Roberta Serdoz e l’arte di amare

“Sono una professionista e la mia vita va avanti. Punto”.
“Non è che noi donne siamo più brave o più intelligenti dei mariti. E’ che durante la giornata abbiamo più cose da fare e sappiamo come ottimizzare il tempo”.
“Ecco – dice indicando un bimbo che piange in quarta fila in braccio alla mamma – per le donne c’è anche questo”.
“Così noi donne abbiamo capito come andare avanti nei momenti difficili e non buttarci giù”.
“Vedo che c’è anche qualche uomo. Va bene. Adesso li facciamo parlare, perché noi siamo sempre buone e disponibili”.
“La mia famiglia, comunque, rimane unita”.
“Io so che amo Piero, che abbiamo una figlia assieme, che il mondo ci è crollato addosso. Ma so anche che in qualche modo, tutti insieme, ne verremo fuori”.
“Rimarrò vicino a Piero a ogni costo”.

Sono le parole dette in pubblico o confidate ad amici da Roberta Serdoz, la moglie di Piero Marazzo, ieri e l’altro ieri. Su di esse conviene sostare. Con la prima battuta avrebbe risposto a chi l’invitava a moderare al Palazzo della Provincia un dibattito intitolato “Valore D. Le donne al vertice”. Seguono quattro frasi colte dai cronisti durante la conduzione della tavola rotonda. Con le ultime tre risponde a chi le chiede del marito. Esse riscattano molto della nostra miseria.

34 Comments

  1. fiorenza

    “Io so che amo Piero…” .
    Più che “arte di amare”, non è “scienza d’amore”?

    29 Ottobre, 2009 - 0:07
  2. mamma

    Ad un primo impatto colgo la forza e lo spessore umano di questa donna, forse dietro le sue parole immagino anche la fede, chissà. Poi dopo un pò penso che nell’unione coniugale si cammnina in due, e mi chiedo dov’era lei prima, quando lui comincava a “sprofondare”. Quando si cammina in due occorre che i passi per andare avanti siano bilanciatamente paralleli, altrimenti il rischio è che si perda il camminare insieme. E’ il suo essere autenticamente moglie che la fa “aspettare”che il marito riprenda il passo con lei, speriamo che il marito colga e sappia apprezzare il di lei aspettare, …se poi era andata lei troppo avanti veloce tanto che lui si era perso dietro?! Non sono riflessioni mie ma di Monica la madre di sant’Agostino, raro esempio di virtù coniugale

    29 Ottobre, 2009 - 0:21
  3. fiorenza

    Ciao, mamma. Sono contenta che sei tornata.
    Ciao Syriacus.
    Ciao Giuseppe (quondam Sump).

    29 Ottobre, 2009 - 8:43
  4. La salvezza è sempre venuta attraverso una donna….

    29 Ottobre, 2009 - 9:19
  5. … mi verrebbe voglia di dire che “noi uomini” possiamo essere meglio di così. Ma è talmente cretina come osservazione… che mi fermo solo ad ascoltare questa donna. Punto

