Quando gli amanti gemono
sono signori della terra
e sono vicini a Dio
come i santi più ebbri.
Quando gli innamorati parlano di morte
parlano di vita in eterno
in un colloquio di un fine esperanto
noto soltanto a Lui.
[da Ballate non pagate, Einaudi 1995, p. 26]
Da Andrea Ventura – che già inviò due commenti a un post del 27 marzo 2009 – ricevo questo messaggio:
Visto che le scrissi la prima volta sull’amatissima Alda Merini. Andrò a portarle il saluto di tutti in questo giorno dei morti a Palazzo Marino. Quanta poesia nel fatto che se ne sia andata il giorno dei Santi, non crede ?
Intervista a “La Repubblica” dell’Agosto 2006:
“La mia religiosità è molto pagana. Pagana e gaudente. Mi sono sempre comportata da grande peccatrice e non mi sono mai pentita. Non vado in chiesa a mormorare, d´altra parte le chiese sono sempre vuote. Non prego. Ma credo che Dio sia qui con me. Ne avverto la presenza, annuso il suo odore, sento dentro di me la pace divina. Due cose sopra tutte mi convincono dell´esistenza di Dio: che non sono padrona delle mie volontà e che l´Oceano Pacifico non possono averlo creato gli scienziati. Mi basta questo. Nego l´aldilà e la resurrezione. Se guardo tutto ciò di meraviglioso che Dio ha creato su questo terra, come posso credere che mi regali anche il paradiso? Sarà per questo motivo che non penso mai alla morte. A meno che non sia già morta. Lei che ne dice ?”
A presto Dott. Accattoli. Un caro saluto av
non vorrei sbagliarmi, ma credo che Alda Merini fosse una mistica
Lo credo anch’io, è tornata nella casa del padre preceduta di poco da un’altra grande mistica: Natuzza Evolo. Credo che non sia un caso: è come se il Signore avesse fissato un tempo preciso per queste anime illuminate, questi spiriti evoluti, quasi dovesse servirsene per scopi che solo Lui conosce, che ignoriamo.
Di Alda ho letto l’intera raccolta, meravigliosa “Terra Santa” , una Terra che non aveva mai visto ma che, diceva,l’aveva visitata in spirito.
“ Ho conosciuto Gerico/ho avuto anch’io la mia Palestina,/le mura del manicomio erano le mura di Gerico…». Io l’ ho sempre amata, oltre che per il suo genio, per la rassomiglianza a mia madre in un modo quasi sorprendente. Soprattutto nello sguardo: buono, profondo, malinconico, sguardo di chi nella vita ha portato sù, trascinandola, la sua grande croce con rassegnazione, senza mai imprecare, tutti ringraziando, tutti amando. Quello sguardo perso in pensieri reconditi, talora assente, immerso in un mondo che vibra, io dico, ad un’ottava superiore, un mondo entro il quale sarebbe impossibile entrare tanto è distante dal comune sentire…lascia un grande vuoto.
Ieri su Farenheit, Radio 3, hanno intervistato un collaboratore della Merini. Ha ricordato che ci sono migliaia di inediti di Alda perché lei era solita ringraziare le persone con qualche verso improvvisato sull’attimo. Persino al telefono. Trovo qualcosa di grandioso ed immortale in tutto questo, come diceva John Adams: “Non sarai mai da solo con un poeta nella tua tasca”. Difficilmente resteremo soli senza la Merini, credo.
Grande anima e grande poetessa Alda Merini…
saluto Clodine e la invito alla prudenza prima di elevare agli altari qualcuno…
viviamo nell’epoca dell’inganno…soprattutto nella mistica…per tutti questi veggenti vale un episodio della vita di San Filippo Neri…
A San Filippo Neri un giorno apparve la Madonna. Non appena la vide le sputò in faccia e la Madonna si trasformò nel Maligno che a quel punto chiese: Come mi hai riconosciuto? E San Filippo Neri rispose: Tu pensi che la Madonna possa apparire a un peccatore come me?
Quanta sapienza in questo episodio…quanto oggi non se ne tiene conto…se i nostri veggenti si sentissero un po’ peccatori come si sentiva san Filippo Neri che era un santo…quante madonne e quanti cristi andrebbero in pensione lasciando una vampata di zolfo. Sputiamo in faccia alla madonna di Medjugorie, al gesù di suor Faustina, a tutti gli altri falsi cristi delle apparizioni e delle locuzioni interiori per liberarci da queste illusioni e smettere di tradire il Signore con delle sue pessime imitazioni.
caro David Pierini
ma credi veramente che la gente voglia “liberarsi di questi illusioni”?
