San Pio e San Leopoldo che più diversi non si può

Di sicuro Papa Francesco con la sua insistenza su Dio che “perdona sempre e perdona tutto” si trova meglio con Leopoldo Mandic che con Padre Pio, ma per il Giubileo li ha voluti ambedue e li ha voluti insieme, forse a segnalare che il confessore dev’essere a un tempo giusto e accogliente, ovvero misericordioso. Deve aver visto nei due santi cappuccini le due modalità che si offrono al confessore per farsi carico – realmente – della situazione di chi si confessa. E’ la conclusione di un mio volenteroso e lungagnato articolo pubblicato l’altro ieri dal Corsera in preparazione alla venuta a Roma dei due santi, che sono arrivati ieri e che ora vado a incontrare a San Lorenzo fuori le Mura.

40 Comments

  1. Lorenzo Cuffini

    Ussignur!
    Mica si aprirà adesso una querelle tra Mandiciani e Padrepiesi?
    🙂

    4 Febbraio, 2016 - 12:06
  2. Federico Benedetti

    L’arrivo di Padre Pio a Roma mi riempie di speranza.
    Sono giorni tenebrosi e sembra che, nonostante gli appelli e le grandi mobilitazioni, il Senato voglia procedere con i paraocchi verso una legge inutile e dannosa.
    C’è odore di zolfo.
    Ci vuole un santo come lui. Ci vuole, eccome!
    Vi immaginate cosa avrebbe detto personalmente alla cirinnà?

    4 Febbraio, 2016 - 13:04
  3. Lorenzo Cuffini

    …e così, duemilionieuno!!!
    Pure Padre Pio, abile e arruolato nelle file del Family Day!!!
    🙂

    4 Febbraio, 2016 - 14:10
  4. Federico Benedetti

    Aggiungi pure San Leopoldo e tutti i Santi del Paradiso.
    Di sicuro le anime dannate sono favorevoli alla legge.

    Detto questo, buon giovedì grasso a tutti.

    4 Febbraio, 2016 - 14:23
  5. Lorenzo Cuffini

    … e sulla povera Cirinnà, in mancanza di controprove su eventuali sfuriate di padre Pio, chi vuole puo’ accontentarsi della bella uscita di Padre Livio ” Signora, arriverà anche il funerale.”…..

    4 Febbraio, 2016 - 14:27
  6. Lorenzo Cuffini

    Amen, specie pèr quanto riguarda il giovedì grasso.

    4 Febbraio, 2016 - 14:28
  7. Federico Benedetti

    Lorenzo,
    ricordare a qualcuno che prima o poi dovrà rendere conto del bene e del male compiuto in vita è proprio il minimo sindacale.
    Il minimo che si possa dire e che potremo sempre ripetere a coloro che sono fautori, sostenitori e pertanto responsabili di leggi sbagliate, in contrasto con la verità e volutamente (ferocemente) contro i valori del cattolicesimo.
    La Pira, che non era certo un reazionario retrogrado, raccomandava il dialogo con tutti, senza pregiudizi ideologici ma al tempo stesso senza compromessi su due questioni che sono in tutta evidenza essenziali per l’identità dei cattolici: il diritto alla vita sin dal concepimento e il valore della famiglia fondata sul matrimonio.
    La signora Cirinnà, che non è credente e che ha chiaramente dimostrato di disprezzare i valori del cattolicesimo, probabilmente si farà scivolare addosso le parole misericordiose di Padre Livio (ammonire i peccatori è opera di misericordia spirituale), ma sarà bene che non facciano altrettanto gli altri parlamentari del PD e i loro (purtroppo) numerosi elettori sedicenti cattolici: di quegli elettori che hanno sottovalutato i programmi di Bersani alle ultime elezioni e che con il loro voto si sono resi responsabili di quanto sta accadendo adesso al Senato. Immagino che tutti ne dovranno rendere conto, ognuno in base alla propria responsabilità.
    Grazie a Dio, io non ho questa responsabilità e posso coerentemente stare con il popolo del Family Day.