    ps. Dov’è Sump ???? Salutatemelo…

    29 Ottobre, 2009 - 10:14
  6. mattlar

    Mah. Devo dire che anche io – un po’ come “mamma” ho qualche perplessità e qualche allergia sottocutanea, peraltro per motivi diversi da quelli di “mamma”. Certamente, sparare giudizi è sempre facile, quindi cerco di esprimere qualche perplessità, mantenendo tutto il beneficio della superficialità di alcune prime impressioni e chiedendo scusa se sono troppo crudo.
    Le osservazioni sono le seguenti.
    a) se non ricordo male la tempistica è stata la seguente. Il primo giorno è scoppiato lo scandalo, con tentativo (poi fallito) di negarlo da parte di Marrazzo; il secondo giorno Marrazzo ha dato le dimissioni (prima autosospensione); il terzo giorno è uscita la figura della Serdoz che perdona e dichiara la vicinanza a Marrazzo. Cosa fa la signora? Dove esprime questa suo affetto e tutta la sua vicinanza al marito? In una conferenza pubblica sul valore delle donne! Mi chiedo: la Serdoz sta tutelando il marito e la figlia? (non aggiungo quello che penso, ma) La rapidità degli eventi mi lascia un po’ perplesso: quello che è successo avrebbe steso un elefante (rottura pesante di una vita coniugale… non è la solita scappatella, marrazzo stava con un transessuale, mica capita tutti i gioni; fine della vita da first lady; sputtanamento su tutte le prime pagine). Io credo che – al posto di un coniuge tradito forse mi sarei comunque preso qualche tempo di riposo dal pubblico, per assorbire il colpo, elaborare la vicenda, assumere una posizione… non so cosa ne pensate. A me ha quasi dato fastidio. Oltretutto se stai alla conferenza non stai con il marito, né con la figlia che forse avrebbe un diritto ben maggiore della platea di avere la madre al proprio fianco.
    b) non esco dal cartone di Biancaneve e so bene che l’appellativo di telekabul per il tg3 non è mai stato un caso, però non sapevo che la moglie del governatore del Lazio del pd fosse una giornalista del tg3. In questo, ahimè, Berlusconi non ha tutti i torti. Non possiamo far finta di non vedere che la coppia Serdoz- Marrazzo sta al conflitto di interessi esattamente sullo stesso piano di Berlusconi.
    Per questi motivi, tutte queste lodi sperticate di questa signora (ho letto certi articoli sul Corsera veramente sproporzionati) mi sembrano fuori luogo e mi danno un po’ di allergia. E a questo punto mi sembra anche una scenetta patetica la storiella della fuga verso il convento.
    E ritengo più giustificato il dubbio di “mamma” quando si chiede dov’era prima costei. Io la stessa domanda la farei adesso: dov’è colei che dice piena solidarietà al marito, se già il giorno dopo era in Tv e in conferenza a parlare di se e delle donne? E sulla scorta di quello che dice “mamma”: sta aspettando il marito oppure se ne sta andando su una strada tutta sua? Mah.
    Vi esprimo queste perplessità, che sono anche una reazione a quei quattro articoli sdolcinati di semi propaganda su di lei usciti sul Corriere, che mi hanno fatto venire un po’ di bolle…

    29 Ottobre, 2009 - 11:00
  7. vabbé, anche a me il miele fa venire il diabete… ma i fatti di vangelo sono questo: dolcezza gratuita!
    Su Segno ho letto un’intervista al nostro Luigi che parlava proprio della sua ricerca di “fatti di Vangelo” nata visitando Tonino Bello moriente…
    E’ così il Vangelo cari miei: misericordia nella misericordia.
    Io sono felice per questa donna che dimostra coraggio.
    Tante lo fanno nel nascondimento, lei è una giornalista e per forza di cose deve avere anche un’immagine pubblica. Mica vogliamo mandarla a lavar scale (professione onestissima peraltro).
    Io non sapevo nemmeno che esistesse finchè è scoppiato questo scandalo…
    Però non capisco quest’affermazione di Mattlar:
    “Non possiamo far finta di non vedere che la coppia Serdoz- Marrazzo sta al conflitto di interessi esattamente sullo stesso piano di Berlusconi”.

    Vorrei solo far notare che Berlusconi è un editore, proprietario di giornali e reti televisive e società pubblicitarie.
    Marrazzo e Sardoz sono giornalisti. Professionisti e di sinistra quanto si vuole, ma giornalisti.
    Dove sarebbe il conflitto d’interessi?

    29 Ottobre, 2009 - 12:03
  8. Mattlar ha espresso il mio pensiero ‘en toto’ 🙂 e meglio non potevo fare.

    Mi metto al posto della Sig.a Serdoz e se il mio amato marito fosse al posto di Marrazzo, beh, vi garantisco, io sarei distrutta – completamente – altro che presentarmi in una conferenza pubblica … non avrei potuto parlare dalle lacrime! … Ma, si sa, Gabriella è troppo emotiva.

