«Chi sottovaluta Berlusconi commette un errore. Dobbiamo stare attenti a non considerarlo l’uomo del passato ma al tempo stesso non dobbiamo averne paura, perchè può ingaggiare Balotelli ma anche se ingaggia il mago Silvan non servirà a far sparire le cose che ha fatto e quelle che non ha fatto»: così Matteo Renzi nel comizio a Firenze con Bersani. Riporto anche quest’altra battuta: «Balotelli ha dovuto aspettare i 18 anni per avere la cittadinanza italiana». Mi auguro che Renzi resti in campo.
Renzi torna in campo
163 Comments
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.
Renzi è Indubbiamente più efficace di Bersani.
Le battute delle bambole da pettinare delle zebre da smacchiare e delle formiche da snocciolare sono simpatiche ma slegate da un’idea che si possa far ricordare.
Quella del mago silvan é carina.
Ora mi chiedo: abbiamo avuto per 20 anni un raccontato re di barzellette ma non possiamo avere una volta tanto qualcuno che sappia governare?
A Renzi riconosco il merito di aver risposto bene a Monti oggi. (Monti: I due principali partiti sono vecchi. Uno è nato addirittura nel 1921. Renzi: Si confonde con la sua carta d’identità)
Per il resto ci mancava solo il suo tocco pop per vivacizzare questa campagna elettorale così sobria.
“questa campagna elettorale così sobria.”
In che senso “sobria” ?
http://www.youtube.com/watch?v=zl0DP2GrudQ
Era ironico ovviamente, ogni giorno botte da orbi ( e intanto nessuno si ferma a parlare davvero dei programmi).
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201302/130201ravasivecchi.pdf
Scusate Renzi chi? quello che aveva un programma economico riformista esattamente il contrario di quello di Camusso, Fassina e FIOM? quello contro cui si scagliavano tutti i veri sinistri dicendo che piaceva a Berlusconi???? Quello che voleva rottamare D’Alema?Quello che se avesse vinto le primarie avrebbe rivoltato il partito??? No,perchè se è lo stesso come glielo spiega poi Bersani a Fassina e Vendola? No, io credo sia una controfigura, che dopo le elezioni verrà sicuramente riposta in un magazzino di burattini usati….
Anch’io mi auguro che Renzi resti e continui a lavorare nel PD.
Mi auguro che riesca, a forza di spallate, a far uscire veramente dal partito i dinosauri che continuano ad occupare i posti di comando. Ci sono dei funzionari del PD che chiamano ancora gli iscritti “compagno”, che predicano la “lotta di classe” e propongono l’intervento dello Stato su tutto…
Bisognerebbe prendere atto che il tempo passa e, con esso, cambiano i problemi, i bisogni e le aspettative.
La guerra è finita prima della metà del secolo scorso, il fascismo è ormai retaggio di pochi (patetici) nostalgici ed anche la “lotta di classe” è stata consegnata al passato.
Ora bisogna svecchiarsi, cambiare pelle, fare qualcosa di valido che vada oltre le parole e i proclami…
Io mi ero ripromesso di non intervenire più…
però una parolina la devo dire, diamine!
Germano scrive: “e propongono l’intervento dello Stato su tutto”.
Proprio su tutto no, uno statalismo di tipo sovietico non sia mai.
Però che la lotta allo statalismo debba essere abolizione di ogni intervento dello stato a me non mi sta proprio bene!
Dove termina l’influenza dello stato inizia il (neo)liberismo ed il turbo-capitalismo fin ad arrivare all’anarco-capitalismo (la peggio m…. la importiamo sempre dal mondo anglosassone, guardacaso…).
Deve esser detto poi che quando in Italia l’intervento dello stato c’era eccome, negli anni ’60-’70 la lira era quasi più forte del marco e l’economia italiana correva forte.
Poi nel ’71 c’è stala la fine degli accordi di Bretton Woods…
E se non mi sbaglio tra il ’75 e ’85 scompare dalle banconote la scritta “Pagherete a vista al portatore”.
Il “compromesso storico” non si fa e nel frattempo inizia l’epoca socialista craxiana fino alla fine della prima repubblica. Si aboliscono equo canone, scala mobile e contingenza. Il debito pubblico nel frattempo passa dal 55% del 1980 al 98% nel ’92.
Tante perle in un sol filo fanno una collana…
e a volte gli “interessati” ci spingono a odiare ciò che per noi è il meglio…
http://www.linkiesta.it/debito-pubblico-italiano
Saluti a tutti!
La lotta di classe è una componente costante della storia, di cui Marx non detiene l’esclusiva dalla prospettiva da cui si può leggere di una continua contrapposizione fra oppressori e oppressi.
Lo stesso Magnificat e buona parte del vangelo possono essere letti in questa chiave.
In Italia l’oppressore oggi come oggi è sicuramente lo stato, che impone gioghi pesantissimi ai cittadini oppressi.
Gli italiani avranno ben presto modo di verificare che codesta oppressione non dipende da quale parte dell’attuale emiciclo andrà al potere e a poco a poco si verificherà se dalla lotta con le parole sarà necessario passare ai fatti.
Cara Elsa.F lo Stato è/dovrebbe essere colui che si occupa di fornire servizi e ridistribuire la ricchezza.
Nel neo-liberismo le politiche sociali NON esistono, e se non hai l’assicurazione: CREPI !
In parole povere…
Differenza fra lo Stato sociale” all’italiana” (non quello dei paesi scandinavi che è uno Stato sociale serio ed efficente ) e il neo liberismo:
nel neo-liberismo se non hai l’assicurazione crepi! dice Ubi
Beh, nello stato sociale all’italiana, crepi comunque con o senza assicurazione, e dopo aver pagato il 50% di tasse! Perchè la qualifica che si dovrebbe sempre associare a Stato sociale è “efficente”.
A Napoli per dire lo Stato sociale c’è , ma è efficente??? Vedi rifiuti e mezzi pubblici…
Caro Ubi,
la realtà e la storia la fanno proprio le differenze fra l’essere e il dover essere.
Nella nostra realtà italiana è del tutto evidente che stato = oppressione.
esempio di Stato sociale inefficente al massimo grado..
http://www.consiglio.regione.toscana.it/ufficio-stampa/comunicati/comunicati_view.aspx?idc=0&id=17924
Non so se ssapete la triste storia della “cooperativa il Forteto” sombolo e baluardo del cattocomunismo.. foraggiata da milioni , dicasi di milioni di soldi pubblici… della Regione Toscana finchè è scoppiato lo scandalo…
Basta leggere una storia come questa ( e ce ne sono tante in Italia!) per chiedersi : ma i soldi delle nostre tasse servono veramente ad avere “servizi” o servono solo ad arricchire persone disoneste??? e se servono quasi sempre ad arricchire persone o partiti, questo non è uno Stato sociale ma uno Stato corrotto : c’è una bella differenza!!
http://www.ilcovile.it/scritti/COVILE_729-730_Forteto.pdf
Lei Discepolo è pediatra se non ricordo male. Libero professionista o medico di famiglia?
Che mi preoccupa e mi addolora, nella vicenda del Forteto, non è l’etichetta cattocomunista, ma l’etichetta catto-(e basta)
E quindi ancora una volta il problema, che vorremmo vedere esterno a noi, ci coinvolge e ci provoca a dare risposte: non in merito allo stato, o ai soldi delle tasse, ma a cosa ne fanno I CRISTIANI!
La lettera a Diogneto (5,1-6,1) parlava così, di noi:
V. 1. I cristiani né per regione, né per voce, né per costumi sono da distinguere dagli altri uomini. 2. Infatti, non abitano città proprie, né usano un gergo che si differenzia, né conducono un genere di vita speciale. 3. La loro dottrina non è nella scoperta del pensiero di uomini multiformi, né essi aderiscono ad una corrente filosofica umana, come fanno gli altri. 4. Vivendo in città greche e barbare, come a ciascuno è capitato, e adeguandosi ai costumi del luogo nel vestito, nel cibo e nel resto, testimoniano un metodo di vita sociale mirabile e indubbiamente paradossale. 5. Vivono nella loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutto come cittadini e da tutto sono distaccati come stranieri. Ogni patria straniera è patria loro, e ogni patria è straniera. 6. Si sposano come tutti e generano figli, ma non gettano i neonati. 7. Mettono in comune la mensa, ma non il letto. 8. Sono nella carne, ma non vivono secondo la carne. 9. Dimorano nella terra, ma hanno la loro cittadinanza nel cielo. 10. Obbediscono alle leggi stabilite, e con la loro vita superano le leggi. 11. Amano tutti, e da tutti vengono perseguitati. 12. Non sono conosciuti, e vengono condannati. Sono uccisi, e riprendono a vivere. 13. Sono poveri, e fanno ricchi molti; mancano di tutto, e di tutto abbondano. 14. Sono disprezzati, e nei disprezzi hanno gloria. Sono oltraggiati e proclamati giusti. 15. Sono ingiuriati e benedicono; sono maltrattati ed onorano. 16. Facendo del bene vengono puniti come malfattori; condannati gioiscono come se ricevessero la vita. 17. Dai giudei sono combattuti come stranieri, e dai greci perseguitati, e coloro che li odiano non saprebbero dire il motivo dell’odio.
VI. 1. A dirla in breve, come è l’anima nel corpo, così nel mondo sono i cristiani
Cosa scriverebbe oggi un testimone chiamato a declinare la nostra identità?
Dunque, qualche ripetizione per il Dott. Discepolo (e per tutti…)
a cosa serve ad es. l’Ospedale (ed il medico di conseguenza…)?
A curare un individuo e a restituirlo sano ai propri affetti ed al ciclo produttivo nella società! Naturalmente una società solidale e che rispetta il valore della vita umana, cura o tenta di curare anche gli individui che poi magari non potranno avere più un valore attivo nel ciclo produttivo, e questo in virtù del sommo valore della vita umana.
La/le società il cui valore sommo non è la vita umana, ma il capitale ed il ciclo produttivo, invece l’ospedale NON te lo danno se non hai pagato l’assicurazione. Questo perchè lo scopo dell’Ospedale è curare si, ma per far soldi e solo per reinserire nel ciclo solo chi è “produttivo”; e infatti se non avevi l’assicurazione eri già “improduttivo” e probabilmente continuerai a esserlo, tanto vale che SCHIATTI, che cosi non ci costi nulla… (cose quel casino che viene dalla nona bolgia? -E’ Adolfo che se la ride come un matto, che quello che a lui non è riuscito cruentemente questi oggi…!).
Cliniche private o convenzionate col SSN a cosa servono?
Dovrebbero servire quegli individui che per un motivo o per un altro gradiscono servirsi di esse e/o a coprire i buchi o vuoti territoriali lasciati dal SSN, sempre per lo scopo di “curare un individuo e a restituirlo sano ai propri affetti ed al ciclo produttivo nella società!”
Dove regna invece la sanità privata, lo scopo non è quello di garantire la salute degli individui, ma il profitto delle aziende che offrono il servizio “sanità”! E infatti se non hai i soldi e/o l’assicurazione: DEVI CREPARE !
E questo in barba ad ogni principio cristiano, cattolico, o di qualsiasi altra espressione religiosa.
Il dio che si adora in questo sistema di cose è quello del dio “quattrino”. Se non sei suo seguace, adoratore ed adepto: che tu sia messo a morte.
In queste pseudo-società (fate smettere di ridere Adolfo, ho detto!) o ci hai i soldi oppure non permetterti di ammalarti, oppure TU DONNA non permetterti il lusso di non farti l’ecografia o di decidere di tenerti tuo figlio (tu che sei contraria all’aborto, anche quello che alcuni matti osano chiamare “terapeutico”) che porti nel grembo, poichè sei destinata a dura vita.
Il tutto in nome del dio “quattrino”… (ora scendo io laggiù e smetto di far ridere quell’Adolfo!).
Vorrei dire cordiali saluti, ma sono incazzato come una iena è di cordiale c’è solo il mio astio verso l’imbecillità collettiva che contagia viralmente tanti, troppi…
Sempre in tema di sanità (il tema mi sta a cuore…) onore al merito:
il mio carissimo amico è (NON “fa”!) specialista cardiologo (cattolico praticante, e immagine Madonna di Fatima in bella vista in alto a sx al Diploma di Laurea): visita; elettrocardiogramma (sensori wirelwss, senza quell’ingarbuglio di fili che ti spaventa i piccini); Ecocolor-Doppler; se necessita Holter h24, il TUTTO ai suoi PAZIENTI (pazienti, non “clienti”…) per EURO 20 (ho detto VENTI!)
