personaggi che ruotano attorno al ponefice. A questo punto…le penso tutte…Poi, che Balducci sarà cancellato dall’elenco dei membri della Famiglia Pontificia nel quale compare come gentiluomo [mi fa ridere questo titolo, è proprio ridicolo] credo sia il minimo sindacale. Il punto è chissà quanti ce ne sono stati, ce ne sono, e ce ne saranno di “Balducci” che circolano indisturbati a infestare l’aria e a gonfiarsi il portafogli, con buana pace di quanti odiano la Chiesa e i cattolici. Comunque, mi fido di Benedetto XVI, credo che tra tutti i papi sia uno dei più severi circa gli scandali, uno dei pochi che non ci sta’ a nascondere le zolle sotto il tappeto….
La gerarchia vaticana sembra diventare sempre più un’isola privilegiata e completamente distaccata da una base che va sempre più interrasandosi alla figura di Gesù e al suo messaggio di amore universale, che lo ha reso un ebreo altamente illuminato e aperto verso tutta l’umanità. Auguriamoci che il Grande Papa Teologo, le cui encicliche, specie la prima e la terza, sono tutte da leggere e ponderare, nonchè condivisibili universalmente, abbia la forza di innovare la antiquata, conservatrice, privilegiata struttura della Chiesa Cattolica, inizinado dalla eliminazione dell’assurdo disumano vincolo del celibato ecclesiastico, che oltre ad essere un male in se, non consente ” ai testimoni di Cristo per eccellenza ” di testimoniare e dimostrare che la famiglia cristiana può ancora essere attuale.
Nino, io non ti conosco e sono abbastanza nuovo sul pianerottolo di Luigi. Per cui non capisco bene se fai dell’ironia o sei serio. E non vorrei mancarti di rispetto. Il mio post precedente era sulla linea di Matteo.
In ogni modo, anche se non citavo tutti i gruppi editoriali -incluso il datore di lavoro del “proprietario” di questo pianerottolo- mi riferivo a tutti, e all’andazzo generale di come certi temi, scandali e non, riferiti alla Chiesa e vita ecclesiale sono trattati sulla stampa. Spesso, con stampi anticlericali, sensazionalisti etc etc che dimostrano chiaramente che piu’ che il servizio alla verita’, o a una corretta informazione, sono al servizio del loro business. Far soldi in tutti modi possibili. E come! (E non chiudo gli occhi sulla reale schifezza di corti, gentiluomini, portafogli, e tutto il resto…tristezza condivisa anche da altri in questi blog)
Non so quanti anni hai, ma penso di aver cominciato a seguire -e comprare quando sono in Italia- Repubblica magari da un po’ prima di te, quasi 30 anni fa. E’ un giornale apprezzabile per tanti versi; ma che sui “nostri” temi spesso e volentieri va a p….; cioe’ fa cronaca con un sensazionalismo e anticlericalismo degno dei miglior massoni di questo mondo… (o come dice Clo, di quanti odiano Chiesa e cattolici). Senza contare le palle che si inventa a volte. Come la stramaggioranza dei quotidiani.
So che LUIGI ha scritto tempo fa sul Regno su questo tema…riferendosi al suo lavoro di vaticanista ..e delle sollecitazioni ricevute per “sparare titoli”, creare “casi”, elaborare “retroscena” e via fantasticando… Magari lui potrebbe dire qualcosa, se vuole…
Con la tua ironia su “Repubblica” e caimano non so a dove vuoi portarci! Se ti riferivi a me, credo che hai sbagliato bersaglio.
E per il discernimento, io continuo ad invocare lo Spirito -davvero. Anche per te.
Grazie Padre.
Ma figurati figlio!
Questa mattina sentivo per radio gli speaker che annunciavano questo articolo del Corriere e mi chiedevo chi lo avesse scritto; poi hanno cominciato, tra una battuta e l’altra, a leggerne ampi stralci, e il dubbio è svanito: lo ha scritto sicuramente Luigi!
E qui ne ho conferma: il modo di scrivere di Luigi è inconfondibile e mai noioso.
Ciao a tutti.
