“Berlusconi deve andarsene, ma in un modo che non faccia violenza alla Costituzione e salvi ciò che della sua fase politica merita di essere conservato. Penso in particolare al suo partito. Non è interesse di nessuno che una grande forza politica, votata in tre circostanze dalla maggioranza degli elettori, si dissolva. Per evitarlo, per lasciare un segno del suo passaggio terreno, Berlusconi dovrebbe annunciare che non si candiderà più alla guida del governo e che le elezioni avranno luogo nella primavera del 2012“: così oggi Sergio Romano sul Corriere della Sera in un fondo intitolato L’uscita di scena del premier. Una possibile soluzione. Nel primo commento un altro passaggio della proposta Romano, che trovo ragionavole. Nel secondo commento due mie osservazioni.
Romano indica a Berlusconi una via di uscita
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Ancora Sergio Romano: “I sette od otto mesi che ci separano dalla prossima scadenza elettorale avrebbero un effetto simile a quello che si è prodotto in Spagna quando Zapatero ha rinunciato al terzo mandato e ha poi anticipato le elezioni al 20 novembre di quest’anno. La sua mossa ha favorito l’intesa con l’opposizione su alcune questioni d’interesse nazionale e ha dato al candidato socialista, il ministro degli Interni Alfredo Pérez Rubalcaba, il tempo necessario per consolidare il suo ruolo al vertice del partito“.
Ho detto che trovo ragionevole la proposta dell’ambasciatore Romano, anche se mi pare meglio praticabile il governo di emergenza e larghe intese proposto da Pisanu [vedi post del 7 settembre, del 4 agosto e del 7 luglio]. Ma non ci possiamo aspettare che un passo in quella direzione venga dal premier. Su un punto di lingua non condivido la prosa di Romano, quando scrive che Berlusconi dovrebbe prendere l’iniziativa che gli indica se vuole “lasciare un segno del suo passaggio terreno”: io avrei scritto: “per lasciare un segno del suo passaggio in politica”.
Il direttore de Il Sole 24 ore:
“Il presidente del Consiglio dimostri di amare davvero l’Italia e di avere, di conseguenza, la forza e la volontà di farsi da parte se è costretto (come tutto rende evidente) a prendere atto che non riesce a fare quello che serve. Lo faccia nell’interesse del Paese, si comporti da uomo di Stato e da uomo dell’economia. Dopo la Grecia, Signor Presidente, non ci può essere l’Italia, mai e poi mai, per una volta non si giri dall’altra parte e si ricordi che grandi responsabilità impongono anche grandi sacrifici. Sappiamo che le costerà, ma sappia pure che la storia (dopo questo gesto) saprà fare i conti giusti”.
Qui l’articolo per esteso:
http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-idee/2011-09-20/signor-presidente-italia-prima-225349.shtml?uuid=Aabi2B6D
Di fatto, sia su un terreno che sull’altro, il nostro primo ministro di segni ne ha già lasciati molti!
Circa otto anni fa gli scrissi una lettera. Era il momento in cui i senatori Schifani e Naria, senza alcuna vergogna verso se stessi e verso noi italiani, ripetevano al TG1 che i magistrati di Milano usavano contro Berlusconi “prove false” (!?).
La cosa mi pareva abnorme perché, se così fosse stato, avrebbero dovuto, correttamente e ONESTAMENTE, denunciare quei magistrati e farli punire in modo esemplare. Ma mai fecero nomi o mosse di e contro quei magistrati. E io ne trassi una pessima impressione, perché mi parve solo fellonia pura, operata da parte di persone che si sentivano protette dallo scudo parlamentare. E l’idea che, per senatori del mio paese avessimo (abbiamo!) persone di tal profilo mi parve mortificante per tutti noi.
Era anche il tempo in cui B diceva che Bush era il suo miglior amico. Ma mentre Bush inaspriva le pene contro i falsificatori di bilanci, per dare ai suoi concittadini un segno tangibile di combattere quei reati, che esplosero all’epoca negli Stati Uniti, Berlusconi annacquò la corrispondente legge italiana per salvarsi dalla galera. Come avvenne.
Erano anche tempi in cui lui, grande saggio e galantuomo, dava dei coglioni ai suoi avversari politici.
Gli scrissi quella lettera come suo coetaneo e concittadino, di pari diritti, sperando che qualche lucina gli si accendesse in testa; e volendo mettere in evidenza due piatti: sul primo ponendo i suoi “meno”, o quelli che a me apparivano tali; sul secondo i “più”, in realtà ben più scarsi dei meno.
Tutto ciò per dire che B di segni, sia terreni che politici, già allora ne aveva lasciati a iosa.
Dunque, se ora si ritirasse, potremmo dirgli al massimo che avrebbe compiuto un piccolo gesto dovuto a questo paese, che lui ha contribuito a degradare, tanto economicamente che nelle coscienze.
Ossia si tratterebbe di un piccolo segno che, al massimo, potremmo aggiungere al piatto dei “più”.
Ha scritto pure a Berlusconi !
Una sola volta?
Penso che B. sia arrivato al capolinea e che la soluzione sia un governo tecnico superpartes che possa fare quel minimo di riforme (come la legge elettorale) per poter ripartire finalmente…
Credo purtroppo però che solo un (Dio ci scampi) fallimento dell’Italia lo convincerebbe a uscire di scena…
poi chiedo, che senso avrebbe che si facesse da parte se poi si candida il suo cagnolino Alfano??
Sì, Mattlar. Una sola volta, e basta.
Ora le cose non vanno dette a lui, ma agli altri.
Mandai quella lettera, per vederne l’effetto, anche ad altri parlamentari e a qualche giornale. Mi tornò un forte apprezzamento, da me molto gradito perché persona che stimo, da parte del sen Scalfaro. E non molto più.
Un caro saluto.
I benefici della discontinuità, si sono sempre rivelati maggiori dei danni dell’avvitamento.
Todo cambia.
E’ tempo di cambiare mazzo di carte e croupier.
Anche io ho scritto a Scalfaro e ne ho ottenuto una cortese risposta. Molto più modestamente, però, gli feci gli auguri di Natale o di compleanno non ricordo.
Mi viene in mente quella scena di Palombella rossa in cui ci sono i due cattolici che dicono a Moretti dentro alla piscina: Lo sai che c’è gente che ci scrive e noi non rispondiamo?
Semplice e bella considerazione, Mattlar.
A volte, penso, anche un piccolo segno di riscontro denota tutta una civiltà.
Caro Luigi, scusa se mi dilungom ma mi permetto postarti un pezzo che avevo scritto il 1/9/2011 sul sito di Tornielli, se volessi girarlo a Romano, e ad altri, così capirebbe che mr. B non c’entra nulla in tutto questo bailamme per ciechi come si dimostrano i politici italiani.
Alla fine ho inserito il link di un post di “peccatore 20/09/2011 @ 12:51” che ho letto sempre sul blog di Tornielli che ben si raccorda al tema alla situazione e spiega dal punto di vista finanziario. Si tratta sempre di avere una vista un po’ più lungimirante del solito che cammina a testa bassa guardandosi sempre la punta delle scarpe. Prima o poi sbatterà contro qualche palo.
“I nuovi scenari della politica.”” – C’è chi pensa in piccolo, nell’italietta cattolica e chi pensa in grande ! Ma sta già accadendo qui, ora e sotto i nostri occhi, anche l’italietta cattolica volente o nolente è stata posta sotto tutela e non può più svincolarsi. Lo sanno tutti ormai quelli che contano, così girovagando quì e là, elenco alcune cose dette in passato:
In un discorso ufficiale pronunciato al Congresso il 29 gennaio 1991, alludendo alla guerra nel Golfo Persico, il presidente George Bush ha detto: “La posta in gioco non è solo un piccolo paese [il Kuwait], ma una grande idea: un nuovo ordine mondiale in cui diverse nazioni si uniscono per perseguire l’obiettivo comune di realizzare gli ideali universali dell’umanità: la pace e la sicurezza, la libertà e il prevalere della legge.
Quando tutto questo finirà, vogliamo essere i risanatori. Vogliamo fare il possibile per spianare la strada a quello che potrei chiamare, ottimisticamente, un nuovo ordine mondiale”.
IL 13 APRILE 1991 pronunciò a Montgomery (Alabama) un discorso intitolato: “La possibilità di un nuovo ordine mondiale”. Nella conclusione affermò: “Il nuovo mondo che abbiamo davanti . . . è un meraviglioso mondo di scoperte”.
Simili discorsi relativi a un nuovo mondo sono continuati anche nel 1993. In gennaio il New York Times annunciò un trattato che impegnava a ridurre gli arsenali nucleari. Il giornale diceva: “Questo pone America e Russia ‘alle soglie di un nuovo mondo di speranza’, per usare le azzeccate parole del presidente Bush”.
Due settimane dopo il nuovo presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, proclamò nel suo discorso inaugurale: “Oggi, mentre un vecchio ordine scompare, il nuovo mondo è più libero”.
Si è quindi parlato molto di un nuovo mondo, un mondo diverso e migliore. Qualcuno ha contato che, in un lasso di tempo relativamente breve, George Bush ha parlato 42 volte di un “nuovo ordine mondiale” nelle dichiarazioni ufficiali.
Il concetto di un Nuovo Ordine Mondiale ribadiva l’importanza del prevalere della legge. “Stasera, mentre vedo allargarsi in tutto il mondo lo scenario della democrazia, forse . . . forse siamo più vicini che mai a quel nuovo mondo”. — George Bush, presidente degli Stati Uniti, nel settembre 1991.
Anche altri osservatori hanno espresso simili concetti: “Il mondo è sempre più interdipendente e questo ha creato tutta una serie di problemi globali che i singoli stati non sono più in grado di risolvere da soli. Soltanto attraverso la cooperazione mondiale possiamo far fronte ai crescenti pericoli e problemi che si presentano all’umanità”. — Ghulam Umar, analista politico pakistano.
