Rilancio l’inchiesta sulle Porte Sante

Visitatori belli, giovedì 10 avevo chiesto il vostro aiuto con il titolo Cerco le “Porte Sante” della carità. Ora rilancio e amplio l’inchiesta: mi interessano elementi d’ogni genere riguardanti le “aperture” delle Porte che si sono fatte per l’Italia nella giornata di ieri, o che si faranno prossimamente. Trovandomi a Spoleto per una conferenza, l’arcivescovo Renato Boccardo mi ha guidato in una visita alla cattedrale dov’è allestito un percorso giubilare di grande interesse, dalla Porta Santa alla stazione dei Testimoni, alla memoria del Battesimo, al Tabernacolo, a Maria, ai Confessionali. Ditemi ditemi: che avete visto, che avete fatto, che avete visto fare, che farete.

55 Comments

  1. discepolo

    Quanto e’ bella la libertà! Dio perdona tutto!fate quel che vi pare tanto sarete di certo perdonati! perchè pentirvi, sentirvi in colpa, convertirvi, fare penitenza? non ce ne è bisogno.Quento male fa la rigidità di quelli che si attengono ai comandamenti1 non ce ne è bisogno! Si trova sempre il modo di” arrangiare la situazione “Ipse dixit!
    “Quanto è bella la libertà, la magnanimità, la speranza di un uomo e una donna di chiesa. Invece, quanto brutta e quanto male fa la rigidità di una donna o di un uomo di chiesa, la rigidità clericale, che non ha speranza”. Il Papa, nell’omelia pronunciata a Santa Marta il giorno dopo l’apertura della Porta santa in tutte le cattedrali del mondo, torna a invocare “apertura” in nome della speranza: “Questa è la profezia che oggi la chiesa ci dona. Ci vogliono donne e uomini di speranza, anche in mezzo a dei problemi. La speranza apre orizzonti, la speranza è libera, non è schiava, sempre trova un posto per arrangiare una situazione”. In quest’anno santo della misericordia, ha chiarito Francesco, “ci sono due strade”. Da una parte “chi ha speranza nella misericordia di Dio e sa che Dio è Padre; Dio perdona sempre, ma tutto; oltre il deserto c’è l’abbraccio del Padre, il perdono”. Dall’altra, invece, “ci sono quelli che si rifugiano nella propria schiavitù, nella propria rigidità, e non sanno nulla della misericordia di Dio”. Questi – ha aggiunto – “erano dottori, avevano studiato, ma la loro scienza non li ha salvati”.Bergoglio ha rievocato un fatto accaduto durante una messa per i malati celebrata a Buenos Aires, nel 1992. L’attuale Pontefice stava confessando da ore quando gli si avvicinò una donna di ottant’anni. “E io ho detto: ‘Nonna, lei viene a confessarsi?’. ‘Sì’. ‘Ma lei non ha peccati’. E lei mi ha detto ‘Padre, tutti ne abbiamo’. ‘Ma forse il Signore non li perdona?’. ‘Dio perdona tutto!’, m’ha risposto. ‘E come lo sa?’, ho chiesto. ‘Perché se Dio non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe’”. Ecco – ha chiosato Francesco – “davanti a queste due persone – il libero, la speranza, quello che ti porta la misericordia di Dio e il chiuso, il legalista, l’egoista, lo schiavo delle proprie rigidità – ricordiamo questa lezione che questa anziana ottantenne portoghese mi ha dato: Dio perdona tutto, soltanto aspetta che tu ti avvicini”.

    naturalmente Bergoglio sa con pacata ertezza quello che fa o pensa Dio e sa CON CERTEZZA che Dio perdona tutto 4 lo può dire tranquillamente . Se poi invece Dio non facesse quello che si aspetta Bergoglio. chi avrebbe torto’ Dio o Bergoglio se per esempio Dio non perdonasse proprio tutto? avrebbe torto Dio? ma certo è ovvio : Bergoglio è PIU’ BUONO DI DIO!

    Maria Cristina Venturi

    14 Dicembre, 2015 - 18:39
  2. Scrivo quello che penso di scrivere da molte ore, non trovando però il tempo. Perciò non mi addentro sull’esame del lungo intervento di Maria Cristina; magari lo vedrò poi.
    Ho già messo un piccolo commento dicendo che l’apertura della “nostra” porta santa è andata molto bene. Siamo rimasti tutti sorpresi dalla quantità di gente che è accorsa. Sia la chiesa della Madonna delle Grazie, dalla quale partiva la processione, sia il Duomo erano stracolmi. La cosa forse più notevole era che tutta questa gente era raccolta e nel più completo silenzio.
    Posso dire di avere subito riflettuto: 1. c’è in giro una grande esigenza di misericordia; 2. è evidente che ci troviamo davanti a un “effetto Bergoglio”.
    Comunque nella mia città tutto è stato molto semplice. La processione, alla quale partecipavano anche le suore di clausura, le confraternite, le autorità ecc. non aveva nulla di grandioso, ma nello stesso tempo era la testimonianza di tanti. Precedeva tutti il vescovo, col suo pastorale: veramente un pastore.
    La celebrazione eucaristica, bene organizzata, ha avuto l’intermezzo della “ammissione al sacerdozio” di un giovane.
    Certo, le teste erano per lo più canute. Ma comunque ieri sera ho provato per la prima volta dopo tanto tempo un senso di speranza sulle sorti della Chiesa.

