Saluto Scalfaro con una sua preghiera

Se ne va Oscar Luigi Scalfaro a 93 anni avendo portato a lungo, nel cuore e sulle spalle, una parte degli affanni di tutti. Lo ricordo con una preghiera che improvvisò alla messa di addio per Paolo Borsellino, a Palermo, il 24 luglio 1992. So quanto la memoria di Scalfaro sia motivo di divisione, ma chiedo a chi non l’ama di osservare come in questa preghiera – incentrata sul sacrificio di chi muore per la giustizia – egli nulla presuma di poter dire con autorità, ma soltanto chieda, quasi temendo la propria indegnità davanti a tanto sangue. Nel primo commento il testo della preghiera e qui il link alla presentazione che ne feci nel 1995 alle pagine 260s del volume Cerco fatti di Vangelo: Non disperdere nulla di questa infinita ricchezza.

91 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La preghiera di Scalfaro di cui nel post:

    Signore, chiediamo noi uomini dello Stato e di tutti i poteri dello Stato di non disperdere la sconfinata, umana e spirituale ricchezza che esce da questa somma di sacrificio e di sangue. Che domani, che doman l’altro, che ancora il domani che terminerà con il tramonto delle nostre giornate, non disperda nulla di questa ricchezza. Te lo chiediamo affinché noi, che incarniamo responsabilità dinanzi alla gente buona, alla gente che ama il lavoro, alla gente che ama la pace, alla gente che sa amare e non odiare, o Signore non siamo mai motivo di vergogna o di scandalo. Per questo ti preghiamo.

    29 Gennaio, 2012 - 12:16
  2. discepolo

    ..”affinchè noi che incarniamo responsabilità dinanzi alla gente buona..o Signore non siamo mai motivo di vergogna o di scandalo, per questo ti preghiamo”

    evidentemente, questa richiesta non è stata esaudita.!! forse perchè come tutte le preghiere dei fedeli chiede a Dio di” fare qualcosa” che dovrebbe invece fare chi prega.

    29 Gennaio, 2012 - 12:44
  3. elsa.F

    Addio, presidente.
    Ti ricordo con grande affetto.

    29 Gennaio, 2012 - 13:03
  4. Mabuhay

    Hai scelto bene Luigi! Grazie.
    “Non disperdere nulla di questa infinita ricchezza!”
    Un saluto, un grazie sincero, una preghiera affettuosa presidente.

    So che suona scontato…ma di questi davvero non ne nascono piu’! Purtroppo.

    29 Gennaio, 2012 - 14:40
  5. FABRICIANUS

    Addio, Presidente Scalfaro, maestro e testimone.

    29 Gennaio, 2012 - 14:51
  6. Francesco73

    Stamani ho visto il sito de Il Giornale, che trattava la sua figura con toni moderati e con sostanziale rispetto.
    Solo Libero ha fatto un titolo antipatizzante.

    29 Gennaio, 2012 - 15:51
  7. elsa.F

    Quella di Libero non è comunicazione; è sfasciamo puro!
    Non merita neppure di essere citato!

    29 Gennaio, 2012 - 16:02
  8. elsa.F

    Sfasciamo > Sfascismo

    29 Gennaio, 2012 - 16:04
  9. Leonardo

    De mortuis nihil nisi bonum. In questo caso direi: “nihil”.

    (Luigi perdoni, ma l’osservazione che qualcuno in una preghiera «non presuma di dire con autorità», da lui rilevata come se fosse un singolare pregio, mi pare alquanto bizzarra. In una preghiera? Non dovrebbe essere ovvio e scontato?
    A meno che non ci sia un retropensiero inconscio, cioè che per uno come Scalfaro sì, quella era proprio una rimarchevole eccezione … ma allora la pointe di Luigi sarebbe di una perfidia sublime …)

    29 Gennaio, 2012 - 16:29
  10. roberto 55

    Oscar Luigi Scalfaro è stato un grande Presidente: la nostra democrazia, la nostra Repubblica gli sono debitrici.

    Buona domenica sera a tutti !

    Roberto 55

    29 Gennaio, 2012 - 18:37
  11. Clodine

    L’Italia è in lutto! Non dico nulla, se avete un po’ di pazianza vorrei che ascoltaste attentamente questa intervista di Biagi al Presidente Scalfaro
    http://youtu.be/UzAfiJmin7M

    29 Gennaio, 2012 - 18:57
  12. Gioab

    Ma caro Luigi, “avendo portato nel cuore gli affanni di tutti” mi sembra un esagerazione un po’ ipocrita. Capisco il buonismo di maniera, ma quello, dai, quello solo gli affanni suoi portava e se li portava pure troppo bene.
    Lo sai che la giustizia italiana è classificata al 158°posto in una classifica di 183 siamo tra i finalisti, i più scandenti del mondo con quello che ci costano i procuratori e i giudici e tutte le smanfrinate del mondo giudiziario solo interessate al loro tornaconto, e di cui Scalfaro era parte preponderante essendo anche presidente del CSM. Comprenderai se ti dico che per me potrebbero andare tutti “all’inferno”, Scalfaro come apripista. Hanno succhiato il sangue del popolo italiano, rivestiti con “una forma di santa umiltà” ma facendosi bene i loro conticini. Secondo me i conticini se li sono fatti male perché se dovessi incontrarlo in paradiso fare i subito un esposto al Padreterno contro Pietro per “mancata vigilanza” al portone. Te lo immagini, quello in paradiso, fregerebbe anche i santi con quella finta santocchieria tutta democristiana da catto-comunista. Se lo incontrassi dire al Padreterno “Io non ci sto” e me ne andrei tenendomi una mano appoggiata ben stretta alla tasca dei pantaloni dove tengo il portafoglio. Mi è già costato abbastanza.

    p.s. hai notato come ci tiene a “non disperdere la ricchezza” ? Se la lasciavi a lui, lui sapeva bene come farla fruttare. ( E poi parlava di scandalo e di vergogna, ma che vergogna !)

    29 Gennaio, 2012 - 19:09
  13. Gioab

    Condivido in pieno il post di discepolo. Se i grande !
    Mabuhay come al solito vive in paradiso con Scalfaro ! Speriamo che non ne nascano più davvero di questi, Anche se ora abbiamo i Viganò, i Bertone e i D’Ercole che di fondi distratti se ne intendono. Come farebbe il Padreterno senza questi amministratori. Morirebbe di noia.

    29 Gennaio, 2012 - 19:17
  14. roberto 55

    Gioab & Discepolo: ovvero, “Dio li fa e poi li accoppia” …………….

    Roberto 55

    29 Gennaio, 2012 - 19:59
  15. Mi sbaglio, o Scalfaro fu in qualche modo accusato per l’uso che aveva fatto dei fondi a lui riservati quando era ministro dell’interno? Mi sembra di ricordare che con questi fondi aveva finanziato una qualche opera buona. Di fronte all’attacco di chi lo accusava, non poteva cedere: sarebbe stato veramente il crollo delle istituzioni. Ma non sono mai stata una esperta di politica (meglio parlare di Tucidide, di Pericle e di Alcibiade) e quindi non so se ricordo bene. In definitiva, avrebbe commesso “peccati veniali”.

    29 Gennaio, 2012 - 20:18
  16. mattlar

    Leonardo si conferma piccino piccino. Ha perso l’ottima occasione di tacere.

    29 Gennaio, 2012 - 20:58
  17. Marilisa

    Intanto è rilevante che O.L. Scalfaro sia stato un padre costituente, uno di quelli che hanno dato vita alla nostra bella Costituzione; poi non c’è dubbio che negli ultimi venticinque anni ha dato espressione alla difesa ad oltranza degli autentici valori democratici, per diffondere i quali si è impegnato fin quasi alla fine andando perfino nelle scuole.
    C’ è stato– per dirla tutta–un periodo in cui la sua politica a parer mio non poteva dirsi approvabile, e un suo gesto discutibilissimo nei confronti di una signora ha lasciato qualche traccia non proprio positiva. Ma il suo cambiamento, frutto evidentemente di attente riflessioni (e segno di intelligenza), ne ha fatto un Presidente meritevole a tutti gli effetti dell’ alta carica che ricopriva. Un Presidente fra i migliori della nostra Repubblica.
    Capace e determinato. Il suo ” non ci sto” scandito ad alta voce nei confronti del gioco al massacro voluto da certa parte politica, non sarà dimenticato facilmente. E per me fu encomiabile la sua sdegnata opposizione ad un uomo politico (?) che avrebbe voluto scardinare alcuni principî fondamentali della Costituzione e che della sua ossessiva lotta alla magistratura, per fini personali, aveva fatto il suo unico scopo della vita politica.