Questo “signore” E’ (non “fa”…) un medico, ovvero cura i pazienti, non si “arricchisce” alle spalle dei clienti. E quando qualcuno rimane sbigottito dall’esiguo onorario, con la sua tipica flemma e sincera modestia gli fa: mio nonno era (non faceva…) cardiologo ed anche mio padre, ed io ho seguito le loro orme: mi anima l’amore della medicina e dell’umanità, poi sono un cattolico praticante… mi basta tirare avanti le spese dello studio e la famiglia…
Fine del discorso…
Dimenticavo, l’amico medico che prima citavo un nome ce lo ha:
si chiama Pasquale. Per me è un novello San Giuseppe Moscati.
Ubi,
mi sembri un Peter Pan sull’isola di Neverland.
Mi chiedo cosa ancora debba succedere in questa nostra Italia per convincerci di cosa sia REALMENTE lo stato in Italia e non quello che DOVREBBE ESSERE.
Non sono bastati gli scandali, non sono bastati gli sprechi e gli sperperi, non sono bastate le collusioni con la malavita, non è bastata la conclamata capacità di gestire qualsiasi cosa che non sia l’interesse personale.
Non siamo uno stato solidale. Il nostro è uno stato assistenziale. E basta essere uno dei tanti evasori totali o quasi tali per godere tutti i privilegi che invece non ha chi è subissato di tasse.
In Italia pagano le tasse anche le aziende in perdita (IRAP), una cosa indecente e intollerabile.
Servizio sanitario? Mio suocero ha appena deciso di andare a pagamento per un esame che con l’INPS avrebbe dovuto sostenere nel 2014!
Ovviamente lo stesso esame a pagamento, fatto dallo stesso ambulatorio e dagli stessi medici, nello stesso orario lo sosterrà lunedì prossimo.
La giustizia è da terzo mondo.
La scuola è la peggiore d’Europa.
E tutti questi enti chiedono altri soldi, altre montagne di soldi per funzionare meglio.
MA DI SOLDI NON NE DIAMO GIA’ ABBASTANZA?
DOBBIAMO ATTENDERE CHE CI TOLGANO ANCHE LE MUTANDE?
E noi ancora qui a declamare il ruolo dello stato!!!!!??????
Elsa, uno stato che non funziona si deve “riparare” e non “rottamare”.
Per renderlo efficiente non c’è bisogno di “rottamarlo” e venderlo -sottoprezzo-
al pubblico incanto.
Per mettere in atto sistemi efficienti basta che ci sia la volontà politica perchè menti ed energie in Italia -grazie a Dio!- non mancano.
E allora si capisce che vanno rottamati i partiti che hanno prodotto -e ci campano pure sopra!- questo sistema, senza distruggere il sistema. Le politiche clientelari e “d’amicizia” e di scambio devono essere rottamate, in virtù dei principi di efficienza, meritocrazia e morale!
Si la morale, anzi la “questione morale”…
Berlinguer non c’è più…, il vecchio PCI è finito,
e gli eredi degeneri di quello che fu un glorioso partito -pur con tutti i suoi limiti- che fanno?
Lo vorrei dire, ma sul blog preferisco tacerlo; non vorrei che qualche solerte frequentatore del blog mi denunci ai “giornali”…
“Berlinguer non c’è più…, il vecchio PCI è finito,
e gli eredi degeneri di quello che fu un glorioso partito -pur con tutti i suoi limiti- che fanno?”
Mi meraviglio che proprio lei definisca il vecchio PCI un “glorioso partito”.
Sì, Berlinguer non c’è più, ed è un peccato, perché quel partito cominciò la sua svolta( il famoso “strappo”) proprio per merito suo.
I suoi eredi politici, anche se forse ancora non sono alla sua altezza, non sono affatto “degeneri” avendo lui come punto di riferimento.
Purtroppo i pregiudizi duri a morire inducono molte persone in malafede, anche qui nel blog, ad identificare la sinistra in generale col partito comunista di stampo sovietico dei tempi passati, molto passati.
Dovrebbero lasciare da parte i pregiudizi ed informarsi molto di più.
Lo faccia anche lei e lasci perdere le meschinità.
“Chi sottovaluta Berlusconi commette un errore.”
Mai sottovalutare un illusionista. Ci sono ancora troppi creduloni che si lasciano addomesticare dal suono del piffero.
Tranquillo, Luigi: Renzi resterà in campo. Gli piacciono molto lusinghe e complimenti, e comunque avrà qualcosa di buono da dire e da dare.
Almeno, lo spero.
E perciò io odio parlare di politica…
alla fine si subisce pure l’ironia di una trolleggiante signora/ina… che forse, dico forse, potrebbe essere probabilmente a digiuno di storia e di politica…
Cara Marilisa. se proprio si vuol meravigliare lei e gli altri che tanto soliloqueggiano (e turpiloqueggiano pure secondo il mio punto di vista…) di “sinistra” – che poi fa molto radical chic- sul blog – che poi fa molto radical chic- le/vi faro una confessione: il sottoscritto, dal 1985, anno in cui ha acquisito il diritto di voto, fino al 1991 -anno in cui decise di divenere astenersi dal voto fino a tutt’oggi- ha apposto, nel segreto dell’urana elettorale, la croce esclusivamente su un simbolo della scheda su cui era disegnata una falce ed un martello e recate la scritta PCI.
Poi tutto è mutato…
Signori dolci, pasticciotti…
soliloqueggiano…turpiloqueggiano…radical chic… Boh !!…
La sua “confessione” non mi fa né caldo né freddo.
E’ verissimo, Ubi.
Nei partiti di oggi fai fatica a trovare qualcosa che assomigli alla voglia di dare un taglio a questo sistema malato per un’ideale di un mondo nuovo.
Quello che è sotto gli occhi di tutti è la smania di potere e l’odio per l’avversario politico.
Tu parli di riparare. Ma è difficile riparare una squadra quando i giocatori e lo staff tecnico è sempre quello!!!!
In Italia manca l’educazione civica per costruire una generazione che possa dirigere una nazione con capacità, competenze e onestà
Ho appena sentito una giornalista su Rai1 che ha detto che lei non resisterebbe ad una relazione con qualunque uomo purché ricco.
Questo è il messaggio, questa è la civiltà, questo è quello che alimenta la casta.
Io seguo la politica più o meno dalla fine degli anni ’60. E ho assistito da allora ad una degenerazione continua, un decadimento continuo e sempre più verticale.
Dimmi tu, Ubi, come si può credere in quello che tu dici “riparare lo stato”; come fai a crederci?
“Dimmi tu, Ubi, come si può credere in quello che tu dici “riparare lo stato”; come fai a crederci?”
Sono tenace, testardo, e se vuoi pure utopista…
la parola “resa” nel mio vocabolario non esiste…
preferisco la morte, perchè un uomo senza speranze e aspirazione, è come un morto.
E’ l’alternativa qual’è Elsa?
Tenuto conto che tutti quelli che son arrivati al potere con questa storia dello Stato corrotto, dalla lega in giù han rubato peggio degli altri.
“In Italia manca l’educazione civica per costruire una generazione che possa dirigere una nazione con capacità, competenze e onestà”
Si può sempre iniziare, meglio tardi che mai…
Chi si arrende, chi non spera, è un uomo morto…
Meglio affogare nel fiume cercando di vincere la corrente, che lasciandosi trasportare dalla corrente.
Ci vuole tenacia.
Una cosa è arrendersi, un’altra è illudersi.
Non ho nessuna fiducia che dai partiti tradizionali possa sortire il cambiamento vero; e credo che loro stessi neanche lo desiderino.
L’alternativa?
A livello personale: vivere la legge dell’amore nel proprio nucleo famigliare e nelle piccole comunità in cui si vive: lavoro, scuola, parrocchia, volontariato.
A livello politico: aspettare quello che prima o poi dovrà succedere: il crollo che manderà in frantumi questa repubblica delle banane e … si ripartirà .. come i cicli storici insegnano!
Non vedo altre soluzioni!
Il bene privato va benissimo, ma una cattiva politica ha il potere di distruggere tanto bene privato.
Per questo bisogna anche cercare di ragionare.
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/cei-21854/
http://vaticaninsider.lastampa.it/news/dettaglio-articolo/articolo/cei-21854/
Doppio link scusate!
Ottime cose quelle di Ubi (il riferimento alla jena ridens non è per nulla peregrino: tra un po’ spariranno anche i problemi bioetici, altro che sondini sì o sondini no, basterà non farli comprare più…).
A lui e a Sara1, che altrove hanno dimostrato e dimostrano la tenacia che io non ho, vada la mia sincera ammirazione.
Ho letto l’articolo, Sara1, e ho trovato alcuni passaggi interessanti.
Ho annotato questi : “Inoltre la presenza dei cattolici in vari schieramenti elettorali è l’espressione della varietà e della ricchezza del mondo cattolico nel suo sforzo di contribuire alla dinamica della politica”…
” I cattolici presenti nei diversi schieramenti politici, in questo senso, esprimono una “pluralità” del mondo cattolico, ma si ritrovano in una “unità di fondo” basata “nella ricerca del bene comune che parte dai valori irrinunciabili e dalla indivisibiità dell’etica sociale e dell’etica della vita”…
Sottolineo: ” cattolici presenti nei diversi schieramenti politici”…”indivisibilità dell’etica sociale e dell’etica della vita”.
Questi concetti vengono variamente ripetuti nell’ articolo in questione.
E allora, a quale schieramento elettorale si dovrebbe aderire stante che i cattolici presenti in molti partiti esprimono una “pluralità del mondo cattolico” e si ritrovano in una “unità di fondo”?
Suppongo, nelle intenzioni del monsignore, a quelli del centro e della destra, e non ai cattolici della sinistra, visti sempre come privi dell’etica della vita e avversi ai valori non negoziabili. Federico B. docet.
Come dire: “non si tratta di una serie di indicazioni restrittive”, e “invitiamo a scegliere con mente aperta”, però votate solo per quello schieramento( indovina quale?) a cui noi abbiamo dato il nostro imprimatur.
Della serie: come ti indirizzo, di soppiatto, dove voglio io.
All’anima della “mente aperta”!
E poi vengo tacciata di anticlericalismo.
Ci è o ci fa?
Ci è, ci è 🙁
Marilisa io intendo che stante una piattaforma comune i cattolici possono declinarla in diversi schieramenti anche secondo la propria sensibilità.
Chi milita nel centro destra avrà magari più a cuore la famiglia, chi nel centro sinistra il sociale, ma ci sarà sempre un punto in cui al di là dello schieramento si avvertirà la non completa aderenza al partito.
Nel centro destra si punteranno i piedi quando qualcuno vorrà sparare agli immigrati nel centro sinistra in materie eticamente sensibili.
Una volta terminata l’unità dei cattolici, fecondare i vari schieramenti è l’unico modo per essere rilevanti.
Certo se per pluralità si intende che qualsiasi cosa detta da un cattolico, che siano pure certe sparate leghiste, va bene non credo sia quello che intendono i vescovi.
Sostanzialmente d’ accordo con te, Sara1.
Non credo che il proprio partito di riferimento possa rispondere appieno alle aspettative di chi vi aderisce.
È un concetto che ho già espresso altre volte.
Il fatto è che i vescovi, nello svolgere il proprio legittimo ruolo, qualche volta dovrebbero stare più attenti a quel che dicono. Quanto meno a non contraddirsi.
Come tutti, del resto, ma loro di più.
Io ci sono, signora Elsa.
E lei dove la fa? Fuori dal vaso, come al solito.
ubi,
leggi questa… se servissero altre conferme.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/02/02/ingroia-pd-ci-ha-offerto-due-senatori-mascherati-per-desistere/487318/
Non ho capito molto bene di cosa si stia parlando, e, in particolare, cosa c’entri Ingroia: provo a restare nei binari della discussiione.
– è piaciuto anche a me che Matteo Renzi, con buona pace di Discepolo (i cui commenti, con l’anno nuovo, mi sembrano, se possibile, ancora più stonati del solito), sia “sceso in campo” in campagna elettorale, ed a sostegno del centrosinistra: Renzi è giovane (caratteristica importante nel panorama politico italiano), e simpatico (il che non guasta), ed il suo eloquio è diretto ed efficace; alcune sue idee “mi garbano” (come si dice dalle sue parti), altre molto meno (ed infatti alle “primarie” del centrosinistra non l’ho votato), ma, magari, potranno cambiare.
– la dichiarazione di Monsignor Crociata mi sembra equilibrata, ragionevole, e, da cattolico, del tutto condivisibile: sono le prime elezioni politiche – osservo – dell’era “post-ruiniana”, e (finalmente !) si vede.
Buona domenica !