Al contrario la gente vuole queste illusione, ne ha bisogno, ha bisogno di credere che siano tutti santi, compesa la povera , grande poetessa Alda Merini , che tutto era meno che una santa e meno che mai una mistica ( non vi racconto i racconti su di lei dei colleghi psichiatri che l’avevano curata, brava donna sì, brava poetessa, ma come dire ‘ un po’ fissata col sesso )
ma la GENTE HA BISOGNO DI CREDERE IN QUESTE ILLUSIONI! e allora lasciamogliele!
Lasciamogli tutte le Madonne di Medyugori che piangono e le veggenti Santuzze o come cavolo si chiamano e san gennaro e le poetesse che sono delle sante subito .. lasciamo alla gente le loro illusioni , i loro miti…siamo forse pronti per essere veramente uomini? critici, intelligenti ,amanti della verità e non dell’illusione?
non credo.
“L’illuminismo è la vittoria dell’uomo sulla sua volontaria immaturità.
L’immaturità è l’incapacità di usare il proprio intelletto senza la guida di un altro. Questa immaturità è volontaria quando ha per causa non la mancanza di intelletto, ma la mancanza del coraggio di utilizzarlo”
Immanuel Kant 1783
Eppure Qualcuno ci ha resi tutti santi… beati coloro che lo riconoscono.
Secondo San Ignazio, in ciascuno di noi esistono-coabitano- tre tipi di pensieri: uno nostro proprio, che proviene unicamente dalla mia libertà e volontà; e altri due, che vengono dall’esterno: uno dallo spirito buono e l’altro dal cattivo. Sant’Ignazio dispone tutto questo in tre insiemi. Il primo contiene ciò che è proprio nostro, che viene dalla nostra libertà e volontà. Sono i pensieri connessi alla nostra volontà e personalità, quelli su cui un giorno saremo giudicati da Dio.Gli altri due invece vengono invece dal di fuori della nostra volontà e influiscono su di essa, aiutandoci o ostacolandoci nel nostro cammino verso la volontà di Dio e la santità della nostra anima. In effetti, esistono degli «influssi esterni» che agiscono su di noi –positivi inclini al bene, conformi alla volontà di Dio provenientei dallo spirito buono- e influssi negativi, che ci ostacolano nel nostro andare verso Dio, ci ingannano con falsità e menzogne e ci conducono lontano dal bene e da Cristo. In ultima istanza sotto questi influssi c’è lo spirito del male, satana con i suoi angeli, che agisce cercando il nostro danno, la nostra morte e in fondo la distruzione di ciò che Dio ha creato. Tutta la nostra vita si svolge in questa continua tensione e battaglia in questo la nostra anima è aiutata e sostenuta dallo Spirito Santo nel quale siamo stati battezzati: è colui che guida, illumina, spiega e ci sostiene coi suoi doni.Gran parte della nostra attività spirituale consiste nel riconoscerli, per poter seguire i primi e respingere i secondi. Ma io non credo che Natuzza Evolo sia stata ingannata, perché “dai frutti si riconosce l’albero” e …almeno a me sembra che la mistica calabrese abbia aiutato molte persone a ritornare a Dio…poi..non so! Certamente uno solo è il Maestro, ed Lui che dobbiamo imitare, seguire, e invocare perché ci doni la capacità di discernere…
Ma lascia stare l’illuminismo discepolo, che ne ha fatti di danni…lascia stare…
(L’illuminismo ha fatto anche molto di buono… basta andarsi a rileggere Benedetto XVI nel discorso di Ratisbona…)
Gesù nella sua vita non ha mai fatto i fuochi artificiali per attirare l’attenzione e avrebbe potuto farne…da ciò possiamo dedurne che Dio opera nell’essenziale.
Per esempio ci sono stati fuochi artificaili a Fatima con il miracolo del sole.
Quando un mistico o un veggente sono accompagnati da segni superflui come le stimmate o le croci o l’immagine del volto di Gesù…puzza molto di bruciato al di là della santità della persona.
A san Francesco che era un santo autentico le stimmate sono state date solo in punto di morte…per non farlo vergognare.
Una sana prudenza ci dice non solo di ignorare certi fenomeni ma anche di disprezzarli e relegarli nel sottoscala della spiritualità.
