“Mens sana in corpore Benedetto” è il titolo goliardico che il quotidiano Liberal ha dato ieri a un mio articolo sull’agilità fisica e mentale del papa. Il principale argomento da me addotto è questo scambio di battute con il cardinale Ruini una sera che si giocava la partita Italia-Olanda ai campionati europei e il Papa doveva aprire il convegno della diocesi di Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano:
– C’è gente? – chiede Benedcetto scendendo dall’automobile nel cortile del Vicariato.
– La Basilica è piena – risponde il cardinale.
– Ma non c’è la prima partita della nazionale italiana per il campionato europeo?
– Sono venuti lo stesso, Santità…
– Si perderanno almeno il primo tempo – replica il papa guardando l’orologio.
Per chi voglia leggere l’intero articolo: http://www.liberal.it/media/194022/05_08_liberal_24.pdf
Questo Papa mi sta sempre più simpatico!!!!
O.T. ma non me lo posso lasciar scappare perchè ho anch’io (e finalmente) visto una scritta interessante sul muro.
(Luigi sei per caso stato a Monza ultimamente?)
Questa:
“Che rumore fa la felicità?”
A me è piaciuta molto e spero anche a voi … perchè effettivamente la felicità fa un tale rumore in noi che ci riduce al silenzio e lo stesso pensiero anche solo per un attimo sembra ipnotizzato da questa sensazione che davvero sconvolge più del dolore, tanto è inusuale.
Marta quella scritta prima che sul muro dove l’hai letta era in una canzone dei Negrita: http://www.sdamy.com/negrita-che-rumore-fa-la-felicita-testo-e-video-2999.html
Ma è bella lo stesso. Quasi tutto quello che scriviamo è già stato scritto o detto o pensato magari milioni di volte e qualche volta – come direbbe l’ultimo Albus Silente – capita che abbia “lasciato traccia”.
Bè effetivamente qualcosa mi ricordava … ma come quando trovi un collega – magari – in un luogo di vileggiatura o una persona conosciuta fuori dal contesto consueto e pure inaspettatamente è come se fosse tutt’altra cosa, un’altra persona.
Insomma, un conto è leggere questa frase come titolo di una canzone ed un conto vederla scritta sul muro in rosso: il colpo d’occhio vede solamente la scritta ed è affascinata da quelle parole. Se ci si ricorda che è un titolo di una canzone è perchè la si è appena sentita o perchè si ha una buona memoria.
Di fatto, forse, io ci ho visto “chi” l’ha scritta e tutti i vari perchè (compreso quello di un gusto barbaro di sporcare i muri).
Il Papa che si preoccupa del fatto che la gente perderà almeno il primo tempo della partita mi fa pensare a Gesù che quando vede la folla chiede subito se hanno mangiato, perché è la carità dei piccoli gesti e delle piccole attenzioni, che conquista…. ma forse era il Papa stesso a non volersi perdere la partita!
Dove mai potrebbe trovarsi una “mens sana” se non in un corpo benedetto?
Ma “mens sana ” non è – o non è soltanto- “agilità mentale”. E “mens” non è solo mente.