Eugenio
Cit: Alle volte un giornalista – pur morigerato – non si trattiene e imprende a dare consigli
Luigi stamane leggendo il tuo “pitaffio” sul Corriere pensavo proprio la stessa cosa: deve essere un altro dei vantaggi della pensione, potersi spingere là dove gli obblighi di cronaca impediscono a un vaticanista di andare. E tornavo con la mente al tuo pezzo autobiografico pubblicato di recente sul Regno: adesso – causa crisi economica – te ne pubblicheranno anche pochi di articoli ma quei pochi ci si può trovare un gran gusto a scriverli, vero? La firma Luigi Accattoli comunque è sempre una garanzia di equilibrio, tanto nel raccontare quanto nel pungolare.
E’ proprio Venerdì di Quaresima!
1)Repubblica 5.3.10
Germania, stupri sugli studenti: L’orrore nelle scuole dei preti
Sacerdoti, insegnanti e organisti nelle vesti di aguzzini. I racconti delle vittimedal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
2)Repubblica 5.3.10
La mia infanzia rubata dalla chiesa del disonore
Viaggio nel Paese cattolico sconvolto dallo scandalo: migliaia di adolescenti violentati da religiosi. Ora parlano le vittime
Quello che è venuto fuori è solo la punta di un iceberg Io non sono mai stata ascoltata e il Papa non si è mai scusato Due monache che mi seviziavano sono ancora vive e libere
di Enrico Franceschini
http://www.repubblica.it/esteri/2010/02/05/news/germania_abusi_preti_studenti-2201355/index.html?ref=search
3)Repubblica
Quel celibato da abolire
di Hans Küng
Abusi sessuali in massa ai danni di bambini e giovani ad opera di preti cattolici, dagli Usa alla Germania, passando per l´Irlanda: un enorme danno di immagine per la chiesa cattolica, ma anche segno palese della sua crisi.
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna¤tArticle=QA8L6
Comprendo quanto si è detto su “La Repubblica”, la compravo dal suo primo apparire in edicola……
mamma mia…. quanto è cambiata nel tempo !!!!!!
La Chiesa tutta non ha bisogno di “famiglie pontificie”, nè di “corte”,
è un bisogno tipico
del carattere di una sovranità monarchica assoluta,
come si esprime e manifesta
un certo “mondo gerarchico” compreso il Sovrano….
molto smarcato da tutto il restante della Chiesa.
Il pontefice teologo?
Ci sarebbe bisogno che recuperasse la tradizione degli inizi della vita della storia della Chiesa, come era stato auspicato dai 2800 vescovi che pare siano venuti a perdere tempo…… in una assise durata qualche anno…… negli anni ’60.
Poi potremmo ricominciare a parlare di un potefice teologo.
Per ora è soltanto un pontefice soggettivamente razionalista.
Peccato che tu ti sia spretato, a quest’ora potevi essere papa tu.
Grazie Luigi di quei famosi consigli in uno dei tuoi precedenti post.
Spero di ricordarmene sempre.
da sperarepertutti: http://sperarepertutti.blog.lastampa.it/sperare_per_tutti/2010/03/perch%C3%A9-stare-nella-chiesa.html
per chi si scandalizza delle mie espressioni,
riprendo le parole di Carlo Carretto, in cui mi ritrovo pienamente:
“Quando ero giovane non capivo perché Gesù,
nonostante il rinnegamento di Pietro,
lo volle capo, suo successore, primo papa.
Ora non mi stupisco più e comprendo sempre meglio
che avere fondato la Chiesa sulla tomba di un traditore,
di un uomo che si spaventa per le chiacchiere di una serva,
era un avvertimento continuo
per mantenere ognuno di noi nella umiltà
e nella coscienza della propria fragilità.
No, non vado fuori di questa Chiesa fondata su una pietra così debole,
perché ne fonderei un’altra su una pietra ancora più debole che sono io”.
sono d’accordo con Luigi, bisogna liberarsi delle cose inutili, altrimenti occupano spazio inutile, diventano un ingombro. E del resto la bella immagine della potatura usata da Gesù è sempre appropriata.
Ma poi vorrei dire: visto che ogni cristiano è parte della Chiesa, ognuno ha certamente qualcosa da buttare, quel possesso geloso di cui liberarsi per essere più libero, più pronto ad accogliere il Signore che viene.