Roberto 55
P.s.: sicchè, Ubi, negli anni ’80 eravamo dalla stessa parte della barricata ………; ma pensa te !
Cosa c’entra Ingroia?
Suvvia, Roberto…
Perdonami, Elsa.F, ma con tutti gli argomenti possibili ed immaginabili di cui discutere, proprio di uno come Ingroia ci dobbiamo mettere a parlare ? Vabbè che siamo in campagna elettorale, però ……………..: comunque, libera tu, ovviamente, di proporre i temi che vuoi.
Buona domenica pomeriggio.
Roberto 55
Rimanendo al tema del post, anch’io mi auguro che Renzi resti e continui a lavorare per il PD. C’è bisogno anche di lui. C’è bisogno di tutti.
A proposito: avete comunicato il codice IBAN a berlusconi per riavere quanto pagato con l’IMU?
le parole di Mons. crociata sarebbero condivisibile se i cattolici eletti fossero coerenti, o perlomeno si sforzassero di esserlo in merito ad alcune questioni fondamentali. Ma non è così. In particolare sono convinto che i cattolici presenti nel PD abbiano rinunciato alla loro identità politica ed accettino passivamente le decisioni della maggioranza, anche se impregnate di “profumo di sinistra” laicista. Pertanto aggiungerei al suo intervento la necessità di leggere con attenzione i programmi politici e non aspettarsi “disobbedienze” e scruipoli da chi in questi anni ha dimostrato ampiamente di non averne intenzione e interesse, nemmeno di fronte a questioni importantissime come quelle dei valori non negoziabili.
Sara, quando mai nel centrosinistra i cattolici hanno “puntato i piede sulel questioni eticamente sensibili”? Basta usare slogan come “cattolici adulti”, “autonomia dei laici”, laicità… e via, hanno risolto il problema privilegiando convenienze e interessi di parte.
Riguardo a Renzi si dimentica un particolare e cioè che il PD è fortemente “bersaniano”: non basta una rondine a far primavera. E non basterà Renzi, nemmeno se dovesse inaspettatamente diventare segretario del PD, a cambiare e a rinnovare un partito vecchio. Ha ragione Monti: le logiche e gli intrecci sono sempre li stessi del 1921, del 1948, del 1962.. e lo dimostra lo scandalo MPS. Dovrebbe sparire la vecchia classe dirigente (cioè i probabili ministri del futuro governo Bersani) perchè uno come Renzi, insieme a tanti altri giovani con tanta buona volontà, possa almeno “provare” a rinnovare il Partito.
Personalmente detesto il termine ” cattolici adulti ” nell’accezione in cui è utilizzato normalmente ( anche se spesso a capocchia ): lo trovo anticristico.
Trovo invece essenziale che i cattolici siano “adulti cattolici”: non è un gioco di parole, è un rigettare quella tendenza ad essere “bamboccioni cattolici” a vita, profondamente anticristica anche essa.
Tutt’altra musica sugli altri termini citati da Federico: “autonomia dei laici” e “laicità”.Due stelle polari, direi due VNN per ogni cattolico che voglia fare politica ( esplicitamente o implicitamente) . Se mancano quelli, di che cappero di politica stiamo parlando, scusate?
In linea “teorica” potremmo ancher essere d’accordo, ma succede che queste espressioni siano diventate le foglie di fico per nascondere incoerenze e afasie dei cattolici in politica. Si discute di eutanasia? Ecco i “cattolici adulti” che sono a favore. Si discute di aborto? Ecco i cattolici “laici” disposti, in nome della laicità, a sostenere qualunque cosa.
Insomma dietro alle espressioni “cattolici adulti”, “autonomia dalle gerarchie” e “laicità” si nasconde spesso un espediente per evitare di trovare soluzioni coerenti con i valori cattolici. Si usano a sproposito, per non dover rendere conto della propia incapacità o impossibilità (o non volontà) di essere coerenti come politici cattolici.
Sì ma prima di essere POLITICI CATTOLICI, bisogna essere POLITICI: quindi
autonomi e laici.( alla Degasperi, per intenderci)
Se no, si vada a fare i preti e le suore, che ce n’è un gran bisogno.
Si può fare quello che si vuole senza pretendere di farlo da cattolici.
Se si vuole essere cattolici, allora bisogna essere coerenti, almeno sui valori più importanti, senza trovare giustificazioni e scuse.
Presentarsi agli elettori come cattolici e poi comportarsi in Parlamento come se non lo si fosse è oltretutto una presa in giro degli elettori.
A mio giudizio si può essere autonomi e laici anche rispettando i valori non negoziabili e tenendo conto delle riflessioni del mondo cattolico (in primis quelle della gerarchia). Non sta scritto da nessuna parte che per essere “laici” occorra essere necessariamente laicisti e che per marcare la propria “autonomia” occorra rifugiarsi nell’anticlericalismo.
Essere cattolici autonomi e laici alla De Gasperi significa non lasciarsi influenzare dal Vaticano quando si tratta di stabilire alleanze o desistenze.
Certamente basta invece aver letto anche poco di De Gasperi per sapere che egli non sarebbe mai sceso a patti con la propria coscienza di cattolico per quanto concerne aspetti etici come vita, nascita, matrimonio, famiglia!
Spero concorderai, lorenzo, visto che l’hai citato.
Concordo alla lettera.
dopo una pausa di relax,
ritornano:
valori non negoziabili
valori non negoziabili
valori non negoziabili
valori non negoziabili valori non negoziabili
valori non negoziabili
valori non negoziabili valori non negoziabili
valori non negoziabili
nascita, matrimonio, famiglia!
nascita, matrimonio, famiglia!
Come ricorda Mons. Pizarro:
“La vita interessa … solo in tre momenti:
– il feto (“la vita dal concepimento alla nascita”),
– il parto e
– i minuti prima della morte.”
Se il mondo del dolore è un incubo…
(ospedali, carceri)
Chissene…frega….
basta assicurare
preti e cappellani….
Se si è poveri,
a nessuno frega nulla del tuo feto,
se hai problemi di sussistenza per te e il bimbo,
al limite arriva l’assistente sociale a togliertelo.
Piccole famiglie a cui la vita non ha sorriso,
e quando il mutuo non si riesce a pagarlo,
la banca ti riprende la casa….
E per gli anziani ? appena autosufficienti,
spesso soli ?
Quando tra le altre cose vengono avvolti dalla depressione,
c’è già una eutanasia sociale in funzione effettiva,
l’Asl che non può fare nulla,
e se ci sono figli,
già oberati dalla precarietà della vita.
La solitudine degli affetti spezzati,
di amori frantumati,
che lasciano in mezzo alle nostre strade,
padri,
o
madri,
o
figli,
ormai incapaci di trovare integrazione
per un equilibrio ormai rotto
nel cuore e nella testa,
rifugiati sotto cartoni…..
Quante anime candide…..
parlano di cattolici……
senza guardare in faccia le persone……………..
Quando leggo le cazzate,
mi domando,
ma quando per strada camminate,
dove guardate ?
Guardate il cielo e la gloria dei santi ?
Dove cazzo state guardando ?
Io la mia decisione l’ho presa, ed è irrevocabile.
Voterò per chi ha promesso che non solo toglierà l’IMU, ma rimborserà in contanti quella dello scorso anno.
L’etica e i valori non negoziabili non mi interessano ma i soldi sì, perbacco!
Anche io dietro al pifferaio magico. Semel in anno licet insanire.
Matteo, seguimi!
Con il solito equilibrio Matteo ha scritto altre ovvietà.
Il problema è che i poveri non miglioreranno le proprie condizioni se i valori non negoziabili verrano contrastati con leggi contrarie ai valori cattolici.
Miglioreranno le condizioni delle “piccole famiglie a cui la vita non ha sorriso” se il Parlamento licenzia una legge sulle unioni civili? NO!
Miglioreranno le condizioni degli “anziani soli e depressi” se viene autorizzata l’eutanasia? NO!
Migliorerà la vita dei poveri se si facilita l’accesso all’aborto con le pillole abortive? NO!
NO NO NO!
Anzi peggioreranno, perchè sono i poveri e i deboli a rimetterci sempre quando la dignità del diritto alla vita viene calpestato.
Non le vede Matteo queste cose? Dove cavolo sta guardando?
Sono i poveri e i deboli a rimetterci quando la dignità della vita e i il diritto alla vita vengono calpestati.
Quanto è ovvia la miseria, la precarietà
per i cattolici con la pancia piena,
per i cattolici del bla-bla.
Suscita, Signore, un malvagio contro di lui,
un accusatore stia alla sua destra!*
Citato in giudizio, ne esca colpevole
e la sua preghiera si trasformi in peccato.
(Sl 109)
Ovvio è che l’eutanasia non riduce la miseria e i matrimoni tra gay non riducono la precarietà.
Ma l’ideologia può far credere anche questo…
Matteo, no.
No.
Nico,
io mi sento il disadattato che vive sui marciapiedi,
via Nazionale,
piazza Vittorio,
…
piazza Bologna,
…
c’è una precarietà spaventosa,
vissuta da mamme,
da figli,
da padri,
da mariti,
da vecchi,
Come si può rimanere indifferenti,
mentre nella precarietà
un fratello mi riempie di ceffoni.
E’ legittimo urlare la rabbia,
contro i fratelli cattolici
interessati soltanto al “sabato”,
a cui non frega nulla delle persone, delle donne, degli uomini, dei bambini.
a cui non frega nulla dei vivi.
Matteo:
precari, ammalati, poveri, disadattati, famiglie squassate, senzatetto, diversamente abili, orfani, vedove, ecc…
SONO ANCHE LA MIA PREOCCUPAZIONE (e di tanti ma davvero tanti altri…) !
Non ne hai il monopolio, fidati…
eppure non per questo reagiamo come fai tu!
Gli occhi sono pur rivolti al cielo, ma i piedi e le mani [per compiere il bene] stanno su questa terra, silenziosamente, nascostamente, senza bisogno di suonare la tromba davanti a tutti…
(e sapendo che sei suscettibbile e in questo momento pure incazzato, mi pregio specificare che con questo non voglio darti dell’ipocrita, ma solo rammentarti come vanno o dovrebbero andare certe cose…
E’ legittimo urlare la rabbia.
Ma contro il comportamento.
Non contro la persona.
Altrimenti diventi ciò che condanni.
Suscettibile, con… una “b”
Matteo,
io dico grazie alla vita e grazie a Dio che mi dato un matrimonio felice ed una famiglia meravigliosa.
Non dirò mai abbastanza grazie per doni così grandi.
Sono contento di te Elsa.
Ma io non dico un cazzo di grazie a D-o
per l’amico Davide che qualche tempo fa si è gettato dal balcone,
a settembre dopo 4 mesi di coma dopo una tac muore Antonio che lascia moglie e figli,
novembre, suicidio, un ragazzino che frequentava la casa di miei amici con dolori e sofferenze a ricadute spaventose.
31 dicembre, in parrocchia sono andato per il Te Deum.
perchè fa parte della mia vita.
Elsa tutto il rispetto per il tuo grazie.
non mi sentivo una minchia da ringraziare per delle vite bruciate
in questo maledetto mistero della vita.
Attenzione a non essere arroganti verso i miseri e i poveri.
Nel seno di Abramo,
non ci sarà il maledetto e arrogante ricco Epulone,
ma il povero e misero Lazzaro.
Ubi,
Nico ha ragione, per questo mi sto pensando con terrore essere come il Cerimoniere o il Manduria (la Magda no e neppure Casablanca)…
Giusto il richiamo a non essere arroganti verso i miseri e i poveri.
Mi permetto però di far notare sommessamente Al signor Matteo che anche scrivere «io mi sento il disadattato che vive sui marciapiedi,
via Nazionale,
piazza Vittorio,
…
piazza Bologna»
è una forma di arroganza verso chi effettivamente è in quella condizione (a meno che lui non sia realmente senza fissa dimora, nel qual caso ritiro anticipatamente quanto ho detto).
Anche inveire contro i “cattolici con la pancia piena” non è bello, se si è fatta colazione, come presumo abbia fatto anche lui (se invece soffre effettivamente la fame, mi scuso nuovamente).
Mi permetta di interferire, signor Luigi Franti.
Io credo che Matteo volesse dire che si sente in consonanza piena con “il disadattato che vive sui marciapiedi…con i miseri e con i poveri…” e volesse invitare, al di là del termine usato, ad immedesimarsi nelle condizioni di chi sta davvero male.