    4 Febbraio, 2016 - 16:14
  8. Federico Benedetti

    Quanto sopra potrà dispiacere a qualcuno, ma alla viglia delle ultime elezioni, quando su questo blog furoreggiavano i simpatizzanti di Bersani e Vendola, avevo previsto che in caso di loro vittoria saremmo arrivati a questa Caporetto e avevo promesso ad alcuni frequentatori del blog (a Sara e ad altri) che avrei loro ricordato la responsabilità che si stavano assumendo votando senza troppi scrupoli di coscienza una coalizione favorevole ai matrimoni gay.
    Ci siamo, quei tali non hanno vinto le elezioni ma comanda comunque il PD ed è riuscito a portare in aula, con molte forzature su cui ci sarà da dire, una pessima legge.
    Nonostante l’influenza ci sono anch’io e ho mantenuto il mio impegno.
    Bravi!

    4 Febbraio, 2016 - 16:21
  9. Federico Benedetti

    Il Senatore Tonini, come diversi altri esponenti del Partito provenienti dal mondo cattolico, doveva far sentire la propria voce prima DENTRO IL PARTITO e DENTRO IL PARLAMENTO. Una mediazione poteva essere possibile qualche mese fa. Intervenire adesso serve solo a fingere di ripulirsi la coscienza. Adesso è il momento di votare contro e di convincere quanti più senatori a fare altrettanto

    4 Febbraio, 2016 - 16:26
  10. Clodine-Claudia.F.Leo

    Che grande grazia la presenza di questi giganti della fede. L’attesa, lunghissima e faticosa, non ha scalfito il desiderio dell’incontro in tutti noi che eravamo li, in silenzio, stipati come sardine, sferzati da un vento tanto più gelido quanto più al sopraggiungere del crepuscolo. È stata una gioia vedere tanti fratelli animati da fervente amore, eppoi quella Basilica ricca di storia in cui riposano le poglie del protomartire San Stefano e del pontefice Pio IX emoziona e coinvolge. .
    Nell’anno di grazia 2016 in pieno Giubileo della misericordia, lucrare indulgenza in San Lorenzo fuori le mura alla presenza di due grandi santi…e come trovarsi in una botte di ferro.

    4 Febbraio, 2016 - 16:35
  11. Luigi Accattoli

    Salve Clodine-Claudia.F.Leo la mia attesa è durata tre ore e due minuti. Ovvero, questo è stato il tempo totale: coda, metal detector, cammino lento nella navata di destra, scorrimento veloce davanti alle urne, uscita. Più gente che immaginassi. E ora immagino che la settimana da qui alle Ceneri lascerà il segno, in questo Anno Santo.

    4 Febbraio, 2016 - 16:43
  12. Lorenzo Cuffini

    Oh, beh, se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, il funerale verrà anche per Padre Livio, per Federico Benedetti e per Lorenzo Cuffini.

    E così ho fatto anche io la mia brava opera di misericordia spirituale.

    4 Febbraio, 2016 - 16:53
  13. Federico Benedetti

    Bravo Lorenzo.
    Come scrivevo anch’io, tutti dovremo rendere conto del bene e del male compiuto. Ma il DDL Cirinnà è un emergenza tale (e lo dico in senso letterale: emerge rispetto alle “normali” magagne di ciascuno di noi), che merita una riflessione speciale e un monito particolare.
    Non sarebbe male che chi ha votato per il Pd (o per i 5 stelle) oggi senta la responsabilità delle conseguenze di quella scelta.

    San Pio e San Leopoldo ci aiutino, illuminino chi devono illuminare e sostengano la nostra speranza in tempi così tristi.

    4 Febbraio, 2016 - 17:04
  14. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ma Luigi avresti potuto evitare la fila tranquillamente, come altri addetti ai lavori. Sono andata ieri ed è stata durissima. Pensai fosse opportuno arrivare con qualche ora di anticipo e alle 11 ero già alle transenne. Purtroppo l’orario previsto per le 15 è slittato di un’ora buona. Arrivati i Santi, prima di procedere sono trascorse altre 2 ore e alla fine si è fatto buio…ma felice. ..felicissima.

    4 Febbraio, 2016 - 17:20
  15. Luigi Accattoli

    Ma io non volevo evitare la fila. L’ho considerata una “prova da sforzo” come dicono i cardiologi e mi pare d’averla sopportata bene. Aggiungendo alle tre ore sul campo un 45 minuti per andare e altrettanti per tornare, si arriva a quattro ore e mezza di contrasto alla forza di gravità. Prova superata.