“Ecco in qual modo lo mangerete: con i fianchi cinti, i sandali ai piedi, il bastone in mano; lo mangerete in fretta. È la pasqua del Signore! ” (Esodo, 12,11)
..scusate se entro a gamba tesa…Io sono la prima a dire che sotto il raspare di Satana appare l’immondizia, e la prima a chiedere al santo Padre di farci la grazia di effettuare una bonifica nei sacri palazzi, ma di quelle come non ce ne furono dai tempo di Leone IX, Gregorio VII, Innocenzo III che lottarono con i denti contro il clero corrotto e simoniaco, e lo fecero a costo di procurare scissioni, spaccature: fa niente! Meglio una spaccatura che una unità a tutti i costi dove il marcio rischia di contaminare la parte sana, e finire col distruggere tutto, compresi noi che in quella Chiesa ci crediamo! Ma non vedete poi, in quale modo osceno ci si serva degli scandali a scopo strumentale: si sta li’ a fare ricerche per infossare il potere della chiesa, farla apparire come un gigantesco organismo mortifero, peccaminoso. La chiesa è odiata, inutile girarci intorno, ma…tanto quanto è fortemente temuta, per la forza che i cattolici hanno sempre esercitato politicamente, perché siamo noi alla fine che facciamo allargare o restringere la famosa forbice. Guardate l’ultima: a che scopo andare a riesumare la storia di Ratisbona, di abusi risalenti addirittura ai lontanissimi anni ’50’ per i quali tra l’altro ‘Il direttore dell’epoca venne condannato e gli abusatori morti e defunti da decenni. Si accorgerebbe anche un bambino che è stata riportata in auge solo ed esclusivamente per il fatto che a dirigere l’istituto per un trentennio, e in epoche ben distanti dai fatti incriminati ci fu il fratello di papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger che oggi è un anziano prete di 86 anni…Ancora non ho capito dove si vuole arrivare…
perdonami Clodine,
ma a che scopo,
permettere per molti decenni (solo per quello che ci consta, ma potrebbe anche affondare in secoli da cui non ci vengono molte testimonianze)
permettere un nascondimento continuo di violenza, molestie e abusi sessuali nei confronti di minori o di giovanissimi affidati ????
questo andava bene?
Ora si paga pegno….
E, mi si permetta,
il pegno non lo paga la Chiesa,
che siamo anche io, te, i condomini, tantissimi nel mondo che formiamo il popolo sacerdotale e regale di Dio,
ma il pegno lo paga la Gerarchia che lo sapeva,
come ne ho sempre sentito io parlare nel mondo clericale,
e come ne ha sempre sentito parlare anche Ratzinger che ha molti più anni di me.
Per me il teorema è semplice,
sin da ragazzo, ne ho avuto conoscenza della problematica nel mondo clericale,
ma per formazione culturale a cui eravamo formati nella cultura cattolica,
era tabù parlarne fuori dalla cerchia,
data la mia età,
Ratzinger con i suoi 80 anni e passa non poteva non sapere (lo so che appare un teorema da “Cavaliere”, ma mi credi o meno, quello che sta venendo fuori è per la purificazione di chi pensava di detenere il potere sulle coscienze altrui.).
Dopo che il gallo cantò per la terza volta pianse amaramente….. Pietro….
Ovviamente per Ratzinger intendo Benedetto,
i problemi possibili di Georg non mi interessano.
Non so perché ma le offese gratuite, arrecate con il preciso scopo di ferire uno degli ospiti del pianerottolo, le sento rivolte in qualche modo anche a me. A parte il fatto che sono d’accordo con Matteo riguardo a molte delle cose che dice, non su tutte, non posso fare a meno di esprimergli tutta la mia solidarietà. E non mi riferisco a quanto ha detto l’ottima Clodine, ovviamente.
No sarà quello regnante il papa del cento, purtroppo.
Naturalmente mi unisco alla solidarietà nei confronti di matteo.
Penso sia notoria la mia opinione su titoli e fronzoli vari, le cosidette “pompe del mondo”.
Io spero sempre che la Chiesa diventi più… francescana.
L’invito “Francesco, va’, ripara la mia casa” è oggi più che mai attuale.
Benedetto XVI è grande estimatore del “Doctor Seraphicus” San Bonaventura da Bagnoregio.
Speriamo abbia la possibilità, oltre che l’intenzione necessaria ma non sufficiente, di poter operare una de-imperializzazione dei fasti della Chiesa, realizzando la profezia del beato Giovanni XXIII, che invitava a “scuotere la polvere imperiale accumulata sul Trono di Pietro da Costantino ad oggi”.