    29 Gennaio, 2012 - 22:41
  18. Luigi Accattoli

    Il direttore della Radio Vaticana padre Federico Lombardi ha parlato così di Scalfaro ai microfoni dell’emittente:

    E’ uno degli ultimi e più eminenti rappresentanti di quella generazione che nel fiore delle sue forze si impegnò per la ricostruzione del Paese alla fine della tragedia del fascismo e della guerra, e lo fece con passione ideale, serietà culturale e integrità morale, come testimonianza dell’impegno sociale e politico che scaturiva da una fede vissuta quotidianamente. Per questo fu un punto di riferimento, insieme ad altri, prima in Piemonte e poi nel Paese intero, non solo per i cattolici, ma per tutti coloro che vivevano il servizio all’Italia con rigore morale anche in tempi in cui questo diveniva purtroppo gradualmente assai più raro. A quella generazione di politici cattolici, che conobbi e ammirai in Piemonte nella mia prima giovinezza – e quindi al Presidente Scalfaro -, resterò sempre grato per la fiducia che seppero ispirarci nel valore di un impegno sociale, civile e politico, leale e disinteressato. Inoltre è una persona che non ha mai tenuta nascosta la sua fede cristiana, la sua piena partecipazione alla vita della Chiesa cattolica, e la sua devozione mariana. Così ha dimostrato come si può essere allo stesso tempo credenti e convinti assertori – e nel suo caso anche garanti – dei valori comuni fondanti della vita civile e politica del Paese, nel rispetto del pluralismo delle posizioni.

    29 Gennaio, 2012 - 23:06
  19. Mabuhay

    Mattlar: “Leonardo si conferma piccino piccino. Ha perso l’ottima occasione di tacere.”.
    E’ vero, chissa’ quanto gli costa poverino!
    Non dimenticarti che lui lo fa solo per carita’…

    29 Gennaio, 2012 - 23:44
  20. FABRICIANUS

    Luigi carissimo, se ti è possibile, per favore puoi comunicarmi/ci le Letture che sono state scelte per la Celebrazione delle Esequie del Presidente Scalfaro?

    Grazie.

    F.

    30 Gennaio, 2012 - 12:02
  21. Federico B.

    Non credo sia sciacallaggio parlare di un personaggio pubblico che ha inciso tanto pesantemente nella vita politica degli italiani, specie negli ultimi anni della sua lunghissima carriera politica e istituzionale.
    Concordo con Leonardo e Discepolo e accanto a tanti sperticati elogi, tutti sicuramente meritatissimi, consentite anche qualche osservazione di sengno opposto.
    Alla beatificazione di Scalfaro io personalmente “non ci sto”.
    Nel 1994 ho votato per il Patto per l’Italia di Segni e non il Polo berlusconiano, ma trovai poco rispettoso del voto della maggioranza degli Italiani la sua feroce opposizione da quel momento in avanti a quella coalizione e ai suoi leader. A dispetto del dettato costituzione ha abdicato ad una funzione terza per schierarsi con il centrosinistra (e poi con il PD, anche al Senato) e le sue battaglie, ben oltre le esigenze politiche del momento. Ha vissuto un protagonismo più da Presidente di una Repubblica presidenziale che parlamentare, salvo poi ostacolare ogni tentativo di modifica in questo senso della Costituzione, ignorando le possibilità consentite dall’art.138.
    Lasciamo perdere la questione del 41/bis e della trattativa Stato-mafia, lasciamo perdere la “gladio bianca” e la “panda blu” di cui si serviva la Sig.na Marianna durante il settennato paterno (a che titolo?), ma una persona che ha diviso così fortemente gli Italiani con atteggiamenti tanto partigiani, come minimo non è stato un buon Presidente della Repubblica.
    Ultima nota: basta il distintivo dell’AC all’occhiello per meritare gli elogi del Vaticano? Ricordo lunghissime e retoricissime prediche sulla laicità e non una sola parola per promuovere un’iniziativa ispirata ai valori del cattolicesimo: si è espresso contro il finanziamento alle scuole cattoliche, si è perfino speso in Senato a favore dei DICO (sempre per non disturbare le manovre del costituendo PD), ha sostenuto ciecamente prese di posizione e battaglie della sinistra laicista solo per coerenza con la propria strenua opposizione allo schieramento berlusconiano.
    Detto questo, parliamone bene e preghiamo in suffragio della sua anima, ma non beatifichiamo il Sen. Scalfaro. Requiescat in pace.

    30 Gennaio, 2012 - 12:17
  22. Federico B.

    Preciso che non ho nulla da dire sulla fede adamantina e sulla particolare devozione francescana e mariana di Scalfaro, ho solo azzardato un giudizio sulla sua attività istituzionale e politica degli ultimi vent’anni. Attività che non ha convinto una grossa fetta di Italiani e che non mi sembra offensivo prendere in considerazione nel suo insieme da diversi punti di vista.

    30 Gennaio, 2012 - 12:24
  23. FABRICIANUS

    Carissimo FedericoB.,
    ho letto con attenzione il tuo post: non penso sia in atto una beatificazione, è solo il ricordo e il riconoscimento di un uomo, che, per quanto mi riguarda, è stato un maestro e testimone.
    Le vicende e le ombre che lo videro coinvolto (vedi fondi neri Sisde) si chiusero con un nulla di fatto e con la condanna dei funzionari che accusarono ingiustamente il Presidente Scalfaro.

    Io penso che Oscar Luigi Scalfaro sia stato un cattolico il quale aveva capito che in certi momenti non si può essere moderati, perchè il moderatismo eccessivo, porta all’indifferentismo e all’accidia politica.
    E quanto volte si sente dire che i cattolici devono essere moderati; moderati perchè?? Il Vangelo è moderazione??

    Riguardo a Berlusconi, Scalfaro ci aveva visto benissimo, non bene.

    Io sono grato al Presidente Scalfaro che ha difeso la Costituzione Italiana.

    30 Gennaio, 2012 - 12:31
  24. FABRICIANUS

    Attività che non ha convinto una grossa fetta di Italiani e che non mi sembra offensivo prendere in considerazione nel suo insieme da diversi punti di vista

    E’ vero, non è offensivo considerare diversi punti di vista.
    Il problema è che sono pochi coloro i quali fanno queste considerazioni come te, caro FedericoB, ovvero senza denigrare e insultare.
    Questo è il problema.

    30 Gennaio, 2012 - 12:35
  25. pippo

    Riemergono implacabilmente avversione ed ostilità per un uomo che ha saputo restare fedele ai sogni e ai progetti della sua gioventù, a quello spendersi per un paese che si riconosce senza se e senza ma nei valori della Costituzione. Un cattolico forgiato in quell’Azione cattolica che sempre ha saputo coniugare impegno al servizio della comunità ecclesiale e capacità di cogliere i segni dei tempi. Il distintivo dell’A.C. che portava all’occhiello non era solo un vezzo ma rinviava ad una stagione che aveva inciso in maniera fondamentale nella sua vita. Nel suo ricordo e nella sua testimonianza tanti credenti trovano conforto nelle difficoltà che comporta una fedeltà indivisibile all’uomo e al Vangelo.

    30 Gennaio, 2012 - 12:42
  26. Francesco73

    Su Scalfaro presidente della Repubblica, penso abbia pagato moltissimo l’oggettiva dirompenza del passaggio tra prima e seconda Repubblica e del fenomeno berlusconiano.
    Io che seguo la politica da sempre e molto da vicino, ricordo le sensazioni di allora: Berlusconi era un alieno, e si era abbastanza disorientati dalla sua esperienza. Oscar Luigi bloccò la nomina di Previti a Ministro della Giustizia e scrisse una lettera al neo Premier dove lo richiamava alla vigilanza sul conflitto d’interessi. L’inizio, insomma, fu difficile, il seguito è contenuto nell’inizio.
    Se un errore Scalfaro ha fatto (ma errore politico, il rispetto non viene certo meno per questo) è stato quello di trasformarsi in militante del PD dopo la conclusione del settennato: in questo c’era una misura di eccesso, e anche una certa non opportunità proprio per le polemiche suscitate durante il mandato al Quirinale. Inoltre, anche nel merito, c’era un tono che sembrava contraddire talvolta anche la sua storia di democratico cristiano.
    E poi ha fatto troppo poco per la DC, non nel senso della salvezza di un partito finito, ma in quello della restituzione di una corretta memoria storica.