    14 Dicembre, 2015 - 18:55
  3. picchio

    naturalmente Bergoglio sa con pacata certezza quello che fa o pensa Dio e sa CON CERTEZZA
    e questo non lo fanno tutti i papi, Discepolo? Giovanni Paolo Secondo con pacata certezza sapeva quello che pensava Dio riguardo all’ordinazione femminile e lo sapeva CON CERTEZZA.

    14 Dicembre, 2015 - 21:14
  4. Luigi Accattoli

    Discepolo – Maria Cristina Venturi su quali testi del Papa basi l’accusa ch’egli predichi un perdono senza conversione? Te lo chiedo perché qui nel blog tu lo affermi sempre come fosse evidente e invece è lampante il contrario: Francesco parla continuamente del peccato e del cambiamento del cuore indispensabile per ottenerne il perdono. Nel commento seguente riporto i brani dell’omelia di ieri nei quali questa predicazione del peccato e della conversione è chiara come il sole.

    15 Dicembre, 2015 - 8:36
  5. Luigi Accattoli

    Francesco nell’omelia di ieri al Santa Marta: «Nella prima lettura — ha fatto subito notare il Papa — abbiamo ascoltato un passo del libro dei Numeri» (24, 2-7.15-17) sulla «storia di Balaam: era un profeta, ma era anche un uomo e aveva i suoi difetti, ma persino i peccati». Perché, ha rimarcato Francesco, «tutti abbiamo peccati, tutti, tutti siamo peccatori». Ma «non spaventatevi — ha rassicurato il Papa — Dio è più grande dei nostri peccati». «Balaam — ha spiegato — è stato “affittato” da un tale Balak, generale e re, che voleva distruggere il popolo di Dio. E lo inviò a profetizzare contro il popolo di Dio». Però «nel cammino Balaam incontra l’angelo del Signore e cambia il cuore, e vede la verità. Cambia dall’errore alla verità e dice quello che vede». «È bello — ha aggiunto Francesco — come il libro dei Numeri racconta questa storia: “Oracolo di Balaam, oracolo dell’uomo dall’occhio penetrante”». Infatti, ha spiegato, «quando lui cambia il cuore, si converte, ha l’occhio penetrante e vede lontano, vede la verità, col cuore aperto, col cuore — con buona volontà sempre si vede la verità — e dice la verità». Da parte sua, «Balaam ha avuto la libertà di dire a quello che lo aveva “affittato”: “Io vedo questo, se a te non piace, problema tuo; ma io ti dico quello che vedo”». Ma «cosa è successo nel cuore di Balaam?». Il fatto, ha detto Francesco, è che «lui ha aperto il cuore e il Signore gli ha dato la virtù della speranza». E «la speranza è questa virtù cristiana che noi abbiamo come un gran dono del Signore e che ci fa vedere lontano, oltre i problemi, i dolori, le difficoltà, oltre i nostri peccati». Ci fa «vedere la bellezza di Dio». «Dio perdona tutto, soltanto aspetta che tu ti avvicini».

    http://w2.vatican.va/content/francesco/it/cotidie/2015/documents/papa-francesco-cotidie_20151214_la-lezione-di-una-nonna.html

    15 Dicembre, 2015 - 8:36
  6. Luigi Accattoli

    Ho messo in neretto le parole del Papa che dicono avvertenza del peccato, cambiamento del cuore, avvicinamento a Dio, mutamento della condotta costi quello che costi. E’ l’intero percorso del pentimento, della conversione e della penitenza. Questo percorso c’è sempre nella predicazione del Papa.

    15 Dicembre, 2015 - 8:47
  7. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi buona giornata: mi attendo che tu risponda alla mia domanda.

    15 Dicembre, 2015 - 8:48
  8. Sara1

    Al di la’ di Discepolo ha uno stile omiletico vecchio e pesante, aspro poi, sempre peccato peccato peccato per forza dopo serve la misericordia e’ peccato anche se respiri.
    Io tutta questa modernità sarò pazza ma non riesco a vederla proprio.

    15 Dicembre, 2015 - 8:49
  9. picchio

    oilà, qual buon vento! buongiorno Sara.

    15 Dicembre, 2015 - 9:10
  10. Lorenzo Cuffini

    🙂
    Mi sembra evidente che , se per uno Francesco fa il piacione e dice esclusivamente quello che la ggente vuole sentirsi dire , e per l’altro Francesco è fissato col peccato ed è aspro come la cartavetro,le due critiche, speculari e opposte, si elidono a vicenda.
    Il problema non è di Francesco, ma dell’uno e dell’altro e dei loro gusti personali.

    15 Dicembre, 2015 - 9:58
  11. Sara1

    “Il problema non è di Francesco, ma dell’uno e dell’altro e dei loro gusti personali.”

    Veramente glielo ha detto anche il rabbino di Segni che esagera con la polemica sui dottori della legge, ne fa una caricatura degna del peggior antigiudaesimo però non ci sono santi da quell’orecchio non ci vuole sentire e insiste, forse piega la Bibbia alla polemica contro l’opposizione interna (il che spiega perchè Discepolo la veda diverso da me) però quello è, non è corretto chiedere chiarimenti solo a Discepolo.