Ma ancora prima, Albert Einstein, Nel 1946 dichiarò: “Il nazionalismo è una malattia infantile. È il morbillo della razza umana. È una malattia che prima o dopo contagia quasi tutti, e continua a diffondersi. Credo fermamente che nel mondo la maggioranza delle persone vorrebbe avere pace e sicurezza . . . Il desiderio di pace dell’umanità si può realizzare solo con la creazione di un governo mondiale”.
Dopo cinquant’anni si stanno facendo passi da gigante verso questa organizzazione mondiale. Basta osservare come alcuni dittatori sono stati spazzati via contravvenendo alle leggi internazionali con la scusa della protezione dei popoli.
Un commento apparso sul giornale parigino Le Monde osservava: “Si tratta di costruire le fondamenta giudiziarie, amministrative e costituzionali di un governo internazionale, capace di intervenire immediatamente, in qualsiasi parte del mondo, in caso di massacri etnici. Si tratta di accettare l’idea che d’ora in avanti la Terra è un solo paese”. “La portata dei problemi dell’umanità è così enorme che supera di gran lunga qualsiasi sforzo possa compiere una nazione, o anche un gruppo di nazioni.”
Ma ancora prima ne aveva parlato un ebreo in Palestina intorno all’anno 30 ev Sta accadendo proprio quello che aveva predetto anche lui ? Ma la domanda cruciale in tutta questa trasformazione in atto, è: “è pensabile che le religioni possano ancora rimanere la maggior forza divisiva fra i popoli ?” Cosa c’è dietro l’angolo per le religioni ? avranno ancora un ruolo in un mondo trasformato sotto un unico governo ? Penso di no. Staremo a vedere. ( Fin qui il mio post)
http://2.andreatornielli.it/?p=2563 peccatore scrive: 20 settembre 2011 alle 12:51 ( cito solo la parte finale ma vale la pensa di leggere tutto perchè dettaglia le questioni finanziarie di ciò che sta avvenendo)
Per costruire un nuovo mondo bisogna prima sfasciare quello vecchio .
Caritas in Veritate paragrafo 57
”… La sussidiarietà rispetta la dignità della persona, nella quale vede un soggetto sempre capace di dare qualcosa agli altri.
Riconoscendo nella reciprocità l’intima costituzione dell’essere umano, la sussidiarietà è l’antidoto più efficace contro ogni forma di assistenzialismo paternalista. Essa può dar conto sia della molteplice articolazione dei piani e quindi della pluralità dei soggetti, sia di un loro coordinamento.
Si tratta quindi di un principio particolarmente adatto a governare la globalizzazione e a orientarla verso un vero sviluppo umano.
Per non dar vita a un pericoloso potere universale di tipo monocratico, il governo della globalizzazione deve essere di tipo sussidiario, articolato su più livelli e su piani diversi, che collaborino reciprocamente.
La globalizzazione ha certo bisogno di autorità, in quanto pone il problema di un bene comune globale da perseguire; tale autorità, però, dovrà essere organizzata in modo sussidiario e poliarchico, sia per non ledere la libertà sia per risultare concretamente efficace.”
Vedi che lo sa già anche lui ? Non vuole restarne fuori !
Saluti a Romani e agli opportunisti di bandiera che si guardano la punta delle scarpe.
Insomma, sempre di passaggio si tratta. Un passaggio–si spera– senza ritorno. Una politica sgombra da un personaggio discutibile (eufemismo) che sta segnando ancora più negativamente, nel nostro Paese, questo periodo di stravolgimento finanziario che interessa tutto il mondo occidentale.
Sono davvero tanti quelli che constatano questo e che premono perché lui lasci.
Non deve essere facile per lui e per chi finora gli ha prestato il fianco.
Io ritengo che gli altri Paesi europei vedano in lui e nel suo governo un ostacolo al risanamento del nostro debito pubblico e una possibile causa di un disastroso effetto domino nell’intero continente europeo. Per questo gli occhi di tutti sono puntati su di noi e ci arrivano i giudizi negativi sulle insufficienti manovre finanziarie. Da qui i ripetuti inviti alle dimissioni.
Si è messa in moto una inarrestabile macchina dalla quale sarà difficile per lui salvarsi.
Giosal, perdonami. Ti ho parlato finora come se fossi Gioab !!!
Da come rispondevi mi sono accorto che non eri lui. Già mi immaginavo gioab che scrive ogni giorno a berlusconi le sue missive escatologiche…
Il grande errore di Berlusconi è stato infatti politico,non tanto di governo.
Dopo la vittoria del 2008 egli aveva la possibilità e la forza per tentare il passaggio da fenomeno eccentrico e puramente carismatico a realtà costituzionalizzata.
La prima cosa che doveva fare era mettere mano al cantiere del partito, organizzandolo e fornendogli un profilo. Non ci avrebbe perso nulla, nel senso che la sua leadership sarebbe rimasta comunque al di sopra, intatta.
Insieme al partito, che sarebbe stato l’ossatura di un centro-destra finalmente “normale”, con una classe dirigente selezionata senza improvvisazioni e in modo trasparente, avrebbe dovuto lavorare alla forma di Stato, all’ammodernamento del sistema politico, alle nuove sfide delle democrazie contemporanee, che non reggono più sulle impalcature del Novecento ma che ancora non trovano un’ossatura nuova, e restano pertanto carenti di effettività e di partecipazione vera, riducendosi a fatto meramente legale.
Facendo questo, certo, Silvio si sarebbe in qualche modo parlamentarizzato, avrebbe indossato il doppio-petto di padre della Patria, avrebbe dato un contributo vero, ben più rilevante di quel che propone ora Sergio Romano.
Non ha avuto voglia, testa e modo di provarvicisi, perso anche lui (ma in questo come molti politici di professione, anche molto degni) dietro l’idea sbagliata che il governo sia tutto, e che se si governa tutto il resto viene da sè. Nulla di più sbagliato, il governo non è niente senza una politica, anzi è solo una schiavitù e un peso.
Berlusconi la sua occasione l’ha avuta, e l’ha sprecata, perchè ora è tardi.
Giosal: i miei rispetti per il tuo garbo e civilta’ nell’ affrontare la questione. Quando saro’ vecchio, voglio essere come ! 🙂 😉
Mi lascia perplesso -eufemismo- “la flemma” con cui Luigi descrive la proposta di Romano che a questa altura sembra molto di piu’ a una aspirina x il malato terminale ormai con encefalogramma piatto. Senza dire che sono mesi che ormai se ne parla di questa “via d’uscita” alla Zapatero (sic). Non riesco a vedere tutta questa originalita”.
Francesco73: tu fai un ragionamento e delle proposte che, seppur opinabili, sono anche accettabili, diciamo “normali”. Ti dimentichi solo di chi e’ Berlusconi. Non so se lo fai apposta o se proprio non vedi che un uomo di quel genere (che aiuta a dimostrare che davvero apparteniamo al regno animale), con quella malattia/dipendenza, con quella “storia di successo” tutta fondata su menzogne di prima qualita’, etc. e’ impossibile che possa portare avanti neanche il 10% della tua proposta. E questo non e’ antiberlusconismo, e’ pura e semplice realta’. Francesco, per l’amor di Dio, scantati!
Mattlar: scambiare Giosal con Gioab…my goodness…ci vuole proprio tutta! 🙂
c’era un cartone animato tra quelli che sbirciavo da piccolo su una banda di motociclette un po’ mariuole. La più piccola (una specie di triciclino) alla fine di ogni marachella del gruppo, con voce stridula e antipatica, diceva al capo banda: “Te l’avevo detto io, te l’avevo detto io”…
Ecco, ho un patetico momento di amara rivalsa… penso ai vari poveri post che ho scritto dal 2005 alla fine dell’era Ruini in Cei (fine?) e – in piena crisi dei 40 anni – guardo “rebus sic stantibus” e mi sento quel come quel triciclo.
Perché – senza bisogno di evocare l’appello “fuori luogo” (in senso proprio) della Spinelli su Repubblica di oggi (bell’articolo peraltro) – non è che mo’ “noi cattolici” possiamo mettere la croce solo addosso a Berlusconi.
E no…
ps. … sono reduce dalla lettura di un quotidiano cattolico (francese), “La Croix”. Lo leggevo, sorridevo e piangevo, sorridevo e piangevo… indovinate perché?
Perdonato, Mattlar.
Gioab e Berlusconi: chi sa se con le sue lenzuolate escatologiche non riuscisse ad ammorbidirlo!
È risaputo che, nei loro ultimi tempi terreni, Savonarola operò un forte condizionamento su Lorenzo il Magnifico. Ma quelli erano ancora momenti forti: sopravvivevano sia la cavalleria che la pira. Oggi è tutto appiattito.
A meno che (insisto) in vecchi rimessaggi contadini non si trovi ancora qualche forcone.
Mabuhay: il mio garbo e la mia civiltà. Vedi cosa si trova in fondo al mio animo per la presente vicenda…
Io in genere non condivido quello che dice, ad es., il Marco di qui.
Però, il mio anticlericalismo ipercattolico mi fa assai allergico all’odierno “suorismo” del comune cattolico o monsignore pro-B. o ex pro-B. non totalmente pentito.
Che penitenza dover subire una lezioncina bizantinista da una bizantinologa!
Ma la colpa è “nostra”, anzi, “loro”.
Ciò non toglie che ci sia una manovra a tenaglia, e che insieme a B., si voglia far sparire il cattolicesimo politico non omologabile alla cultura liberal.
purtroppo ci sono “suorine” anche tra i cattolici anti-B., tragicomiche anche loro.