    Resta comunque la mia stima complessiva per una personalità importante, un gigante rispetto a certe miserie di oggi.

    30 Gennaio, 2012 - 12:54
  27. Federico B.

    Condivido il post di Francesco, soprattutto nella sua conclusione, e aggiungo che c’è stata forse anche un’incapacità di accettare il “nuovo”, con la complessità di tutti i pro e contro che lo accompagnava. In questo, Scalfaro è stato fedele a quel conservatorismo che lo ha contraddistinto all’inizio del suo percorso politico. Se avesse saputo guardare con occhi meno pregiudizialmente ostili a quelle novità che in modo dirompente si stavano imponendo nella politica italiana, forse l’Italia avrebbe vissuto meno tensioni e una contrapposizione pro/contro Berlusconi meno dolorosa sin dall’inizio.

    30 Gennaio, 2012 - 13:08
  28. Gioab

    “la nostra bella Costituzione;”
    Se fosse stata così bella non saremmo al 158°posto nella classifica della giustizia nel mondo. Non saremmo lo scandalo dell’Europa che vede gli italiani sempre negli ultimi posti in tutti i campi. Con una dittatura “democraticamente” imposta da un comunista poiché i partiti politici nella loro ignoranza e incapacità si sono rivelati incapaci di governare e di fare opposizione democratica, malgrado le chiacchiere da baraccone di quelli col naso rosso. Bella costituzione rispettata sopratutto. Dove ognuno se l’aggiusta con comodo.( e il popolo e pecorone incapace e subisce)

    “Indugiatevi, e siate sbalorditi; accecatevi, e siate accecati. Si sono inebriati, ma non col vino; si sono mossi in maniera instabile, ma non a causa di bevanda inebriante.” ( Isa 29.9)
    Bella costituzione ! Proprio bella.

    p.s. “Io non ci sto” – Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare. “Chi non ci sta” è un fifone cagasotto incapace di rispondere pronto alla fuga. Ci doveva stare invece per dimostare di non essere coniglio. ( forte con i deboli cagasotto con i forti)- Solo chiacchiere con la “R” moscia e distintivo. Una mano sul cuore e una sul portafoglio !

    30 Gennaio, 2012 - 14:33
  29. discepolo

    ricordo ai fans di O.L.Scalfaro, che egli era il democristianone che preposto alla “censura ” dei film, negli anni ’60, censurò, udite udite , il tremendamente osceno film “l’ORO di Napoli” di De SICA ,( il che gli valse le ironie di TOTO’) e anche la “DOLCE VITA” di Fellini. E perchè li censuro?
    perchè scandalosi!! Oibo’1 E dette un ceffone in un ristorante a una signora poca vestita intimandole di rivestirsi!!! Oibo’!!!
    Ma la gente certe cose o non le sa o le dimentica o usa due pesi e due misure.. e può contemporaneamente sbeffeggiare la Minetti e i cattolici tradizionalisti mentre esalta e benedice e O. L. Scalfaro, un bigottone moralista e intransigente quant’altri mai…
    contraddizioni?? Mah, io direi:

    30 Gennaio, 2012 - 14:46
  30. Scalfaro era della generazione di mio padre (nato 100 anni fa), che nella DC era probiviro (cioè uno che non contava nulla, mi hanno spiegato poi). Non credo che mio padre avrebbe mai schiaffeggiato una signora dalla scollatura troppo generosa, però so con sicurezza che non approvava il fatto che una donna si truccasse e che una volta era molto preoccupato perché temeva che mi guardassi troppo allo specchio e mi tingessi i capelli! (non era vero, naturalmente, perché non ho mai avuto la pazienza di stare a lungo da un parrucchiere). Che dire? E’ bene che questo tipo di uomini e di padri non si estingua; sono simpatici e capaci di educare nonostante i loro difetti.

    30 Gennaio, 2012 - 14:59
  31. Discepolo, per l’ennesima volta: ogni cattolico è per forza tradizionalista!
    Poichè, Ubi Petrus ibi Ecclesia e anche Ubi Petrus ibi Traditio.
    Quindi, probabilmente tu fai una certa confusione.
    Se poi intendi per “tradizionalisti”, la canea urlante contro la Chiesa e contro ogni cosa abbia a cozzar contro la loro simil-para-ideologia-politico-religiosa, di molti esauriti nei termini e nei modi che purtroppo è facile osservare su alcuni blog, allora deve usare la definizione di nuovo conio ma di ottima efficacia di “tradiprotestanti” o “pseudotradizionalisti”.
    Abbi la gentilezza e il buon gusto di non confondere le categorie. Grazie.
    Distinti saluti.

    30 Gennaio, 2012 - 15:06
  32. FABRICIANUS

    @discepolo delle 14.46.

    Contestualizza, o discepolo, contestualizza.

    30 Gennaio, 2012 - 15:06
  33. elsa.F

    @discepolo delle 14.46.

    In quegli anni, se ricordo bene, si rifiutava la comunione alle donne senza maniche o senza velo in testa.

    Il presbiterio era negato a donne, grandi e piccine.

    Le ragazze “cattoliche” la domenica pomeriggio non andavano in balera, ma all’adunanza dell’Azione Cattolica e poi a Vespri.

    Vogliamo ancora continuare con il confronto con i tempi che furono e la colta igienista che sfoggia magliette con la scritta “Senza sono ancora meglio” ?

    30 Gennaio, 2012 - 15:45
  34. Nino

    Il silenzio del caimano, più di ogni elucubrazione, certifica la grandezza dello statista Scalfaro.

    30 Gennaio, 2012 - 16:11
  35. Leonardo

    Temo che non resista a mantenerlo (perché l’uomo è quello che è), ma il silenzio di Berlusconi su Scalfaro gli farebbe grandissimo onore (a B. non a S., si intende). Che Nino non lo capisca è del tutto normale.

    Quanto al resto, poiché il padre Mabuahy ha ragione, mi prodigo ancora un po’ in vostro soccorso. Non avete mai considerato quanto Scalfaro e Andreotti siano simili? Entrambi militanti di spicco dell’associazionismo cattolico, entrambi democristiani scafatissimi, duri e spregiudicati all’occorrenza ma sempre conservando il sangue freddo; entrambi di vita familiare integerrima (a quanto si sa) e di buone entrature negli ambienti che contano … e così via. Scalfaro andava a messa tutti i giorni? Anche Andreotti. Andreotti è stato sospettato di indulgenza verso la mafia? Scalfaro a quanto pare ci ha fatto addirittura la trattativa per il 41 bis,… e si potrebbe continuare.
    Eppure, immagino che il semplice accostamento risulti offensivo e ripugnante a molti di voi: uno è un santino e l’altro è Belzebù.
    Forse però dipende semplicemente dal fatto che Andreotti si è sempre concesso il vezzo di esibire il suo cinismo (il che, appunto, a me lo rende simpatico), mentre l’altro ha praticato il tartufismo in misura, questa sì, eroica.
    Così, di solito, giudica il mondo.

    30 Gennaio, 2012 - 16:56
  36. Luigi Accattoli

    A Fabricianus che chiedeva le letture della messa di addio per Scalfaro nella Basilica di Santa Maria in Trastevere:

    Prima lettura: Apocalisse 21, 1-7.
    Vangelo: Giovanni 19, 25-30,

    30 Gennaio, 2012 - 17:27
  37. Luigi Accattoli

    Apocalisse 21, 1-7:

    E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più. 2E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. 3Udii allora una voce potente, che veniva dal trono e diceva: “Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio. 4E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non vi sarà più la morte né lutto né lamento né affanno, perché le cose di prima sono passate”. 5E Colui che sedeva sul trono disse: “Ecco, io faccio nuove tutte le cose”. E soggiunse: “Scrivi, perché queste parole sono certe e vere”. 6E mi disse: “Ecco, sono compiute! Io sono l’Alfa e l’Omèga, il Principio e la Fine. A colui che ha sete io darò gratuitamenteda bere alla fonte dell’acqua della vita. 7Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio.