    4 Febbraio, 2016 - 17:58
  16. Lorenzo Cuffini

    O.T. necessario
    Leggo da Federico, in altro contesto, la citazione esatta delle parole pronunciate da Padre Livio a proposito della Cirinnà. Il ” verrà un giorno” pronunciato nei panni di fra Cristoforo radiofonico poteva avere ancora avere una sua valenza….Quello che non avevo colto è la perla vera della gradevole allocuzione.
    “Questa qui (sic), la Cirinnà, mi sembra un po’ la donna del capitolo XVII dell’Apocalisse

    4 Febbraio, 2016 - 18:51
  17. Lorenzo Cuffini

    ….la Babilonia, che brinda prosecco alla vittoria.”
    Il che , per la proprietà transitiva, va a significare:
    “… una donna seduta sopra una bestia scarlatta, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. La donna era ammantata di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle, e teneva in mano una coppa d’oro, colma degli abomini e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: “Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra.” E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù”.

    Ecco.
    Spero ardentemente che padre Livio , che non predica in una sperduta chiesetta di campagna, ma arringa quotidianamente un pubblico di diverse centinaia di migliaia di persone nei suoi commenti politici ai fatti del giorno,e che nel corso di uno di questi commenti ha ritenuto di fare questa precisa allusione, si scusi pubblicamente con la Cirinnà medesima.
    Fossi anche l’unico cattolico sulla faccia della terra a farlo, io Le do tutta mia solidarietà.
    Fine O.T., chiedo scusa.

    4 Febbraio, 2016 - 18:58
  18. picchio

    ma figurati se questo si scusa…. anche da parte mia solidarietà alla Cirinnà.
    cristina Vicquery

    4 Febbraio, 2016 - 19:17
  19. Clodine-Claudia.F.Leo

    Un abbraccio immenso a Fabrizio Scarpino che leggo solo ora. Perfetto e preciso come sempre, e a Federico . Entrambi hanno espresso il mio pensiero …e sul tema angosciante per gli scenari che prospetta se malauguratamente dove passare integralmente…preferisco non spendere più parole perché non credo ci siano. Confidiamo in Dio…che è sempre accanto al Popolo che lo invoca e lo teme.

    5 Febbraio, 2016 - 7:13
  20. Clodine-Claudia.F.Leo

    @dovesse passare…

    5 Febbraio, 2016 - 7:14
  21. Luigi Accattoli

    Da un visitatore di nome Lazzaro ricevo questo messaggio:

    Ho letto che Luigi Fanzaga (non voglio chiamarlo “Padre”) ne ha dette un’altra delle sue, questa volta contro la Cirinnà, alla quale manifesto anch’io tutta la mia solidarietà. Lo faccio da cristiano e da abruzzese, memore di quando il Fanzaga disse in occasione del tremendo terremoto che colpì L’Aquila nell’aprile 2009: “Il Signore ha voluto che in questa settimana santa, in qualche modo anche loro partecipassero, diciamo così, alla sofferenza e alla sua passione”. Loro sarebbero gli Aquilani, ovviamente. Chi sa se il Signore pensato da Luigi Fanzaga si sentì rincuorato almeno un po’ dalle 309 vittime e dagli oltre 1.600 feriti?. Con me il Signore fu misericordioso perché il terremoto, essendo io allora al di qua del Gran Sasso, mi fece solo ballare nel letto e poi barcollare sul pavimento. Ma perché quella radio è intitolata a Maria? Non è un vilipendio? Scusa lo sfogo. Un caro saluto a te e a tutti. Lazzaro

    5 Febbraio, 2016 - 9:35
  22. Lorenzo Cuffini

    Confidiamo in Dio…che è sempre accanto al Popolo che lo invoca e lo teme.

    Amen, Clodine. Così sia.

