Roberto e Gabriella dalla Turchia più tribolata

12 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Invito a partire. Stiamo vivendo un periodo molto particolare. Le notizie di quello che sta accadendo in Europa, a proposito dell’apertura dei confini, sono state interpretate dai profughi, qui a Van, come un invito a partire. Difficile avere un’idea di quante famiglie l’abbiano già fatto o ne siano in procinto. Possiamo solo riferirci alla nostra esperienza. Sono in maggioranza gli afghani, che ormai dal 2012 non hanno più alcuna possibilità di poter partire legalmente, che se ne vanno. Tutte queste partenze si spiegano anche col fatto che i confini ‘aperti’(?) permettono loro di andarsene da qui senza dover pagare tutto il viaggio fino in Germania, Austria, Svezia, ai trafficanti di umanità. Mentre prima dovevano pagare tutto, oggi, solamente il passaggio del mare dalla costa turca a quella greca, poi diventano clandestini fai da te.

    20 Ottobre, 2015 - 19:09
  2. Luigi Accattoli

    Sanno i pericoli. Percorso: Van-Istanbul in pullman, là si fermano un paio di giorni per trovare il gommone con cui arrivare in qualche isola Greca. Da lì ad Atene, poi via verso l’Europa. Da alcune settimane non facciamo altro che vivere momenti emotivamente forti. Dopo anni e anni di condivisione, oggi li vediamo preparare uno zaino per andarsene. Inutile cercare di dissuaderli. Abbiamo tentato tante volte, in tanti modi, di spiegare loro i pericoli cui vanno incontro, niente da fare. Conoscono i pericoli ma ci rispondono: ‘Se dobbiamo morire qui, fisicamente o moralmente, preferiamo farlo tentando di vivere’.

    20 Ottobre, 2015 - 19:11
  3. Luigi Accattoli

    Coraggio che buca. Abbiamo tanti timori sull’esito della loro scelta, possiamo però capirla bene! Da qui la prospettiva è completamente diversa. Tramite Skipe o Viber possiamo seguirli. Mentre vi scriviamo alcuni sono in Macedonia, altri in Austria, altri in Germania, altri ancora in Grecia. Ci siamo raccomandati con tutti di tenerci informati. Uno squillo dal loro telefono e li avremmo richiamati. Qualcuno ci ha già telefonato per dirci che il mare l’avevano passato. Non hanno voluto che fossimo noi a richiamare, anche questa è delicatezza! Grazie a voi, pellegrini, per questo coraggio che buca l’anima.

    20 Ottobre, 2015 - 19:13
  4. Luigi Accattoli

    Di domenica. Anche la piccola realtà ecumenica domenicale che viviamo ormai da diversi anni con i fratelli della casa-chiesa protestante iraniana, sta un po’soffrendo per le partenze di tante famiglie. Domenica scorsa eravamo poco più di venti. Ci sarà anche un avvicendamento di Pastore e per questo è venuto dall’Inghilterra il responsabile di questa zona per farci conoscere ‘il nuovo’ Pastore. Nuovo sì, ma anche provato dal fatto di aver sperimentato la prigione nel paese di origine per la sua scelta di fede che ovviamente là non è ammessa.

    20 Ottobre, 2015 - 19:14
  5. Luigi Accattoli

    Cristiani dispersi. Sta vivendo un momento delicato della sua vita dopo la liberazione dal carcere e per la responsabilità di una comunità come questa che di problemi ne ha a sufficienza per le difficoltà di vita del ‘gregge’ affidatogli. Fra poco tempo lo raggiungerà la moglie. E’ stato bello per noi che questa persona venuta dall’Inghilterra abbia chiesto a Gabri ed a me di stare vicini a questo nuovo giovane Pastore ben sapendo che siamo cattolici. Negli anni è stato facile e anche profondo vivere questa unità fra cristiani dispersi, unità sia festiva che talvolta feriale. Per noi è un Dono veramente grande.

    20 Ottobre, 2015 - 19:14
  6. petrus

    “Abbiamo tanti timori sull’esito della loro scelta, possiamo però capirla bene! Da qui la prospettiva è completamente diversa. Tramite Skipe o Viber possiamo seguirli. Mentre vi scriviamo alcuni sono in Macedonia, altri in Austria, altri in Germania, altri ancora in Grecia. Ci siamo raccomandati con tutti di tenerci informati.”

    [9]Dopo ciò, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. [10]E gridavano a gran voce:

    “La salvezza appartiene al nostro Dio seduto sul trono e all’Agnello”.

    [13]Uno dei vegliardi allora si rivolse a me e disse: “Quelli che sono vestiti di bianco, chi sono e donde vengono?”. [14]Gli risposi: “Signore mio, tu lo sai”. E lui: “Essi sono coloro che sono passati attraverso la grande tribolazione e hanno lavato le loro vesti rendendole candide col sangue dell’Agnello. [15]Per questo stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario; e Colui che siede sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro.

    [16]Non avranno più fame,
    né avranno più sete,
    né li colpirà il sole,
    né arsura di sorta,
    [17]perché l’Agnello che sta in mezzo al trono
    sarà il loro pastore
    e li guiderà alle fonti delle acque della vita.
    E Dio tergerà ogni lacrima dai loro occhi”.

    21 Ottobre, 2015 - 8:51
  7. Amen

    21 Ottobre, 2015 - 8:52
  8. Luigi Accattoli

    Da un visitatore che legge ma non ama affacciarsi ricevo questo messaggio:

    Hai invitato a leggere con il batticuore e infatti leggendo ho sentito il cuore che si gonfiava, come già in luglio, quando avevi inserito l’altra narrazione degli Ugolini. Come mi sento inadeguato! Vorrei che in tanti leggessero le testimonianze di cui ti fai ripetitore. Grazie anche per il fatto che contribuisci a comunicare il respiro di una chiesa immensa che passa attraverso l’unità dei piccoli.

    21 Ottobre, 2015 - 9:31
  9. petrus

    Preghiera:
    O Dio Padre,
    insegnaci a pregare come Gesù ha insegnato ai suoi discepoli.
    Come erano uniti i loro cuori,
    fa’ che anche noi possiamo essere uniti nell’unica fede, nell’amore, nel servizio.
    Fa’ che possiamo celebrare anche la molteplicità,
    rallegrarci delle diversità,
    e condividere di buon cuore le ricchezze dei nostri diversi modi di pregare.
    Fa’ che il nostro radunarci nel nome di Gesù ci trasformi realmente in una sola cosa,
    affinché il mondo possa credere alla sua presenza fra noi. Amen.

    21 Ottobre, 2015 - 15:21
  10. Marilisa

    Così sia!

    21 Ottobre, 2015 - 16:23
  11. giorgio

    Siamo verso la fase finale del Sinodo e come all’inizio venne gettata mediaticamente la carta del teologo vaticano, adesso spunta un altro scoop la vera o presunta malattia del papa. Un bel clima non c’è che dire.

    21 Ottobre, 2015 - 17:21
  12. petrus

    Turchia e Giordania si sono fatte carico di un numero enorme di profughi.
    Aiutare a gestire questi enormi campi profughi potrebbe essere utile per non far allontanare troppe persone. La Siria rischia lo spopolamento.

    https://www.youtube.com/watch?v=JJYDWzFkx10

    21 Ottobre, 2015 - 17:27

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