    30 Gennaio, 2012 - 17:27
  38. Luigi Accattoli

    Giovanni 19, 25-30:

    25Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. 26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco tuo figlio!”. 27Poi disse al discepolo: “Ecco tua madre!”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. 28Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: “Ho sete”. 29Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. 30Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: “È compiuto!”. E, chinato il capo, consegnò lo spirito.

    30 Gennaio, 2012 - 17:29
  39. FABRICIANUS

    Grazie mille, carissimo Luigi.

    30 Gennaio, 2012 - 17:40
  40. Marilisa

    Caro Nino, ha fatto bene S.B. a non parlare. C’era un’ antipatia reciproca fra i due (troppo diversi), e se l’ex premier avesse detto qualcosa, sarebbe stato un ipocrita senza eguali. Almeno questo ce lo ha risparmiato.
    Detto questo, mi permetto di fare qualche osservazione su alcuni altri interventi.
    Federico B., non colgo il significato di quel tuo ” ha inciso tanto pesantemente nella vita politica degli italiani”. Come, quando? Non me ne sono accorta.
    Nel suo settennato si è trovato ad arginare, come ho già detto, i tentativi maldestri e pesanti, questi sì, di un politico che riteneva di poter fare tutto ciò che gli pareva, infischiandosene della Costituzione. Hai pensato a questo “piccolo” particolare? No, non ci hai pensato perché così ti fa comodo.
    Di quale beatificazione parli? Non mi sembra che qualcuno qui l’abbia fatto.
    Ha ragione Fabricianus. Molti furono quelli che cercarono di incastrarlo (quanto è sporca la politica!), ma , arrivati al dunque, risultò pulito e vennero condannati gli accusatori.
    A Francesco73 faccio solo presente che l’ attivismo postpresidenziale di Scalfaro poteva apparire da militante del PD, ma non lo era. Caso mai i suoi atteggiamenti e i suoi discorsi erano vicini, per convincimenti personali, a quelli di un centro sinistra che da vent’anni a questa parte si era trovato a lottare con i denti contro una destra plagiata da un uomo che voleva piegare ai suoi voleri, da padrone, i dettami della Costituzione e del buon senso. In tutti questi anni di fatto la politica vera era inesistente; c’era solo un frastornante e vano scontro fra politici di destra e politici di centro sinistra. Scalfaro non ha fatto altro che difendere sempre a spada tratta i valori della Costituzione, secondo coscienza e in difesa di tutti i cittadini, soprattutto i più deboli. Nel far questo si ispirava ai valori cristiani, coerente con i principî della sua religione.
    Ricordo inoltre che, a proposito di censura, gli anni ’60 erano mille miglia distanti dai nostri giorni in fatto di morale, e questo non lo si può disconoscere.
    Lasciando da parte l’episodio della reprimenda (con schiaffo?) assolutamente disapprovabile (come ho già rilevato) nei confronti di una donna al ristorante, il senso del pudore aveva alti margini rispetto ad oggi.
    Certi film, tipo ” La dolce vita”, creavano scalpore perché nel vederli si provava disagio. Venivano giudicati troppo spinti, mentre oggi appaiono adatti alle educande al confronto con certi film (quasi tutti) che si proiettano al cinema e in televisione.
    Ad Antonella Lignani francamente dico che, a mio parere, è meglio che quel tipo di uomini di cui parla, simpatici quanto si vuole, è meglio che venga soppiantato da uomini che sappiano educare senza esagerare nel pretendere che le figlie vadano in giro senza un filo di trucco. Non è il trucco, moderato spero, che fa la differenza nell’educazione.
    Mio padre, uomo d’altri tempi, non avrebbe mai voluto che noi figlie si fosse sciatte quando si usciva. Ricordo che anche quando eravamo in lutto per la perdita di mia madre, lui ci raccomandò di non trascurarci nel vestire e nell’ abbellirci ( non nel ” mascherarci” ovviamente).
    All’ ineffabile Gioab vorrei riproporre di togliersi dagli occhi e dalla mente l’ossessivo fantasma dei comunisti. Ma so che è un’ impresa vana.
    Sì, Gioab, la nostra è una bella Costituzione.
    Quanto poi alla somiglianza fra Scalfaro e Andreotti, questa mi sembra un clamoroso fuori strada di chi, con acutezza naturalmente, l’ha evidenziata.

    30 Gennaio, 2012 - 18:10
  41. “Affidiamo la gente alla misericordia di Dio, ma noi non ne dimostriamo alcuna”.

    ( George Eliot )

    30 Gennaio, 2012 - 18:12
  42. Cara Elsa, a quei tempi non sapevamo neppure cosa fossero i Vespri. C’era la Benedizione Eucaristica, detta anche “funzione”. La Messa era solo al mattino. Mia nonna spesso mi esortava a partecipare ai funerali “per distrarmi ed incontrare un po’ di gente”. Quanto sono lontani quei tempi! Ma la cosa veramente singolare non è tanto che Scalfaro volesse schiaffeggiare la signora, quanto che poi rifiutasse di venire a duello col padre o col marito della signora stessa. Forse questa testimonianza è ancora valida, e dimostra che la famiglia della signora era molto più arretrata di Scalfaro.

    30 Gennaio, 2012 - 18:18
  43. Per Marilisa – Il più bel complimento che posso fare a Scalfaro è paragonarlo a mio padre (che, tra l’altro, non mi vietava mai direttamente qualcosa, ma si confidava con la mamma, che me ne riferiva i commenti in segreto … )

    30 Gennaio, 2012 - 18:38
  44. Federico B.

    @ Principessa,
    è vero dovremmo essere più caritatevoli nei confronti di chi non c’è più, ma trattandosi di un personaggio politico di primissimo piano è anche doverosa una riflessione sulle sue scelte e sulle ricadute che queste hanno avuto sulla vita degli Italiani.

    @Marilisa,
    evidentemente eri distratta quando nel 1995 nacque il governo Dini, con una maggioranza politica non trasversale come quella che oggi sostiene il brillante Gabinetto Monti, ma sostenuta dalle forze politiche che avevano perso le elezioni e dalla Lega Nord (alleata in quell’occasione al centrosinistra, senza scandali): si parlò di “ribaltone” e molti dei ministri di quel governo furono poi ricandidati nella coalizione dell’Ulivo, tanto per dire quanto fosse schierato il governo Dini. In altre parole, chi vinse le elezioni si trovò all’opposizione e chi le perse si trovò al governo, a dispetto del voto espresso dai cittadini. Tale governo rimase in carica fino a quando i sondaggi non diedero la maggioranza alla sinistra, come di fatto avvenne con le elezioni del 1996 e la vittoria di Prodi: se si fosse votato subito dopo le dimissioni del primo governo Berlusconi, l’esito sarebbe stato verosimilmente (e lo dicevano tutti i sondaggi) diverso. Questo fu un primo pesante intervento di cui non ti sei accorta. La seconda questione è quella delle riforme istituzionali che Scalfaro avversò con tutte le sue forze e che, anche per i suoi pesanti interventi, sfumarono con il referendum del 2006: devolution, premierato, riduzione dei parlamentari, fine del bicameralismo perfetto, sfiducia costruttiva: tutte questioni su cui si continua a discutere senza venirne a capo da oltre vent’anni. Se quella riforma, che aveva come unica pecca quella di provenire da una maggioranza di centro destra (anche se aveva acquisito i lavori parlamentari degli anni precedenti e quindi anche decisioni condivise dalla sinistra) fosse stata approvata oggi l’Italia sarebbe stata molto diversa e probabilmente avrebbe istituzioni più efficenti.
    Quanto alle simpatie politiche di Scalfaro ti ricordo che è stato iscritto al PD e al gruppo del Pd del Senato facendosi andare bene tutte le decisioni, anche le più discutibili, prese da quel partito. Significativo il sostegno di Scalfaro ai DICO (a differenza del del Sen. Andreotti che espresse con convinzione la sua contrarietà): tra la difesa della famiglia e le manovre del costituendo PD Scalfaro ha scelto di mettere da parte valori e coerenza per assecondare il traballante Governo Prodi e le prove generali di unità tra DS e Margherita.
    Personalmente apprezzo di più quei politici cattolici che riescono ad anteporre la propria coscienza agli interessi di parte.

    30 Gennaio, 2012 - 18:53
  45. Gioab

    Ringrazio Luigi per l’assist:
    “E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.” ( Apoc. 21.1-7)
    Perché mai dovrebbe “scendere” ? Scendere dove se il matrimonio è celeste ?