    Con la precisazione che il popolo di Dio NON si esaurisce nel popolo del Family Day.E che Dio, nonostante cerchiamo da 2000 anni di tirarcelo dentro in tutte le salse, NON fa politica. La piazza del Family Day , come tutte le piazze, legittimamente , sì. E pure i tribuni, anche se lo fanno vestiti da prete , dai microfoni di una radio che hanno autotargato MAria …..
    🙂

    5 Febbraio, 2016 - 10:05
  23. Clodine-Claudia.F.Leo

    Tornando al tema, ho letto con attenzione l’articolo pubblicato sul Corsera e ne condivido l’analisi rispetto alle modalità ,all’approccio nei confronti del penitente intendo, assai diverso tra i due Santi. Tuttavia io non credo sia attribuibile dall’essere più o meno lassista più o meno censore, ma penso ci sia dell’altro…
    Conosco molto bene San Padre Pio, lo conosco in ogni sfaccettatura per la fortuna che ho avuto di avere avuto per educatrice una suora salesiana figlia spirituale del Santo la quale non mancava di raccontare a noi allieve gli aneddoti, e lo faceva h24, raccomandando noi a Lui ,quando ancora Padre Pio era in vita.
    Penso, e di questo sono certa, che a fare la differenza, al di la dei rispettivi caratteri strutturali, riguardi molto l’aspetto spirituale/esperienziale. Padre Pio, a differenza del dolcissimo Santo montenegrino, aveva un rapporto diretto con il trascendente a motivo delle stimmate, fatto non del tutto secondario a mio avviso. Per lui non c’erano barriere tra questa dimensione e l’altra, conosceva la forza terrificante dello spirito del male, e questo non poteva esimerlo dal sentirsi investito di una missione speciale: farsi megafono di realtà oscure che minacciano l’anima già su questa terra. Realtà aliene a Dio le quali -facendo presa sul libero arbitrio, sull’autonomia morale- a) sono in grado di dirottare lo stato di eternità dell’anima fino ad oscurare l’azione di Dio, b) che esiste una minaccia di dannazione eterna la quale incombe, indipendentemente dal seguire o meno la Lettera,la legge. c) che E’ il rifiuto più o meno consapevole della Grazia, dono in forza del quale si riconosce Dio operante e salvante che si decide già su questa terra, perché è già operante e salvante….

    Qui si tratta di decidere di riconoscere , nella realtà di una personale relazione con Dio -se siamo cristiano come diciamo di essere- il senso dell’esistenza…che è sempre sottoposta a scelta, ad opzione personale, che appartiene al decidere reale, non al sogno,alla velleità o alle “buone intenzioni”….i singoli atti passano, ma la persona che li compie non passa, diviene. Nessuno nasce peccatore, ma lo si diviene…

    5 Febbraio, 2016 - 10:28
  24. Clodine-Claudia.F.Leo

    Banalizzare il peccato, accoglierlo addirittura, dispone ad accettare compromessi di coscienza , fino a modificare la direzione della propria intenzionalità…ecco, la scelta falsate del bene è tipica di chi vuole mettere sempre se stesso al centro dell’attenzione al fine del proprio agire: tutto il bene che cerca lo cerca solo se passa per se stesso, in funzione della ricerca di sé, con un ripiegamente spaventoso che tende ad escludere la ricerca del bene in quanto tale…
    E a questa situazione di peccato mortale non si arriva inconsapevolmente, ma lo si assume…
    a buon intenditor, poche parole…
    chiudo!

    5 Febbraio, 2016 - 10:37
  25. Fabrizio Scarpino

    Ciao <b<Claudia.

    Con affetto ricambio il tuo abbraccio.

    Fabrizio

    5 Febbraio, 2016 - 10:48
  26. Federico Benedetti

    Vorrei tornare anch’io sull’argomento, perchè la solidarietà alla Cirinnà mi sembra veramente eccessiva. Padre Livio può essersi espresso male sul terremoto all’Aquila, come capita a tanti di noi che, pur non volendo, a volte diciamo una frase che può suonare male alle orecchie particolarmente sensibili di chi è ferito di recente da una disgrazia (in questo caso il terremoto).
    Sulla Cirinnà è diverso: Padre Livio si è appellato direttamente a lei chiedendole un ripensamento. Invito Cuffini a leggersi la risposta sprezzante della diretta interessata, a dimostrazione che non c’è proprio bisogno di solidarietà.
    L’immagine evocata è brutta? Ma lo è anche la pervicacia con cui si vuole approvare a tutti i costi e con tutti i mezzi una legge sbagliata e pericolosa.
    Di altri politici, responsabili di molto meno, è stato detto anche peggio. E senza la solidarietà di nessuno.