Ancora con l’Illuminismo stiamo… a posto…
Se da un lato grazie all’illuminismo si è fatta tabula rasa di tante reminiscenze medievali, e di questo diamo atto, è innegabile il guasto che ne derivò da quell’idea che si ebbe della ragione, posta in termini di “valore assoluto”, quasi che l’uomo dovesse vivere solo e soltanto di ragione: volontà e sentimento, fantasia ed animo, emozioni e pensieri , una sorta di monolite senza anima. Ovvio che ergere la ragione a valore assoluto dava il coraggio e la capacità di sviscerare tutto il sapere, e mediante il dubbio imparare a distinguere al fine di sondare senza pregiudizi se stesso, la natura le sue leggi. Ma è altrettanto vero che, nonostante la legittimità di questo principio, è da respingere necessariamente in nome dell’unicità di ciascun essere umano in tutte le sue dimensioni. E i frutti amari si stanno ancora raccogliendo, purtroppo: ateismo,razionalismo tout court, materialismo storico. Una malaerba che non sarà mai estirpata; pensiero ispiratore, nella propagine estrema e distorta, della seconda guerra mondiale con il suo carico di morte e di distruzione…
Scusate, ma a me Alda Merini sembra essere abbastanza cristiana e molto innamorata di Dio. Cito qua e là da un articolo di Arianna Rotondo: (Corpo d’amore: Alda Merini e il suo incontro con Gesù pubblicato in Synaxis XV/1 (2007), 175-179 http://www.ariannarotondo.it)
Questo è il grande miracolo, l’evento centrale, a cui A. Merini dedica la sua riflessione e i suoi versi di abbandono. Gesù, nel suo essere uomo, diventa il terreno d’incontro con Dio: sublimata dallo sguardo poetico è la semplicità della vicenda cristiana, straordinaria solo per l’amore disumano ch’essa insegna, ripetibile nella storia di ognuno se ci si innamora di quel giovane di Nazareth. E Alda, donna nella carne e nello spirito, è innamorata di quest’uomo, nel quale vede incarnata la bellezza dello Sposo, la violenza di un amore più forte della morte, la vittima esemplare di un’ingiustizia comprensibile perchè è solo umana. La poetessa ha desiderato raccontare i momenti più forti del suo incontro con Gesù. Ha composto versi per cantarne la divina bellezza e l’umana pietà, confluiti nella raccolta Corpo d’amore. Un incontro con Gesù, pubblicata dall’editore Frassinelli nel 2001. Come racconta nei ringraziamenti Arnoldo Mosca Mondadori, questo libro ha tutta l’autenticità di una mistica improvvisazione: “io suonavo il pianoforte e Alda Merini dettava questa pagine su Cristo improvvisando”.
E ancora: Essere in Lui significa accettare che il suo orecchio si posi sul nostro cuore , per conoscerne i battiti, ascoltarne la vita e farlo evaporare nel sogno. Cristo, “eroe invincibile”, che entra “dalla porta dello sguardo” e tocca i dolori degli amanti, lascia che l’amore dell’uomo lo ferisca, lo colpisca, perchè dal suo costato sgorghi ancora sangue. Questo Gesù ha per A. Merini anche il volto del Buon Pastore, che recupera lei, “pecorella di Dio”, che “cercava disperatamente il suo gregge”: del suo smarrimento, del suo dolore “ si è cinto il collo” e come lo Sposo del Cantico l’ha resa “il suo monile più bello”.
Natuzza Evolo non ha mai fatto miracoli, ha sempre chiesto di pregare e di fare penitenza. Chi parla di altro a proposito di Natuzza evidentemente ne sa molto poco. Ha avuto le stimmate: embé? Anche Padre Pio era guardato male per le stimmate. E allora?
Non capisco perché, a prescindere, una persona che abbia delle apparizioni di Cristo o della Madonna sia da lasciare nel sottoscala della spiritualità. Allora così ragionando Bernadette Soubirous non avrebbe mai raggiunto l’altare né, tantomeno, sarebbero stati beatificati i piccoli veggenti di Fatima. Credo invece che questi segni rappresentino né più né meno quella presenza che Dio sottolinea nella storia e che chiama tutti alla conversione, né più né meno. Io il demonio che invita i cristiani a penitenza e conversione non l’ho ancora visto. Fate voi.
L’inganno di certe manifestazioni soprannaturali va visto nel tempo non semplicemente guardando all’evento in sé…
alla lunga tutti questi messaggi , queste invasioni dell’aldilà nella nostra realtà minano l’ortodossia del vangelo e ci fanno credere che si può essere cristiani seppur immersi nel benessere come è ormai la nostra generazione.