Il che non può essere considerato “arroganza”, anzi…
Direi che tutti i cattolici “veri” dovrebbero cercare di capire davvero chi sta molto peggio di loro, piuttosto che blaterare di aiuti necessari e tanto altro ancora, non essendo però toccati dalla miseria, e sentendosi i migliori perché, PARLANDO DI VALORI, occasionalmente si ricordano che prima di tutto si deve pensare a procurare cibo e lavoro a chi non ne ha.
Trovo pertinente questa frase:
“Per chi sta in alto discorrere di cibo è cosa bassa. Si capisce: loro hanno già mangiato.” (B. Brecht)
Ecco, molti cattolici “veri” mettono in secondo piano le esigenze prioritarie dell’ uomo, non pensando che “uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”(V.Wolf), o ancora :”nessuno può essere saggio a stomaco vuoto.”(G.Eliot)
Non le pare abbastanza?
Continuo a non comprendere come la violazione dei valori non negoziabili possa alleviare le condizioni di povertà di chi è “a stomaco vuoto”.
Mi sembra solo una strumentalizzazione ideologica.
Le condizioni di povertà( ogni povertà) di chi è ” a stomaco vuoto” SONO ESSE STESSE LA VIOLAZIONE DI OGNI PRINCIPIO NON NEGOZIABILE.
Se no, che siamo cristiani a fare?
Federico B., qui si vuole dire semplicemente che i partiti, e i cittadini che esprimono le loro preferenze, devono pensare innanzi tutto a mettere in atto un sistema che sia in grado di procurare cibo e lavoro a chi non ne ha.
Chi ha la pancia vuota non capisce neppure che cosa siano i valori non negoziabili.
È tanto difficile da comprendere ?
Se tu non avessi da mangiare, riusciresti a pensare ossessivamente ai valori non negoziabili?
O non vorresti, piuttosto, che fossero risolti i tuoi problemi di immediata sussistenza per te e per la tua famiglia, e la tua ossessione sarebbe, comprensibilmente, quella di cercare lavoro e pane?
Altro che “strumentalizzazione ideologica”!!
Immedesimati una buona volta in chi sta materialmente peggio di te.
Anche io ti dico francamente che il tuo sembra un appiglio per giustificare le tue inclinazioni partitiche.
Sono assolutamente d’accordo sulla necessità che la politica pensi innanzitutto a garantire condizioni di vita dignitose a tutti, ma quello che non capisco è cosa c’entri tutto questo con la scelta arbitraria di violare i valori non negoziabili. L’ideologia è nel vedere un nesso che semplicemente non c’è.
Siamo stati tutti uniti nel momento in cui era necessario soccorrere i terremotati, perchè non possiamo esserlo anche quando si tratta di difendere il diritto alla vita?
Non capisco perchè uno di questi impegni debba necessariamente escludere l’altro, anche se mi rendo conto che per motivi ideologici si possa anche arrivare ad affermare una bestialità del genere. Essere cristiani in politica non può ridursi ad assistenza sociale, ma deve testimoniare che è possibile una visione diversa dell’uomo e della società.
La signora Marilisa, che immagino viva parte del suo giorno alla Caritas a distribuire viveri ai poveri e visitare gli infermi e i carcerati, ci fa la lezioncina se contino di più i valori o le vettovaglie.
Per quanto m i riguarda, stia tranquilla la nostra novella Madre Teresa, ho letto il Vangelo, conosco la parabola del Ricco Epulone e quella del Buon Samaritano.
Non per questo considero sprecato usare parte del mio tempo per ricordare che nella nostra società la famiglia, il matrimonio, il rispetto per la vita nascente o al tramonto sono pietre basilari che questa società edonistica, materialista, egoista rischiano di far saltare.
Non si stracci le vesti chi sente alzare forte la voce a difesa di questi valori che la mentalità corrente vorrebbe assimilare a residui di un passato barbaro.
Quando abbiamo sfamato e dissetato i poveri cerchiamo di accorgerci che ci sono delle povertà altrettanto forti di chi ha la pancia vuota. Povertà che hanno radici profonde e allignano sull’incapacità di dare un senso all’esistenza.
Tu continui a mettere in mezzo i “motivi ideologici” e perciò stesso dimostri la TUA ideologia.
La ” scelta arbitraria di violare i valori non negoziabili” la vedi tu perché non riesci a renderti conto che per molti quelli che tu definisci “valori non negoziabili” per altri non sono disvalori, e li declinano in altro modo.
Per molti si tratta di “cose buone” perché solo così riescono a vederle e a pensarle.
Quindi dove sta l’arbitrarietà?
Si tratta di opinioni diverse non oggettivabili. Tutto qui.
Mentre la miseria e la necessità di porvi rimedio il più sollecitamente possibile sono di una oggettività lapalissiana.
Nessuno mi ha spiegato come la violazione dei principi non negoziabili possa migliorare le condizioni dei meno abbienti.
E nessuno ha spiegato neppure come possa farlo la sinistra italiana di Bersani e Vendola.
Questa signora Elsa, che si precipita a dare man forte a chi non ne ha bisogno, mi fa anche ridere per certi versi.
Chi ha mai detto, o solo pensato, che spreca il tempo chi vuol porre davanti agli occhi di tutti i valori? Io no di certo.
” La società edonistica, materialista, egoista ” è molto meno edonistica e materialista di quanto lei pensi. L’egoismo, sì, c’è, ma sempre c’è stato, non è di oggi.
Lei sta ripetendo parole già sentite, e se ne appropria magari perché non vede più le chiese piene come una volta.
E lasci perdere la mentalità corrente, per favore. Questa è proprio aria fritta alla quale si ricorre quando non si sa cosa dire.
Il passato meglio del presente. Sempre si è detta questa cavolata. Sempre, da che mondo è mondo.
Ogni epoca invece è frutto di quel passato che si rimpiange tanto.
Verissimo che ci sono povertà di vario tipo, ma quella dello stomaco vuoto fa gridare e piangere di più.
Provi, signora Elsa, a restare senza mangiare per due giorni di seguito, e poi mi saprà dire con cognizione di causa.
E scommetterei che si sarà dimenticata perfino dei valori non negoziabili.
Federico B., prova a prenderla da un altro verso e forse capirai che ti è stato spiegato fino alla nausea.
Il paraocchi non serve per farti vedere. Non serve né a te né alla tua avvocatessa.
Provi, signora Elsa, a restare senza mangiare per due giorni di seguito, e poi mi saprà dire con cognizione di causa.
Certamente le Sorelle della Carità, cui lei ovviamente appartiene, hanno grande esperienza in questo ambito.
Me la immagino già col volto emaciato, le gote scavate… dopo settimane a nutrirsi di locuste. Mamma mia, che impressione!!!!
E poi, se non è vero che la società odierna è materialista ed edonista, di cosa stiamo a preoccuparci?
Edonisti chi?
Materialisti chi?
Chissà se a chiamare le cose con il loro nome e cognome (invece di metterci sopra slogan che vogliono dire tutto e niente e mutande pudibonde che coprano verità ritenute impronunciabili) ci si potrebbe iniziare a comprendere meglio.
Le vogliamo indicare per quel che sono, queste ” condizioni dei meno abbienti? “. Disabilità, non autosufficienze, dipendenze da droga e alcol, non avere casa, non avere cosa mettere in bocca, non avere dove dormire, essere in galera, avere una malattia mentale. Ma anche: vivere con un disabile grave, perdere il lavoro per accudire un malato di Alzehimer, vedersi espropriare la casa e non sapere dove fare dormire tre figli, avere un marito uscito di prigione, avere un figlio psichicamente malato grave.
Sei certamente cristiano, no Federico? bene: in queste persone C’E’ CRISTO.Per Sua rivelazione: fai qualcosa a queste persone, e la fai direttamente a Cristo. NON FARE NULLA , e GLI avrai sbattuto la porta in faccia.
Non vedo come spiegare meglio il carattere di priorità.
Per non eludere la tua domanda.
“Violare un valore non negoziabile puo’ migliorare le condizioni dei meno abbienti ? ”
ASSOLUTAMENTE NO.
Sono stato abbastanza chiaro?! ASSOLUTAMNENTE NO.
Adesso, con altrettanta chiarezza, ascolta quest’altra domanda.
” Sostenere un valore non negoziabile senza curarsi di un valore non negoziabile già infinitamente violato e chi mi sta sotto il naso da sempre, puo’ danneggiare le condizioni di quelle VITE NON NEGOZIABILI ? ”
ASSOLUTISSIMAMENTE SI’.
Sono stato abbastanza chiaro? ASSOLUTISSIMAMENTE SI’.
Devo essere ancora piu’ esplicito, per esemplificare? Un antiabortista che badi solo ad essere contro l’aborto, non e’ prolife.E’ antiabortista( cosa già di per sé buona) E BASTA. La vita non la difendi solo negli embrioni, nelle provette o se c’è puzza di un Dottore Morte che ti pratichi una eutanasia.
La vita la difendi in tutte le sue forme, DAL concepimento ALLA morte naturale ( il che NON significa IL concepimento e LA morte naturale), o non la difendi affatto.
Non facciamo questioni di principio astratto, sia pure il piu’ santo, sulla vita vera delle persone: la cosa piu’ santa e piu’ sacra che c’è.
E già che ci siamo, non usiamo il nome di Cristo per battaglie, anche nobilissime e benedette, che sono un’altra cosa.
A differenza nostra, Cristo non lo si prende facilmente per il sedere.
Ai difensori del sabato auguro
che il Signore li consegni nelle mani di Satana
all’istessa maniera di Giobbe.
Ascolterò volentieri
se nella perdita di tutto,
beni, moglie, figli, sicurezze, stima…….
se innalzeranno “valori” o Maledizioni ………!!!!
Kyrie eleison
Non è stato spiegato un bel niente, si è solo fatto confusione tra cose che non c’entrano tra di loro.
C’è qualcun altro così gentile da rispondermi o devo concludere le condizioni dei meno abbienti non siano minimamente migliorate dal contrasto ai valori non negoziabili? Che è ideologico e pretestuoso invocare l’urgenza di soccorrere i poveri per giustificare il disprezzo e l’accanimento contro i principi c.d. non negoziabili?
@Elsa,
macchè volti emaciati, questi sono gli eroi della nostrana “gauche caviar”, salottiena e spumeggiante. Tante parole e pochi fatti…
@Matteo,
il tuo augurio la dice lunga sulla differenza tra il tuo modo di essere cattolico e il mio. A me hanno insegnato a non augurare mai il male a nessuno e a pregare per coloro che mi fanno del male.
Forse un giorno capirò come si possa ardere di carità per i poveri che non si vedono ed essere così aspri con il prossimo che si vede (o si incontra, sia pure su un blog).
Che il Signore ti benedica.
A me sembra che, se non si è poveri, la cosa migliore è parlare il meno possibile sui poveri. Fare quel che si può per loro, senza dare nell’occhio, ma non permettersi il lusso supplementare di commuoversi per i poveri.
La chiesa, poiché parla in nome di Cristo, può parlare ai poveri (lei sola lo può veramente), ma anche la chiesa farebbe bene a parlare poco dei poveri e a non parlare affatto sui poveri. Quanto a parlare in nome dei poveri, chi lo fa è quasi sempre un mascalzone, che poi i poveri li frega.
Se chi difende il sabato finirà all’inferno,non so dove andrà a finire
il paladino del povero con la pancia piena…
Chi poi scambia la difesa della vita e della famiglia con il sabato
sarà probabilmente assolto per manifesta incapacità di intendere e di volere…
“macchè volti emaciati, questi sono gli eroi della nostrana “gauche caviar”, salottiena e spumeggiante. Tante parole e pochi fatti…”
E poi dice che non c’è ideologia in chi pronuncia cretinate del genere.
“Disabilità, non autosufficienze, dipendenze da droga e alcol, non avere casa, non avere cosa mettere in bocca, non avere dove dormire, essere in galera, avere una malattia mentale. Ma anche: vivere con un disabile grave, perdere il lavoro per accudire un malato di Alzehimer, vedersi espropriare la casa e non sapere dove fare dormire tre figli, avere un marito uscito di prigione, avere un figlio psichicamente malato grave.”
Sì, Lorenzo, un bell’elenco, non c’è che dire.
Vuoi vedere che tutti costoro non fanno altro che pensare ai valori non negoziabili?
Vuoi vedere che tutti questi sono edonisti e materialisti? Ma se ce l’hanno scritto in faccia!
Caro Federico, se per te confrontarsi è questo, cioè ignorare quello che ti viene detto e ripetere a macchinetta quello che vuoi dire tu, ti consiglio un bello specchio a dimensione naturale: vedrai che belle soddisfazioni ne ricavi.
Quanto al disprezzo e all’accanimento contro i VNN, non so dove tu li veda qui.Guarda che invece si vedono benissimo in quello che hai scritto nelle tue ultime parole.