    29 Ottobre, 2009 - 12:07
  9. Leopoldo

    Marrazzo ha fatto bene a dimettersi perché ha ceduto al ricatto, non perché è andato a letto con un transessuale. Tale ultima circostanza non ha nessun rilievo politico (non mi risulta che il citato trans avesse chiesto favori o avesse ricevuto la promessa di una candidatura in cambio dei suoi servigi) ma ne ha invece per la sua vita privata e in particolare per la moglie, che però lo ama e nonostante tutto resterà con lui perché, conoscendolo, continua a stimarlo (che differenza eh?). Quanto alla “solita scappatella” (solita per chi?) di cui parla Mattlar, non sono d’accordo con la sua valutazione sulla maggiore gravità che avrebbe l'”insolita” esperienza di Piero Marrazzo rispetto alla prima, come non sono d’accordo proprio su nessuna delle sue impietose perplessità: mi permetto di dirlo perché sono giudizi non sui comportamenti ma sulle motivazioni intime di determinate scelte, tipo quella di trovare conforto presso un convento.
    Infine, le pietre di viva pietra tirate in faccia non sono perplessità, sono pietre e basta.

    29 Ottobre, 2009 - 12:10
  10. Leonardo

    “Sono una professionista e la mia vita va avanti. Punto”.
    Questo, in effetti, potrebbe dirlo anche Natalie.

    29 Ottobre, 2009 - 12:53
  11. mattlar

    Caro Leopoldo,
    sulla distinzione tra fatto politico e umano, mi sono già espresso in pieno nei giorni scorsi, in qualche modo avvalorando la tua tesi. Siccome però adesso si discetta sugli elogi della profonda umanità della moglie di Marrazzo, ho espresso le mie perplessità.
    Se poi ritieni che avere un rapporto con un transessuale sia uguale ad un rapporto tra uomo e donna, senza scendere in trivialità, ti invito a provare ad immaginare cosa si trovi sotto la gonnellina e credo che tu stesso possa riconoscere qualche differenza. Non è una questione di gravità: ma se io fossi la moglie, avrei qualche motivo in più della “classica” (canonica, tipica) scappatella a cui pensare. Detto questo, insieme a questa conferenza, anche l’annuncio (con seguente ritiro) (bada bene: non la decisione di ritirarsi, ma l’ANNUNCIO) di andare in convento comincia ad apparirmi un po’ di Grande fratello, La casa, La talpa o come si chiamano questi spettacoli.
    Come sottolinea Leonardo (avevo notato anche io ma mi sono risparmiato), l’incipit sulla professionalità già dice molto di quello che ho detto.

    29 Ottobre, 2009 - 13:15
  12. discepolo

    Un’ altra trans ,quella che aveva recitato nel film “mary per sempre”, intervistata, punta sul vivo da tutta questa pietà e ammirazione per le mogli ha detto ” Se tanti uomini sposati vengono con noi trans una ragione ci sarà , o no?”
    Già, ma nessuno si è posto questa domanda? voglio dire, se come lacrimevomente scriveva il Corsera la moglie, il lettone tutti insieme con la figlia ecc. ecc. gli davano tutte queste gratificazioni, se l’atmosfera era idilliaca , perchè il povero Marrazzo cercava altrove .. ?
    A proposito del paragone con Berlusconi, anche Marrazzo pare aveva fatto un depliant per la sua campagna elettorale nel quale si vedeva lui con la moglie e la figlia tipo famiglia del Mulino Bianco, aveva scritto “passa tutto il poco tempo libero dal lavoro con loro”
    Beh, ecco …forse proprio TUTTO il tempo libero non passava con loro.. evidentemente…

    29 Ottobre, 2009 - 13:25
  13. discepolo

    Sorry, scusate.. è vero.. il tempo in cui Marrazzo andava a trans non era “tempo libero”.. era orario d’ufficio…

    29 Ottobre, 2009 - 13:28
  14. mamma

    ma no, mattlar… non fraintendermi!
    Io penso che la signora serdoz stia pensando al bene di sua figlia, per primo. le sta facendo vedere conncretamente che si perdona l’errore e non si smette di amare per colpa di errori. questo è un esempio concreto fuori dalle parole e dal giornalismo. Loro sono persone pubbliche, e si trovano in luoghi pubblici, mentre si dipana la loro vita, e così lei lo fa.
    se poi la mia riflessione che, partendo da lei, faccio con me stessa: ma io mi accorgo che sto perdendo di vista mio marito, magari emergendo magari con successi che lo offuscano, magari con i miei no in casa, sotto le coperte ecc, questo non vuole dire che riguarda la Serdoz e non vuol dire che accada sempre quando uno della coppia sbaglia. e comunque lui ha sbagliato.
    Cito di nuovo l’esempio di una moglie che accogliendo sempre comunque il marito anche e sopratutto nell’errore ha fatto sua la croce di Cristo e il figlio è diventato un grande (sant’agostino). Auguri alla piccola Marrazzo