    Da parte mia, esprimo solidarietà a Padre Livio e invito tutti i cattolici del blog a prendere coscienza che non lottare contro il male è un peccato di omissione.

    5 Febbraio, 2016 - 10:49
  27. Federico Benedetti

    Ringrazio Clodine, per le belle riflessioni che ha proposto e che condivido.
    Purtroppo le polemiche di questi giorni mi hanno distratto, ma la posta in gioco è altissima e sembra che qui si preferisca far finta di niente.

    5 Febbraio, 2016 - 10:51
  28. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ehh caro Fede, la Cirinnà -direbbero a Roma- la sa lunga ma non la sa racconta’…
    La continua abituale disposizione – come si evince da certi interventi e non solo su questo blog- a contrastare valori importanti (anche in matieria grave) è un chiaro indizio di come la storia della libertà personale possa influenzare la coscienza, le coscienze, ed esprime anche, in certa misura -qualificando per alcuni apetti- la stessa moralità, l’esperienza etica qualificante o squalificante la persona e tanto è più grave quanto più è assunta da chi è chiamato a rendere un servizio in Politica, nella Chiesa.
    “E’ già non approvare l’errore il non resistervi; è già un soffocare la Verità il non difenderla”
    Papa Felice III

    5 Febbraio, 2016 - 11:10
  29. maria cristina venturi

    Padre Pio fu definito da padre Gemelli “uno psicopatico”.
    Sotto il papa buono , Giovanni XXIII, fu talmente vessato dalle autorità eccelesiastiche dell’epoca che gli fu imposto di celebrare la Messa in mezz’ora e DI NON PIANGERE DURANTE LA MESSA.
    Sì perchè padre Pio piangeva a dirotto metre celebrava la Santa Messa , pingeva per tutto il male del mondo. Piangeva dall’inizio alla fine.
    Cosa inaccettabile per le autorità ecclesistiche dell’epoca. ( Chissà nella nostra epoca cosa gli farebbero !)
    Solo mi chiedo. come si fa a proibire a un uomo di piangere?
    Forse le autorità ecclesiastiche mandate da Giovanni XXIII pensavano che fossero lacrime false così come per parecchi anni hanno pensato fossero false le stimmate.
    oggi la Chiesa ufficiale ha “rimosso” la persecuzione contro padre Pio , fa finta che non sia mai avvenuta, e e si fa bella con la sua luce.
    Strumentalizza un santo “popolare” per avere “popolarità”
    Per attirare un po’ di pellegrini a Roma, visto che scarseggiano, cosa non si farebbe! Povero Padre Pio…

    5 Febbraio, 2016 - 11:16
  30. Clodine-Claudia.F.Leo

    Ha sofferto pene indicibili Padre Pio, cara discepolo…sapessi…

    5 Febbraio, 2016 - 11:31
  31. Lorenzo Cuffini

    La risposta sprezzante della Cirinnà sarebbe un tweet con una citazione di Massimo Troisi?
    Questa è buonissima.
    Un altro dei clamorosi autogol di padre Livio, questo sì…
    🙂

    5 Febbraio, 2016 - 11:42
  32. Federico Benedetti

    Possibile, lorenzo, che non hai colto il disprezzo di chi non pensa di dover rendere conto a Dio del proprio operato?
    Cosa diceva Gesù di chi faceva del male ai bambini (perchè è di questo che stiamo parlando)?

    Il papa stesso ha definito le unioni tra omosessuali “opera del demonio” e noi stiamo qui a solidarizzare con la principale responsabile?

    Altro che Babilonia!
    O mi vuoi raccontare, Lorenzo, che basta essere del Pd per essere immuni da qualsiasi critica anche ben giustificata?

    5 Febbraio, 2016 - 11:55
  33. Lorenzo Cuffini

    Straordinaria la disinvoltura con cui ci si improvvisa là per là maestri e maestre di etica e morale,veri e autentici conoscitori ( “noi sì!!!”) di santità, di cattolicesimo e di “Ecclesia”. sparando giudizi a destra e a manca, in primis proprio sulla Chiesa ” di oggi”. La Chiesa, incarnata nella storia, è necessariamente sempre quella di oggi, in continuità ininterrotta con quella del passato e del futuro.
    Altre non ce n’è, se non nella nostra povera testa. Che ci si affanna a fare passare per ” volontà di Dio”.