    “Ecco la tenda di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro ed essi saranno suoi popoli ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio” ( Apoc 21.1-7)
    Se la tenda è col “genere umano” il genere umano non vive in cielo lì ci stanno solo gli angeli e gli spiriti come fa dunque la tenda ad essere col genere umano ?

    “Chi sarà vincitore erediterà questi beni; io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio.” ( Apoc 21.1.-7)
    Se ogni vincitore sarà figlio, allora non ce n’è solo uno di figlio, ma ce ne sono molti.

    “ vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava,” ( Gv. 19.25-30) Chi è il discepolo che amava ? come si dimostra ?e perché faceva preferenze ?

    “E, chinato il capo, consegnò lo spirito.” ( Gv. 19.25-30) Perché non consegnò l’anima ? ma lo spirito ? e l’anima dov’è ?

    30 Gennaio, 2012 - 18:55
  46. mio caro Federico B.,
    a me è stato insegnato che la morte azzera qualsiasi cosa e che per i giudizi noi non siamo i delegati preposti a pronunciarne, neppure quando le scelte di colui/colei che se ne è andato/a hanno influito sulla vita individuale e sociale.
    Le riflessioni, le analisi, le considerazioni vanno benissimo per conversare amabilmente ma non dovrebbero mai esulare da una misericordia di base che dovrebbe essere il pilastro della nostra tanto decantata – e pochissimo vissuta – Fede cattolica davanti alla morte ( e in ogni altro momento della vita, per la verità).
    E te lo dice una persona che prega ogni giorno per l’anima dell’ex marito, ormai defunto, che in vita avrei volentieri strozzato per tutto il male che mi ha fatto.
    Saluti

    30 Gennaio, 2012 - 19:17
  47. Marilisa

    Federico B., vorrei farti presente che il presidente della Repubblica, oltre ad avere funzioni di rappresentanza dell’unità nazionale, ha il potere di nominare il governo quando ci siano gravi crisi politiche che devono essere necessariamente risolte; e–cosa estremamente importante– la soluzione delle crisi deve avere il consenso parlamentare (fiducia al nuovo governo).
    Il cosiddetto ribaltone di cui hai parlato, evidentemente in quella occasione fu necessario, altrimenti il presidente Scalfaro, supremo garante della Costituzione, non lo avrebbe approvato.
    È il caso del governo Monti oggi, auspicato da Napolitano in una situazione di stallo da cui era richiesta l’uscita anche da parlamentari di destra.
    Scalfaro e Napolitano: due galantuomini, a dispetto di quelli che li giudicano male perché dominati da una deformante ideologia destrorsa.
    Ricordati, caro Federico B., che il presidente della Repubblica deve essere imparziale secondo i dettami della legge fondamentale e deve avere cura dei supremi interessi pubblici.
    Scalfaro e Napolitano avrebbero violato la Costituzione? Non credo proprio.

    30 Gennaio, 2012 - 20:27
  48. Leonardo

    «Il cosiddetto ribaltone di cui hai parlato, evidentemente in quella occasione fu necessario, altrimenti il presidente Scalfaro, supremo garante della Costituzione, non lo avrebbe approvato».

    No, è troppo bello.
    Amo questa donna.

    30 Gennaio, 2012 - 22:11
  49. Leonardo

    No, ma dai, ma davvero il suo cervello funziona così?
    Marilyn, grazie di esistere!

    30 Gennaio, 2012 - 22:12
  50. Leonardo

    Mi scuso di averlo preso da un sito che ai vostri occhietti purissimi ripugnerà certamente, ma su corriere.it non l’ho trovato.

    30 Gennaio, 2012 - 22:28
  51. raffaele.savigni

    Credo che sia lecito esprimere critiche, ma trovo ributtanti i commenti di Discepolo, Gioab e Leonardo (che evidentemente preferiscono nani e ballerine, puttane e puttanieri in Parlamento). Aver stoppato un farabutto come Previti è stato un grande merito di Scalfaro. E a chi attacca indecentemente la Magistyratura ricordo quanto pesi in Parlamento la lobby degli avvocati e degli affaristi..

    30 Gennaio, 2012 - 22:46
  52. Tra le tante critiche che vedo espresse a Scalfaro, e che beninteso non condivido per nulla, una mi sembra inopportuna anche nel metodo, oltre che nel merito: l’aver “militato” attivamente nel PD dopo la conclusione della presidenza, quindi come senatore a vita. Non è scritto da nessuna parte che un ex-presidente non debba concedersi una propria identità politica e posizioni politiche ben precise (scusate: ci ricordiamo, per esempio, le vicissitudini politiche di Cossiga ben oltre il suo settennato, compreso il sostegno attivo al governo D’Alema?).

    30 Gennaio, 2012 - 23:43
  53. Federico B.

    L’agiografia di Scalfaro è arrivata al culmine. Ho sentito in TV che teneva sul comodino il rosario, le Fonti Francescane e una copia della Costituzione. Vi immaginate Scalfaro in pigiama che non sa se leggere una pagina delle Fonti, due articoli della costituzione o recitare una decina del rosario? Ma dai!
    Mi lascia perplesso l’insistenza sul suo percorso di politico cattolico. Sulla sua fede personale, come ho già scritto, non ho nulla da dire: è nota la sua devozione mariana e la sua religiosità francescana. Ma come politico cattolico mi sarei aspettato qualcosa di più.
    Lasciamo pure perdere l’odio verso Berlusconi (che comunque qualcosa vorrà pur dire). Ma come si è comportato con i valori non negoziabili?
    Riporto tre esempi ricordati da assuntina Morresi:
    UNO: cosa ha detto per il referendum sulla legge 40? Ha detto “io non mi astengo e voterò no”. Un perfetto cattolico adulto. come potete leggere qua: http://www.libertaegiustizia.it/2005/06/10/scalfaro-i-valori-non-si-difendono-con-lastensionismo/

    DUE: cosa ha detto per il Family Day e i DiCo? Ha dato lì’altolà al Card. Ruini “Sulla legge nessuna imposizione”. Ecco qua la sua intervista su Repubblica, leggetela:
    http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=DGOON

    TRE: che cosa ha fatto per Eluana Englaro? Ha difeso il compagno Napolitano quando non ha firmato il decreto che l’avrebbe salvata. Ecco qua l’ennesima intervista su Repubblica:
    http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=KP9SC

    31 Gennaio, 2012 - 9:14
  54. Federico B.

    Non basta sfoggiare orgogliosamente il distintivo dell’AC, in quelle tre occasioni occorreva una testimonianza cristiana esplicita.
    Avrebbe potuto anche tacere, ma evidentemente è stato sollecitato dal PD ad intervenire e il Sen. Scalfaro non ha osato disobbedire.
    E’ comprensibile che in quel “cortile” oggi lo ricordino con affetto, ma è anche comprensibile che negli altri “cortili”, pur nel doveroso rispetto, non si rimpianga una presenza politica così pesante e spesso fonte di discussioni e divisioni.
    Condivido molti degli elogi al Presidente Scalfaro, tutti meritatissimi, ma non dimentichiamo ipocritamente gli aspetti più critici di alcune sue scelte. Con la sua tempra e la sua inflessibilità, nemmeno lui avrebbe apprezzato ipocrisie e smancerie. Riposi in pace.

    31 Gennaio, 2012 - 9:26
  55. Leonardo

    Comunque, resta il fatto che quando fu detto che da ministro degli interni prelevava tutti i mesi cento milioni dai fondi riservati e gli venne chiesto se era vero e che cosa ne facesse (cento milioni al mese per quattro anni fa una quantità “non trascurabile”), lui invece di rispondere pretese di andare in televisione (a reti unificate! me la ricordo bene quella sera, sembrava che fosse scoppiata la guerra …) a dire il suo famoso “non ci sto”.
    A quanto pare, però, l’archiviazione (molti anni dopo!) fu disposta – stando all’articolo che vi ho citato – in quanto «tutti i ministri dell’Interno coinvolti furono prosciolti dalle accuse perché fu riconosciuto l’uso legittimo delle somme consegnate dal Sisde».
    Ma questo non era il punto. Il punto era: se, nel pieno di un’ondata moralizzatrice (risum teneatis) com’era quella di mani pulite, quando sembrava che tutti dovessero render conto di tutto (sembrava!), si chiede conto al presidente della repubblica del suo operato pubblico, che persona è una persona che reagisce come fece Scalfaro?
    Ripeto: me la ricordo benissimo quella sera, e a quasi venti anni di distanza il disgusto non si è attenuato. Se avesse detto: “no, non ho preso quei soldi”, oppure “sì, li ho presi, ma potevo farlo e non devo render conto di come li ho usati”, il suo sarebbe stato un comportamento rispettabile. Ma lui era l’uomo del “non ci sto”.
    Per poterselo permettere, poi, ha dovuto pagare un prezzo politico che forse spiega tante cose di tutte le sue prese di posizione successive.
    Detto questo, ovviamente, “parce sepulto”.