“Come tutti gli uomini che si sono fatti da sè, Berlusconi si disfarrà da sè”: Antonio Ricci sul Corsera di oggi, intervistato da Aldo Cazzullo, a p. 19.
… m’è venuta spontanea:
“Io che c’avevo tanti amici, sono uno che lavora, mi son fatto una carriera, non è giusto che la perda
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me!
Io che conosco tanta gente, son venuto su dal niente, c’ho una bella posizione, non è giusto che la perda
mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me, mi son fatto tutto da me… Mi sono fatto tutto di…” (G. Gaber, L’odore)
Governo, Berlusconi si è dimesso – Corriere della Sera
http://www.corriere.it
Nell’ultimo consiglio dei ministri: «Ci rimpiangeranno, siamo stati il miglior esecutivo della Repubblica». Poi 35 minuti al Quirinale…
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/05_Maggio/02/GOVERNO.shtml
Crisi economica: una demolizione controllata
di Maurizio d’Orlando
La crisi greca, l’attacco al debito dell’Italia, i rischi per l’euro, le proposte inflazionarie per il dollaro, lo yuan volutamente sottoquotato stanno scuotendo i Paesi e i governi nel mondo intero. Tutto sembra andare secondo un disegno calcolato: costruire un governo economico universale “di tipo monocratico”. L’analisi di un economista politico (Prima di due parti).
http://www.asianews.it/notizie-it/Crisi-economica:-una-demolizione-controllata-22680.html
Per riprendere un concetto espresso da Francesco73, mi viene da dire che certamente l’errore di B. è stato politico, infatti B. non è mai stato un politico e non è riuscito ad esserlo neppure in circa vent’anni di governo, non ha imparato niente che abbia a che fare con la politica. Tutto ha fatto all’insegna dell’improvvisazione. Il suo partito poteva essere definito tale? Non direi. Considerando i tempi più recenti, un giorno salta su un predellino e dichiara la nascita del partito del popolo della libertà, osannato da una moltitudine di individui( un grande gregge) che applaudono un capo col cosiddetto “carisma”, che si presenta come il liberatore del Paese dagli odiati comunisti esistenti solo nella sua indefinibile immaginazione. Un leader che adora se stesso. Quale aria nuova nella politica! Ancora oggi molti parlano di novità. Ma quale? Ma dove? A capo di un governo che, senza pensarci molto, ha da subito fatto leggi ad personam e che troppo spesso ricorre ai decreti legge ponendo la fiducia. E se non lo fa, magari va sotto cinque volte di seguito. Un Parlamento esautorato, dequalificato. Eppure ci sono quelli che ancora oggi fanno i salti mortali per difendere la credibilità e l’autorevolezza di B. E fanno solo ridere.
Ho riso per non piangere ieri sera, quando una senatrice della maggioranza, di fronte alle obiezioni di un giornalista di parte opposta che parlava del contenuto delle famose intercettazioni, stupidamente ha detto : “bisogna verificare…”. Ma verificare cosa? Se le parole del premier erano dette in italiano o in arabo?
Un bell’esempio di democrazia il governo di B. e della sua maggioranza!
La parola “democrazia”, che a molti fa venire la nausea perché inflazionata, pronunciata a proposito e a sproposito, lo si voglia o no è l’unica che dà un significato positivo alla politica intesa come governo della polis. E i cattolici veri, quelli che non vogliono discriminazioni fra i cittadini, non possono prescindere da questo concetto; non possono identificarsi, cioè, con un partito, o una coalizione di partiti, che lungi dal pensare all’intero tessuto sociale, pensano a tutelare i propri interessi di parte.
@Marilisa
E i cattolici veri, quelli che non vogliono discriminazioni fra i cittadini, non possono prescindere da questo concetto; non possono identificarsi, cioè, con un partito, o una coalizione di partiti, che lungi dal pensare all’intero tessuto sociale, pensano a tutelare i propri interessi di parte.
Ah, sì? Trovami un partito che non tuteli i propri interessi di parte e poi fammelo sapere!
Ma dai…..!
Sempre meglio di chi tutela gli interessi personali.
http://www.youtube.com/watch?v=1BoJtPp9oQY
“infatti B. non è mai stato un politico e non è riuscito ad esserlo neppure in circa vent’anni di governo”
La questione è sempre legata alla comprensione dei termini: Cos’è un politico o cos’è politica ?
” Secondo Aristotele – politica” significava l’amministrazione della “polis” per il bene di tutti …per Max Weber la politica non è che aspirazione al potere e monopolio legittimo dell’uso della forza;… per David Easton essa è la allocazione di valori imperativi (cioè di decisioni) nell’ambito di una comunità; ….Al di là delle definizioni, la politica in senso generale, riguardante “tutti” i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva, ovvero opera nelle strutture deputate a determinarla, la politica è l’occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso “fa politica” anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.” – Wikipedia
Io definisco la politca “l’arte del compromesso per ottenere il consenso” e per uno che ha otteuto il consenso (mediante compromessi) per oltre 20 anni dire che non è un “politico” è una scemenza che dimostra lo spessore di certi commenti.
“« L’uomo è per natura un animale politico » “
(Aristotele, Politica)
Anche a Gheddafi era stata proposta una via d’uscita (l’esilio), ma non ha accettato.
Credo che neanche un bombardamento NATO potrebbe convincere Berlusconi al “passo indietro”.
Moralista, perché piangevi?
Leonardo, dove sei?
Qui ci vuole qualche tua affermazione “impertinente”!! Ti prego.
Luigi carissimo,
l’analisi fatta da Romano nell’articolo che hai riportato non mi piace in molti punti.
Il mio disaccordo lo sintetizzo in un’ulteriore osservazione “in punta di lingua”:
io non avrei scritto che B. dovrebbe dimettersi “per lasciare un segno del suo passaggio”, ma “per lasciare un BUON segno del suo passaggio.” .
Purtroppo questa osservazione contiene anche la spiegazione del perché B. non si dimetterà: quello che gli importa è di lasciare un segno grande. Né buono, né positivo, ma solo indelebile. (Vista la pessima qualità delle TV italiane e della politica italiana basterebbe già così, ma purtroppo a lui non basta mai).
@elsa.F
Posto che la perfezione non esiste da nessuna parte, bisogna guardare i piatti della bilancia e vedere da che parte pendono. I partiti di destra- è risaputo- tutelano, da sempre, gli interessi delle classi sociali benestanti, non quelli dei cittadini della bassa società. Ergo…
Lo sanno anche i bambini.
Ma se ci fosse bisogno, ti ricordo che l’esimio nostro premier già nel suo primo programma descritto in quel famoso libercolo mandato in tutte le case degli italiani, aveva previsto, ai fini delle tasse, tre fasce, la prima delle quali, che comprendeva i più ricchi, avrebbe dovuto versare nelle casse statali solo il 33% dei redditi,cioè quasi nulla, mentre la seconda, quella dei molto meno ricchi, sarebbe stata penalizzata con un’ aliquota di poco inferiore.
Tu, elsa.F, eri al corrente di questo piccolo dettaglio? Sono sicura di no. E non ti sei accorta che oggi con l’attuale manovra vengono colpiti i più deboli? Secondo te come si chiama questo se non tutelare i propri interessi di parte?
Un partito di sinistra o di centro sinistra si sarebbe comportato così? No di certo.
E poi non ci si dovrebbe indignare nel vedere quanta disinformazione c’è e quanti occhi chiusi si trovano in giro. Informatevi una buona volta! Apriteli gli occhi!
Poi, per replicare ad un tale che entra per sproloquiare,
dico che la politica come “l’arte del compromesso per ottenere il consenso” è nient’altro che una bestialità. L’esatta definizione della politica- considerando l’etimologia della parola- è quella di Aristotele.
Quando uno (B.) ha ottenuto il consenso per vent’anni da parte di gente disinformata, che guarda solo all’apparenza e non alla sostanza delle cose e degli uomini, quel consenso è aria fritta e non può che nuocere al Paese. La “scemenza”, anzi l’ignoranza crassa, è tutta di chi afferma certe stupidaggini che non stanno né in cielo né in terra.
E poi ci si lamenta di quanto vadano male le cose.
@Marilisa
La difesa della attuale sinistra italiana è il vero sproloquio. Un’affermazione assolutamente fuori dalla realtà. Ci si rassegni, la casta politica è la stessa a destra come a sinistra. Per di più il velo ideologico della sinistra ha sempre coperto lo spreco di denaro pubblico che oggi è la causa della nostra debolezza finanziaria.
La classe politica va interamente azzerata e riformata, senza distinzioni!
Basta appigli ideologici, basta demonizzazioni reciproche! Servono facce nuove, fresche e non impantanate nel guano delle vecchie ideologie.
La tua, cara elsa.F, è pura utopia. Ora dovresti dirmelo tu come si fa ad azzerare e riformare l’intera classe politica.
“Facce nuove, fresche e non impatanate…” bel sogno ma altamente improbabile che si avveri.
Caro Luigi,
Dato che qui si va cianciando di classe politica giovane e pimpante, mi viene in mente un situazione che andrebbe esaminata meglio.
Il Vangelo dice : “Guardate ciò che è Israele secondo la carne” (1 Corinti 10.18)
Allora guardando Israele secondo la carne leggo: “Geova ora parlò a Mosè, dicendo: “Questo è ciò che si applica ai leviti (sacerdoti[nda]) : Dai venticinque anni in su egli verrà per entrare nella compagnia del servizio della tenda di adunanza. Ma dopo l’età di cinquant’anni si ritirerà dalla compagnia di servizio e non farà più servizio. ( Numeri 8.23-26)
Posso chiederti quanti anni ha il papa e perché si mantengono i sacerdoti “in eterno ?” La regola è chiara non da adito a interpretazioni difficili : “All’età di 50 anni si ritirerà e non farà più servizio”
Non credi che risponde di più al desiderio di chi invoca una classe politica giovane ? (dai 25 ai 50) perché anche la religione non la applica ? Eppure è “Sacra Scrittura” – quanto Sacra se non viene rispettata ?