    15 Dicembre, 2015 - 10:18
  12. Federico Benedetti

    Tornando alla richiesta di Luigi, inoltro l’omelia del nostro arcivescovo in occasione dell’apertura della porta santa:

    http://www.luiginegri.it/default.asp?id=401&id_n=1580

    Non ho potuto partecipare perchè non ero in città per via di un impegno familiare. Non ho saputo quanta gente abbia partecipato alla duplice apertura delle due porte sante (essendoci due cattedrali o concattedrali nel territorio dell’arcidiocesi), ma certo in questi giorni lo scandalo di Ca.Ri.Fe. ha rovinato il sonno a molti di noi. Come dice il nostro arcivescovo: abbiamo bisogno di un tempo di grazia.

    15 Dicembre, 2015 - 14:48
  13. manuel76

    In diocesi di Cremona quattro porte: la Cattedrale, e tre santuari: Caravaggio, Castelleone, Casalmaggiore.

    A me ha lasciato un po’ perplesso la sospensione di tutte le messe vespertine della città e dei centri vicini alle “porte”. La folla era effettivamente nutrita.
    Ho però incrociato varie persone davanti ad altre chiese cercare la messa che non ci sarebbe stata. Un po’ dispiaciute dire: “Pasiensa…”

    Forse oltre la celebrazione centrale, solenne, (anche bella!), curata, affollata, rimane la misericordia che ciascuno chiede per sè, in modo semplice.

    Cara discepolo, la certezza che Dio perdona tutto è un atto di fede.
    Qualunque altro ragionamento su cosa Dio debba o non debba perdonare vale poco.
    L’opposto della misericordia non è il peccato: la misericordia non è la negazione del peccato, ma della durezza di cuore.

    (aSpEtToSaRa1PeTrUsMaRiLiSaPeRfIrMaRmIiNtAnToSaLuToPiCcHiOeTuTtI)

    PS: Federico, ma il tuo arcivescovo ha poi chiarito con il Papa?

    15 Dicembre, 2015 - 16:30
  14. picchio

    aSpEtToSaRa1PeTrUsMaRiLiSaPeRfIrMaRmIiNtAnToSaLuToPiCcHiOeTuTtI

    un saluto anche a te. Giocherellone oggi 🙂

    15 Dicembre, 2015 - 17:12
  15. Lorenzo Cuffini

    Devo essermi perso qualcosa.

    Ma quali sono le frasi in cui Bergoglio fa dei dottori della legge ” una caricatura DEGNA DEL PEGGIOR ANTIGIUDAISMO ” ?!
    E dov’è che “ha PIEGATO LA BIBBIA alla polemica verso l’opposizione interna” ?!

    15 Dicembre, 2015 - 18:55
  16. discepolo

    caro Manuel , la misericordia cristiana non è solo l’opposto della “durezza di cuore” ma è anche l’opposto della “mollezza di cuore”.
    sì perchè misericordia non vuol dire tolleranza del peccato, non vuole dire che allora “mangiamo beviamo scopiamo tanto Dio è misericordioso e ci perdona1
    No, non è così. Dio è misericordioso e ci perdona e non bisogna essere duri di cuore , ma non bisogna neppure essere “MOLLI” cioè corrotti e lassisti , come la società odierna vorrebbe da noi .
    Eessere molli , corrotti, degenerati, depravati , “lassez -faire lassez aller” è il contrario della morale cristina che esige dal singolo onesta e serietà di condotta e NON MOLLEZZA.
    Che non si debba giudicare gli altri è una bella cosa, ma che si debba giudicare severamente SE STESSI e le proprie azioni, che non si debba essere altamente “indulgenti” coi propri vizi, che non si debba essere come Erode che fece tagliare la testa a Giovanni il Battista che gli ricordava , spiacevolmente , che non poteva fornicare a suo piacimento, è direi una pietra MILIARE del cristianesimo.
    se il cristiano potesse e dovesse dire “faccio quel che mi pare e piace , tanto Dio è misericordioso e mi perdona”
    a che sarebbe servito il sacrificio di Cristo sulla Croce per i nostri peccati?Il contrario della misericordia cristiana non è solo la durezza del cuore e il giudizio, ma anche la MOLLEZZA DEL CUORE e l’ASSENZA DI GIUDIZIO SU SE’ STESSI.
    l’assenza di moralità, di senso del dovere, di sacrificio nella nostra vita individuale e l’indulgere a tutti i desideri della carne e non , con la presunta certezza che , tanto, qualsiasi cosa facciamo , Dio ci perdona , non è cristianesimo caro Manuel 76
    o almeno non è cristianesimo come è stato insegnato fino ad ora, come è stato insegnato a me : se poi tu,come sacerdote, voi, i “nuovi teologi “avete inventato una “nuova religione” dove tutto è permesso perchè tutto è perdonato a prescindere , almeno caro manuel 76 abbiate il buon gusto di non chiamare questo “cristianesimo£ ma chiamatela nuova religione universale del perdono universale e tanti saluti a Cristo Giudice nel giorno del Giudizio!