@lorenzo
Disabilità, non autosufficienze, ecc…
Bravo, lorenzo. Proprio queste, ed un’infinità di altre.
Tu lavori in ambito medico e puoi parlare a ragion veduta.
Difendere la vita è difendere tutto questo, contro la mentalità per cui ci sono vite degne e vite non degne di essere vissute e difese.
Oggi i politici si occupano di spendere miliardi per salvare la vita la compagnia aerea di bandiera.
Della vita vera si occupano in pochi…
Mi ero perso un paio di perle.
Nostrana gauche caviar salottiera e spumeggiante ?
Tante parole e pochi fatti?
Poveri che non si vedono?
Vieni un po’ a fare , non dico tanto, una mezza giornata della vita che faccio io, e poi ne riparliamo, caro Federico.
@Lorenzo,
le mie “ultime parole” sono state: Che il Signore ti benedica.
Non penso di aver disprezzato nessuno, ma ho insistito su un punto sul quale il dialogo si era inceppato. Inogni caso, se qualcuno si è sentito disprezzato, mi scuso senz’altro. Hai naturalmente ragione a sottolineare come siamo sempre tutti chiamati a pensare al bene del prossimo e specialmente dei più deboli: hai ragione. La mia obiezione è che questa preoccupazione non deve farci dimenticare e sminuire l’attenzione al rispetto e alla promozione dei valori non negoziabili. Et et, non aut aut.
Dato il dibattito attualmente in atto nello scenario politico, credo che sia assolutamente urgente che i cattolici si impegnino, oltre a tutto il resto (solidarietà, giustizia, assistenza a tutti i tipi di bisognosi) con particolare convinzione per la difesa del diritto alla vita e per la famiglia. Se non ci fossero programmi politici (sostenuti dai media) aggressivi e sprezzanti nei confronti dei valori non negoziabili, non staremmo qui a discuterne, non ne parlerebbero i vescovi, non se ne discuterebbe in francia o negli USA… Ma ci sono, anche se evidentemente sottovalutati, e i cattolici sono chiamati in politica ad essere qualcosa di più di assistenti sociali e buoni samaritani (per carità anche quello), devono, almeno loro, affermare la validità e l’attualità di questi benedetti valori. Chiedevi proprio tu “cosa siamo cristiani a fare”?
Cosa siamo: assistenti sociali? crocerossine? misericordiosi operatori unicamente interessati ai bisogni corporali?
No, siamo chiamati ad essere molto di più.
Mi spiace non riuscire a trovare una sintesi in cui possiamo riconoscerci entrambi ma non potrò mai credere che una legge sull’eutanasia possa migliorare le condizioni di vita di un disabile o di un malato di Alzehimer, che l’aborto chimico (in pillole) possa addolcire la situazione di una coppia di disoccupati o che il matrimonio tra omosessuali allievi le condizioni dei carcerati. E allora perchè rinunciare a chiedere alla politica il rispetto di questi valori?
Le Maledizioni fanno parte della Bibbia a pieno titolo
all’istesso modo delle Benedizioni.
Ma è ovvio che i cattolici legalisti,
non sono tenuti a conoscere la Bibbia.
Come nel loro legalismo
non ritengono di dover ricordare
che
il Signore ha anche richiesto l’uccisione di bambini.
Ovviamente si guardano bene dal chiedere al Signore
perchè
proprio Lui non ha osservato il comandamento
dei VNN della Legge-Ratzinger.
@Lorenzo,
con l’espressione “gauche caviar” non mi riferivo a te, non mi permetterei mai di sminuire la tua esperienza personale. Sii certo che tutti prima o poi imparano il significato della croce. Questo dovrebbe avvicinarci, non dividerci.
@matteo
su queste cose, che erano materia di Geob-Sal, non gioco.
Quindi, dopo aver vomitato, mi ritiro in buon ordine.
😉
Che si fa ?
della Bibbia
solo quello che risponde ai propri interessi ?
Troppo comodo !!
La miseria di tantissime persone urla.
e…. qui…. pipponi ideologici !!!
Per fortuna che Luigi
periodicamente aggiorna con “fatti aggiornati di vangelo”
Matteo ti ringrazio dell’apprezzamento e credo di capire il tuo stato d’animo. Sai che ti voglio bene. Ma non approvo il tuo ricorso alle maledizioni bibliche. Quando verrà qui il prete per la benedizione delle case gli chiederò di benedire il pianerottolo, oltre che ogni stanza dell’appartamento.
Federico quello che forse non è chiaro che sentirsi vicino alla sinistra non vuol dire necessariamente approvare tutte le proposte radicaleggianti. Magari vuol dire essere un cattolico convinto che i valori si possano difendere anche attraverso strutture ospedaliere più attrezzate o una maggior redistribuzione della ricchezza, per dire, è incoerente pure difendere i disabili e poi sognare la morte dello stato, quale sanità privata si prenderebbe carico di un anziano o di una persona non autonoma?
Che poi posso capire votare l’UDC ma Giannino in cosa difende i valori non negoziabili?
E poi è sicuro che una sinistra priva completamente dell’apporto cattolico non sarebbe più radicale?
Non c’entra moltissimo con il post, ma ho trovato molto carino questo articolo su Benedetto e Napolitano:
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201302/130205vecchi1.pdf
Chiedo scusa a tutto il pianerottolo e al padrone di casa.
Ma rimane in me il dolore urlante
per la cecità verso la miseria.
Per quanto mi riguarda: quali scuse, Matteo?
Se c’è da gridare, meglio gridarselo in faccia. Già dappertutto si mettono le mutande al dolore, che almeno tra cristiani ci si dica la verità. Le orecchie patiscono? Pazienza. Ben venga, se serve a dare la sveglia a noi, che siamo i padroni delle orecchie.
Basta cercare, nell’urlare il proprio dolore, di prestare attenzione a non ferire il dolore altrui.
@Matteo,
forse maledire il prossimo ti fa sentire un “padreterno”, ma non immischiare il Signore nelle tue meschinità. Si può esprimere il proprio dolore senza maledire e senza offendere i propri fratelli.
Sara,
quello che non è chiaro ai sostenitori della sinistra è che un eventuale futuro malauguratissimo governo “progressista” provvederà immediatamente a mettere in atto i suoi “intenti” radicaleggianti (non importa se condivisi o meno dagli elettori: è il loro programma di governo, sottoscritto alle primarie) mentre è tutto da dimostrare se e quando si occuperà di “attrezzare le strutture ospedaliere” o di “una maggior redistribuzione della ricchezza” (tanto più che la cassa langue). Il mio scandalo è che ci sono cattolici che accettano negoziati sui valori (cioè compromessi al ribasso) illudendosi di avere in cambio improbabili misure sociali. Improbabili se non impossibili, dati i tempi e i vincoli di bilancio. Di cosa stiamo parlando? Chiunque vinca sarà costretto a tagliare a destra e a manca. La differenza (tutta ideologica e apparentemente gratis) sarà sui valori non negoziabili.
E dove sta scritto che i cattolici devono “bilanciare” la deriva laicista e radicaleggiante della sinistra? Non potrebbero sostenere coerentemente altri progetti, alternativi?
Da ultimo: non ho mai sostenuto di avere intenzione di votare per Giannino e non lo voterò. Ho solo scritto che capisco il voto dato a FID come alternativa all’astensione o al sostegno alle Cinquestelle di Grillo: Giannino ha una piattaforma liberale e propone cambiamenti sensati, senza eccedere nel populismo. I valori non negoziabili non interessano a nessuno e nessuno li sta ponendo al centro della campagna elettorale. Bersani ringhiando ha detto che non ha condiviso la pallida esternazione di Monti circa il “matrimonio tra un uomo e una donna”. Il fronte PD-SEL è quello più pericoloso da questo punto di vista, anche se è evidente che ai suoi elettori questo non importa; l’area Monti non si sbilancia più di tanto (e nemmeno l’UDC, che addirittura ha rinunciato alla ricandidatura dell’On. Luisa Santiolini!) perchè si pensa già agli accordi futuri proprio con il PD. Gli unici che si sono sbilanciati contro le unioni civili sono PDL, Lega Nord e l’estrema destra. Ma la responsabilità di questo scenario è anche degli elettori e dei militanti cattolici della sinistra, insensibili e ciechi, disposti a rinunciare ai valori cattolici pur di non alzare la voce e chiedere maggiore rispetto per i valori cattolici.
E ne vedremo delle belle, grazie al voto di chi, come voi, si “sente vicino alla sinistra pur senza approvare necessariamente tutte le proposte radicaleggianti”. Grazie a voi.
FeddericoB propongo un esercizio di riscrittura delle prime due righe del tuo ultimo commento: “Forse maledire il prossimo ci fa sentire padreterni, ma non immischiamo il Signore nelle nostre meschinità”.
A me invece Giannino convince sempre di più e a questo punto credo che lo voterò.
Se lo farò sarà forse un voto inutile, ma certamente sarà un voto sincero.
Caro Luigi,
accolgo il tuo suggerimento nello spirito della riconciliazione fraterna, ma vorrei spiegare che erano parole “misurate” sul commento di Matteo delle 17.44 e sulla sua pretesa di giustificare le proprie maledizioni in una sorta di “imitazione” del Dio dell’Antico Testamento.
Apprezzo molto la tua richiesta di benedizione per il pianerottolo.
Vi propongo una riflessione di Assuntina Morresi:
“In Francia e Gran Bretagna, con maggioranze schiaccianti, i rispettivi parlamenti hanno approvato il matrimonio omosessuale dimostrando che il riconoscimento delle unioni di fatto è solo un passo intermedio verso l’introduzione delle nozze gay.
Sia in Francia che in Gran Bretagna, infatti, le unioni civili anche omosessuali erano già riconosciute da tempo (per esempio con i Pacs), ma questo è servito per arrivare al matrimonio omosessuale e non per impedirlo. Per difendere il matrimonio come definito dalla nostra Costituzione, quindi, NON bisogna introdurre riconoscimenti di unioni di fatto. Con il matrimonio gay in queste due importanti nazioni si stravolgono, nel cuore dell’Europa, le fondamenta della natura umana e lo si fa in modo irreversibile: come abbiamo visto per la Spagna da questi provvedimenti NON si torna più indietro.
E quindi OCCHIO alle prossime elezioni. Il governo Bersani & Vendola aprirà a tutto questo, votando loro o chi si prepara ad appoggiarli – come Monti, tanto per essere espliciti (oggi l’ennesima dichiarazione di disponibilità reciproca a governare insieme dopo il voto) – ci si accoda nella stessa direzione. E poi non venite a lamentarvi: su questo blog non ci saranno sconti per nessuno”.
Ecco, non sentitevi “sbranati”, ma non aspettatevi “sconti”.
UN OT CHE PREFERISCO METTERE QUI PER NON INQUINARE L’ATTUALE TEMA ASSAI PIU’ SERIO E IMPEGNATIVO PROPOSTO DA LUIGI.
Il Papa e Monti sono su Twitter e io che aspetto?
6 gennaio 2013 alle 16:43 • Archiviato in Varie
Niente da aggiungere: è tutto nel titolo. 140 battute per me sono troppe: me ne bastano 49.
————
• Nino scrive,
7 gennaio 2013 @ 13:20
Caro Luigi, nel caso decidessi per twitter, sarebbe un’arma potentitissima
per sbarazzarsi d’un colpo di gente come me.
Preferisco il più raro ma sempre poetico cinguettio degli uccelli.
Il cibernauta P. Spadaro SJ ha convinto Ratzinger a twittare.
Lui lo capisco perchè ha la “fissa” dei mezzi internet, capisco per nulla il Papa che si lascia coinvolgere in roba del genere.
————–
• tonizzo scrive,
7 gennaio 2013 @ 14:36
Nino, mio omonimo, scrive:
Il cibernauta P. Spadaro SJ ha convinto Ratzinger a twittare.
Lui lo capisco perchè ha la “fissa” dei mezzi internet, capisco per nulla il Papa che si lascia coinvolgere in roba del genere.
Nel 1931 avrebbe scritto:
Il radiofonico Guglielmo Marconi ha convinto Ratti ad aprirsi una radio.
Lui lo capisco perchè ha la “fissa” dei mezzi radio, capisco per nulla il Papa che si lascia coinvolgere in roba del genere.
Nel 1860 avrebbe scritto:
Il giornalista Pacelli ha convinto Mastai Ferretti a prendersi un giornale.
Lui lo capisco perchè ha la “fissa” dei giornali, capisco per nulla il Papa che si lascia coinvolgere in roba del genere.