@ Marilisa
approvo con qualche imbarazzo, dovuto al fatto che talvolta mi pare di averle dette io le cose che scrivi.
In futuro spero in qualche divergenza, non per amore del conflitto ma per la mia naturale tendenza verso le posizioni di minoranza.
Ciao.
Ciao Nino. Vedi, anche io tendo solitamente a difendere le minoranze. A me non può che fare piacere vedere che in questo blog c’è anche qualcuno che la pensa come me, altrimenti avrei la sensazione di essere un’ aliena. Ciò non toglie che non rinuncerei mai ad esprimere con franchezza il mio punto di vista anche se dissonante da quello dei più.
Cordialità.
@marcello: piangevo perché stavo per rientrare in Italia. Dove non c’è La Croix…
ps. non possiamo continuare a vederci così…
@ Nino e Marilisa,
non pensate di essere così “originali”. Sono molte le persone, che per un verso o per l’altro, la pensano come voi.
Federico B.
lei se la canta e lei se la suona. Avanti così, prego.
Marilisa,
non si offenda ogni volta che scrivo qualcosa!
Conosco molte persone che la pensano come lei e Nino. D’altra parte viviamo in un’epoca di relativismo etico e religioso. Ci pensi.
Federico B.
Non mi offendo, mi creda.
Relativismo etico e religioso? Non mi appartengono.
Lei, invece, persegue una fede pedissequa e immatura. Ci pensi.
Marilisa,
sa cosa significa relativismo?
@Marilisa
Utopia il cambio della classe dirigente? Si accorgerà di quanto presto si verificherà. Se poi la si smettesse una buona volta di tifare per questo o per quel partito, se si riuscisse a terminare questo infinito e stupido derby, il ricambio generazionale avverrebbe con minor clamore e maggiore celerità.
Peraltro la gente che si riconosce ogni anno in più nel partito dell’astensionismo, cui io sono fiera di appartenere, il giudizio storico su questa classe politica l’ha dato: e senza tanti differenze fra le varie sigle dei partiti.
La soluzione non è nelle ideologie, ma nelle persone! Non ci servono ideologie e utopie, ma solo persone dotate di buon senso; una merce questa sempre più rara.
Poi, per favore, finiamola di giudicare la fede degli altri! Per mio conto meglio una fede immatura che una adulterata; una fede semplice è proprio quella che vorrei per me, ma che per disgrazia non posseggo!
elsa
mi preoccupa ogni giorno di più.
Chissà quale amara disillusione, quale cocente delusione l’ha ridotta così.
Sta lì a bordo campo, impotente, non fa nulla se non criticare.
Dice cose intelligenti nelle sue osservazioni ma non riesce a passare all’azione come paralizzata dalla paura di illudersi ancora, di sprecare qualcosa di suo.
Eppure si deve rischiare se si vuole realizzare.
La politica odierna soffre di mancanza di idee, di visioni di società, di progetti a lungo termine.
Il sistema elettorale ne è una causa. Ma non si cambia da solo se non ci si impegna.
Riguardo la cosiddetta fede dei piccoli, mi pare che i piccoli vogliano imporre la loro presunta Verità a tutti senza nemmeno ascoltarli e giudicandoli secolarizzati, relativisti e laicisti semplicemente perché non sono d’accordo su posizioni riguardo temi in cui, francamente, il vero bene è ben difficile da discernere.
E la fede c’entra ben poco se diverse conferenze episcopali danno risposte diverse, in toni diversi.
Piantiamola piuttosto di rimpiangere un cervello infantile perché spaventati dalla complessità del reale.
@Elsa,
ha perfettamente ragione. Qui molti contestano Berlusconi ma poi sostengono partiti e candidati che hanno dimostrato di non essere molto migliori…
@Marco,
fede dei semplici non significa avere un cervello infantile. Significa affidarsi nelle braccia amorevoli del Signore senza pretendere di dare patenti di fedeltà evangelica al Papa o ai vescovi.
Io ho usato le espressioni “secolarizzati, laicisti, relativisti” con cognizione di causa, non per offendere chi non la pensa come me, ma per sollecitare un minimo di obiettività. Lei sa cosa significa relativismo?
Sono d’accordo sul fatto che i temi etici siano questioni delicate e in cui il “bene è ben difficile da discernere”, ma un conto è dire che ognuno trova una soluzione che gli sembra giusta o evangelica (relativismo etico), un conto è affidarsi al discernimento e alla riflessione teologica e morale della Chiesa Cattolica. I cattolici praticanti dovrebbero seguire la Chiesa e, anche con fatica, seguire i suoi insegnamenti.
Non sono accuse gratuite, ma appelli alla verità: ognuno abbia il coraggio onestamente di riconoscere come stanno le cose. Ammonire i peccatori (in questo caso i relativisti) è un’opera di mesericordia spirituale, anche se può essere sgradevole per i peccatori…
Lasci perdere le ipotetiche posizioni diverse delle conferenze episcopali. Bisognerebbe conoscere il tedesco (io purtroppo non lo conosco) e approfondire. Non prenda per oro colato quello che scrive Repubblica o Micromega sulla Chiesa. Se le posizioni fossero realmente tanto distanti sono certo che i giornali ne parlerebbero in questi giorni, cogliendo l’occasione del viaggio del Papa in Germania, non crede?
A mio avviso si a Marco che Federico B. semplificano un po’ troppo, in direzioni opposte.
La storia della teologia morale insegna che si tratta di un tema tanto delicato e difficile che la chiesa non ne ha MAI fatto oggetto di pronunciamenti infallibili.
E un po’ di sana vecchia casistica aiuterebbe a capire che la verità, in questi argomenti, non è nelle mani di nessuno.
Anche il magistero lo sa molto bene, e ha introdotto il principio del male minore (o meglio del bene maggiore).
La differenza tra una decisione eticamente corretta e una sbagliata, quindi, non sta solo nella materia (di “che cosa” si tratta), o nell’adesione al magistero (non sempre così limpido da applicare), ma nel confronto attento con la legge naturale e la legge della chiesa, considerando le relazioni che sono in gioco, per formarsi una retta coscienza: l’ultima parola è infatti sempre della coscienza individuale, SACRARIO dell’uomo.
Chiunque nella storia d’Italia, persino il Mussolini dal 22 al 39, è stato migliore dei dodici anni di governo berluscon-leghista.
Io conosco bene la materia della bioetica di fine ed inizio vita, se non altro possiedo gli strumenti per affrontare queste discussioni.
Solo il fatto che una conferenza episcopale, insieme ad una chiesa protestante proponga un testo in cui l’ammalato può esprimere quali cure preferisce non ricevere, deve far riflettere.
Su cosa?
Sulla differenza di toni e di vedute.
Sulla capacità di capire che oltre la deriva pro-eutanasica va evitata la deriva iatrotecnica (della medicina invasiva e pervasiva nelle nostre vite).
E guardi, personalmente, non me ne importa niente del successo mondano della Chiesa o dei numeri. Mi importa però che la Chiesa non giochi come un partito politico, non utilizzi in modo scorretto le informazioni per fare propaganda.
Perché?
Perché non ci ricava niente.
Perché viene immediatamente smentita dagli addetti ai lavori.
Se lei vuole ammonire i peccatori allora non si colloca tra i piccoli.
Dunque l’espressione di elsa.F che voleva difenderla non si addice a lei.
Lei si colloca tra chi ha già capito tutto e vuole convertire e redimere come le ho detto ieri.
Non c’è niente di male.
Io però qui ricorro al mio metodo empirico, lo stesso applicato con Gerry.
Le auguro di trovarsi con la sclerosi laterale amiotrofica, sentire i suoi muscoli paralizzarsi, ascoltare un neurologo che le comunichi che gli ultimi a sfuggire al controllo dei suoi neuroni saranno quelli respiratori.
Arrivato quel giorno, aver la forza di farsi fare una tracheotomia, vedersi infilato un tubo fissato alla parete della trachea per mezzo di un anello ad aria.
Nel corso degli anni avere la parete tracheale indebolita dall’ischemia generata dalla compressione dell’anello.
Perciò avere crisi respiratorie più volte al giorno, che la svegliano di notte e la cacciano ad un girone più profondo di quello in cui già si trova.
Ebbene, stremato da tutto questo, inchiodato al letto, incapace di parlare, riuscire con il battito degli occhi a chiedere di esser lasciato andare sospendendo un trattamento divenuto dannoso e foriero di sofferenza.
A quel punto un dottore cattolico puro, un giudice ben ammaestrato e un cardinale che ha capito la volontà di Dio le fanno cenno che non si può perché la legge lo vieta.
Ecco, forse in quel momento, ricorderà le mie parole e le capirà.
@Marco
Io paralizzata, impotente, disillusa? Triplo pfui!
Ogni mia azione è chiaramente orientata a consentire a questo paese di uscire dal pantano in cui è sprofondato, è questo può solo avvenire con il ricambio generazionale.
La tua invece è proprio una banale scelta di campo! Un campo di perdenti che hanno riempito l’Italia di debiti e falsi diritti, serviti solo a sperperare oceani di denaro dei contribuenti.
CON QUESTI E CON QUELLI NON MI CI METTO! PER ME PARI SONO!
In quanto alla fede, tienti le tue idee, proponile se vuoi, ma non permetterti di insultare presuntuosamente quelle degli altri.
Non ti dare pena o preoccupazioni per me! So benissimo cavarmela da sola, credimi!
@Federico B.
Sono vent’anni che contestano Berlusconi, ma quando si è trattato di fare qualcosa contro il conflitto di interessi si sono tirati tutti indietro.
Chissà mai perché?