    Maria Cristina Venturi

    15 Dicembre, 2015 - 20:50
  17. discepolo

    la misericordia è l’opposto della durezza di cuore. Posso essere d’accordo solo se manuel 76 ammette che la misericordia è anche l’opposto della “purezza di cuore””
    E con opposto della purezza di cuore intendo complicità e connivenza col peccato” ,corruzione e indifferentismo. lasciate pur fare.
    cosa pensi caro Manuel 76 di San Giovanni Battista?lui sì che era un puro di cuore . oppure per te era un pericoloso reazionario fondamentalista quando diceva agli uomini del suo tempo”Razza di vipere chi vi insegna a voler sfuggire all’ira imminente?
    (Luca,3,7′)eppure Gesù ha detto di lui che nessun nato di donna era maggiore di lui.
    e che pensi caro manuel 76 di San Paolo? anche lui era un puro di cuore oppure un pericoloso reazionario fondamentalista? uno che non aveva capito nulla quando diceva (ROMANI.1,18)
    in realtà l’IRA di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocanol a Verità nell’ingiustizia
    Romani 1,26 “Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore”
    L’impurità di cuore, caro Manuel non può essere fatta passare per “misericordia”
    altrimenti si fa come disse il compianto card. Biffi.
    per molti preti ormai Cristo è un pretesto per parlare di qualcosa d’altro.

    Maria Cristina Venturi

    15 Dicembre, 2015 - 21:09
  18. discepolo

    scusate volevo dire la misericordia è la purezza di cuore ed è il contrario dell'”impurità di cuore”

    Maria Cristina Venturi

    15 Dicembre, 2015 - 21:10
  19. discepolo

    comunque se volete divertirvi a sapere quanti insulti abbia lanciato ai cattolici il papa Francesco da quando è papa , da “duri di cuore” a “pelagiani
    da “zitelle” a 2adoratori del Logos” c’è un divertente elenco:
    the Pope Francis little book of insults:

    http://thatthebonesyouhavecrushedmaythrill.blogspot.it/2013/12/the-pope-francis-little-book-of-insults.html

    divertitevi a trovare voi stessi. certo in qualche categoria vi ritroverete, ha insultato praticamente tutti!
    🙂 🙂

    Maria Cristina Venturi

    15 Dicembre, 2015 - 21:20
  20. discepolo

    persnalmente mi ritrovo specialmente in questi insulti:

    contatori di Rosari ( cerco di dire il rosario ogni giorno)
    adoratori del Logos( certo mi piace molto leggere testi e meditazioni di santi e mistici sul logos)
    cristiani da pasticceria ( certo vado spesso in pasticceria dopo la Messa a comprare le paste per i miei figli)
    in sintesi io sono un adoratore del logos-contatore di rosari-cristiano da pasticceria.
    e come tale non piaccio al misericordioso Bergoglio. ma siccome neppure lui piace a me , poco m’importa. !
    però chiedo lo stesso perdono a Dio delle mie umane imperfezioni!
    🙂

    Maria Cristina Venturi

    15 Dicembre, 2015 - 21:28
  21. Lorenzo Cuffini

    Ma io mi ritrovo perfettamente in tutti, a tratti piu’ e a tratti meno.
    Ma, oh: non ce n’è uno che non mi senta calzare addosso, non uno solo.
    Sarò da ricovero?!
    🙂
    E poi, scusate: sono insulti, quelli? E allora, il poor Pietro , che si sentì dare direttamente del satana, e da qualcuno che aveva voce aaaaassai piu’ autorevole del feroce Bergoglio!!!, che avrebbe mai dovuto dire?!
    Vi va bene che non è data la possibilità che diventi mai papa il vecchio Lorenz: se no, sai che big big big book of insults!!!
    🙂 🙂 🙂

    15 Dicembre, 2015 - 21:34
  22. picchio

    concordo con te Lorenzo 🙂

    15 Dicembre, 2015 - 21:48
  23. Clodine

    Non credo sia sempre vero che i Papi pensano come Dio. Anche una banale identificazione rasenta l’eresia. Dio è l’Essere perfettissimo Creatore e Signore del cielo e della terra, e il Papa, per quanto venerabile, è un peccatore: a nessun Cattolico verrebbe in mente di usare la dottrina dell’ infallibilità , ad esempio, per giustificare tutto quanto un Papa dice o fa. Chi asserisce il contrario, o ignora la vera Fede cattolica, o è in mala fede.

    Ma questo per via di principio, voglio dire, al di la di possibili riferimenti impliciti o espliciti. Sulla misericordia di Dio, poi, credo si cada in un enorme malinteso pensare che sia un atto dovuto da parte di Dio, cioè non confondiamo la misericordia con la famosa pioggia ” che cade sui buoni e sui cattivi”. Qui la cosa è molto diversa: se uno “rifiuta di essere figlio”, se vive in una continua “bolgia” di peccati perché così gli piace stare e si pone come padrone di sé stesso, un po’ come Adamo nell’Eden, è fuori dallo “sguardo” di Dio e dunque anche “fuori ” dalla misericordia . In questo senso non ci sono scappatoie: nessuna misericordia senza giustizia e senza supplica. Parlare di “rigidità” o di “morbidezza” tentare un discrimine tra le due condizioni , tra i due atteggiamenti, a mio avviso è fuorviante, mentre è la santità di vita il requisito essenziale, che nessuno può giudicare o vedere dall’esterno, se non Dio che vede “dentro”…il cuore…

    15 Dicembre, 2015 - 21:52
  24. picchio

    gli ” insulti ” di bergoglio fanno sorridere di fronte al razza di vipere di giovanni Battista ! Questo si che è un insulto come si deve, Bergoglio dilettante!