PS Chi ha nominato Giovanni Paolo I, Albino Luciani, ha detto benissimo, oltre che ad avermi toccato una corda del cuore.
Aveva scelto un motto che era tutto un programma: Humilitas
Buona sera.
Mi scuso con tutti per aver postato precedentemente senza nemmeno aver porto i saluti, lo faccio ora.
Un saluto e ringraziamento particolare a Tonizzo che ha ricordato “don” Albino Luciani. Scusami ma tra i post avevo perso il filo di chi lo avesse scritto e non lo ritrovavo, è questo il motivo del poco cortese “Chi ha nominato”.
Un cordiale, sincero saluto a tutti.
Al Signor Luigi un saluto particolare per la sua ospitalità, oltre ai complimenti per il magistrale articolo.
“nON Sarà quello regnante il papa del cento, purtroppo”
Perchè?
Lo chiedo come un semplice laico. perchè molti preti, dire anche molti vescovi ce l’hanno col papa regnante??di che cosa è colpevole secondo loro?’
perchè molti non amano l’attuale Pontefice?
Perchè è tedesco? ‘ perchè è troppo conservatore’ perchè è antipatico’
Oppure proprio perchè è indegno, perchè è un cattivo papa?
.
perchè’, Don 78, il Papa attuale , ,non sarà, purtroppo, quello del cento?
Scusate mi sono reso conto che come i bambini continuo a chiedere perchè perchè?
Questo può essere irritante per qualcuno, non si devono fare troppe domande.
Chiedo scusa. forse sono domande retoriche, forse so già la risposta.
ma è l’angoscia, l’angoscia di un cristiano che vede che persino i preti non amano più il proprio Papa ,che lo disprezzano…che mi spinge a fer queste stupide domande,
Quello che sconvolge, che smuove la rabbia nostra e ci colpisce come un pugno in pieno viso, non sono tanto le avventure sessuali, anzi omosessuali, gli intrallazzi cui sembrano avvezzi -non tutti ovviamente- porporati, prelati, seminaristi ecc…perché alla fine sono uomini, inclini alla concuopiscenza e al peccato; la chiesa è o non è una porzione della società, un suo riflesso, immersa in quel brodo, interprete di un determinato momento storico? Certo che lo è, dunque…non è una novità che ci siano scandali, ci sono sempre stati, nulla di nuovo sotto il cielo. Il vero scandalo…….quello che in realtà scandalizza, almeno per me, è che a scandalizzare sono quelli che si propongono come persone esemplari, che hanno la pretesa di sbandierarsi come modelli di rispetto, di moralità, di autorità e amore sviscerato per la Chiesa. Inappuntabili, inattaccabili, con la coscienza rigidamente inamidata, mai una smagliatura dentro una corazza di ortodossia. Mannaggia la miseria ! Scusate l’espressione, con quale coraggio poi si impedisce ad un separato di accostarsi all ‘eucaristia, o a un ex prete sposato di continuare a dire messa…di aiutarlo anziché sbatterlo in mezzo ad una strada e lavarsene le mani dopo che ha prestato il suo servizio per 20, 30 anni e magari era in seminario da quando ne aveva 10 di anni…e non sa fare altro che il prete!? E’ proprio questo continuare imperterriti con pervicare convinzione di fare il bene della chiesa che infastidisce non poco. Il giorno in cui, non so quando, si smetterà di camminare su questa via d’ipocrisia credo ci sentiremo tutti riconoscenti, e non cercheremo più la macina da mulino da appendere al collo. Ci butteremmo in ginocchio e ci sentiremo tutti più uniti …
Ma è necessario, urgente, che il Santo Padre prenda delle decisioni drastiche,perché quell’esigenza di tagliarsi la mano, il piede, cavarsi l’occhio qualora fosse motivo di scandalo è diventata una canzonetta, metafora presa alla lettera, quasi a dire: è solo un modo di dire! E invece NO! E’ questo l’aspetto preoccupante…perchè si continua a dare scandalo con benevola complicità.
In breve Clodine: i farisei.
Quelli non mancheranno mai! Dobbiamo splendere anche per loro.
@ Discepolo
Volere, all’interno di un “potere”, è sempre qualcosa di delicato da affrontare…. pure se sei il papa….
e ho detto tutto!