La sinistra italiana è un disco rotto che continua a chiedere le dimissioni del premier… è l’unica cosa che li tiene insieme: ex comunisti, ex socialisti, ex socialdemocratici, ex democristiani:
li hanno definiti un allevamento di cani, gatti e topi! Sono quasi peggio del PDL; Beh … effettivamente … quasi!
@Marco
Ecco, forse in quel momento, ricorderà le mie parole e le capirà.
Oddio, com’è commovente tutto questo!!!
Le tue sciocchezze si smentiscono con i fatti:
1) il PCI non è mai stato al governo,
2) le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici hanno portato allo statuto dei lavoratori e, grazie al cielo, c’è ancora chi lo difende perché garantisce un minimo di tutela dalla ferocia del capitalismo che tu critichi e combatti con il culo sulla poltrona, solo a parole,
3) il governo Prodi ci ha portati in Europa e questo ha salvato l’Italia dalla banca rotta
4) io non ho mai insultato la fede di nessuno. Siete voi a dare del relativista agli altri. Tra l’altro usando bugie e stravolgimenti oscurantisti per argomenti
5) la tua azione consente a chi ha il potere, a destra come a sinistra, di andare avanti a farsi i cazzi suoi, alla faccia tua e di tutti quelli come te.
La mia mamma faceva la cuoca in casa di un medico famoso.
Ogni volta che qualcuno telefonava durante i pasti o in orari che lui considerava inopportuni, il “luminare” inveiva contro il malcapitato augurandogli sempre la stessa disgrazia, dalla quale a distanza di non molti anni lui stesso è stato colpito.
Quindi, Marco caro, te lo dico molto maternamente: se fossi in te sarei un pochino più prudente nei vaticinii.
Se dovesse capitarmi vorrei avere la sacrosanta possibilità di non farmi piantare un tubo in gola.
Senza che degli invasati, inzuppati di bugie, si arroghino il diritto di decidere sul e del mio corpo.
Grazie.
Se dovesse capitare a me invece, caro Marco, spero mi sia dato il coraggio di vivere:
http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=564
(grazie, Luigi)
Ecco brava,
ma non costringere anche me a fare ciò che ritengo umiliante per me stesso.
Poi, ti invito a riflettere sulla faziosità inconsapevole che dimostri con quel sostantivo: coraggio.
Come se a chi faccia una scelta differente dalla tua mancasse il coraggio di vivere.
Allo stesso modo io potrei dirti che ti manca il coraggio di morire.
Sono d’accordo, Marco.
Come molte altre virtù, anche il coraggio può percorrere direzioni diverse.
Io non costringo nessuno.
Rivendico però, con forza, il diritto ad esprimere quelle che sono le mie convinzioni profonde.
Che non intendo imporre, ma a cui pretendo venga riconosciuto lo stesso valore delle tue.
@Marco
1) il PCI non è mai stato al governo,
Il PD è PCI + DC + …. ecc. ecc.
2) le lotte dei lavoratori e delle lavoratrici …
Bravo continuiamo con la contrapposizione Imprenditori – Operai come funzionava negli anni ’60: il mondo è cambiato! Svejete!!!
3) il governo Prodi ci ha portati in Europa ..
In Europa ci hanno portato i contribuenti che dopo i fantastiliardi sprecati dai politici hanno pagato un ulteriore fio.
4) io non ho mai insultato la fede di nessuno.
Hai scritto “Riguardo la cosiddetta fede dei piccoli, mi pare che i piccoli vogliano imporre la loro presunta Verità a tutti senza nemmeno ascoltarli e giudicandoli secolarizzati” Non ti rendi conto che questo è un insulto?
5) la tua azione consente a chi ha il potere, a destra come a sinistra, di andare avanti a farsi ….
Mi spiace ma è proprio il ping-pong destra-sinistra che consente alla casta di sopravvivere! A resvejete!!!!!!
Allora Nico,
non so come la pensi tu, ma sono i cattolici “piccoli” che vogliono approvare il ddl 2350.
Io e i miei amici laicisti ti assicuriamo tutti i mezzi che vuoi per vivere.
Hai capito la differenza?
Nessuno ti impedisce di parlare. Nessuno toglie valore alla tua scelta. Nessuno ti impedisce di scegliere.
Sono i cattolici puri alla Federico che vogliono imporre ed impedire di scegliere.
Ho già detto altrove che, per un cristiano, la Verità è una sola ed è una persona, Cristo.
Le altre verità sono relative a Lui (e questo non è relativismo).
Trovo faticoso dialogare con i duri e puri, siano credenti o non credenti, clericali o laicisti, proprio perchè in loro ogni questione diventa fatto personale e, soprattutto, al posto delle ragioni sembra vogliano far prevalere “la propria ragione”.
Ti chiedo scusa, ma mi pare che ogni tanto anche tu ti schieri tra costoro.
elsa.F
hai accusato la sinistra attuale di essere responsabile del debito pubblico.
Non è così. I responsabili sono stati: PSI e DC andreottiana e forlaniana.
Non ho parlato di contrapposizione. Sicuramente però c’è una differenza tra operai e datori di lavoro.
Lo statuto dei lavoratori è qualcosa che tutela il dipendente dalla possibilità di eccessi da parte del datore di lavoro.
E’ stato ottenuto grazie alle lotte degli anni 60 e 70.
Oggi è sempre più messo in discussione.
Presentano la flessibilità come grande panacea ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, mi pare.
Mi stupisco che una che critica la finanza globale etc. come te, non comprenda quanto sono preziose quelle lotte e quei diritti.
Certamente gli italiani hanno pagato. Però Berlusconi e Bossi non volevano nemmeno entrarci in Europa proprio per non fare le cose impopolari che Prodi ha avuto il coraggio di fare.
Se avessimo seguito Berlusconi e Bossi saremmo falliti. Non lo dico io, lo dicono Carlo Azeglio Ciampi, Amato, Draghi, Napolitano…
No, non mi rendo conto che sia un insulto.
Ti ho già detto che il sistema bipolare si abbatte con un diverso sistema elettorale. Per cambiare il sistema elettorale occorre fare un referendum popolare dato che la casta non sega il ramo su cui è seduta.
Io ho firmato per il referendum. E’ un passo in avanti. Un tentativo.
Tu che cazzo hai fatto invece?
Credimi la tua azione è ciò che il potere corrotto desidera. Il tuo unico potere è infatti la partecipazione e il voto. Se te ne auto-privi gli risparmi pure la fatica di escogitare mezzucci che lo neutralizzino.
Svegliati tu! Che è ora!!!
Nico,
io non so se mi prendi in giro o proprio ti mancano le capacità o sono io che mi esprimo male…
Per me e per i miei amici laicisti tu puoi fare tutto quello che vuoi, puoi vivere fin quando vuoi e come vuoi.
E’ il mondo cattolico rappresentato da Binetti, Buttiglione… che vuole imporre a tutti un modo di morire, annullando la libertà di scelta.
Il ddl 2350 l’hanno proposto loro.
E all’articolo 3 comma 5 dice:
“Anche nel rispetto della Convenzione
delle Nazioni Unite sui diritti delle persone
con disabilità, fatta a New York il 13
dicembre 2006, l’alimentazione e l’idratazione,
nelle diverse forme in cui la scienza
e la tecnica possono fornirle al paziente,
sono forme di sostegno vitale e fisiologicamente
finalizzate ad alleviare le sofferenze
fino alla fine della vita. Esse non
possono formare oggetto di dichiarazione
anticipata di trattamento.”
Hai capito o no?
Non sono io che voglio importi qualcosa. Sono i tuoi amici che vogliono infilarmi un sondino a tutti i costi!
@ Marco,
capisco le parole di Gerry. Ci vuole un po’ ad incassare certi auguri.
Credo proprio, Marco, che dovresti smetterla di offendere in questo modo le persone. Non sai dialogare. Non sei ne’ laico, ne’ democratico. Sei solo un arrogante che offende il prossimo solo per avere la soddisfazione di avere l’ultima parola. Non sei nemmeno molto intelligente, perchè ripeti pedissequamente quello che ti inculcano i media della sinistra laicista.
Prima di dire certe cose, fatti un bell’esame di coscienza.
Io e i cattolici che la pensano come me non vogliono costringere nessuno a fare niente, vorremmo però poter dare il nostro contributo a formulare le leggi del proprio Paese. Chiediamo la stessa possibilità che è data a tutti, persino a gente come te.
Se dovesse capitarmi quello che mi auguri io non cercherei vie di fuga: spero e prego che il Signore mi aiuti anche in quella situazione ad affrontare la sofferenza e la croce. La croce fa parte della nostra vita: non facciamoci illusioni.
Se dovesse capitare a te, di trovarti vivo e attaccato alla vita (come sono di solito i disabili, non so se ne conosci qualcuno) in uno stato in cui non puoi comunicare e qualche medico o tuo familiare, conoscendo le idee eutanasiche che avevi da sano (le idee cambiano nel corso della vita, sai? sono pochi, tanto per dire, a essere sposati con il primo amore..), decidesse di sopprimerti? Spero per te che qualche cattolico “fondamentalista” o qualche laico con buon senso abbia pensato ad una legge che tuteli i malati e la loro vita.
Pensaci, se hai un po’ di autonomia decisionale o se il partito ti ha lasciato una piccola quota di cervello.
Non sono arrabbiato con te, anche se dovrei. Accetto la logica di questo blog, ma da adesso mi sentirò autorizzato a risponderti a tono.
Ultima nota: ricordati bene che i cattolici non hanno paura di morire, la morte è la nascita al cielo, il passaggio alla beatitudine eterna. Siete voi che avete paura di tutto, di soffrire, di veder soffrire qualcuno che amate, di morire.
Volete solo la libertà di sentirvi dei, padroni della vita e della morte.