    15 Dicembre, 2015 - 21:58
  25. Clodine

    Anche sull’omelia, riflettendoci, la sviolinata su Balaam mi interroga e m’inquieta non poco, perché se è vero quello che dice il Papa è anche vero che Baalam è menzionato come un esempio da evitare. San Pietro ne descrisse i tratti di chi “amò un salario di iniquità,”. In Numeri 31:15-16 lo stesso “Mosè” ne racconta come di un “flagello”. In Apocalisse 2:14 parlando di Baalam si legge: ” hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d’Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare.”
    Insomma Baalam è un falso profeta a tutti gli effetti, e portarlo ad esempio..boh…francamente…
    Mi limito a riportare la Parola di Dio, su Baalam, così com’é, almeno, se qualcuno avrà di che ridire, ne domandi ragione a San Pietro stesso:

    “Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata. Molti li seguiranno nella loro dissolutezza; e a causa loro la via della verità sarà diffamata. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna già da tempo è all’opera e la loro rovina non si farà aspettare.” Pietro 2:1-3

    15 Dicembre, 2015 - 22:13
  26. Luigi Accattoli

    Maria Cristina Venturi vedo che non mi hai risposto. No problem: attendo la tua prossima invettiva. Sono buone pagine di letteratura fantastica: il Concilio non nomina Satana, la vera Chiesa insegnava che i bambini morti senza battesimo si dannano, Kasper afferma che tutti i divorziati risposati devono essere ammessi alla comunione, Francesco insiste sugli immigrati ma non si occupa degli anziani, oggi non ha nominato la Madonna, in Africa non ha predicato Cristo, reputa inutile il pentimento e la conversione. Io ogni volta attesto il contrario e tu niente, impegnata a portare al giusto calore la prossima furia. Vai avanti, ti seguo.

    15 Dicembre, 2015 - 23:48
  27. Clodine

    Corrige@ Balaam. ..

    16 Dicembre, 2015 - 0:28
  28. Si è riaffacciata Sara. Saluti.
    Ha scritto: “non è corretto chiedere chiarimenti solo a Discepolo
    Condivido (forse perchè mi fa comodo), sempre se intendo bene il senso.
    Chi lo sa se Sara voglia esplicitarlo meglio.
    Saluti a tutti.

    16 Dicembre, 2015 - 9:26
  29. Al topic: Comunque a Napoli sembra sia quella del Duomo.
    (Il parroco però: “non so niente“)

    16 Dicembre, 2015 - 9:32
  30. manuel76

    Cara discepolo,
    sono parzialmente d’accordo. E penso sia una tua involontaria mistificazione dell’idea di misericordia.
    Per quanto percepisco la misericordia riconosce la miseria, non la nega, ma lascia che questa tocchi il cuore di chi osserva.

    Diventa un dono, che ha la caratteristica della gratuità, prescinde dalle opere: questo è il mistero della bontà di Dio e della sua infinita misericordia.
    Non è un premio, che presuppone una gara, un lavoro, un impegno.

    Insomma il Papa non sta distribuendo regali di Natale comprati al negozio dei cinesi, ma riconosce la miseria dell’uomo ed è tramite per ricordare all’uomo che non si lasci scoraggiare dalla propria piccolezza, perchè c’è un Dio che si piega ad elevarlo anche quando l’uomo non riesce da solo. In fondo ricorda semplicemente di pregare per attingere alla infinita misericordia divina.

    Ragionando per contrari la misericordia umana è il contrario della superbia di giudizio, è cercare di non guardare dall’alto in basso.
    Il “giudizio” giusto non nega la miseria, ma le dona un gratuito sorriso, un abbraccio che solleva.

    16 Dicembre, 2015 - 9:47
  31. Giusto per ragionare Manuel -quanto poi, lei discorreva con Discepolo- ma io credo di aver capito che Discepolo non si dolga perchè il papa ci presenta e parla di “misericordia” -e desideri che lanci fulmini e saette- ma si duole semplicemente per il modo in cui la “Misericordia” è presentata.
    Per capirci, il tema che la parte più “tradizionale” ha lamentato e lamenta e quella della vaga e indefinita cornice della stessa, cosi come presentata.
    Ad esempio, sull’Indulgenza, se non si è chiari, si cancella con un colpo di spugna una dottrina, e nello stesso tempo sembra se ne introduca una nuova.
    Per essere più chiari: il perdono dei Peccati c’è sempre stato; poi la Dottrina delle Indulgenze, per cui la Chiesa dispensa le Grazie attingendo al tesoro dei meriti del Salvatore; ora, sembra nuova: Dio stesso sembrerebbe conceda l’Indulgenza.
    E’ uno sviluppo? Lecitissimo.
    E’ lecito però chiedere, non dico un documento Dottrinale come quello di Paolo VI, ma almeno una spiegazione ad una Udienza, Angelus o altro?
    (Non mi si risponda la Bolla d’Indizione poichè confonde Misericordia e Indulgenza, e non spiega).
    Saluti.

    16 Dicembre, 2015 - 10:02
  32. Come ha ragione Ubi! La confusione in effetti c’è. Pare che il testo “performativo” di riferimento sia la lettera a mons. Fisichella. Il nostro vescovo avrebbe dovuto dare disposizioni, ma non le ha date. Penso comunque di poter riassumere (in base alla lettera):
    1. Confessione e comunione;
    2. Pellegrinaggio alla chiesa giubilare;
    3. Partecipazione alla liturgia eucaristica;
    4. Preghiere per il Papa;
    5. Opera buona.
    6. L’indulgenza può essere applicata ai defunti.
    Però potrebbero anche dirlo chiaramente!