Caro discepolo, ti sono accanto nel non comprendere cosa possa significare quel “papa di centro” , nemmeno io ho capito (?); Personalmente credo in Benedetto XVI, per me è un grande papa, forse l’unico che non nasconde al mondo certe verità, che sa affrontare le sfide di questo inizio millennio davvero dure, e su diversi fronti -oltre gli scandali che sembrano sbottare come cancrene all’ordine del giorno- con grande coraggio. Mi fido di lui…
@discepolo e più in generale.
Non penso che questo o altri papi, ad esclusione dei farabutti comprovati come i Borgia, siano indegni o peggio.
Lo stesso JPII diceva spesso che fuori stava una meraviglia e quando tornava a Roma, in curia, era a disagio, o giù di lì.
Lo stesso BXVI parlò di chiesa sporca e dei gravi problemi della Chiesa in quella famosa Via Crucis, regnante ancora JPII.
Il problema a mio avviso è una continuità nella guida pastorale che non riesce a compiersi, ovvero l’evidenza storica di una discontinuità tra una gerarchia uscente e una subentrante.
Timidamente il fil rouge dei 4 Giovanni, fino a Wojtila sembrava promettere una qualche continuità.
Oggi la storia viaggia a velocità tale che i pastori fanno fatica a reggere il ritmo.
Sanno certamente analizzare, capire e prevedere scenari ma non altrettanto capaci o determinati a cambiare il modello strutturale e pastorale storicamente obsoleto e anacronistico anche perché troppo immersi e compromessi nel secolo.
Non si tratta più e solo di annunciare il Vangelo e la Salvezza, di fare proselitismo o apostolato come ai bei tempi dell’AC degli anni 60, ma di testimoniare con la propria vita, incarnare quella Parola e quella Salvezza, Gesù Eucaristia e Carità, in un mondo sempre più impaurito dalla minaccia nucleare e dai disastri ambientali che rendono gli esseri umani o iper individualisti e cinici, chiusi nel proprio orticello, o iper fideisti.
Gli esami non finiscono mai, per nessuno e il Regno è una conquista senza soluzioni di continuità.
Errata 4 Giovanni
Corrige 3 Giovanno e un Paolo, che involontariamente ho annoverato chissà perchè tra i Giovanni, ma forse lo so.
Complimenti, intanto, a Luigi per il “pezzo” !
Personalmente, sento grande affetto per il nostro Papa, ne nutro, per quel che vale il mio pensiero, grande considerazione per la sua preparazione teologica e statura intellettuale, e credo, poi, che, a volte, riceva critiche immeritate: tra l’altro, verissimo, ha saputo dimostrare, anche in tempi recenti, coraggio e trasparenza nell’affrontare, di petto, e, come dire ?, “mettendoci la faccia”, gli scandali che hanno coinvolto il clero statunitense ed irlandese.
Ciò posto, temo che il nostro Pontefice, tra le sue moltissime qualità e doti, non possieda (spero, ovvio, di sbagliarmi), nella conduzione della sua attività di governo degli affari “terreni” della Chiesa, l’energia sufficiente per attuare quelle riforme (grandi e piccole, di “sostanza” e di “forma”) che vadano nel senso di – per usare il termine dell’amico Ubihumilitas – “de-imperializzare” (o “de-istituzionalizzare”) la Chiesa (alleggerendone la struttura, ed accrescendone il concetto di “popolo”): in concreto (ed anche se è tra i più banali dei problemi), anch’io ho la sensazione che non sarà il nostro attuale Papa colui che “sfronderà” l’istituzione vaticana della (anacronistica prima ancor che inutile) presenza dei suoi “Gentiluomini”.
Buona notte a tutti, un abbraccio a Matteo (che io leggo – e non solo io, vedo – sempre molto volentieri).
Roberto 55
Una marea di commenti su Polverini e gentiluomini, praticamente nessuno sui cristiani di Mosul …
Lycop, hai scritto sui cristiani di Mosul o sulle persecuzioni…? Dove?… Ti aspettiamo.
Matteo: un fraterno saluto, con ringraziamento per i tuoi post.
Clodine: e’ vero cio’ che scrivi, ma i farisei…continuano a sussistere nell’umanita’ e nella nostra Santa Madre Chiesa…e magari anche in ciascuno di noi!
Siam partiti dai brillanti commenti e suggerimenti di Luigi sui gentiluomini per finire a criticare i papi, passando per l’obbrobrio degli abusi sessuali e scandali vari, non proprio da…gentiluomini!