    29 Ottobre, 2009 - 13:32
  15. mattlar

    Non ho capito tutto il discorso di mamma. Però, va bene. Diciamo che dalle sue parole ho tratto una mia linea del tutto personale. Mi rallegro invece della consonanza (assai rara e dunque più preziosa) con Gabriella.
    A Leopoldo vorrei chiarire che non c’è giudizio morale quando parlo di trans. Non è questo il punto (tanto per intenderci, non leggere discepolo come se fosse una conseguenza di quello che dico io). Il punto era di sottolineare che la Serdoz parla partendo da un presupposto: che chi ha la colpa di tutto è il marito. Io al posto suo – almeno per escluderlo – mi interrogherei almeno un po di tempo su due fatti:
    a) tuo marito ti tradiva e tu non te ne sei accorta; e mi chiederei (se fossi una donna) che rapporto ho, io donna, con mio marito?;
    b) tuo marito ti tradiva non con una donna ma con un transessuale; e mi chiederei, che rapporto ho, da donna, con mio marito. Non sono pietre. Certamente sono domande dure, che penso mi farei se fossi coinvolto in una vicenda simile. Perché, volente o nolente, la signora è coinvolta nel fatto. In modo diverso dal marito, chiaramente, con responsabilità diverse (forse inesistenti, ma questo lo può appurare solo lei).
    Solo considerando questi due motivi, mi asterrei da un dibattito sul valore delle donne, almeno in piena tempesta o nelle propaggini di questa. Perché forse potrei avere qualche contenuto alterato da trasmettere. Ben venga che la Serdoz guardi al futuro con fiducia; tuttavia, non può omettere del tutto il passato (che tra l’altro è ancora presente). E tuttavia, se lei si espone ai dibattiti pubblici ciò implica che lei accolga anche le nostre repliche e considerazioni pubbliche. Non sassi: considerazioni.
    Potrei fare un paragone, con domanda, sperando che non sia irriverente nei confronti del padrone di casa. Ma se un domani scoppiasse uno scandalo (con clamore analogo) sulla signora Accattoli (ipotizziamo che si tratti di un legame con una setta satanica che pratica messe nere, sacrilegi e altro), potrebbe Luigi il giorno dopo con tranquillità d’animo tenere una conferenza, per esempio, sul valore della fede nella famiglia? O un dibattito pubblico su Sacra liturgia e santità della persona? Direbbe mai: cosa è chiamato a prevalere in questi casi: l’umanità o la professionalità? La sardoz ritiene che prevalga la professionalità; e da questo pulpito proclama l’umanità.
    Io continuo a trovare qualche profilo di inadeguatezza, stridore, incongruenza.

    29 Ottobre, 2009 - 13:56
  16. o non sarà invece come quella vedova, che il giorno dopo il funerale del marito morto di tumore, torna a fare il medico oncologo?
    ma cosa c’è di strano nel fatto che una gironalista faccia la giornalista dopo un fatto del genere e non si cosparga la testa di cenere?
    Stai dicendo forse che Marrazzo andava a trans per colpa della moglie che non gli dedicava abbastanza attenzione?
    E poi farei notare che il tradimento, sempre ignominioso senza appello, si basava su rapporti sessuali (come quelli che vanno con donne). Non aveva l’amante, tanto per intenderci.
    Non so se riesco a spiegarmi, ma le due cose sono diverse: non è lo stesso avere rapporti sessuali e avere una storia.
    Ripeto: per quanto gravi entrambi, configurano un problema diverso, che anche la moglie dovrà gestire in un modo diverso, immagino.

    29 Ottobre, 2009 - 14:49
  17. mattlar

    “Ma cosa c’è di strano nel fatto che una gironalista faccia la giornalista dopo un fatto del genere e non si cosparga la testa di cenere?”