    16 Dicembre, 2015 - 13:56
  33. manuel76

    Ubi,
    non so risponderti se sia uno sviluppo o meno.
    Rifletto soltanto sul fatto che noi abbiamo bisogno vedere come umane le azioni divine, per cercare di capire, abbiamo bisogno di “materializzare”.
    Allora dal peccato vieni assolto, sciolto come da un legame, le grazie le dispensi, come il pane, per dispensarle ne attingi…La colpa, la pena, l’essere perfettissimo, la creazione del cielo e della terra.

    Dalle scienze ci dovrebbe essere chiaro che per spiegare l’ottica non basta la meccanica di Newton e di Galileo, l’energia, la massa, la carica, hanno aspetti competamente diversi, benchè le cose siano così da sempre.
    Forse cercare nuove formulazioni consentirebbe di capire la sostanza, quello che sta sotto, di vedere la luna oltre al dito che la indica.

    16 Dicembre, 2015 - 14:02
  34. Lorenzo Cuffini

    Nella mia ingenuità pensavo fossero queste le condizioni:

    w2.vatican.va/content/francesco/it/letters/2015/documents/papa-francesco_20150901_lettera-indulgenza-giubileo-misericordia.html

    Vedo però che Antonella qui sopra utilizza dei ” pare che” e attende ulteriori istruzioni dal vescovo.

    Perché?

    16 Dicembre, 2015 - 14:26
  35. E’ cosi Antonella.
    Eppure sarebbe bastato un chiaro e semplice: “può essere ottenuta alle solite condizioni”.
    Si è purtroppo preferito un linguaggio meno ufficiale e preciso, e questo ha ingenerato una certa “confusione”.
    Io cercherò di attenermi alle solite condizioni.
    Qui il cardinale Mauro Piacenza, capo della Penitenzieria Apostolica:
    http://www.famigliacristiana.it/articolo/peccati-e-perdono-come-ottenere-l-indulgenza.aspx

    16 Dicembre, 2015 - 14:51
  36. Lorenzo Cuffini

    Il cardinale Piacenza, nel link sopra riportato a domanda risponde:

    D-Quali sono i requisiti per ottenere l’indulgenza che, ricordiamolo, può essere ottenuta anche in favore dei defunti?
    R -«Sono essenzialmente tre: il sacramento della Riconciliazione, la partecipazione all’Eucaristia e la preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre.
    D-Nella lettera del 1° settembre Francesco ha fornito ulteriori precisazioni…

    R_«Il Papa chiarisce che, per ottenere l’indulgenza, “i fedeli sono chiamati a compiere un breve pellegrinaggio verso la Porta santa, aperta in ogni cattedrale o nelle chiese stabilite dal vescovo diocesano, e nelle quattro basiliche papali a Roma, come segno del desiderio profondo di vera conversione”. A quanti ne sono impossibilitati “sarà di grande aiuto vivere la malattia e la sofferenza come esperienza di vicinanza al Signore”, mentre per i carcerati “ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta santa”. C’è poi un forte appello in favore delle opere di misericordia corporale e spirituale: “Ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare”».

    Se confronto queste tre risposte con quanto desunto dalla lettera citata, le cose mi sembra che siano le stesse.
    Dove è la confusione generata?

    16 Dicembre, 2015 - 15:05
  37. Non credo sia qui la confusione: http://w2.vatican.va/content/paul-vi/it/apost_constitutions/documents/hf_p-vi_apc_01011967_indulgentiarum-doctrina.html

    Se un beato, ha deciso che tale dottrina sia degna di essere messa in una Costituzione Apostolica c’è un perchè ben preciso.
    Bastava il solo richiamarsi ed esso.

    La Fede ha tre modi: deve essere:
    Creduta, Professata, Visuta.
    Un richiamo ad un vago indefinito, non è Fede, non è degno della stessa, nè tanto meno può essere professata nè in quel modo vissuta.

    Caro Lorenzo, lasci la spada del paladino, ed afferri quella della Fede e della Ragione (un santo ci ha scritto una Enciclica …) e legga tutto, dice Piacenza:

    “È certamente importante comprendere bene questo tema della distinzione fra colpa e pena, che, a uno sguardo superficiale, potrebbe apparire di sapore medievale. Concretamente, in aggiunta all’assoluzione dalla colpa che avviene nella Confessione, l’indulgenza è il “condono” del tempo da trascorrere in purgatorio prima di raggiungere la visione di Dio in Paradiso. È ovvio che l’indulgenza possa risultare incomprensibile all’uomo secolarizzato e persino a quei cristiani che hanno ridotto il cristianesimo a una dottrina etica. Ma, secondo la fede della Chiesa, fra tutti i battezzati si crea un mirabile legame, la comunione dei santi, che non è un’astrazione spirituale: utilizzando una categoria biblica, si tratta di una vera e propria alleanza per la salvezza. In tal senso si parla di “tesoro delle indulgenze”

    Capito? Presentare all’uomo di oggi presentare quella che è la “Dottrina”, senza infingimenti, chiaramente pur se “l’indulgenza possa risultare incomprensibile all’uomo secolarizzato e persino a quei cristiani che hanno ridotto il cristianesimo a una dottrina etica”.

