Roberto spaccia ma un giorno trova in casa il Vangelo

«Prima di diventare spacciatore ho provato tutte le droghe che c’erano in giro. Un giorno su un treno incontrai una ragazza, ci scambiammo i numeri di telefono. Siamo stati insieme due anni. Lei era credente e così capitava anche a me di andare alla messa. Ed è stato in quel contesto che iniziai a maturare il proposito di smettere con lo spaccio, per amore della mia fidanzata. Ma non era facile, per niente. Poi un giorno trovai in casa il Vangelo e… ecco, quello è stato il vero viaggio che ha cambiato radicalmente la mia vita»: è un brano del racconto di Roberto Dichiera, ieri spacciatore e oggi prete a Roma, che puoi leggere su Quotidiano.net di oggi.

16 Comments

  1. antonella lignani

    Bello questo “Itinerarium mentis in Deum”.

    21 Dicembre, 2011 - 9:58
  2. mattlar

    Conosco bene la comunità nuovi orizzonti e sono eccezionali. Molti di loro sono strappati alla strada, all’alcol e alla droga e alcuni si consacrano. su you tube si trovano altre testimonianze molto interessanti di questo prete roberto dichiera. Rimasi stupito una volta con nuovi orizzonti in una evangelizzazione di strada sotto la stazione tiburtina dell’intuito e della determinazione di uno di loro con un alcolizzato, ormai totalmente sfigurato e apparentemente senza speranza.
    congratulazioni

    21 Dicembre, 2011 - 10:10
  3. antonella lignani

    Veramente più che un “itinerarium mentis” è un vero e proprio “itinerarium vitae”. Cambare vita, convertirsi nel profondo … se ne parla tanto, ma attuarlo non è facile.

    21 Dicembre, 2011 - 11:30
  4. elsa.F

    @antonella lignani
    Se al volere seguisse sempre il fare forse Iddio non avrebbe avuto bisogno di nascere povero fra i poveri in una stalla.
    Credo che nel suo grande amore apprezzi il nostro sincero volere e perdoni sempre il nostro non fare.

    21 Dicembre, 2011 - 16:19
  5. Gioab

    @ proposito di “sincero volere “ e “mancanza di fare “, nessuno ha mai letto la parabola detta dei talenti ?
    “Poiché è come quando un uomo, in procinto di fare un viaggio all’estero, chiamò i suoi schiavi e affidò loro i suoi averi. E a uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro ancora uno, a ciascuno secondo la sua capacità, e andò all’estero. Immediatamente quello che aveva ricevuto cinque talenti se ne andò e negoziò con essi e ne guadagnò altri cinque. Nello stesso modo quello che ne aveva ricevuti due ne guadagnò altri due. Ma quello che ne aveva ricevuto uno solo se ne andò e, scavato in terra, nascose il denaro d’argento del suo signore.
    “Dopo molto tempo il signore di quegli schiavi venne e fece i conti con loro….. “Infine si presentò quello che aveva ricevuto un solo talento, dicendo: ‘Signore, sapevo che sei un uomo esigente, che mieti dove non hai seminato e che raccogli dove non hai sparso. Perciò ebbi timore e andatomene nascosi il tuo talento nella terra. Ecco, hai ciò che è tuo’. Rispondendo, il suo signore gli disse: ‘Schiavo malvagio e pigro, sapevi che mietevo dove non avevo seminato e che raccoglievo dove non avevo sparso? Ebbene, avresti dovuto dunque depositare il mio denaro d’argento presso i banchieri, e al mio arrivo avrei ricevuto ciò che è mio con l’interesse.
    “‘Perciò toglietegli il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Poiché a chiunque ha, sarà dato dell’altro e avrà abbondanza; ma in quanto a colui che non ha, gli sarà tolto anche quello che ha. E gettate lo schiavo buono a nulla nelle tenebre di fuori “
    ( Mt. 25.14-30)

    Esigente però ? Eh…….