@Nico
questa volta sono d’accordo con te.
Sulla coscienza volevo precisare una cosa. La coscienza deve essere educata, formata: se dice sempre di sì (semplifico, ma so che mi capisci) ai capricci della volontà, a qualsiasi desiderio NON è una coscienza morale.
Bisogna proprio che qualche volta dico dei no e quanto più ne dice, tanto più si può considerare affidabile da un punto di vista morale.
La Chiesa ci aiuta ad educare cristianamente la nostra coscienza in modo tale che, una volta rettamente educata, possa svolgere quel ruolo importante che tu le attribuisci. Non la coscienza di tutti, una coscienza formata ai valori cristiani.
Ecco perchè penso che dovremmo guardare ai nostri pastori con riconoscenza e affetto, perchè ci aiutano ad essere autenticamente cristiani e liberi. Spero di essere stato chiaro.
Caro Marco
una cosa sola:
io non ti prendo in giro, mi spiace se ti ho dato questa impressione.
Per il resto, dato che evidentemente facciamo fatica a capirci, lascio la diatriba e ti auguro una serena fine di giornata
Stammi bene.
@Federico B.
molto chiaro.
Ma voglio aggiungere che altrettanto importante e cristiano mi sembra il rispetto per chi ha una coscienza diversamente formata: la chiesa stessa afferma che non è giusto forzare la coscienza delle persone che mostrano una “ignoranza invincibile”.
Perchè per la Chiesa, in quanto realtà cristica, ciò che conta sono proprio le persone, prima dei princìpi.
Stai tranquilla, suorina Federico
che ho pensato ben più di te.
Ho studiato ben più di te.
Ho retto non solo il travaglio di avere posizioni differenti da quelle dei rappresentanti ufficiali della Chiesa cui appartengo, ma anche al travaglio ben più doloroso di scoprire il loro cinismo e il puzzo vomitevole della loro ideologia macchiavellica.
Ho esperienze di disabili e disabilità molto vicine a me e ti assicuro che dei difensori della vita a parole non c’è nemmeno l’ombra…
Prima che un povero cristo che non sa più nemmeno come si chiama riceva l’invalidità passano anni…
C’è chi è attaccato alla vita, chi invece tenta di buttarsi giù dal balcone.
Non raccontare le palle che leggi su Avvenire perché con me non funziona. Nessuno può decidere di sopprimere nessuno e il testamento biologico serve proprio a questo.
La proposta Marino per 2/3 è dedicata alla diffusione delle terapie anti-dolorifiche, alla costruzione degli hospices e prevede l’istituzione di un esame specifico nel corso di Medicina riguardante il taking care dei pazienti terminali.
Ma tu l’hai già giudicata senza leggerla perché per te l’hanno giudicata i tuoi superiori.
E vieni qui a parlare di libertà.
Ma fammi il piacere!
Siete abili ad usare i valori e le parole per i quali fino a un secolo fa i vostri capi avevano solo parole di condanna!
Eppure il vostro fondamentalismo non tarda a manifestarsi in tutta la sua temibile aggressività, nociva.
Non imponete agli altri le vostre scelte.
Fatele voi ma lasciate la libertà agli altri.
Leggo solo adesso i varî commenti seguiti al mio ultimo post di stamani.
Qualche nota su quelli che mi chiamano in causa.
Federico B., strana domanda la sua. Io lo so cosa significa “relativismo”. E so anche che oggi( ripeto “oggi”) è un termine abusato per “condannare” quelli che si discostano da chi la pensa come voi. Questo per semplificare.
Dato che è convinto di conoscerlo solo lei, perché non fa conoscere il significato del termine, secondo Federico B., a dei poveri ignoranti come alcuni di noi?
Elsa.F, il partito dell’astensionismo, cui lei fieramente appartiene, è proprio quello che non cambierà le cose, è quello dei rinunciatari, è quello dei Ponzio Pilato, è quello che non porterà da nessuna parte. Che lei lo voglia o no, i partiti e le ideologie ci saranno sempre; saranno chiamati con termini diversi da quelli di ieri e di oggi, ma nella sostanza saranno gli stessi. È nell’ordine delle cose. È sempre stato così fin dalle società più antiche. L’isola di Utopia non esiste se non nel desiderio di molti.
Concordo pienamente sulle “persone di buon senso”, ma chi le assicura che quelle che hanno buon senso per lei, vengano riconosciute di buon senso da tutti gli altri?
Lasciando perdere quello che lei definisce “tifo” e qualcun altro “fanatismo”, le faccio osservare che più semplicemente si tratta di riconoscersi nelle posizioni dell’uno o dell’altro, cercando di essere obiettivi e di saper apprezzare anche quel che di ragionevole viene sostenuto dal partito al quale non si aderisce. Ma tutto ciò presuppone una reale consapevolezza e conoscenza della identità dei diversi partiti e della loro azione nella storia di ieri e di oggi.
Invece, a me sembra, mi scusi, che lei non abbia le idee chiare (colpa anche della confusione che in questo periodo regna sovrana) e che si rifugi, come tanti altri, pretestuosamente nel non voto. Padronissima di farlo.
Per quanto riguarda la fede, se mi permette mi ritengo libera di esprimere il mio giudizio come e quando voglio. Non so cosa intenda per fede “adulterata”, ma le posso assicurare che la mia fede semplice, ma certo non asservita alle parole e ai comportamenti di preti e vescovi, non è da meno della sua e di molti altri. Continui pure a preferire la fede immatura e soprattutto faccia a meno dell’acredine che ha dimostrato fino ad ora senza motivo.
Se i commenti di alcuni frequentatori del blog non le piacciono o le danno tanto fastidio, faccia a meno di leggerli.
Interessante, magari vista la fonte una santa subito laica e vivente http://www.libreidee.org/2011/09/archiviati-il-pd-e-il-cavaliere-arrivera-un-nuovo-berlusconi/#more-18136 , alcuni cambieranno idea.
“Ma non si creda che basti toglierlo di scena perché tutto torni a posto ..: «Se tante barriere sono cadute, abbassando la soglia del fattibile, è perché da 17 anni la sinistra ingoia i conflitti d’interessi, e si irrita quando qualche stravagante parla di questione morale. Perché anch’essa custodisce sue cerchie». Altrimenti, il Pd «avrebbe capito un po’ prima che a Milano e Napoli montava una rivolta della decenza», e ora «si getterebbe nella raccolta di firme sulla legge elettorale». Il male di Berlusconi contagia: è «dentro di noi», come scrisse Max Picard di Hitler nel ‘46. «Come spiegare in altro modo l’incuria, l’impreparazione, davanti ai tanti scandali che assillano il Pd: da Tedesco a Pronzato e Penati?».
Se non altro la sinistra rispetta la giustizia, ma «il virus viene riconosciuto solo quando i magistrati lo scoperchiano, non è debellato in anticipo da anticorpi presenti nei partiti». Le condotte di Penati non erano ignote, continua Barbara Spinelli: fin dal 2005 fu sospettato d’aver acquistato a caro prezzo azioni dell’autostrada Serravalle, quand’era presidente della provincia a Milano, nonostante la società fosse già pubblica: per ottenere forse dall’imprenditore Gavio, cui comprò le azioni, contributi alla scalata di Bnl. Poi vennero le tangenti per l’ex Area Falck di Sesto San Giovanni. Lo scrisse nel 2007 Gianni Barbacetto nel libro “I compagni che sbagliano”. «Prudenza avrebbe consigliato l’allontanamento da Penati. Invece niente. Passano soli due anni, e nel 2009 Bersani nomina proprio Penati capo della sua segreteria. Era “l’uomo del Nord”, scrive Nando Dalla Chiesa sul “Fatto”, e il Nord s’espugna con i figli del berlusconismo». Di questo pasto, conclude Barbara Spinelli, gli italiani disgustati e terrorizzati dalla crisi finiranno con l’affidarsi a «un altro Berlusconi».”
Paradossalmente e inopinatamente il nostro TdG ha linkato una cosa interessante: http://www.asianews.it/notizie-it/Crisi-economica:-una-demolizione-controllata-22680.html …
Qui: http://www.asianews.it/notizie-it/Per-uscire-dalla-crisi.-Qualche-suggerimento-22696.html , il seguito.
Facciamo pure la tara all’dea che le manovre economiche del governo siano buone. Per assurdo (puro argomento retorico), si potrebbe anche concedere che siano le meno peggio possibili…
Ma, comunque, lo stato delle cose non cambierebbe di una virgola, perchè i giochi sono altri e sembrano decisi in partenza.
Come diceva il sociologo Václav B?lohradský, le rivoluzioni le fanno le burocrazie…
Sì, interessante soprattutto perché dimostra che esistono persone, etichettate come di sinistra, che vedono il male dove c’è–destra, sinistra, centro– e lo denunciano apertamente per vederne i pericoli incombenti sull’intero Paese. È l’obiettività cui ho fatto cenno nel post precedente. Ma certamente Barbara Spinelli non sarà tentata di non andare a votare, e men che mai-credo-voterà per la destra.
Dottor Lycop (links 21:46, grazie):
hai visto che ha fatto il comunismo! Mamma mia, aiuto!!! Da piu’ di vent’anni siamo in mano a questa ideologia pagana, atea, relativista, che fa massa di cervelli, cuore, e…corpi! Aiuto, IL COMUNISMO!!!! Chi ci salvera’ dal comunismo e dai suoi risultati? Berlusque’ resisti, ti prego! Salvaci dal comunismo!!!!
Federico B.
Ho replicato al suo intervento, non avendo ancora letto la sua “predica” a me indirizzata nel post relativo al tema del 18 settembre. La rinvio alla mia risposta, con la richiesta di non interloquire più, per cortesia, con me.
Questa fa ridere!
Uno scrive su un blog e pretende di scegliersi quelli che possono leggerlo e commentarlo.