    Serve a fargli “credere” …

    16 Dicembre, 2015 - 15:21
  38. Lorenzo Cuffini

    Ho letto, Ubi, ho letto.
    Ma lei. si deciderà mai ad archiviare spade, guerre e partita a briscola in qualsivoglia genere di discorso?
    🙂
    Ma questo non ha nulla a che fare con il non sapere ” come fare ” a lucrare la indulgenza del giubileo. E l’ intervento di Antonella muoveva da lì.
    Dunque: come fare per ottenerla, è chiaro e lampante.Mi avevate invece fatto venire dei dubbi su chissà che si fosse sottaciuto o ingarbugliato.
    Ne sono rassicurato, temevo di avere perso nuovamente dei pezzi.

    Sull’approfondimento telogico dell’argomento indulgenza,le do ragione.
    Ha già riportato lei stesso, beccandosi pure una mia lode, le parole di Paolo VI.
    Non sono state richiamate espressamente da Bergoglio? Vero.
    Poteva essere fatto, questo, da Bergoglio? Certamente sì.
    Le do ragione.

    Tuttavia, siamo onesti: sono lì, nel magistero.
    Vero che non tutti hanno la fortuna di avere un solerte Ubi che le ha scodellate agli interessati, ma un clic alla voce Indulgenze giubilari, almeno i cattolici internauti possono farlo per ” limitare i danni”.
    Rischiando come al solito di essere accusato di papismo bue o di lecchinaggio innominabile, avanzo una domanda: non potrebbe essere che si sia data per acquisita la dottrina sull’argomento? In fondo , nemmeno relativamente alla Confessione o alla Eucarestia, per dire, si è allegata una bibliografia con tutti i riferimenti teologici sull’argomento….

    16 Dicembre, 2015 - 15:36
  39. Rispondo, Lorenzo.
    Certo che “sia data per acquisita la dottrina sull’argomento”. Certo!
    Epperò una certa parte di Chiesa -che non è assimilabile solo a tradizionali, tradizionalisti e via dicendo- ha lamentato, lamenta, che il dare per acquisito semplicemente: “non basta”.
    Chi ne da spiegazioni complesse, chi semplici, alla fine si giunge a “non basta”?
    E ci si chiede: perchè non si è ribadito, opportuna importuna? Perchè non si è ri-presentata chiara?
    Su questo ognuno da le sue risposte, ma non è questo che a me interessa.

    Quello che interessa è far notare che, a livello teologico-dottrinale, non sottolineare che è la Chiesa clavigera -che ha il potere delle chiavi di Pietro- che “concede” l’Indulgenza, vuol dire, tramite un ragionamento che non sto a riportare per complessità e lunghezza, che si corre il rischio di cancellare/offuscare/sminuire/devalorizzare -scelga lei o aggiunga l’aggettivo che più le aggrada- la dottrina sul Purgatorio, o almeno quella relativa alla completa purificazione delle Anime prima che possano giungere nel Santo Paradiso a godere della beatifica visione di Dio e partecipare alla Eterna Liturgia.
    Questo perchè questa “dottrina” dell’Indulgenza non è presentata in modo perfettamente, e in tutta la sua chiarezza, razionale e teologica.
    Tutto qui.

    16 Dicembre, 2015 - 17:08
  40. Avevo chiesto a un sacerdote, che non ha saputo rispondere e ha promesso un “foglio” del vescovo con tutte le spiegazioni. Questo “foglio” non si è visto. A questo punto, frugando frugando in Internet, sono arrivata a un testo che secondo me è performativo, cioè che non informa, ma produce effetti, e questo è la lettera di papa Francesco a mons. Fisichella. Ma molti a cui l’ho detto non sapevano che ci fosse un sito del Giubileo, ignoravano chi fosse Fisichella ecc. Perchè questa lettera non è stata inviata a tutti i fedeli? Un po’ di confusione è innegabile, c’è stata. Dal troppo prescrittivi a per niente prescrittivi c’è un po’ di differenza.

    16 Dicembre, 2015 - 19:33
  41. Sara1

    “Un’opera d’arte, come nel caso della nostra porta, in quanto strumento liturgico non deve essere una semplice figurazione di fatti o concetti biblici, ma, attraverso le vie della bellezza, come dice Paolo VI “rende questi misteri presenti e accessibili”.

    L’opera d’arte religiosa deve avere piani di lettura ampi: deve essere compresa su piani primari dal fruitore più semplice che ha nei confronti della fede un approccio devozionale, a chi, avendo una visione più approfondita e consapevole ne fa una lettura articolata.

    L’arte religiosa, secondo me, ha delle similitudini con l’ambito teologico, come dichiarato da Papa Francesco: “insegnare e studiare teologia significa vivere su una frontiera”, quella in cui incontrare le necessità della gente annunciando il Vangelo in maniera “comprensibile e significativa”.

    Non sta a me sintetizzare teologicamente il tema della Misericordia biblica con il significato della bolla di indizione giubilare emessa da Papa Francesco, ma forse posso esprimere un commento in quanto fedele chiamato a figurare i temi del sacro.

    La vulnerabilità umana, che si manifesta attraverso l’esperienza del dolore, dello smarrimento, del peccato…, trova nostro Signore che, innamorato della sua creatura, è sempre pronto a prenderlo per mano e guidarlo verso un luogo dell’anima dove le inquietudini, lo smarrimento, trovano consolazione.

    “Misericordiae Vultus”, sembra richiamare la Chiesa e tutto il suo popolo a testimoniare il volto misericordioso di Dio, come identità fondamentale del proprio annuncio rendendolo percepibile. La Misericordia si manifesta con il perdono, l’aiuto materiale, il farsi carico dell’altro.