Nel 1849 avrebbe scritto:
Il re Ferdinando II ha convinto Mastai Ferretti a costruirsi una ferrovia.
Lui lo capisco perchè ha la “fissa” dei treni, capisco per nulla il Papa che si lascia coinvolgere in roba del genere.
Trovate le differenze
• Federico B. scrive,
7 gennaio 2013 @ 14:39
Bravo Tonizzo, hai centrato la questione.
• tonizzo scrive,
8 gennaio 2013 @ 20:53
Ma no Discepolo, hai ragione tu. Aboliamo Twitter, chiudiamo Radio Vaticana, scomunichiamo le ferrovie e la stampa periodica.
OGGI
http://www.liberoquotidiano.it/
Socci: il Vaticano tolga il Papa da twitter: raccoglie soltanto insulti
Clamoroso autogol: il bilancio dell’esperimento-internet è negativo. Ratzinger, bersaglio facile, è finito alla gogna.
“Vorrei lanciare un appello a chi, in Vaticano, vuole veramente bene al Papa (ci sarà certamente): andare subito via da Twitter, basta, alla larga. Proteggete il Vicario di Cristo da questa umiliante gogna mediatica di cui lui è certamente ignaro.
Non so quale genio abbia avuto la «strepitosa» idea di far sbarcare Benedetto XVI su questo social network, oltretutto con quella imbarazzante cerimonia del «primo tweet». Di sicuro il Pontefice, occupato in materie ben più importanti e profonde, non conosceva questo fatuo luogo di chiacchiericcio (e spesso di insulti) che è Twitter. E si è fidato. (…)”
———–
Mai avrei creduto che Antonio Socci, di cui non condivido nulla del suo pensiero cattolico, avesse la mia stessa posizione su questa galattica imbecillità.
Forse ora anche l’altro genio del Card. Sepe si rimangerà l’idea:
Cardinale Sepe: ‘Facebook? Anche Gesù lo userebbe’
Salerno Notizie.net
http://247.libero.it/rfocus/16932508/0/cardinale-sepe-facebook-anche-ges-lo-userebbe/
19-1-2013
‘Anche Gesù, se nascesse oggi, si sarebbe iscritto a Facebook per comunicare’: lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, uno dei precursori della comunicazione sui social …
Capisco essere contrari alle nozze gay. Non ci piove. L’aggancio al NON introdurre riconoscimenti alle unioni di fatto mi pare bizzarro. Deve essere chiara una cosa: che lo si faccia con qualche riforma della legislazione sui diritti individuali o che si istituiscano i pacs, la cosa non ha importanza sull’impatto nella coscienza civica.Sempre di un riconoscimento di diritti si tratta. Se si teme che sia usato come grimaldello scardinatore, il rischio c’è comunque. Allora, con lo stesso ragionamento, si sarebbe dovuta mantenere l’omosessualità fuorilegge: perché se no ecc ecc ecc. Ma stiamo scherzando?
Una qualche tutela dei diritti va trovata. La battaglia contro il no alle nozze va fatta. Sapendo che se i numeri in parlamento ci saranno ( e questo avviene il Spagna, UK e Francia, non ci sono biechi dittatori gay che impongono la loro volontà al popolo) non ci sarà santo che eviti il passaggio di qualunque legge.
Il che non sminuirà di un pelo la forza di quello che noi abbiamo il dovere e la convinzione di dire. Ma la democrazia funziona così.
@Sara 1
Capisco quello che vuoi dire sugli “urli”, ma dovremmo anche abituarci alla possibilità di essere “feriti” un po’ piu’ spesso dai fratelli. Specie se a fin di bene…
Federico B .
ora mi devi ascoltare un pochino…
Io ti ho difeso, ma non per questo sono delle tue stesse idee.
Mi spiego, partendo da due premesse, poichè ci sono stati dei fraintendimenti. Il sottoscritto è sempre stato -ed è!- “di sinistra”. Talmente tanto che non l’ho più votata dal ’91 (e credo continuerò…). E te ne spiego i motivi:
il vecchio PCI rappresentava (o doveva…) i lavoratori. Rappresentava anche la maggior, se non miglior, cultura e era il partito degli intellettuali.
Soffriva -e soffre!- come tutti i partiti, di poca (molto poca…) dialettica interna.
Ed è stato sempre al “passo coi tempi” su certe cose, peccato che lo sia stato in negativo. Negli anni ’60-’70, al passo coi tempi con una certa visione negativa nei confronti degli omosessuali in quanto tali. L’ultimo grande intellettuale italiano (profetico pure direi…) probabilmente se lo è fatto scappare oltre che per il suo forte dissenso sul tema dell’aborto e del divorzio, forse anche per qualche altro motivo (ricordi cosa succedeva a certi nella Urss di quegli anni?)… L’ omologazione culturale legata alla (in)civiltà dei consumi era fumo negli occhi per la parte di maggior avanguardia culturale (la cultura vera, quella che usa la “ragione”, non quella che butti giù libri e “ripeti a pappagallo!”). Nel frattempo in quegli anni votano “comunista” tanti bravi padri di famiglia, cattolici, lavoratori, tanti di loro all’oscuro e quando non, in dissenso rispetto a quello che si muove nelle alte sfere del partito. Nel frattempo il “compromesso storico” sfuma…
Si arriva poi agli anni ’80-’90, la “questione morale” e sembra che si possano davvero migliorare le cose, ma nell’ 84 sai cosa succede e sai cosa succede poi nel ’91. Il partito perde slancio e vigore, ma perde anche di vista gli obbiettivi e le finalità, dimentica “chi rappresentava” (o avrebbe dovuto rappresentare…). La “tessera” inizia ad essere non più fondamentale, il partito non ruota più intorno ad un ideale, ma inizia a ruotare intorno alle “opinioni”. I “comizi” non si fanno più e si lacera la rete di contattti col territorio e con le persone, il “partito opinione” recluta attraverso la -maledetta- TV. Da allora il declino (per quel che intendo io …) è costante.
Da un atteggiamento -sbagliato- nei confronti degli omosessuali, si passa “progressivamente” all’atteggiamento diametralmente opposto. Ci si sarebbe dovuti fermare quando finalmente si era superata una certa, diciamo cosi, “omofobia”; invece si è proseguito fino a rasentare quella che oggi ritengo om……a (ometto il temine, perchè ci potrebbe essere sempre quell’amico commentatore che…).
Dirai tu, se mi hai letto fin qui, perchè ti ho detto tutto questo?
Perchè, se è pur vero che io, in coscienza, innanzitutto perchè mi sento veramente di “sinistra” (che per me vuol dire avere “cultura” di tale e non essere “ideologicizzato” o “tifoso”) in primis, ed in secundis in quanto cattolico, non posso, ma soprattutto non voglio votare il partito di sinistra, fin quando all’interno di esso non si aprirà seriamente una dialettica sul fatto che molti cattolici si sentirebbero rappresentati da quel partito in virtù del fatto che le sue politiche sociali (riguardo la sanità, la redistribuzione del reddito, il sostegno ai lavoratori che poi è sostegno alla famiglia, alla scuola e all’università che deve essere accessibile a tutti) rientrerebbero pienamente in quello che forma un gruppo di “valori cattolici” .
Ora mi chiedo: perchè anche tu non riesci, non dico a raggiungere, ma a riconoscere lo stesso equilibrio del mio ragionamento?
Ma dx o centro lo sai cosa propongono?
Allora o certe cose le spieghi bene e costruisci un ragionamento alquanto articolato, e sei capace di prendere certe “distanze”, e basta avere un certo senso critico, o lasci che ognuno bilanci, come meglio o peggio crede, i “valori”. Capisco la priorità per quelli che oggi si ama definire “non negoziabili”, però esistono anche altri valori.
E la compagine su cui insisti sembra che non li prenda tanto in considerazione…
Priorità non vuol dire “solo”…
Lorenzo non mi riferivo a me in particolare. E’ che la croce non è esclusiva di nessuno ma mi pare purtroppo ben distribuita, quando si parla pubblicamente non mi sembra così negativo tener conto che i nostri interlocutori potrebbero stare a loro volta soffrendo o trovarsi in situazioni difficili.
E’ una forma di delicatezza che personalmente tengo sempre a mente ( o perlomeno ci provo).
Giannino, parrà strano, ma piace molto anche a sinistra.
@Ubi,
ti ringrazio per le tue parole che sono certamente di stimolo, ma bisogna avere anche il polso della situazione. Bersani molto probabilmente (diciamo pure sicuramente) vincerà le prossime elezioni, trionfando con maggioranze assolute o trattando alleanze parlamentari da una posizione di risicata maggioranza relativa: è sulle intenzioni di Bersani che dobbiamo confrontarci, sugli “intenti” di governo proposti dal suo partito e dai suoi alleati.
Non mi sembra di aver fatto propaganda per nessuna “compagine”, tanto è vero che potrei votare partiti e coalizioni diverse alla Camera e al Senato. Ma consentimi, tra cattolici, di porre l’attenzione su quei valori non negoziabili che, nonostante gli appelli dei vescovi e del Papa, oggi sembrano non interessare più nemmeno i cattolici. E consentimi di sperare che almeno al Senato Bersani non abbia la maggioranza, sia costretto a scendere a patti con altri partiti e magari debba rinunciare a quella parte del suo programma più marcatamente laicista e contraria ai valori non negoziabili. Tutto qui. Mi “scaldo” perchè ci sono cattolici come Sara (e diversi altri su questo blog) che sembrano sminuire l’importanza dei valori non negoziabili o che, come Lorenzo, sono rassegnati al loro inevitabile “superamento” (e dove sta scritto? in Polonia e in Russia i Parlamenti hanno recentemente bocciato proposte di questo tipo, altrove non sono nemmeno prese in considerazione).
Non sono un esperto di politica e mi limito ad esprimere una riflessione nel merito di una questione che altri, con i quali penso di poter dialogare, sottovalutano. Questa mi sembra la priorità in queste elezioni del 2013: non sottovalutare le conseguenze delle posizioni laiciste del PD nel prossimo futuro dell’Italia. Altre riflessioni e altre prese di distanza, specie se riferibili a chi certamente perderà le elezioni (nonostante la ritrovata vitalità), le lascio ad altri. Non ne sono interessato perchè mi sembrano promesse elettorali che non hanno possibilità di realizzarsi (e mi riferisco anche alle parole di Monti, che con tutta la sua coalizione sembra destinato a non superare i consensi che da sole AN o la Margherita raccoglievano qualche anno fa). Non sono un sostenitore del PDL, mi rassegnerò a votarlo al Senato solo ed unicamente per frenare la deriva laicista dei progressisti e di Bersani. Per la Camera non ho ancora deciso, ma è chiaro che vaglierò con grande attenzione gli impegni presi in merito ai valori non negoziabili, perchè sono consapevole che il prossimo Parlamento non toglierà l’IMU, non abbasserà le tasse e probabilmente non aumenterà di un centesimo la spesa sociale, ma certamente affronterà la questione delle unioni tra gay, della fecondazione eterologa e delle pillole abortive… E voglio avere la coscienza a posto. Credo che tutto sommato anche la mia sia una riflessione degna di rispetto.
Cara Sara,
lo “sbranatore” Bersani non terrà conto di elettori ed eletti che non condividono “necessariamente tutte le proposte radicaleggianti” del PD. Il futuro Presidente del Consiglio afferma senza mezzi termini: ”Escludo sui diritti civili una generica liberta’ di coscienza senza una proposta politica”.
Su “procreazione assistita, fine vita e unioni civili” è ufficialmente vietato il dissenso. Se poi pensiamo che Vendola vuole impedire l’obiezione dei medici antiabortisti…
http://www.imolaoggi.it/?p=40816
La tua riflessione, Federico B., è dettata solo ed esclusivamente da pura ideologia anti-sinistra. Non arrampicarti sugli specchi.
Fra l’altro sei manifestamente contradditorio perché dici che per il Senato voterai per quel PDL che non ha a cuore i tuoi valori non negoziabili.
Li enuncia e basta, ma il maggior numero di divorziati sta lì.
Il matrimonio è, o no, un valore non negoziabile? Pare di no.
Ma tu voti PDL al Senato per contrastare la sinistra.
Questa è ideologia conclamata, e tu ti ostini a negarla in nome di un clericalismo che fa da paravento.
Non convincerai mai nessuno, ma almeno sii onesto.
Mille volte meglio chi vota per chi gli pare ma senza ipocrisia.
Federico il problema è che lei ha un tono così militante che rischia di ottenere l’effetto contrario.
Non direi militante ma esasperato dalle reazioni, convinto, ostinato e non rassegnato. Non pretendo di convincere nessuno ne’ di ottenere nessun particolare “effetto”. Esprimo solo quello che penso su questioni che ritengo importanti. In coscienza, penso che sia giusto farlo.