Io ringrazio il Signore per Benedetto XVI, che -tra le altre qualita’- come ha scritto ROBERTO55 ha dimostrato di voler prendere il toro per le corna (un altro esempio e’ la sua decisa azione con il fondatore dei legionari e mischiotti vari). E non penso che la responsabilita’ sulle corti di gentiluomini appartenga a lui…; saranno sotto quelli che si incaricano di far entrare qualche migliaia o decine di migliaia di euro, o di avere lavori gratis o semigratis con questa o quella compagnia, ministero, etc etc… E a che costo …naggia!
Grandissimo!!!
Grazie Luigi!!!
questa volta sono d’accordo con lycopodium (anche se non contrapporrei gli argomenti dei vari post: ognuno ha la sua rilevanza e certamente quello politico non è l’ultimo per importanza).
Tuttavia vorrei dire a Lycopodium che il silenzio non è sempr eindice di disinteresse. Personalmente avevo iniziato a scrivere un post sulla vicenda riportata da Luigi, ma poi mi sono fermato: ogni parola di commento (altro conto è la notizia che è condivisione) mi è sembrata “facile”, “scontata”.
Di fronte a ferite così grandi si rischia di essere retorici, di offrire consolazioni a buon mercato.
L’unica cosa che può dare veramente guarigione e consolazione in questi avvenimenti è il Sangue di Gesù che “grida più forte del sangue di Abele”.
Sono lieto di esser d’accordo con te, caro Cherubino. Sono sempre convinto che “i nostri fratelli cristiani perseguitati meritano qualcosa di piu’ e di meglio da tutti noi” (Mabuhay … in versione più educata); a volte mi sorprendo che gli unici a rimasti a parlarne siano solo quelli di Radioradicale.
Dedicato a Nino: http://blog.ilgiornale.it/tornielli/2010/03/06/il-fratello-del-papa-non-centra-ma-fa-titolo/
Si , lyco capisco.
A me pare che la risposta all’indegna bagarre che alimenta lo scontro tra gli opposti estremismi , in questo come altri casi precedenti , sia proprio nel titolo dell’articolo “Il fratello del Papa non c’entra, ma fa titolo”.
Ecco questo è il punto “non c’entra, ma fa titolo”.
Tavolta però il titolo e il personaggio implicato nel fatto, purtroppo c’entrano eccome.
Per questo, mai come oggi data l’abnorme diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, sempre più difficilmente controllabili dal punto di vista dell’autenticità della notizia o dell’informazione che propalano, occorre non solo apparire ma essere credibili.
La sfida per i presbiteri e i laici, a mio avviso, rimane appunto la credibilità di cui la gerarchia, ultimamente non sembra brillare particolarmente.
Non credi?
PS: su Mosul e Iraq ho riportato il link ad un articolo di BM Valli all’interno del recente post di Luigi:
Cristianofobia: lodo Frattini ma lo invito a fare di più
Vedo che alcune anime sensibili si sono offese per una mia considerazione rivolta a Matteo. Me ne dispiace: non c’era alcuna volontà di offendere; solo di ricordargli qual è il probabile retroterra di tanta acredine.
Questo, invece, a me sembrava (e sembra) offensivo:
«Il pontefice teologo?
Ci sarebbe bisogno che recuperasse la tradizione degli inizi della vita della storia della Chiesa, come era stato auspicato dai 2800 vescovi che pare siano venuti a perdere tempo…… in una assise durata qualche anno…… negli anni ‘60.
Poi potremmo ricominciare a parlare di un potefice teologo.
Per ora è soltanto un pontefice soggettivamente razionalista.»
Ma sarà senz’altro una mia ubbia … vedo che qui per le offese al papa non si adonta nessuno.
Aiutoooo! Mi temo che faranno Bertolaso …gentiluomo!!!! Canta pure lui??? Che tutti gli angeli, arcangeli e cherubini (…:-) ) ci proteggano!
Leonardo: mi aiuti a rinfrescare il mio italiano …”ubbia”…adonta! Grazie.
Seriamente: io cerco di leggere le cose non tanto come un attacco personale al papa, ma come una critica -a volte un po’ sopra le righe- di chi, a modo suo, ama o cerca di amare la Chiesa. La storia personale di ciascuno di noi non la sappiamo… E circa l’osservazione pepata di Marco sull’effetto del Vat.II guarda che sono in molti ma molti -davvero!- a pensare le stesse cose, magari con concetti piu’ soft e meno amarezza.