    Direi che la bolla è una specie di invito all’auto analisi, a cui ognuno di noi è chiamato per verificare quanto sia misericordioso, quante volte riconosce nell’altro, nel diverso, il volto di Cristo, quante volte è pronto ad aiutare chi stende una mano. Penso di essere sempre pronto, parlo di me, ad essere misericordioso soprattutto nei miei confronti, sono sempre pronto ad auto assolvermi. Essere cristiani significa essere misericordiosi, sennò si è altro.

    “Misericordia io voglio e non sacrifici” la frase dell’evangelista Matteo (Mt 9,13), è l’invito a vivere fino in fondo la vocazione della chiesa, che sa scommettere sulla possibilità di trasformazione e la speranza di futuro dell’uomo.

    http://www.ancoraonline.it/2015/12/16/apertura-porta-santa-paolo-annibali-e-stata-questopera-per-me-e-un-ritorno-a-casa/

    E’ il professore d’arte di mio figlio, ha realizzato lui il portone per il giubileo, sono andata a parlarci proprio ieri e volevo anche dirgli che mi era piaciuto poi ho pensato che non era il caso e pazienza.
    Io non ci sono andata, domenica mi sono svegliata con una labirintinte già tanto se riuscivo ad arrivare in cucina, però ci sono tutte le foto ed è stato tutto molto bello.

    16 Dicembre, 2015 - 20:06
  42. picchio

    E’ il professore d’arte di mio figlio, ha realizzato lui il portone per il giubileo, sono andata a parlarci proprio ieri e volevo anche dirgli che mi era piaciuto poi ho pensato che non era il caso e pazienza.

    perchè non glielo hai detto?? a tutti fa piacere ricevere un complimento.

    16 Dicembre, 2015 - 20:54
  43. Sara1

    Era la prima volta che ci parlavo, magari più in là glielo dirò.

    16 Dicembre, 2015 - 23:15
  44. manuel76

    Ho letto ora un articolo riguardo al carcere di Cremona.
    Il nostro vescovo ha fatto visita martedì, celebrando la messa prima del Natale.
    Ha annunciato che la porta della cappella del carcere sarà la quinta porta giubilare in diocesi. Non lo sapevo, ed ho trovato la cosa molto appropriata.
    Noi qui ragioniamo per analogia con la pena umana, pensiamo che di là verrà scandito il tempo, immaginiamo la lunghezza dei giorni, i mesi gli anni di un purgatorio di cui sappiamo ben poco, ci sforziamo di sognare quel che sarà, al pensiero proviamo suggestione, paura, timore, cerchiamo certezze, proviamo un senso di liberazione nel passare sotto una porta.

    Proprio là invece dove si sconta la pena concreta, pena terrena, dove il senso di noia e di durezza dei giorni lunghi, dei mesi, degli anni di espiazione hanno un peso ed un significato oggettivo, si ha la possibilità di avvicinarsi ed implorare misericordia forse più che in altro luogo.

    http://www.diocesidicremona.it/blog/incontro-natalizio-di-mons-lafranconi-a-ca-del-ferro-la-cappella-del-carcere-sara-luogo-per-acquistare-lindulgenza-giubilare-15-12-2015.html

    17 Dicembre, 2015 - 9:13
  45. Ciao carissimo Luigi, ieri ho partecipato per “lavoro” all’apertura della Porta Santa al Bambino Gesù di Palidoro, con la partecipazione dei pazienti e delle loro famiglie. Si è celebrato anche il battesimo di un bimbo gravemente ammalato. Qui trovi il testo
    http://www.ospedalebambinogesu.it/giubileo-aperta-la-porta-santa-a-palidoro#.VnPF5korK70
    e qui la fotogallery, che potrà darti meglio l’idea di quanto è accaduto
    http://www.ospedalebambinogesu.it/giubileo-aperta-la-porta-santa-a-palidoro#.VnPF5korK70
    E’ stata un’esperienza molto intensa.

    18 Dicembre, 2015 - 9:41
  46. Luigi Accattoli

    Grazie Alessandro – ho riconosciuto accanto al vescovo il verace parroco don Salvatore di Santa Marinella, dove in luglio vado al mare.

    18 Dicembre, 2015 - 10:54
  47. Caro Luigi, di “veraci” ve n’eran più d’uno…. 🙂

    21 Dicembre, 2015 - 13:08
  48. Luigi Accattoli

    Alessandro hai ragione e potrei azzardarmi a fare qualche nome, partendo dalla nuova direttrice del Bambino Gesù. Ma io in quella zona sono ospite occasionale: qualche conferenza e qualche vacanza. Meglio dunque non esporsi avventatamente.

    22 Dicembre, 2015 - 22:15
  49. Luigi Accattoli

    Ancora una parola prezioso Alessandro: ora che il blog avrà solo commentatori firmanti con nome e cognome, ti farai vedere più d’una volta all’anno?

    22 Dicembre, 2015 - 22:19
  50. Ahahahah! Grazie Luigi del tuo cortese invito. Proverò ad affacciarmi più spesso, ma non erano gli anonimi o gli pseudonimi a frenarmi, piuttosto le fatiche quotidiane, che hanno molto a che fare con il mio “nuovo” lavoro. Scrivo di meno e leggo di meno, ma ci sono e ti penso sempre con stima ed affetto!

    23 Dicembre, 2015 - 13:29

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