Andare a messa non serve a nulla se il nostro cuore è ricolmo di idoli.
Noi non siamo più cristiani ma pagani… e Gesù disse a proposito della chiesa dei nostri giorni “Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti”.
Questi sono i tempi dei pagani in cui abbondano le manifestazioni soprannaturali opera dell’impostura religiosa annunciata da Paolo per i giorni della fine…il demonio ama fare tanto rumore per attirare l’attenzione…le penitenze di chi vive nella sovrabbondanza sono inutili e le conversioni dei nostri giorni sono fittizie.
Ma questo con Natuzza Evolo che cosa c’entra?
@Clodine,
“Ovvio che ergere la ragione a valore assoluto dava il coraggio e la capacità di sviscerare tutto il sapere, e mediante il dubbio imparare a distinguere al fine di sondare senza pregiudizi se stesso, la natura le sue leggi.”
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Ciao Clodine,
come la mettiamo il bonobo che avendo in comune con gli umani il 99% del DNA, colmerà l’attuale gap dell’1%?
TVB
errata: come la mettiamo il bonobo
corrige: come la mettiamo con il bonobo
@discepolo
“ma credi veramente che la gente voglia “liberarsi di questi illusioni”?
Al contrario la gente vuole queste illusione, ne ha bisogno”
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Ah come è vero.
Infatti aumentano proporzionalmente con il crescere del fatturato di generi di prima necessità come le droghe e i narcotici.
Ciao.
Segue :
Una normalità stupefacente
http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=302283
Se ne parla domani su: Radio 3 scienza del 4/11/2009
Io credo che ciascuno di noi -come disse a suo tempo Paolo VI aprendo la quarta sessione del concilio- debba riappropriarsi di quella dimensione profetica, regale e sacerdotale cui tutti siamo chiamati. Ma se il cristiano resta muto, pavido, davanti all’ingiustizia anziché ribellarsi si rende complice della stessa ingiustizia. Il profeta dovrebbe essere colui che si ribella alle ingiustizie, ma che sa anche tacere, perchè i silenzi del profeta sono inquietanti…silenzi frutto di contemplazione, di preghiera. Il profeta è un uomo -una donna- che ha imparato a pregare, e non per esaudire se stesso, ma per esaudire Dio, scoprire il Suo piano e farsene portatore in mezzo agli uomini. Per mezzo del profeta Dio dirige la storia in un mutuo scambio di doni [Dio conta sul profeta e viceversa]. Ora, è vero che tutti siamo chiamati ad essere profeti, ma siccome non è un mestiere facile anzi: si incontrano diffidenze, ostilità, incomprensioni, talvolta si è esposti pure alla sassaiola, ci togliamo di dosso il pesante fardello e lasciamo che lo portino altri per noi. Spunta allora la domanda inquetante -almeno io me la pongo sovente- ma, siamo sulla strada giusta? Don Mazzolari, che ben aveva saputo svolgere la sua missione profetica, amava ripetere: “quando non si guadagna che sofferenza, quando si paga solo di persona, la strada allora è quella giusta”. Ebbene, non mi sembra che la Evolo o Suor Faustina, o tante altre personalità mistiche e profetiche di questo ultimo scorcio di secolo abbiano lucrato…e questo, credo -ma posso sbagliare- sia un valido indizio ai fini del discernimento degli spiriti.
Tonizzo
“ancora con l’illuminismo .. stiamo a posto…”
ma no , non preuccuparti .la maggior parte delle gente all’illuminismo non c’è ancora arrivata..almeno in Iitalia . Tranquillo…prendono ancora tutti per oro colato quello che il potere.. religioso.. o mediatico.. o politico dice loro.. i preti .. i politici.. i magistrati. tranquilllo..
i miracoli… gli esseri eccezionali..i santi .. i colpevoli …. i capri espiatori.. è tutto come è sempre stato.. se è questo che piace a te
Credo , ma a nessuno penso interessi, di stare diventando ateo.
brutta cosa, eh? ‘ almeno di illusioni uno vive,…
ah poter credere nei preti… ma non posso più
Gesù sì Chiesa no è storia vecchia, discepolo. Che i miracoi accadano questo è cattolicesimo. Se non ti piace professati ateo ma non offendere i credenti. Grazie.
scusa Tonizzo non ho offeso i credenti.
se l’ho fatto chiedo scusa.