    31 Gennaio, 2012 - 10:19
  56. Luigi Accattoli

    Dove è detto – nel sommario – “due episodi inediti di Scalfaro” va letto “due episodi rivelatori del suo settennato”.

    31 Gennaio, 2012 - 10:40
  57. Marco

    Leonardo,

    il riso lo trattengo leggendo le cazzate che scrivi…

    31 Gennaio, 2012 - 11:40
  58. Caro Leonardo, anch’io ricordo il suo “non ci sto”. Devo ammettere che, lì per lì, accolsi quella frase con sollievo. Finalmente le accuse a ripetizione erano state in qualche modo fermate. L’ultimo birillo del bowling si era rifiutato di cadere. SE fosse caduto, cosa sarebbe successo?

    31 Gennaio, 2012 - 11:47
  59. Marilisa

    Divertente Leonardo. Sa che a volte mi fa ridere? Non lo prenda per un complimento, però.
    La invito a leggere attentamente la Costituzione, ineffabile Leonardo. Lo faccia sul serio.
    Il mio cervello fortunatamente funziona benissimo.
    Sul suo ho forti dubbi.

    31 Gennaio, 2012 - 19:38
  60. Marilisa

    Federico B. rileva: “Ha dato l’altolà al Card. Ruini “Sulla legge nessuna imposizione”.
    Solo per questo Scalfaro avrebbe meritato la medaglia d’oro.
    L’ingerenza “politica” di Ruini sulle leggi della Stato era ripugnante.
    L’ ex presidente della Cei avrebbe dovuto fare il politico, non il prete. Le sue pesanti interferenze sulle decisioni del Governo non erano di sua competenza.
    Purtroppo veniva assecondato da molti cattolici “ingenui”, come alcuni–senza offesa– di questo blog, che erano e sono convinti che tutto ciò che viene pronunciato dalle “purissime e venerabili” labbra di un prete, vescovo o cardinale, debba essere preso per Vangelo.
    Una vera e propria idiozia, dal mio punto di vista.

    31 Gennaio, 2012 - 20:18
  61. elsa.F

    Dissento in toto.
    Non vedo per quale motivo del piffero un vescovo non possa esprimere un giudizio su una legge, un decreto, un qualsiasi fatto che riguardi la nostra nazione.
    Sono forse ccittadini di serie B?

    31 Gennaio, 2012 - 20:33
  62. Marilisa

    Ancora una volta, Elsa, non ha capito. Eppure ricordo di averlo già spiegato proprio a lei in altra occasione.
    Certamente un religioso ha tutto il diritto di esprimersi su una legge; chi mai può negarlo? Il cervello lo hanno pure loro, e il discernimento anche.
    L’esimio Ruini però si spingeva ben oltre. Quasi imponeva, determinava le scelte dei cittadini, li convinceva a fare così e cosà ( come nel caso di un certo referendum). Riesce a cogliere la differenza?
    Ben altro atteggiamento ha l’attuale presidente della Cei Bagnasco, di cui approvo senza riserve la discrezione e l’equilibrio.
    Ha capito adesso? O crede che io parli per partito preso? Mi reputa tanto cretina? Ebbene, non lo sono.

    31 Gennaio, 2012 - 20:58
  63. elsa.F

    No, non colgo la differenza
    Forse la cretina sono io, ma non colgo alcuna differenza sostanziale.
    Se era convinto su quel referendum benissimo ha fatto a cercare di convincere gli altri del proprio punto di vista.
    Altro discorso sono coloro che obbediscono ad ogni minimo cenno di un prete.

    31 Gennaio, 2012 - 21:09
  64. Marilisa

    Peggio per lei, Elsa.
    Non dubitavo che non avrebbe colto la differenza, non perché lei sia “cretina” ma perché è uno sgradevole bastian contrario, almeno nei miei confronti. E la cosa non mi interessa affatto.
    Stia bene.

    31 Gennaio, 2012 - 23:15
  65. Penso che il cardinale Ruini intervenisse, ma che la sua influenza fosse tutto sommato minore di quello che si pensa. La famosa astensione in occasione del referendum relativo alla legge sulla fecondazione assistita non fu tanto dovuto all’intervento del cardinale, ma al disinteresse generalizzato della gente, che si sentiva coinvolta solo in minima parte dal problema.

    1 Febbraio, 2012 - 0:52
  66. elsa.F

    D’accordissimo, Antonella.
    Si può concordare o meno nel merito, ma trovo del tutto naturale che la Chiesa intervenga quando sono in gioco temi etici. Anzi, mi stupirei del contrario.
    Nel merito della fecondazione assistita sono assolutamente d’accordo con quanto affermò Adriana Fallaci a proposito del rischio eugenetico, un rischio che purtroppo in diverse realtà nazionali si sta concretizzando…

    1 Febbraio, 2012 - 7:03
  67. Marco

    …Quindi facciamo nascere un talassemico che morirà un annetto dopo.
    Per descrivere tale comportamento i movimentati per la vita – pardon… la Vita – non hanno ancora coniato qualche -ismo.
    Vediamo: masoch-ismo? Integr-ismo? Ego-ismo?

    1 Febbraio, 2012 - 9:20
  68. Mabuhay

    Mi capita tra le mani, e volentieri segnalo:
    http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/440696/

    Avrei voluto dialogare con piu’ di uno degli interventi, ma purtroppo (o per fortuna…)manca il tempo. Ringrazio alcuni dei commentatori per la pacatezza e la saggezza.
    Circa Scalfaro, politicamente si puo’ dire quello che si vuole, premesso che -come dice Fabricianus- circa il porcino Caligola di Arcore ci aveva visto stra-bene. La volgarita’ con cui la destra lo ha bersagliato da vivo e da morto e’ pari alla loro incompetenza istituzionale abbondantemente – e schifosamente- mostrata in questi anni. Umanamente e religiosamente, Scalfaro per me resta un galantuomo: un cattolico con la schiena dritta (ha detto qualcuno, integrale ma non integralista, perfino bigotto gli dicevano!).
    Il suo anticomunismo era quasi fanatico. E si e’ dovuto scontrare con “l’anticomunista di comodo” Berlusconi. E per i non-orbi, piu’ che uno scontro personale, dovrebbe essere chiaro che e’ stato uno scontro con il mondo dei dis-valori della destra festaiola, libidinosa, lestofante, fedele e attenta incarnatrice dell’edonismo consumista. Distanza sconfinata. Fino alla fine.

    P.S. – tra le tante caritatevoli cazzatine condivise da Leonardo, su una ha ragione: il silenzio di questi giorni del B. restituisce un pochino di onore al bauscia Caligola meneghino.

    1 Febbraio, 2012 - 9:39
  69. elsa.F

    @Marco
    Conosco perfettamente la tua posizione in merito.
    E’ perfettamente inutile coniare nuovi termini, e tanto meno nuovi ismi.
    Si tratta semplicemente di visioni diverse della vita.
    Per la Chiesa, e anche per me, non ha alcun significato chiedersi se la sfortunata esistenza di un talassemico abbia senso o valore. La vita è un dono di Dio e come tale va considerata.
    La tua visione è diversa? E’ certamente un tuo diritto e nessuno (tanto meno io) ti obbliga a cambiare.
    Ma occorre rispettare chi la pensa diversamente!