    21 Dicembre, 2011 - 18:45
  6. Gioab

    Pensa tu Luigi, i casi della vita, Roberto spaccia e scopre il vangelo, e quelli che il Vangelo lo hanno già scoperto, fanno i titoli di Vatican Insider….. hai letto ? -“Olanda-shock: quando il vescovo “organizza” i pedofili “.

    Ma come si spiega ? Sarà mica un “Itinerarium mentis in Deum” ?- “Vescovo e capo di una «gang» di pedofili.” Caro Luigi non c’è più religione, non c’è proprio più religione ! Altro che sincero volere e mancanza di fare…… altro che Cristeros e Stragi di Perugia. Dice l’Insider, “la Chiesa olandese non riesce ad arginare gli scandali …137 tra preti, frati e suore sono coinvolti nello scandalo”

    Però non capisco, forse potresti aiutarmi. Dice l’Insider: ” Dunque, lo scandalo pedofilia affonda la Chiesa «liberal», il laboratorio che, con il suo «catechismo» ultramoderno e l’interpretazione progressista del Concilio Vaticano II, intendeva modernizzare la fede e portare aria nuova nei Sacri Palazzi.”
    Significa forse che il CVII intendeva permettere la pedofilia per il clero modernizzando ? Era questo che intendeva fare il CVII ? e dice ancora : il Papa aveva indicato tra le cause degli abusi i costumi rilassati del clero e l’accresciuta tolleranza «post-68» verso la libertà sessuale. Il disastro nella super-aperta Chiesa olandese gli dà ragione.”
    Già, ma allora il papa sapeva ? Visto che ora si scopre che aveva ragione perché aveva indicato, anzi dice “profetizzato” ! E se sapeva perché mai non ha fatto niente per impedire la vergogna ? E’ sempre lui il capo no ? Oppure con il CVII è sorto un nuovo vangelo nascosto che permette la pedofilia ? A cui anche lui si inchina magari non condividendo ?

    In che mondo viviamo caro Luigi ”Ciò che è fatto curvo non si può fare diritto”( Eccl 1.15) altro che Vangelo e CVII, qui ci vuole il rogo. Perché non ricominciano ? Magari qualche strega sarà contenta o sarà davvero un “Itinerarium mentis in Deum” che ha deciso di fare i conti ?

    21 Dicembre, 2011 - 19:21
  7. antonella lignani

    Ho assistito stamattina guardando la TV alla udienza che Benedetto XVI ha tenuto per gli auguri della Curia romana. Il suo discorso è stato veramente molto bello. Ha parlato della crisi della fede, dalla quale, penso, tutti ci sentiamo colpiti, ma anche parlato della capacità di molti giovani di ritrovarla (in particolare ha citato la GMG di Madrid). Ha detto che per non perdere la fede non bisogna fare come la moglie di Lot, che ha guardato indietro ed è diventata una statua di sale. I giovani di Madrid non hanno fatto come la moglie di Lot, ha detto il papa, e nemmeno Roberto lo ha fatto. Guardare avanti, questo è importante.

    22 Dicembre, 2011 - 12:20
  8. Gioab

    @ antonella lignani

    Visto che ha avuto la cortesia di ricordare l’episodio della moglie di Lot e della statua di sale, sarebbe stato interessante che spiegasse come mai viene da Dio tollerato il fatto che il vecchio Lot abbia avuto rapporti sessuali con le sue figlie.

    Forse potrebbe essere un buon argomento per giustificare la pedofilia cattolica. Magari la moglie è stata tolta di mezzo proprio per favorire la cosa.

    “[Lot]…Dimorava dunque in una caverna, lui e le sue due figlie. E la primogenita diceva alla più giovane: “Nostro padre è vecchio e nel paese non c’è un uomo che abbia relazione con noi come si fa in tutta la terra. Vieni, diamo a nostro padre del vino da bere e corichiamoci con lui e conserviamo una progenie da nostro padre”. ( Genesi 19.30-32)
    Lei come li vede i rapporti incestuosi ?