    Due righe piu’ in basso, grazie

    Il fatto che uno si senta al centro dell’universo, e dica “purtroppo la Chiesa oggi va dove non mi piace che vada” ( purtroppo! proprio così,è stato scritto non piu’ tardi di ieri) significa solo che uno non vuole muoversi di un millimetro dalle proprie personali e spesso bizzarre idee in fatto di fede.
    Sveglia.
    Giocare a fare Dio non esautora da nessuna delle responsabilità di cattolici. Fare i Savonarola 2.0 ben comodi davanti al pc capisco che gratifichi la sete di autoassoluzione e la inesauribile voglia di crociata, ma fa toccare con mano che uno sdottora ed ammaestra per fare l’ Autentico Cattolico -nonostante se non contro la Chiesa- e si ritrova rapidamente , sedere per terra, per quel che è : un bel ” seiano”, che segue solo se stesso.
    🙂

    5 Febbraio, 2016 - 12:06
  34. Lorenzo Cuffini

    Caro Federico, lo sai che non ce la faccio a prendermela davvero con la tua foga di combattente partigiano.
    Ma in questo caso, guarda: l’è pes el tacun del buso, è peggio la toppa dello sbrego. Puoi tirare di mezzo tutto l’armamentario del mestiere, dai bambini al PD, passando per i giudizi ad alzo zero sulla Cirinnà…. apprezzo come al solito la buona volontà e l’attaccamento alla bandiera, ma resto della idea che padre Livio , in un discorso politico, ha fatto una puzzonata politica, e che farebbe bene a fare una pubblicissima e radiofoinica richiesta di scuse.
    Il che avverrà nella settimana dei tre venerdì, ovvio.
    Un abbraccio

    5 Febbraio, 2016 - 12:14
  35. Federico Benedetti

    Diciamo che se si parlasse di una sfilata carnevalesca e se uno dei carri allegorici fosse dedicato alla Cirinnà, allora sarebbe divertente vederla rappresentata come Babilonia o addirittura come il diavolo in persona (corna, coda e ghigno satanico inclusi).
    La satira verso un potente è permessa?

    Quanto alle scuse, quelle dovrebbero venire dagli elettori cattolici del Pd, che consentono a personaggi come Renzi, Boschi e questa Cirinnà di imporre con prepotenza una legge che attacca ferocemente i valori del cattolicesimo e la famiglia fondata sul matrimonio. Qualcuno si starà facendo un esame di coscienza? No, vero? Aspetto anch’io la settimana dei tre venerdì.
    Ricambio l’abbraccio e ringrazio per lo scambio.

    5 Febbraio, 2016 - 17:46
  36. Lorenzo Cuffini

    La satira verso i potenti è non solo permessa, ma benvenuta.
    Giova però tenere presente che il satirico per eccellenza è il pagliaccio o buffone.
    Lette in questo modo, le cose potrebbero anche quadrare.
    Ma ascolto padre Livio da un numero sufficiente di anni da conoscere una sua certa predisposizione a prendere se stesso e la sua controversa radio con solennità solenne….e quindi non so quanto sarebbe disposto a ritrovarsi lui in questa definizione, e il suo “commento ai fatti del giorno ” in una carnevalata…
    🙂

    5 Febbraio, 2016 - 18:22
  37. Federico Benedetti

    Caro Lorenzo,
    vedo che chiosi sulle scuse dei cattolici che con il proprio voto sono corresponsabili dell’approvazione di questa stoltissima legge.

    Adesso però chiudiamola pure. Dalle mie parti si dice: at farev la cort, mo ajò finì la giara…

    5 Febbraio, 2016 - 18:34
  38. Lorenzo Cuffini

    D’accordo sul chiuderla, Fede.
    Solo mi dispiace non aver trovato la traduzione su google del tuo proverbio ferrarese. E’ citato, ma non tradotto. Peccato, perché sicuro è qualcosa di bello sanguigno…
    Buon fine settimana, spero ti sia passata l’influenza.

    5 Febbraio, 2016 - 18:49

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