Boh!
Mabu, la questione “comunismo” oggi si è profondamente ribaltata.
Il potere tecno-finanziario e bio-politico, oggi, ha contemporaneamente il volto, lo stile e i sistemi operativi contemporaneamente del capitalismo e del comunismo realizzati.
Il brutto è che pochissimi, oggi, sanno essere “integralmente (ma che dico? almento larvatamente) marxisti” rispetto a questo potere.
Tutti a disputarsi come cani rabbiosi il piccolo osso del potere italiano, quando sono tutti legati con una cavezza sempre più stretta…
E ogni cristiano, mica solo il monsignore di turno, contestualizza a favore del proprio “b.”.
Sei un tantino criptico, lyco.
Alla fine non si capisce nulla di quello che dici…
Comunque a me basta che non mi infilino un sondino che non voglio.
PS: la commissione affari sociali che si occupa del ddl 2350 ha rifiutato di ricevere in audizione il Presidente FNOMCeO.
Ha rifiutato anche di sentire i Presidenti della Società italiana di anestesia e rianimazione, della Società italiana di nutrizione artificiale e il professor Guido Bertolini che ha curato una pubblicazione scientifica su quanto accade nelle rianimazioni italiane per l’Istituto Mario Negri.
Caro Marco,
al problema il Biopotere troverà una soluzione salomonica: abolirà i sondini, perchè costano troppo.
Sono certo che non potrà succedere.
Me lo auguro anch’io, ma è una vita che sento dire che il Welfare è un lusso che non ci possiamo permettere.
@Marco,
come fai a sapere se hai studiato più di me o se ho familiari disabili?
Lascia perdere il piano personale, dal momento che non conosci i tuoi interlocutori. Rispetto il tuo travaglio interiore ma le parole che usi sono inaccettabili per maleducazione e mancanza di rispetto. Evidentemente questa è la scuola del PD…
Riguardo ai DAT, credo che in oltre tre anni tutte le testimonianze siano state sufficientemente ascoltate. So che il PD punta a rimandare sine die l’approvazione della legge, ma è una legge necessaria e urgente e non è giusto perdere tempo. C’è gia stata una lunga e sofferta discussione al Senato e ancora più lunga e tormentata alla Camera. Adesso il testo è al Senato e deve essere approvato al più presto. Come cittadino italiano non voglio vivere in un Paese in cui possono staccare la spina ad un disabile che vuole vivere e non può esprimersi solo perchè DA SANO aveva espresso idee eutanasiche. Nel dubbio bisogna tutelare la vita.
@Marilisa (che per coerenza non leggerà)
non faccio prediche ma esprimo laicamente e democraticamente le mie opinioni, come lei le sue. Non capisco perchè le prediche di Marilisa a me debbano andar bene (ha scritto anche lei parole pesanti a cui non sempre ho voluto rispondere) e le mie no.
@Mabuhay,
non sottovalutiamo i limiti di tutti i partiti. L’antiberluconismo non può legittimare e incoraggiare il voto a partiti e candidati che non convincono. L’anticomunismo di Berlusconi fa ridere, ma l’opposizione a politiche laiciste e anticlericali dei radicali e di alcuni partiti della sinistra italiana è assolutamente legittima.
@Nico
la formazione della coscienza è un percorso di conversione che dura tutta la vita. La Chiesa ci aiuta nella formazione cristiana della nostra coscienza e nello sforzo di non addomesticare troppo la nostra coscienza ai nostri comodi o alle logiche del mondo.
Rida, Elsa.F, rida quanto vuole (il riso fa buon sangue).
Io scrivo su un blog e quando incappo in un ospite indesiderato per un motivo qualsiasi,dopo varie diatribe che sono senza via d’uscita, posso legittimamente invitarlo a non rivolgersi a me. Le sue filippiche le indirizzi ad altri. Nessuno,ovviamente, può vietargli di leggere i miei commenti.
Continui a ridere, elsa.F,continui pure…
Questo clone mal riuscito di Magdi Allam non sa nemmeno leggere.
Talmente è preso dalla sua frenesia di metterci a posto.
Tempo perso dialogare con un megafono rincitrullito come questo.
Aveva già capito tutto Nino.
Mi ricordate la favola della volpe e l’uva.
Non sapete confrontarvi civilmente e dite che è tempo perso.
Meno male che siete voi i laici e i democratici e io il fondamentalista…
Ben detto Federico!
In realtà dietro questi finti democratici chesannotuttoloro e chevoglionodialogareconchiglipare ci sono i soliti totalitaristi in perfetto stile vetero stalinista.
Certo che rido, Marilisa, e non sai con che gusto! E porti pazienza, le mie filippiche le indirizzo a chi mi pare!
Con chi è in malafede non si dialoga.
Essere in malafede significa mentire pur di avere ragione.
Significa sentirsi a posto.
Significa aver bisogno di avere ragione.
Il bisogno di aver ragione: segno di spirito volgare. (Camus)
Grazie Elsa,
ha fotografato bene la situazione. Rimproverano agli altri i loro stessi difetti e poi fanno gli offesi…
Evidentemente non sopportano di essere contraddetti e pretendono di dialogare solo tra di loro.
Sa che le dico? Finchè ho qualcosa di sensato da dire, continuerò a dirla, senza attendere l’autorizzazione di chicchessia.
Sa che le dico, Elsa.B.? la sua ultima frase, detta tutta d’un fiato, ha svelato completamente la sua appartenenza politica che lei cercava di mascherare– senza peraltro riuscirci– dietro pretesti di nessuna affidabilità a nessun partito. Ma tanto la si era già capita da un bel pezzo, sono i dettagli quelli che parlano. Ma ciò che è più risibile è che le frasi riportate, che fanno parte del repertorio di chi ha la testa voltata a destra, e qui le ho già sentite uguali uguali dette da altri, dimostrano un inequivocabile senso di inferiorità nei confronti della controparte, e qualche volta vi fanno perdere il lume della ragione, nella rabbia che covate, e vi suggeriscono autentiche cavolate.
Le sue dabbenaggini, più che filippiche ( queste sono prerogativa di altre due persone), le può indirizzare a chi le pare e piace. A me non me ne può fregar di meno.
Cara Marilisa,
la sua ultima frase mi ricorda il “me ne frego” di Mussolini.
Se usassimo con lei lo stesso metro che lei usa con Elsa, dovremmo pensare ad una sua adesione al fascismo…
Fascismo rosso, ovviamente.
Siccome temo che ci sia stato un equivoco,voglio precisare che “le filippiche” di cui parlavo e che Elsa ha pensato attribuite a lei, erano invece riferite a F.B
Non fa bene leggere sotto l’impeto della rabbia.
@Marilisa.
Così come il nostro mister B afferma che coloro che non la pensano come lui sono comunisti,
così certi sinistrati credono che tutti quelli che non la pensano come loro siano di destra.
Per quanto poco me ne possa importare del loro giudizio, ci tengo a precisare che io non ho mai votato, né appoggiato questa specie di mostro che è l’attuale coalizione cosiddetta di destra; una coalizione che esprime il peggio dal punto di vista morale, imprenditoriale, affaristico del nostro paese.
Si rassegni, Marilisa, ci sono persone contro questa sinistra che NON sono di destra; per cui la finisca con la sua dietrologia e il cercare di vedere quello che non c’è.
Riguardo alle filippiche il mio era esattamente un commento a quanto lei opponeva a Federico.
E guardi che non ho nessun sentimento di rabbia; Marco sa quanto mi sia simpatico (al di là delle apparenze), quando parlo con lui è come parlare con il più scapestrato dei miei figli: ci scorniamo ogni secondo giorno, ma ci vogliamo bene.
E non ho un filo rabbia neanche con lei; ma non riesco a trattenere i miei commenti quando vedo che si analizzano le situazioni da tifosi e non da persone obiettive, come dovrebbe sempre essere.
:happy: Io ti voglio bene tantissimo, mamma elsa.
Ti voglio sorridentissima.
Mi dispiace quando ti sento amara.
PS1: hai visto che i neutrini vanno più veloce della luce?
Se è vero va a casa anche Einstein…
Che ti dicevo? Spazio-tempo esistono solo nella nostra mente; non arriveremo mai a conoscerne l’essenza, sempre che ci sia.
PS2: io voto Centro-Sinistra in chiave anti-berlusconiana da sempre.
Se fossimo in un Paese normale voterei chi di volta in volta mi sembra migliore…
Purtroppo però non è possibile.
Sono un girotondino viola, lo ammetto. Non me ne vergogno.
@Marco
carissimo, non ti posso adottare perché ne ho già uno che mi fa tribolare come un matto; capelli rasta lunghi mezzo metro, barba una volta ogni tre settimane,
tendenze estremiste tipo black block; dà esami ogni tanto e ogni tanto li passa; non si perde un concerto che sia uno e dovunque lo facciano; entra in chiesa solo per funerali di nonni e zii.
Quindi sono spiacente, ma devi proprio cercarti un’altra mamma.
😉
PS3
Vota chi ti pare … finché puoi farlo!
@ Elsa.F
Mi vedo costretta, mio malgrado, a precisare che, qualunque cosa lei pensi, io non sono una “tifosa”, ancor meno “fanatica” “sinistrata”. Ho già detto diverse volte che politicamente mi ritrovo, senza peraltro avere tessere di partito, nelle posizioni del centro sinistra, e ho anche motivato variamente la mia scelta, che peraltro mi vede in ottima compagnia. Se lei, Elsa.F, ha visto in me finora una persona non obiettiva, devo dirle che ha sbagliato di grosso o forse nei miei diversi commenti di questi giorni non sono stata capita. Cosa che io imputo alla animosità che spinge le persone a precipitarsi in giudizi affrettati dovuti, secondo il mio modesto parere, ai pregiudizi. Trovo poi sconcertante che alcuni estendano il giudizio politico al discorso religioso accomunandoli. Quale enorme stupidità!