    22 Dicembre, 2011 - 15:51
  9. antonella lignani

    Caro Gioab, volevo ben dire! Le figlie di Lot volevano conservare una progenie al padre, così dice la Bibbia. Ma non è detto che tutto nelle vicende del popolo ebraico sia stato fatto bene o sia da imitare. L’episodio comunque è stato ricordato da Benedetto XVI.

    22 Dicembre, 2011 - 16:22
  10. Gioab

    @ antonella lignani
    Volevo ben dire ! – Certo non poteva mancare se l’oocasione è ghiotta.

    Se volevano conservare una progenie al padre vuol dire che l’incesto è autorizzato ! Non è condannato, altrimenti sarebbe stato presentato sotto una luce negativa. No ?

    p.s. Lot NON faceva parte del popolo ebraico che nasce con l’uscita dall’Egitto tramite Mosè dopo aver accettato la legge che Dio aveva dato loro. Lot era nipote di Abraamo quindi un Caldeo che dimorava in Sodoma ma aveva il favore di Dio che pazientemente gli permette di scegliere dove sfuggire al disastro della città. Perchè Dio lo risparmiò ?
    Anzi Dio gli aveva suggerito la regione montagnosa, ma lui rifiutò di andare là….
    “Allora Lot uscì e parlava ai suoi generi che dovevano prendere le sue figlie, e diceva: “Levatevi! Uscite da questo luogo, perché Geova sta per ridurre in rovina la città!” Ma agli occhi dei suoi generi sembrò come un uomo che scherzasse. ( Genesi 19.14)
    “E avvenne che, appena li ebbero condotti alla periferia, diceva: “Scampa per la tua anima! Non guardare indietro e non fermarti in tutto il Distretto! Scampa nella regione montagnosa affinché tu non sia spazzato via!” (v.17)
    “Quindi Lot disse loro: “Non quella, ti prego, Geova! Ti prego, ora, il tuo servitore ha trovato favore ai tuoi occhi in modo che tu magnifichi la tua amorevole benignità, che hai esercitato verso di me per conservare in vita la mia anima, ma io, io non posso scampare nella regione montagnosa, affinché la calamità non mi si avvicini e io certamente muoia. Ti prego, ora, questa città è vicina per fuggirvi ed è una piccola cosa. Ti prego, che io scampi là — non è una piccola cosa? — e la mia anima seguiterà a vivere”. Così gli disse: “Ecco, veramente ti mostro considerazione anche fino a questo punto, non rovesciando la città della quale hai parlato. Affrettati! Scampa là, perché non posso fare nulla finché tu non ci arrivi!” Perciò diede alla città il nome di Zoar.”
    Perché fu risparmiata la città ? solo per merito di Lot ? E come mai poi andò a vivere nella caverna ?

    22 Dicembre, 2011 - 16:46
  11. antonella lignani

    Caro Gioab, bisognerebbe consultare il cardinale Ravasi. Non so nulla di Lot.

    22 Dicembre, 2011 - 17:32
  12. Gioab

    E come fa ad avere fede nella Scrittura se non sa niente ?
    Quando arriverà al cospetto che dirà interroghi Ravasi ?

    22 Dicembre, 2011 - 18:17
  13. antonella lignani

    Ma il discorso sarà su “Avevo fame e mi avete dato da mangiare …”. Un po’ più difficile.

    22 Dicembre, 2011 - 23:40
  14. Gioab

    “Avevo fame e mi avete dato da mangiare …” A proposito di fame, ci sono i funghi buoni e quelli che avvelenano…. lei sa distinguerli ?

    23 Dicembre, 2011 - 12:38
  15. antonella lignani

    Credo di sì, mio padre era un valente micologo. Ma naturalmente questa è solo una metafora.

    23 Dicembre, 2011 - 14:07

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