    Niente di male. Però trovo uno stridore nel fatto che una donna, appena toccata e sputtanata ai quattro venti nel pieno del suo rapporto matrimoniale predichi sulla femminilità, senza chiedersi (mi sembra che sia mancato proprio il tempo tecnico per farlo) anche se non ci sia qualcosa da rivedere nel rapporto. Poiché nel rapporto moglie marito entrano molte considerazioni io non escluderei a priori che vi possano rientrare anche quelle sulla sua visione della donna e della femminilità (eccessi di carriera, mancanza di tenerezza, professionalità anche nel rapporto matrimoniale… non lo so… lancio solo alcune idee che chiederei a me). Mi sembra un po’ presto, per tutto, specialmente per predicare. Certamente, non sempre si può mollare tutto. Specialmente il lavoro. Ma questa era una conferenza, non credo un obbligo di lavoro. E in più era una predica.

    “Stai dicendo forse che Marrazzo andava a trans per colpa della moglie che non gli dedicava abbastanza attenzione?”
    No. O meglio non lo so, né mi interessa. Sto dicendo che l’uomo con cui costei era sposata cercava rapporti sessuali con altre da lei; e, nella fattispecie, cercava trasgressioni quasi- omosessuali (come le chiamiamo?) con altri da lei. In questo senso il paragone con l’oncologa non è calzante. La risposta non è scontata, ma la domanda io me la porrei e non mi sembra che si tratti di domanda facilissima. Se io scoprissi che mia moglie ha rapporti, anche occasionali, sado- maso o trasgressivi con donne o uomini, probabilmente mi interrogherei… non già sulla mia maschilità, ma almeno sulla mia capacità di essere uomo accanto a una donna, ciò che significa averla compresa, capita, ascoltata veramente. E dunque non mi esporrei in un dibattito sulle qualità dell’uomo, visto che tra queste e la capacità di essere diverso da una donna a mio avviso c’è una connessione assai intima, tale per cui se si inquina l’una, è facile (non è scontato!) che ci sia qualche metastasi anche nell’altra. Invece, lei questa eventualità l’ha chiusa immediatamente: capisco che non è cosa facile. Ma men che meno è facile in pubblico.

    “Non aveva l’amante, tanto per intenderci”.
    Ti sei spiegato. E condivido la possibile obiezione. Però, io la vedo un po’ così: è come se Marrazzo con questi rapporti lanciasse urla di disperazione. E lei, che era la persona più vicina, più intima non se ne è mai accorta. Certe cose non finiscono una volta chiusa la porta e pagato il compenso. Le ripercussioni sono su tutta la persona e su tutti i rapporti.

    29 Ottobre, 2009 - 15:19
  18. Grazie per le tue spiegazioni. Ho capito ora.

    Penso però all’ultima cosa che scrivi: egli, con questo suo comportamento, è come se lanciasse urla di disperazione e lei non se n’è mai accorta.
    Certo, può essere.
    Oppure, più semplicemente gli piaceva fare quel che faceva e quando è stato scoperto (solo allora, attenzione!) ha capito di aver perso la reputazione.
    Se non fosse stato scoperto, avrebbe continuato chissà per quanto.
    A volte pensiamo che gli altri, seguendo un comportamento sbagliato, ci lancino segnali che non siamo capaci di interpretare (classico il rimorso post mortem di una persona cara: Potevo fare di più!). Invece, più semplicemente, gli piace seguire quella strada e la seguono. Poi il perbenismo e il controllo sociale ti fanno scoppiare la bomba addosso e allora sei un uomo finito.
    Con questo non voglio dire che per tutti ci possa e anzi ci debba essere la possibilità di tornare indietro e di non essere etichettati per l’errore che si è compiuto.

    29 Ottobre, 2009 - 15:53
  19. Clodine

    Io invece non lo giustifico per niente, e se fosse stato mio marito, un bel calcio in culo: va’, sciò’, pussa via, fatti qualche anno a pane e acqua e poi ci si rivede…

    29 Ottobre, 2009 - 17:45
  20. Leopoldo

    Clodine, dubito fortemente che lo rivedresti.