    1 Febbraio, 2012 - 10:43
  70. Marilisa

    Cara Antonella, permettimi qualche osservazione.
    L’ influenza del Cardinale in questione in alcuni casi poteva essere poco incisiva quanto si vuole; resta, in tutta la sua rilevanza, la negatività di una intromissione pesante, appunto una sorta di “imposizione”, come disse giustamente Scalfaro riguardo ad un’ altra faccenda, negli affari della Stato. I distinguo vanno percepiti per non minimizzare le responsabilità.
    Per quanto attiene a quel referendum, ciò che fu disapprovabile al massimo grado fu che Ruini agì con “scaltrezza” ( è questa che mi fece venire il voltastomaco) facendo dei calcoli che avrebbero favorito la sua causa e “strumentalizzando” la scarsa disponibilità al voto–soprattutto in quei tempi– di un popolo disinteressato.
    Si trattava di far mancare il quorum, cosa che avvenne anche perché, come tu dici, molti cittadini non avevano le idee chiare.
    Più correttamente avrebbe potuto insistere sulla necessità del voto negativo, non sul “non andate a votare”. Trovò una fin troppo facile, e discutibile ( e disgustosa), scorciatoia per realizzare il suo disegno.
    Questi particolari non sono irrilevanti e denotano una mentalità e un modo di agire che, a mio parere, dovrebbero essere estranei ad un uomo di Chiesa.
    I cattolici “adulti” e consapevoli dovrebbero almeno rendersi conto della malafede–in certe situazioni– dei loro pastori.

    1 Febbraio, 2012 - 10:47
  71. Marco

    Ecco appunto…
    Rispettare chi la pensa diversamente.
    Invece, vedo nei cardinaloni summenzionati l’ansia di imporsi, di stravincere e poca voglia di confrontarsi ricercando soluzioni comuni accettabili per tutti.

    1 Febbraio, 2012 - 11:15
  72. Federico B.

    @ Antonella e Marilisa,
    il referendum del 2005 naufragò nel 75% di astensione anche perchè moltissimi cattolici, tra i quali mia madre, mia moglie ed io, si impegnarono per far comprendere che la questione affrontata dal referendum con l’accetta era una questione talmente delicata da lasciare al Parlamento la responsabilità di una decisione. Molti mi dissero. “sono laico, non mi interessa cosa dicono i vescovi, ma non voglio fare scelte sbagliate”. Il comitato per li Sì semplificava il messaggio con messaggi commuoventi di coppie senza figli o ingannevoli sulle possibilità degli esperimenti sulle cellule staminali; il Card. Ruini ha invitato a riflettere sulla complessità e la gravità del problema. Il nostro Parlamento aveva discusso per quattordici anni prima di arrivare alla “sintesi” della legge 40 (votata con maggioranza trasversale da tutti i partiti del centro e della destra): solo l’accanimento laicista e contrario alla vita dei radicali e dei vari partiti della sinistra italiana (in primis i DS di Bersani e Veltroni) potevano trascinare il paese in un conflitto lacerante e penoso come quello che ricordo bene in quella campagna referendaria.
    Fui molto stupito dall’ottusità di tutti quei cattolici che insistevano sul diritto di votare, magari pulendosi la coscienza aggiungendo che avrebbero votato NO: Prodi, Bindi, Castagnetti, Franceschini, Scalfaro… tutte persone che avevano a cuore l'”unità” del centrosinistra e il cantiere del Partito Democratico molto più che la sorte degli embrioni e il diritto alla VITA dei nascituri (e c’era in gioco anche il concetto di famiglia basata sul matrimonio).
    Il Card. Ruini non è intervenuto pesantemente nella politica italiana, ma, in questa come in altre occasioni, ha sollecitato le coscienze dei cattolici a prendere una posizione di fronte al tentativo di “forzare” e “stravolgere” un testo equilibrato e meditato da tanti punti di vista diversi per tanti anni. Dovremmo essere grati per queste “ingerenze”, anche a fronte delle tante menzogne messe in campo dai promotori del Sì: la possibilità di terapie per il diabete e altre malattie (ricordate i cartelloni con Sabrina Ferilli, che stava divorziando e diceva di volere un figlio a tutti i costi? anche lei agli ordini del partito!).
    Scusate il fervore, ma quando si tratta di temi di questa portata non è accettabile una semplificazione più o meno di comodo.

    @Marilisa,
    a proposito dei cattolici adulti, io rimango a Mc 10,14:
    “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio”.
    Nel dubbio, io personalmente non voglio essere un cattolico adulto, ma affidarmi alla misericordia del Signore e fidarmi della sua Chiesa. Non è un atteggiamento infantile ma, appunto, evangelico.
    Se poi un cattolico preferisce dare ragione alla Ferilli piuttosto che al Cardinale Vicario…

    1 Febbraio, 2012 - 11:22
  73. Marilisa

    Federico B., sorrido benevolmente per le tue affermazioni.
    Su quel referendum e sul cardinale non intendo ripetermi. Dico solo che Ruini non si limitò a invitare “a riflettere sulla complessità e la gravità del problema”. E se non sei in malafede, dovresti saperlo bene.
    Nessuna ottusità da parte ” di tutti quei cattolici che insistevano sul diritto di votare”. Io ero–e lo dico a voce alta– fra quelli, e non intendevo, nel modo più assoluto, pulirmi la coscienza votando NO, come tu hai (male) interpretato. Giochi di questo genere non mi appartengono, non fanno parte della mia eticità, caro Federico.
    Io ho sempre ritenuto ( e in questo blog l’ho rimarcato più volte) che votare, in un modo o nell’altro, sia un diritto-dovere del cittadino, e ritengo che chi si astiene, se non per motivi gravi, sia un puro e semplice menefreghista o qualunquista o, quanto meno, un opportunista, come nel caso di cui sopra.
    Ottusa dunque? Proprio il contrario, direi.
    Quanto al ” lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite…”, vorrei farti presente, Federico, che essere “bambini”( io, fra l’altro, amo immensamente i bambini) non significa avere gli occhi chiusi, non significa vivere di un’ ingenuità che non fa onore e non qualifica per niente chi bambino non lo è più. Anzi, si diventa ridicoli.
    Pensa al contesto storico in cui si inquadrava la frase di Gesù, e forse ( dico “forse”) capirai.
    Anche i cattolici “adulti” si affidano alla misericordia del Signore, e–compatibilmente col buon senso– alla sua Chiesa. Ti ricordi però che la Chiesa è costituita da tutti i battezzati e non solo dal “Cardinale Vicario”? Te lo ricordi o no?
    Stammi bene, Federico.

    1 Febbraio, 2012 - 13:00
  74. elsa.F

    Il continuare a dubitare della malafede degli altri è il modo più stupido di comunicare e un segno evidente della propria piccolezza.

    1 Febbraio, 2012 - 13:48
  75. Federico B.

    Cara Marilisa,
    non ho dubbi che tu, anche in quell’occasione, abbia fatto scelte diametralmente opposte alle mie. Non mi esprimo sulla “eticità” delle tue scelte. Non mi riferivo evidentemente a persone come te, ma a quei personaggi (politici e non) che potevano influenzare con le proprie dichiarazioni il voto degli Italiani e lo fecero senza badare troppo all’esito delle loro scelte.
    Non avrebbe mai vinto il No e si trattava di scegliere tra astensione e Sì, come in tutti gli altri referndum dal 1997 al 2011. I popolari votarono in Parlamento a favore della legge 40 e avrebbero dovuto logicamente difenderla, attraverso l’astensione: non lo fecero solo per accontentare gli alleati DS (già allora si sapeva chi comandava in casa dell’Ulivo/PD).

    A proposito del Card. Ruini tu parli di “scaltrezza” e di “disegni” politici, ma dimentichi che la bioetica è un tema vitale che la Chiesa Cattolica ha cercato di comprendere alla luce del Vangelo. Le parole dei vescovi riguardo alla fecondazione assistita e alla dignità degli embrioni non sono estemporanee ma frutto di lunghe riflessioni e meditazioni condivise da tutto il mondo cattolico. Di disegno politico parlano gli oppositori della Chiesa, che vorrebbero far tacere i prelati e magari ridurre alla Catacombe chiunque disturbi i “propri” disegni. Mi spiace leggere queste espressioni in interventi di professi cattolici. Il Card. Ruini merita rispetto, stima e riconoscenza per l’instancabile lavoro profuso al servizio della Chiesa, anche a costo di critiche implacabili e ingiuste.
    Infine non so cosa c’entri il contesto storico di Mc 10: essere come bambini significa affidarsi come bambini bisognosi alle cure del Padre. Chi ignora e dileggia le parole dei nostri pastori per fare di testa propria, secondo il proprio gusto (o dando retta alla propaganda di chi è più convincente) non si comporta in questo modo e, a quanto pare, rischia di non appartenere al Regno di Dio.