Buona domenica a tutti!
Da fra Giorgio Vigna del Commissariato piemontese di Terra Santa ricevo questo messaggio:
Caro Luigi, seguo il tuo blog abbastanza regolarmente. Ti confesso che non sempre sono d’accordo con te, così come spesso mi lasciano assai perplesso i commenti relativi; ma è questione di opinioni, su cui tra l’altro non voglio intervenire. D’altra parte, come tempo fa ti scrissi, apprezzo decisamente quanto pubblichi nella semplicità della condivisione e della provocazione.
Leggere il tuo post del 5 marzo sui “Gentiluomini” mi ha dato piacere e tristezza, semplicemente perché hai toccato un aspetto (realistico) del volto ben poco gentile e troppo umano della Chiesa.
I “Gentiluomini” sono purtroppo solo uno dei tanti rimasugli di una Chiesa (de Roma) che si ostina ad essere, muoversi e apparire imperiale. E questo non solo nelle strutture e nei suoi apparati, ma – ben peggio – in altri campi più sostanziali. Esempi? la liturgia, il linguaggio, ecc.
E’ ovvio che su tali questioni poche righe aprono a tante ambiguità e fraintendimenti, ma non è questa la sede per una disanima più o meno completa e convincente. Ho solo voluto raccogliere e rilanciare…
Inutile dire che sogno una Chiesa diversa e che prego che i miei (pro)nipotini la possano vivere un giorno.
Fra Giorgio Vigna, ofm
Questo è il sito curato da fra Giorgio: http://www.terrasantapiemonte.org
Ubi, anche io ti saluto e ringrazio. Mi fapiacere sentire il richiamo dell’Humilitas di don Albino Luciani, parroco del mondo per soli 33 mirabili giorni.
Condivido l’indignazione e lo sgomento di Clodine, specialmente davanti a gente che si mette la coccarda sostenendo di poter andare in Paradiso in carrozza con titoli come Devoto, Bigotto, Pulitissimo e così via perché si è scelta la “ghenga” giusta (perdonatemi la citazione da Così parlò Bellavista). Noi, dalle ultime file di quest’enorme Chiesa, vorremmo sommessamente dire che più che la coccarda basterebbe un poco di coerenza. Se vuoi vivere da Padre Pio ti comporti come tale, se non te la senti evita di fare finta di essere Padre Pio, ecco tutto. Buona domenica a tutti voi.
[…] Balducci, che gran Gentiluomo di Sua Santità! Sul Corriere della Sera del 5 marzo Luigi Accattoli ha scritto uno spassoso articolo, tra l’ironico e il mesto, sulle decadenti pratiche cortigiane del […]
Non condivido il tono degli interventi di Leonardo e di Matteo: gli opposti estremismi. Mi sembra giusto invocare pulizia, ma perché attaccare il paopa dicendo che è un “soggettivista razionalista” e che “non poteva non sapere”? e perché insultare gli altri per difendere il papa?
Io dico solo che condivido l’intervento e l’auspicio di Luigi (e di Clodine e di tanti); che ammiro il papa teologo; che non credo che si possano attribnuire a lui le colpe che ha il merito di aver denunciato; che certi suoi collaboratori non sono all’altezza del compito. Ad esempio: chi ha avuto la bella idea di organizzare in questo momento l’udienza con Bertolaso in bella vista (anche se la colpa principale è del TG che ha scelto di mertterla ben in evidenza)? E anche ai tempi di giovanni Paolo II chi ha avuto la bella idea di propporre quel delinquente di Balducci come cameriere di Sua santità?
Attenti comunque alle indignazioni a senso unico: è noto che il cardinale Lercaro, grande protagonista del rinmnovamento conciliare, si era fidato dio Ortolani, con cui aveva una corrispondenza: poi si scoprì che Ortolani era piduista.Anche lui “non poteva non sapere”?
Ma non è che qui c’è un sacco di gente che, quando il papa parla, invece di ascoltare lui, sta a guardare i gentiluomini? Io non m’ero quasi accorto che ci fossero …
(Comunque: che fastidio danno? Immaginatevi la scena: arriva un capo di stato, scende dalla macchina e chi ti trova ad accoglierlo? Solo due pretonzoli e due guardie svizzere? Ma non esiste)
Altra novità che dovrebbe introdurre Benedetto XVI:
politici e capi di stato vengono ricevuti solo in confessionale!