Per esemplificare: perché essere convinti che un ipotetico comunista o un appartenente al centro sinistra sia eticamente e religiosamente relativista? È la sciocchezza più grande che si possa dire. È un luogo comune. Sono solo congetture preconcette. E queste enormità non si possono accettare benevolmente, dette da chi chiama in causa il buon senso, perché lo smentiscono clamorosamente.
Perché ritenere che chi legge giornali di sinistra e magari anche di destra, come faccio io, debba essere subito etichettato negativamente? Perché al sentire parlare di una giornalista apprezzabilissima e di grande buon senso che scrive su Repubblica, la si deve connotare quasi come una pericolosa sovversiva? Tutto questo non ha proprio senso e, volere o nolere, inasprisce gli animi.
Lei dice:” In realtà dietro questi finti democratici chesannotuttoloro e chevoglionodialogareconchiglipare ci sono i soliti TOTALITARISTI in perfetto stile VETERO STALINISTA”. Secondo lei come andrebbe interpretata questa frase se non come un giudizio negativo che ti arriva dalla parte contraria? Sono le espressioni trite e ritrite, inequivocaboli, dei partiti di destra. E il tono sarcastico di chi le usa richiama generalmente un tono ugualmente indisponente, con la voglia sacrosanta di mandare a quel paese chi l’ha usato per primo.
Interessante anche quest’altra espressione: ” Si rassegni, Marilisa, ci sono persone contro questa sinistra che NON sono di destra; per cui la finisca con la sua dietrologia e il cercare di vedere quello che non c’è”. Evidente giudizio negativo su chi viene guardato come un odioso sinistrorso. Di quale dietrologia parla ?
Io non devo rassegnarmi a nulla, io prendo le cose come vengono,naturalmente, ma secondo le mie possibilità e capacità cerco di cambiare quelle che non mi piacciono, perché ritengo che sia un dovere farlo.
Mi creda, Elsa. F, io frequento il blog da parecchio e sono intervenuta più volte, ma lei dimostra che di me ha capito ben poco.
Oggi il mio rammarico è dovuto al fatto che ho sprecato due giorni andando dietro ad apparenti malintesi e ad atteggiamenti ostili da parte di chi ha idee diverse dalle mie in politica e in fatto di religione. Non ho mai avuto la minima pretesa di convincere altri alle stesse mie idee; ho solo esposto le mie opinioni. Pochi riscontri, molta ostilità.
Non mi interessa; dalla mia parte c’ è il conforto della buona coscienza.
Ho preso atto del fatto che nei blog più che i dialoghi sono presenti le contrapposizioni e i muro contro muro e le contraddizioni a nastro.
Spesso viene a mancare la buona creanza.
Non vale a niente cercare di imporre le proprie vedute, molto difficilmente si farà cambiare idea a chi ne ha una diversa. Il partito preso prevarrà.
E del tutto inutili sono i predicozzi da monsignore.
Piuttosto che continuare in un percorso senza sbocchi, meglio chiudere il più presto possibile e passare ad altro senza rincorrersi vanamente.
Così la penso io.
“Ma la forza d’urto di Berlusconi non sta nel megafono che le sue televisioni gli assicurano. Sta nella conoscenza di quegli italiani individualisti senza Italia che le sue televisioni hanno maturato nel quindicennio precedente”
( da “la mutazione individualista” di Giovanni Gozzini- Laterza, 2011 )
La frase precede l’articolo “RIPRENDIAMII LA RAI UNO SLOGAN PER TUTTI” di Giovanni Valentini a pag 32 sulla Repubblica di oggi.
Frase che sottoscrivo.
– “RIPRENDIAMOCI LA RAI UNO SLOGAN PER TUTTI”
E NON “RIPRENDIAMII LA RAI UNO SLOGAN PER TUTTI”
L’importante è stabilire CHI dovrebbe riprendersela.
La Rai dovrebbe essere il luogo dell’informazione seria e non sfacciatamente di parte, dovrebbe essere il luogo privilegiato dell’educazione civica,il luogo della formazione tecnica, scientifica e umanistica. Dovrebbe essere il luogo aperto al dibattito profondo e non volgarmente strumentale.
Ma della RAI, fatta a pezzi scientificamente da un liberista-monopolista, ne rimarrà nulla. Come è già accaduto per la SIPRA ( ma forse non sai cos’era ) e Sorrisi e Canzoni TV cedute a 2 soldi e forse nemmeno a quelli, al grande guru, pardon tycoon ovvero al più grande statista nella storia dei 150 dell’Italia.
In ogni caso ha me ha colpito la frase di Gozzini non l’articolo di Valentini sulla RAI che davo per scontato, condividendone in genere il pensiero.
Punti di vista
Sul “e non volgarmente strumentale.” Immagino ti riferisca al fatto che ormai la RAI sia ridotta a clone delle magnifiche ammiraglie del caimano.
No, mi riferivo al falso diritto curdi arrogano alcuni giornalisti di varie parti politiche di usare il servizio pubblico come strumento di propaganda politica e polemica artificiosamente e strumentalmente costruita.
Curdi >> cui si
Ops….
Curdi >> che si
Pardon!
Nino,
non è del tutto vero che la RAI sia ridotta a clone di quelle commerciali. Ancora no. A prescindere dal fatto che non tutta è “sfacciatamente di parte”, vorrei far notare che oggi, sul digitale, dispone di una serie di canali che trattano un po’ di tutto, e che anche i tre canali più noti in determinati orari trasmettono programmi culturali.La domanda è: quali programmi preferiscono gli italiani? Qualche tempo fa, quando fu affidato un programma culturale ( per me interessante) a quel “simpaticone” di Vittorio Sgarbi, andò in onda una sola puntata per mancanza di audience. I programmi più seguiti sono, da molti anni, quelli più leggeri, quelli dove ci sono sputtanamenti di ogni tipo, quelli dove imperano i quiz che fanno guadagnare in una sola sera milioni di euro, quelli dove si fanno sfilare le bellezze italiane, quelli dove si balla e si canta…
Insomma, la TV è lo specchio della allegra società di oggi.
Anche quelli di approfondimento politico vengono seguiti da molti, ma più che altro per assistere all’inevitabile match fra i partiti che si contrappongono. Sembra sia esilarante vedere uomini di governo e i loro sostenitori puntarsi, l’un contro l’altro armati, l’indice accusatore e, alzando la voce sempre di più, trovare pretesti e fare lo scaricabarile. Spettacoli imperdibili, con risate di approvazione ed applausi da parte di chi appoggia gli uni o gli altri. Sembrano delle claque.
Poco fa ho guardato una trasmissione, per me nuova, con alcuni illustri ospiti, fra cui, collegato, Giuliano Ferrara. Tranquillo, risposte pacate; non appena gli è stato nominato il suo amico premier, è andato su tutte le furie, è diventato rosso paonazzo e giù, ad inveire contro il conduttore che gli aveva posto una domanda concernente Strauss-Kahn e B. e che aveva accennato una risata nel vedere il Giulianone esagitato.
E che mai più si fosse azzardato a porgli domande su B., perbacco! o seduta stante se ne sarebbe andato.
E non vuoi ridere? Altro che comiche!
http://www.bartolomeodimonaco.it/online/?p=20826
@Marilisa
ottima analisi
Alè ho ho alè ho ho
Forza tizio (rullo di tamburi)
Forza caio (rullo di tamburi)
seguono insulti e sfottò all’indirizzo di una curva all’altra.
E mentre i …spettatori litigano loro godono.
Fin quando si avrà una visione stile tifoseria come c’è quì in Italia, non andremo da nessuna parte, siamo ultimi e resteremo sempre ultimi.
Critica (verso ambo i lati) e proposte e allora si.
Ma fin quando si farà il tifo, stiamo freschi…
@ubi
Si chiama bipolarismo all’amatriciana!
@Elsa
d’accordo
@Elsa
mi riferivo alla post: 24 settembre 2011 @ 16:14
Marilisa,
Circa la trasformazione in clone che non vedi ancora realizzatasi, abbi fede, aspetta ancora un po e vedrai.
Nel frattempo la Rai ha cancellato “Passepartout” di Philippe Daverio settimanalmente su RAI5.
Il cui costo complessivo di 50 puntate equivale al costo di una sola puntata di “ballando sotto le stelle”
Io sto organizzando una protesta tra i tanti che conosco e che come me si sono indignati per questo ulteriore e ingiustificato taglio ad una trasmissione di cultura, semplice, fatta bene, scorrevole e divulgativa , come poche altre sull’ cultura e l’arte italiana.
Per capire meglio qual’è la situazione della RAI, oggi, sia della TV che della Radio basta visitare i numerosissimi portali internet curati dalla stessa RAI.
Alcuni, come MADE IN RAI sono chiusi da 2 anni.
In altri per capire i palinsesti bisogna avere un interprete ed in altri ancora spesso gli orari di inizio e fine dei programmi non coincide con la realtà e ancora in alcuni casi i titoli di programmi annunciati non sono trasmessi.
Fuori tema obbligato
Splendida lezione di Gherardo Colombo sulla democrazia– in soli dieci minuti– in “Che tempo che fa”.
Nino,
forse hai ragione ma spero di no. Oggi anche la7 sta producendo programmi validissimi, a cominciare dal Tg di Mentana. La RAI sta cominciando a risentire della mancanza di alcuni programmi tagliati, e la concorrenza si sta facendo sentire. I dirigenti non sono stupidi,tutt’altro, e, per esempio, stanno stoppando Minzolini.
Ho fiducia in una ripresa di qualità dei programmi RAI.
A me bastano anche dieci minuti di buona televisione per sentirmi soddisfatta.