e’ solo che questi credenti.. come diceva Nietsche non mi paiono poi cosi’ credenti.. questi “redenti ” non mi paiono poi così redenti.. questi seguaci di Cristo non mi paiono poi cosi’ simiili a Cristo…questi giusti e buoni non mi paiono poi così giusti e buoni …
solo questo..rivendico il mio diritto a pensare con la mia testa .. a non cedere
ad alcuna emotività.. la Fede non è emotività, non sentimentalità, è Verità.. è l’unica cosa di cui forse sono certo (e credo che anche Ratzinger la pensi così)
Non sono tutti uguali e non possiamo finire a sparare nel mucchio. La fede è anche emotività, c’è una passione nell’amore verso Dio che la ragione non può toccare. Almeno così mi sembra.
per Tonizzo.
dal discorso fatto da Ratzinger su S. Agostino a Pavia nel 2007 ( ero presente)
“Viveva come tutti gli altri e tuttavia c’era in lui qualcosa di particolare: egli rimase sempre una persona in ricerca. Non si accontentò mai della vita così come essa si presentava e come tutti la vivevano. Era sempre tormentato dalla questione della verità.Voleva trovare la verità. Voleva riuscire a sapere cosa è l’uomo, da dove proviene il mondo, di dove veniamo noi stessi, dove andiamo e come possiamo trovare la vita vera. Voleva trovare la retta via e non semplicemente vivere ciecamenre senza senso e senza meta. La passione per la verità è la vera parola chiave della sua vita.”
S.Agostino è stato il primo illuminista. L’illuminismo non è contrario alla fede
è contrario alla supestizione e al vivere “ciecamente” senza mai chiedersi il perchè.
Allora Pilato gli disse: ‘Dunque tu sei re?’.
Rispose Gesù: ‘Tu lo dici; io sono re….venuto nel mondo per rendere testimonianza alla Verità. Chiunque è dalla Verità, ascolta la mia voce’.
Pilato chiese a Gesù: “Che cos’è la Verità?”; Gesù non rispose.
Una domanda seguita da un silenzio, perché Pilato non si dispone ad ascoltare la risposta, lo consegna alla morte e se ne lava le mani caro discepolo. Vedi, ogni percorso umano prima o poi si scontra o si incontra con questa antica domanda che esige a tutt’oggi una risposta da noi, ma che non sempre siamo in grado di dare, ma anche il silenzio di Gesù è stato una risposta; a esso noi proviamo continuamente ad aggiungere dei piccoli commenti e delle chiarificazioni. Invero, la Verità dipende dalla predisposizione del nostro cuore, e l’ intelletto non la può comprendere se la anima non è aperta a riceverLa. La Verità è Gesù, chi non lo ascolta non la riconoscerà mai…soprattutto i finti ascoltatori, che pur avendo orecchi non odono…
@tonizzo
ciao,
“La fede è anche emotività, c’è una passione nell’amore verso Dio che la ragione non può toccare. Almeno così mi sembra.”
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Ah, ma allora siamo più simili e vicini al bonobo di quanto potessi immaginare,altro che 99% del DNA identico.
Buonanotte in serenità e, perchè no! Anche con amenità.
Che tristi tempi per la Chiesa… allora via manifestazioni, processioni e quant’altro. Via a quella sana espressione di fede che può anche essere popolare: tutti zitti, tutti muti, tutti intellettuali. Vabbè.
No non rattristarti Tonizzo!
come ti ho detto di gente che segue le processioni, che inneggia a San gennaro o a Padre IPio , che vede madonne piangere sangue e sante donne dare in crsi isteriche ne troverai sempre a milioni !
di gente che cerca la verità, di esecrabili, tristi e sfigati “intellettuali”
credimi siamo rimasti molto in pochi ! Siamo trascurabili! 😉
Meo male, per fortuna.
@tonizzo
“Che tristi tempi per la Chiesa… allora via manifestazioni, processioni e quant’altro. Via a quella sana espressione di fede che può anche essere popolare: tutti zitti, tutti muti, tutti intellettuali. Vabbè.”
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Oppure passare dall’esercizio della passività, il correre dietro a chi propone processioni, all’attività del buon samaritano, che si fa prossimo e che a prescindere dal credo si prende cura del fratello sofferente.
Nel suo penultimo libro “Colloqui notturni a Gerusalemme” il carissimo cardinale Martini suggerisce la visita ai malati come un segno concreto di amore verso Cristo , e alla sua chiesa.
Stare accanto ai fratelli che soffrono, sempre più spesso lasciati in un letto d’ospedale soli come cani.