Sì vabbé, e il papa dovrebbe trasferirsi a Zagarolo, in un modesto appartamentino, così la chiesa sarebbe finalmente povera ed evangelica ecc. ecc.
L’abbiamo già sentita.
E quella di Leonardo l’abbiamo sentita ancora di più…
Luigi, che ne dici di Rodari che ti “riprende” sul suo blog?
ad accogliere i capi di Stato ci vedrei meglio qualche il direttore della Caritas nazionale e il presidente dell’Azione Cattolica, insieme ad un paio di Cardinali.
Insomma qualcosa che sappia di Chiesa vera.
Del resto la presenza di una “corte” di stampo mondano oltre che stonata sembra voler dire “state tranquilli che non abbiamo intenzione di mettervi a disagio…” invece il Vangelo è tale proprio perchè non lascia la coscienza del mondo tranquilla.
don78 mi pare che il collega Rodari mi abbia ripreso correttamente. osserva che non sarà Benedetto a togliere dalla scena i Gentiluomini e credo che abbia ragione. io dicevo “si attende un papa” che lo faccia – non dicevo che quel papa era arrivato.
Miett a sciammeria, l’oro e e renar nguollo ò ciuccio, e doppo tutt’o chiammano don ciuccio.
(Metti il vestito, l’oro e i soldi addosso al somaro e dopo tutti lo chiamano “don” (che stà per rispettabile, degno di onore e lode) somaro.
La saggezza napoletana…
Luigi, raramente intervengo nel simpatico conversare del pianerottolo. Tuttavia me lo godo con una certa assiduità.
Oggi mi sento di rimarcare tre espressioni che mi hanno particolarmente attratto.
La frase di Nino “occorre non solo apparire, ma essere credibili” fa il paio con quella, umana, di Tonizzo “noi, dalle ultime file… vorremmo dire che basterebbe un poco di coerenza.”
Ho spesso rimuginato su tali principi – anche con i ragazzi allorché facevo scuola – pensando a quanti, pure nel lungo corso della Chiesa, li hanno sostenuti. E per ciò appunto sono finiti screditati, se non classificati tra gli eretici, per scongiurare il rischio di una messa in discussione del ruolo del bell’apparire da un lato e del farsi i fatti propri, magari inconfessabili, dall’altro. La vedo come una perenne battaglia tra chi si ostina a tenere una mentalità da primo millennio e chi vorrebbe provare a vivere nel terzo. Ma già, come diceva anche Moravia, cambiare mentalità genera angoscia: proprietà che vale dentro e fuori della Chiesa.
E qui la terza condivisione: “Politici e capi di stato vengono ricevuti solo in confessionale.” Bravo Humilitas! Magari basterebbe riceverli normalmente, come tutti gli altri.
Un caro saluto a tutti.
Buon giorno a tutti.
Credo che l’oggetto e l’obiettivo dell’articolo di Luigi era chiaro: tutto MENO che un ATTACCO al papa. Invece di “beccarci” a volte come gallinelle presuntuose, penso che dovremmo incoraggiargi a continuare nel nostro piccolo a lavorare per “una Chiesa diversa” (Fra Giorgio), senza “decadenti pratiche cortigiane”, e piu’ fedele ai criteri del Vangelo. E qui tutti dobbiamo camminare.
Da parte mia, onestamente penso che -da sempre- la prostituzione con la politica e i suoi interessi e stili sia la sorgente più grande dei mali della chiesa. Come diceva qualcuno, invece di essere sale alcuni vorrebbero convertire il mondo in una salina! Il Vat II aveva portato nuove arie e anche nuovi problemi, certo! Ma che ne e’ di quella collegialita’, di quella comune ricerca, di quell’entusiasmo? Sembra che l’unica cosa permessa oggi sia quella di ripetere… Che ne e’ dei processi di inculturazione?
Una risposta a nicolacs (fenomenale il commento n. 48): http://deliberoarbitrio.splinder.com/post/22276321#comment
Beh, coi processi di in-cul-turazione ci siamo portati abbastanza avanti. Per il resto, vediamo che cosa si può fare.