Se ti riferisci all’intervista a Bersani sulla libertà di coscienza (link delle 12.46) il tono è anche arrabbiato, indignato, preoccupato e soprattutto dispiaciuto che parole così gravi siano sottovalutate da tanti cattolici. Di fronte a questo, cosa importa passare per “militante”?
Ok però l’effetto che si ottiene è il contrario. Dopo tre o quattro interventi a me personalmente vien voglia di votare Vendola.
Magari ad altri fa altro effetto non dico di no.
.-)
E che effetto può aver fatto su di me leggere gli entusiasmi con cui molti “vicini di pianerottolo” (ai miei occhi evidentemente anche loro “militanti”) hanno espresso l’intenzione di votare alle primarie dei “progressisti” per Bersani o Vendola o Renzi? O la certezza (senza nessuna perplessità o il minimo scupolo) di confermare tale preferenza alle prossime elezioni?
Forse se non ci fossero stati interventi tanto “sbilanciati”, anche i miei toni sarebbero più misurati.
“Esprimo solo quello che penso su questioni che ritengo importanti. ”
Esprimi solo ideologia allo stato puro, avversione per la sinistra e contraddizioni penose.
Chiedi al tuo partito di essere credibile e di mandare a casa chi divorzia due o tre volte.
Voterò Bersani e onestamente mi pare fastidioso sentirmi dare della bolscevica, laicista relativista ogni 3 secondi (e da mesi) deve convenire che è anche un po’ fastidioso.
In questo momento non voteri il PDL nemmeno fosse l’ultimo partito dell’universo e rimango basita che i cattolici lo facciano, stesso dicasi per Giannino per dire, ma non lo ripeto ogni tre secondi.
Non ho mai sopportato l’antiberusconismo militante, figurarsi l’antibersanismo permanente!!!
🙂
Guardi Federico:
https://www.stpauls.it/jesus/1302je/inchiesta.htm
@ Federico
“Mi “scaldo” perchè ci sono cattolici … che sembrano smiinuire l’importanza dei valori non negoziabili o che, come Lorenzo, sono rassegnati al loro inevitabile “superamento” (e dove sta scritto? in Polonia e in Russia i Parlamenti hanno recentemente bocciato proposte di questo tipo, altrove non sono nemmeno prese in considerazione).”
Forse farebbe piacere a te che io fossi rassegnato al loro superamento.
Rassegnato un paio di palle. Dove ho mai detto una boiata del genere?
Nessuna rassegnazione e nessuna “inevitabilità”. Ma in democrazia contano i numeri.In Italia sono passati sia il divorzio che l’aborto, eppure ci stava il Vaticano in casa, una DC imperante e un numero di battezzati stratosferico.
Le battaglie si fanno anche quando si possono perdere, anche quando sono già belle e perse, e la testimonianza prende nuova forza proprio da lì.
Rassegnazione una fava.
Certo, se tu scambi la democrazia con la rassegnazione, ripassati il dizionario.
Marilisa,
anche a me non piace quello che scrivi tu ma non esprimo giudizi negativi ogni volta che intervieni. Sii più tollerante.
@Sara,
certo che se si intervistano così poche persone i risultati possono anche essere quelli indicati, ma può essere considerata un’indagine rappresentativa dei cattolici italiani? No e non pretende nemmeno di esserlo, è solo un espediente per presentare alcune riflessioni.
Ti propongo in alternativa un’indagine recente di Famiglia Cristiana, testata certo non accusabile di simpatie verso il centrodestra: nonostante da mesi la sinistra sia in largo vantaggio in tutti i sondaggi, i cattolici si dividono equamente. C’è una diaspora che a me personalmente preoccupa, perchè renderà i cattolici marginali di fronte alle delicatissime scelte che il prossimo Parlamento dovrà prendere.
http://www.famigliacristiana.it/informazione/i-grandi-servizi/dossier/gli-italiani-si-confessano-votero-cosi/cattolici-in-ordine-sparso.aspx
Chiedo scusa a Lorenzo.
Ho scambiato per “rassegnazione” le sue parole:
“Sapendo che se i numeri in parlamento ci saranno ( e questo avviene il Spagna, UK e Francia, non ci sono biechi dittatori gay che impongono la loro volontà al popolo) non ci sarà santo che eviti il passaggio di qualunque legge”.
Io comunque non mi rassegno e sono convinto che se il PD non avrà la maggioranza al Senato questi benedetti numeri non ci saranno.
@Sara,
anch’io trovo fastidioso leggere giudizi impietosi nei miei confronti, ben oltre il legittimo e comprensibile dissenso da quello che scrivo. Se me ne sono fatta una ragione io, puoi certamente riuscirci anche tu.
La diplomazia evita certi fastidi ma rende più difficile la sincerità.
Federico, allora, in sincerità di diro quel che penso.
Il tuo continuo invocare/evocare a me sembra una sola cosa: OPPORTUNISMO.
Non si è mai sentità una opinione critica da parte tua verso gli altri schieramenti; verso il fatto che si vorrebbero (si, ho detto vorrebbero) far garanti di un certo valore, ma costruendo su dis-valori.
Sul dis-valore non si costruisce niente!
La Chiesa (tranne qualche voce fuori coro, ma sappiamo chie è…) cerca di insistere sul fatto che il lavoro deve dare “sicurezza” e certezza. Lo stesso dice sul fatto che la pubblica assistenza in materia di salute deve essere garantita a tutti, proprio per il rispetto della vita. Fa capire che la ricchezza debba essere in un certo modo ri-distribuita, dice che un eccesso di spesa militare è proprio un peccato, che la Domenica non si dovrebbe lavorare nè tenere aperti i negozi; e tante altre cose che non sto a citarti poichè le dovresti sapere.
Bene, mai sentito da parte tua parole critiche nei confronti degli schieramenti (e certamente non è la “sinistra”) che questi valori non li prendono in considerazione.
Allora, permetti che ti si faccia notare che questo tuo insistere, senza portare alcuna “critica” fa pensare che sia dettato da opportunismo e/o militanza.
Tutto qui, sinceramente detto, senza “diplomazia”.
P.S. Ora che queste cose te le ho citate, ce la dici una parolina?
Appunto, Fede. Dire che se in Parlamento i numeri ci saranno, passerà qualunque legge NON E’ RASSEGNAZIONE. E’ democrazia.
A meno che non vogliamo invocare una teocrazia alla Khomeini di stampo cattolico, Dio ci scampi.
Ubi,
in tutta sincerità concordo con quanto riporti, anche perchè la precarietà del lavoro l’ho sperimentata sulla mia pelle per anni (collaborazione occasionale, co.co.co, lavoro interinale, tempo determinato..), come mia moglie, mio fratello e quasi tutti i miei amici e coetanei. Sono d’accordo con la necessità di garantire l’assistenza sanitaria a tutti, sulla ridistribuzione delle ricchezze attraverso la fiscalità generale, sulla chiusura domenicale dei negozi (anche se a volte mi ha fatto comodo andare a far la spesa di domenica) e sulla necessità di tagliare le spese militari per l’acquisto di armi e per le missioni internazionali (fatti salvi gli accordi presi). Non capisco però perchè adesso io debba essere sottoposto a una sorta di “esame di imparzialità”. Insisto su un tema piuttosto che su altri perchè questo momento mi sembra urgente non dimenticare i valori non negoziabili e in questo blog ci sono molti interventi di cattolici che non si pongono minimamente il problema e non hanno riserve ad esprimere con convinzione ed entusiasmo il proprio sostegno acritico all’unico schieramento che vi si oppone apertamente. Se si aggiunge che questo schieramento da mesi è in vantaggio su tutti i sondaggi e probabilmente vincerà le elezioni, credo che sia chiaro perchè qui preferisco parlare di questo piuttosto che della restituzione dell’IMU o della precarietà del lavoro e di tutto il resto…
Una volta Luigi ha riconosciuto la problematicità di votare per il PD data la posizione di questo partito sui “temi etici” (subito bilanciando questa sua affermazione con altrettante riserve destinate agli altri partiti): se ci fossero state altre dichiarazioni di questo tenore, ti assicuro che non avrei avuto motivo di insistere tanto. Anch’io, come vedi, aspettavo e aspetto ancora qualche parolina che non arriva…
“Non capisco però perchè…”
Ecco, non capisco il perchè tu non riconosca anche “la problematicità di votare” per gli altri schieramenti…
Io non ti dico di fare come me riguardo all’astensione, ma almeno fai come me riguardo alla critica rispetto allo schieramento di cui sei/ti senti parte o che potresti/vorresti votare.
Non ti viene una voglia di invocare una maggior dialetti nello scieramento di “cattolici” di cui tu sei “cattolico” di minoranza, rispetto ai temi che ti ho fatto presente?
La critica nei confronti di quelli dello stesso gruppo/schieramento, costruisce…
Perdoni la franchezza?
Che cavolo c’entra la restituzione dell’IMU o la precarietà del lavoro o “tutto il resto”?
QUI PARLIAMO DI DIGNITA’ DELLA VITA UMANA, porco cane, e io di paroline che ti esemplifichino te ne ho fatte portate una carrettata. Anche solo ieri.
Basterebbe che ti rileggessi l’elenco qualche commento sopra.
Tu l’hai liquidato mettendoti a parlare di crocerossime, assistenti sociali, misericordiosi operatori.Questa osservazione, però, girala a Cristo, vediamo un po’ che ti risponde.
In questo caso la dialettica è tra coloro che partecipano alle discussioni di questo blog. Non dubitare che altrove faccio la mia parte.
Già il fatto di aver scelto di non votare per il partito che ha avuto la mia preferenza per tanti anni dovrebbe darti un’idea della mia capacità critica e della disponibilità a mettere in discussione anche scelte convinte e consolidate.
In questo blog, con gli interlocutori che ho avuto finora, non ho avuto possibilità di scegliere altre parti. E pazienza se non passo il tuo esame.
Vedremo in futuro…
@Lorenzo,
il Signore potrebbe rispondere che non si vive di solo pane e che una delle tentazioni dei bravi cristiani di oggi è ridurre il cattolicesimo ad assistenzialismo sociale.
Credo comunque che tu abbia hai frainteso il senso delle “paroline” alle quali facevo riferimento io nella mia risposta a Ubi.
Federico scusi ma un uomo attaccato ad un sondino non ha bisogno di assistenza? Cioè non ha bisogno di qualcuno cattolico o no che si prenda cura di lui? e difendere la vita di quell’uomo sarebbe quindi assistenzialismo?
Difendere la vita nelle situazioni più estreme, quelle dove la società odierna vede un oggetto di scarto, è il fondamento della difesa della vita, come fa a dire che se si hanno a cuore queste situazioni da un punto di vista pratico, medico ed economico, senza assolutamente mancare di rispetto a chi le vuole difendere a livello culturale o giuridico sia cadere nell’assistenzialismo?
Cioè è la medesima difesa solo vista da due prospettive diverse dovrebbe essere un arricchimento.
Federico B., io esprimo i giudizi che sento di esprimere. Questo non significa intolleranza, se permetti.
Ti metto di fronte alle tue incongruenze che tu non provi a risolvere, perché non potresti.
Ma allora non sei né coerente né credibile.
Sara,
scusami ma introdurre una legge sull’eutanasia farà aumentare l’assistenza e la cura degli ammalati, con o senza sondino?
Semmai è vero il contrario: se si difende il diritto alla vita si avranno più possibilità di veder riconosciuta la necessità di migliorare l’assistenza e la cura degli ammalati.
Preciso poi che è evidente che parlare di “assistenzialismo” è una forzatura per enfatizzare come il cattolicesimo non possa ridursi ad attenzione limitata alle opere di misericordia corporale. Non manco di rispetto a nessuno se dico che c’è molto di più.
Infine hai ragione a dire che le “due diverse prospettive” dovrebbero essere un arricchimento, ma qui oggi il rischio (per rimanere al nostro esempio) è che si introduca l’eutanasia senza migliorare l’assistenza ai malati (anzi, le conseguenze dell’introduzione dell’eutanasia per legge potrebbero portare ad una progressiva riduzione delle spese per l’assistenza ad alcune malattie invalidanti). Non sottovalutiamo l’impatto dei “principi” sulla vita quotidiana delle persone e specialmente sulla pelle dei più deboli.
Federico ma chi vuole introdurre l’eutanasia? Bersani? A me non risulta proprio. Inoltre quanti più cattolici militeranno a sinistra tanto maggiore sarà il loro peso all’interno del partito evitando derive radicali.