Altroché solenni pontificali e processioni.
Grazie, Clodine, per la citazione di Don Primo Mazzolari.
Buona notte !
Roberto 55
Nino, capisco che per chi parla di religiosità popolare tu e discepolo sorridete di commiserazione. E questo mi pare evidente da quello che scrivete. Io non sto parlando dell’esclusività di pontificali e processioni, anzi guai a quella Chiesa (intendendoci tutti noi Popolo di Dio) che non è militante e operosa nel mondo, dunque che aiuta i disgraziati secondo le opere di misericordia del Catechismo. E stai tranquillo che le ho compiute e le compio, senza bisogno di mettermi il distintivo di Buon-Cattolico-Che-Ha-Una-Fede-Matura.
Questo però non impedisce una fede meno intellettuale e più vicina al cuore o, se vuoi uso un termine giornalistico, alla “pancia” della gente. E allora mi sta bene il fedele che va a visitare il malato. Ma mi sta bene anche quello che con devozione prega la Madonna in processione o si riunisce con Natuzza non per chiederle un miracolo ma solo per avere il conforto della fede. Guardacaso il vescovo di Mileto, tornando a bomba su Natuzza, ha già parlato di lei come santa.
caro Tonizzo,
so che ti sto molto antipatico, ma tu invece mi stai simpatico e ti faccio un esempio.
Vado a trovare un mio amico, dell’Opus Dei, in ospedale. e’ molto malato, sta per morire.
Sul comodino ha l’immagine di padre Escriva’ De Balaguer,
Lo prego tutti i giorni – mi dice sussurrando.
Rimango un po’ basito. Scusa sai, ma non potresti pregare Dio in persona’
o Gesù? o la Madonna?
No no no no- mi risponde stupito e infastidito- io prego padre Escriva’, io credo in padre Escriva’..
Ecco, scusa, ma, io non credo in padre Ecriva’, e neanche in Padre Pio..
sono così da condannare , sono un protestante ‘ sono un miscredente?’
in punto di morte, credo ,se un pensierò mi verrà sarà per Dio, e per Gesù, non per Santa teresa del bambin gesù..o santa rita da cascia…
sono un caso patologico?
@tonizzo scrive,
5 novembre 2009 @ 11:44
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Caro tonizzo, leggo il Libro
vi leggo le storie di vita di personaggi di grande umanità, se mi astraggo e guardo “da fuori” , vedo un quadro in cui le figure che emergono sono i poveri, i rinnegati, i dileggiati, i semplici e gli ultimi, la prostituta, il buon ladrone; quelli così ben rappresentati nel Vangelo delle Beatitudini. Rari gli intellettuali. Gli apostoli, per lo più analfabeti.
Dio predilige gli ultimi ce ne ha dato la prova definitiva scegliendo per suo Figlio la morte di Croce, la più infamante, quella che si dava ai derelitti.
Non ho nulla contro chi si batte il petto o chi si getta ventre a terra in chiesa per pregare, ognuno segue la sua indole e i modi che ritiene adeguati al proprio stile.
Non ho nulla nemmeno con quei laici catechisti che “timbrano il cartelino” , con coloro cioè che invece di ESSERE catechisti, FANNO i catechisti.
Mi guardo dal frequentare chi millanta, chi appare, chi ostenta paramenti e i sacralizzati.
Tra questi, una quantità di abbonati a processioni, i presenzialisti, quelli che alla lectio divina o quando parla della qualunque un sacerdote, prendono appunti.
@discepolo e Nino (che tra parentesi si chiama come me)
sbaglio ci fu e me ne pesto il petto.
@discepolo: veramente non mi stai affatto antipatico. E temo che ci siamo scannati su una cosa che condividiamo pienamente. L’episodio di S. Escrivà mi ricorda la madre di un mio amico che diceva “Non credo in Dio, ma in Padre Pio”. Alé. Stanto così le cose sono pienamente d’accordo con te e chiedo scusa per l’errore interpretativo. :-;
@Nino “Mi guardo dal frequentare chi millanta, chi appare, chi ostenta paramenti e i sacralizzati.
Tra questi, una quantità di abbonati a processioni, i presenzialisti, quelli che alla lectio divina o quando parla della qualunque un sacerdote, prendono appunti.”. Io me ne guardo il triplo di quanto te ne guardi tu e anzi temo che la Rete abbia fatto esplodere i baciapile. Pienamente d’accordo con te e altra scusa per l’errore interpretativo. Sono contrario al fuoco amico ;-;