    Mentre tu “sorridi benevolmente”, io mi scaldo, perchè la campagna referndaria del 2005 è stata molto dura e l’impegno a favore della vita di tanti volontari (compreso il sottoscritto e familiari) ha rischiato di essere vanificato proprio per gli scrupoli e il calcolo politico di molti, cattolici e non, indipendentemente dalle questioni delicatissime su cui siamo stati malauguratamente chiamati a votare. Sono assolutamente convinto (e non lo scrivo in malafede, come ipotizzi maliziosamente) che l’esito del referendum sia stato influenzato dal Card. Ruini nel senso che le sue parole hanno fatto comprendere alla maggioranza degli Italiani che in gioco c’erano questioni veramente vitali, troppo importanti per essere decise con un si o un no sulla scheda elettorale: ci ha messo la faccia, è stato pesantemente attaccato, ma alla fine tutti hanno compreso che le cose erano molto più complesse di quanto veniva presentato dal comitato per il Sì. Grazie a Dio, l’astensione ha raggiunto il 75% e la legge 40 è rimasta in vigore fino ad oggi (nonostante i tentativi del Ministro PD Livia Turco di modificarla “sottobanco” attraverso i regolamenti applicativi). Ci sono molte proposte di modifica di questa legge e una futura maggioranza di sinistra in Parlamento (Dio ci scampi!) potrebbe modificarla: come si comporteranno i cattolici adulti?

    1 Febbraio, 2012 - 14:50
  76. Marilisa

    Federico B.,
    queste sono le tue tesi ed io le rispetto.
    Ma continuo a sorridere, benevolmente s’intende.
    Tu dici: “alla fine tutti hanno compreso che le cose erano molto più complesse di quanto veniva presentato dal comitato per il Sì.”
    Io, che ero per il NO e mi auguravo che prevalesse ma con la votazione, sono convinta, a differenza di te, che moltissimi non avessero compreso un bel niente, e che si siano astenuti per ignoranza (non capendo che cosa fosse meglio fare), per comodità e perché trovarono facile avallo alla loro negligenza ad approfondire la questione, nelle posizioni della Chiesa espresse discutibilmente ( mi ripeto) dal tuo cardinale.
    Approfittare del disorientamento e dell’ignoranza del popolo per portarlo dalla propria parte, per me è disapprovabile senza mezzi termini; ancor più se si usa una certa astuzia.
    Perché non dire semplicemente e a chiare lettere da ogni pulpito e con l’altoparlante : VOTATE NO? Probabilmente il NO avrebbe prevalso.
    Perché, subdolamente, invitare a non andare a votare ( e meno male che ci fu risparmiato l’ “andate al mare” di non so più quale politico)?
    Sì, subdolamente, caro Federico, perché il tuo cardinale ben sapeva che il numero degli astensionisti da lui auspicato si sarebbe sommato a quello fisiologico di chi non va MAI a votare. Referendum a vuoto, dunque. Bel giochino, senza dubbio. Per questo motivo Ruini fu attaccato, e giustamente a mio parere. Certe astuzie “politiche” da parte di uomini di Chiesa io non riesco a digerirle.
    Altro che “maturità del popolo italiano”!
    Del resto, ancora oggi sono tanti i sedicenti cattolici che con faciloneria e senza ragionare ( quelli che io definisco, appunto, cattolici non adulti) dicono : se anche la Chiesa invita a… ebbene, seguiamo a testa bassa.
    È una posizione di comodo e un punto di forza della Chiesa. Inutile negarlo. Ed io lo contesto.
    Guarda caso, quegli stessi “fedelissimi” cattolici disobbediscono alla Chiesa, quando e come vogliono, per altre questioni ( su cui hanno le idee chiare dal loro punto di vista) che non sto qui a ricordare. Dove sta la coerenza?
    Non esiste.

    1 Febbraio, 2012 - 17:39
  77. Leonardo

    «Cazzate», dice Marcolino delle mie modeste considerazioni su Scalfaro; «cazzatine» gli fa eco il padre Mabuhay. La concordanza lessicale dovrebbe forse impensierire almeno uno dei due, ma a parte questo sono abbastanza d’accordo. Di fronte all’eternità …
    Resta il fatto che i soldi del Sisde forse Scalfaro li prese (o forse no, chi lo sa), ma quando gli fu chiesto reagì in quel modo indegno. Poi ne ha fatte tante altre, nella sua vita pubblica (della privata non so nulla), ma ho citato quella perché nota a tutti …

    Credete, quando vedo un Tartufo lo so riconoscere.

    [Per la bella Marilisa, perché non affatichi troppo la sua bella testolina: non l’odoroso tubero gloria nella nostra gastronomia, il personaggio di Molière usato per antonomasia]

    1 Febbraio, 2012 - 18:50
  78. Marilisa

    Ma va’…
    Sa che non avevo capito, amabile Leonardo?
    Lei mi intriga davvero…ma sul serio, dico.
    Sono estasiata dalla sua cultura.

    1 Febbraio, 2012 - 19:09
  79. Marco

    Leonardo,
    con i tuoi amici di Libero e il Giornale, viaggi al limite di una denunzia per diffamazione, ti rendi conto di questo?
    Ti rendi conto che usi due pesi e due misure?
    Scalfaro ha esortato a portare le prove delle accuse infamanti rivolte.
    Berlusconi invece cerca di impedire il lavoro ai Magistrati.
    Questa è la differenza tra un vero uomo, di Stato aggiungo, e un ex piduista sceso in politica per difendersi dal suo stesso passato.

    W la Costituzione repubblicana! Antifascista, Laica, Democratica!
    W Oscar Luigi Scalfaro, Padre nobile della nostra amata Italia!!!

    1 Febbraio, 2012 - 19:19
  80. Leonardo

    Marcolino, Marcolino,
    mezzo trinariciuto
    e mezzo questurino,

    1 Febbraio, 2012 - 21:49
  81. Federico B.

    @Marilisa,
    Per l’ultima volta: dal 1997 ad oggi il NO al referendum non ha senso. I referendum sono abrogativi di una legge vigente: chi vuole modificarla va a votare Sì, chi non è interessato a modificarla semplicemente non va a votare. Anche la nostra amata Costituzione prevede per i referendum la possibilità dell’astensione (altrimenti non si parlerebbe di quorum).
    Suggerire l’astensione non è una furbata ma è la logica conseguenza del meccanismo referendario. Come dire: buon senso.
    Come ho già scritto ritengo una “furbata/astuzia” ben più riprovevole suggerire di votare NO sapendo binissimo che, raggiunto il quorum, sarebbero prevalsi il Sì, solo per fare un favore ai propri alleati…

    2 Febbraio, 2012 - 10:30
  82. Marilisa

    Federico B., pensala come vuoi, io evidentemente la penso diversamente: ritengo sia un DOVERE andare a votare comunque. Altrimenti l’istituto referendario, che per noi cittadini è un importante( direi l’unico) strumento per far sentire direttamente la nostra voce, non avrebbe senso. E come me la pensano fortunatamente persone illustri del nostro Paese, a prescindere dal colore politico.
    Tutti i presidenti della Repubblica che abbiamo avuto–di destra o di sinistra che fossero–sono sempre andati a votare, anche–ritengo–per dare l’esempio ai cittadini, e sempre hanno parlato di DOVERE.
    Fra chi non ci va ci sono molti menefreghisti, a mio avviso, e persone che temono per vari motivi il prevalere del SI. Un escamotage un po’ vile per raggiungere il proprio scopo.
    Non mi piace la viltà. Tutto qui.

    2 Febbraio, 2012 - 13:24
  83. Leonardo

    Intervista significativa, per quello che dice e anche per quello che, rispettosamente, tace. Eloquente anche il confronto con Andreotti, a tutto vantaggio di quest’ultimo. Mi permetto di aggiungere solo che, per quanto Casini rivendichi di essere stato il primo a fare il nome di Scalfaro per la presidenza, resta indubbio che il suo grande sponsor fu Marco Pannella. E se Scalfaro era il cattolico preferito di Marco Pannella, qualcosa vorrà pur dire, no? (Forse ci arriva anche Marilisa, che ama gli argomenti ad hominem)

    2 Febbraio, 2012 - 18:38
  84. Luigi Accattoli

    L’archivio di Oscar Luigi Scalfaro, deceduto il 29 gennaio, è stato donato alla «Civiltà cattolica», secondo quanto comunicato dal direttore, il P. Antonio Spadaro. – lo scrive oggi GESUITI Newsletter.

    10 Febbraio, 2012 - 20:32

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