E’ lo stesso principio che fece superare ai Papi il non expedit, inutile stare sull’Aventino quando si può combattere per le proprie posizioni all’interno del dibattito democratico.
Passi avere una nuova democrazia cristiana che era un partito centrista con all’interno anche u’n anima più a sinistra, ma spostando tutti i cattolici solo a destra poi cosa facciamo la crociata contro i “laicisti”?
Cose intuite dallo stesso Ruini per dire.
http://www.uccronline.it/tag/bersani-eutanasia/
Il tuo problema , Federico, è che confondi di continuo il pane con la Vita, e che continui a distinguere tra VitE DI SERIE A E Vite DI SERIE B.
Metro della distinzione: Federico.
Leggiti un po’ le parole del Papa nell’ udienza generale di oggi.
Ultimamente ti trovo un po’ relativista nel selezionare e riportare le parole di Benedetto e del Magistero….
🙂
@Lorenzo,
accentuare un aspetto trascurato dai propri interlocutori non è relativismo.
Ultimamente mi fai le pulci per ogni cosa, ma le affermazioni del Papa e del Magistero non perdono valore se ci si sofferma su un punto in particolare piuttosto che un altro.
@Sara,
Bersani è stato furbo, non la chiama eutanasia, ma la posizione del PD di fronte alla discussione sul fine vita (DDL Calabrò) era chiaramente su posizione eutanasiche. Il DDL sui DAT/fine vita cercava una soluzione equilibrata tra diritto alla vita e quel principio di autodeterminazione che è alla base della scelta dell’eutanasia: il Pd ha votato contro (e ha boicottato l’approvazione finale del DDL che infatti non più stato messo all’ordine del giorno) sostenendo che occorreva dare più spazio al rispetto per la volontà del malato. Questo, al di là delle parole, è una posizione filoeutanasica, confermata dall’istituzione dei registri sul testamento biologico in tanti comuni “rossi”. C’è bisogno di altro?
E adesso, sbranatemi!
Sbranatemi perchè? Poi son piccola io, avrei difficoltà a sbranare un criceto…
Macchittesbrana?!
Buona serata , Fede.
Ho finito di leggere tutti i commenti di oggi.
M’e’ venuto il latte alle ginocchia…..
Ma non ci siamo stancati di rispondergli ?
Tanto è un disco rotto….
Alla fine per salvarsi tocca usare una sana ironia,
o del salutare umorismo….
Luigi,
che dici se lassamo perde con questi post sulla politica ????
Pausa fino alle elezioni ????
Luigi,
portace li fatti ultimi der vangelo,
facce sogna’
Caro Matteo,
ti ricordo che oltre all’estasi che deriva dalla lettura dei Fatti di Vangelo esiste anche la pratica del Vangelo vissuto.
Un modo di viverlo è quella Carità che tutto sopporta di cui si è recentemente discusso.
😉
Federico B. si è finalmente eclissato. Sta mangiando frittelle, meno male!
Marilisa, se vuoi possiamo anche continuare.
Interessa un’intervista del Senatore PD Ignazio Marino sul c.d. biotestamento?
O qual è la posizione cattolica nel dibattito su accanimento terapeutico, idratazione e alimentazione?
Anche se non si usa la parola “eutanasia” il prossimo Parlamento discuterà sicuramente di fine vita e ci sarà chi proporrà soluzioni pro-eutanasiche e chi vi si opporrà in nome del diritto alla vita.
Varrebbe la pena COMUNQUE approfondire il tema.
E non mancheranno le occasioni.
Federico perchè la posizione di Marino all’interno del PD è più importante di quella di Bondi (passato al laicismo) nel PDL?
Cioè perchè se qualcuno nel PD cerca di strappare verso posizioni che non corrispondono a quelle del partito deve preoccuparci di più di quanto vogliono fare uguale uguale nel PDL?
Fortuna in ogni caso che non si è offeso!
🙂
Sono permaloso, ma non fino a questo punto.
E dovresti aver capito che non mi faccio impressionare facilmente.
Rispondo alla tua domanda:
Ignazio Marino è molto più autorevole di Bondi perchè è membro della commissione Igiene e Sanità del senato e Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. E’ una delle voci più autorevoli nel suo partito e rappresenta posizioni “mediane” (nel senso che ci sono altre posizioni più spinte sul piano del laicismo). Inoltre è stato antagonista di Bersani e Franceschini alle primarie del 2009 per la segreteria del PD e ha ricevuto molti consensi (persino al mio paese, roccaforte di Bersani e simpatizzante per il “compaesano” Franceschini).
Non facciamo i confronti con Bondi che ha espresso posizioni personali ed è stato subito azzittito da diverse iniziative interne al suo partito che hanno ristabilito qual è la linea ufficiale: quella dei DAT del DDL Calabrò (sostenuto in Parlamento da PDL-Lega-UDC e avversato da IDV-PD-radicali).
La questione è anche che nel PDL c’è chi fa sentire la propria voce e fa pesare il proprio contributo, nel PD la maggioranza è orientata su posizioni laiciste e i cattolici tacciono.
Concludendo a me sembra che le posizoni del PD coincidano di fatto con quelle di Marino, mentre Bondi è obiettivamente un caso isolato (o comunque appartiene ad una minoranza esigua che in Parlamento non ha espresso dissensi dalla linea maggioritaria del DDL Calabrò).
Pare a lei Marino di fatto ha perso le primarie e la linea scelta dalla base è sicuramente meno “laicista” della sua.
A proposito quando Bagnasco parla di non farsi abbindolare da proposte irrealizzabili a chi si riferisce??
E quando dice che lavoro e famiglia non vanno disgiunti dai valori non negoziabili, e che quando ci si accorge che alcune tasche sono troppo piene e altre troppo vuote bisogna in qualche modo rimediare?
Pure PDL.
@Sara,
sulle parole del Card. Bagnasco condivido la riflessione di Eugenia Roccella:
“Come sempre la sinistra cita la Chiesa solo per strumentalizzarla. Quando il Cardinale Bagnasco parla del primato antropologico come criterio di orientamento difronte al voto, viene censurato e ignorato, e altrettanto accade quando invita a non “stravolgere l’alfabeto umano” con i matrimoni gay. Bersani invece di tentare una manovra diversiva si chieda chi effettivamente sia ad abbindolare gli italiani su temi come le unioni omosessuali”.
Per quanto riguarda le posizione del PD ti invito a guardare alle posizoni prese ufficialmente dal Partito durante la discussione parlamentare sul DDL Calabrò e da moltissime amministrazioni locali in merito ai registri sul testamento biologico. Mi pare che non ci sia molto da aggiungere.
Non si usa la parola “eutanasia”, ma la strada è quella: non chiudiamo gli occhi di fronte all’evidenza.
Si va bhe, strumentalizza solo una parte certo.
le parole precise sono queste:
La Chiesa vede avanzare all’ombra del disagio sociale questa «concezione anticristiana e antiumana» cui coopera anche il rapporto guastato tra mercato, industria e finanza, «un’economia malata». Il cardinale ha quindi declinato le sue considerazioni, sostenendo che «l’emarginazione dal lavoro deve essere una eccezione dolorosa, che non può durare più di tanto»; che bisogna «rivedere i livelli retributivi dei lavoratori. Se le tasche sono svuotate e aperte in pubblico, e ci si accorge che certe sono vuote e altre estremamente piene, una domanda va posta in nome dell’equità insieme alla giustizia». Qualcuno l’ha letta come la richiesta di una “patrimoniale”, ma Bagnasco si è limitato a questo commento: «La forbice che si sta allargando è sotto gli occhi di tutti, le soluzioni stanno ai tecnici».
http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/bagnasco-su-politiche.aspx
Il Card. Bagnasco ha indubbiamente ragione a sollecitare un’attenzione sui “livelli retributivi” dei lavoratori. Speriamo che venga ascoltato.
Ma spero che venga ascoltato anche quando interviene su altre questioni sulle quali si fanno orecchie da mercante…
Mah, fatemi capire -altro che umiltà, un poco di presunzione a me che sono ign(i)orante per definizione e “a prescindere”- allora tutto quel pensiero che avevo fatto un poco più su, nei post precedenti, riguardo alla redistribuzione della ricchezza, della “sicurezza” del rapporto di lavoro e compagnia bella, non è solo un parto della mia fantasia (o della mia inclinazione dovuta allo schieramento politico che ritengo per me naturale), ma è il pensiero del clero, o almeno di un importante esponente della gerarchia?
Allora per analogia io avrei pensieri -voglio esagerare- cattolici?
Se è cosi me ne compiaccio, ma mi compiaccio ancor di più per il fatto che questo dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, significare che l’organo principale del sistema nervoso centrale abita ancora in maniera attiva la mia scatola cranica! Ma guarda un poco…
Eppure io o trovato nell’astensione e nella severa critica allo schieramento politico che a me sento connaturale il giusto equilibrio tra fede religiosa e ragione politica.
Però, ci tengo a dirlo, se a Dio piacendo sarò tra i vivi, questo mese terminero la mia fase di astensionismo attiva che dura da ben 23 anni…
correggo: “ho”…
che bestialité…
Se Dio vuole siamo liberi di seguire il cardinal Bagnasco SE, COME, QUANDO e sui temi che vogliamo, senza bisogno che intervengano Bersani o la Roccella a trombonarci sopra.
La differenza tra le sue parole e le” trombonate sopra” è questa: che quando Bagnasco parla di livelli rertibutivi dei lavoratori lo fa portandoli ad esempio dell’AVANZARE DI UNA CONCEZIONE ANTICRISTIANA E ANTIUMANA; i crociatini prolife dell’italietta nostra derubricano tutto a questione secondaria, perché secondario è il loro interesse per l’integrità e la completezza della vita umana.
Bagnasco ………………
in quale tornata elettorale è stato votato ???
Sta correndo anche lui per le prossime parlamentari ??
C’era bisogno delle sue auguste parole, per dire cose che tutti già sappiamo.
My God !
Qual’è il valore aggiunto di una berretta paonazza ?
“Qual’è il valore aggiunto di una berretta paonazza ?”
Volendo tralasciare volutamente l’aspetto religioso…
per me: il valore aggiunto è la sua laurea in filosofia ed il suo curriculum da docente…
P.S. Mi domando e domando: ma come mai l’esclamazione “My God”, che poi altro non è che un americanismo, quando pio si fa problemi a scrivere “Dio” e scrive “D-o”?
P.S. 2 Ai teologi moralisti presenti sul blog: l’esclamazione succitata, presa in quel contesto, configura peccato contro il 2° Comandamento?
Giusto per stimolare la fervente disputa teologica…
Auguro a tutti una buona notte!
Caro Matteo relativisticamente parlando lo stesso di Mancuso e della Monticelli.
Ad ognuno il suo, Bagnasco è un po’ scolastico ma non è che dice bischerate solo perchè è cardinale..
🙂
E avevamo bisogno di Bagnasco ?
a dirci quello che sappiamo già ??
Siamo per caso lobotomizzati ???
Che non ci eravamo arrivati ?????
Se parliamo delle indicazioni della Chiesa e di come attuarle politicamente che dobbiamo citare la Gazzetta dello sport?
p.s. carini i punti esclamativi in ordine crescente, ungarettiano e meglio di Discepolo che li mette in ordine sparso!
Ah !
Perchè Bagnasco tiene la scienza infusa,
è l’unico che è riuscito a rendersi conto dell’importanza della problematica lavoro e precariato ????
vero ???
Senza di lui non ci sarei mai arrivato ????
Avevamo sete della sua parola !!!!!
Perchè siamo tutti una massa di ignoranti !!
Perchè siamo tutti sfaticati !!!!
Invece è arrivato lui, e ci ha illuminati….. dicendoci cosa ci serve.
Quando piove,
ho bisogno di Bagnasco per sapere che piove……
L’articolo era per me e Federico che voliamo terra terra e abbiamo bisogno di queste piccolezze.
Sara,
io non sono un marziano
Caro Matteo lei vive a Roma e va ai seminari io in una cittadina delle Marche dove non si fa molto.
E poi non mi piacciono i convegni, però ogni giorno mentre aspetto che mio figlio esca da scuola prendo Avvenire e lo leggo perchè mi da tanti spunti per approfondire, per questo lo cito spesso e cito le parole del Papa o di qualche cardinale, faccia che è il mio seminario casalingo e lo guardi con pazienza, mi son solo scelta un biblista di riferimento diverso.
L’egocentrismo e la superbia di qualcuno gli fa perdere il senso delle proporzioni.
A me interessano le parole delle persone che stimo e il Card. Bagnasco è uno di questi. Se poi c’è qualcuno che stima solo se stesso…