    29 Ottobre, 2009 - 18:00
  21. Clodine

    Mi dispiace, ma il vizio non lo giustifico. Un uomo, soprattutto se ha un impegno di responsabilità, e che sia degno di essere chiamato tale, sa quando si DEVE fermare. E’ attrezzato abbastanza da comprendere che in quel preciso momento della sua vita si trova al baratro, conscio di essere vittima della malattia della lussuria, e dunque si ferma, cerca aiuto . Ci sono psichiatri, psicologi, barba di professori in grado di aiutare coloro che incappano nei disturbi comportamentali. Ma non lo ha fatto. Se non l’avvessero fermato, il Marazzo, avrebbe continuato ad oltranza a mangiarsi i soldi dei poveri contribuenti, dei pensionati che vanno a raccattarsi la verdura marcia al supermercato -di questi ho pena al cuore, non di lui- i quali, poveracci inguenuamente scrivevano al sito della regione Lazio alla voce :” PARLANE A MARAZZO!” e infatti, sai come rispondeva? Col C….O! E quanti ne ho visti di appelli,perfino io ho scritto, ancora aspetto la risposta, da MARAZZO. Ci sono le scuole gestite dalla regione a Roma, nelle periferie, che cadono a pezzi, ma lui i soldi se li bruciava a sesso: cinquemila euro a prestazione. Ma vergogna! I vizi, come le virtù, nascono insieme alla libertà, sono una scelta consapevole dell’uomo Punto, se per voi sono trooppo cinica, fa niente: va bene lo stesso.

    29 Ottobre, 2009 - 18:02
  22. Marcello

    Ohibò! Sono arrossito come una toga.

    29 Ottobre, 2009 - 18:37
  23. Clodine

    ma le toghe.. non sono nere?

    29 Ottobre, 2009 - 19:23
  24. roberto 55

    MAGISTRATI COMUNISTI !
    MAGISTRATI COMUNISTI !
    GIORNALISTI COMUNISTI !
    GIORNALISTI COMUNISTI !
    COMUNISTI COMUNISTI !
    COMUNISTI COMUNISTI !

    29 Ottobre, 2009 - 23:01
  25. Leonardo

    Vedo che questa è la gag preferita da roberto55 (un po’ come il generale Bagnasco per Matteo). Niente di male, ma se insiste prima o poi qualcuno dovrà ricordargli che i comunisti sono effettivamente esistiti, che sono stati una cosa pessima (direi la cosa peggiore della storia d’Italia dal 45 a oggi) che ce n’è ancora un certo numero in circolazione, e soprattutto che c’è un sacco di gente che è stata comunista, non se ne è pentita, non se ne vergogna e fa come se niente fosse: hanno solo lasciato cadere la zavorra ideologica ma il non-rispetto dell’uomo è rimasto quello (adesso magari sono diventati cocainomani puttanieri come tutti gli altri …).

    29 Ottobre, 2009 - 23:11
  26. roberto 55

    Leonardo,

    ma non facevi prima a rispondermi “CHE PALLE !” ?
    Buon venerdì a te !

    Roberto 55

    30 Ottobre, 2009 - 10:16
  27. nicol

    Scusate ma sono un po’ sconcertata.
    Ma davvero adesso facciamo il processo alla moglie quando il marito la tradisce? E’ vero che siamo in un paese dove il maschilismo non è mai morto e dove le ragazze stuprate vengono accusate di aver provocato, ma penso che di fronte ad una moglie che si è trovata tradita da un personaggio pubblico con tutto quel che ne deriva, sia veramente fuori luogo.
    E’ vero che tra cattolici siamo abituati ad un maschilismo profondo fatto di finta difesa delle donne e del loro ruolo.
    Ma se vi rubano il portafogli vi chiedete se la colpa è vostra perché ci tenevate dentro i soldi?
    Chiederei al padrone di casa di chiudere questa discussione perché offensiva verso una donna che sta affrontando già un dramma personale.

    30 Ottobre, 2009 - 10:49
  28. oggi mi ha colpito questa parola del vangelo:

    Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.

    30 Ottobre, 2009 - 12:10
  29. Luigi Accattoli

    Nicol condivido il tuo sentimento ma io non chiudo nessuna discussione. Le apro.

    30 Ottobre, 2009 - 12:42
  30. Leonardo

    Roberto, semmai avrei scritto “che palle”, minuscolo e senza punto esclamativo. Adopero le maiuscole con parsimonia e inoltre mi hanno detto che sulla rete scrivere in maiuscolo equivale a urlare.

    30 Ottobre, 2009 - 12:42
  31. principessa

    Nella mia vita ho imparato – spesso a mie spese – che non si è mai sicuri di come ci si comporterebbe nelle situazioni che vivono gli altri.

    E ho fatto mio un adagio degli indiani d’America : ” Prima cammina un miglio dentro i miei mocassini e poi mi giudichi e mi dai consigli “.

    30 Ottobre, 2009 - 17:38
  32. discepolo

    cara Nicol ,
    visto che ti senti offesa perchè qualcuno si è posto la questione “come mai tanti uomini sposati vanno a trans” , chiedersi il perchè delle cose non vuol dire “dare la colpa” alle mogli o alle donne,ne’ volerle offendere ma semplicemente cercare di capire.
    E’ vero, è così. a Milano i trans vanno alla grande , a Roma non ne parliamo.. Perchè secondo te? nel senso… sono quasi tutti uomini sposati, benestanti, borghesi, colti, magari ufficialmente cattolici, quelli che cercano la compagnia dei trans. (anche molti prelati, mi dicono )
    . qualche donna, tra le più intelligenti si è anche posta la domanda.. perchè.. mio marito mi tradisce con un trans ? non ci trovo nulla di offensivo.. non mi pare di offender la moglie di Marrazzo se dico che il povero Marrazzo qualche problema con la moglie o con le donne ce l’aveva .. o no?
    Dobbiamo fare come gli struzzi? mettere la testa sotto per non veder la realtà?’
    Marrazzo sarà colpevole ma non è certo l’unico colpevole di tutta questa ignobile faccenda…l’unico reprobo in un mondo di santi…
    Le vere, uniche vittime del nostro stile di vita sono i bambini.. dico “nostro” perchè non mi sento superiore moralmente a Marrazzo o a Berlusconi o a chicchessia.. dico nostro..perchè siamo noi adulti ,uomini e donne, mogli e mariti ,che sacrifichiamo i bambini per il nostro lavoro,i nostri piaceri, la nostra ambizione , la nostra “realizzazione”, siamo noi adulti,mogli e mariti che lasciamo i bambini soli la gran parte della giornata, tanto non importa la quantità del tempo che dedichiamo loro, vero , importa la “qualità” come ci insegnaano gli psicologi.. dico “nostrostile di vita” perchè se i mariti vanno a trans .. le mogli molto spesso sono troppo prese dalla loro carriera per stare coi figli.. questa è la mia esperienza quotidiana di pediatra in una grande città..
    e ora crocifiggetemi e insultatemi pure come misogino e reazionario…non m’importa
    ripeto le vere vittime sono i bambini .. quanto a egoismo direi che ormai mogli e mariti sono alla pari….

    30 Ottobre, 2009 - 19:24
  33. mattlar

    “Ma davvero adesso facciamo il processo alla moglie quando il marito la tradisce?”
    Niente affatto. Rispondiamo ad affermazioni un po’ precoci e e forse basate su una rappresentazione parziale della realtà.

    “dove le ragazze stuprate vengono accusate di aver provocato”
    Nicol, ti invito a leggere attentamente, si tratta di una posizione tutt’affatto diversa. E se leggi i miei post dei giorni prima, ho difeso strenuamente le ragioni di Marrazzo onde tutelare la persona, non l’uomo (contrapposto alla donna).

    “Ma se vi rubano il portafogli vi chiedete se la colpa è vostra perché ci tenevate dentro i soldi?”
    No. Ma se tenevo dentro al portafogli una somma spoporzionata rispetto a quanto normalmente accade e il giorno dopo il furto vado a parlare in una conferenza e discuto di come si gestiscono i risparmi privati mi aspetterei qualche legittima replica.

    Ciò posto mi dispiace per la richiesta di censura.

    30 Ottobre, 2009 - 20:07

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